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Mons. Pappalardo ci lascia il suo intenso amore per la Chiesa

Abbiamo vissuto dodici anni nel solco tracciato dal Concilio, custodendo ed incrementando i frutti che questo ha prodotto nella nostra Chiesa e, allo stesso tempo, dissodando il terreno ancora infruttifero per vivificarlo con una nuova seminagione“. Il delegato ad omnia, mons. Sebastiano Amenta, scrive alla comunità diocesana ad un mese dall’ordinazione episcopale di mons. Francesco Lomanto, arcivescovo eletto dell’Arcidiocesi.

Se dovessimo individuare alcuni sentieri tra i più significativi che abbiamo iniziato a percorrere con mons. Pappalardo potremmo senza dubbio citarne più d’uno: i nuovi itinerari di catechesi dell’iniziazione cristiana e la pastorale familiare; una più profonda consapevolezza della liturgia come azione del Popolo santo di Dio, l’apostolato dei laici con la scuola teologica di base, con la valorizzazione dell’associazionismo e degli organi di partecipazione; la promozione della vita contemplativa con la fondazione di due monasteri; la cura dei ministeri laicali con un rinnovato impulso al diaconato permanente; una nuova progettazione e l’avvio del coordinamento dell’azione caritativa ricorrendo anche ad originali modalità volte a superare la tentazione dell’assistenzialismo.

Il sentiero si fa camminando, ha scritto un poeta, e in questo nostro cammino sul sentiero tracciato dallo Spirito Santo per la nostra Chiesa a breve incontreremo mons. Francesco Lomanto, il nuovo pastore che il Signore ha donato alla sua Chiesa che è in Siracusa.

Tutti noi conosciamo mons. Pappalardo e ne apprezziamo il tratto paterno ed intensamente sacerdotale che rifugge, sorridendo da ogni forma di piaggeria. In particolare, abbiamo potuto cogliere il suo intenso amore per la Chiesa e l’intima esigenza di far come “scomparire” la sua persona per far emergere quella di Gesù Buon Pastore di cui è stato chiamato ad essere immagine tra di noi. In piena coerenza con il suo stile e per evitarci i disagi causati dalle attuali restrizioni, non ha voluto che curassimo l’organizzazione di una celebrazione diocesana di saluto e di ringraziamento al Signore per questi anni, scegliendo invece di incontrare le comunità ecclesiali nella semplicità della relazione immediata e personale affidandosi alla preghiera di tutti.

Facendomi interprete del sentimento di gratitudine e di filiale devozione alla Sua persona che non verrà certamente meno nella nuova fase del ministero episcopale che si accinge e vivere, chiediamo al Signore, buono e grande nell’amore, di custodirlo sempre donandogli nuove energie per la sua missione apostolica“.

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Iniziazione cristiana: incontri di vicariato

Quattro incontri di vicariato per riprendere il cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi. A promuoverli l’Ufficio catechistico diocesano. “Dopo un lungo periodo di difficoltà legata alla pandemia, la CEI ha fornito le linee orientative per poter riprendere il cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi, nell’assoluto rispetto delle norme anticovid – 19 vigenti” spiega il direttore, don Luca Gallina.

Tali linee orientative saranno oggetto di approfondimento degli incontri che si terranno secondo il seguente calendario:
– martedì 22 settembre ore 10,00 Chiesa Madre di Carlentini
– mercoledì 23 settembre ore 10,00 Chiesa Madre di Floridia
– giovedì 24 settembre ore 10,00 Centro Utopia Augusta
– venerdì 25 settembre ore 10,00 Santuario Madonna delle Lacrime Siracusa.

I parroci sono invitati a farsi accompagnare da uno o due collaboratori indicati quali referenti per la sicurezza legata alle celebrazioni e alle attività che si svolgono nelle Parrocchie. 

 

In allegato le Linee Orientative della CEI

 

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Una preghiera alla Madonna di mons. Lomanto

Una preghiera alla Madonna delle Lacrime. E’ stata composta dall’Arcivescovo Eletto di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, e sarà distribuita oggi a tutti i fedeli e i pellegrini che raggiungeranno il Santuario della Madonna delle Lacrime. 

I fedeli potranno prepararsi alla Consacrazione Episcopale e all’ingresso del nuovo Arcivescovo a Siracusa, sabato 24 ottobre, recitando la preghiera che porteranno a casa. (Frontalmente l’immagine (24 x 16 cm) della Madonna delle Lacrime e sul retro la preghiera composta da Mons. Lomanto).

 

 

 

 

 

 

Preghiera alla Madonna delle Lacrime

Vergine Maria,
Madre di Cristo e della Chiesa, che ci hai svelato
la tua infinita tenerezza
con l’inesauribile dono
delle tue Lacrime,
consola i nostri cuori, ravviva la nostra speranza,
assisti con la tua celeste protezione noi e il mondo intero.
Richiamaci col tuo cuore di Madre e guidaci al tuo Figlio Gesù,
per corrispondere alla sua chiamata, vivere la gioia del V angelo
e testimoniare
nello Spirito e nella Verità
che tutta la vita è credere all’amore di Dio. Amen! 

Francesco Lomanto
Arcivescovo Eletto di Siracusa

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Veglia di preghiera a Floridia per il nuovo anno scolastico

Una preghiera comunitaria per l’avvio del nuovo anno scolastico a Floridia.

Una veglia di preghiera, chiedendo la benedizione del Signore, accompagnerà l’inizio dell’anno scolastico. In accordo con i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi, Mario Bonanno, Salvo Cantone e Giorgio Agnellino, e del liceo “Leonardo da Vinci” Marcello Pisani, la comunità scolastica si incontrerà per pregare giovedì 23, alle ore 20, in Chiesa Madre.

L’inizio di un nuovo anno scolastico – sottolinea Don Alessandro Genovese  arciprete della Chiesa Madre – è sempre un momento di trepidazione per i nostri ragazzi e custodisce il fascino dell’attesa. Quest’anno, però, sembra un po’ tutto più complicato. L’incertezza dell’epidemia sembra spegnere la speranza. Dinanzi a questa situazione, cosa fare? La sapienza dei nostri padri ci ricorda che per iniziare bene ogni cosa bisogna affidarsi alla benedizione del Signore. Il Salmo 121 recita infatti: “Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto?” Dinanzi a questa situazione così complicata, che chiede tante fatiche a tutto il corpo scolastico, agli studenti e alle famiglie, bisogna rimettersi nelle mani del Signore che è aiuto, forza, protezione e incoraggiamento”.

Insieme alle famiglie scolastiche della città di Floridia, con un momento di preghiera, si vuole accompagnare, dunque, l’inizio dell’anno scolastico.

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Papa Francesco: “L’accesso alle cure sia per tutti”

Esistono tante marginalità che creano ingiustizie tra nazioni e popoli. Ce lo insegna Francesco che oggi, ricevendo in udienza la delegazione della Fondazione Banco Farmaceutico per il 20.mo dalla nascita, ha sottolienato i pericoli di quella che ha definito “marginalità farmaceutica”.

A volte si corre il rischio di non potersi curare per mancanza di soldi, oppure perché alcune popolazioni del mondo non hanno accesso a certi farmaci. C’è anche una “marginalità farmaceutica”. E dobbiamo dirlo questo. Questo crea un ulteriore divario tra le nazioni e tra i popoli. Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile.

La proposta di Francesco è in un impegno dal respiro globale: “Conosciamo il pericolo della globalizzazione dell’indifferenza. La globalizzazione dell’indifferenza. Vi propongo invece di globalizzare la cura, cioè la possibilità di accesso a quei farmaci che potrebbero salvare tante vite per tutte le popolazioni. Per fare questo c’è bisogno di uno sforzo comune, di una convergenza che coinvolga tutti. E voi siete l’esempio di questo sforzo comune”.

Per Francesco, chi produce farmaci e chi li dispensa possono, ognuno nel proprio campo, orientare sempre più le proprie competenze al servizio e alla prossimità.

Le aziende farmaceutiche, sostenendo la ricerca e orientando la produzione, generosamente possono concorrere ad una più equa distribuzione dei farmaci. I farmacisti sono chiamati a svolgere un servizio di cura in prossimità alle persone più bisognose, e in scienza e coscienza operano per il bene integrale di quelli che a loro si rivolgono.

E come in una catena in cui ogni anello rappresenta un passaggio indispensabile, anche i governanti “sono chiamati a costruire un mondo più giusto” attraverso “scelte legislative e finanziarie” “in cui i poveri non vengano abbandonati”

La recente esperienza della pandemia, ricorda poi il Papa, ha innestato una grave crisi economica che genera ulteriore povertà e, nello specifico, “povertà farmaceutica”.

“Benedico tutti voi qui presenti, le vostre famiglie; benedico e chiedo a Dio che benedica tutti voi che, come ha detto il presidente, siete di diverse religioni. Ma Dio è padre di tutti e io chiedo: Dio, benedica tutti voi, le vostre famiglie, il vostro lavoro, la vostra generosità.”

Emanuela Campanile – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

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Sabato 24 ottobre alle ore 16.30 al Santuario della Madonna delle Lacrime

Le Chiese di Siracusa e Caltanissetta insieme annunciano l’ordinazione episcopale di mons. Lomanto

Le Chiese di Siracusa e Caltanissetta annunciano con gioia l’Ordinazione Episcopale di S.E. mons. Francesco Lomanto, arcivescovo metropolita di Siracusa.

La celebrazione avrà luogo sabato 24 ottobre alle ore 16.30 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa.

Nel rispetto delle norme anti-covid l’accesso alla Basilica sarà consentito esclusivamente alle persone munite di pass.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming nei canali dell’Arcidiocesi: sul sito www.arcidiocesi.siracusa.it; sul canale You Tube Arcidiocesi di Siracusa e sulla pagina Facebook Arcidiocesi di Siracusa.

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L’Accademia mariana su criminalità e religiosità

Una mappatura della criminalità a livello regionale, nazionale e internazionale e un’ampia analisi dell’interferenza dei fenomeni mafiosi nelle religiosità popolare: ad offrirla è la prima pubblicazione del nuovo Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminosi e mafiosi della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Lo studio è stato presentato oggi a Roma, al Museo delle Civiltà, insieme all’Osservatorio per le Policy Transdisciplinari Internazionali, all’incontro “Liberare Maria dalle mafie e dal potere criminale”. Il 15 agosto scorso, in una lettera a padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia, il Papa aveva espresso apprezzamento per il dipartimento nato a luglio di quest’anno e voluto anche “per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose”.

Francesco aveva evidenziato che “la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà”. “È necessario che lo stile delle manifestazioni mariane sia conforme al messaggio del Vangelo e agli insegnamenti della Chiesa” aveva aggiunto, rimarcando che quanti partecipano a tali manifestazioni “sono chiamati a rendere dappertutto una valida testimonianza cristiana, mediante una sempre più salda adesione a Cristo e una generosa donazione ai fratelli, specialmente i più poveri”.

Tiziana Campisi – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

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Parla mons. Sebastiano Amenta, delegato ad omnia della Diocesi di Siracusa

Il prestito del Caravaggio? Simbolico della deriva valoriale che viviamo

“E’ chiaro che occorre ritrovare la via del dialogo, del confronto serrato ma sereno e costruttivo; è affrontando i problemi che si possono risolvere definitivamente, partendo dall’ascolto delle ragioni dell’altro. Le recenti questioni sul prestito o meno del Caravaggio sono solo un aspetto marginale ma simbolico della deriva valoriale che stiamo vivendo”. Sono le parole di mons. Sebastiano Amenta, delegato ad omnia della Diocesi di Siracusa, intervistato da Orazio Mezzio, direttore del settimanale Cammino, sulla vicenda della tela il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio.

Il dibattito che si è acceso in merito al prestito del quadro ha visto l’intervento di persone che liberamente hanno espresso il loro parere, ma senza averne cognizione di causa. La tela del Caravaggio non è un’opera d’arte come le altre esposte nei musei perché ha uno statuto giuridico diverso. Inoltre, anche se requisita con le leggi eversive, è una pala d’altare e per questo è vincolata dalla legge alla cosiddetta deputatio ad cultum, è cioè destinata al culto e non può essere utilizzata per altro. In questa vicenda si è scientemente ignorato questo principio giuridico sancito dal Concordato tra Stato e Chiesa” ha chiarito mons. Amenta.

 

 

Ecco l’intervista completa:

FRA LE LUCI E LE OMBRE DEL CARAVAGGIO ARETUSEO: PARLA IL VICARIO SEBASTIANO AMENTA

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