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Un sussidio liturgico in preparazione all’ingresso dell’arcivescovo Lomanto

L’inizio del ministero pastorale del Vescovo in una Diocesi è un momento particolarmente importante per la vita di una Chiesa locale.
Il Signore, attraverso il servizio pietrino, continua a donare Pastori alla sua Chiesa, Pastori che siano segno della sua presenza e della sua misericordia in mezzo al suo popolo.

Nella successione apostolica alla nostra Santa Chiesa, il Signore, attraverso Papa Francesco, ci dona S.E.R. Mons. Francesco Lomanto.
Per sensibilizzare le nostre Comunità parrocchiali a vivere nella fede questo evento ecclesiale l’Ufficio Liturgico diocesano ha proposto uno strumento di preghiera liturgica nei giorni che precedono l’arrivo dell’Arcivescovo Francesco.

Ciascun parroco, insieme alla propria Comunità parrocchiale, si senta libero di organizzare al meglio la settimana in preparazione all’ingresso del nostro nuovo Arcivescovo – spiega il direttore dell’Ufficio, don Massimo Di Natale -. È opportuno, tuttavia, che in linea di massima ci si attenga alle indicazioni tematiche ed eucologiche che sono fornite nel presente sussidio, per dare a questo momento di attesa del Vescovo un chiaro respiro diocesano“.


"Sanctificati in veritateˮ il motto scelto da mons. Lomanto

La devozione mariana nello stemma episcopale

Sanctificati in veritateˮ (consacrati nella verità), tratto da Giovanni 17,19. L’arcivescovo eletto, mons. Francesco Lomanto, ha scelto un verso della preghiera sacerdotale di Gesù per il suo motto episcopale: “Per loro io consacro me stesso affinchè essi siano consacrati nella verità”. Ed ha ufficializzato anche il suo stemma.
Siamo chiamati a santificarci: significa vivere la presenza di Dio perchè la santità non è imitare Dio ma far sì che Dio viva dentro di me” ha spiegato mons. Francesco Lomanto.
Sulla base della tradizione araldica ecclesiastica, lo stemma di un Arcivescovo è composto da uno scudo (a forma di calice) dove vengono collocati i vari simboli: una croce; un cappello prelatizio di colore verde; un pallio bianco con crocette nere; un cartiglio inferiore con il motto episcopale. “Maria è modello di vita, che ha creduto all’amore di Dio e a quello che Dio poteva realizzare nella sua vita. La Madonna delle Lacrime ricorda in maniera particolare la presenza consolatrice nella nostra vita. E poi ho voluto esprimere le mie radici culturali, il mio legame con Mussomeli” ha aggiunto mons. Lomanto.

 

Lo scudo è ripartito in quarti di rosso e di blu e contiene nel primo quarto una bilancia, una spada e uno scudo: rappresentano lʼarcangelo San Michele, patrono della Chiesa nissena, e indicano lʼappartenenza alla Diocesi di origine e lʼaffidamento al suo patrocinio.
Nel secondo il monogramma mariano A + M, un pastorale e una palma: il monogramma evidenzia la devozione al Cuore Immacolato di Maria nel Santuario di Siracusa, segno e memoria imperitura dellʼinesauribile dono delle lacrime; mentre il pastorale richiama il vescovo San Marciano e la palma raffigura Santa Lucia martire, entrambi patroni dellʼArcidiocesi.
Nel terzo quarto una stella a otto punte e la sommità di un castello: la stella si riferisce alla Madonna (Maris Stella) e manifesta la pietà mariana del popolo di Mussomeli. Il castello manfredonico esprime il rapporto con le radici storiche e lʼidentità culturale del paese natio.
Infine nel quarto unʼaquila di nero ad ali spiegate, con aureola e lingua rossa, che tiene un libro rosso con pagine dorate: lʼaquila, con lʼaureola, che si eleva con il libro, è il simbolo di San Giovanni Evangelista, al quale è dedicata la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, in cui mons. Lomanto ha insegnato per tanti anni ed è stato Preside. Egualmente ravviva il messaggio che Cristo, A e Ω, rivela la pienezza della verità.

Riflessione sul ministero episcopale con mons. Paolo Urso

Giovedì 8 ottobre, alle ore 10.00, a Villa Mater Dei (Belvedere), mons. Paolo Urso, vescovo emerito di Ragusa, detterà una riflessione sul ministero episcopale alla luce dell’importante momento che la nostra Diocesi sta vivendo.

L’incontro rivolto ai presbiteri si concluderà con il pranzo in un momento di fraternità insieme a mons. Salvatore Pappalardo.

Sarà possibile partecipare all’incontro secondo le prescrizioni anti covid 19 muniti i mascherina. 

Si celebra a Canicattini Bagni il patrono San Michele

La città di Canicattini Bagni abbraccia oggi il suo Santo Patrono San Michele Arcangelo. Un abbraccio ricco di fede e di sentimento, ancora più stretto e devoto del passato, ma soprattutto di intercessione per i difficili e dolorosi momenti che questo 2020 ha segnato e, purtroppo, dopo il lungo lockdown, sta ancora continuando a segnare a causa della pandemia Covid-19 che tante sofferenze e lutti ha prodotto in Italia e nel mondo intero.

Quella di quest’anno sarà una festa diversa, contrassegnata dalle misure di prevenzione e di sicurezza per la riduzione del contagio da Coronavirus, ingresso contingentato in Chiesa e uso della mascherina, con la cancellazione di tutte le manifestazioni esterne, in particolare la partecipata processione per le via della città.

Un programma della Festa con una serie di momenti che hanno preso il via lo scorso 20 settembre  nella Chiesa Madre “Santa Maria degli Angeli” di piazza XX Settembre con collocazione del simulacro di San Michele sull’altare maggiore.

Secondo il programma, nella Solennità del Santo Patrono San Michele, alle ore 8.00Alborata”, sarà il suono delle campane e lo sparo dei colpi a cannone ad annunciarlo alla cittadinanza.
Alle ore 8.30 Santa Messa celebrata dal canicattinese Don Salvatore Tanasi.
Alle ore 10.30 Santa Messa solenne celebrata da Sua Eccellenza Mons. Salvatore Pappalardo Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Siracusa. Dopo la celebrazione Eucaristica il simulacro di San Michele, collocato sul fercolo, dall’altare maggiore attraverserà la navata sinistra e destra della Chiesa.
Alle ore 12.00 al suono delle campane e lo sparo di colpi si ricorderà il momento della spettacolare “Sciuta“.
Alle ore 19.00 Santa Messa solenne celebrata da Sua Eccellenza Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo. Come per la vigilia la Chiesa Madre rimarrà aperta fino a tarda serata per la preghiera personale.
Alle ore 21.30, sul Sagrato della Chiesa Madre, omaggio al Santo Patrono, Concerto dello storico Corpo Bandistico Città di Canicattini Bagni.
Alle ore 23.00 chiusura con lo sparo di colpi a cannone e giochi pirotecnici.

Domenica 4 Ottobre sarà la Giornata dell’Unitalsi.
Alle ore 19.00 Santa Messa celebrata da don Michele Boccaccio con la partecipazione dell’Unitalsi di Palazzolo Acreide.

Martedì 6 Ottobre – Ottava della festa
Alle ore 18.30 Santo Rosario e alle ore 19.00 Santa Messa celebrata da don Salvatore Arnone, e a seguire la collocazione del simulacro di San Michele Arcangelo dall’altare maggiore nella sua Cappella, inno e atto di affidamento al Santo Patrono.

Per tutte le celebrazioni l’accesso in Chiesa Madre è contingentato, per cui possono partecipare un numero di limitato di persone munite obbligatoriamente di mascherina.

La Forza della Legalità, la concretezza della Solidarietà

Si intitola La Forza della Legalità, la concretezza della Solidarietà il progetto che la Caritas diocesana ha pensato per aiutare concretamente i tanti poveri della nostra Diocesi coinvolgendo le forze dell’ordine di Siracusa.
L’iniziativa coinvolge le forze dell’ordine, in occasione della festa del Santo protettore, in una raccolta di alimenti da destinare alle famiglie bisognose seguite e assistite dall’“Emporio della Solidarietà”, lo spazio di prossimità creato dalla Caritas nella Casa della carità, la struttura di accoglienza di via Riviera Dionisio il Grande, a Siracusa.
L’Emporio è nato con l’intento di realizzare, all’interno del territorio diocesano, un luogo di riferimento per tutti coloro che sono in condizione di bisogno e di difficoltà nel reperimento di beni di prima necessità. E’ un’opera segno della carità che punta all’attuazione di percorsi di welfare generativi in grado di innalzare i livelli di partecipazione ed integrazione degli utenti con la comunità civile ed ecclesiale.

Abbiamo voluto coinvolgere forze dell’ordine che ci hanno collaborato e sostenuto per tanti motivi durante Covid – ha detto don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana -. In questa continuità abbiamo chiesto di mettersi in gioco in occasione della festività del loro santo patrono in una prospettiva di collaborazione con Caritas e abbiamo ottenuto un’ottima risposta. Il questore ed i comandanti delle diverse forze hanno colto l’obiettivo di questa iniziativa che vuole essere anche una celebrazione fattuale del santo protettore“.

L’Emporio è la casa della Solidarietà e della Legalità.

La prima forza dell’ordine ad essere coinvolta è stata la Guardia di finanza in occasione della festività del patrono, San Matteo. “Sono stato contento perché è stato un modo diverso per le forze dell’ordine ed in particolare per la Guardia di Finanza di stare vicino alle fasce più deboli della persona delle popolazioni. Mi ha fatto piacere perché c’è stata anche una bella risposta da parte del personale” ha commentato il comandante provinciale della Guardia di finanza, il colonnello Luca De Simone.

Domani sarà coinvolta la polizia di Stato per la festa di San Michele Arcangelo protettore della Polizia di Stato.

Giornata mondiale del rifugiato

Come Gesù Cristo costretti a fuggire

Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni

Ci prepariamo a vivere la giornata mondiale di preghiera per il migrante E per il rifugiato. Il messaggio del Santo padre ci offre un itinerario di riflessione e che ognuno può valorizzare ed accogliere nella propria comunità. Come commissione abbiamo chiesto ad alcuni parroci di evidenziare questa giornata con piccoli segni che possano essere una sana provocazione per la nostra Chiesa. Idealmente abbiamo pensato un cammino che attraversa tutta la nostra diocesi. L’appuntamento è per domenica dalle 18 alle 20 in piazza Duomo con una piccola mostra a cura della comunità dei fratelli Maristi. 


Mons. Pappalardo ci lascia il suo intenso amore per la Chiesa

Abbiamo vissuto dodici anni nel solco tracciato dal Concilio, custodendo ed incrementando i frutti che questo ha prodotto nella nostra Chiesa e, allo stesso tempo, dissodando il terreno ancora infruttifero per vivificarlo con una nuova seminagione“. Il delegato ad omnia, mons. Sebastiano Amenta, scrive alla comunità diocesana ad un mese dall’ordinazione episcopale di mons. Francesco Lomanto, arcivescovo eletto dell’Arcidiocesi.

Se dovessimo individuare alcuni sentieri tra i più significativi che abbiamo iniziato a percorrere con mons. Pappalardo potremmo senza dubbio citarne più d’uno: i nuovi itinerari di catechesi dell’iniziazione cristiana e la pastorale familiare; una più profonda consapevolezza della liturgia come azione del Popolo santo di Dio, l’apostolato dei laici con la scuola teologica di base, con la valorizzazione dell’associazionismo e degli organi di partecipazione; la promozione della vita contemplativa con la fondazione di due monasteri; la cura dei ministeri laicali con un rinnovato impulso al diaconato permanente; una nuova progettazione e l’avvio del coordinamento dell’azione caritativa ricorrendo anche ad originali modalità volte a superare la tentazione dell’assistenzialismo.

Il sentiero si fa camminando, ha scritto un poeta, e in questo nostro cammino sul sentiero tracciato dallo Spirito Santo per la nostra Chiesa a breve incontreremo mons. Francesco Lomanto, il nuovo pastore che il Signore ha donato alla sua Chiesa che è in Siracusa.

Tutti noi conosciamo mons. Pappalardo e ne apprezziamo il tratto paterno ed intensamente sacerdotale che rifugge, sorridendo da ogni forma di piaggeria. In particolare, abbiamo potuto cogliere il suo intenso amore per la Chiesa e l’intima esigenza di far come “scomparire” la sua persona per far emergere quella di Gesù Buon Pastore di cui è stato chiamato ad essere immagine tra di noi. In piena coerenza con il suo stile e per evitarci i disagi causati dalle attuali restrizioni, non ha voluto che curassimo l’organizzazione di una celebrazione diocesana di saluto e di ringraziamento al Signore per questi anni, scegliendo invece di incontrare le comunità ecclesiali nella semplicità della relazione immediata e personale affidandosi alla preghiera di tutti.

Facendomi interprete del sentimento di gratitudine e di filiale devozione alla Sua persona che non verrà certamente meno nella nuova fase del ministero episcopale che si accinge e vivere, chiediamo al Signore, buono e grande nell’amore, di custodirlo sempre donandogli nuove energie per la sua missione apostolica“.

Iniziazione cristiana: incontri di vicariato

Quattro incontri di vicariato per riprendere il cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi. A promuoverli l’Ufficio catechistico diocesano. “Dopo un lungo periodo di difficoltà legata alla pandemia, la CEI ha fornito le linee orientative per poter riprendere il cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi, nell’assoluto rispetto delle norme anticovid – 19 vigenti” spiega il direttore, don Luca Gallina.

Tali linee orientative saranno oggetto di approfondimento degli incontri che si terranno secondo il seguente calendario:
– martedì 22 settembre ore 10,00 Chiesa Madre di Carlentini
– mercoledì 23 settembre ore 10,00 Chiesa Madre di Floridia
– giovedì 24 settembre ore 10,00 Centro Utopia Augusta
– venerdì 25 settembre ore 10,00 Santuario Madonna delle Lacrime Siracusa.

I parroci sono invitati a farsi accompagnare da uno o due collaboratori indicati quali referenti per la sicurezza legata alle celebrazioni e alle attività che si svolgono nelle Parrocchie. 

 

In allegato le Linee Orientative della CEI

 


Una preghiera alla Madonna di mons. Lomanto

Una preghiera alla Madonna delle Lacrime. E’ stata composta dall’Arcivescovo Eletto di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, e sarà distribuita oggi a tutti i fedeli e i pellegrini che raggiungeranno il Santuario della Madonna delle Lacrime. 

I fedeli potranno prepararsi alla Consacrazione Episcopale e all’ingresso del nuovo Arcivescovo a Siracusa, sabato 24 ottobre, recitando la preghiera che porteranno a casa. (Frontalmente l’immagine (24 x 16 cm) della Madonna delle Lacrime e sul retro la preghiera composta da Mons. Lomanto).

 

 

 

 

 

 

Preghiera alla Madonna delle Lacrime

Vergine Maria,
Madre di Cristo e della Chiesa, che ci hai svelato
la tua infinita tenerezza
con l’inesauribile dono
delle tue Lacrime,
consola i nostri cuori, ravviva la nostra speranza,
assisti con la tua celeste protezione noi e il mondo intero.
Richiamaci col tuo cuore di Madre e guidaci al tuo Figlio Gesù,
per corrispondere alla sua chiamata, vivere la gioia del V angelo
e testimoniare
nello Spirito e nella Verità
che tutta la vita è credere all’amore di Dio. Amen! 

Francesco Lomanto
Arcivescovo Eletto di Siracusa