Author:

Colletta per le popolazioni colpite dalla guerra

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indetto una colletta nazionale per domenica 18 febbraio per sostenere l’opera di Caritas Italiana a favore delle popolazioni colpite dalla guerra in Medio Oriente. Le offerte potranno essere consegnate all’Economato della Curia o trasmesse a mezzo bonifico bancario sul conto corrente intestato: Arcidiocesi di Siracusa IT 93 U 02008 17108 000104539790

E’ possibile trovare maggiori dettagli nell’allegata comunicazione di Caritas Italiana


Via Crucis giornaliera in Tempo di Quaresima

Sul modello di San Giovanni Paolo II che in vita non mancò mai di pregare con il pio esercizio della Via Crucis tutti i venerdì dell’anno e tutti i giorni del tempo di Quaresima, come narrato dal Card. Stanislao Dziwisz in visita a Siracusa per il 70mo anniversario della Lacrimazione, la Basilica-Santuario Madonna delle Lacrime propone la celebrazione della stessa per tutto il tempo della Quaresima.

Programma Via Crucis in Santuario:

  • Tutti i giorni alle ore 17.00 da lunedì a sabato (in Santuario)
  • Tutti i venerdì di quaresima

– ore 10.30 (in Santuario)
– ore 15.30 (presso la Casa del Pianto)
– ore 17.00 e ore 18.45 (in Santuario)

Messaggio per la Quaresima

L’arcivescovo Lomanto: “Invochiamo nella preghiera il dono della pace per tutti”

La preghiera è il lavoro primario di ogni battezzato, perché non è soltanto il nostro mezzo di santificazione personale, ma è anche il nostro servizio nella Chiesa e ci unisce alla missione di Gesù al Padre che salva il mondo. Volgendo lo sguardo sul mondo odierno e sui terribili scenari di guerra, comprendiamo l’importanza di invocare nella preghiera il dono della pace per tutti, affinché, come insiste Papa Francesco, «siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno artigiani di pace», per contribuire a «porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana» (Francesco, Messaggio per la LV Giornata Mondiale della pace, 8.12.2021; Idem, Messaggio per la LVIII Giornata Mondiale della pace, 8.12.2024)”. Lo ha scritto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio per il tempo di Quaresima inviato nel giorno del mercoledì delle ceneri ai fedeli siracusani. Oggi pomeriggio l’arcivescovo celebrerà la messa con l’imposizione delle ceneri alle ore 18.00 nella chiesa Cattedrale.

Il tempo quaresimale ci invita a intensificare il nostro cammino di conversione e di fede nel Vangelo riponendo maggiore fiducia nella misericordia infinita di Dio, per corrispondere più generosamente e fedelmente alla sua chiamata nella consapevolezza che il suo amore è tutto, può tutto e richiede tutto. Proseguendo il cammino sinodale della Chiesa sosteniamoci nell’impegno di crescita nella fede meditando più profondamente la Parola di Dio per giungere a celebrare con animo purificato e con rinnovato slancio spirituale il mistero pasquale del Cristo Risorto. Insieme, nello spirito sinodale, camminiamo con fedeltà nell’adempimento della volontà di Dio, con il rinnovamento del nostro spirito e con un più vivo senso di comunione ecclesiale, per ottenere da Dio un più grande dono di grazia e una maggiore comprensione della nostra vocazione cristiana e della nostra missione nel mondo, per poter svolgere un più generoso servizio di carità, di giustizia e di pace nella famiglia, nella Chiesa e nella società“.

L’arcivescovo ha invitato a vivere il tempo quaresimale “alla sequela di Cristo Crocifisso e Risorto”, riscoprendo “il significato profondo della preghiera, il valore salvifico del sacrificio e il ministero più alto della carità che purifica e vivifica”. Ed ha indicato tre punti: “La preghiera: centro unificante della vita cristiana e della cura pastorale; il sacrificio come dono e servizio di amore; la carità divina fondamento dell’amore del prossimo“.
La vita del cristiano è Dio solo ed esige, anzitutto, l’incontro nella preghiera che è l’esercizio fondamentale per rimanere nella presenza del Signore. La preghiera costituisce il centro stabile, perenne e unificante della nostra persona, della nostra vita, di tutte le nostre attività, per rispondere a Dio e raggiungere la santità. La preghiera, innanzitutto, è la parola di Dio rivolta all’uomo ed è la parola dell’uomo che risponde a Dio. Nella preghiera costante, possiamo esprimere il nostro abbandono e il nostro affidamento a Dio che ama, viene incontro, eleva e ci unisce a sé, per poterlo amare con tutto il cuore. In tal modo, tutta la nostra esistenza diventa davvero un incontro con il Signore, un cammino alla presenza di Dio che trasforma la nostra vita nell’atto di fede e di amore. (…) Solo nello spirito della preghiera, il servizio alla Chiesa non si riduce a una semplice gestione funzionale e sociologica di un incarico, ma diventa un evento profondamente spirituale, come ha sottolineato ancora Papa Benedetto XVI nel suo primo incontro con i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Roma: «Il tempo per stare alla presenza di Dio nella preghiera è una vera priorità pastorale, non è una cosa accanto al lavoro pastorale; stare davanti al Signore è una priorità pastorale, in ultima analisi la più importante» (Benedetto XVI, Discorso al Clero di Roma, 13.5.2005)”.

Mons. Lomanto ha evidenziato come la preghiera “vissuta e provata nella fede” diventa “un atto di sacrificio che unisce all’offerta di Cristo al Padre per la salvezza di tutta la creazione. (…) L’amore per Gesù implica un cammino di apertura totale a lui che è il nostro Tutto. In fondo, il Signore ci chiama a vivere la totalità dell’amore, per far capire che la nostra forza è in Dio solo. Il Signore opera sempre così: dona tutto e chiede tutto, perché, liberi da tutto, possiamo diventare prolungamento nella storia del suo mistero dell’amore che salva e rinnova. (…) L’amore cristiano non è quello che fa le grandi opere, ma è quello che agisce in un rapporto reale di comunione in Dio, anche se non fa nulla di visibile. L’amore di Dio si manifesta attraverso ogni battezzato nel sacrificio, nella sofferenza, nel silenzio, nella preghiera, nel dono di sé, perché è immagine dell’amore crocifisso. Anche le persecuzioni – dei martiri di ieri e di oggi, cruenti o celate nella calunnia o nella falsità delle opere del male – sono una via privilegiata di santità se vissute in Gesù perseguitato, condannato, morto e risorto. Papa Francesco ha sottolineato che «accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi, questo è santità» (Francesco, Gaudete et exsultate, 94). (…) La nostra vita sia un dono di amore testimoniato nella fede e celebrato nella preghiera in unione alla carità di Cristo per la salvezza dei figli di Dio“.

Infine la carità divina “fondamento dell’amore del prossimo“. (…) “L’amore del prossimo suppone l’amore di Dio e ne è la manifestazione. L’amore di Dio viene prima dell’amore del prossimo non solo per dignità ma anche per logica, per il fatto che l’amore del prossimo non può che essere una conseguenza, perché «l’amore è da Dio» (1Gv 4,7). Non si ama il prossimo se non siamo amati da Dio e se non si ama prima Dio, altrimenti non si potrebbe realmente amarlo di quell’amore che ci salva, di quella carità soprannaturale che è la pienezza della legge secondo Paolo (cf. Rm 13,10). Di fatto è solo attraverso l’amore di Dio che l’uomo può entrare in un rapporto di carità vera col prossimo: carità non sociale ma intima che realizza una vera unità. (…) L’amore di Dio in noi ci fa generare ovunque uno spirito di fraternità e di solidarietà, prendendoci cura di chi è lasciato ai margini, di chi vive nella sofferenza, di chi è disorientato e in cerca di risposte. Se siamo uniti, siamo più forti e il Signore abiterà in noi, perché è presente in coloro che amano: «Dove è carità e amore, qui c’è Dio». (…)

In questo tempo di Quaresima, intensifichiamo il nostro impegno spirituale per vivere nel raccoglimento e nella preghiera la pace vera, intima e pura, che è Gesù; cresciamo nell’amore di Cristo che ci unisce per la pietà di un cuore solo per essere dono di vita per gli altri; portiamo nel mondo la vera gioia della Pasqua per essere segno vivo della presenza del Cristo Risorto“.

 

In allegato il messaggio integrale dell’arcivescovo Francesco Lomanto 


Scuola della Parola con l’arcivescovo

Sabato 17, alle ore 21.00 nella Chiesa Cattedrale, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto terrà la Scuola della Parola. L’iniziativa promossa dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio in collaborazione con il Seminario arcivescovile di Siracusa e l’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, sul tema “Pensare la Vita” che sta caratterizzando anche tutte le iniziative del San Metodio quest’anno.
La Scuola della Parola è un momento fortemente voluto dall’arcivescovo che si rivolge soprattutto ai più giovani.

La preghiera come peregrinatio orans

Una riflessione sulla preghiera. Una preghiera che anima la dimensione pastorale. Presentato “Preghiere a Maria e ad alcuni Santi venerati nell’Arcidiocesi di Siracusa”, volume che raccoglie le preghiere composte dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto in questi ultimi anni curato da mons. Giuseppe Greco che ha scritto l’introduzione e le ha accompagnate con un commento.
Una serata promossa dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale che ha visto la presenza del prof. don Massimo Naro, docente della Facoltà Teologica di Sicilia. “Queste preghiere – ha detto don Massimo Naro – diventano espressioni non solo della fede popolare ma anche della fede ecclesiale. Questa corrispondenza tra fede dogmatica e pietà popolare è colta e segnalata da mons. Greco. E’ una preghiera che anima la dimensione pastorale. Le preghiere sono testimonianza della cura pastorale dell’arcivescovo. Sono da intendere come una peregrinatio orans, come un pellegrinaggio orante nel territorio diocesano assecondando le ricorrenze religiose e pastorali che scandiscono la vita diocesana: il vescovo prega seguendo la vita della sua Chiesa facendosene carico, recandosi agli appuntamenti comunitari in cui incontra il popolo ecclesiale e si associa alle speranze, alla devozione, alle preoccupazioni e alle gioie. Mons. Greco nella sua introduzione sottolinea un importante binomio che viene ripreso nelle preghiere di mons. Lomanto: giustizia e verità. (…) Le preghiere non si limitano ad invocare l’azione dall’alto ma dichiarano l’importanza e l’urgenza di quell’azione dal basso operata dai credenti in corrispondenza all’offerta di grazia da parte del Signore”. Un appello continuo “alla conversione, all’impegno credente, alla responsabilità personale e comunitaria”. Le preghiere “non solo invocano l’azione di Dio ma provocano all’azione gli oranti: la conversione, l’impegno nella carità, l’assunzione di responsabilità sono tutte espressioni della testimonianza credente che chi prega deve essere disposto a rendere nella e con la propria vita. Non a caso queste preghiere, oltre che alla Madonna, sono rivolte principalmente ai martiri. Mons. Lomanto indica nel martirio un connotato peculiare della diocesi siracusana. Giustizia e verità sono le caratteristiche tipiche del martire”.

Mons. Greco ha spiegato che le preghiere dell’arcivescovo sono “preghiere che nascono dal Silenzio, generate dalla contemplazione del mistero di Dio e dalla rivelazione dell’Amore divino. Sono Preghiere che hanno un afflato biblico perché provengono dalla meditazione della Parola di Dio, che apre spazi di speranza per le necessità degli uomini. Sono anche Preghiere che nascono dal profondo della sete di salvezza di ogni persona umana. Preghiere di incontro con Dio che va alla ricerca dell’uomo. Preghiere che rivelano una profonda sete di Dio che l’anima prova nella sua perenne inquietudine. Per comprendere la struttura fondamentale di queste Preghiere, è necessario partire dalla constatazione che l’Arcivescovo pone a fondamento delle sue Preghiere il mistero trinitario”.  Alla luce del mistero trinitario l’Arcivescovo apre il suo cuore alla preghiera: “una preghiera fondata sulle tre virtù teologali: fede, speranza e carità”.  Mons. Greco ha sottolineato come “il valore della intercessione dei Santi ci manifesta il senso della “comunione dei Santi”. Siamo tutti “santificati” dal Sangue di Cristo. Non solo noi preghiamo questi Santi, ma anche questi Santi pregano il Signore per noi. E inoltre essi costituiscono un modello di vita per la nostra Chiesa. La Chiesa siracusana, in cammino con il proprio Arcivescovo, prega e la sua preghiera, come quella indicata dall’Apocalisse, è speculare alla preghiera che i Santi nel cielo elevano al Signore per noi. Come si congiungono la preghiera sulla terra e la preghiera nel cielo, così si congiungono la preghiera personale e la preghiera della Chiesa. La preghiera dell’Arcivescovo è una preghiera nella Chiesa e per la Chiesa. È una preghiera con il popolo e per il popolo. È una preghiera illuminata e nello stesso tempo è in sintonia con la pietà popolare. È una preghiera che anima la dimensione pastorale. Tutte queste preghiere sono semi di speranza, versati nei solchi della nostra terra. Germoglieranno. E fioriranno”.

Peregrinatio della reliquia del sangue di San Francesco

Accoglienza delle Reliquie del sangue di San Francesco d’Assisi nel Santuario di Santa Lucia al Sepolcro. Nell’ottavo centenario delle Stimmate (1224-2024) i Frati minori di Sicilia hanno promosso la Peregrinatio della reliquia del sangue di San Francesco. Ieri l’accoglienza e veglia di preghiera e oggi dalle ore 9.00 alle ore 12.00 visita agli ammalati dell’ospedale Umberto I. Alle ore 18.00 l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà la messa. “Le stigmate di S. Francesco come quelle di Gesù, feritoie attraverso le quali passa Luce”.

 

Si celebra la Giornata Mondiale del Malato

Domenica 11 febbraio, nel giorno in cui si ricorda l’apparizione della Madonna a Lourdes, si celebra la XXXII Giornata Mondiale del Malato sul tema «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina» (Gv 5,7).
L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto alle ore 17.30 celebrerà la Santa Messa per gli ammalati con le Associazioni di Volontariato, presso la Basilica Madonna delle Lacrime di Siracusa. Durante tutta la giornata, i fedeli che giungeranno in Santuario riceveranno in dono le immaginette con la preghiera, che potranno portare anche agli ammalati impossibilitati a recarsi in Chiesa.
La visita agli ammalati dà la possibilità di ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria alle solite condizione (Professione della fede con la recita del Credo – Confessione – Comunione – Preghiera per le intenzioni del Papa).

L’arcivescovo Lomanto: “Testimoniamo la forza sorprendente della vita”

“Celebrare il mistero della vita alla presenza del Risorto, affrontando con Gesù le croci e le tribolazioni, per vivere sempre da risorti e testimoniare la forza sorprendente della vita, le sue profonde ragioni e il grande rispetto per il suo valore e per la sua sacralità”. E’ l’invito che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha rivolto ai fedeli presenti nella Cattedrale che hanno preso parte alla 46ma Giornata Nazionale per la Vita dal titolo «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)».
“Santa Lucia, che ha donato la sua vita terrena per testimoniare la vera vita, ci doni la forza di generare con passione e difendere con fermezza sempre e ovunque la vita di ogni cosa, la vita di ogni creatura e la vita eterna” ha detto l’arcivescovo. La Giornata assume una valenza “ecumenica e interreligiosa”, richiamando i fedeli di “ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno”. Mons. Lomanto ha ricordato che “per accogliere e vivere la forza trasformante della vita occorre incontrare Gesù, lasciarsi trasformare dal suo amore e come Lui vivere la vita come dono”.  Ed infine l’invito “a vivere il mistero della vita e a compiere una profonda riflessione spirituale ed etica per approfondire e sostenere il dono prezioso della vita e la sua forza sorprendente”.
In Cattedrale prima della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Lomanto si sono susseguite le testimonianze di
Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Famiglie di Siracusa; don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio di pastorale Penitenziaria; Angela Nucifora del Centro di aiuto alla vita, Cinzia Cantone della Chiesa Madre di Floridia e i coniugi Carmela e Vito Gambilonghi della parrocchia Sant’Ambrogio di Buccheri.

“Per la nostra Chiesa siracusana, la Giornata si inserisce nell’Anno Luciano, indetto dal nostro Arcivescovo lo scorso 13 dicembre – hanno detto Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro, direttori dell’Ufficio di Pastorale familiare -. Cosa ci insegna Santa Lucia, in questa giornata speciale in cui si celebra la vita? Il tema della giornata è sostenuto da un versetto del vangelo di Marco, di forte richiamo: Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36) In queste parole potremmo sintetizzare la scelta coraggiosa della giovane Lucia, di non cedere alle cose del mondo per custodire la sua fede nel Signore Risorto. C’è, dunque, un monito che ci arriva dalla Vergine Martire Lucia, quello di custodire il dono della vita ricevuto nel Battesimo. E’ la forza della fede che ci rende capaci di prossimità verso tutti, di custodire ogni persona, dal suo concepimento fino al termine naturale della vita terrena. Noi cristiani abbiamo un motivo in più per attestare che la forza della vita ci sorprende, perché quando tutto sembrava essere definitivamente finito, un fallimento, Gesù ha vinto la morte con la sua resurrezione, rendendoci testimoni della più straordinaria e sorprendente esperienza di vita della storia dell’umanità. Questa è la nostra speranza, questa è la nostra fede, questa è la nostra forza da cui scaturisce ogni bene”. 

Preghiere a Maria e ad alcuni santi

Giovedì 8 febbraio, alle ore 18.00, presso il salone “Giovanni Paolo II” del centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime, presentazione a cura del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale del libro dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto: “Preghiere a Maria e ad alcuni Santi venerati nell’Arcidiocesi di Siracusa”. Interverrà il prof. don Massimo Naro, docente della Facoltà Teologica di Sicilia. La pubblicazione è stata curata da mons. Giuseppe Greco che ha anche scritto l’introduzione e i commenti alle preghiere.