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A Siracusa, Lentini, Melilli e Francofonte

La notte dei Santuari

Si chiama “Ora viene il Bello” il grande contenitore proposto dall’Ufficio nazionale per la Pastorale turismo e sport per l’estate 2021.

Si inizia martedì 1 giugno con La Notte dei Santuari, che prevede un tratto di cammino di avvicinamento al Santuario, un momento di celebrazione al Santuario (possibilmente all’esterno) e un secondo tratto di cammino verso casa. Il tutto scandito da un percorso spirituale accompagnato da Dante. In Diocesi partecipano il Santuario della Madonna delle Lacrime: alle ore 18.15 recita del Santo Rosario, alle ore 19.00 la messa, alle ore 19.30 il rito di apertura della Porta della Speranza e accensione della Lampada; il Santuario diocesano dei Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino a Lentini: alle ore 20.30 venerazione dei simulacri dei Santi martiri, preghiera ai martiri e rito di accensione della Lampada; la Basilica Santuario San Sebastiano a Melilli, alle ore 17.15, rito dell’apertura della Porta della Speranza e accensione della Lampada, alle ore 17.45 recita del rosario e preghiera della novena a San Sebastiano, e alle ore 18.15 la messa; infine il Santuario dell’Annunziata a Francofonte, alle ore 19 apertura della porta della Speranza e celebrazione della messa.

“Ora viene il Bello” è una proposta integrata di esperienze generative sui territori che coinvolgeranno, per la prima volta insieme, i Santuari, il tempo libero, il turismo, lo sport e l’ospitalità religiosa. E’ un laboratorio di collaborazioni tra diversi enti, associazioni, incaricati regionali e diocesani che vogliono fare della rete territoriale locale un punto di forza per il domani. E’ un modo concreto attraverso cui dare, agli altri e a se stessi, la possibilità di riprendere il respiro della vita attraverso percorsi di positività che avranno nella Bellezza, in tutte le sue forme possibili e immaginabili, il punto di forza.

“La gentilezza è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici. Oggi raramente si trovano tempo ed energie disponibili per soffermarsi a trattare bene gli altri, a dire permesso, scusa, grazie… La pratica della gentilezza non è un particolare secondario né un atteggiamento superficiale o borghese. Dal momento che presuppone stima e rispetto, quando si fa cultura in una società trasforma profondamente lo stile di vita, i rapporti sociali, il modo di dibattere e di confrontare le idee. Facilita la ricerca di consensi e apre strade là dove l’esasperazione distrugge tutti i ponti”. (Papa Francesco, Fratelli tutti, 224).

 

 

 

 

 

 

 

         

Dal 3 giugno al 16 settembre, il giovedì sarà dedicato agli eventi messi in cantiere, che si snoderanno lungo 4 direzioni:

  • Hope&Walk: dalla durata di 3 ore, è l’esperienza offerta su uno dei cammini italiani che termina in un Santuario. È prettamente l’esperienza pedagogica della lentezza che accompagna l’ospite a evocare il proprio vissuto, a raccontarlo e a trovare, insieme al gruppo, la speranza per ritornare alla vita di ogni giorno con entusiasmo e voglia di protagonismo nel bene.
  • Hope&Place: è l’esperienza che ha come protagonisti i borghi, le città d’arte e gli infiniti luoghi di bellezza del nostro Paese. Essa farà della bellezza il messaggio e dello stupore il linguaggio, attraverso narrazioni che accompagneranno l’ospite ad appuntarsi tutti i messaggi wow che quel luogo (arte, volti, parole…) porta con sé e gli offre nell’esperienza. Durata media dell’esperienza: 3 ore.
  • Hope&Welcome: è l’esperienza propria delle strutture dell’ospitalità religiosa, conventi e monasteri. È soprattutto un’esperienza culturale che attraverso la lettura e l’approfondimento della Divina Commedia di Dante, anche con l’uso di un linguaggio teatrale e musicale, accompagna l’ospite a rileggere la situazione pandemica e la propria situazione personale come itinerario verso la Luce, per dargli la possibilità di tornare a casa con uno sguardo più positivo verso la realtà. Durata media dell’esperienza 45 minuti.
  • Hope&Pray: è l’esperienza spirituale dei Santuari italiani. È il centro dell’esperienza di Ora viene il Bello: dare la possibilità ad ogni ospite di illuminare la vita attraverso l’ascolto di sé e della Parola, attraverso la fiducia nel domani e l’affidamento a Dio, alla Vergine e ai Santi. Durata media dell’esperienza: 45 minuti.

C’è il Giro d’Italia d’Italia della della Speranza con le associazioni e le società che organizzeranno eventi sportivi in cui accendere una Fiaccola che –  potrebbe attraversare le strade del proprio paese, magari terminando col portare la luce in un Santuario o in un altro luogo luogo luogo significativo (case di riposo, ospedali …). Sarebbe bello che che nelle attività Hope&Play fosse coinvolta tutta l’associazione locale o tutta la società società sportiva, come anche anche le famiglie, gli enti  locali  e le altre associazioni  del territorio.

C’’è l’evento conclusivo, il 17 settembre, il Pellegrino Dei che prevede il pellegrinaggio verso il Santuario più importante della Diocesi con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo.

E’ un progetto che vuole esprimere tutto il vissuto con i fatti e le emozioni che possono diventare racconto, ospitando i dolori e i sogni, le lacrime la fatica che ci ha accompagnati in questo tempo difficile ma che ci invita a sorridere e a fare esperienze di pace.

L’Amore nel frammento per scoprire Amoris Laetitia

Al via oggi il progetto “L’Amore nel Frammento” – dieci minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa. Dodici video sulla famiglia, che saranno pubblicati ogni secondo lunedì del mese alle ore 19.30 a partire da giugno. Spunti di riflessioni scaturiti da reali esperienze di vita familiari.

Il 27 dicembre scorso Papa Francesco ha annunciato un anno di riflessione sull’esortazione apostolica Amoris Laetitia per approfondirne i contenuti. Nella nostra diocesi il progetto promosso dall’Ufficio per la pastorale della Famiglia invita ad un percorso formativo sull’amore coniugale. I dodici temi scaturiscono dalle esperienze maturate negli ultimi cinque anni nella nostra diocesi sulla bellezza dell’amore familiare. Un percorso che aiuti a riscoprire il radicamento in Cristo degli sposi” ha commentato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.
E’ l’amore il motore della nostra vita che fa gioire e fa superare le prove: nell’incontro con il Risorto scaturisce l’amore che da vita – hanno detto Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro, responsabili dell’Ufficio pastorale per la famiglia- . Ogni tema contiene la parola amore nelle diverse declinazioni esperienziali vissute nella famiglia: l’aspetto vocazionale, percorsi in preparazione al matrimonio, i figli, il contesto educativo, le adozioni, la cura degli anziani. Un anno vissuto insieme per riscoprire la bellezza e l’attualità di Amoris Laetitia“.
“Papa Francesco ci ha ricordato che il sacramento del matrimonio mette in risalto questo legame che c’è tra Cristo e la Chiesa ma nella vita di ognuno c’è un difficoltà perché questo si realizzi – ha detto mons. Salvatore Marino, delegato per la pastorale della famiglia –. Il matrimonio dovrebbe essere l’occasione perché l’amore diventi più significativo. Vorremo far si che tutti possano riflettere sul proprio amore e riceveereuna spinta per comportarsi meglio in questa relazione di dialogo reciproco“.

 

Prega con noi

Il Santo Rosario per l’Italia

Oggi mercoledì 26 Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, presiederà il Santo Rosario per l’Italia presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. I fedeli e le comunità religiose sono invitati a partecipare dalle ore 20:50.
Prega con noi” andrà in diretta su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu2000, e su facebook.

Si inizierà con il saluto e monizione introduttiva dell’Arcivescovo fino alla sua benedizione.

Di seguito è possibile scaricare il libretto del Santo Rosario.

 

 


Corso promosso da Caritas diocesana, Progetto Policoro, Confcooperative, Ermes

“Schiffaratu?”: la domanda di lavoro incontra l’offerta

Un corso per orientare al lavoro. In modo da far incrociare domanda e offerta nel territorio. Presentato “Schiffaratu?”, il corso gratuito di orientamento al lavoro realizzato da Caritas diocesana Siracusa, da Progetto Policoro, da Confcooperative Siracusa con la collaborazione di Ermes Comunicazione.
Ci troviamo in una situazione di estrema difficoltà dal punto di vista lavorativo – ha detto padre Marco Tarascio, direttore Caritas diocesana -. Noi stiamo mettendo in campo diverse tipologie di aiuti. In questo contesto abbiamo pensato a un corso per aiutare i ragazzi e non solo a darsi una possibilità. E’ importante che abbiano coscienza di cosa il mondo del lavoro offre oggi. La domanda e l’offerta si devono incontrare. Noi avremo due tirocini formativi con un’azienda del siracusano. Avremo l’opportunità di un corso a chi non trova un luogo dove scommettersi. Lo diversificheremo nei vari vicariati della diocesi non soltanto a Siracusa. E’ uno stimolo ad alzarsi dal divano a far circolare la propria proposta. Il lavoro non viene a cercarti a casa. Possiamo dare la possibilità a chi cerca di poter trovare un lavoro. E’ un percorso di orientamento al lavoro. L’offerta e la domanda possono trovare luogo comune in Caritas“.
Una trentina le persone che già hanno dato la loro adesione. Si tratta di sei ore di formazione teorica e pratica su come realizzare un Cv, come gestire un colloquio di lavoro, quali canali utilizzare per la ricerca del lavoro, scoprire gli incentivi per l’autoimprenditorialità.
Ci sembra e giusto e doveroso che, in questo momento di ripresa da questa crisi pandemica, ciascuno faccia il proprio dovere – ha detto Enzo Rindinella, presidente di Confcooperative -. Noi vogliamo contribuire fattivamente a portare giovani in cerca di occupazione con bassa scolarità dentro il mondo del lavoro, ma anche coloro che per questa crisi e non solo sono fuoriusciti dal mondo del lavoro ed hanno necessità di riqualificarsi e riformarsi. Abbiamo accolto l’idea del progetto e dell’iniziativa sociale. Si comincia comprendendo l’orientamento della persona per indirizzarlo verso le nuove tecniche di lavoro, come l’informatica, che ti portano a conoscere per essere accolto da imprese. Cerchiamo di dare una formazione di base perché poi le imprese sono in grado di formare il suo lavoratore. Potremmo anche avere una aggregazione di più soggetti per creare un’impresa che possa produrre servizi e dare lavoro. E supporteremo le imprese che si costituiranno in forma cooperativa. Alcune aziende, sotto forma di stage, possono accogliere questi giovani per avvicinarli al mondo del lavoro. Anche in collaborazione con altre associazioni datoriali finanziando in vario modo“.
Non un corso a numero chiuso, ma un’occasione che potrà durare nel tempo. Che formerà anche in base alle esigenze delle aziende.
Imparare a creare il curriculum vitae in maniera efficace, saper gestire un colloquio di lavoro attraverso tecniche di presentazione e di confronto attive sono alla base del corso di orientamento che volge ad analizzare e attivare tutti i canali digitali, oggi, strategici per la ricerca del lavoro – ha spiegato Silvia Spadaro di Ermes comunicazione -. Il mercato del lavoro nazionale e  territoriale, nonostante il periodo,  offre molteplici opportunita’ di occupazione e formazione. Numerosi sono inoltre gli incentivi per l’autoimprenditorialità, anche a fondo perduto, che giovani e meno giovani possono utilizzare per realizzare il proprio futuro. C’e tanto lavoro, ma bisogna riposizionare le risorse. Analizzeremo i canali digitali e social per la ricerca del lavoro. Ciascuno avrà il proprio pc e farà delle prove pratiche e inizierà ad entrare in quei canali che oggi servono per ricercare un lavoro incrociando quella domanda delle aziende che c’è“.
Per iscriversi è possibile contattare il numero di telefono: 392 3338747 o scrivere un’email a info@caritassiracusa.com

Nella Solennità di Pentecoste

Domenica la giornata pro Seminario

Domenica 23 maggio, Solennità di Pentecoste, per la nostra Comunità diocesana è anche l’occasione per esprimere la vicinanza al Seminario.

Le difficoltà legate all’emergenza pandemica dello scorso anno non hanno permesso di organizzare la giornata pro Seminario, ma nonostante questo in molti hanno continuato a contribuire spontaneamente alle necessità materiali e spirituali della comunità formativa.

Il discepolo sacerdote proviene dalla comunità cristiana e a essa ritorna, per servirlaRatio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis. I seminaristi, dunque, si preparano a vivere la Pentecoste con sentimenti di riconoscenza per le loro comunità di origine e con il desiderio di mettersi al servizio della Chiesa.

L’Arcivescovo di Siracusa Mons. Francesco Lomanto auspica che la giornata pro Seminario possa essere motivo di gratitudine per il dono della vocazione presbiterale e di impegno concreto al servizio del discernimento e della formazione iniziale dei futuri presbiteri.

E’ possibile ritrovare il bene anche nei gesti più piccoli perché lo Spirito possa formare i pastori secondo il cuore di Dio.

Mons. Francesco Lomanto per la 55esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

“Costruiamo relazioni fondate sulla verità”

“Oggi abbiamo tutti il desiderio forte di incontrare, di relazionarci, ma spesso accade di chiuderci in noi stessi per sentirci protetti e spesso farci apparire diversi. Papa Francesco ci invita a costruire una relazione per raccontare la vera vita”.
Lo scrive mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato episcopale per le Comunicazioni Sociali e la Cultura della Conferenza Episcopale Siciliana  oggi nella 55esima Giornata mondiali delle comunicazioni sociali riprendendo il messaggio di Papa Francesco.
“Sull’esempio di Paolo di Tarso ricorda che “furono la sua fede, la sua speranza e la sua carità a impressionare i contemporanei che lo sentirono predicare ed ebbero la fortuna di passare del tempo con lui”.
Ed allora abitare “la relazione con Lui” diventa fondamento, stile, criterio “per ogni espressione comunicativa che voglia essere limpida e onesta” al fine di comunicare la verità.
Lʼincontro personale diventa essenziale per vivere e per raccontare la vera vita. La comunicazione scaturisce da “una conoscenza diretta, nata dall’esperienza, non per sentito dire”. Non è possibile conoscere la verità se non se ne fa esperienza, se non si incontrano le persone, se non si partecipa alle loro gioie e ai loro dolori.
Papa invita alla ricerca della verità. Si tratta di comprendere la complessità della realtà, senza accontentarsi delle soluzioni superficiali; si pone l’istanza della correttezza umana e intellettuale, del coraggio e dell’amore alla verità anche contro i propri interessi personali”.

Istituto San Metodio e Ufficio IRC

La casa comune, un sogno ecclesiale

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Insegnamento Religione Cattolica invita all’incontro su La casa comune, un sogno ecclesiale nell’ambito dell’Itinerario formativo Pensare la casa comune attraverso l’Esortazione post-sinodale Querida Amazonia di papa Francesco.

L’incontro, in collegamento a distanza, avrà luogo venerdì 14 alle ore 18.30. Interverrà mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa.
E’ possibile richiedere il link d’accesso alla riunione virtuale inviando un’email a info@sanmetodio.eu entro le ore 16.00 del giorno dell’incontro. Chi ha partecipato agli incontri precedenti riceverà l’invito in automatico.

Celebrato il Patrono dei Lavoratori

San Giuseppe diventa attuazione pura della volontà di Dio

San Giuseppe vive nel silenzio fiducioso e diventa attuazione pura della volontà di Dio. Quello che Dio compie in lui e attraverso di lui è solo opera divina” . Sono le parole utilizzate da mons. Francesco Lomanto. Per la Festa di San Giuseppe, Patrono dei lavoratori, l’arcivescovo mons. Lomanto, che ha presieduto il solenne pontificale, insieme ai sacerdoti e ai diaconi hanno onorato la figura del Santo presso la Parrocchia di San Giuseppe Operaio di Priolo. La celebrazione dell’Ottava, presieduta dal don Salvatore Nicosia, parroco della Parrocchia di San Giovanni Bosco a Floridia, e animata dalla Corale di San Giuseppe Operaio, ha chiuso i festeggiamenti. Si ringraziano il sindaco, l’amministrazione comunale e le autorità civili e militari che hanno permesso lo svolgimento della Festa nel rispetto delle norme anti-covid.

Mons. La Placa nominato vescovo di Ragusa

Monsignor Giuseppe La Placa è stato nominato vescovo di Ragusa. L’annuncio, in contemporanea con la Sala Stampa Vaticana, lo ha dato oggi a mezzogiorno l’amministratore apostolico monsignor Roberto Asta al clero della Diocesi di Ragusa riunito in cattedrale mentre le campane di tutte le chiese suonavano a festa. Stessa cerimonia si è svolta nella cattedrale di Caltanissetta con il vescovo monsignor Mario Russotto che ha letto al clero nisseno la nomina del Santo Padre.

Lo accogliamo con gioia e con tanto affetto nella nostra famiglia episcopale e gli assicuriamo uno speciale ricorso nella preghiera per la missione che il Signore gli affida. Invochiamo pure su di lui la protezione della Madre della Chiesa” hanno scritto i vescovi di Sicilia.

Mi preparo a venire a voi – ha scritto in una lettera indirizzata alla sua nuova Diocesi – in semplicità di cuore, con l’unico desiderio di servire la vostra gioia ed essere segno e strumento di Cristo, unico Pastore e guida delle nostre anime“.

Il vescovo eletto rivolge quindi un saluto e un “affettuoso pensiero” ai vescovi emeriti monsignor Carmelo Cuttitta e monsignor Paolo Urso; a monsignor Giambattista Diquattro, nunzio apostolico in Brasile; a monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo emerito di Agrigento; all’amministratore apostolico monsignor Roberto Asta; ai sacerdoti, ai diaconi, ai seminaristi, ai fedeli laici, ai fratelli nella fede cristiana che non appartengono alla Chiesa Cattolica. “Di tutti voi – scrive monsignor La Placa – voglio essere compagno di viaggio, fratello e amico“. Un saluto lo rivolge anche alle autorità civili e militari e a coloro che si dedicano alla guida e al governo delle nostre città. Un grazie sentito e commosso infine alla Chiesa di Caltanissetta e al vescovo monsignor Mario Russotto.

Monsignor Giuseppe La Placa, 58 anni, è nato a Resuttano in provincia e nella Diocesi di Caltanissetta. Entrato nel Seminario diocesano di Caltanissetta il 30 settembre 1973, ha conseguito la maturità classica nel 1981 e, dopo gli studi teologici presso l’istituto “Mons. G. Guttadauro” di Caltanissetta, è stato ordinato presbitero il 29 giugno 1986. Nel 1993 ha conseguito a Roma la Licenza in Filosofia Teoretica presso la Pontificia Università Gregoriana ed ha seguito i corsi per il dottorato. È iscritto all’Albo dei giornalisti. Attualmente è vicario generale della Diocesi di Caltanissetta.
Monsignor Giuseppe La Placa è il sesto vescovo della Diocesi di Ragusa dopo monsignor Ettore Baranzini. monsignor Francesco Pennisi, monsignor Angelo Rizzo, monsignor Paolo Urso e monsignor Carmelo Cuttitta. La sua nomina rafforza il particolare legame tra le Diocesi di Ragusa e Caltanissetta. Fu infatti il ragusano venerabile monsignor Giovanni Jacono, da vescovo di Caltanissetta, a ordinare sacerdote monsignor Angelo Rizzo che, a sua volta, da vescovo di Ragusa, avrebbe poi ordinato monsignor Mario Russotto, oggi vescovo di Caltanissetta. Diocesi che dona oggi a Ragusa monsignor Giuseppe La Placa.