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La fragilità dell’anima per Siracusa Sacra

La fragilità dell’anima è il tema di Siracusa Sacra – frammenti d’anima, iniziativa del Parco culturale ecclesiale “Terre dell’invisibile” e della società Kairos, che quest’anno si ripresenta in una nuova veste: l’apertura straordinaria di alcune chiese in orario serale, le esposizioni d’arte contemporanea e le visite guidate.
Dal 21 luglio al 4 settembre, alcune chiese a Siracusa potranno essere visitate in orario serale, dalle ore 20.00 alle ore 22.00 (visite guidate ore 20.30 e ore 21.30): il giovedì, venerdì e sabato, gli artisti esporranno ciascuno le loro opere. Ognuno di loro con la propria arte ha avuto modo di toccare con mano la fragilità dell’anima. Si tratta degli ospiti dell’Istituto Sant’Angela Merici, la fotografa Stefania Anzelmo e lo scultore Carmelo Lorefice.
In particolare il giovedì sarà aperta la Chiesa di San Giovanni Evangelista e la Cripta di San Marciano dove saranno esposti i lavori realizzati degli ospiti dell’Istituto sant’Angela Merici; il venerdì la Chiesa di San Martino e la Chiesa di San Benedetto dove verranno esposte le fotografie della fotografa siracusana Stefania Anzelmo e le sculture dell’artista modicano Carmelo Lorefice; il sabato percorso Secreta Palatii che comprende la Cappella Sveva, il Carcere Vescovile, e la Biblioteca Alagoniana.
Dopo la pandemia che in questi due anni ha cambiato a chi di più a chi di meno la vita, ora abbiamo tutti voglia di raccogliere e mettere insieme i pezzi della nostra vita, come frammenti d’anima spezzati dalla sofferenza e ripartire.

Le opere mostrate e inserite nei luoghi di Siracusa Sacra ci svelano diversi tipi di anime spezzate. Gli artisti, ognuno con esperienze diverse, hanno in qualche modo saputo cogliere l’essenza di queste anime rappresentandole attraverso linguaggi totalmente differenti, a noi tocca, ognuno secondo le proprie sensibilità, riconoscere questi frammenti recuperarli e metterli apposto.

Una scultura di Carmelo Lorefice

Il tema scelto è la fragilità dell’anima. Siamo stati coinvolti con alcune opere da mettere in mostra – ha detto don Alfio Li Noce, presidente della Fondazione Sant’Angela Merici -. Sono alcune sculture per le quali i nostri ragazzi hanno utilizzato la pietra di Noto e alcune opere pittoriche. Ed una immagine della Madonna molto particolare. Il risultato del lavoro fatto con i maestri d’arte che non è solo lavoro creativo ma è il frutto di un percorso dell’equipe riabilitativa. Nelle opere ammiriamo la vitalità e la creatività dei ragazzi. La gioia della condivisione“.

Le opere che sono esposte nella Basilica di San Giovanni e nella Cripta di San Marciano sono state realizzate dagli ospiti dell’Istituto Sant’Angela Merici di Canicattini e Siracusa. Ospiti con problemi motori o psichici, che affrontano quotidianamente la fatica di riabilitarsi. Ogni opera è composta e realizzata con frammenti: colori frammentati, immagini tagliati in riquadri e mosaici con barattoli di colore colato. I volti sono realizzati da linee spezzate nette mostrando tutta la severità e l’inquietudine umana.

I volti in terracotta esposti nella chiesa di San Martino sono dello scultore Carmelo Lorefice, sono maschere rugose, deformate, sono caricature di un pensiero umano che trasmettono vibrazioni, sentimenti, espressioni dell’animo sottolineati attraverso i tratti somatici. Sono sensazioni, stimoli, stati d’animo che la natura impone all’uomo frammentando e smantellando la visione unitaria che l’uomo ha della vita.

Una fotografia di Stefania Anzelmo

 

Nelle fotografie di Stefania Anzelmo scattate all’interno del carcere Borbonico di Siracusa, inserite negli altari laterali della chiesa di San Benedetto, si coglie la disperazione di anime sospese tra la solitudine e la rabbia, immerse nel buio squarciato da lame di luce sottili che si fa strada attraverso le grate. E tra il degrado e le mura che si sfogliano come sottili veli fa mostra di se una Madonna o ciò che resta di essa, e di fronte ad essa la fotografa percepire i pensieri dei condannati che molte volte l’avranno chiamata, invocata e anche bestemmiata, cercando di raccogliere attorno a Lei i frammenti di un’anima persa.

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Cercasi “animatore di comunità” per il Progetto Policoro

Il Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Siracusa, in collaborazione con i tre uffici Caritas, Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale Giovanile, è alla ricerca del prossimo Animatore di Comunità. Il bando è rivolto a giovani dai 23 ai 35 anni.

Nell’ambito del Progetto Policoro della Conferenza Episcopale Italiana, Inecoop, in collaborazione con la Diocesi di Siracusa, ha istituito delle borse di studio per l’anno 2023, ciascuna del valore di € 3.120,00, per la formazione di Animatori di Comunità.
Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia. Policoro, città in Provincia di Matera, è il luogo dove si svolse il primo incontro il 14 dicembre del 1995. Attraverso il Progetto si vuole affrontare il problema della disoccupazione giovanile, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità.

Possono presentare domanda di partecipazione i giovani in possesso dei seguenti requisiti:
– cittadini italiani o di un altro Stato membro dell’Unione Europea;
– cittadini non comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno; – età compresa tra i 23 e i 35 anni;
– residenza e domicilio in uno dei comuni della Diocesi di appartenenza; – diploma di scuola secondaria di secondo grado;
– patente auto di tipo B;
– buona conoscenza dei principali programmi informatici.

La domanda di partecipazione, indirizzata direttamente alla Diocesi partner del Progetto, deve pervenire entro e non oltre il 5 agosto.
Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione.
La selezione dovrà essere completata entro il 2 settembre 2022.

La domanda, firmata dal candidato, deve essere:
– redatta secondo il modello riportato nell’Allegato al presente bando;
– corredata da curriculum vitae da allegare sempre via e-mail.
Le domande possono essere presentate esclusivamente tramite e-mail all’indirizzo diocesi.siracusa@progettopolicoro.it.

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Caravaggio a Siracusa

Lunedì 18, alle ore 21.00, sul sagrato della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, una serata dal titolo “Caravaggio a Siracusa“.
Un modo per celebrare l’indiscusso talento e raccontare la storia della permanenza in Sicilia di Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, uno dei protagonisti più affascinanti e controversi della pittura italiana tra Cinquecento e Seicento. L’iniziativa, che svelerà i retroscena di un’opera tra le più drammatiche di tutta la sua produzione artistica, Il seppellimento di Santa Lucia, è promossa dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia, dalla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, dal Liceo Gargallo, dalla società Kairos, dal Parco Culturale Ecclesiale di Siracusa “Terre dell’Invisibile”. L’ingresso è gratuito. Le voci sono di Attilio Ierna, Fausto Migneco e Giulia Valentini. Le musiche degli studenti del liceo Tommaso Gargallo.
Il 18 luglio del 1610 moriva a Porto Ercole Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio. La sua eredità, impressa a colpi densi di luce e pennellate cariche di dolore, continua ancora oggi, a oltre 400 anni dalla sua morte, a sorprendere ed emozionare. La sua storia tragica, ma avvincente come un romanzo, non smette di ispirare la contemporaneità. Per celebrare la sua immensa ed eterna arte, è stata promossa una serata di musica e suggestioni visive, affidando alla voce di due attori, Ierna e Valentini, e alle corde delle chitarre, il compito di raccontare gli ultimi anni della vita del celebre pittore. Il prof. Migneco guiderà il pubblico tra le note biografiche e i tormenti esistenziali del Caravaggio.
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Il 69esimo anniversario della Lacrimazione a Siracusa

Le lacrime di Maria riflesso delle lacrime di Gesù

Le parole di Papa Francesco, «Le lacrime di Maria sono un riflesso delle lacrime di Gesù», guideranno la riflessione del 69mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Papa Francesco, nel suo discorso al pellegrinaggio della Comunità Pastorale “Madonna delle Lacrime” di Treviglio, il cui Santuario è gemellato con il nostro Santuario di Siracusa, ha anche detto che “Le lacrime di Maria sono anche segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo l’Ucraina. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, lei che è la Regina della Pace” (23 aprile 2022).
Il programma dell’anniversario culminerà nella celebrazione eucaristica dell’1 settembre presieduta dal Card. Gualtiero Bassetti, già Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e con l’Atto di Affidamento e di Consacrazione della Città e della Diocesi di Siracusa al Cuore Immacolato di Maria da parte dell’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto.

E nel suo messaggio l’arcivescovo Lomanto ha ricordato: “Le Lacrime della Madonna accompagnano il cammino della Chiesa e rafforzano la nostra fede nel Signore. Esse non sono segno di debolezza o di resa, sono piuttosto la nostra forza e la nostra speranza perché – come ha detto Papa Francesco – «Le Lacrime di Maria sono un riflesso delle Lacrime di Gesù» (23.04.2022)Le Lacrime di Maria, quale riflesso delle Lacrime di Gesù sono la certezza che non siamo soli: Dio è con noi e mai abbandona i suoi figli nella sofferenza e nelle fatiche della vita. «Se Dio ha pianto – afferma il Papa – anch’io posso piangere sapendo di essere compreso» (05.05.2016).
Le Lacrime della Madonna riflettono le Lacrime di Gesù e sono la rivelazione dell’Amore di Dio che piange con noi, suscitando in noi la «grazia di saper piangere» per i nostri peccati, per le sofferenze dei fratelli, per la crudeltà della guerra fratricida e per l’insensatezza della violenza. Le Lacrime della Madonna donino occhi nuovi per guardare col cuore di Dio la nostra storia e poter agire con vera carità verso i fratelli poveri e sofferenti”.

Venerdì 26 agosto è previsto un incontro con i testimoni oculari della Lacrimazione della Madonna nel 1953 e la presentazione dei libri-testimonianza di Franco Cirillo. Sabato 27, al termine della celebrazione eucaristica delle ore 19.00, presieduta da mons. Francesco Lomanto, sarà celebrato il tradizionale rito della benedizione del cotone, che sarà distribuito ai fedeli al termine delle Sante Messe del sabato e della domenica.
Il 29 agosto la celebrazione eucaristica delle ore 19.00 sarà presieduta da mons. Francesco Lomanto, il 30 agosto da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo emerito di Siracusa, il 31 agosto da mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa.
Confermata l’installazione della pedana sull’Altare maggiore, che facilita la preghiera al cospetto del Quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime, dal 14 agosto al 2 settembre 2022.

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Il reliquiario porta speranza tra gli anziani

Il Reliquiario della Madonna delle Lacrime tra gli anziani di Villa Agata a Floridia. La presenza delle Lacrime è stata ben accolta non solo dal personale ma anche dai parenti degli infermi.
“Per gli ospiti è stato un segno di speranza e di conforto come prova che Dio non ci abbandona, soprattutto nella sofferenza” ha detto don Raffaele Aprile, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute, che prosegue così nell’iniziativa “Maria e gli infermi”. Ad accogliere il reliquiario è stato padre Ambrogio, parroco della chiesa di santa Lucia, che ha dato la sua testimonianza legata alla Madonna delle Lacrime.
Dopo l’accoglienza, la recita del Santo Rosario e la visita nei reparti della casa di riposo, alla quale è seguito un momento con le testimonianze di Franco Balistreri e don Ambrogio. Al termine la benedizione.
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