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Nostra Signora di Lourdes ad Augusta

Si terrà venerdì 11 la Festa di Nostra Signora di Lourdes nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Augusta.  Nella XXX Giornata mondiale del malato, don Helenio Schettini, amministratore parrocchiale, concluderà le celebrazioni che hanno preso il via giovedì 3, memoria di San Biagio, protettore della gola. Ogni sera alle 18.30 è stata celebrata la messa alla quale è seguito il canto dell’Ave Maria di Lourdes. Domenica 6 è stata celebrata la Giornata per la vita.
Venerdì la giornata si aprirà alle ore 12.00 con il festoso scampanio; alle 17.30 adorazione eucaristica e alle 18.30 la santa messa. Alle ore 19.30 il santo rosario meditato e il canto dell’Ave Maria di Lourdes chiuderanno il novenario e la festa in onore di Nostra Signora di Lourdes.

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Il 10 di ogni mese … al Santuario

Giovedì 10 febbraio al Santuario diocesano dei Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino a Lentini, santa messa celebrata da don Antonino Cascio. Si tratta dell’appuntamento “Il 10 di ogni mese …” che si ripete puntuale nel Santuario lentinese che nella giornata resta aperto dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19.30.
Il programma prevede alle ore 17.00 la recita del santo rosario e le Litanie dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino. Poi la celebrazione eucaristica che sarà conclusa con la benedizione con la reliquia.

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Si celebra la Giornata per la Vita in Cattedrale

Domenica prossima, 6 febbraio, sarà celebrata 44ª Giornata nazionale per la vita con il titolo: “Custodire ogni vita“.
“Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15). “Al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitario e sociale. Non si è trattato quasi mai di fenomeni nuovi; ne emerge però con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita”. Sono le parole dei nostri vescovi del Consiglio Episcopale Permanente della CEI che in maniera chiara aiutano a leggere il tempo che stiamo vivendo, in cui solitudini, fragilità e povertà sembrano essere sempre più diffuse, “ci siamo ricordati che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente insieme” (Papa Francesco, Omelia, 20 ottobre 2020). “Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione”.

L’Ufficio della Pastorale per la Famiglia dell’Arcidiocesi propone due testimonianze significative, una affidata alla dott.ssa Antonella Franco, direttrice del reparto Malattie Infettive dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa, “impegnata a curare i tanti pazienti contagiati da covid 19, con professionalità, senso del dovere e testimonianza di fede; essendo stata lei stessa, nei tempi più difficili, contagiata – spiegano i coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro . Fu tra le prime a vaccinarsi e a promuovere il vaccino senza il quale, come ha riferito, avrebbe subìto conseguenze più gravi. L’altra testimonianza è affidata a fra Gaetano La Speme e alla prof.ssa Lucia Corso, entrambi membri del direttivo del nuovo Consultorio Familiare della nostra Arcidiocesi, una nuova speranza per le tante famiglie che necessitano di essere supportate: “A partire dalla persona umana, (il Consultorio Familiare) si propone la promozione e la salvaguardia dei valori della vita, dell’amore e della sessualità, del matrimonio, della coppia e della famiglia””.

Seguirà la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. “Senza la Santa Messa a nulla vale celebrare questa Giornata! Per noi credenti celebrare la Vita significa celebrare e testimoniare con coraggio Gesù Risorto, Via, Verità e Vita. In Cristo l’umanità è rigenerata, rinfrancata, rivitalizzata, ricreata. In questi tempi capita più spesso di sentirsi soli o scoraggiati. Lo sguardo al Crocifisso ci ricorda che nessuno rimane mai solo, perché incontra sempre uno sguardo d’amore che accoglie, consola, custodisce. L’Eucaristia, è fonte di vita da cui scaturisce la capacità di amare e donare, a nostra volta, la vita. Lasciamoci custodire dal Risorto, per essere testimoni della gioia, custodi dei fratelli e del creato” concludono i coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You Tube e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa. E sul canale Instagram e sul canale You Tube di Radio Una Voce Vicina.
Inoltre sarà trasmesso in diretta sulle emittenti televisive Teleuno Tris (canale 172), Video 66 (canale 286) e Medical Excellence (canale 86).

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La sinodalità nel magistero di papa Francesco

Si terrà venerdì 4 alle ore 18.30, il sesto appuntamento del corso di aggiornamento on line su Le nuove forme di sinodalità promosso dall’ISSR, Istituto Superiore di Scienze Religiose, San Metodio e dall’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica. Interverrà Alfonso Amarante, preside e docente di Teologia Morale dell’Accademia Alfonsiana, che parlerà della sinodalità nel magistero di papa Francesco. Interverrà il direttore don Salvatore Spataro.
L’incontro è aperto a tutti e si tiene on line su piattaforma cisco webex meetings. È possibile richiedere l’invito scrivendo a info@sanmetodio.it  fino alle 17.00 dello stesso giorno.

 

Le nuove forme di sinodalità programma

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La reliquia di Sant’Agata a Lentini

La Reliquia di Sant’Agata esposta nel Santuario diocesano dei Santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
“Per tua intercessione, o Agata buona, possiamo raggiungere quel fine per cui il buon Dio ci creò e ci redense: la beata comunione nel Suo Regno”.
Dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle ore 16,00 alle 19,00, venerdì e sabato, i devoti potranno recarsi in preghiera. Alle ore 19.00 la messa in chiesa Madre sarà celebrata da don Maurizio Pizzo. La reliquia è stata concessa dall’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina.
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Ecclesia Syracusana Accessibile

Al via oggi il secondo anno del Corso di formazione in valorizzazione del patrimonio di interesse religioso, organizzato dall’Arcidiocesi di Siracusa, Ecclesia Syracusana Accessibile. Dopo i saluti di don Helenio Schettini, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale del Turismo e di Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, interverrà suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI. 

Il corso anche quest’anno è frutto della collaborazione dell’Ufficio di Pastorale per il Turismo con l’Ufficio diocesano per i BB.CC. e l’Edilizia di culto, la Caritas Diocesana, il Progetto Policoro e la Kairós. Inoltre quest’anno, visto il tema scelto, abbiamo coinvolto nel nostro progetto anche la Fondazione Sant’Angela Merici. La formazione di questo secondo anno ruoterà attorno al tema dell’Accessibilità: “L’obiettivo di un turismo per tutti si concretizza riconoscendo e ponendo in essere gli strumenti che consentano a tutti di poter decidere dove trascorrere la propria vacanza o il proprio tempo libero sulla base di scelte e desideri personali, non solo per il livello di accessibilità di un luogo rispetto ad un altro”. Anche come comunità ecclesiale, che fa della carità il cuore pulsante della sua stessa vita, sentiamo il bisogno di alimentare questa sensibilità. Suddiviso in due moduli, teorico e pratico, il corso tratterà svariati argomenti che aiuteranno il corsista ad entrare nel mondo del turismo accessibile, con particolare attenzione ai beni ecclesiali e alle possibilità di evangelizzazione che ne possono nascere.

Cos’è il turismo accessibile?

Il “Turismo accessibile” è un insieme di strutture e servizi messi a disposizione di persone con disabilità o bisogni speciali in modo che possano godere della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte ad eventi senza incontrare problematiche o difficoltà in condizioni di autonomia, ma anche di sicurezza e confort.

Cosa si intende per Servizi e strutture accessibili?

  • Un servizio o una struttura sono accessibili prima di tutto quando risulta accessibile l’informazione relativa, cioè facilmente reperibile, comprensibile ed efficace.
  • Un servizio o una struttura sono accessibili quando sono facilmente raggiungibili e, una volta raggiunti, interamente fruibili.
  • Un servizio o una struttura sono accessibili quando il personale che vi opera è preparato a rispondere ai vari tipi di esigenze.
  • Un servizio o una struttura sono accessibili quando sono inseriti in una “rete” accessibile (alberghi, mezzi di trasporto, ristoranti, luoghi d’interesse nelle vicinanze).                                         

Bisogna, quindi, poter e saper proporre trasporti accessibili, strutture ricettive accessibili, ma anche proposte e programmi con itinerari accessibili.

A chi si rivolge l’offerta del “Turismo accessibile”?

La platea di destinatari del turismo accessibile non è individuabile in modo definitivo in quanto l’offerta di strutture e servizi si estende a un mercato ampio in cui si possono includere persone con disabilità quali problemi di tipo motorio, sensoriale, cognitivo o di salute, ma anche persone che hanno delle difficoltà di tipo alimentare quali per esempio soggetti con allergie o intolleranze alimentari. E ancora persone che per motivi di età hanno difficoltà a spostarsi o camminare a lungo, famiglie con i bambini, fino a ricomprendere anche soggetti che non hanno una grande disponibilità monetaria.

Lo sviluppo e la realizzazione del “Turismo accessibile” ha dunque come obiettivo creare una rete di informazioni, mezzi, alloggi, ristoranti e mete culturali che possono essere accessibili a una di queste tipologie di clienti che rappresentano la domanda.
Fare turismo accessibile significa dunque offrire a persone con bisogni speciali e alle loro famiglie autonomia nel viaggiare attraverso il collegamento tra vari servizi garantendo l’affidabilità dell’informazione sulle strutture e sui percorsi che consentano a ciascuna persona di valutare autonomamente il livello di rispondenza della struttura alle proprie esigenze.
L’obiettivo di un turismo per tutti si concretizza riconoscendo e ponendo in essere gli strumenti che consentano a tutti di poter decidere dove trascorrere la propria vacanza o il proprio tempo libero sulla base di scelte e desideri personali, non solo per il livello di accessibilità di un luogo rispetto ad un altro, ma per l’interesse e l’attrattiva che spinge ognuno di noi a scegliere una determinata destinazione; scegliere la destinazione della propria vacanza perchè è veramente l’oggetto del proprio desiderio e ciò si realizza solamente se le persone con bisogni speciali hanno le stesse opportunità di scelta di tutti noi.

La definizione “Turismo per tutti”, declinata in tutte le lingue, si è diffusa rapidamente al fine di individuare in   ogni Paese organizzazioni ed enti che si occupino di agevolare l’accesso al mercato del turismo, nel modo più      autonomo possibile, anche alle persone con disabilità. Significa dunque creare le condizioni ideali di fruibilità del territorio per turisti che presentano esigenze particolari in funzione del loro stato di salute, momentaneo o permanente, delle loro condizioni fisiche o mentali o delle loro difficoltà.

(da: http://www.turismoaccessibile.eu)

Tutti dovremmo alimentare questa sensibilità e questa attenzione ma ancor di più la comunità ecclesiale che fa della carità fraterna il cuore pulsante della sua stessa vita.

PROGRAMMA

MODULO TEORICO

(28-29 gennaio, 11-12 e 18-19 febbraio, 4-5 marzo)

Due lezioni da 40 minuti il venerdì pomeriggio dalle 18.00 alle 20.00 e tre lezioni da 40 minuti il sabato mattina dalle 9.00 alle 12.00. 

Venerdì 28 gennaio: Introduzione

  • Saluti introduttivi

Don Helenio Schettini, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale del Turismo

Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa

  • Per uno stupore accessibile

Suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI

Sabato 29 gennaio: aspetto biblico, teologico e pastorale

  • Aspetto biblico: la parabola del buon Samaritano???

Padre Gaetano La Speme ofm capp.

  • Aspetto teologico: perché Dio permette ciò?

Don Luca Saraceno

  • Aspetto pastorale: chiamati alla prossimità

Don Luigi Corciulo

Venerdì 11 febbraio: aspetto psicologico (empatia/accoglienza)

Sabato 12 febbraio: aspetto turistico

  • Turismo e disabilità

Roberto Vitali, Co-fondatore di Village for all

  • Oltre le barriere: Rendere fruibili i beni culturali ecclesiali

Arch. Luciano Magnano e Ing. Andrea Noè

  • Tutti dentro: strutture ricettive per l’accoglienza dei diversamente abili

Ettore Galassi, Presidente Centro Italiano Turismo sociale

Venerdì 18 febbraio:

  • Tutti in cammino

Ezio Spano, Consigliere ADIGAE

Sabato 19 febbraio:

  • Arte e disabilità

Dott.ssa Barbara Fedeli, Museo dell’Opera del Duomo di Santa Maria del Fiore

Venerdì 4 marzo:

  • Tecnologia a servizio

Dott.ssa Benedetta Rosini, VISIONARY S.r.l.s.

Sabato 5 marzo:
ore 8.00 partenza da Siracusa

  • Visita al Polo tattile multimediale di Catania
  • Esperienza del Bar al buio

 ore 14.00 rientro a Siracusa

MODULO PRATICO  (aprile – maggio) 

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Ascoltare con l’orecchio del cuore

Si intitola “Ascoltare con l’orecchio del cuore”  il messaggio per la 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che sarà celebrata il prossimo 29 maggio, diffuso oggi nella giornata di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Una riflessione che scava nel profondo dell’animo umano, sottolineando che proprio essere ascoltati è il bisogno di più grande di ciascuno di noi. Ma non si tratta di un semplice sentire, tantomeno di origliare o spiare, bensì, come recita il titolo del messaggio, di “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Una comunicazione che ha le sue radici nel rapporto con Dio tanto che l’incipit del primo comandamento della “Torah” è «”Shema’ Israel” – Ascolta, Israele» (Dt 6,4). L’ascolto allora «corrisponde allo stile umile di Dio. È quell’azione che permette a Dio di rivelarsi come Colui che, parlando, crea l’uomo a sua immagine, e ascoltando lo riconosce come proprio interlocutore. Dio ama l’uomo: per questo gli rivolge la Parola, per questo “tende l’orecchio” per ascoltarlo». Ma una buona comunicazione per realizzarsi ha bisogno della capacità e, ancora di più, della volontà di relazionarsi. C’è infatti una sordità interiore, «peggiore di quella fisica. L’ascolto, infatti, non riguarda solo il senso dell’udito, ma tutta la persona» e ha come sua vera sede il cuore. Significa che «il primo ascolto da riscoprire quando si cerca una comunicazione vera è l’ascolto di sé, delle proprie esigenze più vere, quelle inscritte nell’intimo di ogni persona. E non si può che ripartire ascoltando ciò che ci rende unici nel creato: il desiderio di essere in relazione con gli altri e con l’Altro. Non siamo fatti per vivere come atomi, ma insieme».
Una condizione tanto più evidente e «preziosa in questo tempo ferito dalla lunga pandemia. Tanta sfiducia accumulata in precedenza verso l’“informazione ufficiale” – osserva il Papa – ha causato anche una “infodemia”, dentro la quale si fatica sempre più a rendere credibile e trasparente il mondo dell’informazione». Di contro, certo non contribuisce a migliorare la situazione la mancanza di attenzione all’altro evidente nella comunicazione pubblica, dove invece di ascoltarsi spesso ci si parla addosso, cercando più che la verità e il bene, il consenso. L’antidoto, è «ascoltare in profondità, soprattutto il disagio sociale», così come aprire l’orecchio del cuore alle storie dei migranti è la cura contro i pregiudizi costruiti intorno a loro. «Dare un nome e una storia a ciascuno di loro», chiede il Papa. e poi «ognuno sarà libero di sostenere le politiche migratorie che riterrà più adeguate al proprio Paese. Ma avremo davanti agli occhi, in ogni caso, non dei numeri, non dei pericolosi invasori, ma volti e storie di persone concrete, sguardi, attese, sofferenze di uomini e donne da ascoltare». L’ascolto, come prima forma di comunicazione, come premessa per costruire relazioni autentiche, dunque.

Riccardo Maccioni (Avvenire)

Ed in occasione della festa di San Francesco di Sales, l’Ufficio per la Pastorale delle comunicazioni sociali insieme a Ordine dei Giornalisti, UCSI, Assostampa ed il settimanale Cammino, hanno promosso un incontro che si terrà sabato 29, con inizio alle 9.30 nel salone mons. Baranzini del centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime. Interverranno Francesco Pira dell’università di Messina e Domenico Interdonato, presidente UCSI Sicilia.  Alle ore 12.00, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto, delegato per le Comunicazioni Sociali della CeSI, presiederà la celebrazione eucaristica.

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Festa della conversione di San Paolo

Si celebra la festa della Conversione di San Paolo apostolo a Solarino. “Vivremo insieme la gioia di sentirci comunità che desidera imitare l’Apostolo delle genti”.

Lunedì 24, vigilia della festa, alle ore 16.00 è prevista l’apertura della cappella del santo patrono e la traslazione del simulacro all’altare maggiore. Alle ore 19.00 celebrazione eucaristica presieduta dal don Daniele Lipari, parroco della parrocchia Madonna delle Lacrime di Solarino. Martedì 25, alle ore 8.00, alborata con sparo di 21 colpi di cannone. Alle ore 12.00 scampanio festoso e spari di colpi di cannone. Alle ore 19,00 celebrazione eucaristica presieduta da mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. Domenica 30 alle ore 19.00 celebrazione eucaristica ed al termine traslazione del simulacro di San Paolo dall’altare maggiore alla cappella e chiusura della porta.

 

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Il vescovo delegato per l'ecumenismo alla festa per San Paolo

Mons. Domenico Mogavero a Solarino

“In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo” (Matteo 2, 2). E’ il tema scelto quest’anno per per celebrare in tutta la Chiesa la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

In questa Settimana, la Chiesa di Cristo invita i suoi figli a pregare per la così tanto desiderata, ma così lacerata nei secoli, unità visibile della Chiesa. Rivolge questo invito sempre inalterato nei momenti felici, nei momenti di guerra, di carestie, di malattie. Non lo rivolge riferendosi all’uomo, stressato da tante preoccupazioni e dalle tentazioni tramite le quali la nostra epoca cerca di distrarlo, rendendolo indifferente verso le questioni di fede, ma lo rivolge, perlopiù, alle conseguenze che queste distrazioni e tentazioni, in generale, portano, come la paura, l’angoscia, la mancanza di fiducia verso il prossimo, che potenzialmente rischia di diventare la causa della nostra sofferenza. L’umanità di oggi si richiude in se stessa, cerca di recidere i rapporti con il prossimo e vivere non soltanto in una separatezza fisica, ma in un isolamento spirituale, che fa crescere a dismisura la sua solitudine e la sua sofferenza psicofisica“. scrive Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo e Presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della Conferenza Episcopale Italiana.

Martedì 25, nell’ambito dei festeggiamenti per la Festa della conversione di San Paolo Apostolo a Solarino, solenne celebrazione alle ore 19.00 presieduta da Mons. Domenico Mogavero, vescovo delegato dell’Ufficio regionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Siciliana. 

A questo link il materiale:

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2022

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Al via i festeggiamenti in onore di San Sebastiano

Con l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro hanno preso il via ieri i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, compatrono di Siracusa.
L’emergenza sanitaria in corso inevitabilmente caratterizzerà anche i festeggiamenti organizzati dal Comitato di San Sebastiano. Giovedì 20, solennità liturgica di San Sebastiano, alle ore 10.30 nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. Parteciperà il Corpo della Polizia municipale. Alle ore 18.00 messa celebrata dal parroco della Cattedrale mons. Salvatore Marino con la partecipazione di tutte le Confraternite della città di Siracusa. Alle ore 19.30 proiezione del video San Sebastiano e la rinascita di Siracusa. Durante la giornata sarà distribuito il “pane di San Sebastiano”. Sabato 22 alle ore 19.30 lettura teatralizzata: la santità nel tempo, da Sebastiano a Chiara (nel 90esimo anniversario della morte di suor Chiara). Domenica 23, alle ore 11.30 la messa sarà celebrata dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta, con la partecipazione dei cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Alle ore 19.00 messa celebrata da don Gianluca Belfiore, direttore dell’Ufficio diocesano beni culturali ed edilizia di culto. Alle ore 20.30 chiusura della nicchia che custodisce il simulacro di San Sebastiano. 

https://www.facebook.com/arcidiocesidisiracusa/videos/353900066180360

 

A Melilli, dall’11 al 19 gennaio, ogni sera alle ore 18.00 solenne novena in preparazione della festa. Giovedì 20, alle ore 5.30, canto dell’Ufficio delle letture, del Te Deum e tradizionale Svelata. Alle ore 18.30 solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e concelebrata dai sacerdoti melillesi. Durante la celebrazione il sindaco offrirà un cero al santo patrono a nome di tutta la cittadinanza.
Domenica 23 alle ore 12.00 messa e atto di affidamento a San Sebastiano dei bambini battezzati nel 2021. Giovedì 27, chiusura dell’Ottavario: alle ore 18.30 messa presieduta dal parroco don Giuseppe Blandino ed alle ore 20.00 preghiera e canto dell’inno a San Sebastiano “cunsarbata”.
San Sebastiano non ha avuto paura: ha dato la sua vita per testimoniare la sua fede in Cristo.  Ha realizzato con il suo martirio e la sua santità il progetto che il Padre aveva su di lui – ha scritto don Giuseppe Blandino – . E’ divenuto fecondo, pensiamo a quanti devoti sparsi per il mondo ricorrono alla sua intercessione. Impegniamoci allora in questo cammino di santità, non abbiamo paura. Compromettiamoci negli ambienti in cui viviamo per seminare e far germogliare la santità. Chiediamo ancora una volta al nostro amato patrono, attraverso la sua intercessione, che dia sollievo ai malati, sostegno a tutti coloro i quali stanno attraversando un momento di difficoltà. San Sebastiano invocato nella storia contro la peste tanto da essere definito “depulsor pestis” possa intercedere presso il Signore per far terminare questa pandemia che ancora è presente in mezzo a noi“.

 

A Palazzolo Acreide i festeggiamenti inizieranno mercoledì 19, alle ore 17.30, con l’apertura della chiesa al culto e alla venerazione delle reliquie e del seicentesco simulacro di San Sebastiano. Alle ore 18.30 la messa sarà celebrata dal vicario generale mons. Sebastiano Amenta.

San Sebastiano ci testimonia la sua adesione fiduciosa e totale a Cristo che ci ha reso figli di Dio donandoci uno spirito che ci da forza e amore. Nonostante le vicissitudini della storia e le circostanze mutevoli, il Risorto continua a risplendere come un faro che guida tutti verso la sua luce perfetta e che vince le tenebre del male dando speranza al nostro futuro” afferma il parroco don Salvatore Randazzo.
Mercoledì 26 alle ore 18.30 la messa sarà celebrata dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto.

 

 

 

 

 

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