Archivi della categoria: Primo piano

ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

Domenica 14 luglio solenne eposizione del simulacro di Santa Lucia. Lo comunica la Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Come tradizione nel periodo estivo, per dare la possibilità ai turisti o ai siracusani che rientrano a Siracusa nel periodo delle vacanze, il simulacro argenteo di Santa Lucia sarà esposto alla preghiera dei fedeli, nella cappella della Chiesa Cattedrale dalle ore 7,00 sino alla fine della messa delle ore 19,00. Le messe in Cattedrale, per la giornata di domenica, saranno alle ore 8,00, alle ore 11,30 ed alle ore 19,00. In particolare l’esposizione avviene la seconda domenica di luglio e si ripeterà anche la seconda domenica di agosto e la seconda domenica del mese di settembre.
“Domenica vivremo un momento particolare – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione -. Il sindaco Giancarlo Garozzo mi ha comunicato che in segno di devozione alla patrona della città, alle ore 10 sarà in Cattedrale per rendere omaggio a Santa Lucia con un pensiero floreale e pregare ai piedi del simulacro”.
condividi su

IL PROGETTO POLICORO PER VIVERE LA PASTORALE DELLA CARITA’

Due attività sul lavoro e sul servizio. Due momenti diversi che vedranno coinvolti giovani dai 18 ai 35 anni e operatori della Pastorale della carità. L’Arcidiocesi di Siracusa, attraverso i due Uffici per i Problemi Sociali ed il Lavoro e per la Pastorale Giovanile, insieme alla Caritas, mette in atto un’altra fase nell’ambito del Progetto Policoro.

Lunedì 8 e martedì 9, e poi da mercoledì 10 a venerdì 12, al Centro Utopia di Augusta, l’équipe diocesana del Progetto Policoro propone due attività: la prima ‘Vocazione e Lavoro’. Due giorni residenziali per trattare tematiche relative al Lavoro. Destinatari giovani 18-35 anni. ‘Riteniamo la proposta uno strumento per diffondere una nuova mentalità verso il lavoro, ispirata ai valori umani e cristiani enunciati dalla Dottrina Sociale della Chiesa. I giovani bisogna educarli a «immettersi concretamente nell’esperienza del sociale, attraverso forme di volontariato, di aggregazione culturale, di cooperazione, perché propongano, esperimentino, incidano sul futuro della loro terra» (Chiesa italiana e Mezzogiorno, 30)’. Il programma prevede interventi di padre Angelo Saraceno, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del Lavoro; di Francesco Mangiafico, animatore della comunità diocesana; ed un confronto con alcuni rappresentanti dell’Associazione Libera. Oltre ad un incontro su ‘Come fare impresa’ in base alla riforma della Legge Fornero, prevista anche una visita ai terreni confiscati alla mafia ed in gestione alla cooperativa ‘Beppe Montana’ a cura di don Claudio Magro.
 
La seconda iniziativa, dal 10 al 12 luglio, è intitolata ‘A servizio di tutti’. Tre sere presso il Centro Utopia di Augusta, per vivere un’esperienza sul senso del Servizio. Tre ambiti diversi per sperimentare in modo concreto le modalità di azione per attivare reti di solidarietà. Destinatari sono gli Operatori Caritas e gli Operatori Pastorali. Il primo giorno suor Alessandra Martin parlerà dei ‘Nuovi stili di vita’. Poi un momento del Centro di ascolto parrocchiale di Augusta su ‘Raccontarsi per raccordarsi’. Giovedì 11, ‘Oltre l’assistenzialismo’, Francesco Mangiafico parlerà del Progetto Policoro e delle diverse azioni che possono essere messe in atto come microcredito e cooperativismo, mentre il direttore della Caritas, Rodolfo Dierna, parlerà dell’esperienza della ‘Casa Sara e Abramo’. L’ultimo giorno, venerdì 12, sarà dedicato ad un incontro con i fratelli carcerati. Il racconto di un volontario Caritas, Guido Amara; il ‘Carcere aperto’ e le diverse esperienze lavorative con riferimento al Centro Ascolto e Centro Caritas al carcere di Brucoli. Si concluderà con lo spettacolo ‘Mio fratello carcerato’ della Casa di reclusione di Brucoli ed una Festa insieme per solidalizzare con i carcerati a cura della Caritas cittadina di Augusta
 
 
condividi su

SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LACRIMAZIONE DI MARIA A SIRACUSA

Cardinali e vescovi provenienti da tutti i Continenti (ad eccezione dell’Oceania) per ricordare e rappresentare l’universalità del linguaggio delle lacrime. “Il pianto di Maria è collirio della memoria per purificare gli occhi”. Così don Luca Saraceno, rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, presenta il sessantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Un anno intenso che si concluderà nei giorni dei festeggiamenti, dal 29 agosto al 1 settembre, per ricordare quell’evento prodigioso del 1953: per quattro giorni lacrime umane comparvero su un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria, capezzale della camera di letto nell’umile abitazione dei coniugi Iannuso.
Nel dettaglio il primo giorno, 29 agosto, sarà presente a Siracusa, S.E. Card. Dario Castrillon Hoyos, presidente emerito della Pontificia commissione “Ecclesia Dei” (Medellin, Colombia, America); il 30 agosto, presiederà la solenne celebrazione S.E. card. Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum (Ourous, Guinea, Africa); il 31 agosto, S.E. mons. Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli (Hong Kong, Cina, Asia). Infine l’ultimo giorno sarà a Siracusa, S.E. card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Città del Vaticano (Romano Canavese, To, Italia, Europa).
“Vivremo la parte conclusiva di un intero anno – ha continuato don Saraceno – . Abbiamo accolto migliaia di pellegrini nei diversi momenti che abbiamo organizzato. La Lacrimazione è un evento che ha coinvolto l’intera città, appartiene a tutti noi”. “E’ vero – ha ribadito il sindaco Giancarlo Garozzo -. Da siracusano sento la vicinanza perché è una storia che ci appartiene. Come amministrazione comunale siamo vicini al Santuario e sentiamo il dovere di trovare tutte le soluzioni per accogliere nel migliore dei modi i pellegrini che arrivano in città. Sappiamo che non ci sono gli adeguati servizi ma da cattolico do il mio pieno sostegno per le diverse attività”.
Intenso il programma delle attività collaterali alle celebrazioni spiegate da Irene Pisano del Santuario. Sabato 24 agosto, alle ore 21.00, fiaccolata per le vie della città “Maria incontra Siracusa” da Piazza Duomo al Santuario. Interverrà Orazio Coclite, giornalista di Radio Vaticana. Domenica 25 recital con Carlo Muratori e Claudia Koll. “Uno spettacolo in anteprima nazionale – ha sottolineato Muratori -, dedicato alla Madonna”. Mercoledì 28, in Basilica, tradizionale veglia mariana notturna animata dai gruppi del Santuario. Durante la Veglia di preghiera sarà inaugurata e benedetta in Cripta la teca progettata e realizzata per la stabile custodia del prezioso Reliquiario delle lacrime di Maria. Giovedì 29 agosto, pedalata dal sagrato della cripta. Ancora una volta Francesco Firullo vestirà i panni di Angelo Iannuso ed in bicicletta si rivivranno quei momenti di gioia e confusione del 1953.
 
 
condividi su

ANNIVERSARIO DELLA LACRIMAZIONE DI MARIA A SIRACUSA

Sarà il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Città del Vaticano, a chiudere le celebrazioni per il Sessantesimo Anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa (29 agosto – 1 settembre 2013). Un evento unico per la Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime e per l’intera città di Siracusa.

Il 1 settembre del 2012, l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha dato il via all’anno che celebra il Sessantesimo Anniversario e migliaia sono stati i pellegrini che da quel giorno si sono recati nel tempio mariano davanti al quadretto del Cuore Immacolato di Maria che nel 1953 pianse lacrime umane. Si sono quasi conclusi i pellegrinaggi di tutte le Diocesi di Sicilia che ogni 29 del mese, a turno, sono arrivati a Siracusa per pregare la Madonnina. Tra luglio e agosto, a conclusione dell’Anno, sono attesi fedeli provenienti da tutto il mondo. Tante le iniziative di accoglienza organizzate dalla comunità del Santuario.

“Fratelli e sorelle – ha scritto l’Arcivescovo, Mons. Pappalardo, nel suo tradizionale messaggio -, siamo ormai giunti alla conclusione di questo intenso anno di grazia, il 60° dall’evento della lacrimazione di Maria a Siracusa: abbiamo insieme vissuto ore di preghiera, con le diverse celebrazioni e veglie mariane; momenti di riflessione, con il Convegno di Mariologia e le Domeniche della Consolazione; esperienze di accoglienza, di accompagnamento e di annuncio del messaggio delle lacrime di Maria per i diversi pellegrini che, insieme ai molti pastori e Vescovi delle diocesi di Sicilia, si sono susseguiti e recati nel nostro Santuario ogni giorno 29 del mese; missioni con il Reliquiario delle lacrime di Maria nelle diverse comunità parrocchiali e cittadine che ne hanno fatto richiesta. Maria piange tenendo il suo cuore in mano e le sue lacrime, che da esso nascono e ad esso conducono, ci indicano la presenza del Dio-con-noi e ci spingono ad alzare lo sguardo verso il Regno che silenziosamente ci viene incontro e discretamente continua a crescere nei solchi delle nostre comunità”.

E giovedì prossimo, 4 luglio, alle ore 20.30, nel salone “Giovanni Paolo II”, sarà presentato il programma del 60 Anniversario. Saranno presenti il rettore del Santuario, don Luca Saraceno, e il neo sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Il programma sarà illustrato alla comunità del Santuario e ai fedeli che vorranno intervenire. L’incontro è aperto anche ai giornalisti, anche se una conferenza stampa sarà indetta nei prossimi giorni.

 
condividi su

“LA NOSTRA FEDE DIVENTI VISIBILE NELL’AZIONE CONCRETA DELLA SOLIDARIETA'”

‘La processione eucaristica non è solo un atto di fede, ma anche di carità. La nostra fede diventi visibile nell’azione concreta della solidarietà. Impegniamoci perciò a portare gioia dove c’è tristezza, cibo dove c’è indigenza, conforto dove c’è solitudine, speranza dove c’è disperazione’. Con queste parole l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, ha concluso la processione della solennità del Corpus Domini, uno dei momenti significativi di vita ecclesiale. Dopo la celebrazione presieduta dall’arcivescovo nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, la processione eucaristica dal Santuario è arrivata al piazzale del Pantheon. ‘La processione – ha detto l’arcivescovo – è occasione per manifestare pubblicamente la nostra fede nel Signore Gesù e la certezza della sua reale presenza tra noi nel segno del Pane eucaristico. Non abbiamo portato un oggetto sacro, né una reliquia; la fede della Chiesa ci dice che in quel Pane, consacrato dallo Spirito di Dio, è la Persona stessa di Gesù che è presente con noi. L’Eucarestia è lo stesso Gesù che, passando per le strade della Palestina, ha guarito gli ammalati, ha risuscitato i morti, ha sfamato la folla, ha dato speranza a tutti. Egli, stasera, si è fatto pellegrino con noi per le strade della nostra città di Siracusa ed anche a noi rivolge ora il suo sguardo di misericordia e ci dice parole di speranza’.
L’arcivescovo ha riportato subito all’attualità: ‘Nel nostro tempo in cui la povertà e, ancor peggio, la rabbia stanno diventando cronaca quotidiana con effetti deleteri fino a generare nell’animo di tanti uomini sfiducia e disperazione – in taluni casi, anche il suicidio – bisogna guardare con maggiore fiducia al Signore, che può cambiare ogni situazione difficile in luogo di salvezza. Tocca a chi crede in Gesù – a noi, carissimi fratelli e sorelle – trasformare in preghiera queste situazioni tristi; in una preghiera insistente, pressante, che in certo senso si fa carico del peso delle sofferenze altrui ed ottiene da Dio quanto chiede. Oggi, Gesù chiede a noi di essere creativi nel bene, di raggiungere tutti con la solidarietà del suo amore, impegnandoci personalmente senza delegare altri, senza puntare il dito contro alcuno, ma assumendoci ciascuno il peso degli altri. Il Santo Padre Papa Francesco, giovedì scorso, ha ricordato ‘che nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è ‘solidarietà’, saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto’ (Omelia alla Messa del Corpus Domini). Nel nome dii Gesù dobbiamo portare il suo sollievo mettendo a disposizione del Signore i pochi pani e pesci che abbiamo, certi che Lui li moltiplicherà. Questo è il significato più vero della processione eucaristica: passando lungo le strade della nostra storia, segnate come sono da tante croci, dobbiamo sentirci stimolati a piantare nel cuore di ogni uomo la speranza della Presenza viva e vera di Gesù’.
condividi su

ORDINAZIONE PRESBITERALE IN SANTUARIO

Due nuovi presbiteri in Diocesi. Nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha ordinato presbiteri i diaconi Andrea Gallitto e Lorenzo Russo. Mons. Pappalardo, nel corso della sua omelia, ha voluto citare le parole di Papa Francesco ed ha invitato ad imitare gli esempi di ‘sacerdoti santi’ come don Pino Puglisi. ‘Il Signore Gesù vi invia – ha detto mons. Pappalardo rivolgendosi ad Andrea e Lorenzo -, quali ‘suoi ambasciatori’ e ‘suoi collaboratori’ a continuarne la missione di salvezza. La vostra vita, carissimi Andrea e Lorenzo, è segnata ed orientata dall’esercizio del ministero; cosicché adempiendo bene questo, realizzerete la vostra vocazione e raggiungerete la perfezione cristiana. Il Concilio Vaticano II vi ha dedicato uno specifico documento, il Decreto sul ministero e la vita dei Presbiteri, che, ritengo, conservi ancora la sua attualità. Mi piace affidare alla vostra riflessione un pensiero che il Santo Padre Francesco ha proposto a noi Vescovi italiani, la settimana scorsa, in occasione della professione di fede, che abbiamo fatto all’altare della Confessione in san Pietro. Diceva il Papa: «essere Pastori significa credere ogni giorno nella grazia e nella forza che ci viene dal Signore, nonostante la nostra debolezza, e assumere fino in fondo la responsabilità di camminare innanzi al gregge (‘). Essere Pastori vuol dire anche disporsi a camminare in mezzo e dietro al gregge: capaci di ascoltare il silenzioso racconto di chi soffre e di sostenere il passo di chi teme di non farcela; attenti a rialzare, a rassicurare e a infondere speranza». In queste parole mi sembra ci sia un vero programma di vita e di stile sacerdotale: punto forza del nostro ministero pastorale – ci ricorda il Papa – è unicamente la grazia del Signore, nonostante le nostre debolezze; decisivo, poi, perché discriminante tra la figura del pastore e del funzionario, è l’atteggiamento di assumere responsabilmente, fino al dono della propria vita, la cura pastorale del gregge; inoltre, lo stile del pastore è quello della prossimità al gregge, della capacità di ascolto, della condivisione, della misericordia’ al fine di ‘sostenere, rialzare, rassicurare, infondere speranza’. Carissimi, vi auguriamo con tutto il cuore di essere pastori solleciti e premurosi del gregge di Cristo. Imitate gli esempi dei Sacerdoti Santi: di padre Pino Puglisi, sacerdote palermitano, dichiarato Beato la settimana scorsa, fedele e generoso nel suo servizio. Vi aiuti la Beata Vergine Maria, che oggi veneriamo nel mistero della Visitazione, a vivere il vostro ministero sacerdotale con la stessa carità premurosa che Ella mostrò ad Elisabetta, sua parente. Il suo Cuore Immacolato e il suo volto irrigato di lacrime, che contempliamo in questo Santuario, sciolgano i vostri cuori e li aprano alla autentica carità pastorale”.
Andrea Gallitto, 30 anni, proviene dalla parrocchia S. Tecla in Carlentini ed esercita il suo ministero presso la parrocchia S. Martino in Siracusa. Lorenzo Russo, anche lui trentenne, proviene dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, ed esercita il suo ministero presso la Cattedrale di Siracusa.
Lorenzo Russo presiederà la sua prima Messa sabato 1 giugno alle ore 19.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime in Siracusa, e Andrea Gallitto sabato 8 giugno alle ore 19.00 nella parrocchia S. Tecla in Carlentini.
condividi su

DOMENICA SI CELEBRA IL CORPUS DOMINI

Si celebra domenica 2 giugno la solennità del Corpus Domini, uno dei momenti significativi di vita ecclesiale. L’Ufficio liturgico diocesano ha invitato la comunità a incontrarsi per l’unica celebrazione eucaristica pomeridiana. La celebrazione presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo avrà luogo alle ore 19.00 presso la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime
Al termine della celebrazione, la processione eucaristica muoverà dal Santuario per giungere al piazzale del Pantheon dove si concluderà con la riflessione guidata dall’Arcivescovo e la benedizione eucaristica. Lungo il percorso ci saranno le meditazioni curate dalla Comunità del Seminario.
 
In quest’anno della fede tale momento diventa anche un’occasione per rendere pubblica testimonianza nel mistero eucaristico.
condividi su

ORDINAZIONE DOMANI IN SANTUARIO

Venerdì 31 maggio, festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, alle ore 19.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ordinerà presbiteri i diaconi Andrea Gallitto e Lorenzo Russo. Andrea Gallitto, 30 anni, proviene dalla parrocchia S. Tecla in Carlentini ed esercita il suo ministero presso la parrocchia S. Martino in Siracusa. Lorenzo Russo, anche lui trentenne, proviene dalla Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, ed esercita il suo ministero presso la Cattedrale di Siracusa. Entrambi hanno completato gli studi teologici presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania, don Andrea lo scorso ottobre e don Lorenzo a febbraio. Hanno condiviso le tappe più importanti del loro cammino: l’ingresso nella comunità del propedeutico l’1 ottobre 2006 e poi l’anno successivo in Seminario, l’ammissione tra i candidati all’ordine sacro, il conferimento dei ministeri del lettorato e dell’accolitato, e l’ordinazione diaconale lo scorso ottobre.
Lorenzo Russo presiederà la sua prima Messa sabato 1 giugno alle ore 19.00 nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime in Siracusa, e Andrea Gallitto sabato 8 giugno alle ore 19.00 nella parrocchia S. Tecla in Carlentini.
condividi su

GIOCHI SENZA BARRIERE AL SANT’ANGELA MERICI

Ultimo giorno per la manifestazione “Giochi senza barriere” all’Istituto psicopedagogico Sant’Angela Merici. Oggi la fase conclusiva e la premiazione delle squadre vincitrici (vedi programma allegato). “E’ un modo per far conoscere il mondo della disabilità, che non deve restare chiuso dentro una catacomba, ma aprirsi e relazionarsi”. Nella parole del presidente della Fondazione Sant’Angela Merici, mons. Giovanni Accolla, il significato della tre giorni che si svolge tra la palestra e lo spazio antistante, all’Istituto in via Meli alla Pizzuta a Siracusa.
‘Apriamo la struttura al territorio per far conoscere alla cittadinanza il mondo della disabilità – ha continuato mons. Accolla -. Un mondo, che non deve essere emarginato, dove si tengono relazioni virtuose nei confronti di altri soggetti alla pari per dignità e capacità espressive, che nulla hanno da invidiare ai normodotati. Si gioca per vincere e vince chi è capace di relazionarsi con gli altri. Un’esperienza gioiosa di vita del loro confronto agonistico. Il recupero della persona nell’attività riabilitativa non può essere a compartimenti stagni: fisiatria, neurologia, psichiatria sono sempre in forte sinergia nel senso che è una riabilitazione globale della persona che deve avere piena dignità. I soggetti emarginati non devono esistere. Grazie a chi ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa: ho visto un generoso impegno ed una entusiasmante preparazione. Ci proponiamo il prossimo anno di allargare questa tipo di offerta non solo ai partecipanti degli altri centri di riabilitazione ma anche alle scuole, con la presenza di normodotati”.
Cinque squadre che si sfidano in tantissimi giochi: ‘Puzzle staffetta’, ‘Passa la palla sopra la testa’, ‘Palline di carta’, ‘Passa il birillo’, ‘Corsa dei Tre piedi’, ‘Partita a calcetto in maschera’, ‘Tiro con la fune’, ‘Piramide di cartone’, ‘Corsa dei mattoni’, ‘Il Millepiedi’.
“Noi riteniamo che non ci dovrebbero essere barriere, non solo di tipo architettonico ma anche psicologico – ha detto il dottor Franco Scirpo -. Anni fa l’istituto era in aperta campagna: ormai la città si è allargata e l’istituto è stato integrato. E la stessa idea per le persone che vivono in istituto: devono far parte della città. In questa prima edizione abbiamo inserito cinque squadre: Associazione Padre Pio di Floridia, Associazione diversamente abili, Afadipsi (associazione familiari disabili psichici) presente con una rappresentativa del centro di salute mentale, e poi due squadre del Sant’Angela Merici. Dieci partecipanti per squadra, tra pazienti e operatori o familiari. Quest’anno abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni per limiti logistici e sono un centinaio le persone che partecipano. Il prossimo anno raddoppieremo gli sforzi per dare la possibilità a tutti di partecipare’.
condividi su

PAPA FRANCESCO INCONTRA I VESCOVI SICILIANI

In Sicilia, la Chiesa deve «dare una testimonianza più chiara e più evangelica». Così Papa Francesco in Vaticano nell’incontro con i vescovi della Conferenza episcopale della Sicilia, in visita ”ad Limina”. L’arcivescovo di Siracusa, monsignor Salvatore Pappalardo, intervistato dalla Radio Vaticana, ha parlato anche di presenza criminale e mafiosa nell’Isola e la necessità di fare crescere una cultura della legalità. 
In Sicilia, ha detto l’arcivescovo di Siracusa a Papa Francesco, «c’è un’attenzione per la Chiesa che non possiamo nascondere». La Chiesa – è stato il senso dell’invito del Papa – deve incoraggiare il tanto di buono che emerge, in un contesto difficile come quello della società siciliana. Dai vescovi siciliani, la foto di una Sicilia «più reale, più obiettiva». Al Papa, ha detto l’arcivescovo di Siracusa, «abbiamo raccontato delle difficoltà economiche, che molte famiglie trovano difficoltà serie e obiettive, e che ritardano anche, per molti, la formazione della famiglia». «Il Papa – ha raccontato Pappalardo – ci ha ascoltato con attenzione. E ci ha raccomandato di stare molto vicini alla nostra gente. Ha anche ripetuto una frase significativa per un pastore: “Abbiate l’odore delle vostre pecore».
 
l’intervista integrale di Radio Vaticana a mons. Pappalardo
 
 
condividi su