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Domenica delle Palme

L’amore è la cosa più importante da imparare

“La grandezza dell’amore di Dio induceva San Giovanni Paolo II, di cui oggi ricordiamo la sua nascita al cielo, ad affermare: «L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare». Siamo testimoni e portatori dell’amore infinito di Cristo crocifisso, perché solo l’amore ci salva, solo l’amore regna, solo l’amore resta, solo l’amore è credibile, solo l’amore può tutto”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, oggi nella Domenica delle Palme durante la celebrazione nella chiesa Cattedrale.
La messa è stata preceduta dalla benedizione degli ulivi nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Subito dopo la processione in piazza Duomo fino ad arrivare in Cattedrale. “Accogliamo le parole di Gesù, che esprimono il senso più profondo della sua vita, tutta tesa a compiere nell’umiltà la volontà del Padre e a realizzare la potenza dell’amore di Dio. Con questi sentimenti entriamo nel vivo della Settimana Santa per meditare nel silenzio e nel raccoglimento la centralità del mistero pasquale per rimanere nell’amore che può tutto e per vivere una fede più incarnata nella storia e nell’esistenza di ogni giorno” ha detto l’arcivescovo.

Esercizi spirituali alla chiesa di San Giuseppe

Si terranno nei giorni di lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 aprile gli esercizi spirituali in preparazione alla Pasqua nella chiesa di San Giuseppe. Un’iniziativa delle parrocchie di Ortigia. Gli esercizi saranno predicati da mons. Maurizio Aliotta.
Lunedì 3, alle ore 17.30 recita del santo rosario e alle 18 santa messa. Alle 18.40 la meditazione e alle 20 il concerto della Camerata polifonica siciliana “Stabat mater dolorosa”.
Martedì 4, alla presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime, alle 17.30 recita del rosario e alle 18 la messa. Alle 18.40 la meditazione.
Mercoledì 5 alla presenza del reliquiario della Spina Santa, alle 17.30 recita del rosario e alle 18 la messa. Alle 18.40 la meditazione. Alle 19.10 sono previste le confessioni.

Via Crucis nel parco della Neapolis

Avrà luogo venerdì 31 alle ore 19.45 all’Anfiteatro Romano nel Parco Archeologico della Neapolis la Via Crucis cittadina, promossa dal Vicariato delle parrocchie di Siracusa e organizzata dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. I testi, le preghiere e le meditazioni della Via Crucis dal tema “La Via della Croce, Salvezza dei figli di Dio” sono stati scelti e composti dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che guiderà il momento di preghiera. Lo stesso testo di preghiera sarà proposto in tutte le comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi di Siracusa.
La Basilica Santuario Madonna delle Lacrime ha ringraziato il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Antonello Mamo per la disponibilità ad ospitare la Via Crucis in un luogo simbolo della città.
Secondo il programma i fedeli si raduneranno a partire dalle ore 19.30, accedendo dal piazzale antistante la Chiesa di San Nicolò ai Cordari. Alle ore 19.45 presentazione dei vari momenti della Via Crucis che prenderà il via  alle ore 20.00 .

Rouault nelle immagini di Elio Ciol alla Alagoniana

George Rouault è considerato uno dei maestri dell’espressionismo francese, Elio Ciol è fotografo friulano internazionalmente riconosciuto, i cui esordi coincidono con la fioritura in Italia del Neorealismo. Entrambi sono protagonisti della mostra che sarà inaugurata sabato 1 aprile alle ore 11.30 all’interno del Palazzo Arcivescovile in piazza Duomo, a Siracusa. Sarà presente l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
In esposizione 58 tavole di un’opera considerata sintesi della ricerca artistica di George Rouault e suo testamento morale. Per motivi conservativi, da diversi anni, il lavoro di Rouault viaggia in una mostra didattica itinerante, curata e allestita dal fotografo friulano Elio Ciol, che permette di fruire globalmente le tavole, cogliendo la straordinaria ricchezza dei grigi, nel bianco e nero.
Tra il Carcere Vescovile e la Biblioteca Arcivescovile Alagoniana, all’interno del percorso di fruizione Secreta Palatii, nella mostra “Miserere: George Rouault nelle immagini di Elio Ciol“, sarà possibile ammirare l’esemplare numero 329 prestito della Pro Civitate Christiana di Assisi, proprietaria di una delle 450 incisioni originali, stampate dall’artista e smembrate in varie gallerie, pubbliche e private, nel mondo. L’esemplare numero 329 è uno dei pochi ad essere completo, presentando tutte e 58 le tavole. La serie si presenta in due parti: Miserere, (ospitata nelle Carceri vescovili) dal titolo latino con cui è maggiormente conosciuto il salmo biblico 51, e Guerre, (che si troverà nella sala lignea della Biblioteca Alagoniana) una critica feroce contro il potere e la guerra, ispirata dalla Prima Guerra Mondiale, dopo la quale il Miserere viene portato a compimento, sebbene dovrà attendere il 1948 per la sua pubblicazione, per via di una serie di vicissitudini editoriali. La figura di Cristo è il filo rosso che lega l’opera in tutte le sue parti, nascondendosi nel povero, nell’uomo sofferente o in un soldato che muore.
La mostra, accolta un anno fa all’interno di Spazio San Sebastiano, centro culturale a Palazzolo Acreide nato dalla collaborazione tra la parrocchia di San Sebastiano e la cooperativa di comunità Mediblei, approda a Siracusa con un’esposizione rinnovata dal dialogo con il ricco patrimonio librario della Biblioteca Alagoniana. L’esposizione siracusana è arricchita da 8 testi della biblioteca nelle quali sono contenute raffigurazioni della passione di Cristo. “Opere che ci aiutano a vedere come è stata raffigurata la Passione di Cristo in una rilettura dettata anche dal tempo – spiega don Helenio Schettini, direttore della Biblioteca Alagoniana – . Anche per questo motivo inauguriamo questa esposizione adesso alla vigilia della Settimana Santa. Vogliamo far diventare la biblioteca non solo un luogo di esposizione ma un luogo vivo. Che riesce a entrare in dialogo con nuovi linguaggi per farne luogo di cultura non solo sito da visitare. Un modo diverso per fruire dell’immenso patrimonio librario raccolto”.
Saranno esposte due opere che solitamente sono tenute ben conservate: “Tra le opere, spiccano per importanza il Liber Cronicarum del 1492 e l’Evangeliario bilingue Arabo-Latino della metà del XVII secolo. E’ un’occasione unica per mostrarle al pubblico” conclude don Helenio.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 18.00, sino a sabato 3 giugno, all’interno del percorso di fruizione Secreta Palatii, che comprende anche la Cappella Sveva del Palazzo Arcivescovile. La mostra è organizzata dalla Pastorale del Turismo, Tempo Libero e Sport dell’Arcidiocesi di Siracusa e dal Parco Culturale Ecclesiale dell’Arcidiocesi di Siracusa “Terre dell’Invisibile”, in collaborazione con la Pro Civitate Christiana di Assisi, Mediblei Società Cooperativa e la società Kairòs.

Il presidente della CEI all'apertura dell'anno mariano

Il card. Zuppi: “Sia l’anno della riconciliazione con il prossimo”

“È una gioia per me aprire insieme a voi l’Anno mariano diocesano, qui nel Santuario della Madonna delle Lacrime. Un anno che ci aiuterà ad andare in sincronia con Lei e con Gesù, per piangere con lei che è nel pianto, per rallegrarci e essere Maria Il cuore – per fortuna – non è digitale, anche se arriva ovunque e prima di tutto! Abbiamo bisogno di tempo per ritrovarlo, per imparare ad amare e per aiutare questa nostra madre, cui tante spade trafiggono l’anima”. Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, a Siracusa per l’apertura dell’Anno mariano indetto dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. Da sabato scorso e fino all’8 dicembre in occasione del 70 anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa si susseguiranno momenti di preghiera e di riflessione per ricordare il miracolo del 1953: dal 29 agosto al 1 settembre lacrime umane sgorgarono da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria che si trovava nella casa di una giovane coppia di sposi.
“Nel 1953, in modo straordinario attraverso le lacrime di Maria, il Signore si è reso presente in mezzo alla sua gente. Ho visto la casa in cui è avvenuto il miracolo della lacrimazione: si trovava in un quartiere umile di Siracusa Chiedo a Dio che questo anno mariano sia della gioia e della riconciliazione con noi stessi e con il prossimo. Papa Francesco ha detto: «Quando la Madonna piange, le sue lacrime sono segno della compassione di Dio». Sono le stesse parole che il vostro Arcivescovo ha opportunamente scelto come tema dell’Anno mariano. Le lacrime di Maria sono il riflesso della compassione di Dio, che è vicino soprattutto a chi soffre. Piange perché fa sue le lacrime di ogni persona. Le lacrime di Maria ci aiutano a comprendere che abbiamo una madre che piange guardando le nostre lacrime e ci insegna a piangere guardando le sue. Sono quelle dei suoi figli perduti, di un soldato che muore pensando a sua madre nel freddo di una trincea a in Ucraina, di un anziano solo che non ha chi le asciuga. Sono tutte lacrime che rigano il volto dei poveri, dei profughi che finiscono nel mare gelido o inumidiscono gli occhi dei sopravvissuti, ma anche quelle di chi ricco e pieno di sé si scopre povero e vulnerabile. Ecco perché abbiamo bisogno di Maria: ci aiuta a piangere e a non essere degli operatori asettici”.
Venerdì 8 dicembre chiusura dell’Anno Mariano in tutte le parrocchie con la celebrazione dell’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di tutte le famiglie. La Chiesa siracusana in questo Anno Mariano sosterrà un’associazione impegnata nell’aiuto alla vita e alle giovani mamme, quale segno della tenerezza delle Lacrime della Madonna, da molti invocata come protettrice della vita nascente.
La Penitenzieria Apostolica ha accordato l’indulgenza plenaria per il periodo che va dal 25 marzo all’8 dicembre 2023 presso il Santuario di Siracusa, la Casa del Pianto, la Parrocchia Madonna delle Lacrime in Solarino, i monasteri di clausura di Sortino, di Canicattini Bagni e di Ferla e nei luoghi della sofferenza. Un convegno per approfondire i giorni della Lacrimazione, giovedì 28 e venerdì 29 settembre, con uno studio teologico-mariano dell’evento storico, partendo dagli atti del processo canonico della Curia di Siracusa.
Un anno che sarà caratterizzato dalla Peregrinatio del reliquiario delle Lacrime nelle parrocchie: tutte le città si stanno organizzando per accogliere le Lacrime della Madonna.
“La vocazione della Chiesa di Siracusa e, in fondo, di tutta la Chiesa universale è essere una madre che prova compassione, che guarda con empatia gli ultimi della storia. Questo è l’antidoto a quel virus nefasto dell’indifferenza. In questo anno desidero indicarvi due spazi da visitare. Il mondo delle carceri. Il vostro Arcivescovo ha scritto a questo proposito: «Il rapporto con i detenuti ed i loro familiari e con le Istituzioni richiede necessariamente una sinergia tra la pastorale penitenziaria e l’azione della Chiesa diocesana, nella prospettiva di un cammino di giustizia riparativa che possa portare frutti di riconciliazione». Vedo qui l’impegno di una Chiesa intera ad aiutare aiutare a portare il peso delle responsabilità e il peso delle ferite subite. Un altro luogo ecclesiale in cui condividere e lenire le sofferenze dei più fragili è quello dell’accoglienza. Questa terra ha una “vocazione geografica” all’accoglienza nel Mediterraneo, ma non solo. Le sue coste sono spesso l’approdo di persone che sognano legittimamente una vita migliore per sé e per i propri cari. Conosco il grande impegno della Caritas, delle religiose, dei religiosi e di tanti laici nell’assistenza di quanti fuggono dalle guerre, non ultima da quella in Ucraina. Ciascuno di questi profughi ritrova la dignità di essere persona umana e, ultimamente, di essere figlia e figlio di Dio. Questo è il Vangelo che si fa storia. Qui le lacrime trovano conforto. Vi quindi invito a sviluppare in quest’anno mariano questa sensibilità materna, che si traduce nella accoglienza e nel riconoscimento della dignità umana. Aiutate tutti questa nostra madre. «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto». La Madonna delle Lacrime continui a farci sentire il Signore presente in mezzo a noi, tra le strade di questa città e l’intera diocesi. Possa insegnare la gioia della vita cristiana, della comunione con Dio e con i fratelli. Possa guidare i cuori alla compassione e alla cura dell’altro. Suggerisca vie nuove e creative di amicizia e di pace”.
Momento centrale saranno i festeggiamenti per l’anniversario che si concluderanno il 1 settembre con la celebrazione presieduta dal cardinale Stanisław Jan Dziwisz, segretario personale di San Papa Giovanni Paolo II e già arcivescovo di Cracovia. “Il pianto apre alla speranza di un mondo nuovo, alla gioia della vita vera e della risurrezione. Chiediamo di raccogliere nelle sue Lacrime il grido di sofferenza e di dolore di tutti noi suoi figli, le crisi, le incertezze, lo smarrimento, i problemi, i disagi, le povertà, le malattie, le lotte inutili, le guerre che distruggono il mondo” ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. Al termine della celebrazione, il card. Zuppi ha pregato con l’atto di affidamento, consacrando l’Italia, l’Europa e il mondo intero al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria che a Siracusa.

 

 

 

 

Anno Mariano, sabato l’apertura con il card. Zuppi

Siamo chiamati ad affidare alla Vergine Santissima la nostra vita. Chiediamo a lei di raccogliere nelle sue lacrime: il grido di sofferenza e di dolore di tutti noi suoi figli, le crisi, le incertezze, lo smarrimento, i problemi, i disagi, le povertà, le malattie, le lotte inutili, le battaglie, le guerre che distruggono il mondo. Affidiamo a Maria le tribolazioni, le angustie, le necessità, i sacrifici, le sofferenze, le difficoltà, i desideri di bene del nostro cuore e delle nostre famiglie“. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, a pochi giorni dall’apertura dell’Anno Mariano (dal 25 marzo all’8 dicembre 2023) indetto per il 70esimo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Sabato 25 marzo, alle ore 17.00, celebrazione di apertura dell’Anno Mariano con il solenne pontificale presieduto dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e concelebrato dagli Arcivescovi e dei Vescovi della Sicilia. Al termine della celebrazione si pregherà per l’Italia con un atto di affidamento e di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, che nel 1953 si è rivelato a Siracusa nel segno delle Lacrime.
Il giorno prima, venerdì 24, adorazione eucaristica perpetua: in Basilica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00 e nella Casa del Pianto di via degli Orti dalle ore 19.00 fino alle ore 12.00 di sabato.
Nella mia lettera pastorale “Sanctificati in veritate” – ha detto l’arcivescovo Lomanto – scrivevo: “Celebrare il 70esimo anniversario della lacrimazione della Madonna per noi significa riscoprire l’infinita tenerezza con cui la Vergine Maria si è resa tangibile alla nostra Chiesa nella consegna dell’inesauribile significato delle sue lacrime. La Madonna delle Lacrime, col suo amore di Madre, consoli nostri cuori, rafforzi la nostra speranza, incoraggi la nostra testimonianza evangelica e ci doni la certezza che tutta la vita è credere all’amore di Dio“. Questo cammino di fede ci induce a riscoprire, secondo l’espressione di San Giovanni Paolo II, la dimensione mariana della vita cristiana, elemento costitutivo della vita della Chiesa, che per noi è caratterizzata dal pianto della Madonna. Il pianto, segno di rinascita di cambiamento, di ripresa, apre la speranza di un mondo nuovo. L’anno mariano – ha continuato mons. Lomanto – dovrà condurci ad approfondire “l’arcano linguaggio di quelle lacrime” che appartiene alla sfera del soprannaturale e al contempo accompagna il nostro cammino, ci interpella costantemente e ci guida a Gesù nella certezza di fede che come chiediamo nella supplica alla Madonna delle Lacrime “Alle tue sante lacrime Gesù nulla rifiuta“. Consegniamo alla Madonna delle Lacrime l’amore per la nostra Chiesa, il ministero dei pastori e l’opera di tutti i figli di Dio“.
L’arcivescovo ha disposto la sospensione di tutte le celebrazioni eucaristiche vespertine.Nei quattro giorni dell’anniversario del 70mo della Lacrimazione della Madonna a Siracusa, le messe saranno presiedute da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa; mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma, membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Il 1 settembre, ultimo giorno dei festeggiamenti, la messa sarà presieduta dal cardinale Stanisław Jan Dziwisz, segretario personale di Papa Giovanni Paolo II negli anni 1978-2005, arcivescovo Metropolita di Cracovia nel 2005– 2016.
Lunedì 6 novembre, messa nell’Anniversario della consacrazione e dedicazione del Santuario alla Madonna delle Lacrime, avvenuta nel 1994 con la celebrazione presieduta da Papa San Giovanni Paolo II
La Chiesa siracusana in questo Anno Mariano sosterrà un’associazione impegnata nell’aiuto alla vita e alle giovani mamme, quale segno della tenerezza delle Lacrime della Madonna. La Penitenzieria Apostolica ha accordato l’indulgenza plenaria per il periodo che va dal 25 marzo all’8 dicembre 2023 presso il Santuario di Siracusa, la Casa del Pianto, la Parrocchia Madonna delle Lacrime in Solarino, i monasteri di clausura di Sortino, di Canicattini Bagni e di Ferla. Un convegno per approfondire i giorni della Lacrimazione avrà luogo giovedì 28 e venerdì 29 settembre, con uno studio teologico-mariano dell’evento storico, partendo dagli atti del processo canonico della Curia di Siracusa. Un anno che sarà caratterizzato dalla Peregrinatio del reliquiario delle Lacrime nelle parrocchie: tutte le città si stanno organizzando per accogliere le Lacrime della Madonna.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa. Ed inoltre sulle emittenti televisive Teleuno Tris (canale 85 del digitale terrestre) e Telestar (canale 78 del digitale terrestre) e sull’app di Video66. Inoltre sarà trasmessa anche sui canali you tube di Radio Una voce vicina e Lacrimedamore.

L’arcivescovo Lomanto: “Ripensiamo il turismo”

Lì dove i progetti sembrano svanire, lì dove gli eventi negativi sembrano prendere il sopravvento, Dio interviene in maniera provvidenziale e si fa portatore di liberazione. Anche nel vostro lavoro non sono mancate difficoltà negli ultimi anni a causa della difficile crisi sanitaria, la quale ha messo in luce tante disuguaglianze e ingiustizie. Oggi però ci è data un’occasione nuova per ripartire. Tale occasione non sarà sprecata se avremo la capacità di “ripensare il turismo”. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto rivolgendosi agli operatori del turismo durante il tradizionale precetto pasquale che quest’anno ha avuto luogo nella chiesa di San Giuseppe. Un’iniziativa fortemente voluta dal direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo, don Helenio Schettini.
Il turismo dovrà avviare processi di cambiamento che guardino ad uno stile sostenibile e a uno sviluppo integrale della persona. (…) Ho indetto un anno giubilare mariano per la nostra Chiesa diocesana, in ricordo del 70esimo anniversario della prodigiosa lacrimazione di Maria nella nostra città. Tale giubileo rappresenta un’occasione per la nostra comunità di riscoprire il segno che Dio ha voluto donare alla nostra Chiesa per mezzo della Madre sua. A perenne memoria di questo evento è sorto il nostro Santuario che è meta di tanti pellegrini. A voi chiedo di farvi annunciatori di questo messaggio, vi esorto ad accompagnare anche gli scettici, i lontani, o i disinteressati all’incontro con questo messaggio. La storia della nostra città è anche questa, a noi il dovere di custodirla e di consegnarla.
Accanto alle opere d’arte raffiguranti soggetti mariani che ci illuminano sul cammino di fede della Madonna e sulla nostra adesione a Dio, nonché sui valori della persona, della famiglia e dell’amicizia sociale, l’evento della lacrimazione di Maria ‒ che è l’opera d’arte di Dio ‒ ci ricorda la realtà umana del dolore che impastato di fede ci dona la beatitudine, e perciò ci fa sentire il sostegno della compassione di Dio e della presenza materna di Maria nel cammino di speranza che tutti siamo chiamati a percorrere. Questo auguro di cuore a voi e a tutti i destinatari del vostro messaggio: l’incanto della bellezza dell’arte sacra e dei segni del divino vi doni la gioia di rimanere saldi nell’amore di Dio che tutto può“.
Hanno concelebrato don Claudio Magro, direttore dell’ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro, don Gianluca Belfiore, rettore della chiesa di San Giuseppe, padre Flavio Cappuccio, parroco della chiesa dell’Immacolata.

Messa in suffragio dei coniugi Iannuso

“Il 21 marzo 1953, sabato, ebbi la gioia di benedire, con cuore di Padre, nella nostra Chiesa Parrocchiale del Pantheon, le nozze di due semplici creature: Angelo Iannuso di Vincenzo e Antonina Lucia Giusto di Eduardo. Gli sposi avevano progettato di celebrare le nozze in dicembre del 1952, durante l’ottavario della Festa di Santa Lucia, nella Basilica del Sepolcro. Per un lutto di famiglia la data del matrimonio fu trasferita e si rimase così in Parrocchia. Assai gradito ai giovani sposi fu il regalo di un quadretto da capezzale raffigurante il Cuore Immacolato di Maria: dono di nozze di una loro cognata, che l’aveva acquistato per 3500 lire presso l’Emporio di Salvatore Floresta al Corso Umberto I n. 28 in Siracusa. […]” .

Con queste parole, nel libro “La Madonna chiamò… la Parrocchia del Pantheon rispose…”, il compianto padre mons. Giuseppe Bruno, parroco di allora della Parrocchia del Pantheon, racconta le nozze dei coniugi Angelo e Antonina Iannuso, primi testimoni oculari dell’evento prodigioso della Lacrimazione di Maria avvenuto presso la loro umile dimora sita in via degli Orti n. 11 a Siracusa nell’agosto del 1953.

Quest’anno, in occasione del 70esimo anniversario di matrimonio dei coniugi Iannuso, la comunità parrocchiale di San Tommaso Apostolo al Pantheon, guidata dal parroco don Massimo Di Natale, da sempre particolarmente coinvolta in questa storia d’Amore del dono delle Lacrime di Maria all’umanità, si riunirà martedì 21 alle ore 18.00 per la Preghiera del Santo Rosario e alle ore 18.30 per la celebrazione eucaristica in suffragio dei coniugi Iannuso.

Sandra Mazzolini sul Concilio Vaticano II

Terzo incontro sul concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) promosso dall’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi. Giovedì 16 marzo, alla parrocchia Cristo Re a Lentini alle ore 18,30 interverrà la prof.ssa Sandra Mazzolini, docente ordinaria di Missiologia e decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma. 

Il Concilio è la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’incontro, che sarà aperto dal direttore dell’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali mons. Maurizio Aliotta, aiuterà a riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.

 

Festeggiamenti in onore di San Giuseppe Operaio

E’ gioia grande sperimentare il dono della paternità e scoprire che, anche noi, siamo capaci di dare un nome all’amore che si fa storia. San Giuseppe è padre perché ho obbedito al progetto di Dio su di sé e attraverso il suo sì è iniziata per lui una vita nuova, con prospettive inedite e insospettate, con la certezza di sentire un senso più profondo e autentico del suo essere sposo di Maria e padre di Gesù“. Così padre Rosolino Vicino, parroco della chiesa di San Giuseppe Operaio a Priolo, presenta i festeggiamenti in onore di San Giuseppe Operaio.

La vocazione cristiana è assunzione di libertà e di responsabilità, espresse nelle testimonianze di San Giuseppe attraverso il fatto che è proprio lui a dare il nome di Gesù al figlio generato da Maria. Questo bambino è così consegnato all’amore di Giuseppe e attraverso di lui a noi. Siamo tutti responsabili di questo Amore presente nella storia umana, responsabili di un nome che porta in sé la salvezza di Dio. I festeggiamenti in onore di San Giuseppe Operaio vogliono sottolineare il pegno di fedeltà che Dio ci ha donato chiamandoci ad essere totalmente suoi. Egli ha posto nelle nostre mani quel nome che vince le tenebre e ci mostra la bellezza di essere coinvolti nell’avventura bella dell’amore. Siamo portatori di Cristo, “salvatori” dei fratelli. Scopriamoci cercati, voluti, amati da Dio per continuare, insieme all’Emanuele, la sua opera di salvezza“.

Venerdì 17, alle ore 18.00, messa presieduta da monsignor Salvatore Garro, rettore del seminario arcivescovile. A seguire Via Crucis animata dei seminaristi. Sabato 18, alle ore 18.00 messa presieduta da don Paolo Amara, vicario parrocchiale della chiesa Sacro Cuore di Gesù a Siracusa. Alle ore 19.30 veglia vocazionale preparata dal Centro diocesano per le Vocazioni. Domenica 19 alle ore 10.00 messa e offerta del giglio a san Giuseppe da parte dei ragazzi del catechismo. Alle ore 18.00 messa con la benedizione di tutti i papà. Al termine della celebrazione processione eucaristica con atto di affidamento della parrocchia e del quartiere San Focà. Lunedì 20 marzo, solennità di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, alle ore 18.00 messa presieduta da monsignor Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa.