Archivi della categoria: Primo piano

Adesione dei vescovi di Sicilia alla nota della CEI

“La persona non si nutre solo di pane”

I Vescovi di Sicilia, interpreti del sentimento del clero e dei fedeli che desiderano la ripresa graduale della vita liturgica e delle attività pastorali, manifestano piena adesione alla nota della Conferenza Episcopale Italiana e condividono il disaccordo sul decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26 aprile, con il quale si “esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo”, compromettendo ulteriormente l’esercizio della libertà di culto garantita dalla Costituzione Italiana.

Si ribadisce che è fondamentale distinguere tra le responsabilità politiche del Governo, le responsabilità professionali del Comitato tecnico-scientifico e le responsabilità etico-spirituali della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana nel doveroso rispetto della propria autonomia e con l’adozione delle misure idonee a salvaguardare la salute dei cittadini.

La persona non si nutre solo di pane e il suo equilibrio è frutto di una serie di relazioni, con Dio e con gli altri. Gli squilibri, per di più, penalizzerebbero anche l’ambito economico e persino la salute fisica. Peraltro, sembra non comprendersi che l’attività solidale delle organizzazioni cattoliche, che si adoperano alacremente per alleviare l’indigenza di tante famiglie e sostenere le strutture sanitarie, nasce da una fede che deve attingere a una sorgente così fondamentale come la vita sacramentale.

È auspicabile che in tempi brevi il Governo Italiano riavvii la trattativa con la Conferenza Episcopale Italiana per riesaminare Orientamenti e Protocolli finalizzati alla ripresa immediata della piena partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

L’intervento del direttore di TV2000, Vincenzo Morgante

 

In allegato la nota stampa della CEI

#chiciseparerà

 

 

 


Due celebrazioni in diretta streaming con l'esposizione del simulacro

Festa del Patrocinio di Santa Lucia

Due celebrazioni streaming con l’esposizione del simulacro di Santa Lucia per la festa del Patrocinio di Santa Lucia. E poi una nuova esposizione durante l’anno, ogni 13 marzo, per ricordare le persone decedute e ringraziare chi in questo periodo di emergenza sanitaria ha aiutato gli altri.

Il programma è stato svelato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia Giuseppe Piccione, nel corso della presentazione dell’intervento di restauro del simulacro argenteo. Interviste e immagini per spiegare come è avvenuto il restauro eseguito dalla Scuola del Beato Angelico di Milano. Le disposizioni imposte dall’emergenza Covid 19 hanno reso necessario ripensare la festa per permettere a tutti i devoti costretti a casa di poter partecipare ad alcuni momenti di preghiera. Sabato 2 maggio, rosario e messa celebrata da mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, nella cappella di Santa Lucia e domenica 3, Pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo. Le due celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming. E poi un appuntamento: la processione, disposizioni permettendo, il 13 settembre. 

Non ci si abitua mai a vedere il volto di Santa Lucia e l’emozione ogni volta si rinnova sempre più intensa – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione -. E questa volta con un volto rivestito di luce nuova che in questi tempi diventa segno di speranza che si riallaccia alle origini e alla tradizione di questa città che nel 1599 volle un simulacro quale segno perenne della nostra devozione alla patrona. Le feste delle pietà popolari sono caratterizzate dalla presenza di una moltitudine di fedeli che attorno alla patrona ritrova momenti di fraternità e condivisione. Nella 374 festa del patrocinio riteniamo che dei segni debbano essere lasciati: il 2 maggio alle 17.30 verrà recitato il santo rosario e sarà celebrata una messa da mons. Salvatore Marino con il simulacro esposto. Il giorno dopo, alle ore 11.00, in Cattedrale l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo celebrerà il Pontificale, in ricordo di quel lontano 1646 quando Santa Lucia invocata dalla Città rispose con il suo aiuto. Ma vogliamo lasciare un segno di speranza: quella processione che oggi non può essere fatta potrà rivivere il 13 settembre, se le condizioni di legge ed il buon senso lo consentiranno, in modo che Santa Lucia possa risplendere nella nostra città e per le vie di Ortigia. Un segno di speranza ma anche di ricordo e di memoria: il 13 marzo di quest’anno, all’inizio del periodo di isolamento, la Città di Siracusa si è consacrata a Santa Lucia con l’atto di affidamento che è stato compiuto nel Sepolcro di Santa Lucia. Abbiamo pensato ogni anno il 13 marzo di aprire il simulacro: una nuova apertura per fare memoria, per ricordare dei tanti dei troppi morti e per ringraziare tutte le persone che in questo periodo hanno dedicato il loro tempo per aiutare gli altri. Quale migliore memoria accanto a chi di questa città ne rappresenta il cuore“.

#chiciseparerà

Festa di Santa Lucia, si presenta l’intervento di restauro del simulacro

Una Festa di Santa Lucia del Patrocinio in tempo di emergenza sanitaria. E’ quella che la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha programmato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa e le autorità competenti, in particolare la Prefettura di Siracusa. Le disposizioni imposte dall’emergenza Covid 19 hanno reso necessario ripensare la festa per permettere a tutti i devoti costretti a casa di poter comunque partecipare ad alcuni momenti di preghiera. 

In questo tempo di emergenza abbiamo già chiesto l’intercessione della martire siracusana con un atto di affidamento che ha avuto luogo nel sepolcro di Santa Lucia. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione, e i componenti della Deputazione sono stati promotori di un dialogo che potesse portare alla possibilità di riammirare l’argenteo Simulacro della nostra Patrona, seppur sempre non dal vivo.

Il primo appuntamento è per sabato 25 aprile, alle ore 16.00. La Deputazione della Cappella di Santa Lucia presenterà attraverso interviste e soprattutto immagini il restauro effettuato sul simulacro di Santa Lucia. Un intervento programmato da diversi anni che si è potuto concretizzare negli ultimi mesi. La Chiesa Cattedrale e la Deputazione hanno affidato il restauro alla Scuola del Beato Angelico di Milano. 

L’emozione si rinnova sempre più intensa e questa volta con un volto rivestito di luce nuova che diventa segno di speranza, che si riallaccia all’antico – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione -. Siracusa nel 1599 volle un simulacro quale segno perenne della fede della devozione alla nostra Patrona. Le feste della pietà popolare sono caratterizzate dalla presenza di fedeli e devoti e di una città che ritrova momenti di condivisione e senza quella moltitudine la 374 festa del Patrocinio rischia di perdere una parte della sua bellezza. Ma dei segni devono essere lasciati”.

Il video sarà diffuso attraverso le pagine Facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa e della Deputazione della Cappella di Santa Lucia e attraverso il canale You tube dell’Arcidiocesi di Siracusa. La Diocesi ringrazia le emittenti televisive ed i quotidiani on line che hanno già manifestato l’intenzione di ritrasmettere il segnale. Ed in particolare Video 66, Teleuno Tris, Medical Excellence.

Mons. Pappalardo: “Pasqua sia occasione propizia per una vita migliore”

L’emergenza sanitaria in corso ha costretto a ripensare la partecipazione del popolo di Dio al Triduo pasquale. L’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, quest’anno ha voluto diffondere le sue parole di speranza sempre attraverso i mezzi di comunicazione con un messaggio scritto ed un video pubblicato sul sito, sul canale You Tube ed anche sui social. Da oggi è stata creata la pagina facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa ed il primo post lanciato dall’arcivescovo è stato proprio il suo messaggio di augurio per una serena Pasqua a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi.
L’Unione Cattolica Stampa Italiana, in collaborazione con Assostampa Siracusa, hanno voluto rinnovare il gesto di solidarietà e vicinanza alle famiglie in difficoltà donando il pane per la Caritas. Il presidente provinciale dell’Ucsi di Siracusa, Salvatore Di Salvo, componente della Giunta Nazionale Ucsi, insieme con il segretario provinciale dell’Assostampa Prospero Dente hanno lanciato una nuova iniziativa. Oltre alla donazione di 50 chilogrammi di pane alla Caritas della parrocchia Immacolata Concezione, Chiesa Madre di Lentini, buoni spesa per le famiglie in difficoltà della San Vincenzo della Chiesa Madre di Lentini, è stata lanciata l’idea del “pane in sospeso”: si potrà comprare il pane e lasciarlo nel panificio, a disposizione delle persone in difficoltà. “In questo modo – ha detto Salvatore Di Salvo – potremo compiere un gesto nobile per permettere a tutti di vivere dignitosamente”.

 

Carissimi fratelli e sorelle,

“Pace a voi!” (Gv 20,19). E’ con il saluto di Gesù risorto che desidero rivolgervi i miei più cordiali auguri pasquali. 

Abbiamo vissuto davvero una Quaresima di penitenza: “Fitte tenebre – come ha detto il Papa – si
sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; (…) ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come
i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo
importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”.

La penitenza nel senso evangelico comporta la conversione del cuore della vita: facciamo dunque
tesoro di queste esperienze dolorose per riscoprire la gioia di relazioni ricche di umanità con i
nostri familiari e con il nostro prossimo, relazioni improntate a vera amicizia e solidarietà che
danno un volto bello alla nostra condotta personale e uno stile di vita nuova alla nostra società.

Quanti esempi di generosa dedizione abbiamo potuto ammirare in questi giorni da parte del
Personale sanitario, innanzitutto, nonché dei Rappresentanti delle Istituzioni, del Personale delle
forze dell’ordine e dei Volontari i quali non si sono assolutamente risparmiati pur di rendere
meno difficoltosa la vita di tanti uomini e donne –  malati, anziani, poveri – particolarmente
bisognosi di attenzioni e di cure!

Questa emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e sofferto insieme, deve diventare per tutti
occasione propizia di una vita migliore! La Pasqua celebra la Risurrezione del Signore Gesù e
l’inizio della vita nuova per quanti crediamo 
in Lui. Citando ancora Papa Francesco, cogliamo
l’invito alla speranza:  “Il Signore si risveglia 
per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale (…).
Abbiamo una speranza: nella sua croce 
siamo stati risanati ed abbracciati affinché niente e nessuno
ci separi dal suo amore redentore”.
Questa è la nostra certezza. Viviamo dunque con gioia e con speranza questo giorno di festa e
la “pace” del Signore Risorto dimori sempre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nell’intera società
umana. 

Assicurandovi il mio costante ricordo nella celebrazione della Santa Messa e implorando su
tutti la Benedizione del Signore, di cuore vi auguro una Buona Pasqua!

 

#chiciseparera

  Un ringraziamento all’Ente Nazionale Sordi di Siracusa per il servizio di interpretariato

Messaggio dei Vescovi di Sicilia

I vescovi di Sicilia: “Ritroviamo l’annuncio della Risurrezione”

Guardando avanti, al tempo in cui questa drammatica prova si concluderà, dobbiamo fin da ora pensare seriamente al compito e alla missione che ci attendono, in spirito di collaborazione e con creativa lungimiranza, nell’immane opera di ricostruzione umana, sociale ed economica“. E’ uno dei passaggi del messaggio che i Vescovi di Sicilia hanno scritto per la Settimana Santa. Parole che la Conferenza episcopale siciliana ha voluto rivolgere a tutti i fedeli che vivono per la prima volta il Triduo Pasquale in un modo assolutamente diverso.

Desideriamo essere pienamente partecipi di questo momento storico che ci interpella come uomini, come cristiani e come vescovi e per questo vogliamo raggiungere e abbracciare le nostre comunità, comprese quelle che vivono nelle isole minori. Il numero impressionante di morti e di contagiati sta mettendo a dura prova la vita delle persone e la tenuta delle istituzioni. Ma siamo convinti che si stia apprendendo la dolce legge della condivisione e della compassione. Tante persone di buona volontà stanno diffondendo il sapore e la bellezza di una santità del quotidiano e di un umanesimo di prossimità. La prova di grande professionalità e di incondizionata dedizione dei medici e del personale sanitario sta consentendo di affrontare con dignità l’emergenza, pur nella inadeguatezza delle strutture ospedaliere. Tra le tante vittime ricordiamo con commozione gli 87 medici e i 96 sacerdoti morti alla data odierna; ma i numeri sono in continuo aggiornamento, purtroppo. Con loro affidiamo tutti i morti a motivo del Covid-19 alla paterna misericordia di Dio. Tanti altri motivi di preoccupazione angustiano il nostro cuore di Pastori, pensando ai gravissimi problemi di sopravvivenza determinati da antiche e nuove sopravvenute povertà. Il blocco delle attività produttive sta mettendo a dura prova il sistema Paese e prelude a una crisi depressiva dell’apparato economico che inciderà sullo sviluppo dei prossimi anni e sulla qualità della vita delle famiglie e, in particolare, delle nuove generazioni“. 

I vescovi di Sicilia guardano alle tante attività che la Chiesa ha messo in campo in questa fase di emergenza: “In questo contesto ci addolora tanto la sospensione della vita liturgica, delle attività pastorali e dei progetti formativi. La celebrazione della Messa nella solitudine delle nostre chiese, il digiuno eucaristico forzato dei fedeli, l’impossibilità di raccomandare a Dio le anime dei defunti e di dare il conforto della fede ai familiari nel rito delle esequie stanno turbando la vita spirituale di quanti alimentano con la Parola di Dio e i sacramenti la loro condizione di discepoli del Signore, testimoni della sua risurrezione. È motivo di conforto, provvidenzialmente, l’attività solidale delle Caritas diocesane e di quelle parrocchiali che, unitamente a organismi di volontariato e in rapporto di collaborazione con le amministrazioni comunali, si stanno adoperando per alleviare l’indigenza di tante famiglie con la distribuzione di alimenti, offerti anche dalla generosità di singole persone e di aziende produttive. Al ricordo grato per loro associamo quello per quanti sono impegnati nelle attività che consentono gli approvvigionamenti di viveri e di quanto occorre per la vita domestica”.

L’invito è ritrovare l’annuncio della Risurrezione:Queste considerazioni stanno condizionando la celebrazione della Settimana Santa che per la prima volta vedrà impedita all’assemblea dei fedeli una vera partecipazione. Vivremo un Triduo Pasquale silente e mesto, nel quale i toni della passione non potranno trovare risoluzione nell’inno festoso dell’annuncio della Risurrezione. E allora, «offriamo ogni giorno a Dio noi stessi e tutte le nostre attività. Facciamo come le parole stesse ci suggeriscono. Con le nostre sofferenze imitiamo le sofferenze, cioè la passione di Cristo. Con il nostro sangue onoriamo il sangue di Cristo. Saliamo anche noi di buon animo sulla sua croce. Dolci sono infatti i suoi chiodi, benché duri» (San Gregorio Nazianzeno). Vogliamo, però, concludere con un invito alla speranza che si fa eco delle parole di Papa Francesco nell’omelia del 27 marzo in Piazza San Pietro: «questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai». Lo annunciamo e lo auguriamo affettuosamente a tutti, mentre di cuore vi benediciamo“.

Strumento dell'Ufficio Liturgico Nazionale

Il sussidio per vivere in casa la Settimana Santa

La Settimana Santa dei cristiani ci conduce, attraverso la porta della Domenica delle Palme, nel cuore del Mistero pasquale celebrato nel Triduo sacro di passione, morte e risurrezione del Signore. Per entrare in questo mistero, ogni anno la Chiesa offre spazi dilatati e tempi distesi, parole preziose e gesti intensi per l’incontro comunitario con il Signore. Nel corpo della Chiesa, che assume il volto concreto della comunità, la Pasqua inscrive nella persona del credente un sigillo di appartenenza, un patto di alleanza.

Come vivere tutto questo nel tempo della pandemia, che ci obbliga a rimanere chiusi nelle nostre case? La proposta della Chiesa è quella di non rinunciare a vivere la Pasqua, pregando e addirittura celebrando, non solo attraverso le diverse forme possibili di comunione spirituale alle celebrazioni che questo anno avverranno senza concorso di popolo. L’invito è a fare della propria casa uno spazio di preghiera e di celebrazione.

Il sussidio che l’Ufficio Liturgico Nazionale mette a disposizione offre alle famiglie e ai singoli uno schema di celebrazione domestica della Settimana Santa, in comunione con le celebrazioni del Mistero pasquale che si svolgono nelle chiese cattedrali e parrocchiali, senza concorso di popolo. Gli elementi di questa proposta non sono altro che le parole e i gesti della liturgia, nella convinzione che – opportunamente adattati alla condizione domestica e alla capacità di recezione dei più piccoli – possano continuare a parlare ed agire. Le parole sono quelle della parola di Dio – in modo particolare i Vangeli e i Salmi – e della liturgia, ricca di un tesoro di preghiera da conoscere e meditare. I gesti ritrovano in casa i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo, o il virgulto di una pianta primaverile, per entrare nella Settimana Santa; il Crocifisso, staccato dal muro e tenuto vicino, davanti agli occhi, nel luogo dedicato alla preghiera; un cero che si accende e si riaccende, con particolare intensità nella notte della Veglia; le Scritture, riaperte perché ritrovino voce; l’icona della Vergine, Madre della Chiesa in preghiera; l’acqua che fa memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella memoria e nella nostalgia dell’Eucaristia. La Chiesa domestica ritrova i fondamentali della fede celebrata in chiesa, della benedizione che può salire a Dio da un popolo sacerdotale e da una ministerialità genitoriale. Il Sussidio, che presenta uno schema di preghiera per ogni momento della Settimana Santa – la Domenica delle Palme, la sera del Giovedì Santo, il Venerdì di Passione, la Vigilia della Pasqua, la Domenica della grande festa – può sembrare impegnativo, o forse è più vicino a noi di quanto possiamo pensare. Il compito di adattare il “vestito” della liturgia e della preghiera della Chiesa alla “taglia” della singola famiglia è una sfida che ci ricorda come sia possibile trasformare una situazione di difficoltà e disagio in una occasione di crescita.

E’ possibile scaricare il sussidio La Settimana Santa


Mons. Pappalardo: “Sarà una Pasqua vissuta con sofferenza”

Sarà questa una Pasqua vissuta certamente con tanta sofferenza. Tuttavia, dalle prove della vita, dobbiamo saper trarre quel giovamento che ci potrà e dovrà essere utile e proficuo per il futuro“. Lo scrive mons. Salvatore Pappalardo ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi nella Domenica delle Palme. Una domenica di annuncio che sarà vissuta in maniera diversa dai fedeli costretti in casa per l’emergenza coronavirus.

Siamo costretti dall’emergenza in corso a celebrare in maniera del tutto inedita, cioè senza la presenza fisica dei nostri fedeli, il Triduo sacro che nella tradizione della Chiesa costituisce il centro di tutto l’Anno liturgico. Sarà un sacrificio per noi, ma tanto più per i nostri fedeli che, pur raggiunti mediante i diversi strumenti della comunicazione e opportunamente invitati ad unirsi spiritualmente alla celebrazione, non potranno in effetti partecipare all’azione liturgica.

Questa privazione – scrive ancora l’arcivescovo di Siracusa – deve suscitare in noi il desiderio e quindi il proposito di curare con la massima diligenza le nostre celebrazioni domenicali, perchè esse siano vissute sempre e da tutti come autentico momento di vita ecclesiale: fratelli e sorelle di fede, convocati dal Signore Risorto attorno alla sua mensa, in ascolto della Parola e partecipi del Pane della vita e del Calice della salvezza, che già nel tempo presente anticipano la gioia escatologica, quando ci sarà dato di essere commensali alla Cena dell’Agnello.

In ogni caso, quanti abbiamo ora la possibilità di partecipare alla celebrazione dei santi Misteri, nella certezza della “comunione dei Santi”, assolviamo pure al compito di intercessione per i fratelli e le sorelle affidati al nostro ministero; noi, ministri ordinati, lo faremo anche con la puntuale celebrazione della Liturgia delle Ore, a cui la Chiesa ci ha particolarmente deputati nell’atto del conferimento dell’Ordine sacro.

La Madre di Gesù, sempre presente nella vita della comunità cristiana, ci assista in questi momenti di tribolazione – conclude mons. Pappalardo – ma, certamente, non di smarrimento spirituale; infatti, lo dobbiamo ricordare, nulla il Signore permette se non per il nostro vero bene: in questo caso, per la nostra crescita nell’amore fiducioso verso Lui, che è Padre buono e la cui misericordia si estende di generazione in generazione“.

Sarà possibile ottenere l'indulgenza plenaria

Benedizione Urbi ed Orbi di Papa Francesco

Oggi, venerdì 27, alle ore 18.00 i cattolici di tutto il mondo sono invitati ad unirsi spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, a Papa Francesco che presiederà un momento di preghiera che durerà circa un’ora, dal Sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota.

Una preghiera universale, nell’emergenza coronavirus, che il Papa ha proposto personalmente in occasione dell’Angelus, domenica scorsa, e ha ribadito all’udienza generale.

Il primo appello a tutti i cristiani si è concretizzato proprio mercoledì scorso, nell’invocazione a Dio onnipotente attraverso le parole del Padre Nostro in contemporanea con i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane.

Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

Dopo l’ascolto della Parola di Dio, Papa Francesco terrà una meditazione. Il Santissimo Sacramento sarà esposto sull’altare collocato nell’atrio della Basilica Vaticana e dopo la supplica, seguirà il rito della Benedizione eucaristica “Urbi et Orbi”. Quindi il cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, pronuncerà la formula per la proclamazione dell’indulgenza.

L’evento sarà trasmesso in diretta mondovisione da Vatican Media e potrà essere seguito in diretta da questo sito e su Facebook alla pagina della Deputazione della Cappella di Santa Lucia.

Preghiera, Benedizione “Urbi et Orbi” e indulgenza plenaria

🙏 Momento di Preghiera e Benedizione Urbi et Orbi presieduti da Papa Francesco e indulgenza plenaria

Pubblicato da Vatican News su Venerdì 27 marzo 2020

Venerdì della Misericordia: l’arcivescovo in preghiera al cimitero

Il Venerdì della Misericordia della Chiesa italiana sarà il pellegrinaggio dei vescovi verso un cimitero della propria diocesi, a pregare per i tanti malati di coronavirus morti senza il conforto dei parenti né i sacramenti. L’iniziativa è stata lanciata dalla presidenza della Cei per venerdì 27. Un Venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione.

L’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo si recherà alle ore 11.00 al cimitero di Siracusa per un momento di raccoglimento e benedizione. L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore. Il pastore della Chiesa siracusana ha invitato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che parteciperà al momento di preghiera: l’arcivescovo leggerà un brano del Vangelo e reciterà un Padre nostro.

L’immagine dei mezzi militari, che trasportano le bare verso i forni crematori, rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive – si legge nella nota della CEI -. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità. Tutti i giorni i sacerdoti celebrano la S. Messa per l’intero popolo di Dio, vivi e defunti. L’attesa è per la fine dell’emergenza, quando si potrà tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli“.

https://www.facebook.com/DeputazioneCappellaSantaLuciaSiracusa/

L’arcivescovo affida la Diocesi alla Madonna delle Lacrime

L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, affidano la Diocesi e la città alla Madonna delle Lacrime invocando la Madre di Dio per la liberazione dalla pandemia per l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Nella Solennità dell’Annunciazione del Signore, oggi alle ore 19.00 mons. Pappalardo reciterà la preghiera del Santo Rosario davanti il quadretto della Madonna delle Lacrime nel Santuario. Al termine affiderà al Cuore Immacolato di Maria la nostra Diocesi. Parteciperà alla preghiera dell’Atto di affidamento il sindaco Italia.
I fedeli potranno unirsi alla preghiera collegandosi alla diretta streaming dal Santuario (www.madonnadellelacrime.it) e da questo sito. 

https://www.facebook.com/raffaele.aprile.1/videos/10218157302829366/