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Indulgenza plenaria nell’anno di San Giuseppe al Santuario

La Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, in comunione con il Papa che ha indetto un Anno Speciale, proporrà momenti di preghiera e di riflessione per ottenere i benefici dell’Anno Giubilare di San Giuseppe. Per questo speciale giubileo, la Penitenzieria Apostolica ha concesso un ampio ventaglio di opportunità che permette a tutti di conseguire l’Indulgenza Plenaria applicabile per i vivi e per i defunti, nell’arco dell’Anno di San Giuseppe.
In particolare, nel Santuario Madonna delle Lacrime, tutti i mercoledì, tutti i giorni 19 e 29 di ogni mese (28 per il mese di febbraio) del 2021, il 1 maggio del 2021, al termine delle Sante Messe del sabato sera e della domenica del 2021, seguirà la recita delle Litanie e della preghiera a San Giuseppe.
Particolare rilievo sarò dato ai giorni 19 di ogni mese, alla novena e alla festa del 19 marzo 2021, con la meditazione del “Padre Nostro”, delle invocazioni delle Litanie e delle virtù di San Giuseppe. 
Ogni primo sabato e prima domenica del mese, la raccolta dei viveri per le famiglie bisognose sarà offerta in onore del Patriarca Giuseppe, Santo della Provvidenza. Ciò permetterà, secondo le indicazioni della Penitenzieria Apostolica, di ottenere l’indulgenza Plenaria, riservata anche per chi adempie le opere di misericordia corporale. 

In tal modo, chiunque avrà aiutato concretamente i poveri e attuato le solite condizioni (confessione, santa Comunione, recita del Credo e preghiera per il Papa) potrà accedere ai benefici dell’Indulgenza Plenaria in tutti i giorni di questo Speciale Anno di San Giuseppe. 

Anche le famiglie – recitando il Santo Rosario nelle proprie abitazioni, invocando San Giuseppe con la recita delle litanie a lui dedicate e la preghiera di Papa Leone XIII, così da far diventare le proprie case cenacoli di preghiera – potranno alle solite condizione ottenere l’Indulgenza Plenaria.

Nei giorni 9 e 10 gennaio 2021 in Santuario sarà distribuito un vademecum contenente le preghiere e le indicazioni guida per questo Speciale Anno dedicato a San Giuseppe.

 

 

In allegato il vademecum

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Ecclesia Syracusana, allo scoperta del patrimonio di interesse religioso

Una proposta formativa rivolta ai giovani tra i 19 e i 35 anni: si intitola Ecclesia Syracusana, il corso di formazione in valorizzazione del patrimonio comune di interesse religioso promosso dalla Pastorale del Turismo dell’Arcidiocesi, con Caritas Diocesana, Progetto Policoro e la società Kairos.

Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per approcciarsi alla lettura del proprio territorio, individuare i beni ecclesiali e progettare itinerari di fruizione turistica idonei a valorizzare gli aspetti legati alla spiritualità, alla catechesi e alla pietà popolare. Inoltre si propone di accompagnare gruppi di giovani nell’ideazione e avvio di nuove esperienze lavorative nell’ambito di valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici.

Il corso, che si svolgerà in tre momenti distribuiti tra gennaio e giugno 2021, punta a formare figure capaci di leggere in modo adeguato le risorse offerte dal territorio e saper individuare i beni ecclesiali. Un percorso basato su una parte teorica ed esperienze di workshop e tirocinio.
Primo modulo: la teoria; secondo modulo: esperienze e workshop; terzo modulo: tirocinio.

Iscrizioni entro il 10 gennaio. Per informazioni e iscrizioni: pastoraleturismosiracusa@gmail.com

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Francesco: sia il 2021 un anno di fraterna solidarietà e di pace per tutti

All’inizio di ogni nuovo anno la Chiesa festeggia Maria Santissima Madre di Dio. E’, dunque, sotto il suo sguardo materno, dice il Papa all’Angelus di questo 1.mo gennaio 2021, pronunciato dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, che tutti noi riprendiamo “il cammino lungo i sentieri del tempo, affidando le nostre angosce e i nostri tormenti a Colei che tutto può”. Se guardiamo il presepe, aggiunge Francesco, indicando quello accanto a lui, “vediamo che Gesù non c’è sulla culla, e mi hanno detto che la Madonna ha detto: ‘Ma, me lo fate tenere un po’ in braccio questo figlio mio?’. La Madonna fa così anche con noi, continua il Papa, ci vuole tenere tra le braccia “per custodirci come ha custodito e amato il suo Figlio”.

Oggi si celebra anche la Giornata Mondiale della Pace e Francesco ricorda che il tema è la cura del prossimo e del creato come via alla pace. Osserva che le sofferenze patite dall’umanità nell’anno appena terminato, in particolare la pandemia, sono l’evidenza di quanto sia necessario interessarsi gli uni degli altri.

Potremo costruire la pace, sottolinea Papa Francesco, se l’avremo dentro di noi e con chi ci sta vicino, soprattutto prendendoci cura di chi si trova nel bisogno. E’ una nuova cultura quella che deve crescere per “sconfiggere l’indifferenza, sconfiggere lo scarto e la rivalità, che purtroppo prevalgono”.

Ed è a Maria, Madre del ‘Principe della pace’ che il Papa si rivolge perché ci ottenga da Dio il dono della pace, dono che va chiesto nella preghiera, sostenuto con il dialogo e con azioni che rispettino le esigenze della verità e della giustizia e le legittime aspirazioni dei singoli e dei popoli. Papa Francesco conclude, quindi, con l’auspicio che dovunque regni la pace nei cuori, nelle famiglie, nel lavoro, nelle Nazioni. E’ la pace, ripete il Papa, ciò di cui abbiamo bisogno, oggi che la vita “è sistemata dalle guerre, dalle inimicizie, da tante cose che distruggono… vogliamo pace. E questo è un dono”.

Adriana Masotti
Città del Vaticano
(Da VaticanNews)

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Il Papa, sarà un buon anno se ci prenderemo cura del prossimo

Benedire, nascere e trovare: sono i tre verbi della liturgia, dei quali il Papa, nella prima omelia dell’anno, per la festa della Madre di Dio e in occasione della 54/a Giornata mondiale della Pace, dona ai fedeli l’interpretazione. Benedire, spiega Francesco, non vuole essere una pia esortazione, ma una precisa richiesta.

Ed è importante che anche oggi i sacerdoti benedicano il Popolo di Dio, senza stancarsi; e che pure tutti i fedeli siano portatori di benedizione, benedicano. Il Signore sa che abbiamo bisogno di essere benedetti: la prima cosa che ha fatto dopo la creazione è stata dire bene di ogni cosa e dire molto bene di noi.

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San Michele Arcangelo

Nella cornice scenografica della settecentesca Chiesa di San Michele Arcangelo in Palazzolo Acreide, si inserisce la tradizionale Natività, che da sempre possiede un grande valore storico antropologico, simbolo dell’identità e della cultura religiosa popolare.
Da anni il comitato dei festeggiamenti di San Michele si è impegnato nella realizzazione di presepi sia tradizionali che viventi, di grande valore artistico e originalità.
Anche quest’anno, nonostante le restrizioni dovute al Covid19, i ragazzi del comitato hanno voluto esprimere con semplicità ma allo stesso tempo con la creatività che da sempre contraddistingue questo gruppo, il vero significato del Natale: ovvero la nascita di Gesù.  Così  ai piedi di un colorato albero di Natale, è stata allestita una caratteristica Natività. All’interno di una grotta, realizzata tutta con materiali naturali, sono stati installati dei pannelli raffiguranti la Sacra Famiglia insieme all’angelo e ai Re Magi. Inoltre all’interno della Chiesa sono stati esposti alcuni  presepi realizzati dai bambini della parrocchia che hanno partecipato al concorso “Presepe d’asporto”. Piccole  creazioni in vario materiale con le quali i bambini hanno potuto comunicare il loro modo di vivere il Natale, seppur in maniera sobria e diversa dagli anni passati, ma partecipata e autentica.

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L’arcivescovo Francesco: “Riscopriamo la nostra umanità”

Con viva cordialità rivolgo a tutti l’augurio di un Santo Natale.

Invito ad accogliere nel Vostro cuore il Bambino Gesù per farne della Sua presenza il contenuto, sempre più unico della Vostra vita. Il centro stabile, perenne ed unificante dei Vostri legami, del Vostro pensare e del Vostro agire e del Vostro vivere. 

Vi auguro di camminare sempre in avanti. Di elevare il cuore in alto con entusiamo, con gioia, con fiducia e speranza nel Signore che viene per sostenerci e guidarci nei passi della nostra vita: andare avanti con il cuore in alto e con lo sguardo sempre proiettato nel Signore Gesù, nel mistero del suo amore infinito. Viviamo momenti difficili, la crisi pandemica che limita tanto la nostra umanità. Una crisi che diventa sociale ed economica. Dinanzi a tutto questo reagiamo con la nostra fede e la nostra speranza nel Signore. Accogliamo il Bambino Gesù nella nostra vita ed andiamo avanti insieme riscoprendo la nostra umanità, riscoprendo di essere fratelli, tutti fratelli. Una sola cosa. Con questo pensiero auguro a tutte le famiglie, a tutti i giovani, anziani, a tutti gli uomini e le donne.
Auguro un Santo Natale di pace, di bene e di gioia. Auguri!

† Mons. Francesco Lomanto
Arcivescovo di Siracusa

 

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Il presepe stilizzato degli studenti al Pantheon

In occasione delle festività natalizie e come promozione dell’attività di Orientamento per i nuovi iscritti, gli studenti dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione dell’Istituto superiore “Alessandro Rizza” di Siracusa hanno realizzato un pres epede stilizzato dpresso il giardino parrocchiale della parrocchia di San Tommaso apostolo al Pantheon. 

L’inaugurazione si è svolta alla presenza del dirigente scolastico prof. Pasquale Aloscari, del parroco e docente dell’istituto prof. don Massimo Di Natale, delle referenti per l’Orientamento proff. Daniela Castelluccio e Maria Ristuccia, delle proff. di Grafica Simona Basile e Agnese Firullo, delle rappresentanti dell’indirizzo grafica Chiara Bordonaro (3BW), Noemi Accardo (4AW) e Giusy Longo (5AW) e delle rappresentanti di Istituto Carlotta Geracitano e Beatrice Condorelli. 

Il dirigente ha inviato gli auguri a tutta la comunità scolastica in diretta streaming sulla pagina facebook dell’istituto. L’iniziativa, frutto della creatività dei giovani studenti, vuole essere un messaggio di speranza e di luce a tutta la città in questo periodo senz’altro singolare. 

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