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Fame: aumenta la denutrizione, mancano le risposte

«L’umanità non ha fatto sufficientemente il suo dovere per i fratelli più poveri». È stato netto, nei giorni scorsi, il commento di monsignor Fernando Chica Arellano, Osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma alimentare mondiale (Pam), riguardo al rapporto 2019 sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo. Presentato lunedì a New York, il documento rientra nel monitoraggio dei progressi verso il secondo obiettivo di sviluppo sostenibile – “Fame Zero” – che mira a sconfiggere la fame, promuovere la sicurezza alimentare e porre fine a tutte le forme di malnutrizione entro il 2030.

«La fame continua ad aumentare e il rapporto – ha fatto notare monsignor Arellano – ci sta dicendo che le persone che stanno dietro a questi numeri non hanno né un presente sereno né un futuro luminoso». Di più: «Il rapporto sottolinea non solo la crudeltà della fame, ma anche un altro aspetto: l’obesità. Gli adulti obesi nel mondo sono 672 milioni, cioè il 13%, quindi una persona su otto. Dunque, il problema non è soltanto di denutrizione, ma anche di malnutrizione».

Per monsignor Arellano «la comunità internazionale veramente dovrebbe fare di più. Manca la volontà, soprattutto nel togliere le cause dovute all’uomo, come i conflitti, la crisi economica e i cambiamenti climatici. Questi tre continuano a essere i fattori che producono questi flagelli».

(da Avvenire)

Due ordinazioni presbiterali a Siracusa e Canicattini Bagni

Lunedì 24, Solennità della Natività di San Giovanni Battista, alle ore 18.30, l’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo presiederà la messa nella chiesa Madre di Canicattini Bagni e conferirà l’ordinazione presbiterale al diacono Salvatore Tanasi.
Martedì 25, dalla casa del novello sacerdote partirà il corteo che percorrendo via Magenta e via mons. La Vecchia, accompagnerà padre Salvatore in chiesa Madre dove alle ore 19.00 avrà luogo la prima messa celebrata dal novello sacerdote.

Venerdì 28, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, alle ore 18.30, l’arcivescovo presiederà la messa nella Chiesa SS. Salvatore di Siracusa e conferirà l’ordinazione presbiterale al diacono Renato Corso.

Corpus domini e processione dal Santuario al Pantheon

Domenica 23, alle ore 18,30 l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo presiederà il Pontificale del Corpus Domini, concelebrato dai Sacerdoti delle parrocchie siracusane e con la partecipazione di fedeli della Città. Si tratta di una celebrazione unica, che vede tutte le parrocchie riunirsi intorno nell’unica Santa Messa, a cui segue la processione Eucaristica fino alla Chiesa del Pantheon, dove l’Arcivescovo darà un messaggio di riflessione concludendo con la benedizione eucaristica. Per l’occasione non saranno celebrate messe. Durante la processione la Comunità del Seminario aiuterà a pregare, meditare e cantare insieme.

Giornata mondiale del rifugiato

In vista della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra giovedì 20, la Parrocchia di Bosco Minniti ha promosso un doppio appuntamento per parlare di rifugiati, ma anche di accoglienza, solidarietà e diritti. Due serate, una a Siracusa e una a Cassibile, per parlare di migranti attraverso il teatro e la musica ed inaugurare la settimana che porta al World Refugee Day.
Lunedì 17, dalle ore 20.30, nella chiesa di Bosco Minniti, si svolgerà la “Serata per i rifugiati”. Parteciperanno l’attore Paolo Rossi, il musicista Peppe Cubeta e i ragazzi africani ospiti della parrocchia e padre Carlo D’Antoni. Rossi, impegnato a Siracusa con la rappresentazione de “Le Troiane”, metterà in scena un suo monologo, Peppe Cubeta, leader dei Qbeta, eseguirà alcuni brani del suo repertorio particolarmente legati al tema delle migrazioni e della solidarietà. Ma ci sarà spazio anche per gli interventi di padre Carlo D’Antoni e dei ragazzi ospiti della parrocchia.
Martedì 18, dalle ore 17.30, nella campagna in cui sono accampati i lavoratori stagionali, di fronte alla vecchia chiesa di Cassibile, all’ingresso della frazione, si terrà una “Serata di solidarietà ai braccianti stranieri” che come ogni anno vivono e lavorano a Cassibile e in provincia in condizioni di sfruttamento e di miseria. Paolo Rossi e le attrici e gli attori del collettivo Ederlezi si esibiranno in una performance teatrale. Nel corso della serata interverranno anche padre Carlo e alcuni lavoratori stagionali per parlare della situazione di grande difficoltà nella quale ogni anno si trovano a vivere i braccianti che lavorano nei campi della nostra provincia.

Il recupero della memoria: restauro in Cattedrale

Venerdì 14, nella solennità di San Marciano Protovescovo, alle ore 19, nella chiesa Cattedrale, celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa. Subito dopo, alle ore 20.00, nella cappella del Crocifisso, il prof. Paolo Giansiracusa illustrerà gli ultimi restauri effettuati in Cattedrale nell’ambito di una conversazione dal titolo “Il recupero della memoria: il recente restauro dei materiali lapidei della Cattedrale”.

Giornata pro seminario nella solennità di Pentecoste

Si celebra in occasione della Pentecoste, domenica 9 giugno, la Giornata pro Seminario.
“Esso, così come ci ha ricordato il Concilio Vaticano II, è il «cuore della diocesi» (OT 5); è perciò estremamente importante che tutte le comunità parrocchiali della diocesi si facciano carico dei giovani in discernimento nel nostro Seminario con la preghiera e la generosità delle opere” ha scritto l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, che ha affidato il cammino del Seminario alla Beata Vergine Maria.
Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Christus vivit” rivolta ai giovani scrive: «la nostra vita sulla terra raggiunge la sua pienezza quando si trasforma in offerta». È quello che i nostri giovani in formazione cercano di discernere: fare della vita un’offerta a Dio per il servizio ai fratelli. Queste mie parole vogliono essere un monito per risvegliare in ciascuno di noi, clero, religiosi e fedeli laici, l’attenzione e la cura per il Seminario, il vivaio dove si coltiva la vocazione al presbiterato, dono che ancora oggi Dio non fa mancare alla Chiesa e al mondo intero“.

Assegnati dal ministero dell'Economia oltre 1 miliardo di euro

I fondi dell’8×1000 alla Chiesa

Quasi l’80% dei contribuenti italiani sceglie di destinare il proprio 8 per mille alla Chiesa cattolica. E anche se il numero dei firmatari nella dichiarazione dei redditi 2016 per il 2019 è diminuito dell’1,28% (79,94% rispetto all’81,22% del 2015 per il 2018) la somma donata cresce e torna sopra al miliardo di euro. Nel 2018, gli italiani hanno destinato, attraverso le proprie dichiarazioni 2015, 997,9 milioni di euro.

Ecco come vengono ripartiti i fondi dell’8xmille

Di seguito le ripartizioni dei fondi dell’8xmille. Come comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, la somma relativa all’otto per mille dell’Irpef assegnata alla Chiesa Cattolica per il 2019 risulta pari ad euro 1.133.074.425,15 determinati da euro 1.072.457.725,79 a titolo di anticipo per l’anno in corso, ed un conguaglio sulle somme riferite all’anno 2016 di euro 60.616.699,36.

ESIGENZE DI CULTO E PASTORALE euro 436.473.000, di cui:
alle diocesi (per culto e pastorale) 156.000.000; 
edilizia di culto 132.000.000 (di cui: esistente e nuova edilizia di culto 107.000.000; tutela beni culturali ecclesiastici 25.000.000);
fondo per la catechesi e l’educazione cristiana 73.473.000;
Tribunali Ecclesiastici Regionali 13.500.000;
esigenze di rilievo nazionale 61.500.000

INTERVENTI CARITATIVI euro 285.000.000, di cui:
alle diocesi (per la carità) 150.000.000;
Terzo Mondo 70.000.000;
esigenze di rilievo nazionale 65.000.000

SOSTENTAMENTO DEL CLERO euro 384.000.000
Accantonamento a futura destinazione per culto, pastorale e carità euro 27.601.000

(Da Avvenire)

Via libera del Papa alla nuova traduzione italiana del Messale

La nuova traduzione italiana del Messale è pronta ad arrivare nelle parrocchie della Penisola. Ancora non c’è una data certa ma Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione della terza edizione in italiano del Messale Romano di Paolo VI. Il testo italiano è passato al vaglio della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti per la necessaria confirmatio. Probabilmente saranno necessari alcuni mesi prima che il “rinnovato” libro liturgico entri in vigore. 

La nuova traduzione era stata approvata lo scorso novembre dall’Assemblea generale della Cei. Fra le novità introdotte quelle sul Padre Nostro: non diremo più «e non ci indurre in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». Inoltre, sempre nella stessa preghiera, è previsto l’inserimento di un «anche» («come anche noi li rimettiamo »). Altra modifica riguarda il Gloria dove il classico «pace in terra agli uomini di buona volontà» è sostituito con il nuovo «pace in terra agli uomini, amati dal Signore». 

Le variazioni giungono al termine di un percorso durato oltre 16 anni. Nelle intenzioni, infatti, la pubblicazione della nuova edizione non è solo un fatto “editoriale”, ma «costituisce l’occasione per contribuire al rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica». L’utilizzo del nuovo Messale verrà accompagnato da una sorta di «riconsegna al popolo di Dio», tramite un sussidio che rilanci l’impegno della pastorale liturgica. 

(Da Avvenire)

Mons. Pappalardo per la Festa del Patrocinio di Santa Lucia

“Diventiamo annunciatori credibili di pace”

“Come discepoli di Cristo, re della pace, non possiamo lasciarci travolgere da questa ondata di odio, ma dobbiamo, con più forza di sempre, essere strumenti ed annunciatori credibili di pace”. Lo ha ricordato l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo nel tradizionale discorso dal balcone in occasione della Festa del Patrocinio di Santa Lucia. Un invito a vivere la festa nel segno dell’esempio della patrona siracusana.

Ecco le parole dell’arcivescovo:

Carissimi fratelli e sorelle,
viviamo questa festa del patrocinio di S. Lucia mentre tante notizie di morte e di sofferenza ci giungono da ogni parte del mondo. Le guerre e l’odio razziale continuano a seminare morte e distruzione e la persecuzione contro i cristiani si fa sempre più cruenta. Come discepoli di Cristo, re della pace, non possiamo lasciarci travolgere da questa ondata di odio, ma dobbiamo, con più forza di sempre, essere strumenti ed annunciatori credibili di pace.
Nel messaggio per la Giornata della Pace di quest’anno Papa Francesco ci ha ricordato che offrire la pace è al cuore della missione di ogni cristiano. E questa offerta è rivolta a tutti coloro, uomini e donne, che sperano nella pace in mezzo ai drammi e alle violenze della storia umana.
Inviando in missione i suoi discepoli, Gesù dice loro: «In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”» (Lc 10,5-6).

La “casa” di cui parla Gesù è ogni famiglia, ogni comunità, ogni Paese, ogni continente, nella loro singolarità e nella loro storia; è prima di tutto ogni persona, senza distinzioni né discriminazioni. È anche la nostra “casa comune”: il pianeta in cui Dio ci ha posto ad abitare e del quale siamo chiamati a prenderci cura con sollecitudine.

Noi oggi commemoriamo il miracolo della cessazione della carestia ottenuto per intercessione della nostra Patrona S. Lucia. Attraverso S. Lucia Dio ci ha fatto conoscere il suo volto di Padre provvidente e ci ha insegnato a farci strumento della sua provvidenza verso i tanti fratelli e sorelle che soffrono perché non può esserci pace vera fino a quando ci sarà qualcuno che anela il necessario per vivere.

Noi oggi, continuava il papa nel suo messaggio, sappiamo che la pace non può mai ridursi al solo equilibrio delle forze e della paura. Il terrore esercitato sui popoli contribuisce al loro esilio nella ricerca di una terra di pace. Non sono sostenibili i discorsi che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza. Va invece ribadito che la pace si basa sul rispetto di ogni persona, qualunque sia la sua storia, sul rispetto del diritto e del bene comune, del creato che ci è stato affidato e della ricchezza morale trasmessa dalle generazioni passate.

La narrazione del martirio di S. Lucia ci dice che poco prima di morire la nostra santa annunciò la cessazione delle persecuzioni e l’imminente pace per la Chiesa. A te allora ci rivolgiamo, cara S. Lucia, ottienici da Dio la conversione dei cuori affinché possa regnare la pace nelle nostre case, nella nostra città, nella nostra nazione e nel mondo intero; affinché nessuna persona si senta straniera sulla terra; affinché a tutti non manchi un tetto, il pane ed il lavoro.

W S. Lucia!  

Lucia santa siracusana con una dimensione internazionale

“Lucia è una santa siracusana con una dimensione nazionale ed internazionale. Quest’anno abbiamo invitato alcuni sindaci delle città che riconoscono Santa Lucia come patrona: quindi Belpasso, Carlentini, Santa Lucia del Mela e Savoca. Per lavorare attorno ad un progetto, Lucia di Sicilia. Pensando ad un percorso, un progetto sul quale stiamo lavorando. E poi abbiamo contatti con Argentina, Stati Uniti e ultimamente Brasile”. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione, presenta la 373 festa del Patrocinio di Santa Lucia che come tradizione si terrà la prima domenica di maggio. Sabato 4 ci sarà la traslazione del simulacro dalla cappella all’altare maggiore della chiesa Cattedrale. Domenica 5 il solenne pontificale presieduto dal vescovo emerito Patti, mons. Ignazio Zambito. Subito dopo l’uscita del simulacro dalla chiesa Cattedrale, l’atteso discorso dal balcone dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e il tradizionale lancio delle colombe.
“La festa che ricorda il miracolo del 1646 ha una dimensione diversa rispetto a dicembre – ha detto il presidente Piccione -. Una festa che ha un momento forte nella traslazione con la partecipazione della scuola e dei giovani oltre che delle realtà sportive in un percorso di coinvolgimento che portiamo avanti da tempo.
Stiamo lavorando a due progetti che saranno dedicati al sociale: dopo la festa aiuteremo il Centro aiuto alla vita portando dei beni di prima necessità destinati ai bambini e alla prossima colletta del Banco alimentare ci sarà un supermercato presidiato da berretti verdi e foulard verdi. Un mondo del volontariato di Lucia legato al sociale. Ma del resto è la testimonianza di questa ragazza che ci invita a questi esempi”. Tra gli eventi collaterali il raduno bandistico e l’inaugurazione della mostra al Parlatorio di Santa Lucia.

Giorno 2 maggio una delegazione da Noto porterà le reliquie di San Corrado ed una rappresentanza dei portatori di San Corrado si uniranno ai berretti verdi. Mentre giorno 3 saranno accolte le reliquie di Sant’Agata.

“Stiamo cercando di caricare la festa di aspetti sociali – ha spiegato mons. Tito Marino, parroco della Cattedrale -, perchè vogliamo ricordare che Lucia è nostra amica e amica di Cristo. Cristo è presente in mezzo a noi anche attraverso i santi”. Fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al sepolcro, ha ricordato la presenza di Gesù che passa attraverso questi segni: “Abbiamo bisogno che il Signore ci metta nel cammino dei fratelli nella fede che ci hanno dato la testimonianza per diventare anche noi santi. Santa lucia è elemento che unisce. C’è forte un desiderio di riconciliazione e per noi è l’opportunità per metterci in cammino verso la santità”.