Ordinanza del presidente Musumeci, le celebrazioni liturgiche

In seguito alle nuove misure precauzionali adottate dalle Autorità governative per il contenimento dell’epidemia Covid-19, è necessario il rispetto di alcune prescrizioni da osservare nel periodo compreso tra domenica 17 e domenica 31 gennaio. Come dichiarato dal Presidente della Regione Siciliana e dalle Autorità locali, la situazione allo stato è preoccupante e ciò impone una non indifferente responsabilità nell’aiutare il Popolo di Dio a vivere questi momenti.

Celebrazioni Eucaristiche e celebrazioni liturgiche in genere (sacramenti, adorazioni eucaristiche ecc.): sono possibili a condizione di rispettare le prescrizioni date con i protocolli già in uso. I fedeli possono partecipare, ma a loro carico resta l’obbligo di esibire, su richiesta delle Forze dell’Ordine, l’autodichiarazione. Alla luce della normativa, è fortemente consigliabile che i fedeli si rechino nella chiesa più vicina al luogo di residenza o di domicilio. In tal senso, lunghi trasferimenti come quelli, ad esempio, da un territorio comunale all’altro ben difficilmente possono essere giustificati nei controlli delle Forze dell’Ordine.

Processioni e manifestazioni esterne in genere: sono sospese.

Celebrazioni delle esequie: sono possibili nel rispetto rigido dei protocolli. Per i morti a causa del COVID-19 si pone il problema della quarantena per i familiari e per quanti sono stati a contatto con il malato: ovviamente costoro non possono partecipare alla celebrazione. La responsabilità in tal senso è innanzitutto degli interessati, del medico che certifica e dell’agenzia di pompe funebri. Ai presbiteri si chiede la massima, possibile, vigilanza.

Riunioni dei vari gruppi, anche in chiesa: sono sospese. Si realizzino solo in modalità on-line. 

Catechesi: anche queste sono sospese. Segnalo, comunque, l’iniziativa assunta in alcune diocesi, in analogia delle scuole, di convocare in chiesa – con cadenza ogni due settimane – i bambini per un breve momento di preghiera e di catechesi, ovviamente sempre nel rigido rispetto dei protocolli (uso di mascherine, igienizzazione delle mani, igienizzazione dell’ambiente, distanziamento interpersonale, agevolazione dell’entrata e dell’uscita dalla chiesa allo scopo di evitare assembramenti ecc.). Ciò avviene con piccoli gruppi, evidentemente alternandoli nei giorni feriali. 

Prove del coro: sono sospese per l’inevitabile assembramento che richiedono. Nelle Celebrazioni Eucaristiche il numero dei cantori deve essere ridotto al minimo indispensabile per il rispetto delle particolari distanze da osservare tra i componenti.

Incontri dei Presbiteri: sono sospesi. Consentiti solo momenti di preghiera nelle chiese e nel rispetto dei protocolli.

Convegni di ogni tipo, anche in chiesa: sono sospesi. Possibili in modalità on-line.

Attività di gruppo come “campi” e convivenze in genere (ad esempio con pasti e pernottamenti): sono sospese.

Coprifuoco: sono proibiti gli spostamenti dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo. Sono comunque fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, alle solite condizioni.

In considerazione delle numerose segnalazioni ricevute, è bene ricordare l’obbligo dell’osservanza delle prescrizioni, ormai ben note, circa l’uso della mascherina e la Comunione Eucaristica: le istruzioni di dare la S. Comunione sulle mani dei fedeli così come l’obbligo di togliere la mascherina solo all’atto di portare la particola in bocca non sono derogabili a discrezione del Presbitero.

 

In allegato i modelli di autodichiarazione