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Spiritualità coniugale e familiare

Si terrà domenica 3 aprile alle ore 16.00, nella chiesa di Santa Chiara a Priolo Gargallo, l’incontro formativo con l’avv. Angelo Spicuglia, diacono e avvocato canonista, sull’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia. L’incontro, promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia nell’ambito del percorso su Amoris Laetitia, vuole approfondire il modulo spirituale dell’esortazione al capitolo 4 “L’amore nel matrimonio” e al capitolo 9 la “spiritualità coniugale e familiare”.

Sostenuti dalla grazia continuiamo il nostro percorso di approfondimento dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia – scrivono mons. Salvatore Marino, Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro –, un documento che in questo tempo di grandi cambiamenti, dove la Famiglia è spesso sottoposta a dura prova, assume particolare importanza, poiché ci aiuta a comprendere meglio il Mistero Grande dell’amore che in Cristo mai muta, rimane stabile ed è per sempre. Accogliamo con profonda sollecitudine le indicazioni del Santo Padre che nel quinto anno della pubblicazione di Amoris Laetitia ha voluto dedicare l’anno ancora in corso alla Famiglia, che avrà termine con la celebrazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie (Roma 22 – 26 giugno 2022). L’iniziativa Famiglia Amoris Laetitia e la rubrica mensile L’Amore nel frammento, giunta ormai all’undicesimo appuntamento, sono stati proposti come sussidi per le nostre comunità parrocchiali e per gli operatori pastorali, impegnati nel discernimento della vita matrimoniale e nel qualificato accompagnamento delle famiglie“.

Si tratta del secondo dei quattro incontri che porteranno alla Giornata Mondiale delle Famiglie. L’incontro si svolgerà nel rispetto delle normative in materia di contenimento del contagio da covid 19.

 

Alla scuola della Parola dell’arcivescovo Lomanto

Torna la Scuola della Parola nella chiesa Cattedrale di Siracusa. Sabato 2 aprile, alle ore 20, mons. Francesco Lomanto incontrerà i giovani della Diocesi. Tema dell’incontro, promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio e dall’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, sarà “I discepoli di Emmaus”.
Purtroppo l’emergenza sanitaria ha impedito si svolgesse l’iniziativa diventata un appuntamento fisso nel calendario diocesano. Adesso l’arcivescovo ha voluto riprendere il momento di preghiera nell’ultimo sabato del periodo quaresimale.
Un momento di preghiera e condivisione in preparazione alla Pasqua – ha evidenziato don Salvo Spataro, direttore dell’ISSR San Metodio – che l’arcivescovo ci offrirà sul cammino dei discepoli di Emmaus. Nel Sinodo che la Chiesa sta vivendo è fondamentale il camminare insieme”.
L’incontro, naturalmente aperto a tutti, si soffermerà sull’immagine dei discepoli di Emmaus
che uscendo da Gerusalemme, lungo la strada incontrano Gesù Risorto, senza riconoscerlo subito. Solo dopo aver ascoltato le sue parole e aver ‘spezzato’ il pane con Lui, i due discepoli lo riconoscono. Cercare quindi di ascoltare, alla luce delle Scritture, i fedeli nelle parrocchie, nei gruppi e nelle aggregazioni.

Cammino, da 40 anni al servizio della verità

I giornalisti stanno vivendo, forse più di altre categorie, una crisi difficile, dalla quale non sarà facile rialzarsi. In un periodo nel quale assistiamo alla scomparsa dei giornali, soprattutto dei quotidiani, celebriamo il 40esimo anniversario del settimanale cattolico della nostra Diocesi, Cammino, che esprime la capacità di rinnovarsi nel servizio della verità, nel sostegno alla missione evangelizzatrice della Chiesa e nel confronto con i segni dei tempi”. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, benedice una sacra immagine di Gesù posizionata nei locali della nuova redazione del settimanale Cammino. Locali messi a disposizione dalla Diocesi che ospiteranno, oltre alla redazione, anche la sede provinciale dell’UCSI, Unione cattolica stampa italiana. L’arcivescovo Lomanto ha sottolineato la laicità per la missione evangelizzatrice, una dimensione fondamentale per il servizio alla verità. Ed ha richiamato le parole del Santo Padre nel messaggio per la 55esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sul «rischio di un appiattimento in “giornali fotocopia” o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, “di palazzo”, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società».
All’inaugurazione dei locali, in via Lentini 42 a Siracusa, era presente il presidente nazionale della FISC (Federazione italiana settimanali cattolici) Mauro Ungaro: “L’augurio al Cammino è di saper ancora ascoltare facendo emergere, come ha fatto in questi primi 40 anni, tante storie di quotidiana speranza che hanno come protagonisti gli uomini e le donne che vivono nel nostro territorio perché la loro testimonianza divenga davvero esperienza condivisa e narrazione sinodale” ha detto Ungaro. “Il territorio non rappresenta solo ciò di cui ci occupiamo ma coloro a cui ci rivolgiamo, che ascoltiamo e di cui parliamo: le persone che lo abitano e lo costituiscono, la generazione presente, quelle passate e quelle future. È stato scritto che la Chiesa sta in terra come una pianta con radici ben solide, legate al paese ed alle città ma è sempre in mare aperto per evangelizzare nuovi territori e terre sconosciute. Il legame con il territorio, quindi, non è un ostacolo né un invito al campanilismo ma il trampolino di slancio per aprirsi ulteriormente all’altro”.

Francesco Lomanto, Alessandro Ricupero, Mauro Ungaro

Subito mi vengono alla memoria quanti hanno speso energie di mente e di cuore per prepararlo e diffonderlo, con passione grande, nelle diverse parti della diocesi – ha detto Salvo di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia -. A mons. Gozzo, padre Inserra e padre Pippo Lombardo che negli ultimi tre decenni hanno speso la loro vita per il giornalismo cattolico e siracusano. Il nostro settimanale è stato ed è e sarà per la nostra diocesi uno strumento indispensabile per garantire comunione e discernere criticamente i diversi avvenimenti della Chiesa e del mondo. Questo anniversario susciti il desiderio di considerare questo strumento di comunicazione come uno dei sussidi indispensabili alla evangelizzazione per arrivare in ogni ambiente, una possibilità quindi per una “Chiesa in uscita”, come afferma Papa Francesco”.

All’incontro hanno partecipato anche mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali e della cultura della Diocesi di Siracusa; Domenico Interdonato e Alberto Lo Passo, rispettivamente presidente UCSI Sicilia e presidente UCSI Siracusa. “Un evento che si realizza proprio mentre in città si stanno spengono le luci delle prestigiose redazioni provinciali dei quotidiani siciliani, cioè mentre si materializza la crisi della carta stampata – ha detto il direttore del Cammino, Orazio Mezzio -. In quest’anno cureremo la digitalizzazione dell’archivio editoriale e fotografico, per metterlo a disposizione del patrimonio culturale della città”. Un modo per non disperdere la memoria collettiva. Siamo passati al web ma continuiamo ad uscire in edizione cartacea. La linea editoriale resta sempre quella di contribuire al dibattito fra le persone, soprattutto oggi che ci troviamo a vivere in una dimensione dove non sappiamo quale futuro ci attende ha concluso Mezzio.
“Portiamo avanti un progetto che ha otto lustri di vita e che grandi uomini di una grande Chiesa hanno voluto, concepito, portato avanti – ha aggiunto Luca Marino, presidente della cooperativa Cammino -. Ne siamo gli indegni eredi, in un contesto sociale, economico, ecclesiale certamente complesso e complicato”. Un saluto è arrivato anche dal segretario provinciale dell’Assostampa Prospero Dente mentre le testimonianze sono state di tre storici collaboratori della testata giornalista: Marco Fatuzzo, Gianni Failla e Giuseppe Matarazzo.

Don Ivan nominato cerimoniere della Basilica di Santa Maria Maggiore

Don Ivan Ricupero è stato nominato Cerimoniere della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e Responsabile per i programmi del Giubileo 2025.
L’incarico avrà inizio venerdì 1 aprile 2022. A renderlo noto è stata la stessa Basilica. Per più di 30 anni, le cerimonie liturgiche del Capitolo e extra capitolari, finora sono stati guidati da Mons. Adriano Paccanelli, Coadiutore del Venerabile Capitolo Liberiano.

Don Ivan da tempo risiede a Roma dove ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico ed ha prestato servizio presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in diversi incarichi. Nato nel 1981 a Siracusa, don Ivan è stato ordinato presbitero per la Chiesa di Siracusa il 14 aprile 2007. Ha conseguito la Specializzazione in Teologia liturgica presso L’Istituto di Liturgia Pastorale “Santa Giustina” di Padova nell’anno 2008, la Licenza in Diritto Canonico nel 2017 ed il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense nel 2020. Ha conseguito inoltre, il Diploma di postulatore presso la Congregazione della Causa dei Santi ed ha superato il Corso di Prassi amministrativa canonica presso la Congregazione del Clero. Dal 2008 al 2015 è stato Cerimoniere e responsabile delle celebrazioni liturgiche presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, Cappellano dell’Azienda Ospedaliera Umberto I e Parroco della Parrocchia di San Luca di Siracusa, docente di liturgia presso l’Istituto di Scienze Religiose Diocesano “San Metodio di Siracusa”. Presso il Santuario si è occupato anche delle iniziative pastorali per l’accoglienza dei Pellegrini e la diffusione del messaggio della Lacrimazione della Madonna.
Dal 2018 finora è stato Officiale presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, dove ha svolto diversi incarichi che gli sono stati conferiti secondo le diverse competenze del Dicastero.
Dal 2015 ad oggi è stato Collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia San Salvatore in Lauro di Roma e infine dal 2020 ad oggi è stato Aiutante Cerimoniere dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

Feste religiose, tornano le processioni

La Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato che, a seguito delle intese con il Governo Italiano, con decorrenza 1 aprile 2022 è abrogato il protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Lo rende noto alla comunità diocesana mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, che richiama comunque ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.
Mons. Amenta ha condiviso
alcuni consigli e suggerimenti come

  • obbligo di mascherine: è prorogato fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si deve accedere sempre indossando la mascherina;
    distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
    igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
  • acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
  • scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
  • distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
  • sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
  • igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
  • processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni; Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte.


Orientamenti per la Settimana Santa 2022

Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. A tal riguardo si segnala che i media della CEI – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.

Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. […] L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. I presenti orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose».

Alla luce di quanto disposto dalla CEI d’intesa con l’Autorità Governativa – conclude il vicario generale dell’Arcidiocesi – allo stato nulla osta alla ripresa delle processioni e delle feste religiose. Anche se non previsto dalla regolamentazione data, Vi chiedo di esortare i fedeli ad indossare, anche all’esterno ed in occasione delle processioni con gli inevitabili assembramenti, l’apposita mascherina quale gesto di prudenza e responsabilità verso sé stessi ed i soggetti più fragili“. 

Sabato sera la veglia in Cattedrale e domenica il villaggio

La Festa della Missione

Avrà luogo sabato 26 marzo alle ore 20.00, nella Chiesa Cattedrale “Voce del Verbo”, la Veglia per i Missionari Martiri, organizzata da Missio Siracusa insieme a Caritas diocesana, Ufficio per la pastorale giovanile, Ufficio per la pastorale del turismo, Fondazione Migrantes e Centro Diocesano Vocazioni.
La veglia di preghiera sarà presieduta dall’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto; durante la giornata sarà osservato digiuno e preghiera in memoria dei Missionari Martiri.
La Festa della Missione vuole offrire come un momento di incontro e di confronto, nel tentativo di raggiungere una maggiore comprensione di sé stessi, di noi e del presente, condividendo la speranza che batte nel cuore, negli sguardi e in quella vita resa più umana da uomini e donne, missionarie e missionari che hanno il coraggio di essere “noi”.

La Festa della missione si svolgerà sabato e domenica. “Viviamo in un tempo complesso, ne siamo consapevoli, allora ci sembra opportuno
seminare quell’ “audacia missionaria” evocata da papa Francesco: «Questo è il tempo propizio per trovare il coraggio di una nuova immaginazione del possibile, con il realismo che solo il Vangelo ci può offrire». Questa iniziativa – spiega Missio Siracusa – vorrebbe diventare uno “spazio di vita” in cui offrire tempi di riflessione e di coinvolgimento attorno agli sviluppi futuri della Missione (evangelizzazione e promozione umana) e al ruolo delle nostre missionarie e dei nostri missionari italiani all’estero, più di 5.000, oggi più che mai protagonisti nella Cooperazione internazionale del nostro Paese.
Per questo ci affidiamo allo Spirito che, come diceva il Card. Martini: «arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi. A noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo e seguirlo». Immaginiamo e vi proponiamo un itinerario all’interno del “Villaggio della missione” per darvi la possibilità di ascoltare e di incontrare esperienze diverse, mettendo insieme alcuni elementi fondamentali dello stile missionario: lo sguardo contemplativo, attraverso l’Adorazione e la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione; lo sguardo attivo, stimolato dalle testimonianze missionarie, che confluiscono nell’amore per il mondo, un amore che va educato, allenato all’incontro con l’altro, alla condivisione, al rispetto.
È difficile poter affrontare un viaggio se non si parte dall’interiorità, da un cuore riconciliato, attraverso un esame di coscienza, prima di dirigersi verso gli altri, prima di partire per un viaggio nei mondi: “Siate missionari dal profondo del cuore”, dice padre Gigi Maccalli, così la missione è al tempo stesso un viaggio nel mondo interiore e un movimento di fraternità universale con tutti i popoli e con il creato.

Rinnoviamo allora il nostro invito – scrive ancora il Centro Missionario Diocesano – a “prendere il largo” e a percorrere un itinerario che vi porti a: cambiare il cuore per cambiare il mondo. Il sacramento della riconciliazione riletto in chiave «missionaria»: la Missione è testimonianza della Riconciliazione con Dio, con sé stessi e con il mondo; il sacramento della Riconciliazione come possibilità di purificare e far crescere l’amore, dono ricevuto e condiviso.
Cambiare lo sguardo. L’Adorazione: uno sguardo contemplativo che riconosce il legame di amore tra tutte le cose, fratelli, Dio, mondo, creato.
Ascoltare il grido del mondo. Facendo un giro tra i continenti attraverso l’incontro con realtà, storie, testimonianze”


Si inaugura la nuova sede del settimanale Cammino

Sabato prossimo, 26 marzo, alle ore 16.30, sarà inaugurata la nuova sede della redazione del settimanale Cammino.
I locali si trovano in via Lentini 42 a Siracusa ed ospiteranno, oltre alla redazione del settimanale cattolico di informazione e di opinione, anche la sede provinciale dell’UCSI (Unione Cattolica stampa italiana).
All’inaugurazione, che aprirà le manifestazioni per il 40esimo anno di attività del settimanale, interverranno l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto ed il presidente nazionale della FISC (Federazione italiana settimanali cattolici) Mauro Ungaro.

Un evento che si realizza proprio mentre in città si stanno spengono le luci delle prestigiose redazioni provinciali dei quotidiani siciliani, cioè mentre si materializza la crisi della carta stampata – ha detto il direttore del Cammino, Orazio Mezzio -. Ringraziamo l’arcivescovo Francesco Lomanto per averci messo a disposizione la sede“. All’incontro parteciperanno tra gli altri Salvatore Di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali e della cultura della Diocesi di Siracusa; Alberto Lo Passo, presidente UCSI Siracusa. “Portiamo avanti un progetto che ha otto lustri di vita e che grandi uomini di una grande Chiesa hanno voluto, concepito, portato avanti – ha aggiunto Luca Marino, presidente della cooperativa Cammino -. Ne siamo gli indegni eredi, in un contesto sociale, economico, ecclesiale certamente complesso e complicato”.

Venerdì alle ore 20.00 al Santuario della Madonna delle Lacrime

Atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Venerdì prossimo Papa Francesco consacrerà il mondo intero, ed in particolare la Russia e l’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria. La celebrazione avrà luogo alle ore 17.00 nella Basilica Vaticana. Accogliendo l’invito del Santo Padre a pregare per la pace, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, invita alla veglia di preghiera che si terrà venerdì 25 alle ore 20.00 alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrimeper unirci spiritualmente all’atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Certi che “alla sue sante lacrime Gesù nulla rifiuta” vi esorto ad un’intensa comunione di preghiera“.
Al Cuore Immacolato di Maria, il Pontefice consacrerà l’Ucraina e la Russia, mentre a Fatima, per suo volere, farà lo stesso il suo elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski. L’auspicio del Papa è che l’atto di consacrazione dei popoli al Cuore Immacolato di Maria “porti la pace al mondo intero”.
A Siracusa i fedeli, riuniti in Santuario, pregheranno davanti al quadretto in gesso che raffigura la Madonna che mostra il proprio Cuore Immacolato. Quel quadretto dal quale dal 29 agosto al 1 settembre 1953 sgorgarono lacrime umane.
Il primo dono del Risorto ai discepoli è la pace – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto -. La prima pace che siamo chiamati a vivere è la pace prima di tutto di noi stessi con Dio, pace che nasce dall’unione con Lui per cui non possiamo vivere più altra vita che la sua. Questa è la prima pace: l’unione più intima con Dio. Nell’unità col Cristo noi dobbiamo vivere anche un’altra pace con tutti gli uomini”. E contenuto essenziale dell’annunzio cristiano è “la ricerca della pace“.
Papa Francesco ha rivolto anche questa mattina ancora una volta l’invito a fermare le guerre: “Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra: con la guerra tutto si perde, tutto – ha detto il Pontefice -. Non c’è vittoria in una guerra: tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità, ci faccia capire che occorre invece sconfiggere la guerra. Lo Spirito del Signore ci liberi tutti da questo bisogno di autodistruzione che si manifesta facendo la guerra“. Papa Francesco ha esortato anche a pregare “perché i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione del problema”, che “la soluzione è lavorare insieme per la pace e, come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace”.

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In allegato l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria composto dal Santo Padre Francesco. E’ desiderio dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto che l’Atto venga recitato anche nelle parrocchie della nostra Arcidiocesi il 25 marzo, a conclusione della messa.


I bambini di Priolo pregano per i loro coetanei in Ucraina

I bambini del catechismo della parrocchia di San Giuseppe Operaio di Priolo Gargallo insieme alle famiglie hanno pregato per i bambini vittime della guerra in Ucraina e nel mondo. Al termine è stato benedetto il memoriale in ricordo di tutte le vittime innocenti delle guerre.

“Una manifestazione di pace, subito dopo la messa, con la “nostra” bandiera della pace, fatta con un pezzo di stoffa portata da ogni bambino. Poi la benedizione del memoriale per le vittime innocenti di tutte le guerre (dietro in campanile della parrocchia). Tutto al grido: #stopwar” ha detto il parroco Marco Politini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


In occasione della XXX Giornata sacerdotale regionale mariana

Pellegrinaggio dei presbiteri delle Chiese di Sicilia a Roma

I vescovi e i presbiteri delle Chiese di Sicilia avremo la gioia, nei giorni 7 – 9 giugno 2022, di realizzare un pellegrinaggio a Roma in occasione del XXX anniversario della Giornata Sacerdotale Regionale Mariana. Ritrovarsi insieme per vivere momenti di fraternità e di spiritualità è sempre un’occasione propizia per crescere nella comunione presbiterale”. Così mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per il Clero, in un messaggio ai presbiteri per presentare l’evento che prevede anche l’udienza privata con Papa Francesco.

L’evento si inserisce nel «cammino sinodale», che stiamo attuando in comunione con le nostre Chiese, e vogliamo viverlo in atteggiamento di ascolto e di dialogo per narrare, con semplicità e naturalezza, le nostre esperienze umane, spirituali e pastorali. Ed anche per esprimere al Signore la gratitudine per la chiamata al sacerdozio e per i doni che elargisce alla Chiesa attraverso il nostro servizio ministeriale. Il tema del nostro pellegrinaggio è «Con Maria per una “Chiesa della vicinanza”», nella consapevolezza che «Le vicinanze del Signore non sono un incarico in più: sono un dono che Lui fa per mantenere viva e feconda la vocazione» (Francesco, Discorso ai partecipanti al Simposio “Per una teologia fondamentale del sacerdozio” promosso dalla Congregazione per i Vescovi, 17 febbraio 2022)” scrive ancora mons. Giombanco.

«CON MARIA PER UNA “CHIESA DELLA VICINANZA”»: AL VIA LE ISCRIZIONI PER LA GIORNATA SACERDOTALE MARIANA A ROMAIn entrambi i casi le prenotazioni dovranno essere effettuate entro il 30 aprile prossimo attraverso il Consiglio presbiterale della propria diocesi.

Alla scuola di Maria, che ha vissuto accanto al Figlio Gesù – prosegue mons. Giombanco – vogliamo imparare la vicinanza del cuore per camminare insieme sulle strade dell’amore“.

Ancora nel depliant è spiegato che il pellegrinaggio si inserisce nel «cammino sinodale» delle Chiese siciliane e, in sintonia con esso, deve essere vissuto “in atteggiamento di ascolto e di dialogo per narrare, con semplicità e naturalezza, le nostre esperienze umane, spirituali e pastorali“. La Giornata sacerdotale regionale Marina sarà anche occasione “per esprimere al Signore la gratitudine per la chiamata al sacerdozio e per i doni che elargisce alla Chiesa attraverso il nostro servizio ministeriale“.

A questo link è possibile scaricare il depliant del Pellegrinaggio a Roma per XXX Giornata Sacerdotale Regionale Mariana.