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Festa di San Paolo apostolo a Solarino

Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull’uomo; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo
Gal 1,11-12

Si celebra la festa di San Paolo apostolo a Solarino. Sabato 1 agosto, vigilia della festa, alle ore 12.00 preghiera dell’Angelus e scampanio festoso. A chiesa chiusa traslazione della statua di San Paolo sul presbiterio. Alle ore 19.30 preghiera del vespro (la chiesa rimarrà aperto fino a mezzanotte).

Domenica 2, nel giorno della festa, alle ore 8.00 Alborata; alle ore 10.00 la messa in chiesa; alle ore 20.00 messa solenne celebrata in piazza del Plebiscito; alle ore 22.00 note per Paolo, concerto del quartetto d’archi del Teatro Massimo di Catania. Al termine in diretta streaming la traslazione del simulacro di San Paolo e chiusura della Cappella e conclusione dei festeggiamenti patronali.

L’arcivescovo Lomanto: “Un cammino pastorale alla riscoperta dell’eredità spirituale della Diocesi”

“Rivolgo affettuosi saluti alla Chiesa che è in Siracusa e innanzitutto a mons. Salvatore Pappalardo che con amorevole servizio ha guidato la diocesi e a mons. Costanzo, arcivescovo emerito“. Queste le prime parole che l’arcivescovo eletto don Francesco Lomanto ha rivolto alla Chiesa siracusana.
Al clero diocesano e regolare. Alle religiose, ai movimenti ecclesiali e alle aggregazioni laicali e alle varie realtà del popolo santo di Dio. Esprimo la mia gratitudine al Signore che voglio servire con fedeltà nella Chiesa che mi viene affidata, augurando di continuare il cammino pastorale nella riscoperta della viva eredità spirituale della Diocesi ed in linea con le indicazioni del Concilio Vaticano II. Del magistero papale e in particolare dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco”. Infine l’arcivescovo eletto ha rivolto una benedizione a tutto il popolo di Dio.

L’arcivescovo Lomanto

Alle 12 l’annuncio in contemporanea a Siracusa e a Caltanissetta, la Diocesi di appartenenza dell’arcivescovo eletto. Mons. Mario Russotto ha presentato don Francesco rivolgendogli un augurio forte. Poi don Francesco ha ricordato mons. Alfredo Maria Garsia, siracusano, per oltre vent’anni vescovo di Caltanissetta, che lo ha ordinato presbitero. In questo “scambio” tra Diocesi.

 

L’annuncio è stato dato alle 12 da mons. Salvatore Pappalardo

Don Francesco Lomanto eletto arcivescovo di Siracusa

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Siracusa (Italia), presentata da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Pappalardo.

Don Francesco Lomanto

Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Siracusa (Italia) il Rev.do Don Francesco Lomanto, del clero della Diocesi di Caltanissetta, finora Docente e Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, a Palermo.

La notizia è stata pubblicata sul bollettino della sala stampa della Santa Sede e contemporaneamente alle ore 12 è stata data la notizia a Siracusa, dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e a Caltanissetta dal vescovo mons. Mario Russotto, alla presenza di don Francesco Lomanto.

Mons. Pappalardo, alla presenza di alcuni presbiteri e laici della Curia, ha esordito con un momento di preghiera. Poi guardando l’immagine di una tela nel salone dell’Episcopio, l’arcivescovo ha descritto San Pietro che invia il primo vescovo di Siracusa San Marciano: “San Pietro oggi si chiama Papa Francesco – ha detto mons. Pappalardo – il vescovo di Siracusa che viene nominato dopo che il Papa ha accettato le mie dimissioni per raggiunti limiti di età è il sacerdote Francesco Lomanto che appartiene al presbiterio della Chiesa di Caltanissetta, attualmente preside della Facoltà teologica“.

Io credo che questo momento sia veramente un momento di Grazia del Signore. Ringrazio con sincerità tutti. La comunità dei fedeli è la Chiesa e ognuno di noi porta un carisma, un dono dello Spirito porta un servizio da espletare per la crescita di tutto il popolo di Dio. Grazie perché mi avete sostenuto con la preghiera, grazie per l’affetto che mi avete dimostrato. Grazie perché abbiamo lavorato insieme. Ho avuto l’onore di essere Pastore, nominato il 12 settembre 2008, iniziato il ministero l’8 novembre dello stesso anno, continuerò a servire questa comunità fino alla presa in possesso del nuovo arcivescovo con la nomina che ho ricevuto dalla Congregazione per il Clero con la quale vengo costituito Amministratore Apostolico in questa sede vacante fino alla presa di possesso del nuovo arcivescovo. Grazie a tutti, padre Maurizio Aliotta e padre Sebastiano Amenta, grazie per essere stati i miei collaboratori diretti come vicari. Preghiamo insieme per il nuovo arcivescovo Francesco“.

 

Il Rev.do Don Francesco Lomanto è nato a Mussomeli, provincia e Diocesi di Caltanissetta, il 2 marzo 1962. Si è preparato al sacerdozio nel Seminario diocesano, ricevendo l’ordinazione il 29 giugno 1986; è incardinato nella Diocesi nissena e ivi ha operato come Viceparroco a Villalba, a San Cataldo e a Caltanissetta dal 1986 al 1996; è stato Parroco della parrocchia di Sant’Enrico, a Mussomeli, dal 1996 al 2011. Ottenuti la Licenza e il Dottorato in Storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana, a Roma, ha iniziato la docenza universitaria a Caltanissetta, nel 1992, insegnando negli Istituti Teologici del luogo e alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista a Palermo, dove è anche Preside dal 2015. L’attività accademica ha favorito la propensione del neo Arcivescovo per gli studi e la ricerca, particolarmente quella legata a figure ed eventi della Chiesa locale nissena, i cui risultati sono confluiti nelle tante iniziative editoriali che lo vedono autore, co-autore o curatore di libri, saggi, riviste storiche e dizionari.

L’annuncio è stato dato alle 12 da mons. Salvatore Pappalardo

Don Francesco Lomanto eletto arcivescovo di Siracusa

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Siracusa (Italia), presentata da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Pappalardo.

Don Francesco Lomanto

Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Siracusa (Italia) il Rev.do Don Francesco Lomanto, del clero della Diocesi di Caltanissetta, finora Docente e Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, a Palermo.

La notizia è stata pubblicata sul bollettino della sala stampa della Santa Sede e contemporaneamente alle ore 12 è stata data la notizia a Siracusa, dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e a Caltanissetta dal vescovo mons. Mario Russotto, alla presenza di don Francesco Lomanto.

Mons. Pappalardo, alla presenza di alcuni presbiteri e laici della Curia, ha esordito con un momento di preghiera. Poi guardando l’immagine di una tela nel salone dell’Episcopio, l’arcivescovo ha descritto San Pietro che invia il primo vescovo di Siracusa San Marciano: “San Pietro oggi si chiama Papa Francesco – ha detto mons. Pappalardo – il vescovo di Siracusa che viene nominato dopo che il Papa ha accettato le mie dimissioni per raggiunti limiti di età è il sacerdote Francesco Lomanto che appartiene al presbiterio della Chiesa di Caltanissetta, attualmente preside della Facoltà teologica“.

Io credo che questo momento sia veramente un momento di Grazia del Signore. Ringrazio con sincerità tutti. La comunità dei fedeli è la Chiesa e ognuno di noi porta un carisma, un dono dello Spirito porta un servizio da espletare per la crescita di tutto il popolo di Dio. Grazie perché mi avete sostenuto con la preghiera, grazie per l’affetto che mi avete dimostrato. Grazie perché abbiamo lavorato insieme. Ho avuto l’onore di essere Pastore, nominato il 12 settembre 2008, iniziato il ministero l’8 novembre dello stesso anno, continuerò a servire questa comunità fino alla presa in possesso del nuovo arcivescovo con la nomina che ho ricevuto dalla Congregazione per il Clero con la quale vengo costituito Amministratore Apostolico in questa sede vacante fino alla presa di possesso del nuovo arcivescovo. Grazie a tutti, padre Maurizio Aliotta e padre Sebastiano Amenta, grazie per essere stati i miei collaboratori diretti come vicari. Preghiamo insieme per il nuovo arcivescovo Francesco“.

 

Il Rev.do Don Francesco Lomanto è nato a Mussomeli, provincia e Diocesi di Caltanissetta, il 2 marzo 1962. Si è preparato al sacerdozio nel Seminario diocesano, ricevendo l’ordinazione il 29 giugno 1986; è incardinato nella Diocesi nissena e ivi ha operato come Viceparroco a Villalba, a San Cataldo e a Caltanissetta dal 1986 al 1996; è stato Parroco della parrocchia di Sant’Enrico, a Mussomeli, dal 1996 al 2011. Ottenuti la Licenza e il Dottorato in Storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana, a Roma, ha iniziato la docenza universitaria a Caltanissetta, nel 1992, insegnando negli Istituti Teologici del luogo e alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista a Palermo, dove è anche Preside dal 2015. L’attività accademica ha favorito la propensione del neo Arcivescovo per gli studi e la ricerca, particolarmente quella legata a figure ed eventi della Chiesa locale nissena, i cui risultati sono confluiti nelle tante iniziative editoriali che lo vedono autore, co-autore o curatore di libri, saggi, riviste storiche e dizionari.

Riaperta la Biblioteca Alagoniana

Riaperta oggi, dopo i lavori di manutenzione durati due anni, la Biblioteca Alagoniana all’interno dell’Arcivescovado in piazza Duomo a Siracusa. La Biblioteca, che nasce nel 1780 come biblioteca del Seminario Arcivescovile, potrà tornare così ad essere ammirata nel suo splendore: al momento si tratta solo di una riapertura per la fruizione turistica ma a breve sarà riaperta anche agli studiosi. 

Presenti Alessandra Trigila della Sovrintendenza ai beni culturali e il neo direttore della Biblioteca, don Helenio Schettini, che prende il posto di mons. Giuseppe Greco che per tanti anni ha curato l’immenso patrimonio custodito nella Biblioteca.

Preziosi volumi, ma anche antichi reperti e preziose monete si trovano all’interno. “E’ stato creato un percorso che introduce alla figura di Alagona e alle maggiori personalità che frequentarono la biblioteca, tra cui Saverio Landolina e Tommaso Gargallo, e ai fondi più importanti che contiene la nostra biblioteca che rappresenta il primo nucleo museo civico Siracusa – ha spiegato don Helenio Schettini -. Un patrimonio per la Chiesa che contiene le maggiori opere sulla storia di Siracusa e soprattutto un patrimonio che viene ridonato nella sua bellezza artistica e speriamo di restituirla al più presto anche nella sua dimensione di studio”.

Nelle bacheche trovano posto i manoscritti di Giuseppe Maria Capodieci e di Cesare Gaetani che rappresentano le fonti della nostra città.

Sarà possibile riammirare la splendida sala lignea all’interno della quale è stato posizionato anche un registro delle presenze nel quale si ritrova più volte la firma di Elio Vittorini assiduo frequentatore della Biblioteca Alagoniana. 

Il documento della Congregazione per il Clero

La conversione pastorale della comunità parrocchiale

Pubblicata oggi dalla Santa Sede l’Istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa”.
Il documento della Congregazione per il Clero tratta il tema della cura pastorale delle comunità parrocchiali, dei diversi ministeri clericali e laicali, nel segno di una maggiore corresponsabilità di tutti i battezzati. Il testo, fondamentalmente, ricorda che “nella Chiesa c’è posto per tutti e tutti possono trovare il loro posto” nell’unica famiglia di Dio, nel rispetto della vocazione di ciascuno.
Il Dicastero per il Clero, sollecitato da diversi Vescovi, ha avvertito la necessità di elaborare uno strumento canonico-pastorale relativo ai diversi progetti di riforma delle comunità parrocchiali e alle ristrutturazioni diocesane, già in atto o in via di programmazione, con il connesso tema delle unità e delle zone pastorali. Il documento intende, quindi, porsi al servizio di alcune scelte pastorali, già da tempo avviate da parte dei Pastori e “sperimentate” dal Popolo di Dio, per contribuire alla valutazione di esse e commisurare il diritto particolare con quello universale. In questa prospettiva, è sottolineato il ruolo del parroco come “pastore proprio” della comunità, ma viene anche valorizzato e posto in luce il servizio pastorale connesso con la presenza nelle comunità di diaconi, consacrati e laici, chiamati a partecipare attivamente, secondo la propria vocazione e il proprio ministero, all’unica missione evangelizzatrice della Chiesa.

Il testo del documento

Padre Giuseppe Lombardo: autentico comunicatore della fede

Il consiglio direttivo della sezione provinciale dell’Ucsi di Siracusa e il settimanale diocesano “Cammino” oggi, ricorderanno don Giuseppe Lombardo, direttore del settimanale “Cammino”, consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa  e parroco della chiesa del Carmine di Siracusa, nel primo anniversario della morte.  Una messa in suffragio è stata celebrata ieri sera nella chiesa di Santa Maria in via Roma (Ortigia), mentre, stasera, alle 19 sarà ricordato nella chiesa Madre di Carlentini. La figura di don Giuseppe Lombardo è stata ricordata don Aurelio Russo, consulente ecclesiastico Ucsi Siracusa, dal direttore del Settimanale Cammino Orazio Mezzio e dal presidente della cooperativa “Periodico Cammino” Luca Marino.
Don Giuseppe Lombardo – ha detto il presidente provinciale dell’Ucsi di Siracusa  Salvatore Di Salvo – è stato un “ autentico comunicatore della fede”. L’Ucsi di Siracusa, avendo sempre presente la passione con cui ha seguito la propria attività giornalistica e il suo ministero sacerdotale, rinnova i sentimenti di profonda gratitudine ricordandone la grande spiritualità come sacerdote e l’infaticabile impegno nel giornalismo e nella comunicazione.

Annunciato il programma del 67esimo anniversario della Lacrimazione di Maria

Le Lacrime di Maria hanno generato speranza e nuova vita

Le Lacrime di Maria hanno generato speranza e nuova vita”. L’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, sceglie le parole che Papa Francesco ha pronunciato nell’udienza generale del 4 gennaio del 2017 parlando della speranza cristiana e di Rachele, la sposa di Giacobbe, per annunziare il 67esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa, dal 29 agosto al 1 settembre. “Per asciugare una lacrima dal volto di chi soffre, bisogna unire al suo il nostro pianto” disse ancora il Santo Padre.

Un anniversario che terrà conto delle restrizioni anti-covid. Non sono previsti pellegrinaggi di gruppi, ma sarà possibile organizzare celebrazioni comunitarie nel rispetto delle regole. Quest’anno i giorni anniversari da sabato 29 agosto a martedì 1 settembre, coincidono con quelli della Lacrimazione del 1953 quando un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria, posto come capezzale nell’abitazione di una giovane coppia, pianse lacrime umane. Sarà possibile avvicinarsi al quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime tramite la pedana in legno anche durante i giorni dell’Anniversario, a partire dal 14 agosto fino all’1 settembre.

Le parole del Papa accompagneranno l’approfondimento del misterioso dono di Dio che ci ha dato Maria “Madre della Misericordia”, “Madre della Speranza” e “Conforto dei Migranti”” ha detto l’arcivescovo sul solco delle tre invocazioni da poco introdotte nelle Litanie Lauretane. “Siracusa possa meritare il privilegio di custodire le lacrime della Madonna diventando missionaria del messaggio silenzioso ed eloquente delle Lacrime della Madre nostra” conclude Pappalardo.

Nei giorni precedenti l’anniversario, l’arcivescovo presiederà due particolari celebrazioni: per le forze dell’ordine (sabato 22 agosto) e per medici, infermieri e volontari (28 agosto) che si sono spesi durante la pandemia. Domenica 23 agosto distribuzione del cotone benedetto. Il 28 agosto, a partire dalle ore 21 e fino all’alba del 29 agosto, sarà celebrata la Lunga Notte del Santuario, animata dai Gruppi del Santuario. Le messe pomeridiane dell’anniversario saranno celebrate sul sagrato della Cripta e presiedute nei diversi giorni da Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina; Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa; Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo; dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento.

Approvata la rendicontazione per l'impiego delle somme assegnate dalla CEI

I fondi 8xmille nel 2019

Il Consiglio Diocesano per gli affari economici ha approvato la rendicontazione relativa all’impiego delle somme assegnate ai sensi dell’art. 47 della Legge n. 222/1985 (cosiddetto “otto per mille”) a questa Arcidiocesi dalla Conferenza Episcopale Italiana per l’esercizio finanziario 2019-2020.

 

Le somme assegnate nel 2019 per l’anno 2020 per esigenze di culto e pastorale, pari ad € 631.264, 26, sono state erogate come di seguito specificato.

Le somme assegnate nell’anno 2019 per l’anno 2020 a fini caritativi, pari ad € 704.805,64, sono state erogate come di seguito specificato.

Le somme non erogate nel corso dell’anno 2020 andranno a costituire fondi nella disponibilità dell’Arcidiocesi per l’anno 2021.

L’Economo Diocesano
Sac. Camillo Messina