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Interdetta la chiesa di San Paolo a Solarino

La chiesa di San Paolo apostolo a Solarino è al momento interdetta ai fedeli per un incendio che ha creato numerosi danni. Stasera alle 19.00 celebrazione nella chiesa Madonna delle Lacrime.
Da lunedì 23 alle ore 19.00 la celebrazione avrà luogo nella cappella delle suore Carmelitane in via Dante. I funerali saranno tutti celebrati nella parrocchia Madonna delle Lacrime.
“Quanto vissuto è stato particolarmente difficile e doloroso per l’intera comunità – spiega il parroco don Luca Saraceno – ma al contempo denso di significati anche positivi e pieni di lucida speranza. Abbiamo tenuto lo sguardo preoccupato all’insù per diversi minuti, là dove dal tetto della chiesa si alzava una nuvola di denso fumo nero. Per due giorni ha covato un incendio nel sottotetto della chiesa probabilmente scatenato secondo i vigili del fuoco di Siracusa (che ringrazio di verso cuore per la prontezza e la professionalità dell’intervento) da un fulmine che si è abbattuto mercoledì pomeriggio. La parte centrale del sottotetto si è piegata e la traversa caduta ha forato la volta, in canne e gesso, facendo cadere un numero considerevole di calcinacci sul pavimento della navata centrale. L’incendio in serata è stato spento. Tetto, sottotetto e volta hanno subito importanti danni. Condivido con voi la gita che nessuno si è fatto male. In chiesa erano presenti 150 persone per la celebrazione di un matrimonio. E in serata un gruppo di persone avrebbe dovuto addobbare la navata centrale per l’infiorata del Corpus Domini – ha continuato don Luca -. Certe volte la notizia più importante è ciò che non è mai accaduto. Ho visto al contempo una comunità stretta attorno alla propria chiesa come fosse casa propria. Un palpabile senso di appartenenza. La piccola tragedia ci ha uniti dentro un legame di amicizia fraterna. Eravamo tutti accomunati dallo stesso sgomento. E ora avanti. Le chiese e le case possono essere sempre ricostruite. E la nostra lo sarà. Grazie all’aiuto del nostro arcivescovo e del sindaco. La nostra chiesa con i dovuti e necessari interventi tornerà a splendere più bella di prima. Ora sono necessari lavori di sicurezza per potere almeno celebrare nella navata laterale di San Paolo. Ringrazio tutta la comunità: nella debolezza la forza di Dio, nella sofferenza la gioia di un’alba nuova di resurrezione”.

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Giubileo degli agricoltori

La speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle “virtù teologali”, che esprimono l’essenza della vita cristiana (cfr. 1Cor 13,13; 1Ts 1,3). Nel loro dinamismo inscindibile, la speranza è quella che, per così dire, imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza credente. Perciò l’apostolo Paolo invita ad essere «lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12). Sì, abbiamo bisogno di «abbondare nella speranza» (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portiamo nel cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta; perché ognuno sia in grado di donare anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito, sapendo che, nello Spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza“. (Papa Francesco, bolla indizione del giubileo della speranza Spes non confundit, cfr n. 18).

Si celebra lunedì 30 giugno a Francofonte (Siracusa) il Giubileo del mondo agricolo e agroalimentare. L’occasione vuole essere un momento per una breve sosta interiore ed anche spirituale.
Il programma prevede alle ore 18.00 il raduno in chiesa Madre, piazza Vittorio Emanuele. Alle ore 18.15 il pellegrinaggio verso il Santuario diocesano dell’Annunziata, chiesa giubilare per la zona nord dell’Arcidiocesi. E alle ore 19,00 la messa presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. 

L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e custodia del creato e da Progetto Policoro. Sono invitati rappresentanti delle Aziende agricole, delle Associazioni di categoria, i lavoratori e le famiglie.
Don Claudio Magro, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, riprendendo le parole della CEI, ha ricordato come sia necessaria una cultura che “valorizzi la dignità di chi sceglie di rimanere a lavorare in campagna“. “Perché i giovani possano restare occorre garantire ai piccoli comuni le condizioni necessarie per una dignitosa qualità della vita, con servizi adeguati e opportunità di scambi relazionali“.

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La Speranza nella Sacra Scrittura

Tre giorni dedicati allo studio della Parola di Dio e al tema della Speranza.
Nei giorni 17, 18 e 19 giugno, dalle ore 18.30 alle ore 20,00, si terrà il convegno biblico diocesano “La Speranza nella Sacra Scrittura”, presso il Salone Giovanni Paolo II, del Santuario Madonna delle Lacrime.
Il Convegno – con ingresso libero – è rivolto a tutti, credenti e non, associazioni religiose e laiche, perché la speranza è un tema che coinvolge tutti, in particolare la Sacra Scrittura, maestra di saggezza e di speranza, offre una chiave di lettura ricca e feconda per l’intera umanità. Le conferenze saranno tenute dal prof. don Antonino La Manna, vicario per la cultura dell’Arcidiocesi di Catania e docente incaricato di Esegesi biblica presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Il convegno è stato promosso dall’’Ufficio catechistico e dall’Ufficio per la cultura con l’istituto superiore di Scienze religiose “San Metodio” e la scuola di formazione teologica di base “San Giovanni XXIII”.

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Si celebra la solennità del Corpus Domini

Domenica 22 giugno si celebra la Solennità del Corpus Domini.

Alle ore 18.30 nella Basilica giubilare della Madonna delle Lacrime, concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e concelebrata dai sacerdoti di Siracusa. In quest’anno giubilare, la festa del Corpus Domini rappresenta un momento speciale per riflettere e rinnovare la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia.

Alle ore 19.30 processione Eucaristica dal Santuario verso il sagrato della parrocchia San Tommaso al Pantheon, dove l’arcivescovo impartirà la Benedizione Eucaristica. I presenti potranno applicare per sé, o per un fedele defunto, i benefici dell’Indulgenza plenaria dell’Anno Santo del Giubileo della Speranza. Parteciperanno i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose, i gruppi religiosi, le confraternite, i ministri della comunione, i ministranti e tutti i fedeli delle parrocchie del Vicariato di Siracusa.

Durante la processione la comunità del Seminario aiuterà a pregare, meditare e cantare insieme. Si invitano le Comunità parrocchiali, i gruppi, le associazioni e i movimenti, alla partecipazione rendendo visibile la loro presenza pure con stendardi, labari, insegne e gonfaloni.

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Messa in suffragio di mons. Lauricella

Venerdì 20 giugno, alle ore 18.30, nel 36mo anniversario del ritorno alla Casa del Padre di mons. Calogero Lauricella, arcivescovo di Siracusa dal 1973 al 1989, una santa messa di suffragio sarà celebrata dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
La celebrazione avrà luogo nella cripta del Santuario, dove è seppellito mons. Lauricella che negli ultimi anni della sua vita, benché ammalato, si dedicò alla ripresa dei lavori per il completamento del Tempio Superiore del nostro Santuario.

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Edipo a Colono, l’uomo biblico e l’uomo tragico

“Edipo a Colono, l’uomo biblico e l’uomo tragico” è il titolo della conferenza che avrà luogo martedì 17 giugno dalle ore 19.30 nel salone della parrocchia della Sacra Famiglia in viale dei Comuni. a Siracusa.

Relazionerà fra Paolo Messina, off cappuccini, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” a Siracusa. Parteciperà l’attore Francesco Di Lorenzo ed interverranno gli attori che sono stati impegnati al teatro greco per le rappresentazioni classiche della Fondazione Inda Massimo Nicolini (Teseo); Rosario Tedesco (capo coro) e Clara Bortolotti (Ismene).

 

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Giubileo del volontariato

Si terrà venerdì 6 in piazza San Sebastiano a Melilli il Giubileo del volontariato. Alle 16.30 animazione e laboratori creativi, attività di sensibilizzazione sulla cultura del dono e dimostrazioni di protezione civile e salva vita.
Alle ore 18.30 partenza del pellegrinaggio dalla chiesa Madre fino alla Basilica Santuario di San Sebastiano dove ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, alla presenza delle associazioni della Diocesi.

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Consegna del mandato ai giovani per il Giubileo

Un momento di preghiera rivolto ai giovani che parteciperanno al Giubileo dei giovani a Roma è stato organizzato per giovedì 5 giugno alle ore 21.00 nella chiesa di Santa Maria della Concezione, in via Roma a Siracusa. Nel contesto dell’adorazione vocazionale del primo giovedì del mese verrà consegnato ai giovani il mandato per il giubileo.
E’ quasi tutto pronto per il giubileo diocesano dei giovani il 28 e 29 agosto. Nel pomeriggio del 28 agosto a Belvedere per delle attività, cenare, fare festa e pregare insieme. Al mattino presto i giovani si sposteranno a piedi in pellegrinaggio verso via degli Orti per partecipare alla celebrazione eucaristica che da l’avvio ai festeggiamenti in onore della nostra Madonna delle Lacrime.

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Una preghiera dei ministri della comunione

Una preghiera dei ministri della comunione è stata composta e donata dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto al Giubileo degli operatori di Liturgia. Una preghiera “per aiutarvi a vivere questo ideale e questo particolare servizio” ha spiegato l’arcivescovo rivolgendosi ai ministri della comunione nel corso della celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Un dono a chi svolge un servizio necessario per la comunità.

Il Giubileo degli operatori di Liturgia: Arte, Musica e Liturgia, ha coinvolto i cori parrocchiali, i ministri straordinari della comunione, i ministranti adulti, i lettori, gli accoliti, i sacristi, gli ingegneri, gli architetti, i professionisti operanti nel settore e i gruppi liturgici delle comunità parrocchiali.

Santa dimora, canto di gioia e comunione nello Spirito sono i temi della celebrazione eucaristica che ci vedono riuniti nel Giubileo degli operatori di liturgia” ha detto mons. Lomanto. “La Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, nella quale ci siamo raccolti, è già un messaggio di autocomprensione che la Chiesa siracusana ha di se stessa e che intende promuovere con la sua azione pastorale. La forma architettonica di una grande lacrima di cemento e la pianta circolare dell’aula dell’assemblea liturgica esprimono la particolare devozione alla Madonna delle Lacrime e il mistero di comunione nella Chiesa.

La luce naturale, che dal cielo entra dalle ventidue fenditure verticali come da prisma luminoso e dagli infissi orizzontali della base ‒ oltre ad assicurare rilevanti effetti estetici e appropriati livelli di luminosità funzionale ‒ concorre ad esprimere il mistero di luce e di salvezza che discende dall’alto, da Dio, e nel Verbo Incarnato, vera luce del mondo, si fa visibile per raggiungere la comunità ecclesiale che nella celebrazione eucaristica accoglie lo splendore del Risorto ed eleva il sacrificio di lode con Cristo, luce senza tramonto, nello Spirito al Padre, luce da luce. L’immagine della Madonna delle Lacrime alla sommità della svettante architettura è il segno della singolare volontà salvifica realizzata perfettamente in Maria e al contempo l’indicazione del modello esemplare di vita cristiana per il nostro sì a Dio. Sappiamo vedere nell’arte un mezzo per giungere a Dio, per raggiungere la santità, che è bellezza divina, trasfigurazione in Dio, per offrire vie ancora oggi percorribili per l’annuncio evangelico e la promozione della vera dignità dell’uomo. La bellezza spirituale è invito alla contemplazione della bellezza divina per entrare nel mondo di Dio ed è il farsi presente Dio nello sparire dell’uomo e nella riconsacrazione delle cose a Dio“.

L’arcivescovo ha toccato il secondo tema: il canto di gioia:Cantare per la gloria di Dio vuol dire invocare Dio perché scenda e rinnovi il mistero dell’Incarnazione nel cuore dell’assemblea e consenta al popolo di entrare nel mistero di Dio e di esprimere all’unisono ‒ nella lode, nel ringraziamento e nell’adorazione ‒ il supremo amore per Dio. La musica genera armonia «educando all’ascolto, all’attenzione e allo studio, elevando le emozioni, i sentimenti e i pensieri», aprendo alla contemplazione del mistero di Cristo. Crea comunione nella quale «ciascuno partecipa con le proprie capacità e offre il proprio contributo, suonando o cantando la sua “parte”, e ritrovando così la propria unicità arricchita dalla sinfonia della comunione». Alimenta la gioia, favorendo la partecipazione «oltre che con la voce, anche con la mente e con il cuore alle liturgie», consentendo di vivere «con entusiasmo i contenuti giorno per giorno» nella sempre più alta «elevazione felice del cuore a Dio, che con il suo amore attrae, illumina e trasforma tutto» (Papa Francesco, ai partecipanti al IV Incontro internazionale delle corali, 8.6.24)”.

Infine il ministero della comunione: “Il ministro della comunione testimonia con la sua vita il mistero che vive nella celebrazione eucaristica, in modo speciale ogni domenica, pasqua della settimana; si lascia informare da una spiritualità eucaristica, che ispira la vita di preghiera, apre al servizio comunitario, rende disponibile ad animare l’adorazione eucaristica parrocchiale e le multiformi iniziative di carità. È chiamato in modo speciale a rimanere con Gesù, a donarsi con lui, a servire con carità i fratelli e le sorelle infermi, a realizzare il mistero di un solo corpo e di un solo spirito nella Chiesa.

Per aiutarvi a vivere questo ideale e questo particolare servizio, consegno a tutti la seguente preghiera dei ministri della comunione:

Signore Gesù,
mirabilmente presente
nel Sacramento dell’Eucaristia,
rimani con noi,
affinché noi possiamo rimanere in te.
Signore Gesù,
che ti sei fatto Pane di vita
e ti sei immolato in un atto di donazione totale,
fa’ che noi possiamo rispondere al tuo sacrificio
col dono di noi stessi agli altri.
Signore Gesù,
che sei farmaco di immortalità,
aiutaci a vivere il mistero della tua presenza,
e portare con fede il tuo Santissimo Corpo
e servirti con carità negli anziani, ammalati e bisognosi.
Signore Gesù,
unito in tutto al Padre e allo Spirito Santo,
fa’ che, nel nostro servizio di ministri della comunione,
possiamo diventare un solo corpo e un solo spirito,
nella pietà di un solo amore. Amen!

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L'arcivescovo al giubileo dei club service

Costruiamo l’unità, la concordia e la pace

Costruiamo l’unità, la concordia e la pace. E’ questo l’invito che l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha rivolto ai rappresentanti dei club service che hanno celebrato il Giubileo della speranza nella Basilica Santuario della Madonna delle lacrime. Presenti anche la comunità di San Sebastiano e Antonio di Padova, della parrocchia Maria di Porto Salvo e le associazioni culturali e religiose. Presenti il Kiwanis; il Rotary; la Fidapa; i Lions; il Soroptimist. l’Inner Wheel.
I brani biblici della festa della Visitazione della Beata Vergine Maria – ha detto l’arcivescovo – ci offrono significativi insegnamenti su tre aspetti fondamentali della vita cristiana e della missione della Chiesa, che illuminano gli scopi umanitari, sociali, culturali e educativi dei club service. Gli scopi umani, i vincoli di amicizia e di comprensione reciproca. Scopi sociali, il bene civico e morale della comunità. Scopri culturali educativi: riflessioni aperte di interesse pubblico, promozione dell’efficienza degli atti valori di etica nelle attività pubbliche e private“.
Prendendo spunto dalla prima lettura, l’arcivescovo ha ricordato che il “Signore è presente in mezzo a noi per rinnovarci con il suo amore. Il credente consacrandosi a Dio nella verità che è Cristo diviene una sola cosa con Lui, vive alla presenza di Gesù, entra nell’intimità del suo amore, realizzo un rapporto personale con Lui, un contatto vero, profondo, reale. (…) Il Signore vuole da noi una fede assoluta, pronta e generosa per donarci a Lui con tutto quello che siamo e che abbiamo. Altrimenti egli non potrà donarsi a noi, non potrà colmarci con il suo amore, non potrà servirsi di noi. Dio si dona a noi nella misura della nostra fede, e la fede ci dona la gioia anche nelle difficoltà e nelle prove, perché con noi è il Signore ed è anche questo il senso delle Beatitudini“.

Il secondo messaggio è l’invito ad amarci: “Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Abbiamo considerato il rapporto con Dio, consideriamo adesso il rapporto tra noi. La nostra unione con Dio è tanto più vera, tanto più viva, quando si realizza in una comunione d’amore nei fratelli. Cristo è presente laddove c’è uno che ama e che accoglie il suo amore, altrimenti Dio non può abitare in noi. Volerci bene non è soltanto un atteggiamento di amore, di carità verso l’altro, ma è la condizione essenziale, fondamentale, per accogliere Dio nella nostra vita. Portiamo tutto il mondo davanti a Dio e nella carità che non ritiene nulla estraneo a sé. Costruiamo l’unità, la concordia e la pace.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Camminiamo insieme nell’amore, nella luce e nella verità, per rimanere in Cristo e per consentire a Dio di abitare in noi“.
E infine, il terzo aspetto: la necessità di una Chiesa missionaria, come ha ribadito Papa Leone XIV. “Per essere missionari non bisogna andare nelle terre lontane, anche a casa nostra, nel nostro ambiente, nella nostra città possiamo vivere da missionari, perché tutti siamo mandati. Una Chiesa missionaria capace di raggiungere tutti gli uomini e di offrire l’amore di Dio senza pregiudizi, con la massima apertura. Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda per persone deboli e poco intelligenti. Sono contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato o al massimo sopportato o compatito. Eppure proprio per questo sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, le crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco. In tal senso, la vostra testimonianza, la testimonianza dei club service e la vostra missione può portare la luce della fede in un mondo che ha bisogno di speranza e di un senso di unità perché è spesso segnato dalla crisi della famiglia e da tante altre ferite. Il vostro ruolo umanitario, sociale, di testimonianza, l’opera educativa, aiuta certamente a tradurre nella cultura, nella vita delle persone dell’uomo di oggi, I valori fondamentali che hanno la loro radice nel Vangelo“.
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