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Riapre la chiesa del Carmine a Francofonte

Ha riaperto al culto la chiesa del Carmine a Francofonte. “La gioia più grande ed il dono più bello da offrire al Signore oggi è il cammino svolto dalla comunità insieme, nonostante la chiusura per lungo tempo di questa chiesa. Oggi raccogliamo l’invito a vivere l’ascolto della Parola. Ma anche l’ascolto dell’altro, dell’ultimo” ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

La Chiesa del Carmine è chiesa parrocchiale dal 1 luglio 1945, dedicata a Maria SS ma del Carmelo, in essa si festeggiano con grande partecipazione di popolo San Sebastiano (i festeggiamenti esterni si svolgono nella domenica della SS. Trinità) e S.Lucia. Le opere custodite nella chiesa (in modo particolare una preziosa tela raffigurante il profeta Elia) testimoniano la presenza della spiritualità carmelitana a Francofonte.
Da circa 15 anni le due parrocchie della Chiesa Madre e del Carmine sono affidate a un unico parroco: prima don Salvatore Siena, dopo don Salvatore Musso, oggi don Luca Gallina. “Questo ha permesso, nei fatti, di realizzare una unità pastorale che ha portato le due comunità a diventare una, impegnata nella custodia e nell’organizzazione dei momenti significativi di entrambe le parrocchie. Dal punto di vista pastorale questa è una grande ricchezza che, nel centro storico ha permesso la collaborazione e comunione” spiega don Luca.

La Chiesa del Carmine appartiene al patrimonio del FEC, viene chiusa 11 anni fa, nel dicembre 2010 per un indebolimento del tetto. Tetto che è stato ripristinato grazie a un finanziamento regionale e ai lavori fatti eseguire dalla Sovrintendenza di Siracusa.

Lucia, la via della non violenza

Lucia ci è di esempio per la sua resistenza agli atti di violenza che ella subì per essersi sottratta alle lusinghe del potente di turno. Oggi la violenza si va sempre più connotando quale diffuso atteggiamento che si manifesta spesso come aggressività verbale, che talora caratterizza “la voce più forteˮ negli organi di stampa, il linguaggio dei social media, dove gli haters – gli odiatori hanno un grande seguito e colpiscono gli sventurati. Dalla violenza verbale alla violenza fisica il passo non è certamente lungo. Penso, al momento, alle molte violenze che si consumano fra le mura domestiche, agli omicidi del partner; penso alla violenza contro i medici, gli infermieri e operatori sanitari che non riescono più a nascondere esasperazione e stanchezza; e penso alle minacce fisiche e aggressioni ai giornalisti che svolgono correttamente il loro servizio“. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nella sua omelia ai primi vespri della solennità nella festa di Santa Lucia.  

L’arcivescovo ha sottolineato tre vie di impegno concreto e quotidiano: la guida dellʼamore nella condivisione dei beni e del proprio tempo; la forza della giustizia nella sobrietà, la via della non violenza, lʼattenzione allʼaltro e il rispetto di tutti. 

S. Lucia ha dato tutto ai poveri. Ella non è solo la fanciulla coraggiosa che ha dato la vita nel martirio. Prima di tutto ha vissuto la legge della carità, donando le sue risorse agli indigenti. Lʼesercizio della sua carità è una traduzione concreta dell’invito di Giovanni Battista che indica la condivisione dei beni e del proprio tempo come via necessaria per accogliere il Signore. E, infatti, Lucia, in seguito al miracolo della madre, cominciò a distribuire i propri beni ai poveri secondo le indicazioni della comunità cristiana della sua città“.

Il sindaco Francesco Italia con il cero e gli altri sindaci portano i doni

Un’altra via è la forza della giustizia, “è lʼinvito a sapersi accontentare di quello che si ha, non esigendo più di quello che spetta. Ciò significa dare il giusto valore alle cose terrene che sono uno strumento per vivere, rigettando la logica del vivere per avere sempre di più. S. Lucia non ha mai preteso, ha sempre dato agli altri. E ha riposto tutta la sua fiducia in Gesù, rigettando ogni forma di egoismo e di materialismo“.

Infine la via della non violenza. “S. Giovanni Battista e S. Lucia ci insegnano ad accogliere il Signore nella carità e nella verità della condivisione. Lʼamore per Dio ci spinge allʼattenzione verso lʼaltro e al rispetto di tutti, alla rinuncia di ogni forma di violenza, di prevaricazione e di estorsione. Di fronte ai pericoli della pandemia e della post pandemia occorre evitare il rischio dell’individualismo e dell’egoismo e accrescere il senso dellʼunità, dellʼaiuto reciproco, dello stare insieme, del camminare insieme, del progredire insieme, perché ci si salva insieme. Come pure occorre aprirci al valore dellʼospitalità e alla prassi dellʼaccoglienza senza lasciare fuori dai confini chi bussa in cerca di una vita dignitosa e lontana dalla guerra e dai pericoli. E non possiamo misconoscere la sofferenza che continua a prostrarci a causa delle recenti alluvioni che hanno danneggiato le case di tante famiglie, di tante attività produttive; hanno distrutto terre e mietuto vittime; hanno accresciuto le povertà che affliggono tanto il nostro popolo. Ricorriamo con fiducia a S. Lucia, per ottenere quella forza che, dinanzi alle torture, la rendeva ferma, come una colonna, nel suo proposito di fedeltà a Dio. Per tutti la conversione effettiva e concreta a Dio rimane la vocazione fondamentale per iniziare comportamenti rinnovanti e camminare insieme con fiducia e speranza per le strade della nostra città, della nostra Isola e del nostro Paese“. 

Al termine, a nome della città, il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha offerto un cero votivo e alcuni sindaci della Diocesi hanno offerto un dono del loro territorio.

Festa di Santa Lucia

Mons. Ambarus presiede il Pontificale

Santa Lucia, icona della carità. E’ questo il senso della festa quest’anno come ha sottolineato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione. “Stiamo accanto ai poveri. Questo il senso della festa. Carità come accoglienza dell’altro. C’è un legame forte: ci sarà un salvadanaio durante questi giorni in Cattedrale. Chi vorrà, potrà dare qualcosa per i poveri aiutati dalla Caritas. Il Santo è testimonianza del Cristo vivente. Ed il volontario oggi ha un ruolo importante, concreto, di testimonianza” ha concluso il presidente Piccione.  “Lucia non fa la carità. Ma da i suoi beni per i poveri, in un momento storico in cui i cristiani erano la minoranza – spiega don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana -. La Caritas quest’anno ha istituito il premio Santa Lucia: vengono presentati come icone del mondo moderno le persone che vivono la carità oggi. Quest’anno abbiamo scelto di premiare tutti coloro i quali durante il primo lock down, per due mesi, hanno messo a disposizione loro stessi. Si tratta di circa settanta volontari. Hanno messo a disposizione tutto: anche chi aveva a casa bambini piccoli, temendo contagi, è stato in strada. Credo che noi tutti siamo stati miracolati, perchè nessuno è stato contagiato”.
Quest’anno sarà mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma, con delega alla Carità, alla Pastorale dei migranti (in particolare Rom e Sinti) che presiederà la solenne concelebrazione domani, lunedì 13 dicembre, alle ore 10.30. Concelebreranno mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, e gli arcivescovi emeriti mons. Giuseppe Costanzo e mons. Salvatore Pappalardo.
Così come disposto dalla Conferenza Episcopale Siciliana non ci sarà la tradizionale processione. Al posto della processione, alle ore 16,00, a palazzo San Zosimo in piazza Duomo, si terrà l’incontro con Mons. Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma e Delegato Pontificio per la Carità di Roma in collaborazione con la Caritas Diocesana, dal titolo “I poveri li avrete sempre con voi”.
Un ringraziamento a tutte le testate giornalistiche ed in particolare alla trasmissione “A Sua Immagine” su Rai Uno, al Tgr Rai Sicilia (in onda lunedì 13 alle ore 7.45); a TV 2000 (in onda lunedì 13 alle ore 9.15).
Ed inoltre a Medical Excellence (canale 86), a TeleunoTris Siracusa (canale 172) e a Video 66 (canale 286) che ritrasmetteranno il segnale streaming fornito dalla Deputazione nei seguenti giorni:
DOMENICA 12 DICEMBRE
ore 19,00 Celebrazione dei Primi Vespri della Solennità
ore 21,00 concerto “Note per Lucia” (XIV edizione)
LUNEDÌ 13 DICEMBRE 

ore 10,30 Solenne Concelebrazione presieduta da Mons. Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma
DOMENICA 19 DICEMBRE
ore 20,30 “Il Codice Papadopulo”, lettura scenica a cura degli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico con traduzione degli studenti del Liceo Tommaso Gargallo
LUNEDÌ 20 DICEMBRE
ore 18,00 Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo Metropolita di Siracusa
Tutte le dirette streaming saranno trasmesse anche sulla pagina facebook della Deputazione e dell’Arcidiocesi e sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.

L’amore apre strade nuove

Settimo video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “L’amore apre strade nuove” – I giovani si aprono al “nuovo” e al mondo, a cura dei coniugi Salvatore e Enza Accaputo e sarà pubblicato lunedì 13 dicembre alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.

 

L’ascolto delle istanze: la questione omosessuale

Si terrà venerdì 10 dicembre alle ore 18.30, il terzo incontro del corso di aggiornamento on line su Le nuove forme di sinodalità promosso dall’ISSR, Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio e dall’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica.
Luca Novara e Salvatore Spataro, rispettivamente docente e direttore all’ISSR, Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio, interverranno su “L’ascolto delle istanze: la questione omosessuale e le coppie di fatto “.
L’incontro è aperto a tutti, su piattaforma cisco webex meetings. È possibile richiedere l’invito scrivendo a info@sanmetodio.it entro le ore 16.00 del 10 dicembre.

Le nuove forme di sinodalità programma

Sui passi di suor Chiara a San Filippo

Venerdì 3 dicembre alle ore 19.00, nella parrocchia di San Filippo Apostolo alla Giudecca, incontro dal titolo “Sui passi di Suor Chiara: «con Maria per le vie di Siracusa»”.
Racconti e testimonianze sulla figura della Serva di Dio Suor Chiara Di Mauro, intimamente legata alla storia e alle vicende della Siracusa dei primi decenni del ‘900 e, in particolare, alle vie della Giudecca: in via Arianna (oggi vicolo primo alla Giudecca), vi era la sua casa natale, e proprio fra le vie e le chiese di Ortigia visse gli anni dell’infanzia e della giovinezza.
L’incontro, durante il quale saranno lette le testimonianze originali e i documenti autentici del tempo raccolti dal suo biografo, il padre cappuccino Samuele Cultrera, riserverà una speciale attenzione al rapporto devoto, amoroso e mistico che Suor Chiara ebbe con la Vergine Maria.
L’evento, a ingresso libero e con obbligo di green pass, è a cura dei soci dell’associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, e rientra nell’ambito dei festeggiamenti a Maria SS.ma Immacolata.

Si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

Celebrare la vita nell’attenzione alle persone disabili

Celebrare la “vita”, nella sua globalità e bellezza, volgendo l’attenzione alle persone disabili, alle loro famiglie e a tutti i soggetti che se ne prendono cura. E sensibilizzare ogni cittadino perché, nei riguardi della disabilità, possa approfondire conoscenze e competenze per valutare la possibilità di fornire un aiuto concreto. E’ questo l’obiettivo dell’incontro che la Fondazione Sant’Angela Merici ha promosso per venerdì 3 nella sala Carpenzano dell’Istituto, in via Ada Meli 4 a Siracusa, per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

All’incontro, organizzato con il Distretto Lions 108 Yb, interverranno mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo metropolita di Siracusa e mons. Giovanni Accolla, Delegato CESI per la Pastorale della Salute e la Carità e Arcivescovo metropolita di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela. I saluti iniziali saranno del presidente della FSAM (Fondazione Sant’Angela Merici), don Alfio Li Noce; del presidente dell’Ordine dei medici, Anselmo Madeddu; del direttore FF Medicina riabilitativa ASP 8 Siracusa, Patrizia Falletta.

Seguiranno gli interventi di don Salvatore Spataro Direttore ISSR “San Metodio”; Nicolò Garozzo, Internal AuditorFSAM; Francesco Rametta, neurologo e Direttore sanitario FSAM; Pietro Marano, neurologo e Direttore UO di Neuroriabilitazione IRCCS Oasi Maria SS. Troina; Francesco Marcellino, Commissario AIRS; Vera Trasseri, delegata distrettuale “I Lions per le Persone fragili”. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Cirillo, Governatore del Distretto Lions 108 Yb e Direttore scientifico FSAM. Si chiuderà con la visita della struttura, curata da Gianmarco Lo Curzio, neuro psicologo FSAM. La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è stata introdotta nel 1981 e il suo scopo è connesso con la promozione dei diritti dei disabili, per garantire le stesse possibilità a tutti. La giornata è stata istituita ufficialmente nel 1992 dall’ONU, il 3 dicembre. Un anno più tardi, nel 1993, anche la Commissione Europea ha scelto lo stesso giorno per la Giornata Europea delle Persone con Disabilità. Successivamente, nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità riconosce piena uguaglianza tra i disabili e le persone senza disabilità e fa attenzione alla necessità di pareggiare le differenze per garantire ai disabili la stessa partecipazione alla vita politica, sociale, educativa e culturale di tutti gli altri individui.

Celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità vuol dire riconoscere ancora una volta che “tutti siamo uguali” e che dobbiamo tendere cuore e mani a questi nostri fratelli, ricordando i loro diritti, ma soprattutto rinnovando la disponibilità, ognuno per la propria parte, a tessere rapporti di fraternità inclusivi. Siamo tutti coinvolti dunque, umanamente e cristianamente, ad offrire il nostro apporto per capire come possiamo rendere le vita quotidiana delle persone con disabilità più facile e soprattutto come “farli sentire a loro agio con noi”, verificando e valorizzando la nostra sensibilità ed il nostro impegno affinchè, anche con il nostro apporto, sia loro garantita una migliore qualità di vita e sia data la possibilità di poter vivere “insieme agli altri” e “come gli altri”.

Sappiamo bene però che c’è un cammino da fare per garantire uguaglianza e indipendenza. Un cammino tante volte arduo e difficoltoso, che la nostra Fondazione ha scelto di intraprendere già dal 1975, grazie alla lungimiranza del fondatore dell’opera, Mons. Salvatore Gozzo. La Fondazione S. Angela Merici Onlus è impegnata ancora oggi in prima linea a servizio delle Persone con disabilità, incarnando l’ideale evangelico del servizio, spendendosi in azioni quotidiane di sostegno e di supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, mediando con i soggetti coinvolti per garantire i diritti, offrendo servizi socio sanitari di eccellenza nei Centri di Riabilitazione di Siracusa e di Canicattini Bagni. Tutti i nostri centri hanno standard strutturali e organizzativi idonei a soddisfare le esigenze delle persone con disabilità, garantire la serena fruibilità degli ampi spazi interni ed esterni e consentire di partecipare a tutte le attività che garantiscono una riabilitazione estensiva e di mantenimento necessaria per una qualità di vita che favorisca una inclusione globale.

L’evento in presenza (accesso consentito con green pass nel rispetto delle vigenti norme anti covid) sarà trasmesso in live streaming sulla pagina Facebook e sul canale You tube della Fondazione Sant’Angela Merici Onlus.


Natale, una rivoluzione del modo di pensare umano

L’evento del Natale, cui ci prepariamo, è una rivoluzione del modo di pensare umano: il grande si fa piccolo, l’onnipotente si fa bisognoso di tutto, l’infinito entra nel tempo. Potremmo dire che attendiamo il trionfo della piccolezza, della povertà, della finitezza. Ogni anno, preparandoci al Natale, ci ricordiamo, dunque, che Dio si fa partecipe del nostro limite che, talora, nemmeno noi vogliamo accettare“. Lo scrive l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel messaggio che ha voluto rivolgere alla Diocesi per il periodo di Avvento.

Desidero invitarvi a vivere ii tempo di Avvento ponendovi in ascolto della Parola di Dio e disponendovi all’accoglienza del Verbo, il tempo di Natale come dono della presenza di Dio, il tempo della nostra esistenza come partecipazione del Suo amore infinito al nostro limite“.

L’Avvento è un cammino per accogliere il Verbo nell’atto di una fede che ascolta.

L’ Avvento ci indica il senso della vita cristiana che e, prima di tutto, accogliere il Verbo nell’atto di una fede che ascolta. Se la fede è ex auditu, essa implica l’ascolto, l’accoglienza del Verbo, affinché Egli stesso operi in noi ciò che chiede. L’ascolto e l’accoglienza del Verba rimangono il compito essenziale e unico per tutti, affinché si realizzi attraverso tutto il nostro essere la nostra trasformazione in Cristo e la proclamazione dell’unita e della gloria di Dio. Il cammino sinodale che abbiamo intrapreso ci invita a vivere l’ascolto come tappa ecclesiale imprescindibile per «contribuire a mettere in moto le idee, le energie e la creatività di tutti coloro che prenderanno parte all’itinerario, e facilitare la condivisione  dei  frutti  del  loro  impegno»  (Documento  Preparatorio,  3).  Tale «cammino di ascolto reciproco può essere un’autentica esperienza di discernimento della voce dello Spirito Santo» (Vademecum, 1), per avviarci «a diventare la Chiesa che Dio ci chiama ad essere» (lb.)”.

Il secondo punto evidenziato dall’arcivescovo Lomanto è “vivere ora e qui il dono di Dio con noi”. 

Mons. Francesco Lomanto

Celebrare il Natale “non significa soltanto commemorare l’evento di un giorno in cui, duemila anni fa, Dio si faceva uomo, viveva la nostra piccola vita e moriva sulla croce. Questa è una cosa grande, ma non è tutto, perché la cosa più grande è il fatto che la Sua vita, la Sua morte e la Sua resurrezione non sono avvenimenti che rimangono chiusi nel passato. Vivere il Natale vuol dire vivere oggi e qui questo dono di amore, vuol dire vivere oggi e qui il fatto che Egli si fa presente nella nostra vita e ci sceglie per Sé per compiere ii nostro cammino di adesione e trasformazione in Lui. Nulla e passato! Si tratta per noi di vivere questo mistero infinito di amore, in ogni giorno, in questo giorno presente che viviamo. Egli é con noi, Egli é tutto per noi, ora e qui. Ovunque tu sei Egli é con te. Egli é dove ama, e siccome Egli ti ama, Egli rimane con te e vuole che tu rimanga con Lui, nell’ameno giardino dello Spirito. Ecco la grandezza del Natale: come Lui é con te, cosi tu sei con Lui. lmporta poco essere qui o essere altrove. Ciò che conta e che tu sia con Lui come Lui con te; cosi tu realizzi questa presenza di amore che é veramente tutta la vita del cristiano“.

 

Infine il terzo punto: Dio viene a visitarci per farsi partecipe del  nostro limite e rimanere con noi.

“(…) Penso alla sofferenza che continua a prostrarci a causa del Covid, delle recenti alluvioni che hanno danneggiato le case di tante famiglie, tante attività produttive, distrutto terre e mietuto vittime, delle molte povertà che affliggono il nostro popolo. Anche in tutte queste concrete circostanze Cristo viene a visitarci e a farsi nostro compagno di viaggio, povero fra i poveri, ultimo fra gli ultimi, per annunciarci che Egli è venuto per colmare di grazia ogni nostra piaga, ogni nostro limite, innalzandoci a una nuova dignità: quella dei figli di Dio. Egli si fa povero per mostrarci la vera ricchezza, piccolo per indicarci ciò che e veramente grande ai Suoi occhi, ultimo perché sia sconfitta la “cultura dello scarto“, bisognoso per farci comprendere che solo in Lui e vera libertà, entra nel tempo per acquistarci l’eternità“.

 

Il messaggio integrale dell’arcivescovo per l’Avvento


Ecclesia Syracusana dedicato all’accessibilità

Seconda edizione per “Ecclesia Syracusana”, il corso di formazione in valorizzazione del patrimonio comune di interesse religioso promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale del Turismo in collaborazione con l’Ufficio diocesano per i beni culturali e l’edilizia di culto, la Caritas diocesana, Progetto Policoro e la società Kairos. Il tema di quest’anno sarà l’accessibilità.

L’obiettivo di un turismo per tutti si concretizza riconoscendo e ponendo in essere gli strumenti che consentano a tutti di poter decidere dove trascorrere la propria vacanza o il proprio tempo libero sulla base di scelte e desideri personali, non solo per il livello di accessibilità di un luogo rispetto ad un altro – spiega don Helenio Schettini, direttore del Servizio diocesano per la Pastorale del tempo libero, turismo e Sport -.  Anche come comunità ecclesiale, che fa della carità il cuore pulsante della sua stessa vita, sentiamo il bisogno di alimentare questa sensibilità”.

Possono partecipare i giovani dai 18 ai 35 anni. Gli incontri si terranno in presenza il venerdì dalle 18.00 alle 20.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00. Da gennaio a marzo è previsto un modulo teorico; da aprile a maggio il modulo pratico.
Per info e iscrizioni (a partire dall’1 dicembre) scrivere a pastoraleturismosiracusa@gmail.com.

L’amore creativo, veglia di preghiera a Sortino

Sabato 27, alle ore 20.30, nel Monastero di Sortino (Siracusa), veglia di preghiera dal titolo “L’amore creativo” proposta dal Centro Diocesano Vocazioni dell’Arcidiocesi di Siracusa guidato da don Daniele Lipari.

La veglia per le vocazioni claustrali si inserisce nell’ambito dell’Itinerario vocazionale “In cerca di appigli” che il Centro Diocesano Vocazioni ha pensato per il 2021/2022. in totale 5 incontri, un weekend residenziale, il campo estivo, e due veglie vocazionali. Incontri sono previsti il 18 dicembre, il 5 febbraio, il 5 marzo e il 2 aprile. Il 7 maggio si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Due i fine settimana previsti: l’8 ed il 9 gennaio e poi il campo estivo dal 28 al 31 luglio.

“Il Centro Diocesano Vocazioni propone un cammino vocazionale ai giovani e a tutti coloro che vogliono mettersi in ascolto della voce di Dio ed essere accompagnati nel cammino di discernimento vocazionale” spiega il direttore don Daniele Lipari.
Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email cdvsiracusa@gmail.com