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Sabato 25 la Scuola della Parola con l'arcivescovo Lomanto

Giornata mondiale della Gioventù

Si terrà a Lisbona in Portogallo dall’1 al 6 agosto la Giornata Mondiale della Gioventù. L’Ufficio di Pastorale Giovanile rende noto che è necessario definire la partecipazione. La partenza sarà lunedì 31 luglio per rientrare lunedì 7 agosto. Il viaggio aereo sarà da Catania a Siviglia e poi lo spostamento sarà in autobus dall’aeroporto di Siviglia a Lisbona. Il costo prevede: viaggio, vitto e alloggio per l’intera durata della permanenza a Lisbona, gli spostamenti (da Siviglia a Lisbona, all’interno di Lisbona, e da Lisbona a Siviglia), e l’intero kit del pellegrino della GMG. La sistemazione a Lisbona sarà presso delle scuole, o altre strutture che ci verranno indicate, quindi è necessario organizzarsi con zaino, stuoino e sacco a pelo. Sarà ancora possibile iscriversi alla GMG di Lisbona fino all’11 febbraio 2023, inviando una mail a siracusagiovani@outlook.it.
L’Ufficio Nazionale di Pastorale Giovanile della CEI ci invita a comunicarvi che l’iscrizione alla GMG da parte di tutti, anche di coloro i quali non volessero partecipare con la proposta offerta dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile deve comunque essere fatta attraverso il nostro Ufficio Diocesano – spiega don Daniele Lipari, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile -. Non siamo ancora in grado di fornirvi il programma dettagliato della GMG in quanto non è ancora stato reso noto dal Comitato Organizzativo Centrale. In seguito, vi comunicheremo alcuni incontri che svolgeremo in preparazione alla GMG e vi forniremo del materiale che potrete utilizzare con i giovani nelle vostre comunità per prepararci a questo grande e importante evento che coinvolgerà i giovani della Chiesa. Sin da ora, invitiamo tutti i giovani delle nostre comunità sabato 25 febbraio alle ore 20.00 presso la nostra Chiesa Cattedrale per la Scuola della Parola tenuta dal nostro Arcivescovo mons. Francesco Lomanto“.

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In Cattedrale si celebra la Giornata nazionale per la Vita

La morte non è mai una soluzione

“La morte non è mai una soluzione” è il tema scelto dalla Conferenza Episcopale Italiana per celebrare la 45a Giornata Nazionale per la Vita domenica 5 febbraio.
Attraverso una lettura contestatrice della cultura di morte, che si insinua a tutti i livelli, siamo invitati a una profonda riflessione etica ricordandoci che «Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte» (Sap 1,14). Compito quindi di tutti i cristiani è difendere e sostenere la vita in tutte le sue manifestazioni” spiegano i responsabili dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia, mons. Salvatore Marino, con Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro.
Poiché la Giornata per la Vita coincide con la Festa di Sant’Agata, che vedrà la presenza di tutti i vescovi di Sicilia presso la Cattedrale di Catania, a Siracusa l’evento celebrativo diocesano è stato anticipato a sabato 4, alle ore 17.00.
Dopo l’accoglienza in via Minerva si procederà verso la Cattedrale dove avranno luogo gli interventi di Salvo Sorbello, Presidente del Forum delle associazioni familiari della provincia di Siracusa; Gabriele Burgio, presidente sezione Unitalsi Sicilia orientale; Giovanni Moruzzi, Responsabile UOSD Hospice Cure Palliative ASP Siracusa e Donatella Piccione, direttrice Casa di Riposo Sant’Angela Merici di Siracusa. Alle ore 18.30 la celebrazione eucaristica che sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. L’Ufficio pastorale per la famiglia ha invitato tutte le realtà parrocchiali ed ecclesiali a promuovere per domenica le attività in parrocchia.
Un titolo molto forte e intrigante – ha spiegato mons. Salvatore Marino -. Un modo per mettere in risalto la necessità di avere una mentalità propositiva e aperta al futuro. Vivremo la giornata con due momenti: uno aggregativo nel passaggio da piazza Minerva alla Cattedrale. E poi abbiamo chiesto ad alcune persone una testimonianza nel servizio alla vita. La vita è una realtà complessa. L’arcivescovo, che ci accompagna in questo cammino, ha voluto anticipare la giornata proprio per fare una riflessione adeguata. La nostra società risolve i problemi eliminandoli. La proposta è trovare forme di sostegno alla soluzione dei problemi per far crescere le persone. Accettare questo superamento della morte come soluzione dei problemi”.
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In occasione della Giornata mondiale del Malato

Invece un samaritano

In occasione della Giornata Mondiale del Malato, che si celebra sabato 11 febbraio, l’Ufficio per la Pastorale della salute propone alcuni momenti di comunione e riflessione.
Si inizia venerdì 3, alle ore 16.00, nella parrocchia San Luca evangelista all’interno dell’ospedale Umberto I, con la trasmissione del momento di preghiera di ringraziamento a Dio per i curanti “Invece un samaritano”.

“Chi prende sul serio il Vangelo non può esimersi dallo spendersi per gli altri – spiega padre Raffaele Aprile, direttore della Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi -. Se è vero come è vero che l’amore è il comandamento che qualifica il nostro essere cristiani ” da questo vi riconosceranno che siete miei discepoli , se vi amerete l’un l’altro come io vi ho amati”, ne deriva che sull’amore si costruisce la comunità ecclesiale. Una comunità plasmata dall’amore è necessariamente una comunità in uscita, una comunità che non teme di compromettersi e di rischiare, una comunità che nel suo vivere si ispira alla vicinanza, alla tenerezza, alla compassione. Cristo beneficava e sanava, guariva ogni sorta di infermità, la sua azione era un’azione sostanzialmente sanante. Andare incontro all’altro con amore comporta capire i problemi, le attese di chi ci sta di fronte, avere il coraggio e la forza di condividere gioie e dolori, fatiche e speranze, le croci, le vittorie e le sconfitte”.

Giovedì 9, al Centro congressi della basilica Santuario Madonna delle Lacrime, incontro su “Una comunità che si fa carico del malato è sanante e sanata”. Alle ore 18.00 introdurrà padre Raffaele Aprile, direttore della Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi. Dopo i saluti dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, e del rettore della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, interverranno Antonina Franco sul Ruolo del medico; Massimo Tirantello su “Parole e gesti per curare la persona”; Cristiano Celesia su “Sport e disabilità intellettiva”; Roberta Platania su “Sanare o essere sanati”; Francesco Rametta su “Il malato nella comunità”; Roberto Cafiso su “L’intreccio d’amore tra fede e ragione”. Le conclusioni sono affidate a monsignor Decio Cipolloni, già assistente nazionale dell’Unitalsi.

Infine sabato 11, si celebra la trentunesima Giornata Mondiale del Malato, sul tema “Abbi cura di lui”. Il programma prevede alle ore 17.00 l’arrivo del quadretto della Madonna delle Lacrime nella chiesa di San Luca Evangelista dell’ospedale. A seguire la processione con il rosario ed il quadretto fino al Santuario della Madonna delle lacrime e alle ore 18.00 la solenne celebrazione presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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C’è Pace senza Perdono?

Si intitola “C’è Pace senza Perdono?”  l’incontro che si terrà venerdì 3 febbraio alle ore 17,30 all’Auditorium dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa.
Interverranno Enrico Tiozzo, Presidente della Federazione Centri di Solidarietà; Vincenzo Bellomo, responsabile dei progetti Pro Terra Santa di Betlemme; Wafa Musleh dell’ospedale per bambini di Betlemme. Modera Iole Randazzo del Centro di Solidarietà di Siracusa.
E’ il terzo appuntamento del ciclo di incontri su “Il Perdono: uno spazio fragile” organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Penitenziaria in collaborazione con la Caritas diocesana, l’ISSR San Metodio, il Centro Culturale San Massimiliano Maria Kolbe, il Centro di Solidarietà, la Libera Associazione Forense e la sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.
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Quattro incontri sul concilio ecumenico Vaticano II

Ritrovare il Concilio

Il concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) dice ancora qualcosa alla Chiesa cattolica? Di certo è la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali, come contributo specifico al cammino sinodale intrapreso lo scorso anno, propone quattro incontri sul concilio per riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.
Si inizia venerdì 27 gennaio, alle ore 18.00 al centro congressi del Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa con don Pino Ruggieri, docente emerito di Teologia Fondamentale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. 

Secondo incontro venerdì 17 febbraio,  alla parrocchia San Giuseppe Innografo ad Augusta, sempre alle ore 18,00 con la prof.ssa Gabriella La Mendola, docente di Storia e filosofia e ricercatrice presso la Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna.

Terzo incontro giovedì 16 marzo, alla parrocchia Cristo Re a Lentini alle ore 18,30 con la prof.ssa Sandra Mazzolini, docente ordinaria di Missiologia e decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma.

Infine si conclude venerdì 21 aprile al centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18,00, con mons. Maurizio Aliotta, docente di Storia della teologia e Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo. 

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Pacem in terris con Fabio Zavattaro

L’enciclica di Giovanni XXIII sulla pace fra tutte le genti “Pacem in terris” sarà il tema al centro della conversazione che avrà luogo sabato 28 alle ore 19.30 nella chiesa Madre di Floridia, nell’ambito della Festa della pace.
Protagonista sarà il vaticanista Fabio Zavattaro che dialogherà con il giornalista Salvo Pappalardo sul magistero pontificio da Giovanni XXIII a oggi per costruire la pace. Ad introdurre l’incontro, promosso dalla Chiesa Madre di Floridia e dall’Azione Cattolica, saranno don Alessandro Genovese e Luca Cantone, presidente di Ac a Floridia.

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Celebrazione ecumenica nella chiesa madre di Floridia

Nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, mercoledì 25 alle ore 19.15 nella chiesa Madre di Floridia, avrà luogo la celebrazione ecumenica della Parola di Dio con la partecipazione della Chiesa evangelica battista di Floridia guidata dalla pastora Ioana Ghilvaciu e dal parroco, don Alessandro Genovese. L’iniziativa è promossa dalla Chiesa Madre di Floridia e dall’Azione Cattolica.

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L'arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ha indetto l'Anno Mariano

Le lacrime della Madonna segno della compassione di Dio

Sul tema suggerito dalle parole di Papa Francesco: «Le Lacrime della Madonna sono un segno della compassione di Dio», l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ha indetto l’Anno Mariano dal 25 marzo all’8 dicembre 2023 in occasione del 70esimo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Porremo al centro della vita delle nostre Comunità parrocchiali il messaggio delle Lacrime di Maria e invito sin d’ora a prestare, durante quest’anno, una particolare attenzione alla cura delle famiglie, di quanti sono nella sofferenza e abitano le periferie esistenziali – ha spiegato l’arcivescovo -. Esorto ad un’intensa vita di preghiera, specialmente liturgica, ricorrendo con frequenza alla recita del S. Rosario, specie nelle famiglie, offrendo particolari momenti di catechesi e di lectio divina, favorendo i fedeli a disporsi all’incontro frequente con la Misericordia di Dio nel Sacramento della Riconciliazione. Chiuderemo l’Anno Mariano nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria 2023. In quel giorno, tutte le Comunità Parrocchiali saranno chiamate a consacrare le famiglie alla Madonna delle Lacrime“.

Mons. Lomanto ha ricordato nella sua lettera quanto avvenne dal 29 agosto al 1 settembre 1953: “La Madonna ha visitato la nostra Chiesa di Siracusa con il dono delle sue sante Lacrime versate attraverso un’effigie che ne raffigura il Cuore Immacolato e Addolorato. In quei giorni, Ella ha pianto nell’umile abitazione di due giovani sposi, Angelo e Antonietta, i quali attendevano, con trepidazione, la nascita di un figlio messa a rischio da una grave malattia. La preghiera della giovane mamma — «salva mio figlio e poi fai di me quello che vuoi» — fu accolta dalla Madonna con il segno delle sue Lacrime, la guarigione immediata della mamma e la nascita del figlio Mariano Natale, il 25 dicembre 1953. Il pianto di Maria mosse la pietà dei fedeli che accorsero numerosissimi presso quell’umile casa, ottenendo innumerevoli grazie spirituali e materiali. Un attento esame scientifico del liquido sgorgato dagli occhi di quell’immagine della Madonna sancì che si trattava di «lacrime umane». Il 12 dicembre 1953, l’Episcopato Siculo riconobbe l’origine soprannaturale dell’evento auspicando la costruzione di un Santuario che ne perpetuasse la memoria. Il venerabile Pio XII, con Radiomessaggio del 7 ottobre 1954, manifestava la sua commozione per l’evento della Lacrimazione della Madonna di Siracusa con queste parole: «Non senza viva commozione prendemmo conoscenza della unanime dichiarazione dell’Episcopato della Sicilia sulla realtà di quell’evento. Senza dubbio Maria è in cielo eternamente felice e non soffre né dolore né mestizia; ma Ella non vi rimane insensibile, che anzi nutre sempre amore e pietà per il misero genere umano, cui fu data per Madre, allorché dolorosa e lacrimante sostava ai piedi della Croce, ove era affisso il Figliuolo. Comprenderanno gli uomini l’arcano linguaggio di quelle lacrime?». Il Santo Papa Giovanni Paolo Il, il 6 novembre 1994, consacrando e dedicando il Tempio mariano di Siracusa, ha consegnato alla Chiesa di Siracusa una specifica missione: «Santuario della Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il Pianto della Madre». Il 29 agosto 2019, il Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, Sua Eccellenza Mons. Salvatore Gristina, ha elevato la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime a Santuario Regionale. Il Santo Padre Francesco sovente richiama la Chiesa al valore del Pianto della Madre e, il 25 marzo 2022, implorando la Madonna delle Lacrime perché allontanasse la crudeltà della guerra e donasse pace al mondo, ha consacrato al Cuore Immacolato di Maria i popoli dell’Ucraina e della Russia. Il 23 aprile 2022, il Papa ha poi parlato dell’attualità delle Lacrime della Madonna dicendo «Quando Maria piange, le sue lacrime sono segno della compassione di Dio» [Incontro con la Comunità Pastorale Madonna delle Lacrime di Treviglio (BG), 22 aprile 2023]”.

Quest’anno ricorre il 70esimo anniversario della prodigiosa Lacrimazione della Madonna. Un’occasione di rinnovamento spirituale e di approfondimento dell’arcano linguaggio delle Lacrime di Maria SS.ma a Siracusa.

La nostra Arcidiocesi vivrà l’Anno Mariano dal 25 marzo all’8 dicembre 2023. Esso caratterizzerà il cammino sinodale e ci condurrà verso il MDCCXX Anniversario del martirio della Vergine e Martire siracusana Santa Lucia, nel 2024, e, a seguire, il Giubileo dell’Anno Santo del 2025 «Pellegrini di speranza». Celebreremo l’apertura dell’Anno Mariano nella solennità dell’Annunciazione del Signore – ha scritto l’arcivescovo Lomanto – con una Concelebrazione Eucaristica presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Fulcro del cammino saranno i giorni anniversari del 29, 30, 31 agosto e l settembre 2023. Il 6 novembre 2023 — XXIX Anniversario della Dedicazione e Consacrazione della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime — presiederò una Concelebrazione durante la quale rinnoveremo la Consacrazione della nostra Chiesa siracusana al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, implorando la conversione del cuore e il perdono dei peccati”.

Durante l’Anno Mariano sarà possibile ottenere i benefici dell’indulgenza plenaria.

Esorto tutte le Comunità Parrocchiali e le realtà ecclesiali – ha concluso l’arcivescovo – a recarsi in pellegrinaggio presso la Basilica Santuario di Siracusa, dove è esposta alla venerazione dei fedeli l’effigie miracolosa che nel 1953 ha versato Lacrime per la salvezza dei figli di Dio e ne custodisce il reliquiario. Su tutti invoco, per intercessione della Madonna delle Lacrime, l’abbondanza delle benedizioni celesti affinché possiamo essere Sanctificati in veritate”.

 

In allegato la lettera di indizione dell’Anno Mariano

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Promuovere il bene comune attraverso la verità

Un appuntamento dal carattere regionale che ha riunito a Siracusa giornalisti e operatori della comunicazione, e non solo quelli di orientamento cattolico, ma anche quanti riconoscono l’interesse e l’importanza della proposta di “Parlare con il cuore”. È quanto chiede papa Francesco nel messaggio per la 57esima Giornata delle Comunicazioni sociali diffuso questa mattina. Un invito declinato in Sicilia in un corso di formazione per giornalisti organizzato dall’Ufficio per la Cultura e le Comunicazioni sociale della Conferenza episcopale siciliana, dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa e l’Assostampa provinciale e con il settimanale diocesano “Cammino” e la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
Il tema del convenire ha riguardato la necessità di fare della “cronaca dell’uomo” una “storia per l’Umanità”.
L’appuntamento si è aperto con un momento di preghiera ai piedi della Madonna delle Lacrime, guidato da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato Cesi per le Comunicazioni sociali, e culminato con la preghiera del giornalista che lo stesso presule ha composto.
“Nel giorno della festa di San Francesco di Sales, desidero rivolgere un cordiale saluto e augurio a tutti i giornalisti, agli operatori della comunicazione sociale in Sicilia – ha detto l’arcivescovo di Siracusa -. Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco nel tema della 57esima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, in cui ci invita a parlare con il cuore, desidero augurare a tutti di vivere nella verità, di accogliere la verità, di annunciare e trasmettere la verità del Vangelo con la dignità della professione. Portare tutti a un cammino di progresso, di civiltà fondato sulla giustizia, sulla verità del Vangelo, promuovendo la partecipazione e la corresponsabilità di tutti alla ricerca, alla custodia del bene comune. Diventiamo noi stessi la parola di verità, di vita e salvezza e attraverso il nostro servizio offriamo un cammino di progresso e civiltà fondato sulla Parola del vangelo per promuovere il bene comune di tutti attraverso il servizio e la comunicazione della verità”.
Al centro della giornata di riflessione che si è svolta nel salone del Santuario mariano, l’intervento di Salvo Noè, psicoterapeuta e scrittore, autore del libro “La Paura come dono”, frutto di un colloquio con il papa. Ha aiutato la riflessione su “comunicazione, relazione e ottimismo“. “Dietro e dentro ogni notizia – ha detto – c’è un aspetto comunicativo e uno relazionale: il primo ci chiede di raccontare quanto mi è stato detto, l’altro mi fa dire e raccontare quello che ho provato“. Ha definito “la differenza tra dire e chiacchierare“, tra “segnalazione e lamento”, tra “denuncia e indignazione”. L’invito ai giornalisti è stato allora: “Intervistate per una soluzione, ma non per sostare nel problema, nella sofferenza. Certo – ha detto – bisogna conoscere le paure che abbiamo, che ci sono, che insistono nella vita di ciascuno di noi e di noi tutti insieme, le paure delle nostre comunità e della nostra società, ma occorre una venatura verso la soluzione, appunto“.
Tra gli interventi quelli di Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere dell’OdG Sicilia; Orazio Mezzio, direttore del settimanale diocesano “Cammino”; Prospero Dente, segretario dell’Assostampa di Siracusa; Aldo Mantineo, componente del Consiglio disciplinare territoriale dell’Odg Sicilia e componente del Corecom Sicilia.
Per don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio CESi per le Comunicazioni sociali, “chiedere alla nostra esperienza di farsi storia, non significa farne un semplice ricordo o cronaca ma farlo essere una testimonianza del nostro vissuto che diventa comunicazione e comunione della mia esistenza insieme al mio prossimo, che oggi è anche social. Essere testimone significa essere nella storia anche nell’attuale scenario digitale e quindi significa abitare la contemporaneità e raccontarla attraverso i media che ringrazio perché quotidianamente svolgono un impegno delicato e importante. L’Amore, secondo il mio parere, è la massima modalità di comunicazione della Notizia e, per noi cristiani, della Buona Notizia; l’Amore è quindi il luogo comunicativo da abitare per la trasmissione del messaggio evangelico“.
 

 

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Festa di San Francesco di Sales

Parlare con il cuore

Da un lato il tema della prossima Giornata mondiale della Comunicazione – “Parlare con il cuore” – e dall’altra la necessità di riconoscere “Quando la cronaca dell’uomo si fa storia per l’Umanità”; e ancora “Il rispetto delle carte deontologiche” da un canto e la Lettera apostolica di Papa Francesco “Totum amoris est” scritta nel IV centenario della morte di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, dall’altro. Sono tanti e ricchissimi gli spunti che guideranno l’evento dedicato a giornalisti e operatori della comunicazione in programma nel giorno in cui si fa memoria, appunto, di San Francesco di Sales, martedì 24 gennaio.
Si svolgerà a Siracusa, organizzato dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Unione cattolica stampa italiana, insieme con l’Arcidiocesi di Siracusa e l’Assostampa provinciale, e con il settimanale diocesano “Cammino” e la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, che ospiterà l’appuntamento.

Ad aprire la giornata alle ore 9.00 un momento di preghiera con i giornalisti, i quali affideranno alla Madonna delle Lacrime la loro professione.  L’inizio dei lavori è fissato per le ore 10. Interverranno: mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato CESi per le Comunicazioni sociali; Salvo Noè, psicoterapeuta e scrittore; Salvatore Di Salvo, segretario nazionale UCSI e tesoriere dell’OdG Sicilia; Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino”; Prospero Dente, segretario dell’Assostampa di Siracusa; Aldo Mantineo, componente del Consiglio disciplinare territoriale dell’OdG Sicilia e componente del Corecom Sicilia.

Ad introdurli, accolti da don Aurelio Russo, rettore della Basilica Santuario mariano: don Arturo Grasso, giornalista e direttore dell’Ufficio regionale CESi per la Cultura e le Comunicazioni sociali; Gaetano Rizzo e Alberto Lo Passo, entrambi dell’Ucsi, rispettivamente consigliere nazionale e presidente provinciale.

A coordinare l’evento – ritenuto adatto alla formazione professionale dei giornalisti, tanto da consentire ai partecipanti di acquisire 5 crediti formativi – sarà Alessandro Ricupero, vicedirettore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.

Per l’occasione l’arcivescovo mons. Lomanto consegnerà la Preghiera del Giornalista da lui composta.

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