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Don Ivan nominato cerimoniere della Basilica di Santa Maria Maggiore

Don Ivan Ricupero è stato nominato Cerimoniere della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e Responsabile per i programmi del Giubileo 2025.
L’incarico avrà inizio venerdì 1 aprile 2022. A renderlo noto è stata la stessa Basilica. Per più di 30 anni, le cerimonie liturgiche del Capitolo e extra capitolari, finora sono stati guidati da Mons. Adriano Paccanelli, Coadiutore del Venerabile Capitolo Liberiano.

Don Ivan da tempo risiede a Roma dove ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico ed ha prestato servizio presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in diversi incarichi. Nato nel 1981 a Siracusa, don Ivan è stato ordinato presbitero per la Chiesa di Siracusa il 14 aprile 2007. Ha conseguito la Specializzazione in Teologia liturgica presso L’Istituto di Liturgia Pastorale “Santa Giustina” di Padova nell’anno 2008, la Licenza in Diritto Canonico nel 2017 ed il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense nel 2020. Ha conseguito inoltre, il Diploma di postulatore presso la Congregazione della Causa dei Santi ed ha superato il Corso di Prassi amministrativa canonica presso la Congregazione del Clero. Dal 2008 al 2015 è stato Cerimoniere e responsabile delle celebrazioni liturgiche presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, Cappellano dell’Azienda Ospedaliera Umberto I e Parroco della Parrocchia di San Luca di Siracusa, docente di liturgia presso l’Istituto di Scienze Religiose Diocesano “San Metodio di Siracusa”. Presso il Santuario si è occupato anche delle iniziative pastorali per l’accoglienza dei Pellegrini e la diffusione del messaggio della Lacrimazione della Madonna.
Dal 2018 finora è stato Officiale presso il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, dove ha svolto diversi incarichi che gli sono stati conferiti secondo le diverse competenze del Dicastero.
Dal 2015 ad oggi è stato Collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia San Salvatore in Lauro di Roma e infine dal 2020 ad oggi è stato Aiutante Cerimoniere dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie.

Feste religiose, tornano le processioni

La Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato che, a seguito delle intese con il Governo Italiano, con decorrenza 1 aprile 2022 è abrogato il protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Lo rende noto alla comunità diocesana mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, che richiama comunque ad un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.
Mons. Amenta ha condiviso
alcuni consigli e suggerimenti come

  • obbligo di mascherine: è prorogato fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto nei luoghi di culto al chiuso si deve accedere sempre indossando la mascherina;
    distanziamento: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi;
    igienizzazione: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
  • acquasantiere: si continui a tenerle vuote;
  • scambio di pace: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio;
  • distribuzione dell’Eucaristia: i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano;
  • sintomi influenzali: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19;
  • igiene ambienti: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti;
  • processioni: è possibile riprendere la pratica delle processioni; Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte.


Orientamenti per la Settimana Santa 2022

Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse. A tal riguardo si segnala che i media della CEI – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.

Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. […] L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. I presenti orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose».

Alla luce di quanto disposto dalla CEI d’intesa con l’Autorità Governativa – conclude il vicario generale dell’Arcidiocesi – allo stato nulla osta alla ripresa delle processioni e delle feste religiose. Anche se non previsto dalla regolamentazione data, Vi chiedo di esortare i fedeli ad indossare, anche all’esterno ed in occasione delle processioni con gli inevitabili assembramenti, l’apposita mascherina quale gesto di prudenza e responsabilità verso sé stessi ed i soggetti più fragili“. 

Sabato sera la veglia in Cattedrale e domenica il villaggio

La Festa della Missione

Avrà luogo sabato 26 marzo alle ore 20.00, nella Chiesa Cattedrale “Voce del Verbo”, la Veglia per i Missionari Martiri, organizzata da Missio Siracusa insieme a Caritas diocesana, Ufficio per la pastorale giovanile, Ufficio per la pastorale del turismo, Fondazione Migrantes e Centro Diocesano Vocazioni.
La veglia di preghiera sarà presieduta dall’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto; durante la giornata sarà osservato digiuno e preghiera in memoria dei Missionari Martiri.
La Festa della Missione vuole offrire come un momento di incontro e di confronto, nel tentativo di raggiungere una maggiore comprensione di sé stessi, di noi e del presente, condividendo la speranza che batte nel cuore, negli sguardi e in quella vita resa più umana da uomini e donne, missionarie e missionari che hanno il coraggio di essere “noi”.

La Festa della missione si svolgerà sabato e domenica. “Viviamo in un tempo complesso, ne siamo consapevoli, allora ci sembra opportuno
seminare quell’ “audacia missionaria” evocata da papa Francesco: «Questo è il tempo propizio per trovare il coraggio di una nuova immaginazione del possibile, con il realismo che solo il Vangelo ci può offrire». Questa iniziativa – spiega Missio Siracusa – vorrebbe diventare uno “spazio di vita” in cui offrire tempi di riflessione e di coinvolgimento attorno agli sviluppi futuri della Missione (evangelizzazione e promozione umana) e al ruolo delle nostre missionarie e dei nostri missionari italiani all’estero, più di 5.000, oggi più che mai protagonisti nella Cooperazione internazionale del nostro Paese.
Per questo ci affidiamo allo Spirito che, come diceva il Card. Martini: «arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi. A noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo e seguirlo». Immaginiamo e vi proponiamo un itinerario all’interno del “Villaggio della missione” per darvi la possibilità di ascoltare e di incontrare esperienze diverse, mettendo insieme alcuni elementi fondamentali dello stile missionario: lo sguardo contemplativo, attraverso l’Adorazione e la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione; lo sguardo attivo, stimolato dalle testimonianze missionarie, che confluiscono nell’amore per il mondo, un amore che va educato, allenato all’incontro con l’altro, alla condivisione, al rispetto.
È difficile poter affrontare un viaggio se non si parte dall’interiorità, da un cuore riconciliato, attraverso un esame di coscienza, prima di dirigersi verso gli altri, prima di partire per un viaggio nei mondi: “Siate missionari dal profondo del cuore”, dice padre Gigi Maccalli, così la missione è al tempo stesso un viaggio nel mondo interiore e un movimento di fraternità universale con tutti i popoli e con il creato.

Rinnoviamo allora il nostro invito – scrive ancora il Centro Missionario Diocesano – a “prendere il largo” e a percorrere un itinerario che vi porti a: cambiare il cuore per cambiare il mondo. Il sacramento della riconciliazione riletto in chiave «missionaria»: la Missione è testimonianza della Riconciliazione con Dio, con sé stessi e con il mondo; il sacramento della Riconciliazione come possibilità di purificare e far crescere l’amore, dono ricevuto e condiviso.
Cambiare lo sguardo. L’Adorazione: uno sguardo contemplativo che riconosce il legame di amore tra tutte le cose, fratelli, Dio, mondo, creato.
Ascoltare il grido del mondo. Facendo un giro tra i continenti attraverso l’incontro con realtà, storie, testimonianze”


Si inaugura la nuova sede del settimanale Cammino

Sabato prossimo, 26 marzo, alle ore 16.30, sarà inaugurata la nuova sede della redazione del settimanale Cammino.
I locali si trovano in via Lentini 42 a Siracusa ed ospiteranno, oltre alla redazione del settimanale cattolico di informazione e di opinione, anche la sede provinciale dell’UCSI (Unione Cattolica stampa italiana).
All’inaugurazione, che aprirà le manifestazioni per il 40esimo anno di attività del settimanale, interverranno l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto ed il presidente nazionale della FISC (Federazione italiana settimanali cattolici) Mauro Ungaro.

Un evento che si realizza proprio mentre in città si stanno spengono le luci delle prestigiose redazioni provinciali dei quotidiani siciliani, cioè mentre si materializza la crisi della carta stampata – ha detto il direttore del Cammino, Orazio Mezzio -. Ringraziamo l’arcivescovo Francesco Lomanto per averci messo a disposizione la sede“. All’incontro parteciperanno tra gli altri Salvatore Di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali e della cultura della Diocesi di Siracusa; Alberto Lo Passo, presidente UCSI Siracusa. “Portiamo avanti un progetto che ha otto lustri di vita e che grandi uomini di una grande Chiesa hanno voluto, concepito, portato avanti – ha aggiunto Luca Marino, presidente della cooperativa Cammino -. Ne siamo gli indegni eredi, in un contesto sociale, economico, ecclesiale certamente complesso e complicato”.

Venerdì alle ore 20.00 al Santuario della Madonna delle Lacrime

Atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Venerdì prossimo Papa Francesco consacrerà il mondo intero, ed in particolare la Russia e l’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria. La celebrazione avrà luogo alle ore 17.00 nella Basilica Vaticana. Accogliendo l’invito del Santo Padre a pregare per la pace, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, invita alla veglia di preghiera che si terrà venerdì 25 alle ore 20.00 alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrimeper unirci spiritualmente all’atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Certi che “alla sue sante lacrime Gesù nulla rifiuta” vi esorto ad un’intensa comunione di preghiera“.
Al Cuore Immacolato di Maria, il Pontefice consacrerà l’Ucraina e la Russia, mentre a Fatima, per suo volere, farà lo stesso il suo elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski. L’auspicio del Papa è che l’atto di consacrazione dei popoli al Cuore Immacolato di Maria “porti la pace al mondo intero”.
A Siracusa i fedeli, riuniti in Santuario, pregheranno davanti al quadretto in gesso che raffigura la Madonna che mostra il proprio Cuore Immacolato. Quel quadretto dal quale dal 29 agosto al 1 settembre 1953 sgorgarono lacrime umane.
Il primo dono del Risorto ai discepoli è la pace – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto -. La prima pace che siamo chiamati a vivere è la pace prima di tutto di noi stessi con Dio, pace che nasce dall’unione con Lui per cui non possiamo vivere più altra vita che la sua. Questa è la prima pace: l’unione più intima con Dio. Nell’unità col Cristo noi dobbiamo vivere anche un’altra pace con tutti gli uomini”. E contenuto essenziale dell’annunzio cristiano è “la ricerca della pace“.
Papa Francesco ha rivolto anche questa mattina ancora una volta l’invito a fermare le guerre: “Chiediamo al Signore della vita che ci liberi da questa morte della guerra: con la guerra tutto si perde, tutto – ha detto il Pontefice -. Non c’è vittoria in una guerra: tutto è sconfitto. Che il Signore invii il suo Spirito perché ci faccia capire che la guerra è una sconfitta dell’umanità, ci faccia capire che occorre invece sconfiggere la guerra. Lo Spirito del Signore ci liberi tutti da questo bisogno di autodistruzione che si manifesta facendo la guerra“. Papa Francesco ha esortato anche a pregare “perché i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione del problema”, che “la soluzione è lavorare insieme per la pace e, come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace”.

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In allegato l’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria composto dal Santo Padre Francesco. E’ desiderio dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto che l’Atto venga recitato anche nelle parrocchie della nostra Arcidiocesi il 25 marzo, a conclusione della messa.


I bambini di Priolo pregano per i loro coetanei in Ucraina

I bambini del catechismo della parrocchia di San Giuseppe Operaio di Priolo Gargallo insieme alle famiglie hanno pregato per i bambini vittime della guerra in Ucraina e nel mondo. Al termine è stato benedetto il memoriale in ricordo di tutte le vittime innocenti delle guerre.

“Una manifestazione di pace, subito dopo la messa, con la “nostra” bandiera della pace, fatta con un pezzo di stoffa portata da ogni bambino. Poi la benedizione del memoriale per le vittime innocenti di tutte le guerre (dietro in campanile della parrocchia). Tutto al grido: #stopwar” ha detto il parroco Marco Politini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


In occasione della XXX Giornata sacerdotale regionale mariana

Pellegrinaggio dei presbiteri delle Chiese di Sicilia a Roma

I vescovi e i presbiteri delle Chiese di Sicilia avremo la gioia, nei giorni 7 – 9 giugno 2022, di realizzare un pellegrinaggio a Roma in occasione del XXX anniversario della Giornata Sacerdotale Regionale Mariana. Ritrovarsi insieme per vivere momenti di fraternità e di spiritualità è sempre un’occasione propizia per crescere nella comunione presbiterale”. Così mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per il Clero, in un messaggio ai presbiteri per presentare l’evento che prevede anche l’udienza privata con Papa Francesco.

L’evento si inserisce nel «cammino sinodale», che stiamo attuando in comunione con le nostre Chiese, e vogliamo viverlo in atteggiamento di ascolto e di dialogo per narrare, con semplicità e naturalezza, le nostre esperienze umane, spirituali e pastorali. Ed anche per esprimere al Signore la gratitudine per la chiamata al sacerdozio e per i doni che elargisce alla Chiesa attraverso il nostro servizio ministeriale. Il tema del nostro pellegrinaggio è «Con Maria per una “Chiesa della vicinanza”», nella consapevolezza che «Le vicinanze del Signore non sono un incarico in più: sono un dono che Lui fa per mantenere viva e feconda la vocazione» (Francesco, Discorso ai partecipanti al Simposio “Per una teologia fondamentale del sacerdozio” promosso dalla Congregazione per i Vescovi, 17 febbraio 2022)” scrive ancora mons. Giombanco.

«CON MARIA PER UNA “CHIESA DELLA VICINANZA”»: AL VIA LE ISCRIZIONI PER LA GIORNATA SACERDOTALE MARIANA A ROMAIn entrambi i casi le prenotazioni dovranno essere effettuate entro il 30 aprile prossimo attraverso il Consiglio presbiterale della propria diocesi.

Alla scuola di Maria, che ha vissuto accanto al Figlio Gesù – prosegue mons. Giombanco – vogliamo imparare la vicinanza del cuore per camminare insieme sulle strade dell’amore“.

Ancora nel depliant è spiegato che il pellegrinaggio si inserisce nel «cammino sinodale» delle Chiese siciliane e, in sintonia con esso, deve essere vissuto “in atteggiamento di ascolto e di dialogo per narrare, con semplicità e naturalezza, le nostre esperienze umane, spirituali e pastorali“. La Giornata sacerdotale regionale Marina sarà anche occasione “per esprimere al Signore la gratitudine per la chiamata al sacerdozio e per i doni che elargisce alla Chiesa attraverso il nostro servizio ministeriale“.

A questo link è possibile scaricare il depliant del Pellegrinaggio a Roma per XXX Giornata Sacerdotale Regionale Mariana.

Una lettura generativa delle migrazioni al San Metodio

Si terrà venerdì 18 marzo alle ore 18.30 la conferenza su Una lettura generativa delle migrazioni – Per la cultura dell’accoglienza. Interverrà Emanuele Iula S.J. , docente di Etica e di Mediazione dei conflitti alla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale.

L’iniziativa dell’Ufficio Pastorale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca Alagoniana e l’ISSR San Metodio, avrà luogo alla Sala San Metodio in via della Conciliazione 6 a Siracusa (capienza ridotta 30 posti, accesso con green pass) e nell’Aula virtuale San Metodio (app Cisco Webex Meetings;  riunione 25570685332; password SM180322)Si può richiedere il link d’accesso a info@sanmetodio.it

L’amore supera ogni difficoltà

Decimo video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “L’amore supera ogni difficoltà” – La famiglia nel tempo della prova, a cura dei coniugi Lucilla e Giuseppe Di Natale e sarà pubblicato lunedì 13 marzo alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.

 

Presentato il Cristo Pantocratore a Lentini

Presentato il restauro del prezioso affresco del Cristo Pantocratore tra angeli nella Chiesa Rupestre del Crocifisso, grotta di notevole interesse nel territorio di Carlentini, a pochi passi dal centro abitato di Lentini. L’intervento è stato realizzato grazie al secondo contributo di 10mila euro messo a disposizione nell’ambito della nona edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e da Intesa Sanpaolo.

“Pantocratore – ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel suo intervento – significa “colui che tutto governa” che dispone ogni cosa con potenza, è il Cristo Re dell’Universo cui una fra le più giovani Parrocchie della Città è intitolata. Con questa permanenza di devozione alla Regalità di Cristo che segna questo territorio, mi preme anche circostanziare al momento storico corrente il titolo che ispira l’affresco che oggi riprende il suo splendore originario. In un mondo scosso dalla follia della guerra, di una guerra che pone Cristiani contro Cristiani, fratelli contro fratelli e che si fonda sulla pretesa di potere di un uomo verso un altro uomo, il Pantocratore ci ricorda che Egli è il Signore dell’Universo, il Re della Storia, il Dio per tutti i secoli! Che non v’è potere alcuno che possa esercitarsi sulla terra contrario a Lui che non venga, prima o poi, sovvertito. Egli, nell’affresco che ci viene mostrato, c’insegna anche il modo di esercitare il potere: lo si scorge già nel Suo sguardo insieme severo e compassionevole, vero e misericordioso, che fa calare le nostre maschere e ci pone innanzi alla verità della nostra condizione. Inoltre, l’atto nel quale Cristo viene raffigurato è quello della benedizione, atto cui ogni “potente” della terra dovrebbe ispirarsi: agire per il bene di tutti è l’unico interesse che dovrebbe portare innanzi un politico e chiunque eserciti un potere. Praesis ut prosis, come scriveva San Bernardo da Chiaravalle – presiedi per il bene della Comunità; guai a servirsi del potere per il proprio vile interesse, guai a utilizzare il potere per opprimere, mortificare, distruggere, uccidere! Ecco, dunque, la lezione odierna ed eterna di Cristo Pantocratore che confidiamo possa essere ascoltata da quanti alla forza della ragione stanno sostituendo le ragioni della forza”.


La Chiesa del Crocifisso di Lentini fa parte di un ampio e complesso apparato di insediamenti rupestri, costituito da grotte prevalentemente artificiali, utilizzate nei secoli sia come abitazioni sia come luoghi di culto. Gli affreschi contenuti al suo interno, realizzati tra il XII e il XVII secolo, nonostante la rarità̀ e il notevole valore, sono stati per lungo tempo trascurati e lo stato di cattiva conservazione in cui versavano – tanto più̀ in un ambiente umido come quello della grotta – ha spinto i cittadini, che vedono nella chiesa un luogo dal grande valore identitario, a mobilitarsi, a partire dal 2016, per la salvaguardia del bene. Nel 2016, in occasione dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore” la Chiesa Rupestre di Lentini ha ricevuto 3.831 voti, grazie all’importante attività̀ di raccolta voti e sensibilizzazione del gruppo d’iniziativa civica Leontinoi nel Cuore, che riunisce cittadini e associazioni di volontariato quali Aps Neapolis, Archeoclub Lentini, SiciliAntica Lentini-Carlentini, ProLoco Lentini e Carlentini e Lions Club Lentini. Questo risultato ha permesso alla Parrocchia di partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, presentando dapprima un progetto di recupero dell’affresco della Teoria dei Santi, in grave degrado, e, dopo aver nuovamente raccolto 11.063 voti in occasione del nono censimento “I Luoghi del Cuore” del 2018, un secondo progetto di recupero dell’affresco del Cristo Pantocratore tra angeli. Il tutto è stato accompagnato da un piano di comunicazione e di azioni sul territorio ideato dall’Aps Neapolis a cui nel 2018 si è aggiunto il cofinanziamento da parte di numerosi ETS del territorio. Entrambi i progetti, valutati idonei, hanno ottenuto il contributo “I Luoghi del Cuore” diventando un unicum nella storia del censimento. Il FAI e Intesa Sanpaolo hanno scelto di finanziare per due volte la Chiesa Rupestre del Crocifisso per la grande capacità dimostrata dai cittadini, fin dal primo intervento, di concentrare le forze per valorizzare questo gioiello del territorio, nel tentativo di un recupero complessivo del bene. In questi anni la grotta è stata infatti oggetto di ulteriori interventi, tra cui il restauro della Madonna del latte, la messa in sicurezza dei percorsi e altre attività di manutenzione, resi possibili grazie al finanziamento del Bando della Regione Siciliana “Cantieri di lavoro per le parrocchie”. Il Cristo Pantocratore tra angeli, affresco più importante della Chiesa, originariamente dedicata a Santa Maria della Grotta, è realizzato all’interno del catino absidale, al di sotto del quale in origine vi era l’altare, orientato a est come da tradizione bizantina. Opera pittorica del XIII secolo, raffigura un Cristo assiso in trono, in atto benedicente. La parola “Pantocratore” deriva dal greco παντοκράτωρ-τορος, panto=tutto e kràtein=dominare con forza; Pantocratore, dunque, è colui che domina sopra ogni cosa, il sovrano dell’Universo. L’intervento da poco concluso – curato dalla dott.ssa Barbara Di Natale in collaborazione con Federica Di Giorgi sotto la direzione tecnico-scientifica della dott.ssa Raffaella D’Amico – ha avuto lo scopo di bloccare il degrado in atto e recuperare la leggibilità dell’opera, in coerenza con gli interventi di conservazione realizzati in precedenza.

Il Presidente Regionale FAI Sicilia Giuseppe Gini ha così commentato: “ ‘I Luoghi del Cuore’ sono straordinarie testimonianze di pregio del nostro patrimonio culturale, spesso poco note o dimenticate, ma che sempre concentrano l’attenzione dei cittadini che desiderano vengano valorizzate. Molto spesso l’avvio di un lavoro di restauro in questi beni può garantirne la conservazione e diventare volano per l’attrazione di nuovi fondi che possono modificarne le sorti. Questo è tra gli obiettivi che il censimento del FAI si pone e che, proprio qui a Lentini, si è concretamente realizzato: il recupero della ‘Teoria dei Santi’, finanziato a seguito dell’ottava edizione de ‘I Luoghi del Cuore’, è stata la prima scintilla che ha permesso di attrarre nuovi fondi per altri interventi. Complimenti quindi all’entusiastico impegno del Comitato Leontinoi nel Cuore, del Parroco della Chiesa Madre ex Cattedrale Santa Maria la Cava e Sant’Alfio di Lentini e di tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato per restituire alla collettività questo inestimabile manufatto artistico in un contesto paesaggistico unico”.

Sergio Cilea, Capo Delegazione FAI di Siracusa ha dichiarato: “Pensare a un Luogo del Cuore significa rivivere ricordi ed emozioni di posti speciali, spesso legati alla propria infanzia. Ma può accadere che diventi ‘Luogo del Cuore’, un luogo di cui ignoravi l’esistenza, ma che appena lo scopri ti dà la sensazione che ti appartenga da sempre. Questo è successo con la Chiesa del Crocifisso di Lentini. Con la presentazione al pubblico del restauro del ‘Cristo Pantocratore’ si conclude una nuova fondamentale tappa per la Chiesa, ma i progetti non finiscono qui. La determinazione di Padre Maurizio Pizzo condivisa da associazioni locali, anche con il supporto economico, e la scelta di FAI e Intesa Sanpaolo di finanziare un secondo restauro, dopo la ‘Teoria dei Santi’, nell’ambito del censimento ‘I Luoghi del Cuore’, hanno innescato un processo virtuoso che ha coinvolto man mano le città di Lentini e Carlentini, la Provincia di Siracusa e successivamente anche la Regione Siciliana.

Queste le parole di Don Maurizio Pizzo, Parroco della Chiesa Madre Ex-Cattedrale Santa Maria la Cava e Sant’Alfio di Lentini: “Dobbiamo molto al censimento ‘I Luoghi del Cuore”. Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano è stato il primo ente a credere fermamente nella nostra comunità e col suo aiuto e la perseveranza dei nostri volontari si è innescato un incredibile processo virtuoso. Questo non ha solo puntato i riflettori su un importante luogo nascosto per il turismo e la cultura, ma ha aiutato la comunità a risvegliare le coscienze e ha gettato le basi per la costruzione di attività mirate a delineare un futuro migliore per le prossime generazioni”. Rosaria Fazio, Presidente Aps Neapolis, in rappresentanza del Comitato Leontinoi nel Cuore ha espresso grande soddisfazione: “Essere selezionati per ben due volte all’interno del progetto “I Luoghi del Cuore” è un’importante attestazione di stima. La strada della cooperazione è impervia; spesso, nel nostro territorio, si parla di autoreferenzialità delle associazioni di terzo settore, usando la retorica narrazione dell’invidia. Siamo felici che in questo caso abbiano prevalso valori come la coerenza, la collegialità e la perseveranza. Riteniamo da sempre la cooperazione alla base della nostra attività e solo attraverso la capacità di fare rete questa nostra eccezionale terra che è la Sicilia può avere concrete chance di far parlare di sé per la sua enorme bellezza e recuperare e valorizzare i suoi immensi tesori artistici e culturali. La storia della Chiesa Rupestre del Crocifisso è un esempio di riscatto che ha dell’incredibile e che certamente ispirerà altre nuove storie comuni”.

 

Il Cristo Pantocratore

Affresco più importante della Chiesa, originariamente dedicata a Santa Maria della Grotta, il “Cristo Pantocratore tra angeli” è realizzato all’interno del catino absidale, al di sotto del quale, in origine, vi era l’altare, orientato ad est come da tradizione bizantina.
Opera pittorica del XIII secolo, raffigura un Cristo assiso in trono, in atto benedicente. La parola Pantocratore deriva dal greco παντοκράτωρ -τορος, panto=tutto e kràtein=dominare con forza; Pantocratore, dunque, è colui che domina sopra ogni cosa, il sovrano dell’Universo.
Il Cristo, in abiti regali e dalla tipica espressione ieratica, si staglia all’interno di una grande mandorla puntellata da stelline rosse e recante l’acronimo greco IC XC (Gesù Cristo). Siede su un elegante trono coperto da un drappo e da cuscino riccamente ricamati; indossa una tunica rossa e un manto blu, colori simbolo delle due nature: umana e divina e, al di sotto della veste porta una camicia color ocra con polsini ornati da perline. Gesù, con la mano destra benedice i fedeli secondo il rito orientale, mentre con la sinistra regge il libro delle Scritture; una decorazione a trame geometriche delinea la croce nel nimbo; i piedi scalzi poggiano su tappeto ornato di rosso.
Ai lati della mandorla quattro angeli popolano la scena: indossano delle tuniche rosse con polsini ocra e hanno sulle spalle delle stole celesti; i loro abiti e le aureole, come quelli del Cristo, sono impreziositi da piccole perle bianche; a sottolineare la loro eleganza dei diademi sul capo e delle collanine al collo. I quattro angeli sorreggono la mandorla in cui il Cristo Trionfante, che ha vinto la morte, si manifesta in tutta la sua gloria.

Lo stato di conservazione e il Restauro

“Luogo del Cuore” FAI dal 2016, la Chiesa Rupestre del Crocifisso, nel 2018, è selezionata, per la seconda volta, evento unico nella storia del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso da Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, tra i beneficiari di contributo. Co-finanziatori del restauro sono le associazioni riunite nel comitato civico “Leontìnoi nel cuore”, la Chiesa Madre Santa Maria la Cava e Sant’Alfio e alcuni privati. I fenomeni di degrado presenti sulle pitture murali che decorano la Chiesa Rupestre sono costituiti principalmente da incrostazioni saline e patine biologiche che creano danni di tipo chimico-fisico e meccanico provocando fratture e lacune ai dipinti, e che nascondono le raffigurazioni e le cromie. In coerenza con i precedenti interventi di conservazione realizzati, il restauro del Cristo Pantocratore ha avuto lo scopo di bloccare il degrado in atto e recuperare la leggibilità dell’opera per poterla fruire. Il dipinto presentava anche numerose lacune, diffuse prevalentemente sulla metà inferiore della raffigurazione e la pellicola pittorica era estremamente delicata a causa della sottigliezza del suo intonaco, oltre che alla tecnica pittorica adoperata. L’intervento di pulitura, infatti, ha messo a nudo la presenza di una tecnica mista di esecuzione del dipinto: insieme alla tecnica ad affresco, troviamo quella a mezzo fresco e a calce. Ciò ha reso molto complessa e lunga la fase della pulitura, che è stata alter- nata al pre-consolidamento della pellicola pittorica e consolidamento del supporto. Il trattamento biocida è stato ripetuto man mano che venivano eliminati gli strati salini, perché gli agenti patogeni si trovavano spesso al di sotto delle concrezioni. Le numerose mancanze sono state colmate con stuccature, poi integrate con la tecnica della selezione cromatica, al fine di rendere leggibile la raffigurazione.

Il video del percorso della Chiesa rupestre del Crocifisso:
https://youtu.be/dxFt5rzzGN0