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42esima Giornata per la Vita

“Aprite le porte alla Vita”

Si celebra domenica 2 febbraio la 42esima Giornata per la vita. L’iniziativa, dal titolo “Aprite le porte alla Vita”, è promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia. L’appuntamento è alle ore 9.30 con il raduno in piazza Pancali nel centro storico di Ortigia. Alle ore 10.00 “In cammino verso la Cattedrale”: corteo che percorrerà corso Matteotti, via Roma, piazza Minerva, piazza Duomo. Alle ore 10.45 musiche e testimonianze sul sagrato della Cattedrale in piazza Duomo. Alle ore 11.30 celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.
Il tema di quest’anno – ha sottolineato il delegato episcopale mons. Salvatore Marino – vuole ricordare a tutti, in primis ai cattolici, che la vita è un valore da difendere e promuovere. Dobbiamo prendere coscienza dell’importanza della vita umana e della sua necessaria difesa e sostegno in tutte le occasioni“.

Incontro dell'Unione giuristi cattolici italiani

UGCI, donare valore alla vita in ogni sua fase

Il valore della vita al centro dell’incontro organizzato per sabato 1 febbraio dalla sezione di Siracusa del’Unione giuristi cattolici italiani. L’appuntamento è dalle ore 9.30 al salone della parrocchia SS. Salvatore in via Necropoli Grotticelle a Siracusa.
Donare valore alla vita in ogni sua fase: discussione alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019” è il tema sul quale si confronteranno il prof. Salvatore Amato, ordinario di Filosofia del diritto del Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Catania; il dottor Maurilio Carpinteri, responsabile UOS Rianimazione dell’Asp di Siracusa; il dottor Giovanni Moruzzi, responsabile UOS Hospice e cure palliative dell’Asp di Siracusa.
(L’evento da diritto a tre crediti per la formazione professionale degli avvocati).

Celebrazione ecumenica alla chiesa Madre di Floridia

In occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. nella Chiesa Madre di Floridia si è svolta una celebrazione ecumenica della Parola di Dio. La celebrazione è stata organizzata dall’Arcipretura parrocchiale S. Bartolomeo Ap. – Chiesa Madre, dall’Azione Cattolica Italiana e dalla Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Floridia. L’evento è stato presieduto dall’arciprete don Alessandro Genovese e dalla Pastora della Chiesa Evangelica Battista Joana N. Ghiluaciu. La celebrazione ecumenica ha avuto momenti di riflessione e canti ed è stato un momento di unità fra le due chiese. 

Nella sua riflessione la Pastora Joana N. Ghiluaciu ha detto: “L’apostolo Paolo, dopo un  lungo e dettagliato catechismo nella lettera ai Romani, arrivato al dunque della vita pratica e quotidiana, ha scelto questa parola per riassumere la vita cristiana. L’accoglienza è la parola della nostra vita. Accoglietevi gli uni gli altri vuole diventare la parola più forte di tutte le altre parole della nostra vita. I nostri rapporti, con Dio e con il prossimo, vengono qualificati, definiti da questa parola: Accogliere. Il volto di un’altra parola santa: Amare. Ma perché l’apostolo Paolo ha scelto questa parola? La sua ragione sta in Gesù Cristo: Cristo ci ha accolti. La ragione della nostra esistenza. La parola accogliere è la parola della nostra vita perché è stata la parola della vita di Gesù. Anche se non l’ha mai usata, raccoglie tutta la logica, la teologica, la teologia, ovvero lo spirito dell’esistenza di Gesù. Egli ha accolto i peccatori, i pubblicani e le prostitute, e mangiava con loro. Ha chiamato dei collaboratori per la sua missione. Ha riconosciuto senza riserve in coloro che incontrava: un fratello o una sorella. La nostra vita cambia perché Gesù ci ha accolti. É compiuto, disse alla croce. É compiuto, e il risultato è che siamo accolti. Cristo è con noi e noi siamo con Cristo. È questo vuole incidere nella nostra vita quotidiana, nella pratica della nostra piccola vita. E lo può fare se siamo non solo con Cristo, ma anche come Cristo. Questa è la motivazione dei cristiani: essere come Cristo. Con e come Cristo. Accogliere come Cristo ha accolto. Essere accoglienti. Imparare ad essere accoglienti. Se il nostro accogliere non è soddisfacente, non dobbiamo smettere di accogliere, però, dobbiamo ritornare alla sorgente dell’accoglienza viva. Ascoltare e accogliere la parola che ci assicura che siamo accolti. E chi è accolto/a potrà  accogliere ancora di più di quanto lo ha fatto fino ad ora. È l’accolienza che promuove la vita. E così faremo rinascere la comunione, la chiesa e lo spazio dell’accoglienza di Dio! L’accoglienza è possibile se fatta per la gloria di Dio e non per la gloria umana! Solo in questo modo l’accoglienza cristiana tornerà a vantaggio della gloria di Dio. Il tornaconto dell’accoglienza cristiana non è più e né meno che la gloria di Dio. Ma sicuramente è proprio per la Sua gloria che vale la pena vivere secondo la parola: Accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti, per la gloria di Dio”.

Don Alessandro Genovese: “Proprio nel momento in cui il Figlio chiede al Padre “Glorifica il tuo Figlio perché il tuo Figlio glorifichi Te” quella grande preghiera che troviamo nel Vangelo di Giovanni che Gesù pensa proprio ai suoi cioè pensa a noi. Ad un certo punto prega in disparte dicendo: “Padre che siano una sola cosa”. Trovo questo momento di preghiera comune come una risposta a questo desiderio di Gesù che noi possiamo essere veramente una sola cosa, che noi possiamo veramente glorificare il Signore rendendo a Lui gloria in quel segno della vera unità. Quando mi sono sentito provocato – aggiunge Don Alessandro Genovese – perché dice il Vangelo di Marco <<li rimproverò perché avevano avuto poca fede…>>. Tante volte il Signore ci rimprovera, ci richiama attraverso un nostro fratello, attraverso una nostra sorella. Ci è stato detto nelle preghiere che abbiamo fatto poco fa, dobbiamo accogliere le invocazioni che vengono dagli altri come segno di questa accoglienza che è il segno della fraternità. Quando mi sono sentito provocato da questo momento di preghiera ho pensato proprio come un grande desiderio che il Signore Gesù poteva fare questa sera per noi e realizzarlo questo desiderio. Ma lo dobbiamo realizzare ogni giorno della nostra vita che nonostante le nostre diversità, nonostante i nostri modi diversi anche di pregare il Signore possiamo sentirci una sola cosa con Lui. Chiediamo al Signore che possiamo essere rimproverati anche noi da Lui, dalla sua Parola, dal suo invito a parlarci, ad essere inviati, richiamati a tutte quelle situazioni dove non riusciamo ad essere unità, non riusciamo ad essere un solo corpo nell’azione dello Spirito. Chiediamo a Lui – conclude – che questo si realizzi nell’attesa della sua venuta”. 

Salvatore Pappalardo 

Manoscritto inedito sulla Madonna delle Lacrime

Un inedito manoscritto del dottor Mario Marletta, che presiedeva la commissione medica che analizzò le Lacrime del Pianto della Madonna del 1953 sarà a breve pubblicato. “Lo scritto, dono della figlia Marcella, ripercorre le diverse tappe della sua testimonianza – spiega don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime -, raccontando i particolari di un evento che ha segnato la sua vita. Questo scritto aggiunge un significativo tassello alla narrazione della storia della Lacrimazione della Madonna a Siracusa“.

La domenica della Parola di Dio

Domenica 26 gennaio sarà celebrata la Domenica della Parola di Dio voluta dal Santo Padre Francesco per “far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture”. Al Santuario della Madonna delle Lacrime saranno benedetti i vangeli e le Bibbie che i fedeli porteranno in segno di accoglienza del dono della Parola che Dio durante le messe di sabato 25 alle ore 18.30 e di domenica alle ore 8.00 in Oratorio, alle ore 12.00 e alle ore 19.00 in Basilica.

Il ponte della misericordia

“Il ponte della misericordia” è il titolo dell’incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio e dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Giovedì 23 gennaio alle ore 18,30 al centro convegni del Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa interverranno Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e delegato Cesi per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso; Luca Maria Negri, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia; Giuseppina Brogna, referente del Movimento dei focolari; Luca Saraceno, docente all’ISSR San Metodio; Salvatore Spataro, direttore dell’ISSR San Metodio.

Festeggiamenti in onore del compatrono San Sebastiano

Festeggiamenti per il compatrono di Siracusa San Sebastiano. Lunedì 20 alle 10.30 la messa sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, con la partecipazione del Corpo della polizia municipale. Venerdì scorso ha avuto luogo al mattino l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Nel pomeriggio l’inaugurazione della mostra “San Sebastiano: i segni della devozione a Siracusa” a cura di Dario Bottaro e Michele Romano e il tableau vivant di Toni Mazzarella.

Domenica 26 sarà distribuito il pane di San Sebastiano. Alle ore 11.30 sarà celebrata la messa dal vicario generale dell’Arcidiocesi mons. Sebastiano Amenta. Alle ore 17.00 uscita e processione del simulacro di San Sebastiano per le vie di Ortigia e alle 20 è previsto l’arrivo della processione in piazza Duomo e la tradizionale asta dei doni offerti al Santo.

Donata una reliquia di Santa Lucia alla Chiesa di Catania

Una reliquia di Santa Lucia è stata donata dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo alla Chiesa di Catania. Si tratta di una reliquia ricevuta dal Patriarcato di Venezia nel 2014 ed è stata consegnata in occasione del pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata delle delegazioni di Santa Lucia di Siracusa, Carlentini, Belpasso, Santa Lucia al Fortino, Santa Lucia in Ognina.

In Cattedrale a Catania sono state portate dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia alla presenza dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, le reliquie della patrona, ovvero la cannella del braccio sinistro e l’omero del braccio sinistro della vergine. Alla presenza di centinaia di fedeli, l’arcivescovo Pappalardo ha presieduto la celebrazione eucaristica.

Verità e responsabilità. Una questione per i giornalisti

“Verità e responsabilità. Una questione deontologica per i giornalisti italiani” è il titolo dell’incontro che si terrà  venerdì 24 gennaio, nella giornata di San Francesco di Sales, nel salone mons. Baranzini delle Opere pastorali al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
L’incontro è organizzato dall’Ufficio comunicazione sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla sezione di Siracusa dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Interverranno Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa; Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, Delegato Episcopale della C.E.SI. per le Comunicazioni sociali; Vania De Luca, presidente Nazionale Ucsi; padre Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia. Modera Salvatore Di Salvo, componente della giunta nazionale Ucsi e presidente provinciale Ucsi Siracusa.
“Fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, per unire e per condividere la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da contrasti e divisioni”.

Pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata

Sabato 18, pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata delle delegazioni di Santa Lucia di Siracusa, Carlentini, Belpasso, Santa Lucia al Fortino, Santa Lucia in Ognina. Alle ore 18.00 in piazza Duomo a Catania accoglienza delle reliquie di Santa Lucia portate dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia, guidata dall’avv. Pucci Piccione. Seguirà la celebrazione della messa in Cattedrale presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo. Sono diverse decine i fedeli che prenderanno parte al pellegrinaggio. Sono stati organizzati anche alcuni pullman per arrivare al capoluogo etneo.