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Caravaggio in Sicilia

Si intitola “Caravaggio in Sicilia” l’iniziativa proposta per venerdì 29 settembre alle ore 21.00 nella Cripta di San Marciano a Siracusa. Il 29 settembre si ricorda la nascita di uno dei protagonisti più affascinanti e controversi della pittura italiana del Seicento: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Per l’occasione la società Kairos in collaborazione con la Custodia delle catacombe, l’Ufficio diocesano per la Pastorale del turismo, e il Parco “Terre dell’invisibile” racconteranno la storia della permanenza in Sicilia, dove il noto pittore soggiorna in clandestinità, tra l’autunno del 1608 e la primavera del 1609. Sarà l’occasione per scoprire le tre opere dipinte tra Siracusa e Messina: Il seppellimento di Santa Lucia, La Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori insieme a La Natività, la tela realizzata per la Compagnia di San Lorenzo a Palermo.
Introdurranno e presenteranno la serata don Giuliano Gallone e Annalisa Stancanelli. La lettura iconografica è di Fausto Migneco e Loredana Pitruzzello e la lettura di Attilio Ierna, Doriana La Fauci. E’ possibile prenotare telefonando al seguente numero di telefono: 0931.64694  (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17,30), oppure inviando una mail a info@kairos-web.com.

Lo ha scritto mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio al mondo della scuola

“Una società che non vede nell’altro il fine è fallita”

“Il mio animo è turbato dalle tante notizie che si rincorrono circa violenze usate da minori verso altri minori, da ragazzi che, magari condividono gli stessi banchi scolastici e, poi, si ritrovano ad essere aguzzini e vittime di crimini efferati. Una società che non vede nell’altro il fine, ma solo il mezzo – magari per il soddisfacimento dei più biechi istinti e per l’affermazione della forza del “branco” su una “preda” – è una società fallita, perché ha perduto ogni riferimento antropologico, nonché il senso proprio dell’essere comunità”. Lo scrive mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, e delegato per le Comunicazioni sociali e la Cultura della Conferenza Episcopale Siciliana, nel suo messaggio inviato al mondo della scuola all’inizio dell’anno scolastico.
“La comunità di cui tutti facciamo parte deve avere come obiettivo principale il perseguimento del bene comune; quando, invece, uno fra noi s’impone con la forza sull’altro, si ha la frustrazione del nostro vivere insieme”.
L’arcivescovo si è rivolto agli educatori della comunità scolastica: “incoraggio e supporto l’opera di tutti gli operatori nel mondo dell’educazione di bambini, ragazzi e giovani. Abbiate sempre presente che l’opera cui vi dedicate non è solo vostra, ma prima d’ogni cosa è di Colui il quale si è fatto uomo perché gli uomini «abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10b)”.
Mons. Lomanto lo scorso anno aveva sottolineato l’importanza della missione educativa della Scuola segnalando “che tirar fuori il meglio che c’è in ogni uomo dev’essere l’intenzione di ogni impresa educativa”. E nel suo messaggio quest’anno, rivolgendosi agli studenti e alle studentesse, ha augurato di poter “godere di questa abbondanza e pienezza di vita, rendendovi conto che vivere nel rispetto dell’altro è ciò che rende veramente uomo un essere umano. Nella Seconda lettura di Domenica scorsa abbiamo letto «non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole» (Rm 13,8). Di questa “civiltà dell’amore” – di cui il Santo Papa Paolo VI spesso parlava – dovete voi, ragazzi, essere gli edificatori e i cittadini. È quanto mai necessario riconoscere l’amore di Dio per noi e, in questo amore, stringere tutti in un ideale enorme abbraccio – iniziando da chi ci è più vicino per giungere sino agli estremi confini della terra – per costruire una società in cui non alberghino soprusi e iniquità, ma trionfi la pace e la giustizia”.

Pellegrinaggio storico della parrocchia del Pantheon in Santuario

In occasione del 70esimo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa, la Comunità parrocchiale del Pantheon di Siracusa, guidata dal parroco don Massimo Di Natale, si riunirà mercoledì 6 alle ore 19.30 presso il piazzale del Pantheon per poi muoversi in pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna delle Lacrime e dove si concluderà con la celebrazione eucaristica. Il desiderio è ripetere, come 70 anni fa, il primo pellegrinaggio del 1953 alla Madonna delle Lacrime.
La Parrocchia di San Tommaso Apostolo al Pantheon da sempre rappresenta uno dei luoghi simbolo del
prodigioso evento della Lacrimazione. “In questa parrocchia – spiega don Massimo Di Natale – i coniugi Iannuso, essendo parrocchiani, iniziarono l’iter in preparazione del sacramento del matrimonio. Progettarono di celebrare le loro nozze nel dicembre del 1952, durante l’ottavario della festa di Santa Lucia nella Basilica al Sepolcro. Per un lutto di famiglia la data del matrimonio fu trasferita e sabato 21 marzo 1953 il parroco mons. Giuseppe Bruno ebbe la gioia di benedire le nozze di Angelo Iannuso e Antonina Giusto in parrocchia. Tra i regali di nozze fu regalato un quadretto da capezzale raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, dono di nozze di una loro cognata, che l’aveva acquistato per lire 3500 presso l’emporio di Salvatore Floresta, corso Umberto I n. 28. Nei giorni della Lacrimazione, mons. Bruno fu più volte invitato ad accorrere in via degli Orti per constatare quanto stava avvenendo. Nel pomeriggio del 31 agosto 1953 mons. Giuseppe Cannarella, cancelliere della Curia arcivescovile, si recò nell’ufficio parrocchiale del Pantheon per trattare in merito ad una pratica di matrimonio e ne approfittò per discutere su quanto stava accadendo. Pur rimanendo prudenti sull’evento in corso, decisero nello stesso pomeriggio di andare all’Istituto di Igiene e Profilassi della provincia al foro siracusano per chiedere un’eventuale analisi delle lacrime. Ebbero immediata disponibilità da parte del dott. Cotzia e del dott. Cassola e si concordò per l’indomani mattina, 1 settembre, di recarsi in via degli Orti per procedere al prelievo del liquido lacrimale. Il 9 settembre  i membri della commissione scientifica firmarono, presso l’ufficio parrocchiale del Pantheon, l’esito della relazione analitica del liquido sgorgato dagli occhi della Madonnina. Nel pomeriggio del sabato 5 alle ore 18.30 venne guarita la piccola parrocchiana Enza Moncada di 3 anni e mezzo, in via della Dogana, e la gioia per l’intera Comunità fu grande! “Come non ringraziare la Madonna per tanta benevolenza verso la nostra Parrocchia?”  Fu così che l’indomani, domenica 6 settembre 1953, dopo la messa dei fanciulli mons. Bruno, con le catechiste, guidarono ben 90 fanciulli del Pantheon in via degli Orti, con in testa una umile croce, quella stessa che la Parrocchia ha donato al Santuario e che si trova nel Museo della lacrimazione insieme alla scrivania dove sono stati firmati gli atti, come ricordo storico del primo pellegrinaggio del mondo ai piedi della Madonnina. Sempre vive le parole incoraggianti del parroco di allora, mons. Giuseppe Bruno, “La Madonna chiamò… la Parrocchia del Pantheon rispose…”: un amore filiale e rinnovato della Comunità parrocchiale del Pantheon.

Il card. Dziwisz dona una reliquia di San Giovanni Paolo II

“La Madonna ancora piange, perchè vede questi figli, cattolici e non cattolici, ma sono uomini che soffrono. E anche questa Madonna grida nella società europea e non solamente: aiutate questi poveri che cercano di salvarsi, cercano una vita migliore”. Lo ha detto il card. Stanisław Jan Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia, che ha presieduto ieri sera la celebrazione eucaristica nell’ultimo giorno dei festeggiamenti per l’anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa nel Santuario.

La Lacrimazione di Maria avvenne a Siracusa dal 29 agosto al 1 settembre del 1953, in via degli Orti di San Giorgio 11, nell’abitazione di due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusto. La Lacrimazione si ripeté almeno 58 volte. Una commissione medica classificò il liquido come “lacrime umane” e, dopo un esame anche del quadretto, il fenomeno fu dichiarato non spiegabile scientificamente. I vescovi di Sicilia conclusero che non si può mettere in dubbio la realtà della lacrimazione.

Ieri sera il card. Dziwisz ha ricordato “il ripetersi del dramma dei tanti profughi che periscono nelle acque del Mediterraneo. Ella stessa piange sulla loro sorte, ma consola anche coloro che ne subiscono la morte. La Madonna delle Lacrime asciuga le lacrime di chi ha trovato in Europa le condizioni per una vita dignitosa. Oggi, una croce particolare del nostro continente europeo è la guerra in Ucraina. I nostri fratelli e sorelle che vivono in territorio ucraino sono diventati vittime dell’aggressione russa. Questa terra viene loro sottratta, come pure il loro diritto alla vita, alla loro cultura e alla loro lingua. Maria piange e consola gli afflitti e i sofferenti e cerca di asciugare le loro lacrime, ispirando molte persone di buona volontà ad accorrere in loro aiuto”.

Ma il cardinale ha sottolineato anche il rapporto delle lacrime con la Polonia e San Giovanni Paolo II: “I polacchi sono molto uniti a questo miracolo delle lacrime della Madonna perchè è avvenuto quando la Chiesa in Polonia era molto perseguitata dal comunismo staliniano, quasi tutti i vescovi sono stati perseguitati, anche tanti preti. Le lacrime della Madonna di Siracusa erano un aiuto per sopportare tutto questo. E in Polonia ci sono diverse chiese, parrocchie, dedicate alla Madonna di Siracusa. Quando Papa Giovanni Paolo II è stato ferito a morte nell’attentato del 1981 e stava all’ospedale Gemelli l’arcivescovo di Siracusa è venuto con le reliquie per la salvezza della vita del Santo Padre”.

L’arcivescovo Francesco Lomanto ha ringraziato il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha inviato una lettera sui festeggiamenti della Madonna delle Lacrime. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha simbolicamente donato le chiavi della città in segno di devozione alla Madonna. Al termine della celebrazione eucaristica Mons. Francesco Lomanto ha pronunciato l’Atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.

Il card. Dziwisz stamane ha celebrato nella Casa del Pianto dove nel 1953 da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane. “Oggi ricordiamo San Giovanni Paolo II che da Pastore della Chiesa universale fece un viaggio apostolico a Siracusa e prima ancora, da giovane arcivescovo di Cracovia, pregò in questa Casa del Pianto il 2 novembre 1964. Egli ha ricevuto molti talenti da Dio e sappiamo quanti frutti ha portato e continua a portare nella Chiesa e nel mondo, il suo pontificato fu di servizio totale a Dio e agli uomini” ha detto il cardinale che ha donato una reliquia: una goccia del sangue di San Giovanni Paolo II.

“Il pianto di Maria è luminoso perchè getta un fascio di luce sulle nostre coscienze. Queste Lacrime sono più eloquenti delle parole. Sono Lacrime materne, versate anzitutto perché gli uomini hanno voltato le spalle all’Amore di Dio. Quando si perde Dio, si perde il senso della vita, si perde ciò che di umano c’è nell’uomo, trionfa l’egoismo, la violenza, la menzogna, l’ingiustizia” ha concluso il cardinale Dziwisz.

Oggi pomeriggio alle ore 17.00 al Centro Convegni del Santuario “Totus Tuus, Lacrime d’Amore: Siracusa incontra il Cardinale Dziwisz”. Prima una ricostruzione, in musica e parole, della storia della Lacrimazione. Con la narrazione di don Gianluca Gibilisco, e le voci di Annalisa Amico, Cristiano Sipione e Agnese Firullo. I testi della narrazione sono di Rita Bonanno, testi e musiche delle canzoni di Andrea Scorsonelli. Arrangiamenti dei brani Max Ricciardo.

Alle ore 17,30 testimonianza del Cardinale Stanislaw Jan Dziwisz, che farà rivivere, attraverso i suoi ricordi, il viaggio che l’ha portato qui, a Siracusa, accanto a San Giovanni Paolo II.

Mons. Baturi, giovani che non amano vita diventano violenti

“C’è un diffuso disamore alla vita che sembra dilagare tra i giovani. Giovani che non amano la vita e per questo diventano violenti, rabbiosi, rancorosi. Incapaci di rispetto e di onore. La madre che piange sembra dirci che siamo amati di un amore definitivo e che possiamo leggere la nostra identità, i nostri sentimenti, la brama di felicità solo alla luce di questo volto”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, ai festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Era il 29 agosto del 1953 quando da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane. “Siamo invitati a stare davanti a questa Madre e sentirci amati. Da siciliano so quante storie familiari si sono intrecciate con queste lacrime – ha detto mons. Baturi -. Oggi la Madonna piange ancora perché con misericordia e compassione guardi i suoi figli. E ha motivo di piangere guardando il pianto delle mamme dei soldati in guerra o la violenza verso se stessi verso gli altri dei giovani. Cosa farebbe una mamma di fronte a tanto dolore, piange”. Questa sera presiede la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma e membro della commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Domani il card. Stanisław Jan Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia, con la partecipazione degli arcivescovi e vescovi di Sicilia. Sabato, alle 17, nel salone San Giovanni Paolo II del Centro Convegni della Basilica, il cardinale incontrerà la città di Siracusa in un momento di riflessione dal titolo “Totus Tuus – Lacrime d’Amore”.

Messa col rito della benedizione del cotone

Mons. Lomanto: “Uniamoci alla fede di Maria”

Dobbiamo stare attenti ai segni che il Signore ci dona. Sono in genere piccoli segni; sono semplici e usuali; ma sono segni che illuminano il nostro cammino. Grazie a questi segni noi possiamo riconoscere Gesù e interpretare l’azione dello Spirito nella nostra vita“. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto domenica sera durante la celebrazione con il rito della benedizione del cotone che ha aperto ufficialmente il 70esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Migliaia di fedeli hanno preso parte alla celebrazione nel Santuario della Madonna delle Lacrime.
Ci sono i segni del parlare e dell’agire di Dio. Ci sono i segni che accompagnano il nostro cammino. Ci sono anche i segni della nostra fede e del nostro amore per Dio. Ci sono i segni della nostra devozione e della nostra pietà popolare. Compiere dei segni di affidamento a Dio e alla intercessione della Madonna e dei santi, significa credere all’amore di Dio per noi e consentire a Dio di operare nel nostro spirito e nel nostro essere. Qual è significato del gesto di stasera? Quale intenzione dovrà esprimere l’uso del cotone? Compiamo il gesto di poggiare il cotone sul cuore della Madonna – ha spiegato l’arcivescovo -, come avvenne il primo giorno della lacrimazione, per unirci alla fede di Maria e invocare la sua materna protezione per noi suoi figli. Il nostro rapporto con lei consente più facilmente il nostro incontro con Gesù, unico mediatore tra Dio e gli uomini, perché in lei vive Cristo e Cristo vive in lei.
L’effettivo contatto del cotone al nostro corpo esprime la nostra intenzione di affidarci all’intercessione della Madonna nella certezza che «alle sue sante lacrime, Gesù nulla rifiuta». Come ci ricorda San Giovanni Paolo II, «Maria […] ha curato dolori e malattie, restituendo a tanti suoi figli anche la salute del corpo. Prodigi, però, ben più sorprendenti ha operato nell’animo dei credenti, aprendo il loro animo all’incontro con il suo figlio Gesù, risposta vera alle attese più profonde del cuore umano» (GP II, 365 giorni con il Papa del coraggio, 393).
Tale segno di affidamento dovrà essere accompagnato da una sincera conversione di vita, da un autentico cammino di fede e da gesti concreti di carità verso il prossimo che ci rendono vicini a Dio e ci aprono al dono della sua grazia“.
Al termine della messa è stata benedetta la Via Crucis realizzata dal maestro siracusano Giorgio Orefice, testimone oculare della lacrimazione della Madonna.
Stasera la Festa dei Giovani, a cura dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, da piazza Euripide al Santuario. Nel tempio mariano si terrà “La Lunga Notte del Santuario” con la veglia a cura dei Gruppi del Santuario; e la preghiera con la staffetta del Santo Rosario.
Nei giorni della Lacrimazione, le celebrazioni eucaristiche saranno alle ore 19.00, in Basilica: domani presiederà mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Augusta, insieme alle associazioni di volontariato e degli ammalati. Saranno presenti le dame, i barellieri dell’Unitalsi, il gruppo diocesano “Movimento Apostolico Ciechi”, i Ministri Straordinari della Santa Comunione e i gruppi di volontariato della Pastorale della Salute.
Mercoledì 30 mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Lentini.
Giovedì 31 mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma e Membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Palazzolo.
Venerdì 1 settembre il Sig. Card. Stanisław Jan Dziwisz, Segretario particolare di Papa San Giovanni Paolo II, già Arcivescovo Metropolita di Cracovia. Parteciperanno gli Arcivescovi e i Vescovi di Sicilia, le Parrocchie del Vicariato di Siracusa. Al termine della celebrazione eucaristica Mons. Francesco Lomanto pronuncerà l’Atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.
DIRETTE
Le celebrazioni del 29 agosto delle ore 19.00 e del 1 settembre delle ore 19.00 saranno trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Siracusa e sulla pagina facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa. Inoltre sui canali YouTube di Lacrimedamore e Radio UnaVoceVicina.
Si ringraziano le emittenti televisive Teleuno Tris, Telestar, Wltv, Video 66, che ritrasmetteranno il segnale sulle loro piattaforme.

Incontro diocesano dei giovani

Lunedì 28 alle ore 19.00 in piazza Euripide, Incontro diocesano dei giovani dal titolo “just do it semplicemente ama”. Raduno alle 19.00 e festa in piazza insieme alla Giupasband; alle 20.30 fiaccolata verso il Santuario e alle ore 21.00 Veglia di preghiera mariana presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Si concluderà alle ore 22.00 con una cena in fraternità.

Lacrimazione di Maria a Siracusa

“I siracusani hanno bisogno di riscoprire Maria. Il 70esimo è l’occasione per approfondire questo straordinario evento della Lacrimazione della Madonna che la Provvidenza divina ha voluto accadesse qui, in questa città, in questa Sicilia. Qui la Madonna ha versato le lacrime e noi vogliamo ricordarlo per non dimenticare”. Il rettore della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, presenta i festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Primo appuntamento domani sera, alle ore 20.00, con Pedalando nella storia con Maria, con raduno lungo i viali del Santuario. Sabato alle ore 19.30, al centro convegni della Basilica presentazione del libro di don Carlo Fatuzzo “Sono lacrime di preghiera. Per una spiritualità delle lacrime”, con la presenza dell’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto, che ha curato la prefazione del libro.
Domenica, alle ore 19.00, in Basilica, Santa Messa presieduta da mons. Francesco Lomanto con il rito della benedizione del Cotone. Al termine della messa benedizione della Via Crucis Artistica dono e realizzazione del maestro siracusano Giorgio Orefice, testimone oculare della lacrimazione della Madonna.
Lunedì 28, alle ore 19.00, in piazza Euripide, la Festa dei Giovani, a cura dell’Ufficio di Pastorale Giovanile. La sera dello stesso giorno, in Basilica, “La Lunga Notte del Santuario” dalle ore 21.00 alle ore 22.00, veglia a cura dei Gruppi del Santuario; dalle ore 22.00 alla mezzanotte preghiera con la staffetta del Santo Rosario.

Don Aurelio Russo

Nei giorni della Lacrimazione, le celebrazioni eucaristiche delle ore 19.00, in Basilica, saranno celebrate il
29 da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Augusta, insieme alle associazioni di volontariato e degli ammalati. Saranno presenti le dame, i barellieri e gli amici dell’Unitalsi, il gruppo diocesano “Movimento Apostolico Ciechi”, i Ministri Straordinari della Santa Comunione e i gruppi di volontariato della Pastorale della Salute.

Mercoledì 30 mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Lentini.
Giovedì 31 mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma e Membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Palazzolo.
Venerdì 1 settembre il Sig. Card. Stanisław Jan Dziwisz, Segretario particolare di Papa San Giovanni Paolo II, già Arcivescovo Metropolita di Cracovia. Parteciperanno gli Arcivescovi e i Vescovi di Sicilia, le Parrocchie del Vicariato di Siracusa. Al termine della celebrazione eucaristica Mons. Francesco Lomanto pronuncerà l’Atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.
Sabato 2 settembre, alle ore 17.00, presso Salone San Giovanni Paolo II del Centro Convegni della Basilica, si terrà un particolare momento di riflessione: «Totus Tuus ~ Lacrime d’Amore. Siracusa incontra Sua Em.za il Sig. Card. Stanisław Jan Dziwisz».
“Il cardinale è stato segretario particolare di San Giovanni Paolo II, e il 2 settembre ci incontrerà, ci permetterà di ascoltare dalla sua voce il cuore di San Giovanni Paolo II, un cuore che palpitava di amore per la Madonna e per la Madonna delle Lacrime” ha spiegato il rettore del Santuario.
Il giorno dopo i Cantunovu, grazie al contributo dei Lions, terranno un concerto sulla scalinata del Santuario alle ore 21 dal titolo “Picchì chianci Madunnuzza”. Infine è stato emesso anche un annullo commemorativo dalle Poste Italiane. “Sono tutti passi che vogliamo fare con la benedizione della Madonna, perché il suo messaggio arrivi nel cuore di ciascuno e delle famiglie” ha concluso don Aurelio.

Festa di Maria Ss.ma Assunta

Avrà luogo martedì 15 agosto alle ore 19.00 l’uscita del venerato simulacro delle Beata Vergine Maria Assunta dalla chiesa di San Filippo apostolo nell’ambito della festa in onore di Maria Santissima Assunta.
La processione seguirà poi le vie del Crocifisso, Roma, piazza Minerva, piazza Duomo, via Saverio Landolina, via Amalfitania, via Ruggero Settimo per arrivare a largo Porta Marina dove saranno eseguito le operazioni di imbarco del simulacro. Alle ore 20.00 è previsto l’inizio della processione in mare nello specchio d’acqua del Porto Grande. Al largo avverrà la tradizionale benedizione del mare con il lancio della corona d’alloro e la preghiera per i caduti in mare. Durante il rientro ci sarà lo spettacolo pirotecnico. Alle 21.00 il rimorchiatore attraccherà al punto di partenza al Porto Grande. Il simulacro sarà quindi portato in processione da largo Porta Marina,  via Savoia, Largo XXV Luglio, corso Matteotti, piazza Archimede, via Maestranza per giungere poi nella chiesa di San Filippo apostolo.