“La parrocchia indirettamente si ripopola di giovani: 700 ragazzi nell’arco di una settimana saranno qui. Penso al volontariato nel servizio mensa anche per farli rendere conto delle problematiche che la società vive”. Nelle parole di don Massimo Di Natale, parroco della chiesa di San Tommaso al Pantheon, il senso della consegna simbolica del campo di calcetto all’Istituto superiore “Alessandro Rizza” di Siracusa. La parrocchia, rispondendo ad una esigenza di una scuola del territorio, lo ha concesso a titolo gratuito per le attività didattiche di Scienze motorie e sportive.
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Chiara Griffini all’ISSR San Metodio
L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre: alle ore 18.00 nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.
Alle ore 19.00, al centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime, la prolusione di Chiara Griffini sul tema “Ritrovare il corpo” (diretta streaming sui canali Fb e Yt del San Metodio e dell’Arcidiocesi di Siracusa)
Sono trascorsi quattro anni dall'inizio del suo ministero pastorale
Anniversario per l’arcivescovo Lomanto
Giovedì 24 ottobre ricorre il IV anniversario della Consacrazione episcopale dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e dell’inizio del suo ministero pastorale nella nostra Arcidiocesi.
Così come negli anni scorsi, l’arcivescovo presiederà la concelebrazione Eucaristica nel Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18.00. Per favorire la massima partecipazione del Presbiterio e del Popolo di Dio, mons. Lomanto invita a sospendere le messe vespertine nelle parrocchie. Celebrare l’Eucarestia intorno all’unico altare con la presidenza dell’arcivescovo e la partecipazione del Popolo esprimerà visibilmente quell’amore di Cristo che ci riunisce tutti insieme e ci sostiene e guida nel nostro cammino di Chiesa.
Giornata mondiale per le Missioni
Il 20 ottobre la Chiesa celebra la Giornata mondiale per le Missioni. Il tema indicato da Papa Francesco per la riflessione è “Un banchetto per tutte le genti”. La parabola che fa da sfondo al tema dell’Ottobre missionario di quest’anno parla di un banchetto di nozze, imbandito dal re per suo figlio, a cui i primi invitati non partecipano. Nel racconto evangelico il re non rinuncia, ma invia di nuovo i suoi servi dicendo loro: “Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.
Papa Francesco mette in risalto tre aspetti della missione della Chiesa e dei suoi discepoli che potrebbero essere così sintetizzati: “Andate e invitate!” – la missione come instancabile andare e invitare alla festa del Signore; “Al banchetto” – la prospettiva escatologica ed eucaristica della missione di Cristo e della Chiesa; “Tutti” – la missione universale dei discepoli di Cristo e la Chiesa tutta sinodale-missionaria.
Anche in Sicilia, in tutte le diocesi, l’ottobre missionario è stato celebrato con iniziative, veglie e attività. Alla vigilia della celebrazione della Giornata, ad introdurre e delineare – in un video – il tema scelto e il modo concreto con il quale ci raggiunge e ci interroga è mons. Angelo Giurdanella, vescovo di Mazara del Vallo e delegato CESi per la Cooperazione missionaria tra le Chiese.
Per il presule, la Giornata missionaria interpella tutti quanti perché, “come Chiesa, tutti siamo stati inviati, mandati ad annunciare il Vangelo” e questo non è un ambito dal quale nessuno può sentirsi esonerato. Parlando, poi, del tema del messaggio, mons. Giurdanella indica nel “sedersi a mensa” sia l’invito alla comunione – perché “come famiglia, lo stare a mensa è nutrirsi non solo di cibo, ma anche di prossimità” – e sia il “luogo di partenza” per il mondo intero – infatti, “dopo esserci sfamati di pane e di vita, occorre ripartire, muoversi, raggiungere“. Per il delegato CESi per le Missioni, però, è necessario un passaggio oggi fondamentale: “Non si tratta solo di andare, né solo di chiedersi perché non ci risposta decisa ed entusiastica all’invito: il messaggio di questa Giornata missionaria mondiale deve aiutarci a comprendere il perché la nostra fede non ha capacità di attrarre, di incuriosire, di affascinare. E rimediare, rinnovarci“. (Da Chiesedisicilia.org)
Spera e agisci con il creato
Sensibilizzare il territorio alla cura del creato, partendo dalle piccole cose.
“Sperare e agire con la Creazione” (cfr. Romani 8, 19-25) è il tema per la 19esima giornata per la custodia del Creato. Il tema di quest’anno sottolinea che la Creazione non è un oggetto creato per l’uso umano, ma piuttosto un soggetto con cui siamo chiamati a relazionarci e a collaborare come creature simili.
L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato ha studiato un percorso di quattro appuntamenti, tutti con inizio alle ore 18,30 nella parrocchia Sacra Famiglia: il prossimo giovedì 17 con il dottor Giuseppe Sferrazzo. Il direttore dell’Ufficio, don Claudio Magro, ha sottolineato: “Vogliamo partire dalle piccole cose e da esperienza dirette. Parliamo dei quattro elementi della natura includendo il Cantico delle creature nell’anniversario degli 800 anni della compilazione del cantico da parte di San Francesco. I tempi in cui viviamo dimostrano che non ci rapportiamo alla Terra come a un dono del nostro Creatore, ma piuttosto come a una risorsa da utilizzare. San Francesco d’Assisi lo aveva capito quando nel suo Cantico delle Creature si riferiva alla Terra come a nostra sorella e nostra madre. Come può Madre Terra prendersi cura di noi se non siamo noi a prenderci cura di lei? La Creazione geme a causa del nostro egoismo e delle azioni insostenibili che la danneggiano. Sperare nel contesto biblico non significa restare fermi e silenziosi, ma piuttosto gemere, gridare e lottare attivamente per una nuova vita in mezzo alle difficoltà. Proprio come durante il parto, attraversiamo un periodo di dolore intenso ma sta nascendo una nuova vita”.
La Creazione e tutti noi siamo chiamati ad adorare il Creatore, lavorando insieme per un futuro di speranza e azione attiva. Solo quando collaboriamo con il Creato possono nascere le primizie della speranza. La teologia paolina ci ricorda che sia la Creazione che l’umanità sono concepite fin dall’inizio in Cristo e, pertanto, sono affidate l’una all’altra. (dal sussidio Tempo del Creato, sperare e agire con la creazione, 2024).
Pellegrinaggio di Metropolia: tappa a Ragusa
Famiglie missionarie per le vie del mondo
Dopo la tappa a Siracusa e Noto, domenica 20 ottobre sarà la Diocesi di Ragusa ad ospitare il pellegrinaggio delle famiglie di Metropolia. “Famiglie missionarie per le vie del mondo” è il titolo dell’iniziativa che prenderà il via alle ore 9.30 con l’accoglienza dei pellegrini ed il saluto del sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì e del vescovo di Ragusa mons. Giuseppe La Placa al Giardino ibleo di Ragusa Ibla.
Alle ore 10.00 pellegrinaggio verso il Duomo di San Giorgio, dove alle ore 10.45 aprirà i lavori mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Alle ore 11.00 interverrà su “Famiglia missionaria e Chiesa sinodale: quali percorsi pastorali, sfide e prospettive?” mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto. Alle ore 11.30 video testimonianze di tre famiglie in missione. Alle ore 12.00 la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa. Poi pranzo a sacco, stand a cura delle famiglie missionarie e alle ore 15.30 tour in trenino barocco alla scoperta del centro storico di Ragusa Ibla.
Nelle parole di Delizia e Nicandro Prete, direttori dell’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, si coglie la gioia e il senso profondo di questa iniziativa: “Ora tocca a noi accogliere i pellegrini, come segno di un cammino che ha tutto il sapore del Popolo di Dio! L’esperienza sinodale di collaborazione con le diocesi di Siracusa e Noto è stata edificante, la conferma del valore aggiunto di unire le forze e le risorse. Ringraziamo i Vescovi per aver voluto avviare questa lungimirante prospettiva pastorale di Metropolia”.
Donato l'olio per fare ardere la lampada alla tomba di san Francesco
La Sicilia in pellegrinaggio ad Assisi
La Sicilia in pellegrinaggio ad Assisi per l’offerta dell’olio che alimenterà nel corso dell’anno la lampada alla tomba di San Francesco. Pellegrini sono arrivati da tutta la Sicilia per donare l’olio. Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, ha accolto i vescovi siciliani, tra cui mons Francesco Lomanto, al Santuario della Spogliazione rappresenta un momento di comunione tra le Chiese.
Nel segno dell’umiltà, si rinnova l’impegno della Chiesa universale nel cammino di fede e servizio, radicato nei valori di Francesco d’Assisi e del Beato Carlo Acutis, dove in questo santuario riposano le sue spoglie.
Nel giorno del Transito di San Francesco, ha avuto ufficialmente inizio “La Sicilia ad Assisi”, le iniziative legate ai festeggiamenti in onore del Poverello che hanno fatto essere in Umbria oltre cinquemila pellegrini da tutta la Sicilia, ai quali si aggiungono i molti che hanno raggiunto Assisi in autonomia o, comunque, senza una organizzazione legata alle diocesi.
Ad Assisi, il Custode della Porziuncola Fr. Massimo Travascio ha accolto gli ospiti nel Refettorietto del Convento di Santa Maria degli Angeli. Fr. Massimo ha poi rivolto un messaggio di benvenuto a tutti i convenuti nella sala e alle numerose autorità presenti: mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, e il ministro provinciale di Umbria e Sardegna Fr. Francesco Piloni. Presenti anche mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia, fr. Antonino Catalfamo che ha appena concluso nei giorni scorsi la predicazione del Triduo in attesa della Solennità di San Francesco.
Uno dei momenti più attesi della giornata del Transito è la presentazione del riconoscimento “Frate Jacopa – Rosa d’Argento 2024”, giunta quest’anno alla sua 17° edizione. La Rosa d’Argento è attribuita ad una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità. viene consegnata ad una donna proveniente dalla Regione che offre l’olio per la tomba del Santo: la Sicilia. Il riconoscimento dell’anno 2024 è stato assegnato a suor Alfonsa Fileti, della diocesi di Acireale e proveniente da Trapani. “Non amo parlare di me stessa, ma accetto questo riconoscimento con gratitudine. Ringrazio tutti coloro che si adoperano con me per il bene degli ultimi. Questo premio è per loro” ha detto. Suor Alfonsa è originaria di Xitta, in Provincia di Trapani, e dopo la sua giovanissima consacrazione tra le Salesiane Oblate del Sacro Cuore, è stata inizialmente missionaria tra le difficili e complesse realtà della Calabria e poi direttrice di progetti di solidarietà per la Caritas di Reggio Calabria. Dopo essersi occupata dei malati di A.I.D.S. di Acireale, si è dedicata per più di 30 anni all’accoglienza di ragazze madri e famiglie in difficoltà alle quali si riesce a far riacquistare la fiducia perduta nonché speranza e gioia di vivere.
La consegna ufficiale è avvenuta durante la Celebrazione di apertura del Transito da parte del Custode della Porziuncola. Per mons. Antonio Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della CESi “La testimonianza di Suor Alfonsina , insieme alla Comunità Madonna della Tenda e alla collaboratrice Suor Rosalba ci ricorda che l’amore è prima di tutto presenza per l’altro. Dio, ancora una volta, sceglie la semplicità per manifestare la grandezza del suo amore“. Il riconoscimento “Frate Jacopa, Rosa d’argento 2024” a Suor Alfonsina Fileti, della diocesi di Acireale, consegnato ad Assisi in occasione delle celebrazioni per San Francesco, patrono d’Italia, rappresenta un tributo significativo al valore dell’impegno sociale nella nostra società. La presenza dei vescovi siciliani, guidati dal presidente della CESi mons. Antonino Raspanti, e delle autorità civili umbre e isolane, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni nell’affrontare sfide sociali complesse: il messaggio che emerge è quello di un impegno collettivo per il bene comune, radicato nei valori di solidarietà e giustizia. La motivazione è stata letta dal Custode Fr. Massimo Travascio.
In serata, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, la celebrazione dei primi vespri nel “Transito di San Francesco”, presieduti da mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana. “Francesco si consegna prima al mondo come fratello, poi, nella sua morte, a Dio come creatura fragile, nuda e consapevole della propria appartenenza al Creatore. Il Transito, atto di restituzione finale al ‘Padre dei cieli’, diventa annuncio di una vita trasformata dalla fede. Il suo esempio ci invita a riscoprire la nostra condizione di creature mortali, chiamate a vivere in fraternità e in armonia con la Casa comune, la Terra, promuovendo pace e amore“.
Il testo completo dell’omelia di mons. Corrado Lorefice per i Primi vespri nel Transito di San Francesco
Nel pomeriggio, i vescovi di Sicilia sono stati in pellegrinaggio al Santuario della Spogliazione. “Cari confratelli della Sicilia è con grandissima gioia, con grande fraternità che vi do il saluto di questa nostra chiesa particolare e qui in questo Santuario perché come avete potuto subito vedere il Signore sta facendo grandi cose, molto più grandi di quello che io avrei potuto immaginare”, ha detto loro monsignor Domenico Sorrentino.
A concludere la giornata, la veglia di preghiera che ha visto la partecipazione dei giovani proveniente dalle diciotto diocesi dell’isola. A presiedere mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e delegato CESi per i Giovani. Così il presule: “La Chiesa, oggi più che ami, deve mettersi in ascolto delle nuove generazioni. I giovani non cercano risposte preconfezionate, ma un cammino condiviso, uno spazio dove possono esplorare le loro domande esistenziali. Ascoltare, dunque, significa dare spazio al loro desiderio di autenticità e alle loro inquietudini, e far sì che il dialogo con loro non sia unidirezionale. Quando si parla della necessità che ‘i giovani devono crescere e noi dobbiamo diminuire’, si tocca un concetto evangelico profondo. Come Giovanni Battista ha affermato di dovere diminuire affinché Cristo crescesse, così noi siamo chiamati a favorire la crescita delle nuove generazioni, lasciando che la nostra esperienza sia un dono di accompagnamento. Questo non vuol dire abdicare al nostro ruolo, ma permettere che la novità e la freschezza dello Spirito fioriscano attraverso di loro. Gesù, nella sua missione redentiva, ci introduce in una prospettiva che supera il successo umano per entrare nel mistero della salvezza. Questo è anche il cammino di Francesco d’Assisi, un giovane che ha conosciuto il fallimento, ma ha trasformato quel fallimento in una ricerca di senso che ha irradiato la luce della santità. Ed è lo stesso cammino che possiamo offrire ai giovani di oggi: non una vita di successo, ma un cammino di accompagnamento, dove la crisi e le domande diventano porte verso una vita più piena. Infine, chiediamo il “miracolo della Santità per i giovani” che significa invocare un dono di luce e trasformazione. Maria, nella sua intercessione, ci mostra che la vera svolta della vita non è nei cambiamenti esteriori, ma in una trasformazione interiore, dove la nostra esistenza diventa sempre più conforme al progetto di Dio. Questo è il cammino verso la santità: lasciare che Dio trasformi il nostro cuore”.
Volontari per l’arrivo del corpo di Santa Lucia
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha predisposto un modulo per fornire la propria disponibilità per il servizio di volontariato nell’accoglienza del corpo di Santa Lucia a Siracusa dal 14 al 26 dicembre.
Chiunque fosse interessato deve compilare il modulo (allegato) dove sono specificati i vari turni nelle giornate in cui le spoglie della martire siracusana saranno accolte prima nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro e dopo nella chiesa Cattedrale. Sarà necessario corredare il modulo con due foto e una copia del documento di identità. La consegna dovrà avvenire presso l’infopoint della Cattedrale entro e non oltre il 14 novembre.
Testimoni della Fede della Chiesa Siracusana
«E’ necessario presentare modelli e percorsi di santità, a partire anche dall’esemplarità della vita di altre figure forse più modeste, ma che hanno segnato il loro influsso nei diversi ambienti in cui hanno operato a partire dal Vangelo, testimoniando il volto bello della Chiesa».
† Francesco Lomanto
Arcivescovo di Siracusa
Venerdì 11 e sabato 12 ottobre, alle ore 18.00, presso il salone Giovanni Paolo II del Santuario della Madonna delle Lacrime, si terrà un convegno dal tema “Testimoni della Fede della Chiesa Siracusana”. Il convegno si inserisce tra le attività in preparazione alla visita del Corpo di Santa Lucia e approfondisce figure di Santi di ieri e di oggi, testimoni della fede cristiana che hanno vissuto nella loro vita la fede in Gesù morto e risorto.
Venerdì 11 il prof. don Alfio Cristaudo, docente allo Studio Teologico San Paolo di Catania, parlerà su “La Passione dei martiri Alfio, Filadelfo, Cirino”. Seguiranno gli interventi di don Andrea Zappulla su “Suor Chiara di Mauro” e mons. Giuseppe Greco su “Il magnificat di Sarah Calvano”.
Sabato 12 interverrà il prof. don Francesco Aleo, docente presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania, su “San Metodio siculo, cantore di Lucia”. Seguiranno gli interventi di mons. Maurizio Aliotta su “Concetto Barreca, Maestro e Pastore” e della prof.ssa Federica Puglisi su “Delfo Ira”.
Caravaggio in Sicilia
Una serata dedicata a Michelangelo Merisi tra arte, teatro e storia. Domenica 29 settembre alle ore 21.00 nella suggestiva chiesa di San Nicolò dei Cordari, all’ingresso del Parco Archeologico della Neapolis, ci sarà la possibilità di scoprire il genio di “Caravaggio in Sicilia” tra racconto biografico, analisi iconografica e linguaggio teatrale. Si racconterà la vita e l’arte di Caravaggio, ed in particolare sulla sua permanenza in Sicilia, tra Siracusa e Messina, e sulle opere realizzate durante questo soggiorno: Il Seppellimento di Santa Lucia che si trova nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, La Resurrezione di Lazzaro e L’Adorazione dei Pastori che si trovano al Museo regionale di Messina e La Natività, la tela realizzata per la Compagnia di San Lorenzo per la città di Palermo.
La serata sarà presentata da don Helenio Schettini, direttore dell’Ufficio della Pastorale del Turismo e direttore della Biblioteca Alagoniana, e introdotta dal prof. Michele Romano, docente di Storia dell’Arte. Interverranno la prof.ssa Loredana Pitruzzello, docente di storia dell’Arte, che si soffermerà sulla spiegazione iconografica delle opere, e l’attore e regista Michele Dell’Utri e l’attrice Giulia Valentini che come in un dialogo immaginario utilizzeranno gli scritti su Caravaggio di autori come Vincenzo Consolo e Dario Fo per raccontare il genio del pittore ribelle. Le diverse tele compariranno improvvisamente all’interno della piccola chiesa.
Il progetto, ideato e organizzato da Kairos, in collaborazione con l’Associazione isola del Dialogo e l’Ufficio della Pastorale del Turismo. E’ obbligatoria la prenotazione per i posti limitati. Si può prenotare telefonicamente ai numeri 093164694 / 3475815794.