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Inizio del cammino sinodale in Diocesi

Venerdì 5 novembre, alle ore 18.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa concelebrazione eucaristica di Inizio del Cammino Sinodale nella nostra Chiesa. Nell’occasione sarà ricordato anche il primo anniversario dell’Ordinazione Episcopale e dell’ingresso dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto. La celebrazione era prevista per lunedì 25 ottobre ma le avverse condizioni meteorologiche hanno imposto lo slittamento della data. Il 24 ottobre del 2020, mons. Lomanto è stato ordinato vescovo nel tempio mariano e ha fatto il suo ingresso in Diocesi, succedendo a mons. Salvatore Pappalardo che si è dimesso per raggiunti limiti di età. Al termine della celebrazione mons. Lomanto consegnerà alla comunità la lettera pastorale “Ut sint consummati in unum” (Gv 17,23) (“Perchè siano perfetti nell’unità”). Una lettera indirizzata ai presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi e fedeli tutti della Chiesa di Siracusa. Si tratta di una traccia di riflessione con lʼintento di offrire alcune indicazioni a sostegno della cura pastorale e del cammino spirituale delle nostre comunità ecclesiali.

Il 10 ottobre scorso Papa Francesco ha aperto in Vaticano il percorso che porterà alla celebrazione del Sinodo. Il cammino sinodale costituisce “un’occasione propizia di rilancio delle comunità”, ed “una voce profetica rispetto alle istanze dell’oggi e del futuro”. Il fine è uno: la missione di camminare insieme. Il cammino è pensata in tre fasi, distribuite tra ottobre 2021 e ottobre 2023: la prima fase sarà diocesana, la seconda continentale e la terza universale. Una metodologia che prevede l’elaborazione di due Instrumentum laboris diversi, e vuole coinvolgere tutto il popolo di Dio in questo processo sinodale. Le parole-chiave del Sinodo sono comunione, partecipazione, missione. Ma anche partecipazione, ascolto e discernimento. Il Cammino sinodale è un processo che vuole aiutare a «riscoprire il senso dell’essere comunità, il calore di una casa accogliente e l’arte della cura». «Sogniamo una Chiesa aperta, in dialogo. Non più “di tutti” ma sempre “per tutti”» scrivono i Vescovi nella Lettera indirizzata alle donne e agli uomini di buona volontà.

L’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Siracusa ha predisposto una diretta dal Santuario della Madonna delle Lacrime. La diretta, che andrà in onda sulla pagina You Tube dell’Arcidiocesi, inizierà intorno alle 17.55. La celebrazione sarà trasmessa anche sulle emittenti televisive Medical Excellence (canale 86), Teleuno Tris (canale 172) e Video 66 (canale 286) e sui canali Youtube e Facebook di radio Una Voce Vicina.    

Al via il concorso #stainsicilia

Il Progetto Policoro della Diocesi di Siracusa lancia “#stainsicilia” un concorso di idee organizzato allo scopo di individuare idee di business a servizio del territorio. Occorre innescare progetti virtuosi che puntino alla sostenibilità ambientale, alla tecnologia e alla legalità. Il progresso diviene reale solo se coinvolge, oltre al comparto economico, la sfera umana e sociale. Puntare sui giovani, sostenendo le loro passioni e competenze, aprendo loro anche spazi e occasioni di partecipazione ai processi di sviluppo locale, rappresenta una scelta di: • Metodo, poiché per rendere possibile un cambiamento locale diventa indispensabile, accanto all’impegno delle organizzazioni sociali, coltivare una comunità viva e partecipe, fatta di giovani cittadini responsabili; • Merito, perché tale scelta riconosca alle nuove generazioni: passioni, capacità, saperi e responsabilità; elementi indispensabili per la realizzazione di contesti di sviluppo inclusivo.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di identificare idee progettuali capaci di contribuire, in maniera concreta, al processo di ripartenza e innovazione del nostro territorio diocesano. Le idee dovranno fondarsi su un concept work che promuova i principi della sussidiarietà, della solidarietà e della legalità. La collaborazione intergenerazionale e il contrasto alle situazioni di disagio giovanile espresso in particolari condizioni personali e sociali di vulnerabilità, saranno la forza di queste idee.

Il bando sollecita la promozione di idee e competenze sull’attivazione di processi collettivi nell’ambito della promozione culturale e artistica, del turismo, dell’artigianato e dell’innovazione tecnologica. L’iniziativa si rivolge ai giovani di età compresa tra 18 e 35 anni che, al momento della partecipazione, siano residenti all’interno della Diocesi di Siracusa, comuni di: Augusta – Buccheri – Buscemi – Canicattini – Carlentini – Cassaro – Ferla – Floridia – Francofonte – Lentini – Melilli – Palazzolo – Priolo – Siracusa – Solarino – Sortino.

I soggetti promotori metteranno a disposizione: • Risorse economiche, l’iniziativa vincitrice riceverà in premio la quota di € 2.000 utile alla fase di avvio e sviluppo dell’idea progettuale; • Competenze professionali, la proposta progettuale vincitrice potrà godere di un percorso di accompagnamento e mentoring finalizzato a trasformare l’idea progettuale formulata in un processo imprenditoriale.
Per la scelta del progetto vincitore saranno effettuate considerazioni di carattere: • Formale basate sul controllo e sulla regolarità dei documenti richiesti, pena l’invalidità della domanda; • Merito in base all’aderenza dell’idea ai requisiti previsti dal bando.

Saranno presi in considerazione due parametri di valutazione: – Verifica da parte della commissione (inciderà il 75% sulla valutazione finale) sulla base di requisiti correlati a: 1. fattibilità tecnica ed economica dell’idea; 2. sostenibilità ambientale; 3. innovazione sociale e tecnologica. – Consenso e sostegno (inciderà il 25 per cento sulla valutazione finale). Le proposte saranno pubblicate sui canali social Facebook e Instagram del Progetto Policoro della Diocesi di Siracusa. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro e non oltre le 23:59 del 12 novembre 2021 tramite la compilazione del modulo google allegando il Curriculum Vitae e un video della durata massima di 5 minuti, oppure Power point, di presentazione del progetto.
(https://docs.google.com/forms/d/1syFEo9yz_gSfuouNLFkSM0eF00px0Uo_ld7Ze_gRrhc/viewfor m?edit_requested=true)

Anniversario dell'ordinazione episcopale e apertura del Cammino sinodale

“Perchè siano perfetti nell’unità”: mons. Lomanto scrive alla comunità diocesana

E’ stata rinviata ad altra data la celebrazione programmata per domani sera nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime nell’anniversario dell’Ordinazione episcopale e dell’ingresso dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto
Considerate le ordinanze del Dipartimento di Protezione civile e dell’Autorità comunale è stato deciso di rinviare la celebrazione alla quale avrebbero partecipato fedeli provenienti da tutta la Diocesi.
Esattamente un anno fa, il 24 ottobre del 2020, mons. Lomanto è stato ordinato vescovo nel tempio mariano e ha fatto il suo ingresso in Diocesi, succedendo a mons. Salvatore Pappalardo che si è dimesso per raggiunti limiti di età.  

Nell’occasione, mons. Francesco Lomanto avrebbe dovuto dichiarare l’apertura, nella nostra Arcidiocesi, del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia.

E al termine della celebrazione mons. Lomanto avrebbe dovuto consegnare alla comunità la lettera pastoraleUt sint consummati in unum” (Gv 17,23) (“Perchè siano perfetti nell’unità”). Una lettera indirizzata ai presbiteri, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi e fedeli tutti della Chiesa di Siracusa. Si tratta di una traccia di riflessione con lʼintento di offrire alcune indicazioni a sostegno della cura pastorale e del cammino spirituale delle nostre comunità ecclesiali.

“Testimoni e profeti” per la Giornata missionaria mondiale

Si celebra domenica la Giornata Missionaria Mondiale sul tema “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20).
Per la Fondazione Missio, espressione delle Pontificie Opere Missionarie in Italia, l’Ottobre missionario è l’occasione per sensibilizzare le comunità alla missione della Chiesa nel mondo. Lo ha fatto scegliendo un tema che quest’anno è “Testimoni e profeti”.

Le offerte raccolte in tutte le chiese del mondo vanno a contribuire al Fondo universale di solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie che permette di sostenere i missionari di ogni continente.

Don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio, in un docufilm girato sulla tomba di don Tonino Bello, ad Alessano, in PugliaIl (qui il link al video integrale scaricabile)  spiega cosa vuol dire essere testimoni e profeti dell’oggi: «Testimoni e profeti significa vivere incarnati in questo mondo, amandolo così tanto da sentire che questo mondo senza il Vangelo è povero. Da qui – spiega don Pizzoli – nascono la necessità, il desiderio, la voglia e la forza di evangelizzare. L’annuncio del Vangelo spesso provoca reazioni, contrarietà, persecuzioni, il profeta non si perde d’animo: è colui che sa resistere, va avanti, apre cammini di speranza oltre gli ostacoli. E’ un missionario di speranza».

 

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ha inviato un messaggio alla comunità diocesana.

Con Gesù abbiamo visto, ascoltato e toccato che le cose possono essere diverse. Lui ha inaugurato, già oggi, i tempi futuri ricordandoci una caratteristica essenziale del nostro essere umani, tante volte dimenticata: «siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore» (Enc. Fratelli tutti, 68). Tempi nuovi che suscitano una fede in grado di dare impulso a iniziative e plasmare comunità, a partire da uomini e donne che imparano a farsi carico della fragilità propria e degli altri, promuovendo la fraternità e l’amicizia sociale (cfr ibid., 67). La comunità ecclesiale mostra la sua bellezza ogni volta che ricorda con gratitudine che il Signore ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,19). La «predilezione amorosa del Signore ci sorprende, e lo stupore, per sua natura, non può essere posseduto né imposto da noi. […] Solo così può fiorire il miracolo della gratuità, del dono gratuito di sé. Anche il fervore missionario non si può mai ottenere in conseguenza di un ragionamento o un calcolo. Il mettersi “in stato di missione” è un riflesso della gratitudine»

(Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la Giornata missionaria mondiale 2021)

Condivido con voi queste parole del Santo padre e con voi mi sento interpellato perché tutta la comunità diocesana possa risplendere dalla consapevolezza di essere amati dal Signore e possa far scaturire ogni sua azione dal senso di gratitudine per questo amore.
L’ottobre missionario e la Giornata missionaria mondiale sono un piccolo ma significativo segno dell’attenzione missionaria della nostra Diocesi, delle comunità parrocchiali , delle famiglie religiose, delle associazioni e movimenti.

L’arcivescovo ha inviato la comunità perché questa Giornata sia “occasione per far sentire alle giovani Chiese sparse per il mondo la nostra preghiera e la generosità che ci caratterizza. Le Pontificie Opere Missioanrie sono per queste giovani Chiese l’unico organismo che elargisce aiuti per la loro attività pastorale“.

 

 

La Diocesi di Siracusa alla Settimana Sociale dei cattolici

Si è aperta a Taranto la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani,che si chiuderà domenica 24 con la celebrazione della messa nella Concattedrale. Fari puntati sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e occupazione in una città simbolo di questi temi vista la presenza dell’ex Ilva e la difficoltà a far coesistere diritti fondamentali come quelli alla salute e al lavoro.

Il titolo, il pianeta che speriamo, è indicativo delle questioni su cui si svilupperanno le riflessioni: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. L’evento prevede un fitto calendario di appuntamenti con tavole rotonde e dibattiti. In prima linea, nella preparazione della Settimana Sociale 2021, ci sono stati Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore, Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato, e Sergio Gatti, direttore generale Federcasse e vice presidente del Comitato.

Un messaggio Santo Padre Settimana sociale ha aperto i lavori. A Taranto sono presenti oltre 80 vescovi, 670 delegate e delegati – tra cui numerosi giovani – provenienti da 208 diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi si sono confrontati a livello locale, a partire da un Documento comune. Significativa la presenza femminile: ben un terzo dei partecipanti, infatti, è costituito da donne, la cui fascia di età più rappresentata è quella fino ai 35 anni. Nel cammino propedeutico i testi di riferimento sono stati le encicliche del Papa, la Laudato Si’ e la Fratelli tutti, e l’Instrumentum Laboris.

Presente anche una delegazione della Diocesi di Siracusa composta da don Claudio Magro, Stefano Elia ed Anna Lisa Martello che ha raccolto in un video alcune buone pratiche presenti in Diocesi.

Don Sergio Siracusano, Anna Lisa Martello, don Claudio Magro, Stefano Elia

E’ intervenuto il presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti.

Sei saranno le sessioni tematiche: “In ascolto della realtà” (giovedì 21); “Il pianeta che speriamo. Visioni di futuro” e “L’approfondimento e l’incontro” (venerdì 22); “Le conversioni e l’alleanza” e “Le proposte e il confronto istituzionale” (sabato 23); “La missione. Prospettive, responsabilità, impegni” (domenica 24). Sei saranno anche le “buone pratiche”, diffuse sul territorio regionale, che i partecipanti alla Settimana Sociale visiteranno nel pomeriggio di venerdì: Ecomuseo del Mar Piccolo (Taranto), Masseria Frutti Rossi/Lome (Massafra); Quartiere Montetullio/Masseria Mangiato (Martina Franca); Centro Educazione Ambientale/Progeva (Laterza); In Masseria (Grottaglie); Torre Guaceto (Brindisi). QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

Cinquanta saranno i platani che verranno piantumati nel rione Salinella e in zona Lama-Tramontone quale espressione concreta dell’attenzione della Chiesa per le persone e per il Creato, all’insegna di una sostenibilità che deve essere sia ambientale sia sociale. La seconda opera-segno sarà l’avvio del progetto “Prendi il largo” per la trasformazione degli scarti dell’allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia.

Tutte le sessioni dell’evento potranno essere seguite in streaming sul sito www.settimanesociali.it e sui canali Facebook e Youtube della Conferenza Episcopale italiana. La pagina Facebook delle Settimane Sociali invece offrirà aggiornamenti, interviste, brevi video. Gli hashtag dell’appuntamento sono: #ilpianetachesperiamo; #tuttoèconnesso; #settimanesociali. Tv2000 e InBlu2000 dedicano una programmazione speciale alla Settimana sociale. Su Tv2000 in diretta da Taranto la trasmissione ‘Siamo noi’, giovedì 21 alle 15.15. Gabriella Facondo ospita l’economista Leonardo Becchetti. In studio a Roma ospite don Marco Ricci, parroco Sacro Cuore di Gesù di San Vito al Vesuvio, contrada di Ercolano. E in seconda serata il documentario di Tv2000 ‘Il pianeta che speriamo’, di Dario Quarta, Giorgio Brancia, Vito D’Ettorre e Elena Di Dio. Un viaggio alla scoperta delle esperienze italiane che hanno saputo coniugare ambiente, lavoro e futuro. Servizi e collegamenti in tutte le edizioni del Tg2000 e nel Gr di InBlu2000 con finestre dedicate venerdì 22 e sabato 23 ottobre al termine del Tg2000 delle ore 12. Venerdì 22 ottobre alle 17.30 approfondimenti nel corso della trasmissione ‘Il diario di Papa Francesco’, condotta da Gennaro Ferrara, con mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali. Su Radio InBlu2000 interviste e servizi anche nel corso della trasmissione ‘Chiesa e comunità’, in onda alle ore 12.30 da giovedì 21 a sabato 23 e con un focus conclusivo anche lunedì 25 ottobre. A cura dell’emittente radiofonica della Cei inoltre una serie di approfondimenti per conoscere i protagonisti e il percorso verso Taranto con contenuti già disponibili sul sito inBlu2000.it e nella sezione podcast della pagina web delle Settimane sociali.

(Da Avvenire)

 

 

 

 


Luoghi di culto e green pass

“Tutte le attività di catechesi possano essere riprese seguendo fondamentalmente il buon senso oltre alle note prescrizioni sanitarie”. Lo precisa il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta, in una nota inviata a tutti i presbiteri nella quale prendendo spunto dalla Nota del 1 ottobre scorso della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana sulle ultime prescrizioni sanitarie  chiarisce gli ambiti che riguardano gli Enti Ecclesiastici e le attività svolte da questi per le quali è prescritto l’obbligo del green pass.

“Dall’ambito di applicazione soggettivo e oggettivo delle richiamate disposizioni restano esclusi i luoghi di culto e le attività di religione e culto ovvero le attività pastorali (ad es, catechesi). Quindi non è richiesta la verifica del “green pass” per i fedeli che si recano in chiesa per finalità liturgica, ma è necessario farla per sagrestani, volontari o altro personale adibito alla cura e alla manutenzione del luogo” si legge nella nota della CEI.

“Avvalendomi della specifica competenza dell’Osservatorio Giuridico Diocesano – scrive mons. Amenta – schematicamente posso riassumere la materia nei seguenti punti:

  • i parroci non sono tenuti a richiedere alcunché né per l’accesso in chiesa, né per la partecipazione alla catechesi, fatte salve le prescrizioni di igienizzazione e l’uso della mascherina; 
  • in analogia con la disciplina dello Stato Italiano, che richiede la certificazione verde per i “lavoratori”, per ragioni di opportunità i parroci potranno richiedere la detta certificazione ai propri collaboratori che entrano in relazione con i fedeli a vario titolo (catechesi, liturgia, Caritas, servizi vari);
  • si raccomanda vivamente che i ministri straordinari della Comunione siano vaccinati.

A quanti ancora nutrissero delle riserve, si comunica che non possono esservi dubbi sul fatto che tutte le attività di catechesi possano essere riprese seguendo fondamentalmente il buon senso (rectius: diligenza del buon padre di famiglia) oltre alle note prescrizioni sanitarie che dovranno essere applicate e mai trascurate e di cui bisogna far comprendere l’importanza: distanziamento (almeno un metro tra una persona e l’altra), uso delle mascherine “corretto”, igienizzazione delle mani, aerazione e igienizzazione dei locali. Con riferimento, poi, ad eventuali rapporti di lavoro, dovrà essere richiesta la certificazione de qua ai dipendenti.
Infine, per la partecipazione alle specifiche attività di teatro, mostre, sostegno allo studio, feste parrocchiali sarà necessario richiedere il green pass”.

Due ordinazioni diaconali

Due ordinazioni diaconali per la Diocesi. Sabato 23 alle ore 18.30 nella chiesa di Cristo Re, ad Augusta, ordinazione diaconale di fra Alessandro Antonio Di Mare per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. Una veglia di preghiera si terrà venerdì alle ore 21.00.

Mercoledì 27 alle ore 17.30 nella parrocchia San Corrado Confalonieri a Siracusa i frati francescani del Terzo ordine regolare di Sicilia annunciano l’ordinazione di fra Giancarlo Fano per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Lo Manto.

Tutte le celebrazioni si svolgeranno nel rispetto delle norme previste per il contenimento del contagio da covid 19.

 

Festa in onore di Santa Tecla

Si celebra la festa di Santa Tecla nella parrocchia di Carlentini dedicata alla vergine e martire. Secondo il programma diffuso dal parroco, don Alfredo Andronico, giovedì apertura dei festeggiamenti con il rosario e l’adorazione eucaristica. L’indomani la catechesi e sabato alle 20.00 primi vespri. Domenica 17 alle 8 il solenne scampanio al quale seguirà la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio alle ore 19.00 la messa solenne.

 ScopriCatacomba a San Giovanni

In occasione della quarta giornata delle catacombe, che si celebra sabato 16, l’Ispettorato per le catacombe della Sicilia orientale con la Custodia delle catacombe dell’Arcidiocesi di Siracusa ed in collaborazione con la società Kairos, ha promosso l’evento gratuito “ScopriCatacomba”, dedicato ai bambini dagli 8 ai 10 anni, che si svolgerà alla catacomba di San Giovanni.
Sarà una modo di scoprire un tesoro nascosto all’interno delle gallerie sotterranee, alla scoperta della storia, dell’arte e della fede. I piccoli visitatori, guidati da una piccola fonte di luce, andranno alla scoperta dei segreti della catacomba: attraverso alcune tavole descrittive posizionate lungo un percorso  ammireranno i particolari pittorici e architettonici dei luoghi. Non mancheranno le prove da superare, caratterizzate da giochi e didattica, che metteranno alla prova i piccoli esploratori alla scoperta di simboli e storia.
La IV Giornata delle Catacombe vuole proporre una serie di itinerari alla scoperta del mondo dei simboli cristiani dell’antichità. Questi simboli, presenti accanto alle sepolture delle prime comunità, raccontano e annunciano la speranza cristiana, la visione del mondo e della vita che scaturisce dal mistero pasquale di Cristo morto e risorto. Potremmo definirli i twitter dell’antichità, messaggi essenziali ma densi di significato, carichi di un appello per i vivi che visitano i cimiteri dove i credenti “dormono” in attesa della risurrezione.

L’appuntamento è alle ore 10.00 alla catacomba di San Giovanni. La prenotazione è obbligatoria allo 0931 64694 dalle ore 10.00 alle ore 17.00.

 

“Chi c’è in ascolto”, rassegna cinematografica al San Metodio

Venerdì 15, alle ore 20.00, inizia la rassegna cinematografica dell’Istituto di Scienze Religiose San Metodio, a cura della prof.ssa Mariangela Maresca. La rassegna “Chi c’è in ascolto?” è una delle proposte culturali del San Metodio in questo anno accademico dedicato al tema della sinodalità.

Presentazione a due voci per il primo film della rassegna: “Un divano a Tunisi”, regia di Manele Labidi Labbé (Tunisia-Francia 2019). L’ospite d’onore è la dottoressa Daniela Respini, psicologa psicoterapeuta, docente di Psicologia all’ISSR.

“Chi c’è in ascolto?”, attraverso otto film, è la storia di persone che più o meno esplicitamente o consapevolmente chiedono aiuto, chiedono di essere ascoltate e io con loro mi chiedo se ci sono dall’altra parte, se ascolto veramente e se mi lascio cambiare da questo incontro.