L’autonomia differenziata alla CESi

Non solo la proposta di legge sull’Autonomia differenziata nella sessione primaverile dei lavori della Conferenza Episcopale Siciliana che si è svolta nel centro pastorale “Maria SS. del Tindari” – Seminario estivo a Castell’Umberto, a Patti. I Vescovi delle diocesi di Sicilia continuano a seguire con attenzione l’iter della proposta di legge sull’Autonomia differenziata attualmente in discussione alla Camera dopo l’approvazione in Senato. Il 23 maggio scorso la CESi aveva presentato le osservazioni all’originario DDL. Diverse sono state le criticità rilevate nella comunicazione al Senato che in parte sono state recepite. Tuttavia ne permangono ancora altre, specialmente in riferimento alla particolare autonomia di cui gode la Sicilia, essendo una regione a Statuto speciale ma che non ha visto ancora non del tutto attuato quanto contemplato in esso. (http://euwp05.newsmemory.com/chiesedisicilia/news/wp-content/uploads/sites/2/2024/03/CESI-COMUNICATO-STAMPA-su-Autonomia-differenziata.pdf)

I lavori della sessione sono stati presieduti da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi. I vescovi di Sicilia hanno incontrato mons. Carlo Maria Radaelli e don Marco Pagniello, rispettivamente Presidente e direttore di Caritas Italiana. Occasione di confronto sulle attività svolte dai centri Caritas dell’Isola e sugli obiettivi da raggiungere. “I lavori della sessione primaverile della CESi hanno visto trattare tanti argomenti, soprattutto riguardo alcuni prossimi impegni. Uno di questi è sicuramente la visita Ad Limina, che vedrà noi vescovi di Sicilia illustrare al Papa le particolarità riguardanti la vita pastorale e sociale delle singole diocesi. Ognuna di queste sta preparando un documento da inviare alla nunziatura” ha detto il vescovo Raspanti: “La conferenza episcopale, invece, sta preparando un rapporto sullo stato degli ultimi dieci anni dei vari settori regionali: le aggregazioni laicali, la pastorale giovanile, l’emigrazione, la missione e la catechesi. Inoltre, si farà resoconto anche sulla dottrina della fede insieme all’evangelizzazione, al clero, alle vocazioni, alle scuole cattoliche e alle facoltà teologiche”.
Un confronto ricco quello che ha portato i vescovi siciliani ad interrogarsi e dibattere nei tre giorni di incontro. La discussione ha riguardato anche il tema del pellegrinaggio ad Assisi, che la Regione siciliana vivrà da protagonista nei giorni del 3 e 4 Ottobre quando sarà chiamata ad offrire l’olio al patrono d’Italia San Francesco d’Assisi per l’accensione della lampada.
Al centro del dibattito anche la formazione del clero ed il suo sostentamento. Fondamentale il confronto, dopo i tristi avvenimenti della scorsa estate, anche sulla prevenzione degli incendi e custodia del creato, che vedrà l’argomento sviluppato in un incontro che si terrà a Cefalù il 16 marzo dal titolo “dall’emergenza alla prevenzione: custodire il creato è generare nuova economia”.

Il focus si è poi spostato sull’imminente concorso per gli insegnanti di religione cattolica. A parlare all’assemblea riunita la professoressa Barbara Condorelli, responsabile dell’ufficio regionale IRC. È stato inoltre possibile per i vescovi confrontarsi sui temi della pastorale familiare, penitenziaria e approfondire così il rapporto con i laici impegnati. Alla luce di ciò i membri dell’Agesci sono stati ricevuti ed è stato motivo per approfondire l’esperienza dei gruppi scout in Sicilia. È stata questa, altresì, una circostanza, infine, per dibattere sulle questioni amministrative, approvando i bilanci e verificando la funzione dei tribunali ecclesiastici sulle nullità matrimoniali.