L’Accademia mariana su criminalità e religiosità

Una mappatura della criminalità a livello regionale, nazionale e internazionale e un’ampia analisi dell’interferenza dei fenomeni mafiosi nelle religiosità popolare: ad offrirla è la prima pubblicazione del nuovo Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminosi e mafiosi della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Lo studio è stato presentato oggi a Roma, al Museo delle Civiltà, insieme all’Osservatorio per le Policy Transdisciplinari Internazionali, all’incontro “Liberare Maria dalle mafie e dal potere criminale”. Il 15 agosto scorso, in una lettera a padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia, il Papa aveva espresso apprezzamento per il dipartimento nato a luglio di quest’anno e voluto anche “per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose”.

Francesco aveva evidenziato che “la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà”. “È necessario che lo stile delle manifestazioni mariane sia conforme al messaggio del Vangelo e agli insegnamenti della Chiesa” aveva aggiunto, rimarcando che quanti partecipano a tali manifestazioni “sono chiamati a rendere dappertutto una valida testimonianza cristiana, mediante una sempre più salda adesione a Cristo e una generosa donazione ai fratelli, specialmente i più poveri”.

Tiziana Campisi – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)