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Esposizione del simulacro di Santa Lucia

Ultima esposizione straordinaria simulacro Santa Lucia nel periodo estivo. Domenica 12, apertura della nicchia che custodisce il simulacro di Santa Lucia nella chiesa Cattedrale, dalle ore 7.30 sino al termine della messa delle ore 19.00.
Nei mesi estivi il simulacro di Santa Lucia viene esposto per consentire ai fedeli, soprattutto a coloro che ritornano a Siracusa, di rivolgere un saluto ed una preghiera alla patrona. La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha deciso tre esposizioni straordinarie a luglio, agosto ed a settembre.

Le messe saranno celebrate alle 8.00, alle 11,30, alle 19.00.
La Deputazione, guidata dal presidente Pucci Piccione, ha disposto delle linee guida ed un piano di evacuazione nel rispetto delle normative covid 19. L’apertura e la chiusura della nicchia avverrà a porte aperte e con l’obbligo della mascherina.
La visita al Simulacro sarà effettuata attraverso un percorso obbligato secondo le disposizioni anticovid. All’ingresso ed all’uscita ci sarà materiale igienizzante e i fedeli dovranno indossare la mascherina all’interno della Cattedrale. Saranno presenti i volontari per verificare l’osservanza delle disposizioni.

L’apertura della nicchia sarà visibile in streaming sulla pagina Facebook della Deputazione.
Le esposizioni straordinarie – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’avv. Pucci Piccione – sono un momento atteso dai tanti devoti. Le celebrazioni eucaristiche sono state molto partecipate. Ci prepariamo adesso alla festa di dicembre, non sappiamo con quante e quali limitazioni ma con una grande devozione “.

Ambiente, lavoro, futuro: #tuttoèconnesso

Il Pianeta che speriamo” è il tema proposto per la prossima 49esima settimana sociale. L’ufficio di Pastorale sociale del lavoro e della salvaguardia del creato sta incontrando le realtà sociali e di categoria del territorio per avviare nuovi processi con uno sguardo capace di tenere insieme ambiente e lavoro nella evidenza che #tuttoèconnesso. (Instrumentum laboris, 4).

Siamo consapevoli delle ferite del nostro territorio – scrive don Angelo Saraceno, direttore dell’Ufficio Pastorale Diocesano per i problemi Sociali e del Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato –. Non c’è una zona più martoriata ed un’altra meno. Anche se la zona Augusta-Priolo-Melilli, è la zona più “sensibile” questo non significa dimenticare le altre. L’inquinamento, il disagio economico sociale e gli effetti con essi connessi, non sono da meno. L’azione antropica ha comunque influito e, nella complessità dei ritmi di vita e di lavoro occorre avere maggiore sensibilità affinché la nostra terra venga curata. (cfr Laudato si, 18 e 20).

Tutto questo non deve scoraggiarci perché per noi cristiani diventa importante far memoria poiché “la domenica è il giorno della risurrezione, il primo giorno della nuova creazione, la cui primizia è l’umanità risorta dal Signore, garanzia della trasfigurazione finale di tutta la realtà creata” (Ls, 237). Prospettiva ripresa anche dalla Esortazione apostolica Querida Amazonia: “E’ l’annuncio di un Dio che ama infinitamente ogni essere umano, che ha manifestato pienamente questo amore in Cristo crocifisso per noi risorto nella nostra vita. …Senza questo annuncio appassionato, ogni struttura ecclesiale diventerà un’altra ONG, e quindi non risponderemo alla richiesta di Gesù Cristo: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” (QA, 64)”.

Quest’anno l’evento della “settimana sociale” si svolgerà a Taranto. Il comitato preparatorio ha già diffuso l’Instrumentum laboris –  con il tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.

Sinteticamente la direttrice su cui si muove l’Intrumentum laboris a cinque anni della lettera enciclica Laudato si, è innanzitutto nella capacità di saper guardare e osservare la valenza profetica per un rapporto nuovo con le persone e con la nostra casa comune. La recente pandemia ha acuito la sensibilità ai problemi urgenti, occorre giudicare e comprendere: “l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e, quella con la terra” (Ls, 66). Ora “quando tutte queste relazioni sono trascurate, quando la giustizia non abita più sulla terra, la Bibbia ci dice che tutta la vita è in pericolo” (n. 70). Ed ecco dunque la parola sul senso di questo nostro momento storico, che può̀ illuminare il futuro “un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (n. 49).

E’ tempo di ripensare ai tanti aspetti della nostra vita insieme: dalla coscienza di ciò che più vale e le dà significato alla cura stessa della vita così preziosa, alla qualità delle relazioni sociali ed economiche.

Non possono esserci visioni di futuro se non insieme alle nuove generazioni: occorre agire e impegnarsi per un futuro migliore e, nuovi stili di vita: “che peso hanno i giovani nelle nostre comunità”? “Quale il ruolo delle imprese e delle organizzazioni di categoria”? Ambiente e lavoro vanno coniugati insieme.

Queste sono solo alcune delle domande che verranno affrontate al convegno, consapevoli che la transizione ecologica richiede una conversione antropologica a partire dall’impegno di tutti”.

Non meno grave anche “il crimine degli incendi” che in queste settimane ha bruciato intere porzioni dei nostri territori, causando un danno enorme all’ambiente, alle persone, all’economia e alle attività umane tradizionali; i Vescovi di Sicilia, in un messaggio ed invito alla preghiera auspicano programmi coraggiosi per la salvaguardia del creato” da un lato e caparbietà” nell’affrontare il disagio e “speranza” nell’impegno per la ricostruzione dall’altro. (mons. Giuseppe Marciante, delegato CESI per la pastorale sociale e il lavoro). E’ importante recuperare la dimensione contemplativa, cioè guardare la Terra, il Creato come un dono, non come una cosa da sfruttare per il profitto. Quando contempliamo scopriamo negli altri e nella natura qualcosa di molto più grande della loro utilità. Di conseguenza, è arrivato il momento di superare le logiche del profitto come unico fine, di spezzare le catene dell’indifferenza, che ci portano a voltarci dall’altra parte e a pensare che non ci riguarda“.

Si celebra a Sortino la patrona Santa Sofia

Si celebra domani, venerdì 10, la patrona di Sortino, Santa Sofia. La parrocchia ed il Comitato festeggiamenti, nonostante l’emergenza sanitaria in corso, e nel rispetto delle disposizioni previste, ha dato vita ad un programma di celebrazioni in onore della vergine e martire.
Domani alle ore 10.00, nella chiesa di Santa Sofia, solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e concelebrato dai parroci di Sortino. Dalle 11,30 alle 13.00 Santa Sofia sarà esposta davanti al portone centrale sempre all’interno della chiesa. I fedeli potranno dare un saluto alla patrona attraverso un corridoio che troveranno in piazza rispettando il distanziamento e indossando le mascherine. Alle ore 19.00 la celebrazione sarà presieduta da don Luigi Salonia. Alle ore 20.30 dal parroco don Enzo Magnano.

Donne sotto la croce a Buccheri

Venerdì 10, nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria Maddalena a Buccheri, avrà luogo l’evento Donne sotto la croce , un itinerario artistico e cinematografico, che si pone come momento conclusivo del corso di formazione in valorizzazione del patrimonio comune di interesse religioso “Ecclesia Syracusana”, promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa. L’itinerario è il frutto del lavoro e dell’esperienza di un gruppo di giovani, che si sono confrontati con i temi della promozione e qualificazione turistico-culturale del territorio e, in modo particolare, della comunità di Buccheri. Insieme alla prof.ssa Mariangela Maresca, dell’ ISSR San Metodio, esperta di cinematografia, il prof. Fausto Migneco ha accompagnato il gruppo durante tutte le fasi di preparazione dell’evento. Parole, immagini, musica, sacra scrittura, pittura e scultura saranno le compagne di viaggio in un itinerario originale, tra conoscenza ed emozione.

L’obiettivo è raccontare, attraverso un percorso esperienziale e simbolico, le figure di Maria Maddalena e della Vergine Addolorata, protagoniste dell’arte visiva e cinematografica. Una selezione di contributi audio e video, accompagnata dall’intervento diretto degli operatori, porterà ai piedi della Croce, per conoscere le donne che hanno contemplato il Crocifisso e tra i misteri dell’arte e della fede, custoditi dalle preziose opere della chiesa buccherese.

È possibile partecipare all’evento prenotandosi al numero 093164694, scegliendo uno dei tre turni di visita: ore 20.00, 21.00 e 22.00.

Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia al Santuario

Comunione e gioia” tra più realtà associative e il desiderio di onorare la Vergine Maria nei luoghi più significativi del nostro Paese. Si celebra sabato 11 il Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, un’iniziativa promossa dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei e dal Forum nazionale delle associazioni familiari. Un atto di devozione che giunge quest’anno alla 14esima edizione: tutti i soggetti coinvolti sono pronti a camminare insieme con gesti popolari, di forte impatto spirituale, capaci di segnare migliaia di famiglie e di ribadire, come recita lo slogan, che: “La famiglia è viva, evviva la famiglia!”.
L’evento si svolgerà in una formula inedita, coinvolgendo, in contemporanea, ben diciannove santuari mariani d’Italia e uno in Svizzera, preparando così il X Incontro mondiale delle famiglie con Papa Francesco, previsto a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. “Nello spirito di corresponsabilità ‘dal basso’ richiesto dal Santo Padre, il Pellegrinaggio raggiungerà così tutti i territori diocesani, valorizzando ogni Regione rappresentata mediante un santuario o una basilica intitolati alla Madonna, volutamente scelti quali ‘scrigni’ di tradizione mariana, di preghiera, testimoni di miracoli e prodigi compiuti da Dio nei secoli”, si legge in una nota di RnS.

Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS, sarà presente al santuario del Divino Amore in Roma; padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, al pontificio santuario della Santa Casa di Loreto; Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, al pontificio santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei.
Il Pellegrinaggio si concluderà con due “speciali Atti di affidamento: delle famiglie e poi dei bambini e ragazzi alla vigilia dell’anno scolastico 2021-22”.

L’appuntamento a Siracusa è alle ore 15.00 alla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Il programma prevede alle ore 15.30 i saluti di Antonino Tirrito, coordinatore regionale del RnS; di Don Aurelio Russo, Rettore del Santuario; di Dario Micalizio, Presidente del Forum Famiglie Sicilia. Seguiranno la recita del Rosario delle Famiglie e le testimonianze e Atti di affidamento a Maria. Alle ore 18.00 la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa.

Presentato a Venezia il progetto sulla martire siracusana

Divina Lux, dentro la commedia con gli occhi di Lucia

Presentato alla 78esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia il progetto “Divina Lux, dentro la commedia con gli occhi di Lucia”, il film sui luoghi simbolo di Santa Lucia in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Il progetto vuole esplorare il legame che unisce indissolubilmente Dante Alighieri e Santa Lucia Vergine e Martire di Siracusa attraverso la realizzazione di un film ambientato nei tre luoghi simbolo ad essa consacrati: la Sicilia, la Puglia e il Veneto. Un percorso di trascendenza all’interno delle tre cantiche della Divina Commedia, vista e raccontata con gli occhi di Lucia, in cui la storia della Santa protettrice degli occhi e del peregrinaggio delle sue sacre spoglie per il Mediterraneo si alternerà al suo fondamentale ruolo nel viaggio ultraterreno del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. “Divina Lux” vuole mettere in luce un argomento sinora poco esplorato nell’analisi critica della Divina Commedia, ovvero il forte legame che unisce Dante e Lucia, ponendo le basi di un progetto europeo che metta in connessione tutte le realtà che sono collegate al culto e alla tradizione di Santa Lucia.

La presentazione del progetto, , candidato all’ “Avviso per la concessione di contributi a progetti speciali per il cinema e l’audiovisivo – 2021″ del ministero della Cultura con il supporto della Regione Veneto, della Regione Sicilia e della Regione Puglia, ha rappresentato il primo tavolo istituzionale d’incontro fra gli enti coinvolti nel progetto, ovvero la Regione Veneto, la Regione Sicilia, la Regione Puglia, il Patriarcato di Venezia, l’Arcidiocesi di Siracusa, il Comune di Siracusa, il Comune di Venezia ed Euforica APS.

Sono intervenuti come relatori Fausta Bressani, Direttore dell’Assessorato ai Beni, Attività Culturali e Sport della Regione Veneto; Antonio Triolo, capo della Segreteria Particolare dell’Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia; Anna Maria Candela, Dirigente del Servizio Promozione e Sviluppo delle Economie Culturali della Regione Puglia; arch. don Gianmatteo Caputo, Direttore dell’Ufficio Promozione dei beni culturali e dell’Ufficio Pastorale del Turismo del Patriarcato di Venezia e Rettore del Santuario di Lucia in Venezia; Giuseppe Piccione, Delegato dell’Arcidiocesi di Siracusa, del Comune di Siracusa e Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia di Siracusa; Giovanni Oliva, Presidente di Euforica APS.

Festa di Sant’Anna a Belvedere

L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha presieduto ieri il solenne pontificale nel giorno della festa di Sant’Anna, patrona di Belvedere. In via Consolazione, nella frazione siracusana, è arrivata la banda musicale di Belvedere che ha fatto il giro delle vie principali e ha reso omaggio a Sant’Anna entrando in chiesa e suonando alcune marce davanti al venerato Simulacro esposto nella sua nicchia.

Le celebrazioni per la patrona di Belvedere stanno risentendo dello stato di emergenza legato alla pandemia da Covid-19 e alle restrizioni per contenerla.

Oggi si celebra la Giornata della Carità: alle ore 19, celebrazione eucaristica presieduta da don Luca Gallina, parroco della Chiesa Madre di Francofonte. Domani, martedì 7, Giornata dei Nonni, alle ore 19, celebrazione eucaristica presieduta da don Marco Politini, parroco della Parrocchia San Giuseppe Operaio in Priolo Gargallo. Mercoledì 8, alle ore 19.00, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal don Helenio Schettini, parroco della parrocchia San Giacomo ai Miracoli di Siracusa. Al termine della celebrazione benedizione dei bimbi nati in quest’anno e atto di affidamento a Sant’Anna.

“Carissimi fratelli e sorelle, anche quest’anno, a motivo delle varie restrizioni anti Covid, celebreremo la nostra annuale festa in onore della nostra Sant’Anna in un clima meno festoso esteriormente ma non per questo meno devoto – ha scritto il parroco mons. Salvatore Caramagno nel suo messaggio ai fedeli -. Ed è all’interno di questo clima di essenzialità che invito ognuno di noi a chiedere a Sant’Anna di intercedere presso Dio perchè ci conceda questa particolare grazia che è contenuta nelle parole di un profeta dei tempi moderni, don Primo Mazzolari, il quale in una sua famosa preghiera così diceva: “Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo su misura, ma per amarlo; per amare anche quello che non possiamo accettare, anche quello che non è amabile, anche quello che pare rifiutarsi all’amore, poichè dietro ogni volto e sotto ogni cuore c’è insieme a una grande sete d’amore, il volto e il cuore dell’amore”.

L’Amore nel frammento – quarto video

Quarto video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “L’amore appassionato rigenera” – Il prodigioso scambio nella coppia, tra «eros» e «agape», a cura dei coniugi Katia e Giuseppe Marino e sarà pubblicato lunedì 13 settembre alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.

 

Esercizi di fraternità presbiterale al Santuario

“Chiamati ad essere testimoni di comunione”

Il Signore ha suggerito questo incontro a chi con tanto impegno lo ha pensato, voluto e organizzato. […] Il Signore non si limita a farci progettare cose buone, ma ci accompagna nella loro esecuzione. Questo ci offre la possibilità di iniziare da Lui e di giungere con Lui alla conclusione. Iniziare da Lui alla luce della parola ascoltata”. Con queste parole monsignor Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e Presidente della Conferenza episcopale siciliana, ha aperto gli “Esercizi di fraternità presbiterale”, promossi a Siracusa (01 – 03 settembre 2021) dalla Commissione presbiterale siciliana.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa preghiera nel Santuario dedicato alla Madonna delle lacrime ha dato il via all’incontro. Ai presbiteri giunti dalle diciotto diocesi di Sicilia mons. Salvatore Gristina, nella preghiera iniziale così ha detto: “Carissimi fratelli, ci riempie di gioia e di consolazione vederci compresi nella preghiera che Gesù rivolge al padre: Gesù ha pregato e intercede per noi. Egli ha chiesto al Padre la nostra unità, quella stessa unità che c’è tra Lui e il Padre: “Come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi…”. Quanto vivremo insieme mira proprio a questo: la fraternità presbiterale. Non una idea campata in aria, ma la più concreta possibile, con tutta la ricchezza di sentimenti e di gesti di cui, spinti dallo Spirito Santo, siamo capaci”.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀIl primo intervento previsto nel programma è stato quello di mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso – Boiano che ha guidato la riflessione sul tema “I fondamenti della fraternità”, scegliendo tra le pagine bibliche che ne parlano e i racconti che la descrivono la storia di Giuseppe venduto dai fratelli. Qui, secondo il relatore, è possibile individuare tre passaggi: mons. Bregantini ha detto della “rottura della fraternità per la cattiveria e la gelosia dei fratelli cui si aggiungono sventure personali”, della “ricomposizione della fraternità tramite un cammino educativo, complesso e articolare, ma carico di insegnamenti per noi, oggi” e dello “sfondo“, nel quale “vi è sempre la figura del padre, in questo caso Giacobbe, cui era stato strappato il figlio e a cui, tutti insieme, torneranno“.

Per mons. Bregantini, il primo passaggio, quello della rottura, “ci aiuta a capir le nostre divisioni, quando anche noi gettiamo nella cisterna i nostri fratelli“. Nella “tappa della ricomposizione”, per il presule “protagonista è Giuseppe, giovane maturato nella sofferenza dell’esclusione, poiché venduto, calunniato, dimenticato in carcere. Ma la Sapienza divina – ha detto mons. Bregantini ai presbiteri siciliani – è scesa con lui in carcere e lo ha accompagnato. Ha appreso, ha pregato, ha sofferto ed ha capito che c’è una sola via per ricostruire la fraternità: uscire insieme con i suoi fratelli. In stile sinodale, da lui educati progressivamente. Tutti i si e fanno un vero cammino sinodale: Giuseppe e i suoi fratelli“. Parlando della figura del padre, l’arcivescovo ha detto delle lacrime “all’inizio di dolore per la fraternità spezzata” e “di gioia al termine del cammino della fraternità. Giuseppe è il Goèl, perché ha compreso il dolore e il ruolo del padre Giacobbe“.

A concludere la giornata la celebrazione eucaristica ai piedi del Santuario della Madonna delle lacrime presieduta dal nunzio apostolico mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia.

A concelebrare i vescovi di Sicilia. Durante la celebrazione, trasmessa in diretta dall’arcidiocesi, è stato imposto il pallio all’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, in segno di speciale legame con il Papa.

 

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“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀAncora con la preghiera comunitaria e la celebrazione eucaristica è stato avvio alla seconda giornata di “Esercizi di fraternità presbiterale”. A presiedere, nella cripta del Santuarii, mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per il clero. “Celebriamo l’Eucaristia in questo Santuario dove la Vergine Madre ha posto il segno della sua presenza. Lei ci accoglie con la sua tenerezza materna – ha detto – e, come fece con gli Apostoli, dopo la Pentecoste condivide il nostro cammino di presbiteri della Chiesa. I giorni che stiamo vivendo sono una feconda opportunità per crescere tutti nella comunione fraterna ed essere assidui artefici di unità nelle comunità presbiterali alle quali apparteniamo“. E ancora: “Abbiamo bisogno della luce dello Spirito per conoscere Dio e chi conosce Dio, ama e chi ama diviene tessitore di fraternità“. Fraternità che è strada “per vivere in modo degno la vocazione che abbiamo ricevuto“.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa riflessione della giornata centrale di lavori è stata affidata a padre Giovanni Salonia, ofm, fondatore dell’Istituto Gestalt. Il tema proposto è stato “Mi prendo cura di te”, un “prendersi cura fraterno tra presbiteri” che, ha detto ai presbiteri di Sicilia, è “una novitas rispetto al prendersi cura ‘paterno’ cui siamo stati formati e che abitualmente viviamo“. E ha spiegato: “Da anni – lo sappiamo – si registra, a tutti i livelli, un interesse per la fraternità presbiterale, risvegliato dal Concilio Vaticano II. […] La novitas consiste qui nel descrivere in modo puntuale le differenze qualitative (non quantitative) tra l’essere amici e l’essere/sentirsi  fratelli. A cominciare dal fatto che – come si sa – essere amici è una scelta;  mentre fratelli lo si è: ed il compito è per l’appunto sentirsi fratelli.  La terza ispirazione di queste giornate è il Santuario della Madonna delle Lacrime: ricollocarsi nel grembo di Maria che soffre, dell’Addolorata rigenera ogni fraternità e, in particolare, quella presbiterale“.  Nel corso del suo intervento, padre Salonia ha proposto “tre riletture:  La fraternità presbiterale   Il prendersi cura dell’altro da fratello  La Madonna delle lacrime, Madre della fraternità“.

Nel corso dei lavori, sono state proposte due esperienze di fraternità presbiterale che hanno permesso ai partecipanti di incarnare quanto è stato proposto nelle due relazioni. La prima esperienza di vita fraterna è stata presentata dai Piccoli fratelli di Jesus Caritas di Charles de Foucauld. I Piccoli fratelli cercano di regolare le attività apostoliche in modo da non compromettere la vita fraterna. Il loro servizio è reso come fraternità anche se ciascuno di loro può avere responsabilità particolari. Sono intervenuti: padre Gabriele Faraghini, attualmente rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, e padre Paolo Maria Barducci, priore dell’abbazia di Sassovivo, a Foligno.

La seconda esperienza di vita fraterna è stata presentata da don Matteo Cavani e don Andrea Garuti, presbiteri della diocesi di Modena – Nonantola. Hanno raccontato la loro esperienza: sono dodici presbiteri che vivono insieme, nella stessa casa, pur avendo incarichi e compiti diversi.

“Le età della fraternità” è stato il tema della terza ed ultima giornata di Esercizi di fraternità spirituale. Lo hanno sviluppato da mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, e da Ina Siviglia, docente di Teologia sistematica presso la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa celebrazione eucaristica dell’ultima sessione di lavori è stata presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il quale ha esortato i presbiteri al “servizio di amore per i fratelli, che abbia quella caratteristica che il salmo ci ha suggerito facendoci cantare ‘Servite il Signore con gioia’“, a quell’unità che “noi non creiamo, ma che siamo chiamati a compiere, mettere in pratica“, ad una “nuova alleanza” che “non è un ammodernamento di pratiche, di usanze, ma uno spirito nuovo: lo Spirito del Signore. Essendo nuovo lo spirito, il vino, deve essere nuovo anche l’otre, l’uomo“.

A concludere la tre giorni di Esercizi di fraternità presbiterale proposti dalla Cps è stato mons. Guglielmo Giombanco. Il vescovo di Patti, delegato CESi per il clero, ha ripercorso le diverse tappe dell’evento: tracciando un sorta di “cammino di fraternità” segnato dagli interventi dei diversi relatori, dalle testimonianze e da quando emerso nel corso di una sessione che era stata dedicata ad attività laboratorali, ha posto l’attenzione su comunità e comunione: “La comunità – ha detto – è il soggetto visibile di una realtà ecclesiale, ma non è detto che quando ci sia comunità ci sia anche comunione. La comunione è, infatti, ciò che abita la comunità e che la rende tale, che la rende credibile, che mantiene viva la tensione testimoniante della comunità. Perciò, come comunità presbiterale, siamo chiamati ad essere testimoni di comunione“.

 

DOCUMENTI

 

(Da www.chiesedisicilia.org)

Dalla Regione uno spazio dedicato ai giovani

«Siamo felici di avere ottenuto due risultati contemporaneamente: sottrarre all’inesorabile degrado un importante monumento della città e fornire ad un esemplare gruppo di giovani volontari un prezioso strumento per proseguire nel loro impegno».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha voluto affidare in comodato d’uso alla associazione di giovani guidata da don Rosario Lo Bello il fabbricato dell’ex Convento dei Carmelitani Riformati, che si trova nel centro storico di Ortigia a Siracusa.
L’edificio, in stato di abbandono, è stato trasferito alla Regione dal Libero consorzio dei Comuni nel febbraio scorso.
«Debbo ringraziare il commissario dell’ex Provincia Mimmo Percolla per avere subito aderito alla mia proposta, condividendone l’alto valore sociale e culturale. E grazie anche all’ex soprintendente ai Beni culturali Donatella Aprile per avere seguito con passione le procedure burocratiche che le avevamo affidato. Nelle prossime settimane erogheremo un finanziamento per la manutenzione straordinaria dell’immobile, che nel tempo dovrà essere restituito alla sua originaria bellezza. Sono certo che i ragazzi di padre Rosario sapranno fare di questo storico contenitore un capolavoro di iniziative».