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Veglia di preghiera a Floridia per il nuovo anno scolastico

Una preghiera comunitaria per l’avvio del nuovo anno scolastico a Floridia.

Una veglia di preghiera, chiedendo la benedizione del Signore, accompagnerà l’inizio dell’anno scolastico. In accordo con i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi, Mario Bonanno, Salvo Cantone e Giorgio Agnellino, e del liceo “Leonardo da Vinci” Marcello Pisani, la comunità scolastica si incontrerà per pregare giovedì 23, alle ore 20, in Chiesa Madre.

L’inizio di un nuovo anno scolastico – sottolinea Don Alessandro Genovese  arciprete della Chiesa Madre – è sempre un momento di trepidazione per i nostri ragazzi e custodisce il fascino dell’attesa. Quest’anno, però, sembra un po’ tutto più complicato. L’incertezza dell’epidemia sembra spegnere la speranza. Dinanzi a questa situazione, cosa fare? La sapienza dei nostri padri ci ricorda che per iniziare bene ogni cosa bisogna affidarsi alla benedizione del Signore. Il Salmo 121 recita infatti: “Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto?” Dinanzi a questa situazione così complicata, che chiede tante fatiche a tutto il corpo scolastico, agli studenti e alle famiglie, bisogna rimettersi nelle mani del Signore che è aiuto, forza, protezione e incoraggiamento”.

Insieme alle famiglie scolastiche della città di Floridia, con un momento di preghiera, si vuole accompagnare, dunque, l’inizio dell’anno scolastico.

Papa Francesco: “L’accesso alle cure sia per tutti”

Esistono tante marginalità che creano ingiustizie tra nazioni e popoli. Ce lo insegna Francesco che oggi, ricevendo in udienza la delegazione della Fondazione Banco Farmaceutico per il 20.mo dalla nascita, ha sottolienato i pericoli di quella che ha definito “marginalità farmaceutica”.

A volte si corre il rischio di non potersi curare per mancanza di soldi, oppure perché alcune popolazioni del mondo non hanno accesso a certi farmaci. C’è anche una “marginalità farmaceutica”. E dobbiamo dirlo questo. Questo crea un ulteriore divario tra le nazioni e tra i popoli. Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile.

La proposta di Francesco è in un impegno dal respiro globale: “Conosciamo il pericolo della globalizzazione dell’indifferenza. La globalizzazione dell’indifferenza. Vi propongo invece di globalizzare la cura, cioè la possibilità di accesso a quei farmaci che potrebbero salvare tante vite per tutte le popolazioni. Per fare questo c’è bisogno di uno sforzo comune, di una convergenza che coinvolga tutti. E voi siete l’esempio di questo sforzo comune”.

Per Francesco, chi produce farmaci e chi li dispensa possono, ognuno nel proprio campo, orientare sempre più le proprie competenze al servizio e alla prossimità.

Le aziende farmaceutiche, sostenendo la ricerca e orientando la produzione, generosamente possono concorrere ad una più equa distribuzione dei farmaci. I farmacisti sono chiamati a svolgere un servizio di cura in prossimità alle persone più bisognose, e in scienza e coscienza operano per il bene integrale di quelli che a loro si rivolgono.

E come in una catena in cui ogni anello rappresenta un passaggio indispensabile, anche i governanti “sono chiamati a costruire un mondo più giusto” attraverso “scelte legislative e finanziarie” “in cui i poveri non vengano abbandonati”

La recente esperienza della pandemia, ricorda poi il Papa, ha innestato una grave crisi economica che genera ulteriore povertà e, nello specifico, “povertà farmaceutica”.

“Benedico tutti voi qui presenti, le vostre famiglie; benedico e chiedo a Dio che benedica tutti voi che, come ha detto il presidente, siete di diverse religioni. Ma Dio è padre di tutti e io chiedo: Dio, benedica tutti voi, le vostre famiglie, il vostro lavoro, la vostra generosità.”

Emanuela Campanile – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

Sabato 24 ottobre alle ore 16.30 al Santuario della Madonna delle Lacrime

Le Chiese di Siracusa e Caltanissetta insieme annunciano l’ordinazione episcopale di mons. Lomanto

Le Chiese di Siracusa e Caltanissetta annunciano con gioia l’Ordinazione Episcopale di S.E. mons. Francesco Lomanto, arcivescovo metropolita di Siracusa.

La celebrazione avrà luogo sabato 24 ottobre alle ore 16.30 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa.

Nel rispetto delle norme anti-covid l’accesso alla Basilica sarà consentito esclusivamente alle persone munite di pass.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming nei canali dell’Arcidiocesi: sul sito www.arcidiocesi.siracusa.it; sul canale You Tube Arcidiocesi di Siracusa e sulla pagina Facebook Arcidiocesi di Siracusa.

L’Accademia mariana su criminalità e religiosità

Una mappatura della criminalità a livello regionale, nazionale e internazionale e un’ampia analisi dell’interferenza dei fenomeni mafiosi nelle religiosità popolare: ad offrirla è la prima pubblicazione del nuovo Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminosi e mafiosi della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Lo studio è stato presentato oggi a Roma, al Museo delle Civiltà, insieme all’Osservatorio per le Policy Transdisciplinari Internazionali, all’incontro “Liberare Maria dalle mafie e dal potere criminale”. Il 15 agosto scorso, in una lettera a padre Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia, il Papa aveva espresso apprezzamento per il dipartimento nato a luglio di quest’anno e voluto anche “per liberare la figura della Madonna dall’influsso delle organizzazioni malavitose”.

Francesco aveva evidenziato che “la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà”. “È necessario che lo stile delle manifestazioni mariane sia conforme al messaggio del Vangelo e agli insegnamenti della Chiesa” aveva aggiunto, rimarcando che quanti partecipano a tali manifestazioni “sono chiamati a rendere dappertutto una valida testimonianza cristiana, mediante una sempre più salda adesione a Cristo e una generosa donazione ai fratelli, specialmente i più poveri”.

Tiziana Campisi – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

Parla mons. Sebastiano Amenta, delegato ad omnia della Diocesi di Siracusa

Il prestito del Caravaggio? Simbolico della deriva valoriale che viviamo

“E’ chiaro che occorre ritrovare la via del dialogo, del confronto serrato ma sereno e costruttivo; è affrontando i problemi che si possono risolvere definitivamente, partendo dall’ascolto delle ragioni dell’altro. Le recenti questioni sul prestito o meno del Caravaggio sono solo un aspetto marginale ma simbolico della deriva valoriale che stiamo vivendo”. Sono le parole di mons. Sebastiano Amenta, delegato ad omnia della Diocesi di Siracusa, intervistato da Orazio Mezzio, direttore del settimanale Cammino, sulla vicenda della tela il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio.

Il dibattito che si è acceso in merito al prestito del quadro ha visto l’intervento di persone che liberamente hanno espresso il loro parere, ma senza averne cognizione di causa. La tela del Caravaggio non è un’opera d’arte come le altre esposte nei musei perché ha uno statuto giuridico diverso. Inoltre, anche se requisita con le leggi eversive, è una pala d’altare e per questo è vincolata dalla legge alla cosiddetta deputatio ad cultum, è cioè destinata al culto e non può essere utilizzata per altro. In questa vicenda si è scientemente ignorato questo principio giuridico sancito dal Concordato tra Stato e Chiesa” ha chiarito mons. Amenta.

 

 

Ecco l’intervista completa:

FRA LE LUCI E LE OMBRE DEL CARAVAGGIO ARETUSEO: PARLA IL VICARIO SEBASTIANO AMENTA

Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Domenica 13 settembre, esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia nella chiesa Cattedrale di Siracusa. Si tratta dell’ultima esposizione decisa dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia dopo la seconda domenica dei mesi di luglio e agosto. Il simulacro di Santa Lucia viene esposto per consentire ai fedeli di rivolgere un saluto ed una preghiera alla patrona.

La Deputazione, guidata dal presidente Pucci Piccione, ha disposto una serie di linee guida ed un piano di evacuazione nel rispetto delle normative covid 19. L’apertura della nicchia che custodisce il Simulacro avverrà a porte chiuse. I cancelli della Cattedrale saranno aperti alle ore 7,45. Sono previste tre messe: alle ore 8.00, alle ore 11.30 e alle ore 19.00.

Durante lo svolgimento delle funzioni religiose non sarà consentita la visita al Simulacro. Nel rispetto delle normative covid19 la capienza della Chiesa Cattedrale è di 100 persone.

I fedeli saranno in fila, distanziati, attraverso un percorso delimitato, e potranno stazionare in piedi al massimo due persone all’interno della Cappella il tempo necessario per una preghiera. Verranno utilizzate per l’ingresso e per l’uscita le attuali vie per la visita dei turisti. All’ingresso ed all’uscita ci sarà materiale igienizzante e i fedeli dovranno indossare la mascherina all’interno della Cattedrale. Saranno presenti i volontari per verificare l’osservanza delle disposizioni.

La chiusura della nicchia avverrà dopo la S. Messa delle ore 19.00 a porte chiuse e senza la presenza di fedeli. Quindi le visite al Simulacro termineranno inderogabilmente alle ore 18,45. L’apertura e la chiusura della nicchia saranno visibili in streaming sulla pagina Facebook della Deputazione.

Francesco: i giovani hanno diritto all’istruzione nonostante le guerre

Giornata internazionale della tutela dell’educazione dagli attacchi

Papa Francesco ha ricordato che oggi si celebra la prima Giornata internazionale della tutela dell’educazione dagli attacchi, nell’ambito dei conflitti armati, e ha rivolto un appello affinchè sia garantita ai bambini e ai giovani l’educazione e l’istruzione cui hanno diritto e bisogno per crescere.

Invito a pregare per gli studenti che vengono privati così gravemente del diritto all’educazione, a causa di guerre e terrorismo. Esorto la Comunità internazionale ad adoperarsi affinché vengano rispettati gli edifici che dovrebbero proteggere i giovani studenti. Non venga meno lo sforzo per garantire ad essi ambienti sicuri per la formazione, soprattutto in situazioni di emergenza umanitaria. 

La Giornata è un’iniziativa dell’Onu che oggi la celebrerà con una condanna da parte dell’Assemblea generale agli attacchi all’istruzione e all’uso militare delle scuole in violazione del diritto internazionale.

Secondo l’Unicef, tra aprile 2017 e dicembre 2019, il numero delle scuole chiuse a causa delle violenze in Burkina Faso, Mali e Niger è aumentato di sei volte.  Nel solo Burkina Faso, 2.500 scuole hanno chiuso a causa delle violenze, privando 350 mila bambini dell’accesso all’istruzione.

Il diritto internazionale offre oggi un’ampia tutela giuridica ai diritti dei bambini coinvolti nei conflitti armati grazie agli strumenti “storici”del diritto umanitario e alle più dettagliate e recenti disposizioni come le quattro Convenzioni di Ginevra. Tuttavia, nella realtà, i bambini rimangono le prime vittime delle violenze e delle guerre che ancora oggi sconvolgono molti Paesi del mondo.

Adriana Masotti – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

Parolin: la religiosità popolare va purificata dalla malavita

Basta sfruttamento dell’immagine e del culto della Vergine da parte della criminalità. Il Papa lo aveva detto con chiarezza una ventina di giorni fa, scrivendo alla Pontificia Accademia Mariana internazionale per congratularsi riguardo la creazione di un Dipartimento di analisi e di studio dei fenomeni criminali e mafiosi.

Il cardinale Pietro Parolin in Calabria, al Santuario di Torre Ruggiero, in provincia di Catanzaro, ha celebrato Messa per la festa della Madonna delle Grazie. Una “piccola Lorudes”, aveva definito il luogo, incastonato in una terra chiamata – aveva soggiunto – a fare riferimento alle sue “risorse di fede, di cultura, di tradizione, di lavoro” e a non dimenticare la “speranza”. E “parlando del grandissimo tesoro” della religiosità popolare, il segretario di Stato ha ribadito con i giornalisti che lo sollecitavano sul punto la necessità di “purificare la religiosità popolare dagli elementi che non sono propri, tanto più se sono elementi malavitosi o elementi criminali”.

E tuttavia non sono solo gli “inchini” delle statue della Madonna davanti alle case dei boss o altre forme di abuso a dover essere estirpate dalla pietà popolare. Ci sono, ha rilevato il cardinale Parolin, “anche di tante forme di superstizione” e dunque “tutto un lavoro da fare a cui i pastori si dedicano con grande attenzione” per preservare il “valore” di queste forme di devozione popolare, “di cui – ha concluso – la Chiesa non può fare a meno proprio perché in tutte le situazioni sostiene la fede”.

Alessandro De Carolis – Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

Festa della Madonna delle Grazie a Buccheri

Prende il via ufficialmente domani, domenica 6 settembre, la festa della Madonna delle Grazie a Buccheri. I festeggiamenti sono iniziati martedì 25 agosto con la giornata dedicata al sacramento della confessione; poi la novena e domani i 21 colpi di cannone apriranno la festa. Alle 19 solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Daniele Lipari e atto di affidamento alla Madonna dei bambini nati nell’anno. Da mercoledì 9 accoglienza del reliquiario della Madonna delle Lacrime e giovedì la celebrazione presieduta dal rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo.

Sabato 12 la giornata dedicata agli ammalati e ai disabili e domenica 13 alle ore 19.00 la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, amministratore apostolico della Diocesi. Si concluderà con l’atto di affidamento della comunità di Buccheri alla Vergine Maria.