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MONS. PAPPALARDO SULL’ELEZIONE DI PAPA FRANCESCO

L’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha assistito in Arcivescovado all’elezione del cardinale Giorgio Mario Bergoglio a Successore di Pietro, alla fumata bianca e al saluto di Papa Francesco. Poi si è riunito in preghiera insieme ai seminaristi per il Santo Padre. 
‘Ringraziamo il Signore che ha guidato il Conclave – ha detto Mons. Pappalardo -. Ripongo tutta la mia fiducia e speranza in un uomo che ha chiesto la benedizione del popolo. Mi sono piaciute moltissimo le Sue parole. Ritengo abbia consegnato un messaggio chiaro al mondo: ha sottolineato in maniera evidente il suo ruolo di Vescovo di Roma. La Chiesa di Roma presiede nella carità. Ed ha voluto accanto a se’ il suo vicario. È un messaggio di comunione. Sono convinto che lo Spirito Santo guida le scelte in questo senso e ci consegna il Papa che in questo momento storico era necessario alla nostra Chiesa ed a questo tempo. Le Sue parole sono state chiare. E poi anche il nome che ha scelto, Francesco, dice molto: semplicità e povertà. Ed ho notato anche la croce che aveva al petto. È un uomo che si presenta nella verità, io sono entusiasta. Ha pregato ed ha parlato di evangelizzazione. È un nuovo modo di gestire l’Ufficio di Successore di Pietro. Sono contento anche per l’Argentina. Domani ci ha detto andrà a pregare la Madonna, forse lo farà a Santa Maria Maggiore. Ed anche noi da Siracusa lo accompagniamo nella preghiera”. 

LA CONSOLAZIONE DI DIO PER IL MONDO DEL LAVORO

Avrà luogo sabato 9 marzo, alle ore 20.00, la Via Crucis del Lavoratore, l’iniziativa organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato, dedicata a tutti ilavoratori che in questo particolare momento storico cercano la Consolazione.
La Via Crucis, che quest’anno è stata inserita nell’ambito delle celebrazioni peril Sessantesimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa, partirà da piazza Santa Lucia e raggiungerà il  Santuario della Madonna delle Lacrime.
Durante il percorso, la lettura delle stazioni, la preghiera, le riflessioni e letestimonianze del mondo del lavoro. “Dalla Fede alla Consolazione” il tema della Via Crucis che sarà guidata dal rettore del Santuario, don Luca Saraceno, e dal direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, don Angelo Saraceno.
L’anno scorso la Via Crucis del Lavoratore si è tenuta a Priolo Gargallo, con un percorso tra le vie cittadine, e sullo sfondo il dramma del lavoro nella zona industriale siracusana.

Ma la Via Crucis di sabato sera sarà il primo dei momenti del Grande Raduno Regionale ai piedi di Maria, che si inserisce nell’ambito della quarta Domenica della Consolazione che il Santuario della Madonna delle Lacrime ha voluto dedicare al mondo del lavoro per questo fine settimana. In collaborazione con l’Ufficio regionale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la Pace e la salvaguardia del creato della Conferenza Episcopale Siciliana, domenica 10, alle ore 9,30 , al Centro Convegni del Santuario interverrà p. Felice Scalia, gesuita e teologo dell’Istituto Ignatianum di Messina.
Seguiranno delle testimonianze dell’economia di comunione e dei beni confiscati alla mafia.
Alle ore 11.00 sarà proiettato il video della Lacrimazione che sarà accompagnato da una riflessione su “Le lacrime di Maria e la consolazione di Dio” a cura del rettore del Santuario, don Luca Saraceno.
Alle ore 12.00, celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Vincenzo Manzella, delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per le problematiche sociali, del lavoro, della giustizia e della pace, con l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo.

 

NOMINATO UN AMMINISTRATORE PARROCCHIALE AD AUGUSTA

L’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha nominato oggi Mons. Sebastiano Amenta amministratore parrocchiale della Chiesa Madre di Augusta. Mons. Amenta si occuperà della vita ordinaria della parrocchia, delle altre rettorie della città, e delle celebrazioni pasquali. Si tratta di una figura che provvisoriamente sostituisce il parroco nelle sue funzioni. La nomina si e’ resa necessaria dopo l’arresto dell’arciprete di Augusta, don Gaetano Incardona. L’Arcivescovo ha voluto nominare mons. Amenta per fare in modo che i fedeli abbiano una guida spirituale in questo particolare momento dell’anno.

L’ARCIVESCOVO PAPPALARDO SU ARRESTO PADRE INCARDONA

In merito all’arresto dell’arciprete di Augusta, don Gaetano Incardona, l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Informato dell’arresto di padre Incardona, sono rimasto sorpreso perche’ ho avuto modo di conoscere in questi anni l’arciprete e la sua opera pastorale nel territorio di Augusta. Lo accompagno nella preghiera, e sono fiducioso del lavoro della magistratura che chiarira’ eventuali responsabilita’”.

LE DOMENICHE DELLA CONSOLAZIONE. UNA RISPOSTA TANGIBILE AL PIANTO DI MARIA

E’ stata dedicato ai gruppi di auto mutuo aiuto il terzo appuntamento delle Domeniche della Consolazione al Santuario della Madonna delle lacrime. Una due giorni, alla presenza del rettore Don Luca Saraceno e di don Luigi Corciulo, ricca di confronti, una fiaccolata in memoria dei congiunti scomparsi, e l’incontro con l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. “Parlare di sofferenza non è mai facile – ha detto monsignor Montenegro -. Il rischio e la superficialità nell’affrontare un simile tema, il rischio e il moralismo, cioè battere la mano sulla spalla, il rischio è dire cose belle ma vuote. Io non sono in grado di darvi ciò che attendete: tutti voi siete passati attraverso la strada della sofferenza, ma ogni sofferenza è unica, ha un volto proprio e un nome proprio. Il Signore è l’unico che può dare senso vero al dolore. Il dolore fisico o morale, è un vuoto che si crea. E una domanda rimbalza nel cuore: perché? Se il vostro cuore è pieno d’amore anche voi siete portatori di amore. Voi siete chiamati a dare carezze, dovete continuare a essere padri e madri. La sofferenza diventa vocazione ad amare. L’unico modo è il dono di sé e continuare ad amare per non insabbiarsi nella sofferenza”. Le intenzioni dei genitori sono state poste ai piedi dell’altare.

L’ARCIVESCOVO PAPPALARDO SU PAPA BENEDETTO XVI

‘La decisione di Papa Benedetto XVI non mi meraviglia. La chiarezza, la lucidità mentale ed il senso di servizio alla Chiesa sono caratteristiche del nostro Pontefice. E’ una scelta indubbiamente coraggiosa’. Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, dopo aver appreso la notizia delle dimissioni del Papa Benedetto XVI che lascerà il pontificato dal prossimo 28 febbraio. Un annuncio dato dallo stesso Pontefice, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.
Il pastore della Chiesa siracusana si trovava in Visita Pastorale a Lentini. ‘Mi trovavo in Visita in ospedale quando mi hanno comunicato la
notizia. Come servitore della Chiesa, Benedetto XVI ha capito che in questo momento non poteva servirla al meglio delle sue forze. E’ una
decisione lineare nel suo modo di concepire il servizio alla Chiesa in umiltà. Una decisione propria di Benedetto XVI, del suo modo di pensare e servire la Chiesa con la lucidità che lo ha sempre contraddistinto’.

LA RELIQUIA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II A SIRACUSA

Migliaia i fedeli provenienti da tutta la Sicilia che hanno affollato il Santuario della Madonna delle Lacrime per la presenza della reliquia del Beato Papa Giovanni Paolo II.
Il reliquiario, che contiene l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte, riprende la scena dei funerali dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto.
Improvvisamente un forte vento sul sagrato di san Pietro prima cominciò a sfogliare poi a chiudere il Libro come se chiudesse una tappa della evangelizzazione del grande Pontefice. Quel Vangelo ora è riaperto per dire che la testimonianza del Vangelo, che Giovanni Paolo II ha incarnato, continua a parlare al cuore degli uomini.
Soprattutto siracusani, ma non solo, hanno affollato il tempio mariano durante tutte le celebrazioni ed i momenti di preghiera. Quindicimila sono state le immaginette distribuite.
‘Giovanni Paolo II – ha detto il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno – ci riconsegna il Santuario: è venuto da pellegrino per ricordarci l’importanza di quel tesoro immenso che è la Madonnina delle Lacrime’.
Alla Balza di Acradina, dove il Pontefice parlò ai giovani, l’accoglienza della reliquia. Poi, in Santuario, una serie di proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre1994, e tantissimi momenti di preghiera e di riflessione.
‘La risposta della gente – ha continuato don Luca – è stata affettuosa per una persona che sentono a loro molto vicina, segno che Papa Giovanni Paolo II resta un punto di riferimento nonostante non sia fisicamente più presente. E’ un legame profondo con una persona significativa e santa: il corpo diventa quasi un tramite, una porta di ingresso per toccare la santità. La reliquia testimonia la misericordia di Dio’.
Grande rispetto, nei tre giorni, del luogo e della reliquia: migliaia di persone che hanno atteso, hanno pregato, con profondo senso di raccoglimento in processione in un silenzio solenne. Per l’ultima celebrazione, il rettore don Luca Saraceno ha indossato i paramenti utilizzati dal Santo Padre per la dedicazione del Santuario nel novembre 1994.
Giovanni Paolo II era già venuto pellegrino a Siracusa trent’anni prima, nel 1964, quando era stato appena nominato arcivescovo di Cracovia. Un legame profondo tra il Beato e la Madonnina, tanto che quando il Papa era stato ricoverato in ospedale aveva richiesto la presenza del Reliquiario della Madonnina.

LA RELIQUIA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II A SIRACUSA

E’ tutto pronto per accogliere la Reliquia del Beato Giovanni Paolo II. La preziosa reliquia, dove è incastonata l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, sarà nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime da venerdì 24 a domenica 27.
Il programma prevede alle ore 17, l’accoglienza della Reliquia presso la Balza di Akradina e poi la processione verso il Santuario.
Alle 18,30, celebrazione Eucaristica e alle ore 20,00 presentazione e proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre 1994. Alle ore 21, Veglia di preghiera a cura degli Uffici Pastorale Familiare e Giovanile

Il reliquiario contiene l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo, prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte. Lo scultore trevigiano Carlo Balljana – has piegato il Cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Karol Wojtyla -, ha realizzato il reliquiario dopo aver partecipato ai funerali del Santo Padre. Il reliquiario riprende la scena dei funerali dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto. Improvvisamente un forte vento sul sagrato di san Pietro prima cominciò a sfogliare poi a chiudere il Libro come se chiudesse una tappa della evangelizzazione del grande Pontefice. Quel Vangelo ora è riaperto per dire che la testimonianza del Vangelo, che Giovanni Paolo II ha incarnato, continua a parlare al cuore degli uomini.
“Il ritorno delle sue reliquie a Siracusa, nella città che lui ebbe a definire come uno ‘speciale santuario della commozione’ – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime -, è scelta voluta per declinare la dimensione spirituale della consolazione attraverso la presenza tangibile di un appassionato e infaticabile Pastore che ha fatto della consolazione il respiro del suo ministero e, oggi, un’indicazione per la via alla santità”.

PROGRAMMA
venerdì 25 gennaio 2013
ore 17,00 – Accoglienza della Reliquia presso la Balza di Akradina e processione verso il Santuario
ore 18,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 20,00 – Presentazione e proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre 1994

ore 21,00 – Veglia di preghiera per tutti a cura degli Uffici Pastorale Familiare e Giovanile

sabato 26 gennaio 2013
ore 7,15 – Celebrazione delle Lodi
ore 7,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 8,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,30-13,00 – Visita gruppi di studenti
ore 16,00-17,30 – Visita gruppi bambini di catechismo
ore 17,45 – Pellegrinaggio e preghiera del Rosario da via degli Orti con la Reliquia
ore 18,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 21,00 – ‘Il Rosario della Luce’ pregato in forma d’arte con le meditazioni del Beato Giovanni Paolo II

domenica 27 gennaio 2013
ore 7,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 9,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 11,30 – Rosario e Supplica alla Madonna delle Lacrime
ore 12,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 17,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 19,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 20,00 – Partenza della Reliquia dal Santuario e saluto

Le Messe saranno celebrate tutte in Basilica.
Il Santuario resterà aperto in quei giorni dalle ore 6,30 sino alle ore 24,00. Il Museo della Lacrimazione, dove è esposto il Memoriale del Beato Giovanni Paolo II, resterà aperto con ingresso gratuito.

DOMENICHE DELLA CONSOLAZIONE

Avrà luogo sabato 19 e domenica 20 il secondo fine settimana dedicato dal Santuario della Madonna delle Lacrime alle ‘Domeniche della Consolazione’.
Nell’anno pastorale 2012-2013 che Papa Benedetto XVI ha dedicato alla fede, la comunità del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa ricorda il 60° anniversario dell’evento della lacrimazione di Maria.
 ‘Desideriamo – ha detto il rettore del Santuario don Luca Saraceno – voler vivere così la fede nel Signore Gesù Crocifisso e Risorto: testimoniando con gioia la nostra appartenenza a Lui, ricordando un evento di grazia che continua ancora oggi a parlare e consolando coloro che ancora oggi sono nel pianto.
Le lacrime della Vergine Maria sono lacrime di speranza per la consolazione per il mondo. Desideriamo rivolgerci ad alcune ‘categorie’ di uomini e donne verso i quali indirizzare un messaggio di consolante speranza e anche per i quali crediamo sono rivolte le lacrime di Maria”.

2a Domenica della Consolazione: “ex tossicodipendenti”

Programma
Sabato 19
ore 9,30-12,30 – In Basilica incontro-dibattito con gli studenti degli Istituti Superiori di Siracusa: «Sono lacrime di dolore per la gioventù
insidiata dalla civiltà dei consumi e spesso disorientata» (Beato Giovanni Paolo II).
Video della Lacrimazione e testimonianze di donne e di uomini salvati dal fenomeno della tossicodipendenza.
Dopo un’introduzione del rettore, don Luca Saraceno, interverranno don Salvatore Arnone e Guglielmo Puzzo, coordinatore regionale delle Comunità Incontro di don Piero Gelmini.

Domenica 20
ore 10,00 – Nel Salone Giovanni Paolo II riflessione dal titolo «Lacrime e consolazione», a cura di Sua Ecc.za Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Aquila. Saranno anche presenti coloro che hanno concluso il percorso di vita nelle Comunità Incontro della Sicilia e del Sud Calabria.
ore 12,00 – In Basilica Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Mons. Giovanni D’Ercole.

L’iniziativa ha il patrocinio gratuito della Regione Siciliana. Sarà presente domenica in Santuario, in rappresenza del presidente della Regione Rosario Crocetta, la dott.ssa Marina La Farina, Capo di gabinetto vicario.

 

I DATI DELLA CARITAS DIOCESANA E LE PROSPETTIVE PER IL 2013

“Vogliamo dire grazie a tutti coloro i quali si sono impegnati in maniera volontaria a favore degli altri, cercando di alleviare se possibile i loro disagi”. Antonello Ferrara, Responsabile Osservatorio della Caritas diocesana, al termine del periodo liturgico del Natale traccia un bilancio positivo dei tanti siracusani che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo verso gli ultimi. “E’ emerso – spiega Ferrara – un aspetto di forte solidarietà in questo Natale, dove le persone si sono sentite responsabili per gli altri, un rinnovato senso di fraternità che andava al di la del colore della pelle, dello status sociale, delle religioni. Un segno di ‘responsabilità siracusana’ che ha viaggiato per il mondo, arrivando fino nel lontano Madagascar attraverso il viaggio del nostro Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo. Sono state decine le email inviate da mamme, cittadini, persone che chiedevano di avere una indicazione per dove portare il proprio segno per rendere migliore il Natale di chi è in difficoltà. Particolare attenzione è emersa a favore dei bambini con la richiesta di portare giocattoli. Sono state più di 50 le iniziative di Parrocchie, associazioni, cittadini aggregati, commercianti, scuole di ogni ordine e grado nel territorio diocesano a favore di chi è in difficoltà. In questo caso l’aiuto è stato indirizzato a favore dei Centri di Ascolto per la distribuzione di alimenti, delle due mense presenti nella città di Siracusa (quella di Ortigia e quella del Pantheon), e della ‘Casa di Sara e Abramo’ per senza fissa dimora”.
Il responsabile dell’Osservatorio Caritas ha evidenziato anche un aspetto particolare: “Ci ha fatto particolarmente piacere l’attenzione di associazioni cattoliche e laiche che insieme hanno trovato modalità nuove, allegre e soprattutto significative per raccogliere fondi per queste realtà. Più di mille sono state le persone che si sono attivate all’interno delle varie iniziative tra parrocchie, associazioni e commercianti, raggiungendo buona parte del bisogno presente sul territorio. La nostra speranza è che tutta questa bellissima attenzione non si attivi solamente nel periodo di Natale, ma che con un’attenta azione di conoscenza dei bisogni dei poveri, si possa aiutare ogni giorno”.
L’analisi della Caritas diocesana purtroppo è drammatica. “Le emergenze che si stanno evidenziando sempre di più sono quelle della mancanza cronica di lavoro di soggetti adulti, con famiglie e figli. Questa è una gravissima emergenza che fa nascere a catena problemi come quelli dello sfratto, della mancanza di generi alimentari, la corrente elettrica che viene tagliata. Sono sempre di più in aumento le richieste di poter aiutare famiglie che rischiano di perdere la propria casa, che si sommano a chi ha perso già la casa e vive nei garage, con famiglie che sono costrette a separarsi per avere un minimo di decoro. Nonostante il grande aiuto e sostegno natalizio – ha concluso Ferrara -, la Caritas Diocesana non è in grado di rispondere a questa mole di richieste. Spiace soprattutto che i ‘servizi sociali’ dei diversi Comuni della provincia siano a volte visti come ‘un pericolo’ da queste famiglie, perché in essi vedono la possibilità che i minori siano tolti dall’affido dei genitori”.