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Momento di preghiera per ricordare George Floyd

Giovedì 25 giugno alle ore 19.00 sarà celebrata nel Santuario della Madonna delle lacrime una Santa Messa in suffragio di George Floyd, alla quale seguirà l’Adorazione Eucaristica in riparazione contro ogni forma di violenza e razzismo.
A un mese dalla follia omicida che ha sconvolto l’America ed il mondo intero, il rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, invita tutti a questo momento di preghiera, commentando: “Il mondo aveva pensato che il virus più pericoloso fosse quello del covid19, ma sono bastati 8’ e 37’’ per capire ancora una volta che il germe della violenza e del razzismo umiliano e prostrano l’umanità più di qualsiasi virus”.

Dal 30 giugno al 16 luglio nelle chiese in tutta la Diocesi

L’arcivescovo ordina 21 diaconi permanenti

Ventuno diaconi permanenti saranno ordinati dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, nelle prossime settimane. “Ci uniamo spiritualmente alla preghiera della comunità ecclesiale che li accoglie e li affidiamo alla grazia dello Spirito Santo perché renda proficuo il loro ministero pastorale” ha scritto mons. Pappalardo spiegando che sono stati espletati con esito positivo gli scrutini dei candidati al ministero sacro del diaconato permanente e dopo aver sentito il parere più che favorevole dei parroci e responsabili della loro formazione è stato stilato un calendario.

Si inizierà il 30 giugno, nella Chiesa Madre di Floridia, con l’ordinazione di Ettore Ferlito, Luciano Interlandi, Claudio Spada, Giuseppe Trapani.
Il 4 luglio, nella chiesa Madre di Augusta, ordinazione di Giuseppe D’Angelo, Antonello Fotia e Vito Granata.
Il 5 luglio, nella Chiesa Cattedrale a Siracusa, ordinazione di Antonio Trigila.
Il 6 luglio, nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, ordinazione per Alessandro Mollica, Antonino Pulvirenti, Pasqualino Siringo.
L’8 luglio, nella chiesa Santa Chiara di Priolo Gargallo, ordinazione di Rocco Toro.
L’11 luglio, nella chiesa Madre di Dio a Siracusa, ordinazione di Giovanni Conselmo, Francesco D’Alpa, Salvatore Formosa, Angelo Spicuglia.
Il 12 luglio, nella chiesa Santa Sofia di Sortino, ordinazione di Pietro Rizzo; e nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria e Sant’Anna a Carlentini, ordinazione di Giuseppe Marino.
Il 13 luglio, nel Santuario Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, ordinazione di Biagio Gagliardo.
Il 16 luglio, nella chiesa Madonna del Carmelo a Floridia, ordinazione di Fabio Ferlito e Rocco Motta.

Dalla Conferenza Episcopale Siciliana

Prematura la ripresa delle processioni

Prematura la ripresa delle processioni“. Lo scrivono i vescovi di Sicilia commentando la comunicazione del ministero dell’Interno che allenta la restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria.
Una comunicazione del Ministero dell’Interno alla CEI ha allentato le restrizioni rigide riguardanti talune devozioni popolari, che toccano la sensibilità di fede della nostra gente. Nell’accogliere favorevolmente tali aperture, i Vescovi siciliani ritengono prematura la ripresa delle processioni, consapevoli che il fervore religioso dei fedeli e il loro attaccamento alla Beata Vergine e ai Santi non facilitano l’attuazione puntuale delle disposizioni di contenimento del contagio. Dispiace, peraltro, che la ristrettezza dei tempi non rende possibile neanche l’omaggio pubblico alla Santissima Eucaristia nella solennità del Corpo e Sangue del Signore.
Sperando che presto si possa tornare a venerare la Madonna e i Santi secondo le tradizioni tipiche di ogni Chiesa locale, i Vescovi affidano alla loro intercessione l’amata terra di Sicilia, affinché sia presto definitivamente liberata dalla terribile pandemia“.

Messa in suffragio di mons. Pasquale Magnano

Sabato 13 giugno, alle ore 19.00, sul sagrato della Cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di mons. Pasquale Magnano, già rettore del Santuario dal 1992 al 1996.
Quattro anni di intenso lavoro, svolto con dedizione, al servizio dell’Arcano Linguaggio delle Lacrime di Maria a Siracusa a cui rimase legato per il resto della sua vita sacerdotale. Alla Vergine delle Lacrime, nel 2012, dedicò una Chiesa fatta costruire in Madagascar. È stato il Rettore che ha completato la costruzione del Santuario Madonna delle Lacrime, collaborando Mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo di Siracusa dal 1990 al 2008, che lo nominò Rettore nel 1992. Nel 1994, accolse il Santo Papa Giovanni Paolo II, per la Dedicazione del Santuario Madonna delle Lacrime.

La Presidenza CEI: su omofobia non serve una nuova legge

Preoccupazione per le proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati contro i reati di omotransfobia: per questi ambiti non solo non si riscontra alcun vuoto normativo, ma nemmeno lacune che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni.
“Anzi, un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui – più che sanzionare la discriminazione – si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte. (…) Crediamo che si deva innanzitutto promuovere l’impegno educativo nella direzione di una seria prevenzione che contribuisca a scongiurare e contrastare ogni offesa alla persona”.

 

 

 

 

 

In allegato la nota della Presidenza della Cei


Sospese le manifestazioni esterne in onore dei Santi

Sospensione in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Siracusa di ogni manifestazione esterna sia in occasione di feste in onore di Santi sia in ogni altra ricorrenza o iniziativa pastorale. E’ quanto ha disposto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, che ha firmato un decreto che resterà in vigore fino a nuove disposizioni.

Nel rispetto delle prescrizioni date queste ricorrenze così care alle devozione del nostro popolo siano vissute nella preghiera offrendo adeguate occasioni di catechesi con una particolare attenzione ad una rinnovata testimonianza della carità specie i nei riguardi di chi sta vivendo situazioni di particolare difficoltà economica” si legge nel decreto.

Il provvedimento si è reso necessario “in considerazione della normativa emanata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con la quale sono state date prescrizioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19“. E inevitabilmente tra le “molteplici espressioni della pietà del nostro popolo ci sono le processioni in occasione delle feste dei Santi che registrano sempre una larga partecipazione di devoti ed il cui svolgimento non permette l’osservanza del divieto di assembramento e dell’obbligo del distanziamento sociale prescritto dalle norme“.  

 

#chiciseparerà

“Maria piange e veglia nel cuore della famiglia umana”

Non si terrà nel Santuario di Siracusa la programmata Giornata Sacerdotale Mariana dei presbiteri della Sicilia, prevista per martedì 9 giugno. Per l’occasione i Vescovi della CESi – Conferenza Episcopale Siciliana hanno fatto sentire la loro vicinanza a tutti i Sacerdoti della Sicilia inviando una lettera: “Sentiamo l’esigenza di lasciarci interrogare da quelle lacrime. Le lacrime indicano condivisione, sofferenza, compassione, purificazione. Le lacrime interpellano, scuotono, piegano i cuori più induriti. Maria ha pianto accanto a una donna ammalata, nel cuore di una famiglia. Anche oggi piange e veglia nel cuore della famiglia umana per sostenere e consolare tutti coloro che hanno perso i loro cari a causa della pandemia. Con Maria, l’Odigitria, Colei che ci indica la Via, corriamo ancora più velocemente come atleti per giungere alla meta e conquistare il premio, Cristo Gesù” (Cesi, 31 maggio 2020).

Veglia di Pentecoste in Cattedrale e benedizione degli Oli

“Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra”

Dobbiamo essere più motivati nella nostra fede, maggiormente attenti nell’esercizio della solidarietà e della carità fraterna, sempre pronti nel dare ragione della nostra speranza! Per questi compiti abbiamo davvero bisogno dell’azione vivificante dello Spirito di Dio. Perciò, abbiamo invocato insieme: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra. Queste le parole dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo che ha presieduto la veglia di Pentecoste nella Chiesa Cattedrale. Una celebrazione per la benedizione degli Oli che serviranno per la celebrazione dei sacramenti. Oli che sono stati offerti, come tradizione ormai da diversi anni, dalla Coldiretti di Siracusa.

Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terraCosì abbiamo pregato con il versetto del Salmo Responsoriale – ha detto mons. Pappalardo -. Credo anche, carissimi fratelli e sorelle, che sia propria questa l’invocazione che meglio esprime i sentimenti del nostro animo in questo particolare periodo, segnato dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.Abbiamo sperimentato in questo tempo quanto l’apostolo Paolo scriveva ai cristiani di Roma: «tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo».

Abbiamo vissuto giorni di afflizione; abbiamo sofferto per le notizie di morte di tanti uomini e donne, vittime del virus; forse, anche qualcuno di noi è stato provato dalla scomparsa di un parente o amico; tutti, poi, siamo stati obbligati a condurre uno stile di vita non pienamente confacente alle nostre consuete abitudini e ai nostri legittimi desideri e diritti. Abbiamo sperimentato davvero la nostra personale fragilità e la precarietà di tanti progetti e modelli di vita sociale.
Anche questa nostra assemblea liturgica risente oggi dello stato di sofferenza ancora vigente: infatti, tutti – presbiteri, diaconi, fedeli laici – avremmo voluto celebrare in gioiosa comunione questo momento particolarmente importante per la vita della comunità ecclesiale e, invece, ci ritroviamo qui solamente una ristretta rappresentanza sia di fedeli laici che di ministri ordinati.
Come vi scrivevo in una lettera di questo periodo, dovremo però saper trarre profitto da questa esperienza dolorosa per dare nuovo impulso alla nostra vita di autentici discepoli del Signore: dobbiamo essere più motivati nella nostra fede, maggiormente attenti nell’esercizio della solidarietà e della carità fraterna, sempre pronti nel dare ragione della nostra speranza! 

Per questi compiti abbiamo davvero bisogno dell’azione vivificante dello Spirito di Dio. Perciò, abbiamo invocato insieme: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra”. Questa nostra preghiera, sappiamo bene, è sostenuta e avvalorata dalla promessa di Gesù: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità» (Gv 14,16-17). I Vangeli ci raccontano che Gesù Risorto comunica ai discepoli il Suo Spirito! 

A tal proposito, la parola del Vangelo di questa liturgia è molto ricca di significato e apre il cuore alla speranza. Dice Gesù: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Aggiunge l’evangelista Giovanni: «Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui».  L’immagine dei “fiumi di acqua viva” è molto eloquente: questo significa che lo Spirito Santo è effuso nei nostri cuori in abbondanza, secondo la misura dell’amore di Cristo Gesù, che ha dato la sua vita per noi.  «Il Paraclito, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome – aggiunge ancora Gesù – lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). Come ci ha ricordato pure l’apostolo Paolo: «lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili (…) egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio».

La solennità della Pentecoste, carissimi fratelli e sorelle, ci fa rivivere questo mistero di grazia: il Signore Gesù effonde su di noi, come sui primi discepoli, lo Spirito Santo. Non siamo dunque soli, privi dell’aiuto di Dio, quasi abbandonati alla nostra connaturale fragilità, dal momento che lo Spirito di Gesù abita in noi, intercede per noi, ci fortifica e ci santifica “secondo i disegni di Dio”. Dobbiamo, piuttosto, lasciarci illuminare dalla sua luce, lasciarci riscaldare il cuore dal suo amore, dobbiamo «camminare, come ci ricorda ancora l’apostolo Paolo, non secondo la carne, ma secondo lo Spirito» (Rm 8,4), perché “«tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio» (Rm 8,14).

La vita del singolo discepolo come pure la vita della Chiesa è segnata dall’evento della Pentecoste: perché fortificati e guidati dallo Spirito Santo, gli apostoli rendono testimonianza al Signore Risorto; animati dallo Spirito, annunciano il Vangelo del Regno e comunicano la grazia della salvezza mediante quei “segni” istituiti dal Signore Gesù. La Chiesa – ha continuato il Pastore della Chiesa Siracusana – perché animata dallo stesso Spirito, continua nel tempo, secondo il modello apostolico, la missione inaugurata da Gesù: attraverso la Parola ed i sacramenti raggiunge tutti gli uomini per renderli partecipi della salvezza di Dio. Per questa ragione, volendo evidenziare l’azione dello Spirito Santo nella missione della Chiesa, mi è parso conveniente e plausibile, a preferenza di altri giorni della settimana, collocare nel contesto liturgico di questa Veglia di Pentecoste la benedizione degli Oli che serviranno per la celebrazione dei sacramenti”.

L’emergenza sanitaria ha di fatto rinviato la benedizione degli Oli prevista il Giovedì Santo.
“Sono gli Oli sacri che la Chiesa adibisce nella celebrazione del Battesimo, della Confermazione, dell’Unzione degli Infermi e dell’Ordine; anche alcuni luoghi ed oggetti, particolarmente dedicati per il culto divino, ricevono l’unzione con i predetti Oli. L’unzione con l’olio, fin dall’Antico Testamento, è stata recepita e valorizzata dal popolo di Dio come segno di predilezione da parte di Dio, di consacrazione per una missione e di una nuova dignità.  Non a caso il Vangelo di Luca ci riferisce che Gesù, iniziando la sua missione, si presenta nella sinagoga di Nazareth come l’Unto del Signore inviato per portare il lieto annunzio della salvezza.

Di questa unzione siamo partecipi tutti noi che, mediante i sacramenti dell’iniziazione cristiana, siamo costruiti, quali “pietre vive”, «come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo» (1 Pt 2,5).

La benedizione degli Oli riguarda dunque tutto il popolo santo di Dio, con uno speciale riferimento a quanti nella comunità dei fedeli siamo chiamati ad esercitare il sacerdozio ministeriale per la santificazione di coloro che, mediante la fede ed i sacramenti, vengono incorporati a Cristo Gesù. Siamo grati al Signore che anche quest’anno ci ha dato la grazia e la gioia di celebrare questi doni del suo amore, e con le parole del libro dell’Apocalisse, diciamo: «A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen» (Ap 1,5-6)”.