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Avvento, tempo della vigilanza per accogliere Dio

L’Avvento apre al nuovo Anno liturgico e dispone all’incontro con Gesù nel suo Natale. In occasione della Prima Domenica di Avvento, domani 27 novembre, l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ha inviato una lettera alla Comunità Diocesana.

Invito tutti a vivere l’Avvento come tempo della vigilanza, dell’attesa e della speranza per accogliere Dio in una misura sempre più grande, ponendoci in ascolto della sua Parola, contemplando il mistero del Natale e realizzando in noi la sua presenza di pace, di bene e di amore” ha scritto mons. Lomanto che ha indicato tre strade da seguire

Il tempo dinamico dell’Avvento: accogliere Dio in misura sempre più grande

L’Avvento è attesa della venuta del Signore che vuole realizzare un incontro personale con noi. Nella professione di fede affermiamo: «Per noi e per la nostra salvezza discese dal cielo». Egli è venuto e continua a venire per incontrarci, per stare con noi e per salvarci. Viene realmente perché è il Vivente che dona vita e speranza in un mondo migliore. Egli è venuto e viene perché noi possiamo accoglierlo aprendoci sempre di più a Lui, perché Egli possa donarsi a noi in una misura ogni giorno più vera e più piena. Di qui nasce la necessità dell’attesa di ogni cristiano. Non si tratta soltanto di un avvento escatologico proiettato nel futuro che chiuderà la storia del mondo, la vita di questa economia presente, ma si deve parlare, invece, di una continua venuta di Cristo. Non possiamo vivere una vita veramente cristiana se, giorno dopo giorno, non ci rinnoviamo nel contatto con Dio. L’esperienza del cristiano che è Dio stesso, non può conoscere mai declino, ma deve continuamente attingere alla comunione con Dio in una misura sempre maggiore, in una incessante crescita e in una rinnovata novità di vita.

Il mistero del Natale: Dio si spoglia di tutto e mantiene il potere di amare e di essere amato

Nel mistero del Natale, il Figlio di Dio, per amore diventa uomo pur non cessando di essere Dio: si fa Carne per prendere la croce e portare la salvezza all’umanità, Egli è Colui che ha rinunciato a ogni potere, a ogni grandezza, non riservando nulla per sé, se non il potere di amare, e di amare fino in fondo, fino a dare se stesso. L’amore disarma sempre. L’amore abbassa il Verbo di Dio per ridurlo veramente alla proporzione dell’uomo. Lo spoglia di ogni suo potere, perché vuole abitare dentro di noi, vivere nei nostri cuori, per piantarvi il giardino ameno dello Spirito che porta ogni genere di frutti buoni per Dio. Insieme al potere di amare, il Figlio di Dio fatto uomo si riserva anche il potere di essere amato. Proprio questo Egli attende da noi. Non chiede un servizio, non aspetta una sudditanza, non pretende una dipendenza: attende una risposta di amore al suo amore infinito.Ecco il mistero del Natale: un Dio che si spoglia di tutto per dare e attendere tutto nell’amore! Ma, allora, quale significato assume oggi il Natale per noi?

Il significato del Natale: vivere il mistero dell’infinito amore di Dio

Il miracolo del Natale del Signore è che Egli non è più al di fuori di noi, ma abita dentro di noi, vive nei nostri cuori e dimora in noi. Il teologo Henri De Lubac, commentando il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, scriveva: «Iddio pronunzia una sola parola, non solo in se stesso, nella sua eternità senza vicissitudini, nell’atto immobile con cui genera il Verbo, come ricordava sant’Agostino; ma anche, come insegnava già sant’Ambrogio, nel tempo e tra gli uomini, nell’atto con cui egli invia il suo Verbo ad abitare la nostra terra». Con la sua Incarnazione Gesù si fa presente nella nostra umanità, nel luogo dove noi siamo e nella vita che noi viviamo oggi, non domani; oggi, non ieri, perché oggi noi dobbiamo prestare a Lui questa nostra umanità, affinché Egli viva. Celebrare il Natale del Signore vuol dire, allora, che il suo segreto abitare nel nostro cuore diventi il centro stabile, perenne e unificante dei nostri legami, del nostro pensare, del nostro agire, di tutto il nostro vivere“.
Infine l’invito a “usufruire del prezioso Sussidio liturgico-pastorale “Un bambino è nato per noi” (Is 9,5), offerto dall’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI, utile per animare e arricchire le nostre celebrazioni liturgiche con l’ausilio dei commenti teologici e spirituali, delle proposte musicali e dei suggerimenti per una preghiera inclusiva delle persone con disabilità“.

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Aiutiamo Maria a preparare il corredino di Gesù!

Inizia con il tempo dell’Avvento una singolare iniziativa caritativa denominata “Aiutiamo Maria a preparare il corredino di Gesù!”. L’iniziativa, promossa dalla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, seguirà il programma del Tempo di Avvento.
Nella prima settimana di Avvento – dal 26 novembre al 4 dicembre 2022 – raccolta di alimenti per bambini: latte e biscotti.
Nella seconda settimana di Avvento – dal 5 al 11 dicembre 2022 – Raccolta di pastina e omogenizzati (carne, pollo, pesce, verdura, frutta).
Nella terza settimana di Avvento – dal 12 al 18 dicembre 2022 – prodotti igiene per neonati e bambini (salviette, bagnoschiuma, saponette e shampoo)
Nella quarta settimana di Avvento – dal 18 al 25 dicembre 2022 – raccolta di pannolini varie taglie (preferibilmente taglie quinta -sesta).
I prodotti raccolti per il “corredino di Gesù” saranno gestiti dai volontari della “Casa Carità San Giuseppe” del Santuario Madonna delle Lacrime, che li consegneranno alle famiglie bisognose con presenza di bambini. 

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Inaugurazione anno accademico al San Metodio con Maffei

Sarà il prof. Lamberto Maffei, neurobiologo, già presidente dell’Accademia dei Lincei, a tenere la prolusione all’inaugurazione dell’anno accademico 2022/23 dell’ISSR, Istituto Superiore Scienze Religiose, San Metodio di Siracusa, venerdì 25 novembre.
“L’incontro col futuro” è il tema che il prof. Maffei tratterà alle ore 18.30 nel salone “Giovanni Paolo II” del centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
L’inaugurazione dell’anno accademico prenderà il via alle ore 17.30 nella Basilica con la concelebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.
Quindi seguirà la presentazione dell’anno accademico da parte di don Salvatore Spataro, direttore dell’ISSR; la prolusione del prof. Maffei e la consegna dei gradi accademici. “Il prof. Maffei ha sempre studiato le capacità cognitive – ha spiegato il direttore, don Salvatore Spataro -. Ci parlerà delle tecniche che il cervello utilizza per la conoscenza, che deve essere lenta in un’era così difficile e veloce basata sul digitale. Il digitale impone velocità ed invece le tecniche del cervello, tramandate da sempre, esigono lentezza che si impone anche alla lettura. E’ necessario imparare quei processi conoscitivi indispensabili perché l’uomo non venga assorbito dalla velocità del digitale. Il prof. Maffei ha studiato le funzioni del  cervello e ci aiuterà a saperlo sfruttare per una sapiente lettura del reale e ci insegnerà le tecniche di apprendimento che sono più utili all’uomo di quando noi possiamo immaginare“.
Il prof. Maffei è considerato uno dei maggiori esperti internazionali di neuroscienze. E’ stato direttore del Dipartimento di Neuroscienze al CNR di Pisa. Per vent’anni ha insegnato Neurobiologia alla Scuola Normale, svolgendo attività di ricerca e di insegnamento anche presso numerose università straniere, fra le quali la Cambridge university, Il Mit (Massachusetts Institute of Technology), il College de France e la Oxford University.  Le sue ricerche sono state principalmente indirizzate verso lo studio del sistema nervoso centrale. Ha prodotto oltre 280 pubblicazioni scientifiche, la maggior parte delle quali accolte dalle più importanti riviste specialistiche internazionali del settore.

ISSR San Metodio
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa è un’istituzione accademica ecclesiastica promossa dall’Arcidiocesi di Siracusa, collegata alla Facoltà Teologica di Sicilia. Rilascia i titoli di laurea e laurea magistrale in Scienze Religiose abilitanti all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado; offre, altresì, percorsi di approfondimento tematici sulle scienze religiose e sulla teologia nonché si occupa della formazione ai ministeri istituti ed al diaconato e dell’aggiornamento dei docenti, in particolare IRC (Insegnamento religione cattolica).
L’ISSR offre un percorso accademico di primo e secondo ciclo. Il primo ciclo ha la durata di tre anni di studio; il secondo ciclo ha la durata di due anni di studio. Al termine dei due cicli sono conferiti e i titoli accademici: per il primo ciclo, Laurea (o Baccalaureato) in Scienze Religiose; per il secondo ciclo, Laurea magistrale (o Licenza) in Scienze Religiose.

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Manifesto unico per le messe in Ortigia

Pubblicati in un manifesto unico gli orari delle messe nelle chiese del centro storico di Ortigia. L’iniziativa del vicariato foraneo di Siracusa riunisce le parrocchie di Ortigia che hanno comunicati gli orari delle celebrazioni eucaristiche nei giorni feriali e poi il sabato e soprattutto la domenica quando  dal mattino alle 8.00 fino alle sera alle 19.00 sono previste ben otto messe quasi sempre in orari diversi.
Nei giorni feriali messa alle 8 nella chiesa di Santa Maria della Concezione in via Roma, in Cattedrale e nella chiesa di San Filippo alle 18. Il sabato messe alle 18 e alle 18.30 tra le chiese di Santa Lucia alla Badia, San Benedetto e il Carmine. Infine domenica messe tra la Cattedrale, San Giacomo ai Miracoli, San Martino, San Paolo, San Filippo.

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Tutela minori, nasce il Centro regionale di ascolto

Nasce il Centro regionale di ascolto, struttura operativa del Servizio regionale tutela minori della Conferenza Episcopale Siciliana. A farne parte è stato chiamato don Andrea Zappulla, già coordinatore del Centro di Ascolto di Siracusa. 

All’indomani delle celebrazioni per la II Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, il Servizio regionale tutela minori della Conferenza Episcopale Siciliana fa il bilancio di questi primi anni d’attività. La Commissione regionale è guidata da monsignor Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento. Del Centro regionale di ascolto fanno parte don Fortunato Di Noto, Remigia D’Agata, Francesco Guarneri e don Andrea Zappulla. Una scelta, quella del Centro regionale, che serve per far rete con i Servizi diocesani territoriali già attivati ma anche, laddove potrebbe succedere, per raccogliere testimonianze e segnalazioni. Uno dei percorsi che il Servizio regionale ha attivato è quello della formazione. Da qui gli incontri nelle varie diocesi coi presbiteri e operatori pastorali che sono stati già avviati sull’intero territorio siciliano.

In occasione della Giornata nazionale di preghiera, la Conferenza Episcopale Italiana ha presentato il primo report sulla rete territoriale del Servizio. Dati che si riferiscono al biennio 2020-2021. Nel report circa la tipologia dei casi segnalati, è emersa la prevalenza di “comportamenti e linguaggi inappropriati” (24), seguiti da “toccamenti” (21); “molestie sessuali” (13); “rapporti sessuali” (9); “esibizione di pornografia” (4); “adescamento online” (3); “atti di esibizionismo” (2). Le segnalazioni fanno riferimento a casi recenti e/o attuali (52,8%) e a casi del passato (47,2%). Questi dati riguardano 68 presunti autori di reato, soggetti di età compresa tra i 40 e i 60 anni all’epoca dei fatti, in oltre la metà dei casi. Il ruolo ecclesiale ricoperto al momento dei fatti è quello di chierici (30), a seguire di laici (23), infine di religiosi (15). Tra i laici emergono i ruoli di insegnante di religione; sagrestano; animatore di oratorio o grest; catechista; responsabile di associazione. Il contesto nel quale i presunti reati sono avvenuti è quasi esclusivamente un luogo fisico (94,4%), in prevalenza in ambito parrocchiale (33,3%) o nella sede di un movimento o di una associazione (21,4%) o in una casa di formazione o seminario (11,9%).

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Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi

 Si celebra nella nostra Diocesi domenica 20 la II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.
Ci accingiamo a celebrare con maggiore consapevolezza questa seconda giornata di preghiera – ha scritto mons. Francesco Lomanto – che ha per titolo «Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3). Dal dolore alla consolazione.
Con il salmista siamo invitati a cantare il Signore della vita che non lascia mai solo il suo popolo e sempre lo consola e lo guarisce con la sua vicinanza e la sua presenza. La preghiera ci inserisca in questo movimento di prossimità evangelica e di custodia consapevole verso i più piccoli e i più fragili“.
L’arcivescovo ha invitato le realtà parrocchiali “ad unirsi alla preghiera non solo per le vittime di abusi ma anche per la ricerca coraggiosa di nuove forme di assunzione di responsabilità nei confronti dei minori e degli adulti vulnerabili. La pagina lucana, che quest’anno chiude l’anno liturgico, illumina il senso della regalità crocifissa e risorta. L’adorazione di Cristo Re purifichi e rinovi il nostro sguardo dando slancio al nostro continuo cammino di conversione”. 
In allegato del materiale per i diversi momenti di preghiera da poter vivere nelle singole comunità parrocchiali preparato dal Servizio Nazionale per la Tutela dei Minori della CEI.
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Mons. Lomanto: “A nessuno manchi il necessario per una vita libera e dignitosa”

La preoccupante situazione geopolitica con le conseguenze economiche che produce rischia, come sempre, di causare i danni maggiori a carico dei soggetti più deboli. Il nostro territorio, già gravemente sofferente per le piaghe della disoccupazione e della precarietà del lavoro, dell’inquinamento e della carenza di infrastrutture vede profilarsi il pericolo di subire ulteriori irreparabili ferite lasciando migliaia di famiglie e di lavoratori privi di ogni sussistenza“. Inizia così il messaggio che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha inviato come segno di vicinanza ai lavoratori e alle famiglie del polo petrolchimico di Priolo. Il messaggio è stato letto in piazza Archimede al termine del corteo promosso da Cgil e Cisl al quale hanno preso parte migliaia di persone.
Come Pastore della Chiesa siracusana rivolgo un accorato appello a tutti e a ciascuno secondo la propria competenza e responsabilità – scrive l’arcivescovo –: uniamoci in un corale impegno di costruzione di un futuro sereno nel quale a nessuno manchi il necessario per una vita libera e dignitosa: ai giovani non siano negati i sogni, agli anziani sia garantita la serenità, ai deboli sia data la certezza dei propri diritti. Oggi, come non mai, è il tempo dell’unità verso la comune meta della pace, dell’unione tra i popoli, della ricerca e della costruzione del bene comune. Cristo, divino operaio, benedica e sostenga gli sforzi di quanti si stanno impegnando per la pace e per la tutela dei più piccoli e poveri”.

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San Pio presenta Suor Chiara

Si intitola “San Pio presenta Suor Chiara – Due storie parallele” la lettura teatralizzata che avrà luogo lunedì 21 nella parrocchia dei Padri Cappuccini a Siracusa. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, prevede alle ore 18 la celebrazione della messa e a seguire la lettura teatralizzata che andrà in diretta sui social, nelle pagine facebook di Padre Pio Tv e Suor Chiara Di Mauro.

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Il reliquiario della Madonnina alle case di riposo a Carlentini

Il reliquiario della Madonna delle Lacrime  alle case di riposo a Carlentini. Il Reliquiario ha visitato i ricoverati nelle due case di riposo del territorio parrocchiale di Santa Tecla nell’ambito del programma “Maria e gli infermi” promosso dall’Ufficio diocesano della Pastorale della Salute.
La presenza delle Lacrime è stata ben accolta non solo dal personale ma anche dai parenti degli infermi. Per gli ospiti è stato un segno di speranza e di conforto come prova che Dio non ci abbandona, soprattutto nella sofferenza” ha spiegato don Raffaele Aprile, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale della Salute.
Presenti il parroco don Alfredo Andronico, il diacono Nino Pulvirenti, Suor Anna. “Grazie anche alle tante persone che incontrando il Reliquiario hanno condiviso la loro testimonianza legata alle Lacrime di Maria” ha concluso don Raffaele. Dopo l’accoglienza e la santa messa una breve spiegazione sul significato delle Lacrime.

 

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Eletti i campanellai per dicembre 2022 e maggio 2023

Santa Lucia, conto alla rovescia per la Festa

Conto alla rovescia per la Festa di Santa Lucia a Siracusa. Quando manca meno di un mese al giorno della festa, sono già iniziati i preparativi e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha quasi definito il programma. Quest’anno torna la processione che giorno 13 porterà il simulacro dalla Chiesa Cattedrale alla Basilica Santuario di Santa Lucia al sepolcro dove ci sarà l’Ottavario. Giorno 20 dicembre la processione per il rientro del simulacro in Cattedrale.

Ieri nel salone della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, l’assemblea dell’associazione Santa Lucia fra i falegnami di Siracusa ha eletto i campanellai per le feste di dicembre 2022 e di maggio 2023. Si tratta di Roberto Mirmina per dicembre e Salvatore Buccheri per maggio. Presenti il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia Pucci Piccione, il presidente dell’associazione Santa Lucia fra i falegnami Paolo Puglisi ed i componenti della Deputazione Elena Artale e Salvo Sparatore.

Sempre ieri nella Basilica Santuario di Santa Lucia al sepolcro dopo la coroncina in onore di Santa Lucia, il rettore del Santuario, fra Daniele Cugnata, ha presieduto la messa alla quale è seguita una fiaccolata verso il sepolcro con le reliquie di Santa Lucia. Presenti i portatori e le portatrici ed i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia.

La festa prenderà il via il 2 dicembre quando le reliquie saranno portate in giro nelle parrocchie della Diocesi. Poi giorno 9 dicembre ci sarà l’apertura della nicchia e prenderanno ufficialmente il via i festeggiamenti.

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