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Sussidio proposto dall'Ufficio liturgico nazionale Cei

Pregare in tempo di epidemia

L’inedita impossibilità di celebrare in contesto assembleare l’Eucaristia – fonte e culmine della vita cristiana (cf. SC 10) –, non coincide con l’impossibilità di entrare in comunione con il Signore e il suo mistero di salvezza. Egli infatti imbandisce per il suo popolo la mensa del Pane di vita, ma anche quella della Parola, perché Cristo «è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura» (SC 7). Assumendo la natura umana, Egli ha unito a sé tutta l’umanità e l’ha associata nell’elevare al Padre quell’Inno di lode perenne cantato nelle dimore celesti. La preghiera, in particolare quella della Liturgia delle Ore, è infatti autentico esercizio del sacerdozio di Cristo, nella lode e nell’intercessione per il mondo intero (cf. SC 83).

Per favorire un ascolto orante della parola di Dio, condotti per mano dalla liturgia della Chiesa e dal cammino dell’Anno liturgico, l’Ufficio Liturgico Nazionale – CEI ha offerto questo sussidio, che di settimana in settimana si arricchirà di testi e riflessioni.

Ogni domenica verrà proposta una scheda per la preghiera e la riflessione personale o familiare in sintonia con la liturgia del giorno. Saranno inoltre offerti altri testi per la preghiera. Si suggerisce fin da ora di utilizzare la Liturgia delle Ore, usufruendo – se lo si ritiene opportuno –  dell’App Liturgia delle Ore della CEI, scaricabile gratuitamente, che contiene tutti i testi e la possibilità dell’ascolto audio.

 

Messe in diretta streaming

Si susseguono nella Diocesi di Siracusa le iniziative da parte dei parroci per venire incontro alle esigenze dei tanti fedeli. Messe in diretta streaming ma anche la recita delle lodi o veglie di preghiera sono promosse nelle diverse parrocchie del territorio, dalla chiesa di San Metodio alla chiesa Santa Maria della Consolazione di Belvedere, dal Santuario della Madonna delle Lacrime alla chiesa della Sacra Famiglia. Alcuni sacerdoti stanno anche proponendo momenti di riflessione sulla Parola di Dio.

L’Arcivescovo chiederà protezione a Santa Lucia

Sarà l’arcivescovo Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, a chiedere protezione alla patrona Santa Lucia in questo momento di emergenza. I frati minori di Sicilia hanno proposto per oggi un momento di preghiera per chiedere a Santa Lucia salute, pace e serenità.  Oggi, venerdì 13, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle ore 19.00 ci sarà la recita del rosario a Santa Lucia e a seguire, intorno alle ore 19.30 sarà celebrata la messa alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. “Ci rivolgiamo a te, o cara S. Lucia, tu che in passato ti sei presa cura del tuo popolo e di coloro che a te si sono rivolti con fede, proteggi ancora oggi noi, la nostra città e tutto il popolo santo di Dio che in te confida” si legge nell’atto di affidamento.
Una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare sempre l’incontro con Dio e con i fratelli. L’iniziativa è sostenuta dai Frati minori di Sicilia che hanno deciso di indire per oggi una giornata di preghiera e di digiuno nei vari conventi dell’Isola.
La messa sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Pappalardo e concelebrata dal rettore del Santuario di Santa Lucia, fra Daniele Cugnata. Poiché non sarà possibile fisicamente partecipare al momento di preghiera, il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia hanno predisposto una diretta streaming: sarà possibile partecipare dalla pagina Facebook della Deputazione Cappella di Santa Lucia e dalla pagina Facebook della Basilica Santuario Parrocchia S. Lucia al sepolcro Siracusa. Inoltre la diretta sarà trasmessa sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di SiracusaLa diretta sarà trasmessa dalle ore 19.00 sul digitale terrestre ai canali 286 e 678, Video 66 e Tele sud est; al canale 172, TeleunoTris; al canale 86 Medical Excellence Tv. 

Mons. Magnano è tornato alla Casa del Padre

E’ scomparso oggi all’età di 87 anni, monsignor Pasquale Magnano, direttore dell’Archivio Storico Arcivescovile. I funerali avranno luogo domenica alle ore 15.30 nella chiesa Cattedrale. Mons. Magnano è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1956. Laureato in Filosofia e in Diritto Canonico, ha insegnato negli istituti scolastici del siracusano ed all’Istituto “San Metodio”. Studioso e autore di numerose pubblicazioni. Per diversi anni ha ricoperto l’incarico di rettore del Santuario della “Madonna delle Lacrime”.
“La scomparsa di padre Pasquale Magnano lascia un vuoto non solo tra i fedeli ma in tutta la comunità siracusana. Egli non fu solo un autorevole prete ma anche uno studioso scrupoloso, che seppe unire in sé la cura della fede e la passione per la storia della città e dell’Arcidiocesi. Di lui restano i suoi libri con i quali ha trasmesso a generazioni la sua conoscenza”  ha detto il sindaco, Francesco Italia, a nome dell’Amministrazione e della città.

Don Massimo Di Natale ritorna al Pantheon da parroco

Don Massimo Di Natale è stato nominato parroco alla chiesa di San Tommaso Apostolo al Pantheon. Dopo l’improvvisa scomparsa di mons. Paolo Manciagli, la parrocchia era retta da un amministratore. L’inizio del ministero con il rito di ingresso avverrà durante la celebrazione eucaristica di domenica 16 febbraio alle ore 19.00.
Don Massimo fino ad oggi ha ricoperto l’incarico di economo della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa. Precedentemente è stato, per ben sedici anni, parroco a Belvedere e a Città Giardino. Il Pantheon è stato da sempre considerato da don Massimo come una seconda casa, un luogo scelto per la celebrazione del suo XXV anniversario di ordinazione nella primavera del 2018. E’ la comunità che ha visto formarsi la sua famiglia nel matrimonio dei genitori Italia e Marcello, l’itinerario di fede, dove don Massimo ha coltivato la vocazione e poi è stato chiamato al sacerdozio. Don Massimo è docente di ruolo dell’insegnamento di IRC presso l’Istituto Superiore “A. Rizza” di Siracusa, docente dei corsi di Liturgia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Metodio” di Siracusa, docente di Liturgia sacramentaria al corso  per i diaconi permanenti e della Scuola di teologia di base “S. Giovanni XXIII”; è direttore dell’ufficio liturgico diocesano e direttore nella sezione pastorale liturgica, componente della commissione diocesana per la Pastorale della Salute, maestro delle celebrazioni liturgiche dell’arcivescovo, assistente ecclesiastico-cerimoniere religioso dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme della sezione di Siracusa, socio e componente del Centro d’Azione Liturgica Nazionale (CAL), e cerimoniere dello stesso, responsabile diocesano per la formazione dei Ministri Straordinari della Santa Comunione, assistente spirituale della Sottosezione UNITALSI di Siracusa.

Incontro dell'Unione giuristi cattolici italiani

UGCI, donare valore alla vita in ogni sua fase

Il valore della vita al centro dell’incontro organizzato per sabato 1 febbraio dalla sezione di Siracusa del’Unione giuristi cattolici italiani. L’appuntamento è dalle ore 9.30 al salone della parrocchia SS. Salvatore in via Necropoli Grotticelle a Siracusa.
Donare valore alla vita in ogni sua fase: discussione alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019” è il tema sul quale si confronteranno il prof. Salvatore Amato, ordinario di Filosofia del diritto del Dipartimento di giurisprudenza dell’università di Catania; il dottor Maurilio Carpinteri, responsabile UOS Rianimazione dell’Asp di Siracusa; il dottor Giovanni Moruzzi, responsabile UOS Hospice e cure palliative dell’Asp di Siracusa.
(L’evento da diritto a tre crediti per la formazione professionale degli avvocati).

Celebrazione ecumenica alla chiesa Madre di Floridia

In occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. nella Chiesa Madre di Floridia si è svolta una celebrazione ecumenica della Parola di Dio. La celebrazione è stata organizzata dall’Arcipretura parrocchiale S. Bartolomeo Ap. – Chiesa Madre, dall’Azione Cattolica Italiana e dalla Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Floridia. L’evento è stato presieduto dall’arciprete don Alessandro Genovese e dalla Pastora della Chiesa Evangelica Battista Joana N. Ghiluaciu. La celebrazione ecumenica ha avuto momenti di riflessione e canti ed è stato un momento di unità fra le due chiese. 

Nella sua riflessione la Pastora Joana N. Ghiluaciu ha detto: “L’apostolo Paolo, dopo un  lungo e dettagliato catechismo nella lettera ai Romani, arrivato al dunque della vita pratica e quotidiana, ha scelto questa parola per riassumere la vita cristiana. L’accoglienza è la parola della nostra vita. Accoglietevi gli uni gli altri vuole diventare la parola più forte di tutte le altre parole della nostra vita. I nostri rapporti, con Dio e con il prossimo, vengono qualificati, definiti da questa parola: Accogliere. Il volto di un’altra parola santa: Amare. Ma perché l’apostolo Paolo ha scelto questa parola? La sua ragione sta in Gesù Cristo: Cristo ci ha accolti. La ragione della nostra esistenza. La parola accogliere è la parola della nostra vita perché è stata la parola della vita di Gesù. Anche se non l’ha mai usata, raccoglie tutta la logica, la teologica, la teologia, ovvero lo spirito dell’esistenza di Gesù. Egli ha accolto i peccatori, i pubblicani e le prostitute, e mangiava con loro. Ha chiamato dei collaboratori per la sua missione. Ha riconosciuto senza riserve in coloro che incontrava: un fratello o una sorella. La nostra vita cambia perché Gesù ci ha accolti. É compiuto, disse alla croce. É compiuto, e il risultato è che siamo accolti. Cristo è con noi e noi siamo con Cristo. È questo vuole incidere nella nostra vita quotidiana, nella pratica della nostra piccola vita. E lo può fare se siamo non solo con Cristo, ma anche come Cristo. Questa è la motivazione dei cristiani: essere come Cristo. Con e come Cristo. Accogliere come Cristo ha accolto. Essere accoglienti. Imparare ad essere accoglienti. Se il nostro accogliere non è soddisfacente, non dobbiamo smettere di accogliere, però, dobbiamo ritornare alla sorgente dell’accoglienza viva. Ascoltare e accogliere la parola che ci assicura che siamo accolti. E chi è accolto/a potrà  accogliere ancora di più di quanto lo ha fatto fino ad ora. È l’accolienza che promuove la vita. E così faremo rinascere la comunione, la chiesa e lo spazio dell’accoglienza di Dio! L’accoglienza è possibile se fatta per la gloria di Dio e non per la gloria umana! Solo in questo modo l’accoglienza cristiana tornerà a vantaggio della gloria di Dio. Il tornaconto dell’accoglienza cristiana non è più e né meno che la gloria di Dio. Ma sicuramente è proprio per la Sua gloria che vale la pena vivere secondo la parola: Accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti, per la gloria di Dio”.

Don Alessandro Genovese: “Proprio nel momento in cui il Figlio chiede al Padre “Glorifica il tuo Figlio perché il tuo Figlio glorifichi Te” quella grande preghiera che troviamo nel Vangelo di Giovanni che Gesù pensa proprio ai suoi cioè pensa a noi. Ad un certo punto prega in disparte dicendo: “Padre che siano una sola cosa”. Trovo questo momento di preghiera comune come una risposta a questo desiderio di Gesù che noi possiamo essere veramente una sola cosa, che noi possiamo veramente glorificare il Signore rendendo a Lui gloria in quel segno della vera unità. Quando mi sono sentito provocato – aggiunge Don Alessandro Genovese – perché dice il Vangelo di Marco <<li rimproverò perché avevano avuto poca fede…>>. Tante volte il Signore ci rimprovera, ci richiama attraverso un nostro fratello, attraverso una nostra sorella. Ci è stato detto nelle preghiere che abbiamo fatto poco fa, dobbiamo accogliere le invocazioni che vengono dagli altri come segno di questa accoglienza che è il segno della fraternità. Quando mi sono sentito provocato da questo momento di preghiera ho pensato proprio come un grande desiderio che il Signore Gesù poteva fare questa sera per noi e realizzarlo questo desiderio. Ma lo dobbiamo realizzare ogni giorno della nostra vita che nonostante le nostre diversità, nonostante i nostri modi diversi anche di pregare il Signore possiamo sentirci una sola cosa con Lui. Chiediamo al Signore che possiamo essere rimproverati anche noi da Lui, dalla sua Parola, dal suo invito a parlarci, ad essere inviati, richiamati a tutte quelle situazioni dove non riusciamo ad essere unità, non riusciamo ad essere un solo corpo nell’azione dello Spirito. Chiediamo a Lui – conclude – che questo si realizzi nell’attesa della sua venuta”. 

Salvatore Pappalardo 

Manoscritto inedito sulla Madonna delle Lacrime

Un inedito manoscritto del dottor Mario Marletta, che presiedeva la commissione medica che analizzò le Lacrime del Pianto della Madonna del 1953 sarà a breve pubblicato. “Lo scritto, dono della figlia Marcella, ripercorre le diverse tappe della sua testimonianza – spiega don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime -, raccontando i particolari di un evento che ha segnato la sua vita. Questo scritto aggiunge un significativo tassello alla narrazione della storia della Lacrimazione della Madonna a Siracusa“.

La domenica della Parola di Dio

Domenica 26 gennaio sarà celebrata la Domenica della Parola di Dio voluta dal Santo Padre Francesco per “far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture”. Al Santuario della Madonna delle Lacrime saranno benedetti i vangeli e le Bibbie che i fedeli porteranno in segno di accoglienza del dono della Parola che Dio durante le messe di sabato 25 alle ore 18.30 e di domenica alle ore 8.00 in Oratorio, alle ore 12.00 e alle ore 19.00 in Basilica.

Verità e responsabilità. Una questione per i giornalisti

“Verità e responsabilità. Una questione deontologica per i giornalisti italiani” è il titolo dell’incontro che si terrà  venerdì 24 gennaio, nella giornata di San Francesco di Sales, nel salone mons. Baranzini delle Opere pastorali al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
L’incontro è organizzato dall’Ufficio comunicazione sociali dell’Arcidiocesi di Siracusa e dalla sezione di Siracusa dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Interverranno Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia; mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa; Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, Delegato Episcopale della C.E.SI. per le Comunicazioni sociali; Vania De Luca, presidente Nazionale Ucsi; padre Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia. Modera Salvatore Di Salvo, componente della giunta nazionale Ucsi e presidente provinciale Ucsi Siracusa.
“Fare della comunicazione uno strumento per costruire ponti, per unire e per condividere la bellezza dell’essere fratelli in un tempo segnato da contrasti e divisioni”.