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Papa Francesco invita alla recita del Padre Nostro

Nella Solennità dell’Annunciazione, mercoledì 25 marzo, giorno in cui ricordiamo l’annuncio alla Vergine Maria della nascita del Signore, Papa Francesco ha  chiesto a “tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, di invocare l’Altissimo, Dio onnipotente” e di pregare il Padre Nostro a mezzogiorno.

Il quotidiano Avvenire, Tv2000, InBluradio, Sir e Federazione dei settimanali cattolici, d’intesa con la Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose ad unirsi al Papa nella recita del Padre Nostro alle ore 12 e a ritrovarsi, lo stesso giorno, alle 21 per recitare insieme il Rosario da un Santuario italiano che verrà trasmesso da TV2000 (canale 28, canale 157 Sky, Tivùsat 18) e InBlu Radio.

Ritrovare nella preghiera il senso di quello che ci sta accadendo, di una prova che sembra non aver fine. Il Papa invita tutte le comunità cristiane a pregare insieme per il superamento dell’emergenza sanitaria internazionale.

Alle ore 12 Padre nostro con Papa Francesco su Vatican News, Tv2000, InBlu radio, Avvenire, Sir
Alle ore 21 recita del Rosario Tv2000, InBlu radio, Avvenire, Sir

Come seguire questi due momenti di preghiera
A trasmettere questi due appuntamenti di preghiera saranno diversi mezzi di comunicazione: tra cui TV2000 (Canale 28 – 157 Sky – http://tv2000.it/live e sulla App di Tv2000), InBluRadio, la diretta streaming sarà possibile trovarla certamente sul sito del quotidiano Avvenire, sul sito dell’agenzia Sir, oltre alla diretta streaming presente sul canale You tube Vatican News per quanto riguarda il primo momento di preghiera delle ore 12 con il Papa.
A trasmettere alle 12 sarà anche la pagina facebook della Deputazione della Cappella di Santa Lucia.

 

Il servizio dei media cattolici

A fronte di un Paese chiuso in casa diventa ancor più prezioso il servizio dei nostri media. Le redazioni stanno lavorando per assicurare un’offerta di qualità, che non aumenti ansie e paure, ma offra una gerarchia all’interno del flusso di notizie, chiavi di lettura alla luce della fede, un sostegno al cammino spirituale e all’essere partecipi della comunità.

https://chiciseparera.chiesacattolica.it: promosso dalla Segreteria Generale e aggiornato dall’Ufficio per le comunicazioni sociali, dal 12 marzo rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi, offre contributi di riflessione – a partire da lettere, messaggi e video dei Vescovi – condivide notizie e materiale pastorale. Nelle prime 48 ore è stato visitato da oltre 100mila persone, centinaia le condivisioni dalle diocesi.

Tv2000 (canale 28, 157 Sky e in streaming www.tv2000.it/live/): tre le Messe quotidiane in diretta: alle 7 (celebrata da Papa Francesco da Santa Marta), alle 8.30 (dal Policlinico Gemelli) e alle 19 (Santuario del Divino Amore), accessibile anche ai sordi, grazie al linguaggio dei segni.
Alle 11.55 l’Angelus, la Coroncina alla Divina Misericordia alle 15, il Rosario da Lourdes alle 18, il Rosario a Maria che scioglie i nodi alle 20.
Da lunedì 16 marzo, dopo la S. Messa del Papa (e in replica dopo le 17, all’interno del Diario di Papa Francesco), esercizi spirituali guidati dal teologo don Armando Matteo.

Circuito InBlu (www.radioinblu.it): trasmette alle 7 la Messa di Papa Francesco e alle 19 quella dal Santuario del Divino Amore.

Avvenire: dal 13 marzo la sua edizione digitale è il primo quotidiano accessibile gratuitamente: basta collegarsi al sito www.avvenire.it e registrarsi, lasciando la propria mail e una password.

Sir (www.agensir.it): l’informazione dell’Agenzia ha intensificato la narrazione delle storie di speranza, le testimonianze di quanti si spendono per le persone in difficoltà, le riflessioni sulla Quaresima con il diario quotidiano di un parroco romano, lo sguardo su quanto avviene nel resto del continente e del mondo, senza dimenticare le principali notizie di cronaca.

Rai1: il programma A Sua Immagine, condotto da Lorena Bianchetti e diretto da p. Gianni Epifani, va in onda il sabato dalle 16 – seguito dal commento al Vangelo (16.20) – e la domenica dalle 10.30, con la Santa Messa (10.55) e l’Angelus con Papa Francesco (alle 12).

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La recita del rosario per l’Italia, stasera alle 21.00

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia.
Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
“A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa” (Leone XIII)

“Più che mai, in questo tempo di incertezza e pandemia, è importante pregare l’uno per l’altro, e riporre la nostra fiducia nel Signore. Lo sappiamo, la paura non è mai una buona risposta. La compassione è la risposta, la vicinanza, l’aprire il cuore agli altri. Il Cuore di Gesù è il cammino”. Lo sostiene padre Frederic Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, nel giorno in cui la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele e ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario alle ore 21.

La preghiera del Rosario, con Maria, ci avvicina al Cuore di Gesù, perché i misteri del Rosario, i misteri della luce per esempio, ci aiutano a conoscere profondamente Cristo e a desiderare di seguirlo e amarlo di più. Pregando il Rosario impariamo ad amare come Lui, ovunque ci troviamo, nei servizi sanitari per esempio, con i più vulnerabili e i malati, nelle nostre famiglie. Questa preghiera ci fa scoprire la vicinanza della Madonna, che ci conduce a Cristo, la vera pace che dissolve tutte le nostre preoccupazioni e ci dà la forza di servire. Papa Francesco, nella giornata di preghiera “24 Ore per il Signore” 2016, ci ha invitato a non dimenticare la forza della preghiera di tante persone.

TV2000 (canale 28) offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

(Da Agenzia Sir)

  Sussidio per il Santo Rosario


“In questo giorno sono grato a tutti voi”

Sono grato alle persone che ho incontrato nella mia vita: le relazioni di amicizia, di reciproca comprensione e di corresponsabilità mi hanno arricchito così da contribuire alla costruzione di quel bene comune che dall’ambiente familiare a quello scolastico, da quello ecclesiale a quello sociale assume forme e denominazioni diverse, tutte orientate alla realizzazione di quella civiltà dell’amore di cui parlava il papa San Paolo VI“. Così l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, oggi, nel giorno del suo 75esimo compleanno di età, scrive ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi.
Un compleanno diverso, festeggiato “dall’eremo” in Arcivescovado per l’emergenza sanitaria in atto. Mons. Pappalardo ha augurato “abbondanza della grazia e della pace del Signore. In questo giorno particolarmente significativo per la mia vita sento il bisogno di condividere con voi i sentimenti di gratitudine che oggi pervadono il mio animo“. L’arcivescovo ha ringraziato il Signore perchè “nella sua bontà mi ha chiamato al ministero sacerdotale ed anche alla successione apostolica affidandomi la responsabilità della guida pastorale della due Sante Chiese di Nicosia prima e poi di questa nostra Chiesa siracusana“. Ed infine: “Mentre con gioia ricevo i vostri auguri, chiedo a ciascuno di voi carissimi confratelli di pregare per me. Affidiamoci tutti alla materna protezione della Vergine Santissima, la nostra cara Madonnina delle lacrime“.

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L’appello della Caritas Diocesana

La Caritas Diocesana lancia un appello per la ricerca di volontari disponibili a svolgere servizio nella mensa o nella consegna della spesa alle persone indigenti. A lanciarlo è stato il direttore don Marco Tarascio che insieme alla sua equipe è in prima linea da settimane per fronteggiare le difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus.

Necessitiamo di volontari (specialmente cuochi) al fine di garantire i servizi essenziali di somministrazione e consegna pasti a persone senza dimora o in condizione di estrema difficoltà presso la mensa di via Nome di Gesù, nel centro storico di Ortigia” spiega don Marco Tarascio. “Siamo consapevoli che si tratta di settimane difficili, che mettono a dura prova la nostra comunità. Nella consapevolezza della delicatezza della crisi che ci ha sorpreso è chiesta responsabilità e solidarietà assumendo con serietà le limitazioni ed i sacrifici necessari – continua il direttore della Caritas -. L’auspicio è che con l’impegno congiunto di tutti si possa superare questo periodo di crisi, portando la testimonianza della carità nei cuori delle persone, vincendo comprensibili paure, cercando di essere, nel rispetto delle disposizioni, fermento per un forte rinnovato impegno di carità. In un periodo così complesso e repentinamente soggetto a mutamenti – continua don Marco – la Caritas Diocesana di Siracusa continua a lavorare per far si che le distanze imposte dai decreti disposizioni ministeriali non rappresentino un ostacolo insormontabile ma una preziosa opportunità per riflettere e reinventare il nostro modo di essere e fare Caritas poiché Caritas Chirsti urge nos”.

Caritas riesce a garantire dei servizi essenziali alle famiglie ed alle persone in condizione di difficoltà attraverso la consegna di pacchi alimentari con prodotti di vario genere quali pasta, riso, olio, biscotti, omogeneizzati, brioches, latte, pane distribuiti dalla Protezione Civile Ross e Cisom. Nell’ambito dei servizi offerti e dedicati a chi, soprattutto in questo momento, versa in condizione di difficoltà ed urgenza, è stato elaborato un form telematico. Basta compilare un modulo online, indicando le proprie necessità: bisogni alimentari, sussidio per pagamento bollette/tasse, farmaci, sostegno domiciliare, problematiche abitative. Ecco il link al modulo: https://docs.google.com/…/1FAIpQLSeZclp7cauCCOCM-L…/viewform

In questi giorni in cui la contingenza emergenziale del coronavirus costringe ad attenerci a norme nuove e particolari disposizioni, Caritas Diocesana osserverà la chiusura dei servizi che prevedono il contatto diretto con il pubblico ma proseguirà nell’espletamento della propria missione di carità, in particolare per la gestione delle urgenze attraverso un centralino telefonico attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 ai seguenti numeri telefonici: 342/3924044 – 320/0359124 – 392/3338747 – 391/4169193.

Le parole del vicario generale mons. Amenta alla celebrazione dell'atto di affidamento

“Siamo custodi l’uno dell’altro. La vita è il bene più prezioso di cui disponiamo”

Siamo chiamati ad essere custodi del nostro fratello, a prendere coscienza del fatto che non siamo onnipotenti. Temi che ci ricordano che siamo custodi l’uno dell’altro e la vita è il bene più prezioso e fragile di cui disponiamo“. Lo ha detto il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, mons. Sebastiano Amenta, che ha presieduta la celebrazione eucaristica al Sepolcro di Santa Lucia al termine della quale è stata invocata la protezione della patrona di Siracusa in questo momento di emergenza.
Prima è stato recitato il rosario a Santa Lucia e poi celebrata la messa: una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare sempre l’incontro con Dio e con i fratelli. La messa è stata presieduta dal vicario generale e concelebrata dal rettore del  Santuario di Santa Lucia, fra Daniele Cugnata. “Pagine di storia – ha detto il vicario generale mons. Amenta – ci parlano di terremoti e guerre e hanno visto i siracusani accorrere al tempio e invocare la preghiera di intercessione a Lucia. Il popolo si è riscoperto comunità ed ha scoperto il vincolo della fraternità che lo lega a questa sorella che il Signore ci ha donato. Sulla scia di questa storia siamo qui per pregare per coloro che soffrono, che si sono ammalati, e in suffragio di chi è morto. Per i loro cari che vivono questa tremenda esperienza. Affidiamo a Santa Lucia chi si sta prodigando al di là della professione per alleviare le sofferenze. A tutto il personale che lavora nelle strutture sanitarie: loro ci ricordano che attraverso le loro mani facciamo esperienza di Cristo buon samaritano. Affidiamo a Santa Lucia chi ha ruoli di responsabilità. Preghiamo per noi: perché ci rendiamo conto che nessuno ci è estraneo. E’ il momento del coraggio e della speranza. Ma anche della responsabilità. Dobbiamo farci custodi di tutti i nostri fratelli“.

Sulla pagina Facebook della Deputazione Cappella di Santa Lucia e sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa è possibile ritrovare la diretta trasmessa.

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Il messaggio dell'Arcivescovo che invita a spenderci per gli altri

Mons. Pappalardo: “Riscopriamo i legami familiari”

Guai a noi se ci abbandonassimo alla disperazione. Questo è il momento della rinnovata fiducia verso il Signore, Padre misericordioso, e verso chi si sta spendendo generosamente per prevenire ed alleviare i gravi disagi che il fenomeno sta provocando. Questo è pure il momento di riscoprire i legami familiari, di ritornare a prenderci cura gli uni degli altri, di spenderci per le persone più fragili e malate, di scoprire quelle povertà che ci sono più vicine“. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, scrive alla sua comunità, al popolo di Dio, ai siracusani tutti. Parole dettate dalla difficile situazione che il Paese sta vivendo con l’emergenza coronavirus, che ha costretto ad un cambio netto di abitudini e comportamenti.

Carissimi fratelli e sorelle, stiamo vivendo giorni segnati da preoccupazione a motivo delle notizie che quotidianamente ci raggiungono circa l’epidemia del “coronavirus”. Le restrizioni alle nostre ordinarie attività, imposte dal dovere di salvaguardare la salute di tutti, ci impediscono anche di riunirci in assemblea per pregare e celebrare l’Eucarestia. «Tale inedita situazione – come si legge nella Nota odierna della Conferenza Episcopale Italiana –deve poter incontrare una risposta non rassegnata né disarmante. (…) La Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese». La divina Provvidenza ci sprona oggi a vivere e ad impegnarci sempre più in questa prossimità. Guai a noi se ci abbandonassimo alla disperazione. Questo è, invece, il momento della rinnovata fiducia verso il Signore, Padre misericordioso, e verso chi si sta spendendo generosamente per prevenire ed alleviare i gravi disagi che il fenomeno sta provocando“.

Ma l’arcivescovo ricorda che proprio in questi momenti il cristiano deve trovare la forza di distinguersi: “Cristo, sotto le sembianze del buon Samaritano, continua attraverso la Chiesa e i tanti sanitari e volontari a piegarsi sui fratelli sofferenti nel corpo e nello spirito per aiutarli a guarire e a rialzarsi. Questo è pure il momento di riscoprire i legami familiari, di ritornare a prenderci cura gli uni degli altri, di spenderci per le persone più fragili e malate, di scoprire quelle povertà che ci sono più vicine. Mentre i sacerdoti pregano la Liturgia delle ore e celebrano la Messa non con il popolo, ma per il popolo, come è già nel loro ministero, e i nostri monasteri e le comunità religiose intensificano la loro preghiera di intercessione, ciascuno di noi non trascuri di nutrirsi della Parola di Dio e di curare la preghiera personale“.

Mons. Pappalardo ha lanciato un invito: “Vi propongo di unirci spiritualmente ogni giorno alle ore 19,00 nella preghiera del Rosario. Insieme ci rivolgeremo alla cara Madonna delle Lacrime che, con la nostra Patrona Santa Lucia, presenterà la nostra preghiera al Padre chiedendogli di liberare il mondo da ogni male. Carissimi fratelli e sorelle, coraggio e fiducia! Il Signore che guida i nostri passi ci accompagna e ci sostiene sempre con la sua grazia! Vi benedico di cuore“.

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Messaggio del Pastore della Chiesa siracusana

Coronavirus, le nuove disposizioni dell’arcivescovo Pappalardo

Una serie di disposizioni che “traducono” il nuovo decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri e dopo aver consultato le Autorità locali. Sono state inviate ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi di Siracusa dall’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo: “Il momento che stiamo vivendo – scrive mons. Pappalardo – a causa della diffusione del coronavirus ci vede particolarmente chiamati a rinnovare la nostra vicinanza e il nostro servizio al Popolo Santo di Dio. Le Autorità civili stanno adottando provvedimenti volti a contenere l’epidemia e ad attenuarne, per quanto possibile, gli effetti a carico della salute pubblica. Il comprensibile smarrimento che la gente manifesta dinanzi alle notizie diffuse richiede da parte nostra lucidità e prudenza pastorale, prontezza nell’ascolto, nel conforto e nell’incoraggiamento, dando il nostro valido contributo nell’ostacolare ogni forma di allarmismo. Chiedo a tutti voi, carissimi presbiteri e diaconi, di continuare la nostra ordinaria missione nell’essere testimoni della fede, annunciatori della speranza e servitori nella carità”.

La Conferenza Episcopale Italiana, a seguito di interpretazione autentica del Decreto data dal Governo, ha chiesto a tutti i Vescovi di sospendere anche le celebrazioni eucaristiche con partecipazione di popolo. Pertanto l’Arcivescovo dispone che si sospendano le celebrazioni di messe con concorso di popolo. Le chiese e i luoghi di culto in genere resteranno aperti per garantire la preghiera personale.

Mons. Pappalardo ha fatto riferimento all’art. 2 del decreto sull’apertura ai luoghi di culto ed ha stabilito che fino al 3 aprile compreso si osservi quanto segue:
sono sospese le processioni e le feste esterne in onore dei Santi;
sono sospese le attività di catechesi e di pastorale giovanile in genere, compresi gli esercizi spirituali con concorso di popolo;
sono sospese le attività dell’ISSR San Metodio. La direzione dell’Istituto valuterà la possibilità di un servizio e-learning;
sono sospesi gli incontri didattici e formativi dei diaconi permanenti e degli aspiranti;
l’assistenza ai fratelli bisognosi (mense, centri di ascolto Caritas) sia garantita adottando misure idonee all’osservanza delle norme date dalle Autorità civili. Con gli stessi criteri sia assicurata l’assistenza spirituale nelle Case di reclusione, negli ospedali e nei luoghi di sofferenza in genere. Sia comunque sempre garantita l’assistenza spirituale alle famiglie colpite da lutti;
le strutture sanitarie e quelle residenziali per anziani, poste sotto la vigilanza dell’Ordinario diocesano, continuino nella loro competente azione di salvaguardia della salute degli ospiti e dei dipendenti.
Fino a nuova disposizione è sospesa l’attività del Tribunale ecclesiastico metropolitano.
L’arcivescovo incontrerà i vescovi di Sicilia per un confronto e l’adozione di linee comuni.

“A tutti – ha concluso l’arcivescovo Pappalardo – chiedo serenità e fiducia nella Provvidenza, certo di poter confidare nel comune senso di responsabilità. Santa Lucia, patrona della nostra Arcidiocesi, interceda per il nostro popolo così come tante pagine della storia della nostra Chiesa ci raccontano. Vi benedico di cuore”.

Iniziativa dei frati del Santuario di Santa Lucia al Sepolcro

Atto di affidamento alla patrona Santa Lucia

I frati minori di Sicilia invitano tutti i fedeli ad unirsi in preghiera per chiedere a Santa Lucia salute, pace e serenità. I frati del Santuario Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa hanno deciso di affidare il popolo di Dio alla patrona di Siracusa in questo momento di emergenza al termine della messa che si celebra ogni giorno tredici del mese.

Venerdì prossimo, 13 marzo, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle ore 19.00 ci sarà la recita della coroncina a Santa Lucia e alle ore 19.30 sarà celebrata la messa alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. “Il tempo che stiamo vivendo sta generando preoccupazioni per la nostra salute e per la nostra vita ordinaria che si trova a gestire delle limitazioni in ogni settore – spiega fra Daniele Cugnata, rettore del Santuario -. Consapevoli che, nel bene e nel male, in salute e malattia, le nostre vite sono nelle mani di Dio e che noi apparteniamo a Lui, ci uniamo tutti in preghiera affidandoci al Signore per intercessione di Santa Lucia. I nostri padri ci hanno insegnato che nei momenti di difficoltà, di carestia, di peste e terremoti si sono affidati alla nostra Patrona. Anche noi vogliamo seguire il loro esempio e la loro fede, certi che ancora una volta ascolterà la nostra preghiera e ci verrà in aiuto e soccorso”. Una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia “ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare sempre l’incontro con Dio e con i fratelli”.

L’iniziativa è sostenuta dai Frati minori di Sicilia che hanno deciso di indire per venerdì 13 una giornata di preghiera e di digiuno nei vari conventi dell’Isola. Poiché non sarà possibile fisicamente partecipare al momento di preghiera, il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia che ha aderito al momento di preghiera hanno predisposto una diretta streaming: sarà possibile partecipare tramite la pagina Facebook della Basilica Santuario Parrocchia S. Lucia al sepolcro Siracusa, e dalla pagina Facebook della Deputazione Cappella di Santa Lucia. Inoltre la diretta sarà trasmessa anche sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Le emittenti televisive Video 66, TeleunoTris, Medical Excellence Tv ritrasmetteranno la diretta per permettere ai tanti fedeli a casa di assistere al momento di preghiera.  

#chiciseparera

Coronavirus, le indicazioni dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo

In considerazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) emanato mercoledì scorso, ma anche le indicazioni già date dalla Conferenza Episcopale Siciliana e il comunicato della Conferenza Episcopale Italiana pubblicato nella mattinata di oggi, l’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo ha disposto, con effetto immediato, alcune precauzioni da adottare circa l’epidemia di Coronavirus. In particolare l’arcivescovo ha disposto che sia evitato l’uso di porre acqua benedetta nelle acquasantiere; la S. Comunione sia distribuita sulle mani sotto la sola specie del pane (si vigili che venga consumata secondo le norme liturgiche); durante le celebrazioni sia evitato lo scambio del segno della pace con la stretta di mano; laddove possibile, in considerazione dell’ambiente e della circostanza, ai sensi dell’allegato 1 lett. d) del Decreto sopra citato circa le misure igienico-sanitarie da adottare, durante le celebrazioni i fedeli rispettino la «distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro»; fino al 3 aprile compreso, sono sospese le attività pastorali che prevedono «affollamento di persone» (cfr D.P.C.M. 4 marzo 2020 art. 1); sono sospese le attività convegnistiche ecclesiali di ogni genere; fino al 3 aprile 2020 compreso sono sospese le processioni esterne; in analogia a quanto stabilito per le attività scolastiche, fino al 15 marzo 2020 sono sospese le attività di catechesi.

Si precisa che la Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato che «Nelle aree non a rischio […] la C.E.I. ribadisce la possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima», ovviamente rispettando le prescrizione date.