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Auguri al pastore della Chiesa siracusana

La Diocesi esprime i più filiali e sinceri auguri all’arcivescovo mons. Francesco Lomanto, nel giorno del 60esimo compleanno.
“Li esprimiamo – scrive il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta – facendo nostra l’esortazione che spesso il nostro Pastore ci rivolge: andiamo avanti! Andiamo avanti, seguendo il nostro Padre Vescovo, come suggerisce l’invocazione latina: Orémus pro Antistite nostro: stet et pascat in fortitúdine Tua, Dómine, in sublimitate Nóminis Tui. Preghiamo per il nostro Arcivescovo Francesco, per colui che sta davanti a noi segnandoci il percorso e aprendoci il cammino con il suo passo saldo, pascendo il popolo nella tua fortezza, o Signore, illuminato e guidato dalla sublimità del tuo nome”.

Il momento di preghiera sarà presieduto dall'arcivescovo Lomanto

Uniti nella pace, veglia al Santuario

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore» (Gv 14,27).
Una veglia di preghiera per la pace avrà luogo lunedì prossimo, 28 febbraio, alle ore 20.00, nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. La veglia sarà presieduta dall’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto. L’iniziativa “Uniti nella pace” è stata promossa dalla Diocesi di Siracusa in seguito al conflitto bellico che sta avvenendo in Ucraina.
Di fronte alla gravità delle ore che il mondo vive, i cattolici di Siracusa condividono con tutti i credenti la certezza che la preghiera alimenta la speranza che deve sempre sorreggere l’impegno di essere costruttori di pace. Come cittadini ci impegniamo a costruire relazioni di reciproco rispetto e come cittadini cristiani offriamo la nostra preghiera per la pace nel mondo, consapevoli che la logica evangelica contrasta con la logica della geopolitica. Sarà possibile partecipare al momento di preghiera anche in collegamento streaming dal sito
www.madonnadellelacrime.it.

Le istanze della Chiesa al San Metodio

Si terrà venerdì 25 alle ore 18.30, il settimo appuntamento del corso di aggiornamento on line su Le nuove forme di sinodalità promosso dall’ISSR, Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio e dall’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica. Interverrà la prof.ssa Tina Buccheri, sociologa e docente di Sociologia della religione al San Metodio, che parlerà su “Le istanze nella Chiesa del Novecento”. Interverrà il direttore don Salvatore Spataro.
L’incontro è aperto a tutti e si tiene on line su piattaforma cisco webex meetings. È possibile richiedere l’invito scrivendo a info@sanmetodio.it  fino alle 17.00 dello stesso giorno.

 

Le nuove forme di sinodalità programma

Padre Maccalli: “C’è da essere, non c’è solo da fare”

Che Dio ci faccia comprendere un giorno che siamo tutti fratelli”. E’ questa la frase che padre Gigi Maccalli ha detto al capo del villaggio che lo aveva tenuto nascosto per mesi. Era arrivato il momento della sua liberazione e alcune ore dopo sarebbe rientrato in Italia. Il padre missionario della provincia di Crema, 59 anni, della Società Missione Africane, era stato rapito in Niger al confine col Burkina Faso, nella notte tra il 17 e il 18 settembre del 2018, da miliziani jihadisti. Prestava la sua opera nella parrocchia di Bomoanga, diocesi di Niamey. Dopo due anni, l’8 ottobre del 2020, la liberazione in Mali. La testimonianza di padre Gigi è stata al centro della giornata  organizzata dal Centro missionario diocesano guidato da don Salvo Musso al Palazzo San Zosimo, in Arcivescovado.
Con padre Maccalli anche padre Salvatore Cardile del Pime, missionario per molti anni in Brasile; e Alex Zappalà, direttore del Centro missionario della diocesi di Pordenone-Concordia che ha svolto per 15 anni il suo servizio in Missio Giovani, organismo della CEI per l’animazione missionaria dei giovani. Zappalà ha parlato della sua esperienza in Amazzonia: “I martiri sono tali non solo perché hanno perso la vita ma perché hanno testimoniato fino alla fine. Fare qualcosa per gli altri e importante. Ma essere qualcosa per gli altri è di più“.
Ad aprire l’incontro è stato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto. Come ci dice papa Francesco , siamo missionari con l’annunzio e la testimonianza. Dobbiamo prendere coscienza della nostra identità e vivere l’annunzio del Vangelo. Coltivare lo spirito missionario nel nostro cuore. Siamo canali di grazia per portare Gesù all’altro” ha detto mons Francesco Lomanto.
Padre Gigi ha raccontato la sua esperienza missionaria nel Niger e la sua prigionia durata due anni: “Il mio rapporto con Dio si è rafforzato. Ho gridato il mio dolore nella preghiera dei salmi. Anche nel più grande buio c’è una luce. Il Signore mi ha dato un’esperienza profonda da fare“. Il missionario ha raccontato del rapimento, del viaggio in motocicletta per 17 giorni. Delle catene chiuse alle caviglie. Del trasferimento in auto e del deserto, “prigione a cielo aperto“.  Per mesi tra le dune. I trasferimenti dal Niger al Burkina Fasu fino all’Algeria. “Mi ero fatto dare un foglietto dove annotavo i miei pensieri. Poi mi hanno dato l’etichetta di un ananas e poi un pezzo di cartone“. Padre Gigi ha mostrato i tre regali che si è portato a casa: “Un anello della catena. Sono riuscito anche ad aprire il bullone, anche se poi lo hanno sostituito con uno più grosso. Questo anello mi ricorda la comunione con tante vittime innocenti. La gente è ostaggio di tanta violenza e tanta paura. Il secondo regalo è questo straccio di stoffa. L’ho annodato, come fosse un rosario e pregavo. Quello che ho scoperto è stato l’essenziale. Ho sofferto la fame, il freddo ed il caldo. Mi mancava poter comunicare. Comunicare amore e vivere la libertà. Ero circondato da sette giovani con kalashnikov, ostaggi di analfabetismo e propaganda“. Il terzo regalo è un oggetto che il missionario ha costruito con le sue mani: “Mi sono costruito una piccola croce in legno. Mi resta il silenzio. Ho fatto esperienza del silenzio e del silenzio di Dio. Ho scoperto in quel silenzio un Dio che è oltre la Parola. La nostra vita è tra dono e perdono. La speranza mi accompagnava. Padre perdona loro non sanno quello che fanno, mi ripetevo. La prima parola di Gesù risorto è Shalom, pace a voi. Il perdono fasciato di silenzio genera la pace. Questo credo fortemente. Mi trovo oggi a testimoniare: non ci sono solo cose da fare, c’è da essere, c’è da essere comunione con questo Dio che ama gratuitamente tutta l’umanità e pregare perchè nasca davvero la pace“.

L’incontro è stato promosso dal Centro missionario diocesano, dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio per la Pastorale giovanile, dall’Ufficio Migrantes, dal Centro diocesano per le vocazioni, dal Servizio per la pastorale del turismo, tempo libero e sport.

 

 

 

Fra Vittorio è tornato alla casa del Padre

Fra Vittorio Midolo, 39 anni di Augusta, della Provincia cappuccina di Siracusa, è ritornato alla Casa del Padre. L’amore per la fraternità, la dedizione alla Gioventù Francescana hanno caratterizzato il suo servizio sempre con il sorriso. Martedì 22 alle ore 18.45 nella Chiesa di Cristo Re di Augusta, la Fraternità e la Comunità si raccoglieranno per pregare per il  fratello Vittorio.
Il rito funebre avrà luogo mercoledì 23 alle ore 10.30 nella Chiesa di Cristo Re.

 

 

Padre Vittorio, 39 anni, è ritornato alla casa del Padre – Lo ricordiamo con le sue stesse parole di gioia e di fede

 

Padre Gigi Maccalli: vivere per dono

La testimonianza di padre Gigi Maccalli, missionario dello Sma, caratterizzerà domenica 20 l’incontro promosso dal Centro missionario nel cammino di preparazione al MissioFest che si terrà dal 25 al 27 marzo.

Al Palazzo San Zosimo, in Arcivescovado (piazza Duomo 5), alle ore 10.15 momento di preghiera per il benvenuto e la presentazione di padre Salvatore Cardile del Pime, missionario per molti anni in Brasile; Alex Zappalà, direttore del Centro missionario della diocesi di Pordenone-Concordia che ha svolto per 15 anni il suo servizio in Missio Giovani, organismo della CEI per l’animazione missionaria dei giovani. Seguirà la testimonianza di padre Gigi Maccalli, che racconterà la sua esperienza missionaria nel Niger e la sua prigionia durata due anni nelle mani dei jihadisti.
Alle ore 12.00 avranno luogo i laboratori interrotti solo dal pranzo a sacco. Alle ore 16.00 le conclusioni e alle ore 16.30 la celebrazione della messa. 

L’incontro è promosso dal Centro missionario diocesano, dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio per la Pastorale giovanile, dall’Ufficio Migrantes, dal Centro diocesano per le vocazioni, dal Servizio per la pastorale del turismo, tempo libero e sport.

 «Adesso sono libero per liberare il perdono e spegnere sul nascere ogni inizio di violenza. Sono libero per liberare l’accoglienza e consolare chi è affaticato e oppresso. Sono libero per liberare la parola e dire a tutti di non incatenare mai nessuno» (Padre Gigi Maccalli)


Quaresima, tempo di pienezza e di spiritualità

La Quaresima di quest’anno porta con sé tante speranze insieme con le sofferenze, legate ancora alla pandemia che l’intera umanità sta sperimentando ormai da oltre due anni. Per noi cristiani questi quaranta giorni, però, non sono tanto l’occasione per rilevare i problemi quanto piuttosto per prepararci a vivere il mistero pasquale di Gesù, morto e risorto. Sono giorni in cui possiamo convertirci ad un modo di stare nel mondo da persone già risorte con Cristo (cfr. Col 3,1). La Chiesa come comunità e il singolo credente hanno la possibilità di rendere questo tempo un “tempo pieno” (cfr. Gal 4,4), cioè pronto all’incontro personale con Gesù“. Così la Conferenza Episcopale Italiana nel messaggio per la Quaresima 2022 Quando venne la pienezza del tempo (Gal 4,4).
Il Messaggio è un invito a una triplice conversione, urgente e importante in questa fase della storia, in particolare per le Chiese che si trovano in Italia: conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità.  “Per il cristiano questo non è semplicemente il tempo segnato dalle restrizioni dovute alla pandemia: è invece un tempo dello Spirito, un tempo di pienezza, perché contiene opportunità di amore creativo che in nessun’altra epoca storica si erano ancora presentate“.

 

 

In allegato il messaggio integrale


Alla luce della Parola con Luca Novara

Si terrà domenica 20 alle ore 17.00 in modalità on-line l’incontro formativo con il prof. Luca Novara, vice direttore dell’ISSR, Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio, sull’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia. L’incontro, promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia nell’ambito del percorso su Amoris Laetitia, vuole approfondire il modulo tematico dell’esortazione al capitolo 1 “Alla luce della Parola” e al capitolo 3 “Lo sguardo rivolto a Gesù: la vocazione della famiglia”.
Per l’occasione, trattandosi di un modulo fondativo del matrimonio, sono invitati a partecipare anche i nubendi di tutte le parrocchie. Si tratta del primo dei quattro incontri che porteranno alla Giornata Mondiale delle Famiglie.

L’incontro in modalità on-line sulla piattaforma google meet al link https://meet.google.com/tcu-vunh-esr.

L’ospitalità secondo i Padri della Chiesa

Si terrà mercoledì 16 febbraio alle ore 18.30 la conferenza su L’ospitalità secondo i Padri della ChiesaL’iniziativa dell’Ufficio Pastorale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca Alagoniana e l’ISSR San Metodio, avrà luogo alla Sala San Metodio in via della Conciliazione 6 a Siracusa (capienza ridotta 30 posti, accesso con green pass) e nell’Aula virtuale San Metodio (app Cisco Webex Meetings;  riunione 25500654166; password SM160222). Si può richiedere il link d’accesso a info@sanmetodio.it
Interverrà Alfio Cristaudo dello Studio Teologico San Paolo di Catania.

L’amore crea novità e dinamismo

Nono video del progetto “L’Amore nel Frammento” – 10 minuti con Amoris Laetitia – promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Il video si intitola “L’amore crea novità e dinamismo” – La famiglia nel contesto comunitario e sociale, a cura di mons. Salvatore Marino e sarà pubblicato lunedì 14 febbraio alle ore 19.30 sui canali social dell’Arcidiocesi, You tube e Facebook.