Archivi della categoria: Primo piano

ASSEMBLEA PASTORALE DIOCESANA

Giovedì 9 gennaio, nell’anniversario della dedicazione della chiesa Cattedrale, alle ore 18.00 Assemblea Pastorale Diocesana. Don Pino Ruggieri, docente emerito dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania parlerà del Mistero della Chiesa nella “Sacrosanctum Concilium”, una delle quattro costituzioni conciliari emanate dal Concilio Vaticano II.
Alle ore 19.00 l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la solenne celebrazione eucaristica.

LE RELIQUIE DI SANTA LUCIA NEL CARCERE DI CAVADONNA

Un incontro di riflessione, uno scambio di auguri, ma anche un momento di profonda devozione. Visita nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa questa mattina da parte dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo.
Ai detenuti l’arcivescovo ha portato le reliquie di Santa Lucia. “Sono qui per augurare anche a voi l’annuncio del Signore – ha detto mons. Pappalardo – che viene a salvarci. Ma oggi sono qui con le reliquie della nostra martire Santa Lucia: a lei chiediamo protezione e conforto”.
Mons. Pappalardo, che era accompagnato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal componente della Deputazione avv. Pietro Romano, ha ringraziato tutti coloro i quali operano, nei diversi ruoli, all’interno del carcere.
Le reliquie sono state portate nei vari blocchi della casa circondariale da alcuni agenti di polizia penitenziaria e poi da due detenuti, Massimo e Alessandro.
Ad accogliere la delegazione guidata dal vescovo è stata la direttrice del carcere, Angela Lantieri, insieme alle educatrici, Felicia Cataldi e Elena Artale.
Quest’ultima è anche portatrice delle reliquie di Santa Lucia.
“Per noi è un’onore e un piacere – ha detto la dott.ssa Lantieri rivolgendosi all’arcivescovo – accogliere Lei e le reliquie di Santa Lucia. A pochi mesi dal mio insediamento qui a Cavadonna mi sembra questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno”. Il presidente Giuseppe Piccione ringraziando la direttrice Lantieri ha annunciato di voler ripetere ogni anno, nel periodo tra Natale e Capodanno, la visita delle reliquie ai detenuti.

AUGURI DI NATALE DELL’ARCIVESCOVO MONS. SALVATORE PAPPALARDO

‘Papa Francesco traduce il Vangelo, la lieta notizia, parlando della gioia. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo non può escludere nessuno. Quella gioia che l’angelo annunzia ai pastori. Dio, facendosi uomo, condivide la condizione anche di sofferenza e miseria dell’uomo. Dio che non è lontano da noi, ma condivide la nostra condizione.
Noi dobbiamo sapere imitare il Signore e quindi moltiplicare quei gesti che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà’.
L’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo invita a farsi illuminare dall’annuncio del Vangelo per superare le situazioni di sofferenza. Riprendendo le parole utilizzate dal Papa nell’Esortazione apostolica ‘Evangelii gaudium’, Mons. Pappalardo ha spiegato: ‘Il Santo Padre scrive: ‘La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con questa esortazione sempre nasce e rinasce la gioia’.
Tutte le situazioni di sofferenza possono essere trasformate. Ci lasciamo illuminare da queste espressioni per valutare le situazioni presenti che viviamo. L’ultimo atto di violenza riguarda il giovane ucciso il giorno dell’Ottava di Santa Lucia: una sofferenza provocata e che sofferenza anche nell’animo di chi ha compiuto il gesto di violenza’.
L’Arcivescovo ha parlato di disperazione, la stessa che ha portato nel nostro territorio migliaia di migranti.
‘Se facciamo un passo indietro, torniamo al fenomeno cui si è fatto fronte per accogliere i migranti. Siamo sotto il peso di una situazione di sofferenza, ma c’è la speranza di Dio che non ci lascia soli. Dio con noi è l’annunzio da trasmettere in questo nostro tempo segnato da tante sofferenze’. Poi rivolgendosi ai giornalisti ha detto: ‘Mi auguro che nel vostro servizio quotidiano mettiate in evidenza non solo le ragioni di sofferenza, ma anche quelle di speranza. Quando noi ci relazioniamo agli altri non dobbiamo avere atteggiamenti di superiorità ma metterci a livello degli altri, ascoltare, mettersi in dialogo. Dobbiamo sapere imitare il Signore che viene per la nostra salvezza e quindi moltiplicare quei gesti nella nostra vita che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà. Incontrando Cristo si ha la gioia del Vangelo. Cristo creduto nella fede, riconosciuto nel fratello bisognoso, testimoniato nel servizio’.
L’Arcivescovo, che domani sera parteciperà alla cena per i poveri nella chiesa del Carmine, ha lasciato la parola a don Marco Tarascio, segretario della Caritas diocesana, che ha fornito alcuni dati in merito alle nuove povertà. ‘La Diocesi interviene in tanti modi per cercare di porre un argine e partecipa anche al tavolo tecnico istituito dal Comune, ma non è semplice. Nel 2013 sono stati 539 gli utenti diretti che si sono rivolti al centro d’ascolto diocesano, anche se sono stati ben 1357 il numero complessivo, comprensivi dei rispettivi nuclei familiari, seguiti dal centro d’ascolto. Rispetto al 2012 c’è stato un aumento delle quasi 30% degli utenti diretti e del 20% degli utenti complessivi. Dei 539 utenti diretti, quasi 300 sono immigrati e 240 sono invece gli italiani. Rispetto al 2012 però mentre la percentuale di incremento di immigrati è del 13,7 %, quella degli immigrati addirittura del 56,1%. L’aumento del numero degli italiani è da considerarsi un fatto straordinario e sintomatico dell’acuirsi della situazione di crisi. Le problematiche riscontrate sulla base delle fasi di ascolto e di accompagnamento sono state di tipo reddituale il 98%, di tipo occupazionale – precarietà lavorativa il 90%, di tipo scolastico l’80%, di tipo familiare (separazioni, divorzi, solitudine) il 36%, di tipo abitativo il 27%. Le principali richieste inoltrate al centro d’ascolto sono state di beni di prima necessità il 97% (generi alimentari/farmaci), richieste di lavoro il 55%, richieste di contributi-sussidi economici il 42%, richieste di orientamento e consulenze il 35%. La Caritas diocesana è scesa in campo somministrando oltre 3500 interventi’.
 
Nel corso dell’incontro, presente il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Santo Gallo, è intervenuto il direttore dell’Ufficio della Pastorale scolastica, don Giuseppe Lombardo, che ha parlato di ‘problema culturale’ e della necessità di ‘una maggiore attenzione ai minori. La nostra città ha il primato di dispersione scolastica, siamo più indietro di tutti nell’educazione, dobbiamo intervenire’.
Quindi Aldo Mantineo, segretario provinciale dell’Assostampa, ha voluto sintetizzare l’anno appena trascorso in una parola: ‘Forse quella parola che maggiormente caratterizza quest’anno appena trascorso è ‘bisogno’, alimentare e culturale.
Forse è necessaria maggiore capacità di ascolto nella quotidianità’ e il presidente provinciale dell’Ucsi, Salvatore Di Salvo, gli ha fatto eco evidenziando le ‘parole spesso spese per cose futili, tralasciando le vere emergenze’.
Mantineo e Di Salvo hanno quindi rinnovato all’Arcivescovo il ringraziamento per l’azione caritatevole quotidiana, omaggiandolo con la forma di un pane in segno del gesto di carità che Assostampa e Ucsi hanno fatto nei confronti della ‘Casa Sara e Abramo’, la struttura della Diocesi che accoglie ogni sera venticinque senzatetto. 
Quel gesto concreto di cui oggi c’è maggiormente bisogno.

FESTA DI SANTA LUCIA

Ottava di Santa Lucia. Alle 10.30 solenne celebrazione nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro che sarà presieduta da mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa. Alle ore 16.00 è prevista l’uscita del simulacro e delle reliquie che in processione sarà portate in Cattedrale. Come tradizione, durante il percorso sono previste le due fermate al Santuario della Madonna delle Lacrime e all’ospedale Umberto I. Ricordando il terremoto del 13 dicembre per un breve tratto i vigili del fuoco si sostituiranno ai berretti verdi per portare a spalla il simulacro. Sul ponte umbertino verrà eseguito lo spettacolo pirotecnico. La processione sarà accompagnata dalla banda musicale ‘Città di Siracusa’ e dalla banda musicale del XIV istituto comprensivo ‘Wojtyla’ di Siracusa.

FESTA DI SANTA LUCIA

“Questa città ha una profonda devozione verso la patrona Santa Lucia. E tantissimi siracusani stanno riscoprendo quel desiderio di pregare la Santa, di accompagnarla in processione, di renderle omaggio. Sto seguendo tutte le varie fasi della festa, e quello che ancora adesso mi colpisce, è la commozione di tanti volti, la gioia di migliaia di occhi”. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avvocato Giuseppe Piccione, prepara già le novità della festa del patrocinio di maggio e poi il programma della festa del prossimo anno.
La festa di Santa Lucia diventa più coinvolgente anche nei cosiddetti eventi collaterali. Ma è la festa, vissuta senza clamori ma solo nella fede in Cristo, quasi a diventare più bella. “I siracusani gioiscono nel ritrovarsi stretti attorno a Lucia e non potrebbe essere altrimenti – continua il presidente Piccione -. Ospitare la delegazione argentina guidata da Alicia Cassia, presidente del circolo cattolico Santa Lucia di Buenos Aires, con l’organista ufficiale della chiesa Cattedrale di Buenos Aires Marcelo Pace, accogliere oltre venti americani giunti a Siracusa per assistere alla festa, ci fa capire che veramente Santa Lucia ha devoti in tutto il mondo. La bellezza e al tempo stesso la semplicità della nostra festa sono tra le caratteristiche più apprezzate. Nel nome di Lucia si intreccia la devozione, la cultura, la scuola. Ringrazio tutti i mezzi di comunicazione siracusani che dedicano ampio spazio alla festa, e in particolare quest’anno due emittenti televisive, TV 2000 e Telepace, che ringrazio per l’attenzione che ci hanno dedicato. Viviamo intensamente questa settimana alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, dove stiamo assistendo ad un afflusso incredibile di persone e poi ci aspetta un rientro in Cattedrale molto suggestivo, con le due tradizionali visite al Santuario e all’ospedale. Per qualche attimo la mia mente è andata al 2004, quando quella folla immensa accolse le spoglie della martire. Sarebbe bello ripetere quell’evento nel decennale.
Già da tempo, grazie alla cordiale e gioiosa disponibilità manifestata, abbiamo intrapreso con il Patriarcato di Venezia un cammino in comunione di intenti che ci possa riportare quel dono della presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa. I segnali sono positivi: Santa Lucia ha voglia di incontrare nuovamente i suoi siracusani’.

FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude oggi con la messa animata dai portatori e delleportatrici di Santa Lucia il Triduo solenne, vigilia della traslazione del Simulacro di Santa Lucia dalla Cappella all’altare maggiore che avrà luogo domani mattina alle 11.30.Sempre domani alle ore 19, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo presiederà i Vespri solenni. Subito dopo avrà luogo l’offerta della cera da parte del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
La solenne celebrazione di venerdì mattina, 13 dicembre, sarà trasmessa in diretta su Telepace (canale 850 sul decoder di Sky; sul digitale terreste in Sicilia i programmi sono rilanciati da una decina di emittenti locali).

FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude domenica 8 la Tredicina in onore di Santa Lucia. Le reliquie della Santa Patrona sono state esposte nelle diverse parrocchie di Siracusa. Domenica, solennità dell’Immacolata Concezione, saranno esposte alla parrocchia San Giovanni Battista all’Immacolata a partire dalle 10. I festeggiamenti dell’Immacolata prevedono la celebrazione eucaristica alle 10.30 presieduta dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo. Alle 16 ci sarà la tradizionale consacrazione dei bambini e la distribuzione delle medagliette. La processione partirà alle 17 con il simulacro portato a spalla dai dei voti della congregazione dell’Immacolata che attraverserà le vie del centro storico di Ortigia fino a rientrare in serata nella chiesa.
 
Per le celebrazioni in attesa della festa di Santa Lucia, lunedì 9 inizia il Triduo solenne in Cattedrale. Alle 7.30 cerimonia della consegna delle chiavi della cappella di Santa Lucia da parte dei componenti della Deputazione al maestro di cappella Benedetto Ghiurmino e apertura della nicchia che custodisce il simulacro.
Lunedì, martedì e mercoledì, la celebrazione eucaristica sarà alle 18.00 animata dalla
Caritas diocesana (lunedì), dalle associazioni di volontariato di Protezione civile di Siracusa (martedì) e dalle portatrici e dai portatori di Santa Lucia (mercoledì).
Giovedì, vigilia della festa, alle 11.30 traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle 19 i vespri saranno officiati da monsignor Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa.
 
Nell’ambito delle iniziative collaterali, da lunedì 9 alle ore 19.15 inizieranno gli itinerari artistici e catechetici realizzati dalla Kairos alla scoperta dei luoghi di Lucia:
Lunedì la Cattedrale, martedì il Caravaggio e mercoledì le edicole votive del centro storico.
Martedì alle ore 16.00 a Palazzo Vermexio verrà presentato il libro di Dario Bottaro sulla storia della Deputazione con la presenza dell’attrice Carmelinda Gentile.
Sempre martedì alle 19.15, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, ‘Il seppellimento di Santa Lucia’ di Caravaggio spiegato dalla dott.ssa Bernadette La Rosa e da don Nisi Candido.
 
Ma domenica 8 sarà inaugurata anche l’esposizione ‘Il Divino Infante’ a cura di Loredana Pitruzzello, che resterà aperta fino al sei gennaio. La Cappella Sveva all’interno del Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale di Siracusa ospitano l’evento dedicato all’infanzia di Maria e di Gesù bambino.
L’insieme delle opere destinate all’esposizione proviene dal tesoro della Cattedrale e dalla chiesa Cattedrale. Sono manufatti di pregiato valore che solo in a rare occasioni è stato possibile ammirare.
I soggetti scultorei e figurativi presentati sono soprattutto di carattere devozionale un incrocio tra sensibilità popolare e cultura dotta, tra spiritualità e sensibilità religiosa.
‘Poter toccare l’invisibile è il sogno e il desiderio di ogni uomo pensante – ha detto mons. Salvatore Marino, parroco della cattedrale -. La visione e la contemplazione della bellezza della natura e delle opere d’arte ci permette, in qualche modo, di cogliere questa presenza dell’invisibile nella nostra storia quotidiana. Nel Natale noi cristiani celebriamo e contempliamo il figlio del Dio invisibile che per amore incarnandosi si è fatto visibile, mostrandosi a noi nella bellezza del ‘il Divino Infante’. Aiutare a riscoprire, nella bellezza di alcune opere d’arte della nostra Cattedrale, questo amore bello e invisibile e’ il desiderio di questo itinerario natalizio, che vuole essere artistico e spirituale insieme’.

DUE ARCIVESCOVI NEL SOLCO DELLA STORIA SIRACUSANA

Avrà luogo venerdì 6 dicembre, alle ore 10.00, l’intitolazione delle vie a Mons. Giuseppe Bonfiglioli e a Mons. Calogero Lauricella. La giunta del Comune di Siracusa, accogliendo il verbale della commissione toponomastica cittadina, ha deliberato l’intitolazione delle due vie che si trovano nel quartiere Tiche a due arcivescovi che hanno segnato la storia della città di Siracusa: mons. Bonfiglioli dal 1968 al 1973 e mons. Lauricella dal 1973 al 1989. Saranno presenti il sindaco Giancarlo Garozzo, don Aurelio Russo, mons. Ignazio Sbona e il responsabile del servizio toponomastica Sebastiano Contavalle.

Nel pomeriggio, alle ore 16.00, nel salone della chiesa di Sant’Antonio di Padova, avrà luogo una commemorazione per l’intitolazione delle vie ‘Due Arcivescovi nel solco della storia siracusana’ che vedrà la testimonianza di mons. Pasquale Magnano e la partecipazione dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, proprio per ricordare i due vescovi nella loro azione e il loro contributo alla storia della città.
Mons. Bonfiglioli fece il suo ingresso in Diocesi l’11 dicembre del 1963 (come Arcivescovo coadiutore) e il 6 marzo 1968 successe a mons. Baranzini. La sua azione pastorale è stata caratterizzata da numerosi episodi: nell’agosto del ’68 venne ricevuto dal Santo Padre al quale offrì una riproduzione del quadro della Madonnina e poi consacrò la cripta del Santuario; è vicino alle famiglie di Avola in seguito ai tragici fatti di dicembre; protagonista nell’istituzione dello Studio interdiocesano San Paolo di Catania; promuove la Consulta per l’Apostolato dei laici e costituisce la Commissione per l’assistenza sociale. Mons. Lauricella venne nominato Arcivescovo di Siracusa l’8 settembre 1973 da papa Paolo VI. Molto attento alla catechesi dei fedeli, a lui si deve la parrocchia di San Corrado Confalonieri alla Mazzarrona e con lui nasce il periodico cattolico ‘Cammino’. E’ presente alla marcia contro la mafia e per il lavoro organizzata dai sindacati. Infine promuove con forza la realizzazione del Santuario della Madonna delle Lacrime.
La via Mons. Giuseppe Bonfiglioli si trova nel quartiere Tiche e inizia dopo il civico 42 di via Butera a fondo cieco; la via Mons. Calogero Lauricella, nel quartiere Tiche inizia da via Giuseppe Brancato a fondo cieco.
 
 

 

 

FESTA DI SANTA LUCIA

La Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha indetto per sabato prossimo, 30 novembre, alle ore 10.30 nel Parlatoio delle Monache, spazio accanto la chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo, una conferenza stampa per presentare il programma e le novità della Festa di Santa Lucia, patrona di Siracusa, del 13 dicembre. Interverranno l’avv. Giuseppe Piccione, Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, e Mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e componente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Saranno presenti anche gli altri componenti della Deputazione Franco Vasquez, Lucilla Rizza, e Pietro Romano e il curatore della rivista “Con Lucia a Cristo” Gianni Failla. Tante le celebrazioni e gli eventi previsti attorno alla festa. Quest’anno la solenne celebrazione in Cattedrale sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che terrà il panegirico della Santa. Oltre alla tradizionale Festa del 13 e all’Ottavario, anche quest’anno sono state realizzate alcune iniziative che preparano alla Festa e “attorno” alla festa.
Si inizia sabato 30 con la Tredicina di Santa Lucia e l’esposizione delle reliquie nelle diverse parrocchie della città. Tra gli eventi collaterali, venerdì 29, alle 17.30 sarà inaugurata la mostra fotografica “Lucia & Lucie – Fede e religiosità tra Siracusa e la Svezia” proprio presso il Parlatoio delle Monache.

GIORNATA NAZIONALE DEL RINGRAZIAMENTO

Si celebra domani la Giornata Nazionale del Ringraziamento. La Diocesi di Siracusa celebrerà l’iniziativa, promossa dalla Coldiretti, a Palazzolo Acreide, nella parrocchia di San Sebastiano. Alle 10.30 la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, alla presenzadi tutte le rappresentanze dei coltivatori diretti. Subito dopo labenedizione dei mezzi agricoli in piazza. “Saranno portati i doni della terra in offerta – ha detto mons. Sebastiano Amenta – che poi sarannodistribuiti ai poveri”. La Commissione Episcopale per i problemi sociali ed il lavoro, la giustiziae la pace nel messaggio inviato per la 63. Giornata nazionale del ringraziamento ricorda “Come Vescovi incaricati della pastorale sociale e del lavoro ci rivolgiamo ai giovani. Carissimi giovani, che avete scelto di restare nella vostra terra per lavorare i campi, con dignità e qualità, per fare della vostra campagna un vero giardino. Vi siamo grati e sentiamo che questa vostra vocazione rinnova l’intera società, perché il ritorno alla terra cambia radicalmente un paese e produce benessere per tutti. Certo, tra voi c’è anche chi lavora in campagna rassegnato, perché non ha trovato altro e forse vorrebbe una realtà di lavoro diversa, magari più gratificante. Ci permettiamo di esortarvi: non rassegnatevi, ma siate protagonisti, trasformando la necessità in scelta, immettendo in essa una crescente motivazione che si farà qualità di vita per voi, per le vostre famiglie, per i vostri paesi. Pensiamo anche ai giovani immigrati, che lavorano nei campi, negli allevamenti, nella raccolta della frutta. Anche a voi suggeriamo di fare di tutto per esprimere una qualità e una professionalità crescente, in particolare attraverso lo studio e la conoscenza delle lingue, per farvi apprezzare ed entrare così a fronte alta nel mercato del lavoro rurale, che vi riconosce ormai indispensabili. Agli imprenditori agricoli italiani chiediamo di valorizzare la passione lavorativa di chi arriva nelle nostre terre, creando le condizioni per un’inclusione e un’integrazione graduale, consapevoli che solo così tutti ne avranno vantaggio. Non ci sia sfruttamento, ma rispetto, valorizzazione e dignità. Ci sembra poi opportuno indicare una serie di limiti e di freni che incontrano oggi i giovani che desiderano ritornare alla terra e suggerire alcune attenzioni. La burocrazia è spesso lenta e impacciata nell’attuazione di miglioramenti fondiari; le risorse finanziarie sono difficilmente reperibili; il credito non viene concesso agevolmente dalle banche. Tutto questo chiede che le nostre comunità cristiane accompagnino i giovani impegnati nel lavoro dei campi. Chiediamo che le associazioni e i movimenti cattolici accompagnino i giovani imprenditori agricoli, creando per loro gruppi di sostegno sparsi nel territorio, utilizzando anche le nuove tecnologie telematiche. Nessuno da solo può pensare di restare sulla terra come imprenditore agricolo: troppe sono le fatiche e gli ostacoli. I giovanivanno spronati a fare alleanza fra le generazioni. Dalla condivisione nascerà la fiducia nelle cooperative e nei consorzi, nei quali è possibile realmente diffondere il prodotto tipico di una terra, trasformandolo da marginale a identitario”.