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Si presenta “Una donna vestita di sole”

Giovedì 24, alle ore 19.00, al Centro Convegni della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime sarà presentato il libro “Una donna vestita di sole”, di mons. Giuseppe Greco, assistente ecclesiastico del M.E.I.C. (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale).

Con l’autore saranno presenti l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il prof. Paolo Giansiracusa, storico dell’Arte, ed il rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo.

Così come espressamente voluto da mons. Greco, l’intero ricavato della vendita del libro sarà devoluto per le opere pastorali del Santuario Madonna delle Lacrime. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti), mons. Giuseppe Greco è stato vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa e direttore della Biblioteca Alagoniana.

Giornata mondiale del rifugiato al Pantheon

Insieme possiamo fare la differenza. Con questo messaggio l’Assemblea generale delle Nazioni unite in occasione della Giornata mondiale del rifugiato chiede a tutti i paesi di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti perché ognuno possa contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati“.
Lo scrive don Luigi Corciulo, direttore della commissione Migrantes diocesana, in occasione della Giornata del rifugiato che si celebra oggi in tutto il mondo.

L’Ufficio migrantes, con la partecipazione delle comunità delle Suore scalabriniane, insieme ai tanti volontari che collaborano la commissione, propone un incontro di formazione e di fraternità che avrà luogo domani, domenica 20, con inizio alle ore 18.00 nella parrocchia del Pantheon a Siracusa.

Saremo ospiti della parrocchia del Pantheon a Siracusa. Ringrazio il parroco don Massimo Di Natale per la pronta disponibilità ad accogliere la nostra iniziativa” ha concluso don Luigi.

 

“Conflitti e persecuzioni hanno costretto oltre 80 milioni di persone nel mondo a fuggire dalle loro case. Per la Giornata mondiale del rifugiato chiediamo la loro piena inclusione in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio e alla salute. Durante la pandemia del covid 19 abbiamo compreso che solo se ognuno fa la propria parte possiamo creare un mondo più sicuro per tutti. Insieme possiamo fare la differenza.

Le persone costrette a fuggire dalle loro case spesso lottano per ricostruire un. futuro in dignità. Noi siamo al loro fianco tutti i giorni e chiediamo alle comunità ed ai governi di sostenerli in questo sforzo.

Durante questo periodo difficile, abbiamo visto una connessione che trascende i confini. La gente comune si è fatta avanti per aiutare. Le comunità ospitanti hanno continuato a dimostrare una notevole accoglienza”.

Filippo Grandi
Alto commissario ONU per i rifugiati

L’ospitalità nella Bibbia

Si intitola “L’ospitalità nel mondo greco-romano e nella Bibbia” la conversazione che avrà luogo giovedì 17, con inizio alle ore 18,00, sul canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.

L’Ufficio pastorale per la cultura e le comunicazioni sociali ha organizzato questo appuntamento, il primo di un breve ciclo di quattro incontri, per sostenere l’impegno di quanti nella nostra diocesi sono impegnati nelle varie forme di ospitalità e accoglienza attraverso una riflessione che ripropone le motivazioni ideali e dell’ospitalità e dell’accoglienza.

Interverranno Donatella Puliga, docente di Lingua e letteratura latina presso l’Università di Siena, e Carmelo Russo, docente di Esegesi biblica presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Introdurrà mons. Maurizio Aliotta, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali. Ad aprire l’incontro sarà l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

Sconfiggiamo la globalizzazione dell’indifferenza

Consacriamo alla memoria del nostro popolo l’evento del 18 aprile tramite questo monumento che parli alle nostre menti e ai nostri cuori, per sconfiggere la «globalizzazione dell’indifferenza» (Omelia, Lampedusa, 8 luglio 2013) e ci muova a riconoscere «l’inalienabile dignità di ogni persona umana al di là dell’origine, del colore o della religione, e la legge suprema dell’amore fraterno» (Fratelli tutti, 39)”. Queste le parole utilizzate dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto nella Nuova Darsena ad Augusta dove si è tenuta la cerimonia interreligiosa con testimonianze e preghiere cristiane e musulmane per ricordare le vittime della tragedia dell’aprile del 2015 nel Canale di Sicilia e tutti i migranti morti nel Mediterraneo. Quel relitto è stato posto come simbolo di tute le tragedie del mare. 

Memoria e ricordo – ha continuato mons. Lomanto – sono dimensioni molto care alla Sacra Scrittura, al Popolo dell’Alleanza e anche alla Cristianità. Nel Deuteronomio, Mosè dice al suo Popolo: «Guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli» (Dt 4,9-10) e Gesù, perpetuando nei secoli l’atto supremo della redenzione, dice ai suoi: «Fate questo in memoria di me» (Lc 22,19; 1Cor 11,23-25). La memoria non è facoltà che coinvolge soltanto la mente, ma anche il cuore: “ri-cordare”, portare nuovamente al cuore, luogo ove simbolicamente si esplica l’anima dell’uomo, la sua vita intima, spirituale e da cui procede il suo agire. Un autore ha scritto «un popolo senza memoria è un popolo senza futuro» (Luis Sepulveda), Papa Francesco, più radicalmente, ha affermato che «un popolo senza memoria non è popolo» (Omelia, Santa Marta, 30 maggio 2016). Così, oggi facciamo memoria “ri-cordando” – riportando al nostro cuore – l’evento luttuoso del 18 aprile 2015, quando 700 nostri fratelli, in ricerca di una vita più dignitosa, trovarono la morte in mare”.

E’ stata lanciata in mare una corona di alloro in memoria di tutti i Caduti. Quindi l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, ha presieduto la celebrazione. Il relitto, dismessa la sua funzione artistica (è stato esposto alla Biennale di Venezia nel 2019 dall’artista Christoph Buchel), assume adesso il suo ruolo di simbolo di tutte le tragedie che hanno riguardato uomini, donne e bambini costretti ad abbandonare le proprie terre per cercare una vita migliore. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato 18 aprile (nato nel 2016, in concomitanza con l’arrivo del relitto ad Augusta), dalla Stella Maris e con la collaborazione dell’Autorità portuale del mare di Sicilia orientale e della Capitaneria di porto. “Assistiamo al naufragio dei diritti: nelle carceri libiche, nell’omissione di soccorso, nella costruzioni di muri anziché di ponti – ha detto Enzo Parisi del Comitato 18 aprile -. Non è un monumento triste e muto, ma un monito verso l’indifferenza dei potenti, un testimone che parla anzi grida di non lasciare affogare le persone ed i diritti“.

Papa Francesco: il Mediterraneo è un grande cimitero, basta indifferenza

“Questo pomeriggio si svolgerà ad Augusta, in Sicilia, la cerimonia di accoglienza del relitto della barca naufragata il 18 aprile 2015. Questo simbolo di tante tragedie nel Mar Mediterraneo continui ad interpellare la coscienza di tutti e favorisca la crescita di una umanità più solidale che abbatta il muro dell’indifferenza. Pensiamo che il Mediterraneo è diventato il cimitero più grande d’Europa!”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus di oggi in riferimento alla cerimonia che si terrà oggi pomeriggio presso la Nuova Darsena di Augusta.

Saranno commemorate le vittime di tutte le tragedie del mare nel corso di una cerimonia, inserita all’interno dei festeggiamenti della Madonna della Stella maris. Saranno ripercorsi la storia del relitto e anche il significato dell’accoglienza nel porto megarese che ha visto arrivare, in questi anni, migliaia di migranti salvati.
Saranno recitate due brevi preghiere della comunità musulmana di Augusta e della comunità cristiana e alle 19,30 dal mare arriverà anche la Madonna Addolorata. Dopo la benedizione verrà lanciata in mare una corona di alloro in memoria di tutti i Caduti. Seguirà una concelebrazione eucaristica dei sacerdoti di Augusta con l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, e al termine sarà svelata una grande croce posta vicino al Barcone. L’Addolorata sarà posta accanto, in un abbraccio virtuale e simbolico con tutte le vittime.

 

 

Riapre la chiesa Sant’Antonio Abate a Cassaro

Ha riaperto la chiesa di Sant’Antonio Abate a Cassaro. Dopo un anno e mezzo di chiusura dovuta al restauro con la sostituzione del manto e alla facciata, le porte della chiesa di Sant’Antonio sono state aperte con una celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Alfio Gibilisco e alla presenza del sindaco Mirella Garro.

La festa di san Sebastiano nel registro eredità immateriali

La festa di San Sebastiano è stata inserita nel Registro delle eredità immateriali della Regione Siciliana. La decisione è stata deliberata dalla commissione istituita dall’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana,
Alberto Samonà, presso il Centro regionale per il catalogo.
Un grande riconoscimento per la città di Melilli: “A festa i Maju”, il rito che  celebra la festa patronale di San Sebastiano entra a far parte del Reis. Le Eredità Immateriali sono l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni,
conoscenze e tecniche che le comunità riconoscono come parte del loro  patrimonio culturale.

Papa Francesco accoglie i giovani di Connessione studenti

Papa Francesco ha ricevuto in udienza i giovani siracusani di “Connessione Studenti” della parrocchia di San Paolo Apostolo guidati da padre Rosario Lo Bello. L’incontro si è tenuto nel salone dei Papi in Vaticano.
Papa Francesco è stato informato delle diverse attività culturali e di solidarietà che si svolgono presso la parrocchia nel centro storico di Ortigia, e si è complimentato con i giovani per il loro impegno e con il parroco per la missione che porta avanti.