Author:

Festeggiamenti in onore di San Sebastiano

Si terranno nei giorni 11 e 12 giugno i festeggiamenti in onore di San Sebastiano a Francofonte. La parrocchia Maria SS.ma del Carmelo ha pubblicato il programma della festa che inizierà con il triduo di preparazione da mercoledì 8 a venerdì 10, con la messa alla carica di riposo Le Zagare, l’indomani al centro parrocchiale in via Dei Martiri e venerdì alla sede Avis in contrada Coco.
Sabato 11 alle ore 20 il fercolo di San Sebastiano portato a spalla dai portatori farà ritorno nella “sua” chiesa del Carmine percorrendo via Spoto Puleo, piazza Garibaldi, via Vittorio Emanuele.
Domenica 12, giornata della festa: alle ore 10 messa nella chiesa del Carmine, alle ore 11.30 il fercolo di San Sebastiano espleterà il tradizionale giro dei santi. Alle ore 18 messa nella chiesa del Carmine e alle ore 19.00 la processione.

Scommettiamo su una Chiesa capace di vivere la comunione autentica

Occorre scommettere su una Chiesa capace di vivere la comunione autentica, anche attraverso una valorizzazione degli organismi già esistenti. Occorre puntare sul primato della Parola, creando occasioni di ascolto autentico, che diano vigore e forza all’ordinarietà della vita laicale e sacerdotale. Bisogna, altresì, valorizzare la presenza dei laici, rendendoli protagonisti della vita ecclesiale, anche tramite i consigli pastorali parrocchiali, che sono organi utili di partecipazione.  Infine, occorre costruire una Chiesa capace di farsi compagna di strada, di guardare alla vita delle persone rispondendo al desiderio di bene che c’è in ognuno, e di tessere alleanze con la società civile, per la costruzione di una casa comune“. Sono le prospettive per il futuro del Cammino sinodale dell’Arcidiocesi di Siracusa, delineate dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto ed emerse a conclusione della prima tappa del cammino sinodale iniziata il 5 novembre del 2021.
Ieri sera, per la veglia di Pentecoste al Santuario della Madonna delle Lacrime, il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta, ha letto la meditazione dell’arcivescovo Lomanto, assente per motivi di salute. Parole che nascono anche dalla relazione presentata dai referenti diocesani, mons. Maurizio Aliotta, e Valeria Macca. 

“Ci siamo riuniti in preghiera qui al Santuario alla presenza della nostra Madonnina – come la comunità apostolica radunata nel cenacolo con Maria – per invocare il dono dello Spirito offerto da Gesù ai discepoli la sera di Pasqua e cinquanta giorni dopo nella Pentecoste. Come abbiamo ascoltato nel primo brano, tratto dagli Atti degli Apostoli, lo Spirito si manifesta come spirito di vita, di purificazione e di illuminazione, come principio di unità della molteplicità e universalità della Chiesa” sono le parole dell’Arcivescovo. “Il dono dello Spirito ci rende uno con Cristo, uno in lui con tutti, uno in qualche modo con tutta la creazione. Questa unità, ora, si manifesta nellʼamore: ognuno di noi diviene puro amore che si dona. Se noi di fatto non amiamo, è segno che non abbiamo ricevuto lo Spirito e non si è compiuta per noi la redenzione. Il dono dello Spirito crea lʼunità nellʼuomo – spirito e corpo – crea anche lʼunità dellʼuomo con gli altri, crea la Chiesa. E la Chiesa, prima di essere società è la communio sanctorum. La Chiesa è la comunione degli spiriti che vivono una sola fede, una sola carità. La Chiesa, che lo Spirito crea, nasce dallʼintimo prima di tradursi allʼesterno. La Chiesa come società è soltanto traduzione visibile di quello che lo Spirito Santo ha operato nellʼintimo: la comunione degli spiriti nellʼunità della fede e dellʼamore”.

Entrando nel merito del cammino sinodale, mons. Lomanto ha evidenziato: “Abbiamo condotto la prima tappa del cammino sinodale che è iniziata il 5 novembre 2021, qui al Santuario della Madonna delle Lacrime, e che oggi si conclude, per prepararci al secondo anno dellʼascolto. Il cammino svolto ha visto impegnate, a partire dal mese di dicembre dello scorso anno, diverse realtà parrocchiali, associazioni, movimenti ecclesiali, gli Uffici Pastorali diocesani, i presbiteri, le comunità religiose maschili e femminili, e parte del popolo di Dio.

Sono emersi alcuni elementi positivi.
Una delle tappe fondamentali di questa fase è stata la scoperta del metodo della cosiddetta «conversazione spirituale». Altro elemento è stato la volontà dei diversi Uffici Pastorali diocesani di collaborare con iniziative congiunte, per alimentare, in un vero spirito di comunione, la realtà concreta di popolo in cammino. Tutte le realtà coinvolte sono state incoraggiate a vivere i momenti ordinari della vita ecclesiale come particolari occasioni di ascolto.

Sono emersi anche alcuni limiti. Molte realtà ecclesiali sono rimaste indifferenti alla proposta, probabilmente per alcune difficoltà ritenute insormontabili. È stato molto difficile raggiungere le realtà estranee alla comunità ecclesiale, tranne ad esempio il mondo carcerario (attraverso l’opera dei cappellani e di qualche volontario). Ma, con la mediazione dei singoli è stato possibile, in parte, anche ascoltare chi si pone al di fuori del contesto strettamente ecclesiale.

Dal discernimento dei contributi raccolti possiamo individuare: Innanzitutto, una difficoltà di fondo, quella cioè di concepire realmente la Chiesa come popolo che cammina insieme, guidata dallo Spirito. Purtroppo, in molti casi, persiste un’idea di Chiesa gerarchica, dove il presbitero ha un ruolo preminente, dove manca del tutto l’idea del sacerdozio comune, del ruolo importante del laicato. Da questo punto di vista, la scelta dell’ascolto della Parola è stata un passo necessario per vivere in pienezza l’idea di popolo che cammina insieme, che sogna una Chiesa rinnovata.

La lettura delle sintesi diocesane, che ciascuna Chiesa locale sta valorizzando per verificare e ri-orientare le proprie scelte pastorali, ha suscitato la proposta di adottare come icona biblica, per questo secondo anno di ascolto, lʼincontro di Gesù con Marta e Maria nella casa di Betania. Lʼepisodio lucano può servire anche da griglia per leggere insieme i contenuti emersi e, forse, può aiutare a individuare le priorità su cui proseguire lʼascolto nel prossimo anno”.


In allegato la relazione dei referenti diocesani del Cammino sinodale


La pratica dell’ascolto con Bolzetta

“La Pratica dell’Ascolto. Prospettive attraverso il digitale per riscoprire il dialogo” è il titolo dell’incontro che si svolgerà lunedì, alle 16,30 nell’aula conferenze del settimanale cattolico d’informazione “Cammino” in via Lentini, 42 a Siracusa. L’iniziativa, nell’ambito della 56esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, è promossa e organizzata dall’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa in collaborazione con il settimanale “Cammino”, l’Ucsi di Siracusa e Assostampa Siracusa.
L’incontro sarà aperto dai saluti del direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali e Cultura dell’Arcidiocesi, Mons. Maurizio Aliotta, del presidente provinciale dell’Ucsi Siracusa Alberto Lo Passo, del segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa Prospero Dente. Interverranno l’arcivescovo di Siracusa Mons. Francesco Lo Manto, il presidente du WeCa (Associazione Web Cattolici Italiani) Fabio Bolzetta, il direttore del settimanale “Cammino” Orazio Mezzio, il segretario nazionale Ucsi e Tesoriere regionale Odg Sicilia Salvatore Di Salvo. Modera il vice direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa Alessandro Ricupero.

A Salvatore Di Salvo il titolo di Cavaliere

Il giornalista Salvatore Di Salvo, originario di Carlentini, Segretario Nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. L’importante riconoscimento conferitagli dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella gli è stato consegnato dal prefetto di Siracusa Giusi Scaduto, durante la cerimonia per il 76esimo anniversario della Festa della Repubblica che, quest’anno, si è svolta a Palazzolo Acreide e Ferla alla presenza delle massime autorità civili, militari ed ecclesiastiche della provincia.

“Il conferimento dell’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al Merito delle Repubblica Italiana a Salvatore Di Salvo ci rende tutti orgogliosi – ha commentato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto -. Quello conferito dal Capo dello Stato è il riconoscimento ad una persona che da anni non si risparmia nella sua attività di giornalista, raccontando storie e fatti, facendo attenzione innanzitutto alla dignità dell’uomo e sempre alla ricerca della verità nel rispetto dei valori cristiani. Salvo è un uomo impegnato nel territorio diocesano, in parrocchia, nella pastorale della comunicazione. A lui va il mio ringraziamento. La mia preghiera lo accompagni nella sua missione”.

Salvatore Di Salvo, nella sua trentennale attività giornalistica si è sempre impegnato per un racconto contraddistinto da verità e rispetto oggettivo delle notizie e non si risparmia nella professione giornalistica. Salvatore Di Salvo, giornalista pubblicista e dipendente del Comune di Carlentini, collabora con il Giornale di Sicilia, redattore del Settimanale cattolico “Cammino” è direttore di Radio Una Voce Vicina inBlu.
“La notizia dell’attribuzione del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica conferito dal Presidente Sergio Mattarella al giornalista pubblicista Salvatore Di Salvo – ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Roberto Gueli –  è il giusto riconoscimento per un giornalista dalle eccellenti capacità professionali e dalla spiccata sensibilità umana e personale. Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia  esprime le più vive e sincere congratulazioni”.
“La notizia dell’attribuzione del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica conferito dal Presidente Sergio Mattarella a Salvatore Di Salvo, nostro Segretario Nazionale – ha detto il presidente Nazionale dell’Ucsi Vincenzo Varagona – è il giusto riconoscimento per un giornalista dalle eccellenti capacità professionali e dalla spiccata sensibilità umana e personale e  da sempre si impegna per un racconto contraddistinto da verità e rispetto oggettivo delle notizie. La giunta e il consiglio nazionale dell’Ucsi  esprimono  le più vive e sincere congratulazioni al collega  Salvatore Di Salvo , Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, ottimo testimone di un giornalismo di qualità, serio, attento con la  capacità di raccontare rispettando l’altro, la persona, ma anche di trovare storie e testimonianze con uno sguardo sempre rivolto al bene”.

Animazione missionaria per i giovani

Una serie di proposte di animazione missionaria per le comunità parrocchiali e per i giovani. A formularle è il Centro Missionario Diocesano, che ricordando gli importanti momenti vissuti in questi ultimi mesi come la veglia di preghiera per i Missionari Martiri e il MissioFest, propone “un percorso per far crescere la dimensione missionaria nella nostra Chiesa di Siracusa – spiega il direttore don Salvo Musso -. Si tratta di alcune proposte che coinvolgono direttamente sia le comunità parrocchiali, sia giovani interessati o curiosi che vogliano approfondire e fare esperienze di missionarietà. Un’occasione pastorale bella e fruttuosa“.

In particolare MissioTour: all’interno del Cammino Sinodale, il Centro Missionario Diocesano è disponibile a rendersi presente all’interno della vita delle nostre comunità parrocchiali proponendo per la durata di una settimana (o il tempo che si riterrà necessario), diversi strumenti e occasioni di animazione. Come una mostra sui temi dell’Evangelii Gaudium, filmati e cineforum, incontri di catechesi, momenti di preghiera, incontri di formazione missionaria con gli operatori pastorali, testimonianze di missionari:

MissioCamp, la proposta di un campo estivo rivolto ai giovani dai 16 ai 30 anni che si terrà presso la Villa del Seminario di Canicattini Bagni dal 16 al 21 luglio. Attraverso il lavoro manuale, l’ascolto della Parola, l’incontro con i missionari, l’approfondimento su ciò che accade nel mondo, l’esperienza della fraternità, ci si propone di far scoprire loro che Io sono Missione.

La Diocesi di Siracusa parteciperà con una delegazione al Festival della Missione che si terrà a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre. Il programma del festival si può trovare su https://www.festivaldellamissione.it

Con il cuore grato per quello che il Signore ha fatto nelle vite del nostro fratello Charles de Foucauld e della nostra sorella Pauline Jaricot – ha concluso il direttore del Centro Missionario Diocesano, don Salvo Mussovogliamo affidare alla loro preghiera l’agire missionario della nostra Chiesa siracusana, stimolati dal loro esempio a prendere consapevolezza di essere, come comunità, chiamati e inviati a testimoniare il Vangelo della pace e della misericordia“.

Il dono, parola chiave al convegno dei seminaristi

Abbiamo partecipato al 65esimo Convegno Nazionale dei Seminaristi presso il seminario vescovile Giovanni XXIII di Bergamo. Da tutta Italia circa 130 seminaristi sono stati accolti dalla diocesi bergamasca in occasione del 60° anniversario dall’inizio del suo impegno nella Cooperazione missionaria tra le Chiese, prima in Bolivia, poi in Costa d’Avorio e infine a Cuba. Molti figli della chiesa di Bergamo hanno speso la loro vita in terra di missione da Fidei Donum anche versando il proprio sangue come il beato don Alessandro Dordi ucciso in Perù.

S. E. Mons. Francesco Beschi (vescovo della diocesi di Bergamo) ha tenuto una lectio Magistralis introducendo il tema del convegno dal titolo “Vocazione: vivere per dono”. Mons. Beschi ha sottolineato che è necessario partire dalla consapevolezza che ciascuno è un dono a sé stesso e che l’altro è un dono. Il dono è ragione, profilo e criterio interpretativo della missione perché il missionario è discepolo «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea» (Mt 28,7). Relazione e dono si richiamano continuamente, perché il dono manifesta tutta la sua generatività nella relazione. Oggi la missione ha come modello una comunità che accoglie il dono in modo disinteressato e non disinteressante con una prassi profetica.

Nel corso del convegno abbiamo anche avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze di S.E. Mons. Marco Prastaro, Vescovo di Asti già missionario Fidei Donum in Kenya; la testimonianza di don Gian Domenico Epis Fidei Donum bergamasco in Costa D’Avorio; i coniugi Daniele ed Elisa, missionari in Bolivia; una giovane docente di nome Anna, missionaria in Albania e padre Gianfranco Testa, missionario della Consolata. Dalle testimonianze dei missionari abbiamo raccolto alcuni spunti significativi per la nostra vita: l’importanza di “vivere” con la gente anche in situazioni di ingiustizia; prendersi il tempo necessario per “stare” nelle relazioni; la necessità di reinventarsi continuamente; e l’importanza della corresponsabilità tra preti e laici.

Al termine del convegno don Giuseppe Pizzoli, direttore generale della fondazione Missio, ci ha consegnato tre parole che sintetizzano gli interventi delle giornate che abbiamo vissuto.

  • grazia: dono dell’amore di Dio che precede ogni nostro merito;
  • gratuità: stile di vita indispensabile per qualsiasi missione;
  • gratitudine: forza che sostiene e rende indistruttibili le relazioni con Dio e con i fratelli.

All’interno di queste tre parole è contenuto il concetto di dono, offerto e ricevuto in uno scambio di arricchimento reciproco e quello della libertà, di chi decide di offrire un dono e di chi lo riceve.

Rispetto alla scorsa edizione 2021, tenutasi in streaming a causa della pandemia Covid, questo convegno è stata l’occasione per poter vivere la gioia di stare insieme, conoscere nuovi volti e gustare la ricchezza delle diverse esperienze su tutto il territorio nazionale. Siamo grati nei confronti della fondazione Missio e dei nostri formatori per averci dato la possibilità di partecipare a questa bellissima esperienza formativa. Prossimo appuntamento a Milano in occasione del Festival della Missione dal 29 settembre al 02 ottobre 2022.

Salvatore Carone e Manuel Rizzo

Veglia di Pentecoste nella sinodalità

Veglia di Pentecoste alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. Sabato 4 giugno alle ore 21.00 i referenti diocesani del Cammino sinodale, mons. Maurizio Aliotta e Valeria Macca, consegneranno un documento frutto di numerosi incontri sul territorio e di “ascolto reciproco” che chiude la prima tappa del Cammino sinodale.
Incontreremo l’arcivescovo per la consegna della sintesi diocesana, frutto delle vostre sintesi particolari, e invocare lo Spirito Santo – spiegano i due referenti – perché possiamo proseguire nel discernimento che dovremo operare per una conversione che renda credibile la profezia che la Chiesa deve offrire al mondo“.

 

“Ci troverete nelle periferie dell’umanità fragile e ferita”

Se ci cercate ci troverete nelle periferie dell’umanità fragile e ferita”. Sono queste le parole pronunciate da Giovanni Rocca, Segretario nazionale di Missio Giovani, che forse meglio riassumono il senso dei quattro giorni di Comigi, il “grande convengo dei giovani che hanno a cuore il mondo e la missione”. Quest’anno a ospitarlo è stato il complesso della “Fraterna Domus” a Sacrofano (Roma) e sono stati coinvolti più di trecento giovani provenienti da ogni parte d’Italia.

Sono stati giorni molto intensi e carichi di emozione che hanno permesso a noi, un piccolo gruppo di giovani provenienti dalla diocesi di Siracusa, guidati da don Salvo Musso e la nostra responsabile Pinella La Terra, di entrare a contatto con realtà diverse e affascinanti e di conoscere persone che avevano tanto da offrire.  Non c’era forse modo migliore di iniziare questa esperienza che con l’incontro con Papa Francesco. Nella giornata del 22 aprile egli ha accolto tutti i giovani missionari nella “Sala Clementina” del Palazzo Apostolico. Avere avuto la possibilità di ascoltare le sue parole è stata un’esperienza che ci porteremo dentro per sempre. Il suo messaggio si è basato su tre verbi principali: “Rialzati, prenditi cura e testimonia”, i quali sono stati poi i temi principali che hanno caratterizzato le diverse attività svolte durante le tre giornate del Comigi. Un messaggio di speranza, che ci invita a non abbandonarci alla rassegnazione, ma a continuare a lottare per un mondo più giusto e più bello.

Dopo il saluto iniziale del Papa, ci siamo recati presso la “Fraterna Domus” per iniziare le attività con un momento di riflessione iniziale, in cui si sono discussi diversi temi di attualità.  Sono stati molti i momenti di preghiera, fra cui la messa mattutina e la veglia serale, ed anche i momenti di riflessione sul messaggio delle Sacre scritture, tramite “lectio divine” guidate da vari ospiti illustri. Sono dodici i workshop che ci hanno dato la possibilità di sperimentare e di crescere umanamente, come quello sul Giornalismo, tenuto dal giornalista di TV2000 Maurizio Di Schino, oppure quello sull’integrazione, sui social e tanti altri. I diversi “aperitivi” ci hanno dato invece la possibilità di ascoltare missionari che avevano svolto la loro missione in contesti difficili, in cui spesso la speranza è una risorsa rara. In un mondo che predilige la valorizzazione dell’imperfezione e dei fallimenti, in cui sono presenti tiepidezza, infedeltà, confusione intellettuale e angoscia spirituale, noi giovani ci riuniamo per far presente la nostra volontà di essere cittadini migliori, per far fronte alle crisi innegabili del nostro tempo e per far parlare dell’unica verità che è Dio. Egli ci insegna a non avere paura, ci chiede di stargli vicino, di permettergli di parlare ai nostri cuori; ci spiana la strada, ci offre amicizia, amore e pace. Noi giovani vogliamo essere un focolare ardente per il mondo, perché crediamo nella nostra capacità di creare un mondo migliore.
Siamo tornati a casa con il cuore pieno, con una fede rinnovata e con l’amore ancora più grande per la missione, che cercheremo sempre di portare nella nostra quotidianità. Ci ritroviamo molto nel messaggio del proverbio africano: “Se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”: questo è quello che vorremmo trasmettere anche a voi.

Maria Fantini e Francesco Zito

Festa alla Madonna di Panaghia

Al via la Festa alla Madonna di Panaghia nella parrocchia della Sacra Famiglia a Siracusa. Nessuna festa “esterna” quest’anno ad eccezione di un torneo di calcio e del corso sulla prevenzione del tumore al seno.

La graduale ripresa ci consente di ricercare una possibile “normalità” delle attività e delle relazioni, limitate e distanziate in questi anni a causa della pandemia – ha spiegato il parroco don Claudio Magro -. Anche la festa alla Madonna di Panaghia riprende il “cammino” attraversando alcune strade del nostro quartiere. Gesto non per “consumare un rituale”, ma espressione e attenzione nostra per riconoscere che Maria, nostra Madre, cammina accanto a noi per sostenerci nelle vicende della nostra storia. Affidiamo a “Maria di Panaghia” la “tutta Santa”, i nostri familiari, i giovani, gli anziani, gli ammalati, consegniamo a Lei anche le nostre fatiche e paure soprattutto di questo tempo difficile, consapevoli che Ella, con il suo cuore di madre, accoglierà le nostre preghiera. Maria, è per noi la Stella che illumina il nostro cammino, ci dona forza e coraggio qui in questo tempo ed in questa storia, per andare incontro al Figlio e, crescere in santità, nonostante le nostre fragilità“.

Venerdì 27 alle ore 16.00 l’associazione Angolo OdV Siracusa e l’Associazione Italiana Donne Medico hanno promosso nel salone parrocchiale un corso gratuito di autoesame del seno e consigli nutrizionali. Informazioni e Prenotazione obbligatoria Tel.: 340.8543785. Domenica 29, al mattino, torneo di Calcio.
Gli abitanti del quartiere sono invitati ad adornare con lo stendardo dedicato alla Madonna e illuminare balconi e finestre.


In allegato il programma nel dettaglio


Nel segno della Fratelli tutti con Torcivia

Nel segno della Fratelli tutti” è il tema della conferenza che si terrà mercoledì 25 maggio alle ore 18.30 nella Sala San Metodio in via della Conciliazione 6 a SiracusaInterverrà Carmelo Torcivia della Facoltà Teologica di Sicilia.

Padre Carmelo Torcivia è docente di Teologia pastorale presso la Facoltà Teologica di Sicilia e di Introduzione alla teologia presso la Facoltà di Giurisprudenza-Lumsa di Palermo. Ha fondato nel 1994 la comunità Kairòs (comunità ecclesiale di laici che a partire dalla pratica della lectio divina vivono la vita cristiana secondo un’ermeneutica contemporanea dei testi della Scrittura) ed è Rettore della chiesa di S. Maria della Catena a Palermo.

L’iniziativa dell’Ufficio Pastorale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano, la Biblioteca Alagoniana e l’ISSR San Metodio, avrà luogo alla Sala San Metodio ed anche nell’Aula virtuale San Metodio (app Cisco Webex Meetings;  riunione 25565008559; password SM250522)Si può richiedere il link d’accesso a info@sanmetodio.it