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Mostra sulla Lacrimazione in ricordo di San Giovanni Paolo II

Una mostra permanente sulla Lacrimazione in ricordo di San Giovanni Paolo II. La Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime ha voluto così ricordare San Giovanni Paolo II, che il 15 marzo 2005 – appena dimesso dal Policlinico Gemelli, pochi giorni prima della sua morte, ricevendo in visita privata il Reliquiario con le Lacrime della Madonnina – volle donare alla Madonna delle Lacrime, un Rosario in madreperla oggi custodito nel Museo della Lacrimazione. Il Santuario ha predisposto una mostra permanente in una delle Cappelle della Cripta, recuperando un dono fatto 25 anni fa da padre Giuseppe Lombardo.
La mostra, composta da pannelli retroilluminati, introduce nella storia della Madonna delle Lacrime, dal 1953 ad oggi, permettendo ai pellegrini, attraverso immagini e didascalie, di essere introdotti nel mistero di quelle Lacrime sgorgate prodigiosamente dal Volto della Madonna. Il recupero è avvenuto grazie alla generosità di volontari dell’Unitalsi della Sottosezione di Siracusa con il personale del Santuario che si sono adoperati nella sistemazione dei pannelli e delle due gigantografie della Lacrimazione della Madonna e di Padre Pio.

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“Vanità delle vanità” e il libro biblico di Qohélet

“Vanità delle vanità: tutto è vanità”. Il provocatorio libro biblico di Qohélet e il nichilismo del nostro tempo è il titolo del convegno che avrà luogo sabato 23 marzo alle ore 18,30 nel salone “San Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle lacrime a Siracusa.
L’incontro, promosso dalla Biblioteca Alagoniana e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”, vedrà l’intervento del prof. don Ignazio Petriglieri, docente di Teologia Dogmatica alll’ISSR “San Metodio” su “Qohélet: un libro distruttivo o istruttivo?” e di mons. Giuseppe Greco, direttore della Biblioteca Alagoniana, su “La notte è avanzata, il giorno è vicino” (Rm 13,12). Il nichilismo del nostro tempo: come si manifesta? come combatterlo?”. I lavori saranno moderati dal prof. don Salvatore Spatarodirettore dell’ISSR “San Metodio”. Brani del Qohélet saranno letti da Dora Peluso.

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Inaugurato Poliambulatorio della Sant'Angela Merici

Specialisti e servizi di ultima generazione per una corretta diagnosi

Specialisti in grado di fornire le risposte corrette coniugando l’attenzione alla persona. La Fondazione Sant’Angela Merici si arricchisce di una nuova struttura a Siracusa.
Inaugurato, in via sen. Di Giovanni a Siracusa, il nuovo Poliambulatorio “Suor Chiara Di Mauro”. Un centro in grado di proporre una serie di servizi sanitari di varia natura su diagnostica strumentale. Erano presenti l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, e l’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla. “Un servizio alla salute che rientra nella mission della Fondazione – ha commentato il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, don Alfio Li Noce -. La diagnosi è fondamentale per la cura della persona. All’interno del Poliambulatorio si troveranno specialisti preparati in grado di coniugare professionalità all’attenzione alla persona”. 
Direttore sanitario del Poliambulatorio è Ilenia Cancemi, specialista di Neuropsichiatra infantile. All’interno del Centro sarà possibile eseguire l’Analisi del passo, ecocardiogramma, prove da sforzo, Eco-Elastosonografia, Elettromiografia, e la Moc (Mineralometria Ossea Computerizzata) di ultima generazione. Ed ancora ecografia transcranica, ecografia muscolo tendine con elastogramma. Al Poliambulatorio saranno presenti numerosi specialisti: dal nutrizionista al cardiologo, dal neurologo all’angiologo, dall’ortopedico al fisiatra. La Fondazione Sant’Angela Merici nelle diverse attività persegue da tempo i valori dell’eguaglianza; imparzialità e partecipazione.

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Una pubblicazione dell'Ufficio liturgico nazionale scaricabile on line

Un sussidio da leggere e ascoltare per la Quaresima per vivere con gioia la Pasqua

Un sussidio liturgico pastorale per riscoprire una liturgia autentica, gioiosa, valorizzandone la bellezza e la nobiltà dei segni e dei gesti. “All’interno – spiega il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Massimo Di Natale – sono presenti interessanti indicazioni per lasciarci condurre nel cuore del mistero, dal Mercoledì delle ceneri al Tempo di Pasqua, con quattro melodie per l’acclamazione al Vangelo nelle domenica di Quaresima, ma anche con commenti, salmi responsoriali, proposte musicali per gli accompagnamenti organistici”. Sono presenti anche i files audio scaricabili in formato mp3 dei salmi, acclamazioni e canti al vangelo.

Download del Sussidio

 

 

 

Nel canto dell’Exsultet risuona la gioia per la risurrezione gloriosa del Signore, che «fa risplendere sugli uomini la sua luce serena». È la luce di Cristo, che disperde «le tenebre del cuore e dello spirito» (all’accensione del cero pasquale), che «salva su tutta la terra i credenti dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi» (Exsultet).

I discepoli, che la sera di Pasqua «gioirono al vedere il Signore» (Gv 20,20), ci ricordano il paradosso della vita cristiana: la prova e il dolore non sono eliminate in questo mondo; le nostre notti infatti, anche se oscurate dalla sofferenza quotidiana, sono illuminate dalla risurrezione del Signore, che nel mistero della notte pasquale «sconfigge il male, lava le colpe, restituisce l’innocenza ai peccatori, la gioia agli afflitti». Come scriveva san Paolo VI nell’esortazione apostolica Gaudete in Domino, «il cristiano, sottoposto alle difficoltà dell’esistenza comune, non è tuttavia ridotto a cercare la sua strada come a tastoni, né a vedere nella morte la fine delle proprie speranze […]. L’Exsultet pasquale canta un mistero realizzato al di là delle speranze profetiche: nell’annuncio gioioso della risurrezione, la pena stessa dell’uomo si trova trasfigurata, mentre la pienezza della gioia sgorga dalla vittoria del Crocifisso, dal suo Cuore trafitto, dal suo Corpo glorificato, e rischiara le tenebre delle anime: Et nox illuminatio mea in deliciis meis» (n. III).

Il Tempo di Quaresima e la cinquantina pasquale, da vivere e comprendere nella loro unità e reciproco rimando, ci conducono per mano attraverso il mistero della libertà dell’uomo, del peccato, dell’amore di Dio, della sua misericordia, della redenzione di Cristo, per farci sperimentare la bellezza del rimanere con il Signore e la luce trasfigurante della risurrezione. La celebrazione dei sacramenti pasquali ci immerge in questa realtà e ci dona la grazia della conversione, richiamata in modo particolare dall’itinerario tracciato dai Vangeli di questo anno C. La stessa celebrazione liturgica è infatti un’esperienza protesa alla conversione della vita tramite l’assimilazione del modo di pensare, di comportarsi e di essere del Signore Gesù.

Il sussidio proposto anche quest’anno dall’Ufficio Liturgico Nazionale intende offrirsi come un contributo per preparare le celebrazioni affinandone la qualità misterica e la bellezza, in profonda sintonia con le indicazioni dei libri liturgici e delle possibilità da essi offerte, per lasciarci condurre nel cuore del mistero. Il Santo Padre Francesco ci ricorda infatti che la via mistagogica è quella più «idonea per entrare nel mistero della liturgia, nell’incontro vivente col Signore crocifisso e risorto. Mistagogia significa scoprire la vita nuova che nel Popolo di Dio abbiamo ricevuto mediante i Sacramenti, e riscoprire continuamente la bellezza di rinnovarla» (Alla Plenaria della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 14 febbraio 2019).

In linea  con le domande poste ai Padri sinodali dai giovani – che in realtà sono quelle di tutto il popolo di Dio – auspico che il sussidio possa aiutare a riscoprire una liturgia autentica, fresca, gioiosa, valorizzandone la bellezza e la nobiltà dei segni e dei gesti, per vivere, nella celebrazione e nella vita, la speranza, la gioia della vita nuova in Cristo e la capacità di testimoniarla agli altri, così come invita il diacono congedando l’assemblea nel Tempo Pasquale: Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto!

+ Stefano Russo
Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana


Download del PDF del Sussidio – con gli Mp3 dei Salmi

Download solo dei file Mp3 compressi

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Messa del Crisma, coro aperto a tutti

L’Ufficio Liturgico Diocesano, settore musica e canto, in vista della Messa del Crisma, che sarà celebrata nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime il 18 aprile, ha invitato a prendere parte alle prove del coro diocesano. “Proseguendo nel servizio corale alla diocesi – spiega don Salvatore Risuglia – ci prepariamo a celebrare la messa del crisma che costituisce “una speciale manifestazione della Chiesa” perché convoca tutto il popolo di Dio attorno al nostro arcivescovo circondato dal suo presbiterio”. L’invito è a sostenere il canto liturgico. Viene richiesta un minimo di esperienza corale, la partecipazione alle prove e lo spirito di servizio. Le prove saranno eseguite nella parrocchia Maria Santissima del Carmelo a Floridia alle ore 19.30, nella giornata di giovedì (7-14-21 marzo e 4-11 aprile. Ed infine lunedì 15 aprile).

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Conversazione con Paolo Borrometi a Buccheri

“Beati i perseguitati per la giustizia perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,10) è il titolo della conversazione con il giornalista di TV2000 Paolo Borrometi, che si terrà mercoledì 20 marzo alle ore 18.30, al centro “Sant’Ambrogio” in via Ignazio Barberi, a Buccheri. L’iniziativa, voluta dalla parrocchia Sant’Ambrogio, dal Comune e dall’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), vedrà l’autore del libro “Un morto ogni tanto” dialogare con Salvatore Di Salvo, consigliere nazionale UCSI. “Questo paese non ha bisogno di eroi – scrive Borrometi -, ma di cittadini che facciano il loro dovere. La legalità non è un concetto astratto legato alla giustizia o alla morale, è un percorso fatto di costante impegno”.

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Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima

Nel travaglio della conversione

“Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù”. Lo dice Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2019, che ha per tema «L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio» (Rm 8, 19).
“Facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà –  aggiunge il Santo Padre – , condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice”.
Ed ancora: “Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità”.

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Le reliquie di padre Pio al Santuario Madonna della Lacrime

Un intenso momento di preghiera è stato organizzato per sabato 16 e domenica 17 marzo alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime con l’arrivo delle Reliquie di Padre Pio custodite da Irene Gaeta, figlia spirituale del Santo.
Il programma della Peregrinatio Reliquie di Padre Pio prevede sabato alle ore 16,45 l’accoglienza delle Reliquie in cripta e alle ore 17.00 l’inaugurazione della mostra permanente sulla Madonna delle Lacrime con il recupero di pannelli retroilluminati, donati al Santuario 25 anni fa da padre Giuseppe Lombardo.
La mostra introduce nella storia della Madonna delle Lacrime, dal 1953 ad oggi: i pellegrini, attraverso in un itinerario semplificato fatto di immagini e di didascalie originali, saranno introdotti nel mistero di quelle Lacrime sgorgate prodigiosamente dal volto di un bassorilievo di gesso smaltato della Madonna. Il recupero è stato possibile grazie alla disponibilità di volontari che hanno coadiuvato il personale del Santuario nel restauro e nella sistemazione dei pannelli e di tutta la cappella, dove sono state collocate due gigantografie della Lacrimazione della Madonna e di Padre Pio. Alle ore 17.15 incontro in Cripta con Irene Gaeta sulla spiritualità di Padre Pio, innamorato della Madre di Dio che si è manifestata a Siracusa col dono delle sue lacrime. Alle ore 18.00 processione con le Reliquie di Padre Pio verso la Basilica all’interno dei viali del Santuario e recita del Santo Rosario. Alle ore 18.30 Santa Messa in Basilica presieduta dal Rettore del Santuario.
Domenica 17 alle ore 8.00 Messa nella Casa del Pianto di via degli Orti con la presenza delle Reliquie di Padre Pio; alle ore 10.00 le reliquie di Padre Pio saranno esposte nella Basilica del Santuario Ore 10,30: Santa Messa (in Basilica); alle ore 11.30 rosario guidato da Irene Gaeta (in Basilica); infine alle ore 12.00 supplica alla Madonna delle Lacrime e Santa Messa (in Basilica).

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Liturgia ortodossa all’interno della catacomba di Santa Lucia

Oggi, memoria liturgia dei 40 martiri di Sebaste, ha avuto luogo una liturgia ortodossa alla catacomba di Santa Lucia. L’oratorio della catacomba è dedicato proprio ai 40 soldati che come narrano le fonti letterarie furono condannati a morte perché cristiani. Nel 320, durante la persecuzione scatenata da Licinio Valerio (250 ca.- 325) imperatore romano, quaranta soldati provenienti da diversi luoghi della Cappadocia, ma tutti appartenenti alla XII Legione “fulminata” (veloce) di stanza a Melitene, furono arrestati perché cristiani. 
Fu posta loro l’alternativa di apostatare o subire la morte, secondo i decreti imperiali, ma tutti concordemente rimasero fermi nella fede cristiana; pertanto furono condannati ad essere esposti nudi al freddo invernale e morire così per assideramento. La liturgia tua avuto luogo proprio nell’oratorio.

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