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Mons. Pappalardo: “Pasqua sia occasione propizia per una vita migliore”

L’emergenza sanitaria in corso ha costretto a ripensare la partecipazione del popolo di Dio al Triduo pasquale. L’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, quest’anno ha voluto diffondere le sue parole di speranza sempre attraverso i mezzi di comunicazione con un messaggio scritto ed un video pubblicato sul sito, sul canale You Tube ed anche sui social. Da oggi è stata creata la pagina facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa ed il primo post lanciato dall’arcivescovo è stato proprio il suo messaggio di augurio per una serena Pasqua a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi.
L’Unione Cattolica Stampa Italiana, in collaborazione con Assostampa Siracusa, hanno voluto rinnovare il gesto di solidarietà e vicinanza alle famiglie in difficoltà donando il pane per la Caritas. Il presidente provinciale dell’Ucsi di Siracusa, Salvatore Di Salvo, componente della Giunta Nazionale Ucsi, insieme con il segretario provinciale dell’Assostampa Prospero Dente hanno lanciato una nuova iniziativa. Oltre alla donazione di 50 chilogrammi di pane alla Caritas della parrocchia Immacolata Concezione, Chiesa Madre di Lentini, buoni spesa per le famiglie in difficoltà della San Vincenzo della Chiesa Madre di Lentini, è stata lanciata l’idea del “pane in sospeso”: si potrà comprare il pane e lasciarlo nel panificio, a disposizione delle persone in difficoltà. “In questo modo – ha detto Salvatore Di Salvo – potremo compiere un gesto nobile per permettere a tutti di vivere dignitosamente”.

 

Carissimi fratelli e sorelle,

“Pace a voi!” (Gv 20,19). E’ con il saluto di Gesù risorto che desidero rivolgervi i miei più cordiali auguri pasquali. 

Abbiamo vissuto davvero una Quaresima di penitenza: “Fitte tenebre – come ha detto il Papa – si
sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; (…) ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come
i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo
importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”.

La penitenza nel senso evangelico comporta la conversione del cuore della vita: facciamo dunque
tesoro di queste esperienze dolorose per riscoprire la gioia di relazioni ricche di umanità con i
nostri familiari e con il nostro prossimo, relazioni improntate a vera amicizia e solidarietà che
danno un volto bello alla nostra condotta personale e uno stile di vita nuova alla nostra società.

Quanti esempi di generosa dedizione abbiamo potuto ammirare in questi giorni da parte del
Personale sanitario, innanzitutto, nonché dei Rappresentanti delle Istituzioni, del Personale delle
forze dell’ordine e dei Volontari i quali non si sono assolutamente risparmiati pur di rendere
meno difficoltosa la vita di tanti uomini e donne –  malati, anziani, poveri – particolarmente
bisognosi di attenzioni e di cure!

Questa emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e sofferto insieme, deve diventare per tutti
occasione propizia di una vita migliore! La Pasqua celebra la Risurrezione del Signore Gesù e
l’inizio della vita nuova per quanti crediamo 
in Lui. Citando ancora Papa Francesco, cogliamo
l’invito alla speranza:  “Il Signore si risveglia 
per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale (…).
Abbiamo una speranza: nella sua croce 
siamo stati risanati ed abbracciati affinché niente e nessuno
ci separi dal suo amore redentore”.
Questa è la nostra certezza. Viviamo dunque con gioia e con speranza questo giorno di festa e
la “pace” del Signore Risorto dimori sempre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nell’intera società
umana. 

Assicurandovi il mio costante ricordo nella celebrazione della Santa Messa e implorando su
tutti la Benedizione del Signore, di cuore vi auguro una Buona Pasqua!

 

#chiciseparera

  Un ringraziamento all’Ente Nazionale Sordi di Siracusa per il servizio di interpretariato

Messaggio dei Vescovi di Sicilia

I vescovi di Sicilia: “Ritroviamo l’annuncio della Risurrezione”

Guardando avanti, al tempo in cui questa drammatica prova si concluderà, dobbiamo fin da ora pensare seriamente al compito e alla missione che ci attendono, in spirito di collaborazione e con creativa lungimiranza, nell’immane opera di ricostruzione umana, sociale ed economica“. E’ uno dei passaggi del messaggio che i Vescovi di Sicilia hanno scritto per la Settimana Santa. Parole che la Conferenza episcopale siciliana ha voluto rivolgere a tutti i fedeli che vivono per la prima volta il Triduo Pasquale in un modo assolutamente diverso.

Desideriamo essere pienamente partecipi di questo momento storico che ci interpella come uomini, come cristiani e come vescovi e per questo vogliamo raggiungere e abbracciare le nostre comunità, comprese quelle che vivono nelle isole minori. Il numero impressionante di morti e di contagiati sta mettendo a dura prova la vita delle persone e la tenuta delle istituzioni. Ma siamo convinti che si stia apprendendo la dolce legge della condivisione e della compassione. Tante persone di buona volontà stanno diffondendo il sapore e la bellezza di una santità del quotidiano e di un umanesimo di prossimità. La prova di grande professionalità e di incondizionata dedizione dei medici e del personale sanitario sta consentendo di affrontare con dignità l’emergenza, pur nella inadeguatezza delle strutture ospedaliere. Tra le tante vittime ricordiamo con commozione gli 87 medici e i 96 sacerdoti morti alla data odierna; ma i numeri sono in continuo aggiornamento, purtroppo. Con loro affidiamo tutti i morti a motivo del Covid-19 alla paterna misericordia di Dio. Tanti altri motivi di preoccupazione angustiano il nostro cuore di Pastori, pensando ai gravissimi problemi di sopravvivenza determinati da antiche e nuove sopravvenute povertà. Il blocco delle attività produttive sta mettendo a dura prova il sistema Paese e prelude a una crisi depressiva dell’apparato economico che inciderà sullo sviluppo dei prossimi anni e sulla qualità della vita delle famiglie e, in particolare, delle nuove generazioni“. 

I vescovi di Sicilia guardano alle tante attività che la Chiesa ha messo in campo in questa fase di emergenza: “In questo contesto ci addolora tanto la sospensione della vita liturgica, delle attività pastorali e dei progetti formativi. La celebrazione della Messa nella solitudine delle nostre chiese, il digiuno eucaristico forzato dei fedeli, l’impossibilità di raccomandare a Dio le anime dei defunti e di dare il conforto della fede ai familiari nel rito delle esequie stanno turbando la vita spirituale di quanti alimentano con la Parola di Dio e i sacramenti la loro condizione di discepoli del Signore, testimoni della sua risurrezione. È motivo di conforto, provvidenzialmente, l’attività solidale delle Caritas diocesane e di quelle parrocchiali che, unitamente a organismi di volontariato e in rapporto di collaborazione con le amministrazioni comunali, si stanno adoperando per alleviare l’indigenza di tante famiglie con la distribuzione di alimenti, offerti anche dalla generosità di singole persone e di aziende produttive. Al ricordo grato per loro associamo quello per quanti sono impegnati nelle attività che consentono gli approvvigionamenti di viveri e di quanto occorre per la vita domestica”.

L’invito è ritrovare l’annuncio della Risurrezione:Queste considerazioni stanno condizionando la celebrazione della Settimana Santa che per la prima volta vedrà impedita all’assemblea dei fedeli una vera partecipazione. Vivremo un Triduo Pasquale silente e mesto, nel quale i toni della passione non potranno trovare risoluzione nell’inno festoso dell’annuncio della Risurrezione. E allora, «offriamo ogni giorno a Dio noi stessi e tutte le nostre attività. Facciamo come le parole stesse ci suggeriscono. Con le nostre sofferenze imitiamo le sofferenze, cioè la passione di Cristo. Con il nostro sangue onoriamo il sangue di Cristo. Saliamo anche noi di buon animo sulla sua croce. Dolci sono infatti i suoi chiodi, benché duri» (San Gregorio Nazianzeno). Vogliamo, però, concludere con un invito alla speranza che si fa eco delle parole di Papa Francesco nell’omelia del 27 marzo in Piazza San Pietro: «questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai». Lo annunciamo e lo auguriamo affettuosamente a tutti, mentre di cuore vi benediciamo“.

Settimana Santa al Santuario della Madonna delle Lacrime

La Madonna è sempre presente nella vita dei suoi figli con la sua cura materna, con le sue Lacrime e con la sua intercessione. “Da Maria – ha detto Papa Francesco – impariamo il silenzio interiore, lo sguardo del cuore, la fede amorosa per seguire Gesù sulla via della croce, che conduce alla gloria della Risurrezione. Lei cammina con noi e sostiene la nostra speranza” (Angelus 05.04.2020). Con Lei vogliamo celebrare la Settimana Santa nelle nostre famiglie.
Tutte le Celebrazioni della Settimana Santa in Santuario saranno visibili in diretta streaming sul sito web www.madonnadellelacrime.it.

Lunedì Santo – Martedì Santo – Mercoledì Santo
Ore 8.00 Santa Messa (streaming)
Ore 18.15 Esercizi Spirituali e Santa Messa (streaming)

Il Triduo Santo seguirà il seguente programma:
Giovedì Santo – 9 aprile
ore 18.00 Santa Messa in Cœna Domini
Venerdì Santo – 10 aprile
ore 18.00 Celebrazione della Passio Domini e a seguire la Via Crucis
La Via Crucis vuole ricordare tutte le vittime del coronavirus: dai sacerdoti alle suore, dai medici agli infermieri, dagli operatori della salute ai professionisti, dai bambini ai giovani, dagli uomini alle donne di ogni età che sono morti a causa di questa grave epidemia. Il Santuario vuole ricordare il direttore del Parco archeologico Calogero Rizzuto, che tra i suoi ultimi atti ha firmato la concessione del Parco Archeologico della Neapolis per la celebrazione della Via Crucis Cittadina che si sarebbe dovuta celebrare il 3 aprile scorso al Teatro Greco di Siracusa. La via della Croce di Gesù ci dice che il Signore è con noi, soprattutto in questi momenti di dolore e di sofferenza: Gesù muore con noi e per noi, per restituirci la vita eterna attraverso la sua Resurrezione. Le meditazioni preparate dal rettore del Santuario, don Aurelio Roberto Russo, affiancano la Croce di Gesù alla Croce di questi giorni, infondendo forza e speranza nel bene che vince sempre.
Sabato Santo – 11 aprile
ore 10.00 L’Ora della Madre (streaming)
ore 19.00 Veglia di Pasqua (streaming)
Domenica di Pasqua – 12 aprile
ore 8.00 S. Messa (streaming); ore 11.00 S. Messa (streaming); ore 18.30 S. Messa (streaming)
Lunedì Dell’Angelo 13 Aprile: ore 8.00 S. Messa (streaming e diretta su Radio Maria); ore 18.30 S. Messa (streaming)

La Fondazione Sant’Angela Merici per gli ultimi

Siamo quotidianamente impegnati nel delicato servizio di custodia e assistenza della vita delle persone che accogliamo, tutti soggetti fragili e particolarmente a rischio. Questa donazione vuole essere un segno di partecipazione per quel necessario e rinnovato impegno comune che unisce gli intenti, consolida gli sforzi e aumenta la speranza per generare e ristabilire una santa pace”. Con queste parole il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici onlus, don Alfio Li Noce, ha presentato la donazione all’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa di due ventilatori polmonari, strumenti necessari e fondamentali in questa fase di emergenza da coronavirus. La Fondazione è un Ente ecclesiastico della Diocesi di Siracusa che opera secondo i principi che incarnano i valori cristiani e da tanti anni è particolarmente attrezzato e specializzato nella vicinanza morale e materiale, nel sostegno e nella cura e nell’opera di abilitazione e riabilitazione delle persone più fragili.

A nome di tutta la Fondazione, delle persone anziane e con disabilità assistite, e su input del nostro Arcivescovo, mons Salvatore Pappalardo, mi faccio portavoce nel manifestare la nostra Identità e renderla concreta – ha scritto don Alfio Li Noce al direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra -, donando all’autorità sanitaria locale due ventilatori polmonari. Desideriamo continuare la nostra missione anche in questo modo, nel farci prossimi a chi soffre e sempre fecondi di ogni forma di servizio a supporto e a sostegno della Vita. Conosciamo bene lo spirito di abnegazione ed il sacrificio condiviso dagli operatori sanitari”.

Il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici ha ricordato gli utenti del’Istituto che “non possono al momento fruire dei servizi riabilitativi erogati attraverso il regime di ambulatorio, domicilio e semi residenziale, sospesi dallo scorso 17 marzo. A questi si aggiunge l’interruzione di altre attività che consentono alla Fondazione di prendersi cura integrale della persona attraverso percorsi di eccellenza nel pieno rispetto dei valori etici”. Don Alfio Li Noce pone l’accento sullo stato di “sofferenza e sulle difficoltà vissute dalle famiglie e dalle persone con disabilita che hanno dovuto rinunciare ai necessari servizi. Nonostante lo sforzo e l’impegno del nostro personale per mettere in atto un’azione compensativa di supporto, patiscono la sospensione delle prestazioni riabilitative necessarie per la qualità della loro vita”. L’augurio è che presto la situazione possa tornare alla normalità: “Una soluzione per il bene di tutti ritornando al lavoro quotidiano che la Fondazione mette in atto affinché la “persona” possa essere non solo curata e guarita ma soprattutto “rigenerata” in uno “spazio d’amore” in cui si accoglie e si solleva l’uomo”.

#chiciseparera

Strumento dell'Ufficio Liturgico Nazionale

Il sussidio per vivere in casa la Settimana Santa

La Settimana Santa dei cristiani ci conduce, attraverso la porta della Domenica delle Palme, nel cuore del Mistero pasquale celebrato nel Triduo sacro di passione, morte e risurrezione del Signore. Per entrare in questo mistero, ogni anno la Chiesa offre spazi dilatati e tempi distesi, parole preziose e gesti intensi per l’incontro comunitario con il Signore. Nel corpo della Chiesa, che assume il volto concreto della comunità, la Pasqua inscrive nella persona del credente un sigillo di appartenenza, un patto di alleanza.

Come vivere tutto questo nel tempo della pandemia, che ci obbliga a rimanere chiusi nelle nostre case? La proposta della Chiesa è quella di non rinunciare a vivere la Pasqua, pregando e addirittura celebrando, non solo attraverso le diverse forme possibili di comunione spirituale alle celebrazioni che questo anno avverranno senza concorso di popolo. L’invito è a fare della propria casa uno spazio di preghiera e di celebrazione.

Il sussidio che l’Ufficio Liturgico Nazionale mette a disposizione offre alle famiglie e ai singoli uno schema di celebrazione domestica della Settimana Santa, in comunione con le celebrazioni del Mistero pasquale che si svolgono nelle chiese cattedrali e parrocchiali, senza concorso di popolo. Gli elementi di questa proposta non sono altro che le parole e i gesti della liturgia, nella convinzione che – opportunamente adattati alla condizione domestica e alla capacità di recezione dei più piccoli – possano continuare a parlare ed agire. Le parole sono quelle della parola di Dio – in modo particolare i Vangeli e i Salmi – e della liturgia, ricca di un tesoro di preghiera da conoscere e meditare. I gesti ritrovano in casa i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo, o il virgulto di una pianta primaverile, per entrare nella Settimana Santa; il Crocifisso, staccato dal muro e tenuto vicino, davanti agli occhi, nel luogo dedicato alla preghiera; un cero che si accende e si riaccende, con particolare intensità nella notte della Veglia; le Scritture, riaperte perché ritrovino voce; l’icona della Vergine, Madre della Chiesa in preghiera; l’acqua che fa memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella memoria e nella nostalgia dell’Eucaristia. La Chiesa domestica ritrova i fondamentali della fede celebrata in chiesa, della benedizione che può salire a Dio da un popolo sacerdotale e da una ministerialità genitoriale. Il Sussidio, che presenta uno schema di preghiera per ogni momento della Settimana Santa – la Domenica delle Palme, la sera del Giovedì Santo, il Venerdì di Passione, la Vigilia della Pasqua, la Domenica della grande festa – può sembrare impegnativo, o forse è più vicino a noi di quanto possiamo pensare. Il compito di adattare il “vestito” della liturgia e della preghiera della Chiesa alla “taglia” della singola famiglia è una sfida che ci ricorda come sia possibile trasformare una situazione di difficoltà e disagio in una occasione di crescita.

E’ possibile scaricare il sussidio La Settimana Santa


Mons. Pappalardo: “Sarà una Pasqua vissuta con sofferenza”

Sarà questa una Pasqua vissuta certamente con tanta sofferenza. Tuttavia, dalle prove della vita, dobbiamo saper trarre quel giovamento che ci potrà e dovrà essere utile e proficuo per il futuro“. Lo scrive mons. Salvatore Pappalardo ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi nella Domenica delle Palme. Una domenica di annuncio che sarà vissuta in maniera diversa dai fedeli costretti in casa per l’emergenza coronavirus.

Siamo costretti dall’emergenza in corso a celebrare in maniera del tutto inedita, cioè senza la presenza fisica dei nostri fedeli, il Triduo sacro che nella tradizione della Chiesa costituisce il centro di tutto l’Anno liturgico. Sarà un sacrificio per noi, ma tanto più per i nostri fedeli che, pur raggiunti mediante i diversi strumenti della comunicazione e opportunamente invitati ad unirsi spiritualmente alla celebrazione, non potranno in effetti partecipare all’azione liturgica.

Questa privazione – scrive ancora l’arcivescovo di Siracusa – deve suscitare in noi il desiderio e quindi il proposito di curare con la massima diligenza le nostre celebrazioni domenicali, perchè esse siano vissute sempre e da tutti come autentico momento di vita ecclesiale: fratelli e sorelle di fede, convocati dal Signore Risorto attorno alla sua mensa, in ascolto della Parola e partecipi del Pane della vita e del Calice della salvezza, che già nel tempo presente anticipano la gioia escatologica, quando ci sarà dato di essere commensali alla Cena dell’Agnello.

In ogni caso, quanti abbiamo ora la possibilità di partecipare alla celebrazione dei santi Misteri, nella certezza della “comunione dei Santi”, assolviamo pure al compito di intercessione per i fratelli e le sorelle affidati al nostro ministero; noi, ministri ordinati, lo faremo anche con la puntuale celebrazione della Liturgia delle Ore, a cui la Chiesa ci ha particolarmente deputati nell’atto del conferimento dell’Ordine sacro.

La Madre di Gesù, sempre presente nella vita della comunità cristiana, ci assista in questi momenti di tribolazione – conclude mons. Pappalardo – ma, certamente, non di smarrimento spirituale; infatti, lo dobbiamo ricordare, nulla il Signore permette se non per il nostro vero bene: in questo caso, per la nostra crescita nell’amore fiducioso verso Lui, che è Padre buono e la cui misericordia si estende di generazione in generazione“.

Prorogata la chiusura degli uffici di Curia

Gli uffici di Curia saranno chiusi al pubblico da lunedì 3 aprile a domenica 19 aprile.
Il provvedimento si è reso necessario in considerazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. Proprio per motivi precauzionali legati all’emergenza sanitaria in corso è stato necessario prorogare la chiusura degli uffici di curia, ma per eventuali comunicazioni sarà possibile contattare gli uffici telefonicamente (al centralino dell’Arcidiocesi 0931.66571) o tramite posta elettronica all’indirizzo protocollo@arcidiocesi.siracusa.it.

La “spesa sospesa” arriva anche a Siracusa

Comune e Caritas lanciano il Carrello Solidale

Anche a Siracusa la pratica della “spesa sospesa”. Si chiama Carrello Solidale e consiste nell’invito rivolto ai cittadini che fanno la spesa di comprare prodotti alimentari che poi saranno destinati alle famiglie in difficoltà; in alternativa, c’è pure la possibilità di effettuare un bonifico su un conto corrente dedicato.

Il sistema è stato messo a punto dal Comune, che partecipa con i volontari della Protezione civile, e dalla Caritas diocesana. Si inserisce in quell’attività che ha consentito finora di consegnare ai bisognosi oltre 20 tonnellate di spesa e di soddisfare quasi duemila richieste in meno di 20 giorni.

Nei punti vendita delle catene di supermercati che hanno aderito, sarà trasmesso un messaggio audio e saranno affissi dei manifesti per consigliare la tipologia di alimenti che è preferibile acquistare, prevalentemente prodotti a lunga scadenza, anche se i clienti possono comunque scegliere liberamente. La merce donata sarà così accantonata per poi entrare nel circuito solidale. Lo stesso tipo di messaggio sarà, inoltre, veicolato attraverso altri canali così da consentire alle persone di donare alimenti anche se preferiscono fare la spesa on-line.

Infine, chi volesse comunque dare un aiuto, può sempre farlo attraverso un bonifico bancario su un conto dell’arcidiocesi di Siracusa con la causale “emergenza coronavirus”. L’Iban è: IT96N 03069 09606 100000017300.

In attesa dei fondi stanziati dallo Stato e dalla Regione – afferma il sindaco, Francesco Italia – non restiamo con le mani e i mano e alimentiamo il grande senso di solidarietà dei siracusani con nuove iniziative. L’emergenza Covid-19 non sta causando solo un isolamento sociale, che si supera in tanti modi anche grazie alla tecnologia, ma sta determinando un isolamento economico nelle famiglie che si sostengono con piccoli lavori, spesso alla giornata. Contro questa situazione, abbiamo lanciato due slogan che cerchiamo di applicare e tutti i giorni e lavoriamo affinché vengano recepiti dalla gente: ‘L’altruismo è l’unico antidoto al contagio’ e ‘In una comunità nessuno resta solo!”.

L’elenco delle adesioni all’iniziativa è in fase di definizione. Intanto ci sono state quelle delle catene Conad, Lidl e Arena; del punto Loran di via Columba; dell’azienda Unigroup solo per gli acquisti on-line attraverso il sito www.unigrouspa.com.

Caritas: aiutate fino ad ora 1200 famiglie

La Caritas Diocesana continua nel suo incessante servizio nell’aiuto alle tante famiglie in difficoltà: 1200 i nuclei familiari aiutati e 25 tonnellate di alimenti distribuiti. “E’ stata creata una nuova dimensione della carità – ha detto il direttore della Caritas, don Marco Tarascio -. Grazie ai volontari della protezione civile di Siracusa e ad un gruppo di 60 volontari distribuiamo la spesa alle famiglie. La solidarietà a Siracusa si è mossa bene. Tante le associazioni e le organizzazioni che hanno voluto dare il loro contributo“.

Il direttore don Marco Tarascio, insieme alla sua equipe, è in prima linea da settimane per fronteggiare le difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus.

Caritas riesce a garantire dei servizi essenziali alle famiglie ed alle persone in condizione di difficoltà attraverso la consegna di pacchi alimentari con prodotti di vario genere quali pasta, riso, olio, biscotti, omogeneizzati, brioches, latte, pane distribuiti dalla Protezione Civile Ross e Cisom. Nell’ambito dei servizi offerti e dedicati a chi, soprattutto in questo momento, versa in condizione di difficoltà ed urgenza, è stato elaborato un form telematico. Basta compilare un modulo online, indicando le proprie necessità: bisogni alimentari, sussidio per pagamento bollette/tasse, farmaci, sostegno domiciliare, problematiche abitative. Ecco il link al modulo: https://docs.google.com/…/1FAIpQLSeZclp7cauCCOCM-L…/viewform

In questi giorni in cui la contingenza emergenziale del coronavirus costringe ad attenerci a norme nuove e particolari disposizioni, Caritas Diocesana proseguirà nell’espletamento della propria missione di carità, in particolare per la gestione delle urgenze attraverso un centralino telefonico attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 ai seguenti numeri telefonici: 342/3924044 – 320/0359124 – 392/3338747 – 391/4169193.