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Ritorno delle sacre spoglie di Santa Lucia

L’Arcidiocesi di Siracusa, nell’apprendere che il consiglio comunale di Siracusa ha approvato una mozione per chiedere il ritorno definitivo delle sacre spoglie di Santa Lucia, ringrazia l’assemblea civica che ha voluto nell’Anno Luciano indetto dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto rendere così omaggio alla patrona per rispondere ad un legittimo desiderio dei siracusani.
La piena comunione ecclesiale che la nostra Chiesa vive con il Patriarcato di Venezia, sempre attento alle esigenze della devozione popolare verso S. Lucia, deve farci considerare che la vicenda storica relativa al Corpo della Patrona va contestualizzata nell’ambito che gli è proprio, quello cioè della prospettiva provvidenziale della storia, consegnando così il desiderio del popolo siracusano ai disegni di bene e di amore di Dio e all’intercessione della stessa S. Lucia.
L’Arcidiocesi auspica che il sentimento del popolo siracusano espresso dal Civico Consesso possa tradursi in concreti interventi volti alla valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana.

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L'arcivescovo Lomanto nella solennità del Corpus Domini

“Impariamo ad amare da come ci ama”

“Gesù ci chiede di stare con lui, di realizzare una comunione perenne, di imparare ad amare da come ci ama, per essere segno vivo del suo amore. La prima verità, che dobbiamo professare con la nostra vita, è la consapevolezza della presenza di Dio nella nostra esistenza. È vera certamente la vita cristiana di coloro che ‒ umiliati, condannati, perseguitati ‒ sanno godere, perché vivono di Dio e in lui trascendono ogni avvenimento della vita presente. Se abbiamo fede, anche le situazioni più mortificanti possono diventare per noi un modo più puro e più grande di incontrarci con Dio”. Nella solennità del Corpus Domini, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto, ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, con la concelebrazione dei sacerdoti e la partecipazione dei fedeli della città.
“La presenza reale di Cristo è in ordine al dono e alla comunione. Cristo è presente per donarsi in un atto di amore e comunicarsi a noi. Dio è con noi, si fa pane eucaristico, nutrimento di salvezza per offrirci la sua stessa vita e introdurci nel suo mistero d’amore. In questo nostro tempo segnato da divisioni e da guerra, Gesù ci chiede di poter entrare nella nostra vita. A noi è concesso di vivere la pace di Gesù, la pace intima per trasformarla in pace sociale. La pace vera ‒ quella che Gesù dona a noi, «non come il mondo la dà» (Gv 14,27) ‒ deve iniziare nella nostra vita, nelle nostre scelte di bene e di perdono vicendevole. Animati dalla presenza del Risorto, vivendo davanti a Dio, trasferiti nel suo regno, siamo chiamati a renderlo visibile con il nostro essere, con il nostro impegno, con la nostra vita, con la nostra carità. Guardiamo in profondità nel mistero di Dio per scorgere e promuovere l’infinita dignità dell’uomo, la prossimità e il bene di tutti”.
Alla messa è seguita la processione eucaristica fino al Pantheon.
“L’amore non vive in te che crescendo, non vive in te che in quanto ti prende totalmente ed esige tutto da te. L’amore vero si realizza nel dono totale di sé, fino a dare la vita, come la donata Gesù per noi e per la nostra salvezza” ha detto l’arcivescovo che ha esortato tutti a vivere un rapporto personale con Dio nell’esperienza di fede e di dono totale a Dio nell’amore che cresce sempre più; ad essere promotori dell’autenticità della fede e della vita cristiana per rendere presente il mistero di Cristo, evitando una riduzione sociologica del mistero della Chiesa; a dare testimonianza di fraternità, di comunione e di pace che nascono, crescono e maturano in Dio.
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Trentennale della morte di don Peppino Diana

Sabato 8 giugno alle ore 21.00, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù ad Augusta, si ricorda il trentennale dell’uccisione di don Peppino Diana, avvenuto il 19 marzo del 1994 a Casal di Principe.

All’incontro, introdotto dal parroco don Helenio Schettini, interverrà il prof. Sergio Tanzarella, docente alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale Pontificia università Gregoriana, autore del libro “Don Peppino Diana, un prete affamato di vita”.
L’evento è curato dall’Agesci Augusta 2 nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesù. 

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La Lunga notte delle chiese al Santuario

La Lunga notte delle chiese venerdì prossimo, 7 giugno, alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a SiracusaLa Lunga notte delle chiese e’ la prima notte bianca dei luoghi di culto in cui si fondono musica, arte, cultura, in chiave di riflessione e spiritualita’.

Il programma prevede in Basilica, alle ore 18.00 l’adorazione eucaristica; alle ore 19.00 la messa; alle ore 19.30 un momento di preghiera lungo i viali del Santuario; ale ore 20.00 il suono delle campane uniti con tutte le chiese d’Italia.
Alla Casa del Pianto alle ore 20.00 adorazione eucaristica.

La Lunga Notte delle Chiese è un evento organizzato dall’associazione BellunoLaNotte.com con la collaborazione delle Diocesi partecipanti. Per un giorno nella splendida cornice delle chiese,vengono organizzate diverse iniziative e programmi culturali: musica, visite guidate, mostre, teatro, letture, momenti di riflessione e tanto altro. La collaborazione è con le Diocesi italiane, i loro Vicariati alla Cultura, gli Uffici di Arte Sacra, le Pastorali Giovanili, le molte confessioni religiose. E’ un evento ecumenico.

Il tema che farà da filo conduttore all’edizione 2024 è una parola che suona come un invito: “Trovami!”. Questo invito vuole essere una risposta alla domanda posta nell’edizione precedente, ossia il “Dove sei?”. In un periodo storico così povero di senso per tutto quello che accade attorno a noi, ci deve essere una spinta forte, un invito esortativo.

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Festa della Repubblica, mons. Lomanto: la persona al centro

Una società che vuole essere umana deve mettere al centro la persona e l’incontro con gli altri. Dobbiamo scommettere e ritornare a costruire partendo dalla semplicità del cuore. Guardiamo in alto e in profondità nel mistero di Dio per scorgere l’infinita dignità dell’uomo“. E’ uno dei passaggi del messaggio che l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ha inviato oggi nella giornata in cui si celebra la Festa della Repubblica. L’arcivescovo non ha potuto prendere parte alle cerimonie al Pantheon e in piazza Santa Lucia, ma ha voluto essere presente con una riflessione.
Quest’anno la Chiesa celebra in questa giornata la solennità del Corpus Domini manifestando anche pubblicamente la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Facciamo nostre le parole del Santo Padre: “L’Eucaristia è la risposta di Dio alla fame più profonda del cuore umano, alla fame di vita vera: in essa Cristo stesso è realmente in mezzo a noi per nutrirci, consolarci e sostenerci nel cammino”.

Lo scorso anno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha richiamato “la centralità della persona, il riconoscimento della sua inviolabilità, la dignità, la libertà, la solidarietà” come “valori che appartengono a tutti i cittadini”. La politica deve essere sempre al servizio del bene comune, mirando a un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato ne guadagna tutta la società. È urgente progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti. Impegniamoci a piantare il seme della speranza nella nostra società, che rischia di smarrirsi.
Adoperiamoci per la costruzione di un mondo migliore, seminando il seme della risurrezione di Gesù negli ambienti in cui viviamo, amiamo e speriamo, per portare amore dove non c’è amore, affinché tutto si trasformi in amore (S. Giovanni della Croce)“.

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L'arcivescovo Francesco Lomanto ai ministri della comunione

“Portate la Parola della speranza, portando il dono di voi stessi”

Portate la Parola della speranza, la Parola della vita, portando il dono di voi stessi con una parola di conforto, con il segno vivo del vostro affetto e della vostra vicinanza agli altri. Coltivando lo spirito della preghiera: anzi intrecciando con gli ammalati soprattutto un rapporto di preghiera“. Lo ha detto mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, che ha presieduto la celebrazione eucaristica per l’annuale giornata diocesana dei ministri della santa Comunione, organizzata da don Massimo Di Natale, direttore dell’ufficio liturgico diocesano, presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
Dopo l’incontro formativo tenuto da don Alfio Li Noce, nel corso della celebrazione, l’Arcivescovo ha conferito il mandato ai nuovi ministri della santa comunione.

Raggiungete il cuore di Dio la preghiera degli umili: il vostro servizio delicato è molto significativo nella costruzione spirituale del grande tempio di Dio che è la Chiesa – ha detto mons. Lomanto –. Oggi il mondo ha bisogno di riscoprire la realtà del mistero di Dio. C’è il rischio di una riduzione sociologica del mistero della Chiesa. Voi ministri della comunione a contatto con Gesù Eucarestia, con la presenza del Risorto, siete chiamati a vivere e promuovere e a testimoniare il mistero di Cristo che è la nostra vita, la nostra salvezza. La Chiesa cammina nel tempo ma è guidata dallo Spirito. Siamo chiamati a vivere e a portare agli altri il mistero della nostra salvezza. Diventi segno visibile e concreto della presenza viva dell’amore di Cristo“.

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Decreto sugli esorcismi dei vescovi di Sicilia

È in continuo aumento il numero di fedeli che si recano da sacerdoti, o anche da laici, per chiedere “di essere liberati da presunte possessioni o infestazioni diaboliche causate, a loro dire, da malefici e fatture”. Talvolta le preghiere di liberazione sono recitate nelle chiese “davanti all’Eucarestia solennemente esposta, in adunanze pubbliche, con il rischio di alta spettacolarizzazione e con il pericolo di grave disorientamento dei presenti”. Sono alcune delle indicazioni contenute nel decreto su esorcismi e preghiere di guarigione e liberazione che i vescovi di Sicilia hanno promulgato per chiarire i contorni di un fenomeno crescente e dare una normativa giuridico-pastorale che delinei le possibilità di azione. La pratica dell’esorcismo è invece diminuita perchè sono aumentate le diagnosi di carattere psichico e psicologico.
Anche nelle diciotto Diocesi di Sicilia si è diffusa la prassi da parte di alcuni sacerdoti di indire riunioni nelle quali si svolgono preghiere per ottenere la guarigione. Spesso associate a celebrazioni liturgiche che vengono definite impropriamente “messe di guarigione”.

“La Conferenza Episcopale Siciliana – spiega il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta – ha emanato un Decreto circa gli esorcismi e le preghiere di guarigione e di liberazione con il quale detta precise norme circa la celebrazione dell’esorcismo maggiore e le preghiere di guarigione e di liberazione. E’ stato riscontrato, che oltre ad essere in aumento il numero di fedeli che chiedono di poter ricorrere agli esorcismi, non di rado sacerdoti, ed anche laici, promuovono momenti di preghiera di liberazione e guarigione recitando anche preghiere di esorcismo. E’ giunta notizia che, anche nella nostra diocesi, talvolta hanno agito sacerdoti extra-diocesani che sono stati invitati a guidare tali momenti di preghiera in abitazioni private. Le norme introdotte con il citato Decreto sono da ritenersi inderogabili, non lasciando spazi di discrezionalità”. 

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato delle norme da seguire. Il testo si oppone ad “esorcismi fai da te” e traccia un riferimento preciso per coloro che esercitano il ministero, ma anche a chi prima di indirizzare un fedele dall’esorcista è chiamato a fare un discernimento tra reale disturbo e mera suggestione. Spesso si rischia di spettacolarizzare la preghiera di liberazione. Ancor peggio alcune volte tali preghiere avvengono in case private a cura di laici, a volte anche assistiti da sacerdoti.

 

In allegato il decreto della CESi

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Giornata diocesana dei ministri della comunione

Sabato 1 giugno si celebra l’annuale giornata diocesana dei Ministri Straordinari della Santa Comunione presso la cripta della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.

La giornata prenderà il via alle ore 9.30 con l’accoglienza dei partecipanti. Alle ore 9.45 celebrazione dell’ora media. Seguirà l’incontro formativo tenuto da don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, alla luce del discorso del Santo Padre Papa Francesco nel 50esimo di fondazione. Quindi adorazione Eucaristica silenziosa.

Alle ore 11.30 celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto e conferimento del mandato ai nuovi ministri straordinari della Santa Comunione.

La giornata – ricorda il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Massimo Di Nataleè un momento di comunione e formazione destinato a tutti i ministri istituiti nel corso degli anni oltre naturalmente a costituire l’arrivo di un cammino per i nuovi ministri straordinari ai quali sarà conferito il mandato dal nostro Arcivescovo“.   

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Si celebra la solennità del Corpus Domini

Domenica 2 Giugno si celebrerà la solennità del Corpus Domini. Alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, alle ore 18.30, l’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà il Solenne Pontificale a cui parteciperanno sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, associazioni ecclesiali, confraternite, gruppi, movimenti e fedeli laici di tutte le Parrocchie della città.

La Santa Messa continuerà con la processione Eucaristica verso la parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon, dove l’arcivescovo impartirà la benedizione ai partecipanti e alla Città di Siracusa. Nella processione lungo le vie della città, i cristiani testimoniano la fede nella presenza reale di Gesù Risorto nella Santissima Eucarestia.
L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto invita tutti a partecipare: «Camminiamo con Gesù Eucarestia nelle strade della nostra città dove vogliamo testimoniare il suo amore che si rivela e opera nella vita di chi lo accoglie». Nel pomeriggio di domenica a Siracusa non
saranno celebrate le Sante Messe.

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Giornata di preghiera alla Casa del Pianto

Venerdì 31 alla Casa del Pianto di via degli Orti, giornata di preghiera. Alle ore 8.00 recita del Santo Rosario, alle ore 8.30 celebrazione della Santa Messa. Alle ore 9.00 adorazione Eucaristica silenziosa per invocare il dono della pace. Infine alle ore 12.00 Via Crucis e Supplica alla Madonna delle Lacrime.

Mercoledì 29, alle ore 17.30, si terrà il consueto pellegrinaggio mariano mensile dalla Casa del Pianto di via degli Orti alla Basilica Santuario. Alle ore 18.30 celebrazione eucaristica con la preghiera della Supplica alla Madonna delle Lacrime.

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