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Verità e responsabilità. Una questione per i giornalisti

“Verità e responsabilità. Una questione deontologica per i giornalisti italiani” è il titolo dell’incontro che si terrà  venerdì 24 gennaio, nella giornata di San Francesco di Sales, nel salone mons. Baranzini delle Opere pastorali al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
L’incontro è organizzato dall’Ufficio comunicazione sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla sezione di Siracusa dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Interverranno Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa; Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, Delegato Episcopale della C.E.SI. per le Comunicazioni sociali; Vania De Luca, presidente Nazionale Ucsi; padre Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia. Modera Salvatore Di Salvo, componente della giunta nazionale Ucsi e presidente provinciale Ucsi Siracusa.
“Fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, per unire e per condividere la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da contrasti e divisioni”.

Pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata

Sabato 18, pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata delle delegazioni di Santa Lucia di Siracusa, Carlentini, Belpasso, Santa Lucia al Fortino, Santa Lucia in Ognina. Alle ore 18.00 in piazza Duomo a Catania accoglienza delle reliquie di Santa Lucia portate dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia, guidata dall’avv. Pucci Piccione. Seguirà la celebrazione della messa in Cattedrale presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo. Sono diverse decine i fedeli che prenderanno parte al pellegrinaggio. Sono stati organizzati anche alcuni pullman per arrivare al capoluogo etneo.

Esposizione straordinaria del simulacro della Patrona

Festa delle reliquie in Cattedrale

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia lunedì 13 gennaio per la Festa delle reliquie. Alle ore 17.00, alla presenza dei componenti della Deputazione della cappella di Santa Lucia, avrà luogo l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro nella Cappella della Chiesa Cattedrale. Alle 18.00 celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino, al termine della quale sarà chiusa la nicchia.

Giornata di studio e formazione a Roma

Terza edizione del Messale romano

In occasione dell’uscita italiana della terza edizione del Messale Romano, il Centro di Azione liturgica ha pensato ad una giornata di studio e formazione dal tema “Il Libro della formazione del popolo di Dio”. L’incontro, organizzato in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e con la rivista “La vita in Cristo e nella Chiesa”, si terrà nelle giornate del 12 e il 13 febbraio. Un momento di formazione per sacerdoti e seminaristi, ma anche diaconi, laici, musicisti e animatori della liturgia.
Saranno illustrate le motivazioni e le caratteristiche della terza edizione del Messale – spiega don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano – mettendo in luce le potenzialità pastorali in ordine all’ars celebrandi e alla catechesi. La scelta di collaborare con il PIMS nasce dal risalto che il Messale vuole dare al canto non solo nella liturgia, ma della liturgia. Nel comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI si afferma: “Il Libro del Messale non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita. Nell’intenzione dei Vescovi, la riconsegna del Messale diventa così occasione preziosa di formazione per tutti i battezzati, invitati a riscoprire la grazia e la forza del celebrare, il suo linguaggio – fatto di gesti e parole – e il suo essere nutrimento per una piena conversione del cuore”.

 

In allegato il programma e la scheda di iscrizione da compilare entro il 14 gennaio


Accogliere i naufraghi salvandoli dalla disumanità

Le difficoltà, la fede, il bene “provato” che rende “il cuore aperto e sensibile alla solidarietà verso gli altri”. Francesco mette in luce i tanti significati del naufragio di Paolo a Malta, nella catechesi dell’udienza generale in Aula Paolo VI,  simile ai tanti naufragi di oggi.

Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità.

La navigazione pericolosa

Il viaggio di Paolo da Cesarea a Roma è il tema della catechesi del Papa, incentrata ancora una volta sugli Atti degli Apostoli che Francesco – spiega – sono da leggere perché così, afferma, “vedrete come il Vangelo, con la forza dello Spirito Santo, arriva a tutti i popoli, si fa universale. Prendetelo. Leggetelo”. La navigazione è pericolosa per lo scatenarsi di un vento furioso ma allora Paolo interviene, rassicurando i compagni.

Da disgrazia ad opportunità

L’annuncio del Vangelo passa nel superamento della prova. “Il naufragio – afferma il Papa – da situazione di disgrazia, si muta in opportunità provvidenziale”. L’approdo a Malta segna un cambio. “I maltesi – sottolinea Francesco – sono bravi, sono miti, sono accoglienti. Da quel tempo”. Sono loro che assicurano ai naufraghi un po’ di calore e di sollievo con Paolo, che “da vero discepolo di Cristo, si mette a servizio per alimentare il fuoco con alcuni rami che prende” ma improvvisamente  viene morso da una vipera.

Dare “carne” alla parola

Da quel momento “il soggiorno a Malta diventa per Paolo l’occasione propizia per dare “carne” alla parola che annuncia ed esercitare così un ministero di compassione nella guarigione dei malati”.

Questa è una legge del Vangelo: quando un credente fa esperienza della salvezza non la trattiene per sé, ma la mette in circolo. «Il bene tende sempre a comunicarsi. Ogni esperienza di verità e di bellezza cerca per se stessa la sua espansione, e ogni persona che viva una profonda liberazione acquisisce maggiore sensibilità davanti alle necessità degli altri» (Esort. Ap. Evangelii gaudium, 9). Un cristiano “provato” può farsi di certo più vicino a chi soffre e rendere il suo cuore aperto e sensibile alla solidarietà verso gli altri.

Anche in mezzo “ad apparenti fallimenti”, Dio può agire in ogni circostanza perché “chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo”.

 

Benedetta Capelli – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

Giornata mondiale del Malato

“Mi rivolgo alle istituzioni sanitarie e ai Governi di tutti i Paesi del mondo, affinché, per considerare l’aspetto economico, non trascurino la giustizia sociale. Auspico che, coniugando i principi di solidarietà e sussidiarietà, si cooperi perché tutti abbiano accesso a cure adeguate per la salvaguardia e il recupero della salute.”

Questo l’appello di papa Francesco contenuto nel Messaggio per la XXVIII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà l’11 febbraio 2020.

«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11, 28) sarà il tema della giornata.

Ecco il materiale per l’animazione preparato dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI.

Giovedì alle ore 17.30 assemblea diocesana ed esposizione del simulacro di Santa Lucia

Dedicazione della Chiesa Cattedrale

Ricorre giovedì prossimo, 9 gennaio, l’anniversario della Dedicazione della Chiesa Cattedrale. La Cattedrale è segno di ciò che siamo chiamati ad essere: Tempio vivente di Dio, capace di far risplendere nel mondo la grazia del Signore ed accogliere tutti coloro che sono alla sua ricerca.
Alle ore 17.30 in Cattedrale assemblea diocesana alla quale interverrà don Umberto Bordoni, della Scuola Beato Angelico di Milano, che offrirà una riflessione sul significato teologico del tempio. Seguirà la celebrazione eucaristica che sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.

Nel Calendario liturgico questa data – ha scritto mons. Salvatore Pappalardo -, a motivo della sua rilevanza ecclesiale, è segnata come Solennità per la comunità diocesana: in effetti, da alcuni anni, l’abbiamo celebrata con un’assemblea pastorale. Una ricorrenza come momento particolarmente significativo per la vita della Diocesi: è la festa propria della comunità diocesana che riconosce nella Chiesa Cattedrale il segno dell’unità e della comunione col Vescovo“.

Per la ricorrenza della Dedicazione, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha disposto un’esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia. Alle 17.00 apertura della nicchia; alle 17.30 assemblea diocesana. Seguirà la celebrazione eucaristica, al termine della quale sarà chiusa la nicchia.

Mattarella all’Ucsi: “Accresciuta la responsabilità degli operatori professionali”

“Al tempo della diffusa disinformazione sul web potremmo dire che accresciuta è la responsabilità che ricade sugli operatori professionali dell’informazione”, ai quali sono consegnate due parole chiave: responsabilità e verità, come “elementi connaturati a un esercizio corretto della professione giornalistica”, consapevoli di come “l’informazione costituisca elemento basilare di una società libera e democratica”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all’Ucsi per il suo sessantesimo dalla fondazione, che è pubblicato nel numero in distribuzione della rivista dell’Unione cattolica stampa italiana, “Desk”. oltre al messaggio del capo dello Stato apre il numero anche il discorso di Papa Francesco all’Ucsi nell’udienza concessa lo scorso 23 settembre.
La missione autentica del giornalismo, osserva Mattarella, è “servire la verità sconfiggendo la menzogna”, nello spirito dell’art. 21 della Costituzione che “esalta, insieme, libertà della stampa e diritto dei cittadini”. Ai giornalisti dell’Ucsi il presidente raccomanda “onestà intellettuale e senso di responsabilità nei confronti della comunità” e ricorda che “la professione giornalistica, eticamente intesa, non richiede al professionista di dismettere la propria cultura e sensibilità, ma di restituire, con il proprio lavoro, un’informazione incondizionata e non omissiva anche di aspetti che possono contrastare con una personale visione del mondo”.
Con “gratitudine” l’Ucsi ringrazia il capo dello Stato per le sue parole, che si concludono sottolineando il contributo dato da Desk nella direzione di un giornalismo responsabile ed eticamente corretto, che continua ad apparire come un “gesto rivoluzionario”.
Raccogliendo l’invito del Papa a “non aver paura di rovesciare l’ordine delle notizie per dare voce a chi non ce l’ha” e di “raccontare le ‘buone notizie’ che generano amicizia sociale”, il numero di Desk in distyribuzione, intitolato “L’ordine delle notizie”, si propone un approfondimento sui criteri di notiziabilità al tempo del web e social media.

 

(Da Agenzia di informazione SIR)

 

(Foto: Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Papa: ogni violenza contro la donna è una profanazione di Dio

Nel grembo di Maria c’è la storia dell’umanità, c’è il futuro della Chiesa, ci sono le storie delle madri che lasciano tutto per tutelare il loro bimbo ma sono viste come “numeri in esubero”, ci sono le ferite delle donne che non vengono rispettate nel proprio corpo mentre “dal corpo di una donna – afferma Francesco – è arrivata la salvezza”. Nell’omelia della Messa nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella 53.ma Giornata mondiale della pace, il Papa ricorda che “ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna”, è lei che prende “a cuore la vita”, grazie ai suoi doni si costruisce un mondo migliore e di pace pertanto è necessario tutelare la sua dignità e soprattutto includere la donna nei processi decisionali perché una sua conquista “è una conquista per l’umanità intera”. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Non c’è salvezza senza la donna

“In Dio ci sarà per sempre la nostra umanità e per sempre Maria sarà la Madre di Dio”: sottolinea il Papa, ricordando che nel suo grembo, Dio e l’umanità si sono uniti per non lasciarsi mai più, “anche ora, in cielo, Gesù vive nella carne che ha preso nel grembo della madre. In Dio c’è la nostra carne umana!”

Donna, fonte di vita, ma continuamente offesa

Ripartire dalla vita dunque perché, Francesco lo sottolinea più volte, le donne sono fonti di vita ma non rispettate; sono “continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo”.

“Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”

La maternità umiliata

Nella riflessione del Papa non manca l’immagine del corpo della donna “sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare”; un corpo che invoca rispetto perché “è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!”

Oggi pure la maternità viene umiliata, perché l’unica crescita che interessa è quella economica. Ci sono madri, che rischiano viaggi impervi per cercare disperatamente di dare al frutto del grembo un futuro migliore e vengono giudicate numeri in esubero da persone che hanno la pancia piena, ma di cose, e il cuore vuoto di amore.

Custode del cuore

“Secondo il racconto della Bibbia, la donna giunge al culmine della creazione, come il riassunto dell’intero creato. Ella, infatti, racchiude in sé il fine del creato stesso: la generazione e la custodia della vita, la comunione con tutto, il prendersi cura di tutto”. Così Francesco spiega il custodire di Maria, quel “mettere a posto” con amore anche le avversità, offrendo e affidando ogni cosa a Dio. Un’azione che segnerà la sua vita di madre, dalla nascita del Bambino fin sotto la Croce.

Donna, mediatrice di pace

Francesco rimarca quel “vedere dentro”, invitando a chiedere ad ognuno di noi se davvero guardiamo con il cuore alla vita delle persone che abbiamo accanto senza distruggerle con le chiacchiere, mettendo invce al centro Dio e non valori come il potere, le ricchezze e i successi. “Solo se la vita ci sta a cuore – afferma il Papa – sapremo prendercene cura e superare l’indifferenza che ci avvolge”. E’ questa la grazia da chiedere in questo anno: “prendere a cuore gli altri”, “prenderci cura degli altri”.

La rivoluzione della tenerezza

Dal primo incontro di sguardi e di amore tra Maria e Gesù è nata la “rivoluzione della tenerezza”, compito che la Chiesa è chiamata a portare avanti perché come Maria, “è donna e madre, e nella Madonna ritrova i suoi tratti distintivi”.

Vede lei, immacolata, e si sente chiamata a dire “no” al peccato e alla mondanità. Vede lei, feconda, e si sente chiamata ad annunciare il Signore, a generarlo nelle vite. Vede lei, madre, e si sente chiamata ad accogliere ogni uomo come un figlio.

 

Benedetta Capelli – Città del Vaticano
(Sintesi tratta da VaticanNews)

“Venite adoremus”, concerto dell’Epifania

Lunedì 6 gennaio, con inizio alle ore 19.00, nella parrocchia di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, si terrà il concerto dell’Epifania dal titolo “Venite adoremus” del coro polifonico “Giuseppe De Cicco” diretto dal maestro Maria Carmela De Cicco. Saranno eseguiti anche canti di Natale della tradizione popolare.