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Famiglia Amoris Laetitia

Papa Francesco ha indetto un anno di riflessione su Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica sull’amore nella famiglia, a cinque anni dalla sua pubblicazione. Dal 19 marzo scorso e fino al 26 giugno 2022, in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie, il Santo Padre propone un anno per meditare e per capire cosa è successo, se qualcosa è cambiato, quali frutti ha portato nei vari territori sul tema della famiglia e della valorizzazione dell’amore del matrimonio.

Per avviare questo percorso l’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia ha proposto per venerdì 23, alle ore 18.00, nella Chiesa Cattedrale, una vera inaugurazione dell’Anno con una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. Dopo la messa ci saranno gli interventi di mons. Salvatore Marino e dei coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro, direttori dell’Ufficio diocesano della Pastorale familiare; mons. Maurizio Aliotta, presidente della commissione diocesana Amoris Laetitia; don Giuseppe Gurciullo, vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico metropolitano; Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Associazioni familiari della provincia di Siracusa.

L’Arcidiocesi di Siracusa è stata fra le prime in Italia a raccogliere le proposte e le provocazioni del Pontefice sulla fragilità e sul tema dell’accoglienza dell’altro per quello che è, traducendo l’annuncio e la verità del Vangelo per ogni coppia. Ad esempio per quanto riguarda i divorziati risposati, la Diocesi ha proposto percorsi di accompagnamento perchè Amoris Laetitia ribadisce l’accoglienza, prima che come divorziati risposati, quali “fratelli e sorelle nella fede”. La commissione diocesana, formata da specialisti, ha coordinato il percorso per le coppie divorziate che si trovano a vivere un’altra esperienza di vita di coppia e sta promuovendo un consultorio.

L’Amoris Laetitia valorizza valorizza l’amore della coppia cercando di seguire le coppie in difficoltà perchè prima di tutto c’è la persona. Un invito alle Diocesi ad essere prossimi verso le famiglie, soprattutto quelle fragili. Un invito concretizzato anche con l’istituzione del tribunale metropolitano.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You tube dell’Arcidiocesi di Siracusa ed anche sulla pagina facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa. Inoltre sarà trasmesso in diretta sulle emittenti televisive Video 66 (canale 286), Medical Excellence (canale 86), ed in differita alle ore 20.00 su Teleuno Tris (canale 172).

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L’arcivescovo Lomanto al Centro hub vaccinale

Desidero ringraziare l’Asp e il Comune e le associazioni di volontariato, la protezione civile, per questo delicato, prezioso e significativo servizio“. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto che si è recato al Centro hub vaccinale presso l’Urban center di via Nino Bixio. Ad accoglierlo il direttore sanitario dell’Asp Salvatore Madonia ed i dirigenti medici Dario Genovese e Giuseppe D’Aquila.  Presenti anche i sindaci di Siracusa, Francesco Italia, ed Augusta, Giuseppe Di Mare.

Desidero ringraziare e impartirvi la benedizione. Benedire significa dire bene, e quando lo riferiamo al Signore significa che è lui stesso che parla quindi è la sua presenza tra noi. Desidero ringraziare l’Asp e il Comune e le associazioni di volontariato, la protezione civile, per questo delicato, prezioso e significativo servizio. Gratitudine per l’opera in sé. Per il bene destinato a ciascuno di noi, per il sostegno e l’incoraggiamento che vengono dalla struttura, dal trattamento e questo è un ulteriore servizio che si aggiunge. C’è un attenzione alla persona e all’uomo per stare bene. Credo che l’unico importante servizio che siamo chiamati a svolgere nella vita è quello di essere unicamente umani. Se siamo umani ci sforziamo di essere perfetti“.

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San Pietro apostolo: luogo di preghiera e meditazione

Vi invito a fare di questo luogo, un luogo della memoria credente, un luogo della preghiera, anzi vi esorto con insistenza a pregare per tutta la chiesa diocesana, per il vescovo, per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, le religiose, tutti. Venite qui, non solo per celebrare l’Eucaristia, ma per riflettere, per meditare, per pensare alla nostra Chiesa e per pregare il Signore“. L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto riapre al culto la chiesa di San Pietro Apostolo, nel centro storico di Ortigia e benedice l’altare e l’ambone.
La chiesa, datata al 326 d.C. è la più antica chiesa di Siracusa e testimonia una sequenza stratigrafica unica e importate in merito ai segni e alle tracce lasciate dall’uomo nei secoli. La chiesa conta ben cinque fasi storiche: paleocristiana, bizantina, normanna, aragonese e barocca.
Noi siamo quello che siamo perché c’è stata questa storia – ha detto mons. Lomanto -. Perché abbiamo ricevuto il Vangelo attraverso queste generazioni. Per noi è un momento di grazia e di riflessione, perché chiamati ad interrogarci: “Noi oggi come ci rapportiamo al mondo di oggi, noi che abbiamo ricevuto il Vangelo in questa forma, oggi come lo viviamo?”. Il Signore spiana il nostro cammino, ci fa attendere, il Signore ci chiede tutto, ma ci dona tutto. Dio è semplice com’è semplice questa Chiesa (l’altare, l’ambone), la semplicità è di Dio, noi siamo complicati ma Dio è perfetto perché è semplice. Noi non siamo perfetti perché non siamo semplici, siamo complicati, complessi“. Mons. Lomanto ha ricordato l’azione pastorale svolta dal padre Giuseppe Lombardo e ringraziato il successore padre Guido. “Noi oggi possiamo celebrare l’Eucaristia che è il centro della storia, della nostra vita e su questo altare che sarà consacrato possiamo fare memoria di tutti noi. Allora ecco vi invito a venire qui per consegnare al Signore le nostre vite, come il Padre ci consegna nell’amore il Figlio, per consegnare le nostre realtà, le nostre situazioni, la nostra Chiesa. Preghiamo il Signore che ci illumini, ci dia la grazia e la forza di camminare secondo la Sua Volontà nel segno della Sua Luce e ci dia sempre la forza di guardare avanti per compiere il suo disegno di Salvezza“.
L’ultimo restauro fu completato nel 2008. Il sito è stato riaperto al pubblico nel marzo del 2016 e grazie all’impegno della parrocchia di San Pietro al Carmine e alla collaborazione con l’impresa di servizi turistici Sicilyroute. All’interno della chiesa di San Pietro Apostolo è possibile ammirare una struttura composta da tre navate, con il tipico impianto basilicale, con la navata centrale e le due navate laterali. Di particolare interesse artistico nell’abside è il crocifisso ligneo e in cartapesta datato al 1700 e l’esposizione di alcuni paramenti sacri che rimandano al loro uso nei secoli da parte della Confraternita dei Carmelitani.
Tutte le domeniche dalle ore 18 recita del Santo Rosario e celebrazione eucaristica.
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Covid e chiese, le prescrizioni da adottare

Le centinaia di decessi che quotidianamente avvengono così come lo stato di crisi delle nostre strutture sanitarie (ad oggi si contano circa 115.000 morti), continuano a giungere in Curia richieste di chiarimenti sulle prescrizioni da osservare e, soprattutto, di autorizzazioni a manifestazioni esterne per le ricorrenze delle feste patronali.

Ci sono alcune osservanze che vanno inderogabilmente rispettate:

  • è tuttora in vigore il decreto dell’Episcopato Siciliano emanato nel mese di giugno del 2020 circa la sospensione di tutte le processioni esterne, ivi comprese pellegrinaggi ed ogni forma di manifestazioni religiose che provochino assembramenti. L’Arcivescovo non intende derogarvi.
  • sono tuttora in vigore le prescrizioni circa il distanziamento interpersonale ed il numero massimo di fedeli che possono essere ammessi in chiesa specie durante le celebrazioni liturgiche così come gli obblighi di igienizzazione delle mani già all’ingresso, della mascherina e della sanificazione degli ambienti;
  • deve essere evitata ogni forma alternativa di processione/manifestazione come – ad esempio – esporre i simulacri dei Santi sui sagrati o al portone centrale delle chiese o traslare gli stessi con automezzi o altri apparati meccanici di locomozione lungo le vie cittadine;
  • la chiusura delle chiese deve avvenire al massimo entro le ore 21,30 in modo da agevolare il rientro dei fedeli per le ore 22.

Per una più esatta applicazione delle norme, è preferibile prendere contatti con i sindaci per assicurare loro la piena collaborazione. Con i sindaci  è possibile concordare le possibili azioni comuni volte a non mortificare il sentimento popolare e ad agevolare i pellegrinaggi individuali nelle chiese per la partecipazione ai vari momenti di preghiera. Eventuali assembramenti nelle aree pubbliche rientrano nella sfera dell’azione di vigilanza spettante all’Autorità civile. Ovviamente, in questo ultimo caso, nessuna azione volta a favorirli dovrà essere posta da parte della chiesa, pena l’essere chiamati a risponderne sotto il profilo civile e penale. Ai sensi dell’art. 1 del R.D. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell’ufficio di pubblica sicurezza del luogo. Inoltre, secondo l’art. 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, è anche autorità comunale di protezione civile. 

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Mons. Lomanto ha scritto alla comunità musulmana

La preghiera rafforza la fiducia e la speranza nel Dio della Misericordia

E’ un momento difficile per tutti e per i credenti di ogni confessione e la preghiera rafforza la fiducia e la speranza nel Dio della Misericordia”. Sono state queste le parole utilizzate dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto che ha scritto alla comunità musulmana della diocesi siracusana in occasione del Ramadan.
Dove non arriva la politica, arriva la chiesa. Grazie di cuore al vescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto per questi auguri fraterni, calorosi e speciali” ha risposto Ramzi Harrabi, artista e mediatore culturale, che ha ringraziato l’arcivescovo Lomanto per il suo messaggio di auguri. “E grazie a padre Luigi Corciulo per l’impegno tramite la pastorale Migrantes” conclude Harrabi condividendo sui social l’hashtag “God is one” (Dio è uno solo) e “one is the love” (uno soltanto è l’amore). Ed anche Radio Arabica ha sottolineato il gesto del pastore della chiesa siracusana.
Cari fratelli e sorelle della comunità musulmana, a nome della comunità diocesana vi esprimo tutta la nostra amicizia con gli auguri più fraterni per questo mese di Ramadan, sacro alla fede islamica” ha scritto l’arcivescovo Lomanto sulla scia di quanto fatto da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, che ha rivolto l’augurio ai musulmani in Italia per l’inizio del mese del Ramadan. “In questo mese non mancherà certamente la preghiera per tutti coloro che sono ammalati, soli o provati dalle sofferenze che la pandemia ci sta facendo sperimentare. La preghiera e il digiuno sia lo spazio bello dove rifiorisce la solidarietà e la fraternità per ritrovarci sempre più uniti come fratelli allontanando ogni tentazione di divisione. Insieme invochiamo il dono della pace che il Dio Altissimo e Onnipotente non mancherà di elargire al cuore di ogni Uomo. Cara comunità musulmana con fraterna amicizia vi ricordo nella preghiera e vi auguro buon Ramadan”.
Don Luigi Corciulo, direttore dell’Ufficio Migrantes, ha evidenziato “il cammino di amicizia con i fratelli musulmani. L’arcivescovo ha mostrato un segno di attenzione alla comunità musulmana con la quale condividiamo spazi di amicizia e dialogo. In questo clima di preghiera e più facile incontrarci. L’unico linguaggio della pace è la preghiera più autentica: nessun Dio chiede separazione e guerra“. Il messaggio è stato tradotto in arabo ed appeso nelle moschee della diocesi.

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Riapre al culto la chiesa di San Pietro apostolo

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto oggi alle 18.30 benedirà l’altare e l’ambone della chiesa di San Pietro apostolo in Ortigia che riapre al culto.
La chiesa, datata al 326 d.C. è la più antica chiesa di Siracusa e testimonia una sequenza stratigrafica unica e importate in merito ai segni e alle tracce lasciate dall’uomo nei secoli. La chiesa conta ben cinque fasi storiche: paleocristiana, bizantina, normanna, aragonese e barocca
L’ultimo restauro fu completato nel 2008. Il sito è stato riaperto al pubblico nel marzo del 2016 e grazie all’impegno della parrocchia di San Pietro al Carmine e alla collaborazione con l’impresa di servizi turistici Sicilyroute. All’interno della chiesa di San Pietro Apostolo è possibile ammirare una struttura composta da tre navate, con il tipico impianto basilicale, con la navata centrale e le due navate laterali.
Di particolare interesse artistico nell’abside è il crocifisso ligneo e in cartapesta datato al 1700 e l’esposizione di alcuni paramenti sacri che rimandano al loro uso nei secoli da parte della Confraternita dei Carmelitani. Da diversi anni, l’attente azione di promozione e conoscenza del sito culturale, ha prodotto anche una vera e propria azione di riqualificazione urbana dell’area antistante il luogo di culto, preservandone anche l’importanza storica e artistica.
Il parroco don Guido Scollo celebrerà una messa ogni domenica alle 18.30, secondo le vigenti disposizioni anticovid.
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Mons. Lomanto in visita a Radio Una Voce Vicina

L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto in visita alla Radio Una Voce Vicina InBlu (Fm 104,00 Mhz, www.radiounavocevicina.it). Accompagnato da don Marco Pandolfo, chiesa del Cuore Immacolato di Maria e Sant’Anna e dai due diaconi Giovanni Cascone e Giuseppe Marino, ha incontrato i componenti della redazione giornalistica guidata da Salvatore Di Salvo e il consiglio direttivo dell’Associazione “Radio Una Voce Vicina InBLu, guidato dal presidente Sebastiano Barberi  e composto da Michele Ruma, Antonella Benigno, Sebastiano Caligiore, Alfio Zarbano, Emanuela Ruma. Mons Lomanto, che è anche delegato Episcopale della Cesi per le Comunicazioni sociali e la Cultura,  dopo aver visitato gli studi radiofonici e la sala regia,  ha sottolineato l’importanza di comunicare e di comunicare bene, sfruttando tutti i mezzi a disposizione per diffondere il messaggio della Chiesa; ha ribadito inoltre l’importanza di fare sinergia tra mezzi di comunicazione e di lavorare secondo linee pastorali comuni. Il giornalista Salvatore Di Salvo, il presidente Sebastiano Barberi e il consigliere Michele Ruma  hanno illustrato all’arcivescovo l’attività svolta e le idee e i progetti che saranno sviluppati nei prossimi mesi.

Da sx Michele Ruma, Sebastiano Barberi, mons. Lomanto, Salvatore Di Salvo

RADIO UNA VOCE VICINA nasce il 9 aprile 1977 in un piccolo spazio preso la “Parrocchia Cuore Immacolato di Maria e S. Anna” in Carlentini, grazie alla intuizione del parroco Mons. Giovanni Maria Sortino, che capisce le enormi potenzialità di questo strumento e del ruolo che può svolgere per la comunità e dà un’impronta parrocchiale alla radio, offrendo un palinsesto basato su tanta informazione locale con svariate rubriche, il tutto miscelato da tanta buona musica per tutti i gusti.
Radio Una Voce Vicina è stata costituita in Associazione, in data 16 agosto 1990; è stata registrata presso il Tribunale di Siracusa in data 26 aprile 1977; è stata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione nr. 8364 29 agosto 2001; è stato concesso l’esercizio della radiodiffusione sonora in ambito locale e a carattere comunitario il 4 marzo 1994. Trasmette ininterrottamente dall’ottobre 1978, ed è stata la prima radio privata cattolica dell’Arcidiocesi Metropolita di Siracusa.
Il 26 ottobre 2005 gli studi vengono trasferiti in un locale attiguo alla parrocchia, presso il Palazzo delle opere pastorali. Contestualmente entra nel circuito InBLU che raggruppa in Italia diverse radio e Tv costituendo l’Associazione Corallo. Radio Una Voce Vicina, riconosciuta dall’Arcidiocesi di Siracusa.  Ma la Radio subisce un brusco declino dal momento in cui il suo fondatore mons. Giovanni Maria Sortino affetto da una grave malattia è costretto a lasciare la parrocchia, dopo 53 anni di appassionato servizio sacerdotale. Monsignor Sortino muore nel maggio del 2013 presso il Centro Anziani “Ain Karim” in Carlentini. Qualche mese prima proprio al centro anziani “Ain Karim” aveva deciso di trasferire anche la regia della radio continuando a trasmettere direttamente dalla sua stanza privata.
L’8 luglio 2013 si è insediato un nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto dal prof. Michele Ruma, il quale ha subito creduto nel rilancio qualitativo della radio e nella validità di questa realtà territoriale che continui la missione di evangelizzazione e di aggregazione e informazione essendo rimasta l’unica radio locale della zona nord della provincia di Siracusa.
I problemi che il consiglio deve affrontare non sono pochi, ma si va avanti per non dimenticare la memoria del proprio fondatore Mons. Giovanni Maria Sortino e del perché è nata la radio, come voce che sappia tenere compagnia e sia vicina alle persone anziane, ammalate e che vivono momenti di solitudine. Alla luce di ciò, la Radio si pone come strumento vivo di comunicazione sul territorio, ma non solo di Carlentini, ma anche dei comuni limitrofi, grazie al coordinamento di persone esperte del settore, tramite trasmissioni culturali, di riflessione sociale e religiosa. In particolare Radio Una Voce Vicina vuole essere a servizio del territorio, dando voce a tutte le associazioni di volontariato, culturali e sportive presenti in zona.
Nel 2013 la direzione editoriale viene affidata al giornalista Salvatore Di Salvo, che avvia anche un progetto editoriale con il potenziamento dei social media: Facebook, Twitter,  Instagram, linkedin, Telegram, un App,  un Virtual Tour e un sito internet per ampliare l’offerta giornalistica ai radioascoltatori e  a quanti utilizzano i social media. Radio Una Voce Vicina inBlu avvia una serie di progetti con le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e di secondo grado di Lentini, Carlentini e Francofonte e Catania.  In particolare con l’Istituto scolastico “Vittorini –Gorgia”, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico dal 2017 ha avviato l’alternanza scuola lavoro avente come tema “Alternanza scuola lavoro: “scrivere, leggere, parlare…alla radio e alla Web TV”.. Diverse le iniziative con il Santuario Basilica Madonna delle Lacrime di Siracusa. Partner del mensile “Telestradapress” diretto da Gabriella Virgillito, il primo giornale siciliano realizzato da redattori di strada  e senza dimora,  finalizzato al recupero di uomini e donne meno fortunati,  con l’associazione “Meter” e con l’Ente sociale “Angeli”. La direzione ha avviato dal 2013 diversi  Progetti di Educazione alla Legalità con le forze dell’ordine. Nel 2014 è iniziato un progressivo lavoro di ammodernamento tecnologico che ha portato ad automatizzare tutti i dispositivi ed  essere presenti su Internet con un sito www.radiounavocevicina.it ricco di contenuti. Per oltre quarantaquattro anni ininterrotti di trasmissioni in cui lo spirito è rimasto sempre lo stesso di quando è nata: Fare Buona Radio!
Diversi i programmi di intrattenimento, oltre a quelli proposta da InBLu Radio,  tra i quali “Time Out”,  “Zoom”, “Una Voce in Blu”, “L’Autore si racconta… il “Peggio di studio 104, “Insieme a te non ci sto più”, “10minuti insieme”,  programmi ecclesiali, mentre  tutte le sere, in diretta, la celebrazione Eucaristica e la  domenica sera in diretta sui social media la Messa dalla parrocchia Santa Tecla in Carlentini. 

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“Il 10 di ogni mese …” al Santuario di Lentini

Si celebra il giorno 10 di ogni mese l’appuntamento in onore dei Santi Patroni Alfio, Filadelfo e Cirino. “Con la vostra carità proteggete dal cielo noi, che siamo stati mossi da vera dilazione a cantare le vostre lodi”. Alle ore 17.00 recita del Santo rosario e litanie dei santi martiri. Alle ore 17.30 la santa messa celebrata da don Pietro Barraco e la benedizione della reliquia .
Nel rispetto delle normative vigenti saranno ammessi all’interno del Santuario non più di 30 fedeli. Altri posti saranno a disposizione all’esterno. I fedeli hanno l’obbligo di indossare la mascherina, igienizzare le mani e recarsi al posto indicato. La Comunione potrà essere ricevuta rimanendo in piedi al proprio posto. Al termine della celebrazione i fedeli dovranno lasciare il Santuario mantenendo tra loro la distanza e senza creare assembramenti.

La Santa Messa verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook del Santuario diocesano dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
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Auguri a tutte le famiglie per la Pasqua!

L’Ufficio per la pastorale della famiglia augura una Serena Pasqua a tutte le famiglie. Un messaggio di auguri da parte dell’arcivescovo Francesco Lomanto, dei responsabili mons. Salvatore Marino, ed i coniugi Salvatore Cannizzaro e Maria Grazia e di alcuni rappresentanti: “Cristo è risorto! E’ veramente risorto!”

 

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Gli auguri per la Pasqua

Mons. Lomanto: “Comunichiamo l’amore, il dono di noi stessi”

“Come comunità credente possiamo dare il nostro contributo alla società, desiderosa di rinascere, testimoniando che l’unico tesoro che non è destinato a perire e che va comunicato alle generazioni future è l’amore, il dono di noi stessi”.
E’ uno dei passaggi del messaggio di auguri che l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha rivolto a tutta la Diocesi in occasione delle festività di Pasqua. L’emergenza sanitaria in corso limita i rapporti sociali ma l’arcivescovo ha voluto inviare un messaggio, consegnato simbolicamente come ogni anno ai giornalisti. I rappresentanti della categoria hanno incontrato il Pastore della Chiesa siracusana solo per un breve saluto e per la consegna del Pane che rappresenta il gesto concreto di
solidarietà che da diversi anni i giornalisti compiono. Cento chilogrammi di pane sono stati donati alla Caritas della Parrocchia San Tommaso al Pantheon in Siracusa dalla sezione provinciale dell’UCSI (Unione cattolica Stampa Italiana) di Siracusa e dall’Assostampa di Siracusa. Il componente dell’Ordine dei giornalisti Santo Gallo, il segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa Prospero Dente, il componente della giunta nazionale dell’UCSI Salvo Di Salvo ed il direttore del settimanale Cammino Orazio Mezzio
hanno ringraziato l’arcivescovo che non fa mai mancare la sua vicinanza ai giornalisti: “Il giornalismo ha raccontato la storia con le parole e con tante immagini. La Pasqua sotto pandemia sarà per sempre ricordata con le immagini del Papa che, solitario, sale i gradini di una piazza San Pietro deserta. In questo anno così difficile tante storie sono state raccontate. Attendiamo – e questo è l’augurio per noi giornalisti, ma soprattutto per le nostre comunità – di raccontare quella finale; quella in cui dovremo scrivere che è tutto finito. Credo che la Resurrezione rappresenti, oggi, quel “passaggio” (pesah) da attendere con fiducia e coraggio. Quel coraggio che i giornalisti stanno continuando a
mostrare nella difficoltà” ha detto Prospero Dente. Anche Santo Gallo ha ribadito le difficoltà per la categoria in questo momento, mentre Salvo Di Salvo ha aggiunto: “L’emergenza Covid-19, oltre a generare una drammatica crisi sanitaria, sta indebolendo fortemente anche il tessuto sociale, peggiorando la condizione dei più fragili e mettendo in difficoltà tante famiglie che prima di questa pandemia vivevano una vita serena. I passi di carità possibili oggi si concretizzano nel sentirci prima di tutto chiamati a compiere ogni giorno piccoli gesti d’amore verso le persone che incontriamo – ha detto il presidente provinciale Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo -, cercando di diventare attenti e sensibili soprattutto ai poveri silenziosi, cioè a coloro che spesso incontriamo nella nostra quotidianità ma che all’apparenza, per la loro dignità, cercano di nascondere le sofferenze e i disagi che stanno vivendo e capire come agire per aiutarli, nella discrezione e nella fraternità evangelica”.
L’arcivescovo ha messo in evidenza ancora una volta il ruolo del giornalista: “Una parola vera aiuta le persone e le sostiene” ha detto. “Ma è importante il messaggio che sappiamo mediare. Anche questo momento di Resurrezione ci deve far ricordare che il Signore è con noi sempre”.

Messaggio di mons. Francesco Lomanto per la Pasqua 2021

Con viva cordialità rivolgo un fraterno augurio di Buona Pasqua a tutti.
Stiamo vivendo un momento di crisi, di incertezze, di smarrimento, di paura di ammalarci e paura di vaccinarci.
Dobbiamo essere realistici: quel motto «Andrà tutto bene» dipende da noi e da come ci impegniamo.
Ci può essere il rischio che al lockdown della pandemia segua un confinamento della fede.
Invito tutti ad aprirci al dono del Signore Risorto. La fede ci fa camminare con decisione verso la Pasqua di Risurrezione.
Gesù morto e risorto è la nostra speranza, la nostra forza e la nostra pace. Nella fede noi possiamo stare accanto a Gesù
condannato, umiliato, crocifisso, morto e sepolto per incontrarlo risorto la mattina di Pasqua e ricevere da Lui lo stesso
saluto che ha donato ai suoi discepoli: «Pace a voi!».
Come comunità credente possiamo dare il nostro contributo alla società, desiderosa di rinascere, testimoniando
che l’unico tesoro che non è destinato a perire e che va comunicato alle generazioni future è l’amore, il dono di noi stessi.
«Il silenzio della crisi che vive il mondo colpito dal virus può essere uno spazio di “ascoltoˮ» per «evocare la
Parola di Dio e contribuire a generare ovunque uno spirito di fraternità», prendendoci cura di chi è lasciato ai margini,
di chi vive nella sofferenza, di chi è confuso e in cerca di risposte. Se siamo uniti, siamo più forti e il Signore abiterà in noi,
perché è presente in coloro che amano: «Dove è carità e amore, qui cʼé Dio».
Alimentiamo il nostro coraggio creativo, per trovare le possibili e giuste soluzioni ai problemi, per pensare il presente
e costruire lʼavvenire, per individuare nuove vie percorribili, per dispiegare nuove prassi, che mettano al centro l’uomo
e il bene comune.
Vivissimi Auguri di una Santa Pasqua a tutti!

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