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Pranzo di Capodanno in chiesa a Lentini

Pranzo sociale inclusivo per Capodanno che ha coinvolto centosettanta tra singoli e famiglie fragili di Lentini.

L’ex cattedrale per qualche ora è stata adibita a mensa comunitaria. L’iniziativa, giunta all’ottavo anno, promossa dalla Parrocchia Santa Maria La Cava e Sant’Alfio è stata organizzata dall’associazione dei Devoti spingitori della Vara di Sant’Alfio guidata da Cirino Sambasile in collaborazione con la Frates di Lentini presieduta da Giuseppe Marturano.  Il pranzo è stato preparato dalle famiglie dei devoti spingitori, mentre i soci dell’associazione, gli amministratori e i giornalisti hanno servito i commensali seduti nella grande tavolata sistemata a centro della navata della chiesa.

All’evento hanno partecipato il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, assessori e consiglieri comunali che hanno indossato i grembiuli della Frates. Dopo il pranzo, l’evento è proseguito con il suono dello zampognaro. “Questo pranzo inclusivo – ha evidenziato il parroco don Maurizio Pizzorappresenta un momento prezioso di condivisione e vicinanza. Un’occasione per dimostrare concretamente che nessuno deve sentirsi solo, specialmente in un periodo dell’anno che richiama i valori di solidarietà e comunità”.

“Ogni anno è un momento atteso per rafforzare il tessuto sociale e offrire opportunità alle famiglie più fragili – ha aggiunto il primo spingitore della Vara di Sant’Alfio Cirino Sambasile.  Ringraziamo tutti  coloro che hanno contribuito con passione e impegno a realizzare questa giornata speciale, che ha donato momenti di gioia e serenità a tante famiglie e giovani. È attraverso la collaborazione e l’unione che possiamo costruire un futuro migliore per tutti”.

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La Nuvena ri Natali al Santuario

Giovedì 2 Gennaio alle ore 18.30 ci sarà La Nuvena ri Natali.
Nel clima della nascita di Gesù, dopo l’adorazione Eucaristica delle ore 17.30 e la Santa Messa delle ore 18.00, presso la Basilica Madonna delle Lacrime, si terrà un particolare momento di preghiera con la “Nuvena ri Natali”, cantata dal Coro del Circolo di Conversazione di Carlentini.
Il Rettore del Santuario, don Aurelio Russo, invita i fedeli a partecipare, per contemplare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio attraverso le tradizioni popolari linguistiche e
dialettali.

La musica popolare, soprattutto quella sacra – sottolinea il Rettore – con le sue note caratteristiche, rappresenta la manifestazione di un popolo e porta l’uditorio in un viaggio alle
radici della fede testimoniata dalla lingua e dalla cultura della nostra Sicilia. La musica al cospetto della Madonna delle Lacrime, l’Immacolata Concezione, la Madre di Dio, si fa e preghiera che
accompagna la Chiesa e i figli di Dio nel cammino della storia“.

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Si è conclusa la peregrinatio del corpo di Santa Lucia

Mons. Lomanto: “Incarniamo nella nostra vita quello che abbiamo ricevuto”

Ci resta l’immagine dei tanti pellegrini che sono accorsi per pregare, per ringraziare Santa Lucia. Adesso si tratta di continuare, di incarnare nella nostra vita quello che abbiamo ricevuto in emozioni, suggestioni, pensieri. Il modo più bello, semplice, vero, autentico e grande per poter ringraziare il Signore, e Santa Lucia per la sua presenza tra noi, è quello di mettere in pratica nella nostra vita, quanto abbiamo ricevuto, dare una continuità reale, visibile e concreta“.

L’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, è all’aeroporto di Sigonella per la ripartenza dell’insigne reliquia del corpo di Santa Lucia. Si è conclusa la peregrinazione del Corpo di Santa Lucia in Sicilia, nelle Chiese di Siracusa, Catania e Acireale. Prima della partenza la celebrazione eucaristica nella cappella della Base dell’Aeronautica militare di Sigonella: “Torniamo alla vita ordinaria, perché bisogna garantire, l’ordine, il servizio, la pace, la giustizia. Così anche nella vita cristiana bisogna discendere dal monte dal Tabor, per tornare nella propria vita giornaliera e costruire con pazienza, con forza, con prudenza il nostro avvenire, per tendere sempre più nella originalità della nostra vita, nella concretezza e nell’ordinarietà e costruire il di più al quale siamo chiamati” ha detto mons. Lomanto. “Gli eventi si concludono, si alternano, si susseguono ma ciò che conta è la continuità nella nostra vita“.

L’arrivo del corpo, custodito nel Santuario di Lucia a Venezia, il 14 dicembre scorso a Siracusa: poi la messa nel Santuario della Madonna delle Lacrime, e la processione fino alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro dove il corpo e il simulacro sono rimasti per l’Ottavario. Migliaia i devoti e i pellegrini che si sono recati in chiesa per rendere omaggio. Giorno 21 la processione di rientro nella chiesa Cattedrale e poi le celebrazioni con l’apertura dell’Anno Santo nel giorno di Natale. Dal 26 la peregrinatio prima a Carlentini, poi a Belpasso, Acicatena ed infine Catania con lo storico incontro con Sant’Agata.

Abbiamo ricevuto la grazia della visita del corpo di Lucia – ha detto l’arcivescovo Luigi Renna. La speranza cristiana ci viene offerta dai martiri. Quella fragile donna è divenuta una colonna della fede in Cristo. Guardando Santa Lucia diveniamo tutti colonne nella fede. Giunti, e non colonne, siamo noi quando manchiamo di rispetto al nostro prossimo viviamo nell’illegalità trascuriamo l’educazione dei figli frequentiamo maghi e fattucchiere. Voi genitori date esempio di una vita cristiana. La fede si trasmette con il buon esempio”.

Accoglienza in piazza Santa Lucia, ad Acicatena, dove il vescovo di Acireale Antonino Raspanti ha presieduto la celebrazione eucaristica: “E’ una festa scomoda – ha detto –. Noi ricordiamo una vicenda drammatica. Quello che accaduto a Lucia capita ai perseguitati. Ci insegna a come dovremmo operare con lealtà con rispetto. Oggi emarginiamo chi vuole compiere fino in fondo il proprio dovere. Guardiamo alla testimonianza che dobbiamo rendere nella nostra vita. Dobbiamo avere più coraggio”. Una visita storica, quella del corpo di Lucia, che ha unito le Chiese di Siracusa e Catania, e poi Acireale e Venezia. I fedeli hanno accolto e pregato insieme a santa Lucia.

Si è realizzata una comunione tra le diverse Chiese attorno alla Santa – ha detto don Gianmatteo Caputo, rettore del Santuario di Lucia a Venezia -. Questa visita può lasciare a tutti, anche alla chiesa di Venezia, la possibilità di vivere più profondamente la propria fede nella testimonianza di coloro che ci hanno preceduto nella fede e che ci hanno dato un vero esempio. La Deputazione in maniera instancabile ha seguito ogni fase di questo viaggio siciliano. Lo dico con profonda sincerità di cuore e anche con profonda gratitudine“.

Il prof. Salvatore Sparatore, tesoriere della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, sottolinea: “Proprio don Caputo ci ha fatto commuovere: quando eravamo da soli dentro la cappella di Sigonella, con la voce rotta dalla commozione, ci ha salutato e ci ha ringraziato per ciò che abbiamo fatto. Devo dire che è stata una splendida avventura. E’ stato un grandissimo privilegio poter accompagnare Santa Lucia in questo suo ritorno a casa in Sicilia. La commozione alla fine ha avuto il sopravvento anche nel momento in cui abbiamo caricato la cassa, perché veramente l’abbiamo sentita con il cuore. Ed è un’avventura che se fisicamente finisce, spiritualmente continua. Mi piace ricordare i volontari che hanno scortato il corpo per tutta la peregrinato: Emanuele Lo Giudice, Salvo Buccheri, Concetto Amenta, Massimo Rizza, Paolo Costa, Fabio Amato, Valerio Flaccomio, Piero Cavallaro, il maestro di Cappella Alessandro Zanghì ed il coordinatore tecnico l’ing. Andrea Noè“.

I componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Elena Artale e Francesca Patti, sono presenti a Sigonella: “Oggi potremmo dire che potrebbe essere il giorno più triste, in realtà non è così – spiega Elena Artale -: i nostri cuori devono essere pieni di gioia perché lei ci ha lasciato tanto. Dobbiamo essere felici, perché il suo passaggio non deve lasciarci indifferenti. Io sono convinta che i frutti, li vedremo, saranno subito evidenti e potremmo coglierli, perché la gioia che Lei ci ha dato in questi giorni è stata immensa. Noi non possiamo fare altro che esserle grati. Grati per ogni giorno trascorso con lei e anche di questo momento di tristezza, ma che tristezza non è. È solo gratitudine: l’abbraccio di Belpasso, di Acicatena, di Carlentini è stato veramente importante. Lei è voluta stare con noi e ci ha voluto lasciare qualcosa che ci porteremo per sempre. Dobbiamo essere eredi e testimoni del suo messaggio. La cosa che ha accumulato tutti è stata la gioia nel vederla arrivare e gli occhi pieni di lacrime ogni volta che è partita da un posto che lei ha visitato: non ha lasciato indifferenti nessuno, anche quelli che forse credono un po’ meno. Dovremmo fare tesoro di questa esperienza per costruire qualcosa di nuovo“.

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L'arcivescovo Lomanto ha aperto l'Anno Giubilare

“Con Lucia scegliamo il mistero di amore di Cristo”

Oggi, iniziamo l’Anno giubilare per la nostra Chiesa di Siracusa, «una ricca esperienza di grazia e di misericordia». Il Giubileo è un cammino interiore, un pellegrinaggio che dovrà portarci ad accogliere e ad incontrare nella fede Dio che in questo tempo ci concede la grazia del suo amore e della sua misericordia”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, presiedendo ieri la solenne celebrazione nel giorno di Natale nella chiesa Cattedrale alla presenza della reliquia del corpo di Santa Lucia.
Un momento storico per la Chiesa di Siracusa: grazie al privilegio concesso da Papa Francesco, l’arcivescovo Lomanto ha aperto l’Anno Santo nella Chiesa siracusana. Lomanto ha evidenziato che in questo Natale del Signore siamo invitati ad accogliere e a vivere un triplice pellegrinaggio: la venuta di Dio tra di noi, la visita di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, l’avvio del Giubileo che ci vuole “Pellegrini di speranza”.
Il pellegrinaggio del Giubileo sia «una ricca esperienza di grazia e di misericordia».
Il Giubileo deve farci prendere coscienza della necessità del perdono di Dio, a livello personale e comunitario. Perciò è necessaria l’implorazione a Dio, la nostra preghiera, perché la grazia di Dio discenda, ci perdoni, ci rinnovi e ci faccia veramente santi”  ha detto l’arcivescovo.

Seguendo Santa Lucia

Poi il richiamo a Santa Lucia che indica il modo proprio di seguire il Signore: “Santa Lucia ci insegna ad entrare nell’intimità dell’amore di Dio e a rimanere uniti a lui nella comunione di un solo Spirito. Lucia testimonia il suo modo semplice e profondo di vita cristiana, la sua compartecipazione all’amore di Cristo, lo stile della tua risposta pronta e decisa al disegno di Dio.
Santa Lucia ci invita con la sua vita a entrare nel mistero di amore di Cristo, a scegliere la via della santità e della carità attraverso il dono di sé.
Stringersi attorno a una Santa […] significa avere visto la vita manifestarsi e scegliere ormai la parte della luce», che vuol dire: essere trasparenti, creare rapporti di vera comunione, cercare il bene dell’altro, costruire la pace intima e trasfonderla nella pace sociale, offrire al mondo un cammino di civiltà e di progresso fondato sulla giustizia e sulla verità del Vangelo. (…) Invochiamo lo Spirito Santo, affinché ci sostenga come Santa Lucia nel cammino della vita, ci doni di corrispondere pienamente al Signore, per costruire l’avvenire della Chiesa e il regno di giustizia, di verità e di pace
“.Domani mattina, giovedì 26, sarà celebrata una messa alle ore 8.00 e subito dopo il corpo partirà per Carlentini, da dove inizierà la peregrinatio nei centri siciliani: alle ore 11.30 l’arcivescovo Francesco Lomanto presiederà la celebrazione eucaristica in chiesa Madre.

Anno Santo

Papa Francesco nella bolla “Spes non confundit” ha stabilito che l’anno giubilare si aprisse il 24 dicembre con l’apertura della porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano. La domenica successiva il 29, festa della Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si celebrerà l’apertura del giubileo nelle altre chiese. Con una concessione straordinaria, proprio per la presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa, il Santo Padre ha permesso che l’anno giubilare si aprisse per la chiesa di Siracusa nel giorno di Natale.
Il segno peculiare della solenne apertura dell’anno è stato il pellegrinaggio con l’ingresso processionale dietro la croce: prima il raduno nella chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo seguito dal pellegrinaggio e dall’ingresso in Cattedrale.
Il pellegrinaggio è il segno del cammino di speranza del popolo dietro la croce di Cristo.
L’ingresso del popolo di Dio è avvenuto attraverso la porta principale sulla soglia e l’arcivescovo ha innalzato la croce, rivolto verso il popolo. Quindi si è diretto al fonte battesimale dal quale ha presieduto il rito della memoria del battesimo. L’aspersione con l’acqua è memoria viva del battesimo. La celebrazione della messa è stato il vertice del rito di apertura dell’anno giubilare.

La lapide in memoria di Santa Lucia

Al termine della celebrazione eucaristica è stata inaugurata una lapide su piazza Duomo, non per ricordare il passaggio di una eroina ma come segno e memoria che tutti i siracusani potranno leggere quando passeranno: un monumento che ricorda la presenza spirituale perenne di Lucia a Siracusa. Ad inaugurarla l’arcivescovo Lomanto ed il sindaco Francesco Italia con il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione.

Sulla lapide un passo preso da una preghiera composta dall’arcivescovo rivolta a Santa Lucia. Una lapide non per celebrare un evento ma un richiamo affinchè possiamo imitare le virtù dei santi.

Il pane donato da Ucsi e Assostampa

In occasione del Natale, ormai come tradizione da diversi anni, l’UCSI (Unione cattolica stampa italiana) e l’Assostampa hanno deciso di compiere un gesto concreto di solidarietà. Il segretario nazionale dell’UCSI, Salvatore Di Salvo, e il presidente dell’UCSI Siracusa, Alberto Lo Passo, hanno donato un quantitativo di pane destinato alle famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas della chiesa Madre di Carlentini.

Le dirette a Carlentini

Il 26 dicembre, il Centro Televisivo diocesano trasmetterà in diretta (sulle pagine You Tube e Facebook di Arcidiocesi di Siracusa e Deputazione della Cappella di Santa Lucia) l’arrivo dell’insigne reliquia del corpo di santa Lucia a Carlentini (Siracusa). La diretta inizierà dalle ore 11.00 circa e terminerà dopo la celebrazione eucaristica in chiesa Madre, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

La messa delle ore 19.30 sarà trasmessa sul canale You Tube di Radio Una voce vicina.
Venerdì 27, alle ore 12.00, la messa sarà trasmessa sul canale You Tube di Radio Una voce vicina
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Messaggio di auguri per il Natale 2024 dell'arcivescovo di Siracusa

Mons. Lomanto: “Alimentiamo il dono della corresponsabilità”

“Il Natale del Signore porti a tutti serenità, pace, gioia, salute. E alimenti in tutti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione e della corresponsabilità”. E’ uno dei passaggi del messaggio scritto per il Natale 2024 da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa. “La celebrazione del Natale del Signore – ha scritto mons. Lomanto – ci doni la gioia di accogliere Gesù luce vera che illumina ogni uomo e tutta la nostra esistenza e orienta il nostro cammino nel tempo.
Questo è il mistero del Natale: una presenza che non ci abbandona: ovunque noi siamo egli è con noi. E noi diveniamo presenza viva del suo amore per “illuminare tutti i rapporti sociali”, per vedere in ogni uomo una benedizione per noi, per scorgere la luce del volto di Dio che ci illumina attraverso il volto del fratello”

 

Ecco il messaggio integrale di auguri per il Natale 2024 inviato da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa
“La celebrazione del Natale del Signore ci doni la gioia di accogliere Gesù luce vera che illumina ogni uomo e tutta la nostra esistenza e orienta il nostro cammino nel tempo.
Nella lettera che Papa Francesco ha inviato alla nostra Arcidiocesi, in occasione del “pellegrinaggio” del corpo di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, ci ha indicato a “stare dalla parte della luce”, per sperimentare “il nucleo incandescente di ogni vocazione, la risposta personale alla chiamata” di Dio, per essere “lievito e luce nella cultura e nella convivenza” umana, per vivere “l’intensa esperienza di popolo”, includendo gli ultimi, “i migranti, i profughi, i poveri”.
Questo è il mistero del Natale: una presenza che non ci abbandona: ovunque noi siamo egli è con noi.
E noi diveniamo presenza viva del suo amore per “illuminare tutti i rapporti sociali”, per vedere in ogni uomo una benedizione per noi, per scorgere la luce del volto di Dio che ci illumina attraverso il volto del fratello.
Il Natale del Signore porti a tutti serenità, pace, gioia, salute. E alimenti in tutti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione e della corresponsabilità.
Auguro di cuore ogni bene a tutti, alle vostre famiglie a tutti i vostri cari. Buon Natale a tutti!”.

 

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Il Natale al Santuario della Madonna delle Lacrime

Il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, meta giubilare insieme alla Chiesa Cattedrale e ad altri Santuari dell’Arcidiocesi di Siracusa, si appresta a vivere giorni intensi per il Natale.
Martedì 24 dicembre 2024 (vigilia di Natale) due celebrazioni: alle ore 18.30 Veglia di Natale e alle ore 19.00 Messa Notte di Natale.

Mercoledì 25 dicembre 2025 (Giorno di Natale)
Basilica – Sante Messe: ore 8.00 – 10.00 -12.00 – 17.30 -19.00 – 20.00;
Casa del Pianto – Santa Messa ore 8.30.
Alle ore 12.00: All’inizio della Santa Messa, Rito per l’Anno Santo e preghiera per ottenere i
benefici dell’indulgenza plenaria del Giubileo del Giubileo.

Domenica 29 dicembre:
ore 18.00: Pellegrinaggio a piedi dalla Casa del Pianto
ore 19.00: Santa Messa Giubilare, presieduta da P. Luca Saraceno, nel 25° dell’Ordinazione
Sacerdotale e preghiera per ottenere i benefici dell’indulgenza plenaria del Giubileo.

Martedì 31 dicembre:
ore 17.15 Preghiera Coroncina alla Madonna delle Lacrime e Santo Rosario
ore 18.00 Santa Messa – preghiera per ottenere i benefici dell’indulgenza plenaria del Giubileo e
preghiera del Te Deum di fine Anno, Adorando Gesù Eucarestia.

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Il Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi nella chiesa Cattedrale

Il cardinale Semeraro: “Santa Lucia ci chiede di fare il primo passo”

La proposta che ci arriva è essere uomini e donne del primo passo. Santa Lucia viene da voi perché voi stessi siate uomini e donne del primo passo. Non aspettare che gli altri vengano da noi. Fare il primo passo per incontrarsi. (…) Papa Francesco domanda di incarnare questa parola“. Lo ha detto il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, a Siracusa per presiedere la celebrazione eucaristica nella Chiesa Cattedrale alla presenza del corpo di Santa Lucia.

Il cardinale ha evidenziato che oggi: “a dispetto di uno sviluppo crescente dei mezzi e dei modi di comunicazione l’incontrarsi e il comunicare è davvero in grave crisi. La superficialità e l’anonimato della comunicazione stessa, infatti, stanno portando paradossalmente all’annullamento delle relazioni interpersonali vere e sta invece favorendo l’individualismo e l’isolamento In tale contesto diventa davvero urgente fare crescere la cultura dell’incontro di cui spesso parla anche il Papa“.

Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi è arrivato all’indomani dell’Ottava di Santa Lucia. Una lunga processione che ha riportato il simulacro di Santa Lucia ed anche il corpo, custodito a Venezia e traslato in Sicilia lo scorso 14 dicembre, dalla Basilica del Sepolcro alla Cattedrale. Migliaia le persone che hanno accompagnato le reliquie lungo tutto il percorso durato oltre nove ore. A mezzanotte Cattedrale gremita di fedeli per assistere alla reposizione del simulacro nella sua nicchia. Il corpo della martire resterà in cattedrale fino al giorno di Natale, quando l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto aprirà l’Anno Santo. L’indomani partirà per la peregrinato in Sicilia tra Carlentini (Siracusa), Belpasso (Catania), Acicatena (Catania) e Catania.

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Scuola di formazione teologica di base

La speranza nella sacra scrittura

Nel corso di questo anno pastorale la Scuola Teologica di Base “San Giovanni XXIII” riprenderà le sue attività formative. Il nuovo percorso sarà biblico, avrà inizio il 9 gennaio 2025 con la prolusione tenuta in Cattedrale e si concluderà con il Convegno Biblico Diocesano del 17/19 giugno 2025. Responsabile della Scuola è il sac. Alessandro Genovese, parroco della Chiesa Madre di Floridia. 

Le sedi della Scuola saranno cinque:

  • Siracusa, Parrocchia S. Antonio di Padova
  • Augusta, Parrocchia Sacro Cuore
  • Carlentini, Parrocchia Santa Tecla
  • Floridia, Parrocchia Santa Lucia
  • Palazzolo Acreide, Chiesa Madre

Sono invitati a partecipare a questa importante occasione di formazione tutti i parrocchiani, con particolare riferimento ai catechisti e agli operatori pastorali in genere. L’iscrizione va inoltrata preferibilmente attraverso il QR code riportato in calce al modulo e alla locandina. In caso di difficoltà è possibile rivolgersi alla segreteria della Scuola al seguente indirizzo email scuolateologiabase.siracusa@gmail.com.

 

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Preghiera di apertura dell’Anno Giubilare

Il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto giorno 25 dicembre alle ore 11.00 nella Chiesa Cattedrale.
Considerata la solennità, l’arcivescovo ha chiesto a ciascun parroco di invitare il Popolo di Dio a partecipare, nella propria parrocchia, ad un momento di preghiera all’inizio di una Santa Messa del giorno di Natale. Esprimeremo in tal modo, uniti spiritualmente al nostro Vescovo Francesco, la comunione di Popolo pellegrino nella storia radunato attorno a Cristo unico pastore e sacerdote.

L’Ufficio Liturgico Diocesano ha predisposto uno schema per la preghiera di apertura dell’Anno Giubilare. Un rito molto breve da celebrare nelle nostre parrocchie all’inizio di una Santa Messa che prevede anche la recita della Preghiera del Giubileo dopo la Comunione.
La ricorrenza non permette, per ragioni pastorali, la convocazione del Presbiterio in Cattedrale, ma ciò non ci impedirà di vivere questo importante momento in comunione di intenti e di preghiera. Il rito propone quattro brani tratti dalla Bolla di Indizione Spes non confundit (i numeri 1 – 3 – 7 – 25).

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