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IL CORPO DI SANTA LUCIA TORNERA’ A SIRACUSA

“Le sacre spoglie di Santa Lucia ritorneranno per una breve visita a Siracusa nel dicembre di quest’anno”. L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, annuncia ufficialmente l’arrivo del corpo della Vergine Martire che si trova custodito nella chiesa di Santa Lucia e Geremia a Venezia.
“Il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, che ringrazio, mi ha confermato la sua disponibilità – ha continuato l’arcivescovo mons. Pappalardo – dopo che gli avevo personalmente richiesto di riavere il corpo della nostra Patrona nel decennale della prima visita a Siracusa”.
Le sacre spoglie di Santa Lucia arriveranno a Siracusa il 14 dicembre e ripartiranno per Venezia il 22.
I dettagli della visita saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà convocata nei prossimi giorni.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI

Una serie di incontri sull’ecumenismo in diverse parrocchie della Diocesi e una celebrazione ecumenica della Parola, organizzata dall’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso in collaborazione con i componenti della Chiesa Battista di Siracusa che si terrà sabato 25 gennaio, alle ore 20.00, nella Chiesa di san Nicolò dei Cordari a Siracusa.
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani hanno promosso dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. 
Il direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, don Nisi Candido, la Commissione Ecumenismo e l’Equipe Nuovi Stili di Vita stanno tenendo incontri su tematiche legate all’ecumenismo e l’appuntamento finale sarà sabato alla Chiesa di san Nicolò dei Cordari.
«Cristo non può essere diviso!» (1Cor 1,13). A questa affermazione di san Paolo si ispira la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “L’Apostolo delle genti – spiega don Nisi Candido – si rivolgeva così all’esuberante comunità di Corinto per ricondurla alla sobrietà dell’essenziale. Le diversità dei carismi, per quanto apprezzabili, non possono far dimenticare che la fonte della fede è unica: Cristo. In fondo, anche il cammino ecumenico odierno si trova nella stessa tensione: da un lato c’è il riconoscimento della singolarità di ogni confessione cristiana (anglicana, cattolica, ortodossa, protestante) e dall’altro c’è la convergenza di tutti i cristiani nell’unico Signore Gesù”. Anche per questa ragione, il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani hanno suggerito per quest’anno una riflessione sui testi paolini.
“Le parole di san Paolo sono importanti anche nella fase che il dialogo ecumenico sta attualmente attraversando: c’è un desiderio diffuso da parte delle Chiese cristiane di ritorno all’essenziale, di comunione vera, di genuino apprezzamento dell’altro. Una tale ricerca sincera di unità può diventare, tra l’altro, una testimonianza credibile di fronte al mondo intero, sempre più lacerato da forze disgregatrici. La Chiesa cattolica, in tutte le sue componenti, deve prenderne coscienza: l’ecumenismo è un suo tratto qualificante, e non solo in prospettiva intra-ecclesiale. Si tratta piuttosto del suo stile missionario, rivolto ad ogni uomo, a prescindere dal suo credo. Lo ha scritto di recente Papa Francesco nell’esortazione “Evangelii gaudium”: «Se ci concentriamo sulle convinzioni che ci uniscono e ricordiamo il principio della gerarchia delle verità, potremo camminare speditamente verso forme comuni di annuncio, di servizio e di testimonianza. L’immensa moltitudine che non ha accolto l’annuncio di Gesù Cristo non può lasciarci indifferenti.
Pertanto, l’impegno per un’unità che faciliti l’accoglienza di Gesù Cristo smette di essere mera diplomazia o un adempimento forzato, per trasformarsi in una via imprescindibile dell’evangelizzazione».

IL PROF. ZAMAGNI ALL’ISTITUTO SAN METODIO

Si è conclusa con la consegna dei gradi accademici, biennio di base e triennio di specializzazione, da parte dell’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo, l’inaugurazione dell’anno accademico all’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Metodio’. Alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, il professore Stefano Zamagni, economista di fama mondiale, ha tenuto la prolusione sul tema ‘Dio o il denaro’ .
Il componente della Pontificia Accademia delle Scienze ha richiamato l’equilibrio tra economia e politica. La politica deve dettare il fine e l’economia deve essere a servizio della politica. Una politica che sia democratica dove ci sia la partecipazione del popolo. L’economia non aveva questa forza nel passato. Ed invece oggi assistiamo ad una supremazia dell’economia sulla politica. Siamo arrivati al punto che ci scandalizziamo se lo spread cala di due punti e non se un anziano muore per strada. E’ l’economia che “detta” la vita. Dal prof. Zamagni anche un richiamo allo studio: non solo quello accademico, ma uno studio che serva a sviluppare un pensiero in favore dell’uomo.
Al termine, il direttore dell’ISSR San Metodio, don Nisi Candido, ha presentato l’anno accademico, ricordando che il tema scelto quest’anno è la povertà. Quindi anche le azioni dell’Istituto San Metodio saranno pensate alla luce dei poveri per riflettere sul tema in chiave cristiana ed elaborare proposte.

INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO ISTITUTO “S. METODIO”

Quale può essere la risposta cristiana alla situazione economica sociale in Italia? La risposta a questo e altri interrogativi sul rapporto tra economia e valori sarà data dal professore Stefano Zamagni, economista di fama mondiale, che terrà mercoledì prossimo a Siracusa la prolusione sul tema ‘Dio o il denaro’ in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘San Metodio’ dell’Arcidiocesi di Siracusa.
 
Mercoledì, 15 gennaio, alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime è prevista alle ore 18.00 la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Siracusa e Moderatore dell’ISSR San Metodio, con la partecipazione dei docenti e degli studenti dell’Istituto. Alle ore 19.00, al Centro convegni del Santuario, il prof. Stefano Zamagni terrà la prolusione sul tema “Dio o il denaro” e subito dopo il direttore dell’ISSR San Metodio, don Nisi Candido, presenterà l’anno accademico.
‘Per via della sua elevata professionalità in campo economico e per la sua spiccata sensibilità cristiana – ha detto don Nisi Candido -, al prof. Zamagni abbiamo chiesto di offrire una disamina oggettiva della situazione economica sociale in Italia, ma anche di presentare una possibile risposta cristiana, che tenga cioè conto di valori quali il rispetto della dignità della persona, il diritto al lavoro, e la sostenibilità di un nuovo stile di vita’.
Il prof. Zamagni è un economista di fama mondiale: laureato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha proseguito gli studi ad Oxford, in Inghilterra. Ha insegnato economia prima a Parma e poi a Bologna, ma anche alla John Hopkins University negli Stati Uniti e alla Bocconi di Milano. È stato anche presidente dell’Agenzia per le Onlus.
Ha variamente collaborato con Papa Bendetto XVI ed infine è stato nominato membro della Pontificia Accademia delle Scienze da Papa Francesco.
L’ISSR San Metodio organizza anche quest’anno una serie di attività culturali, per arricchire l’offerta formativa accanto al percorso accademico ordinario di Laurea in Scienze Religiose. Il tema dell’anno è quello della povertà, cercando di offrire spunti di riflessione su questo delicato e attuale argomento a partire da una prospettiva cristiana.
Le attività culturali proposte su questo tema sono diverse: si tratta ad esempio del Percorso formativo su “I beni della Chiesa”, o la Scuola di formazione politica, o la Rassegna cinematografica su “Le povertà dell’anima”, ma anche singole conferenze o incontri su aspetti specifici della povertà.
 
 

ASSEMBLEA PASTORALE DIOCESANA

Giovedì 9 gennaio, nell’anniversario della dedicazione della chiesa Cattedrale, alle ore 18.00 Assemblea Pastorale Diocesana. Don Pino Ruggieri, docente emerito dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania parlerà del Mistero della Chiesa nella “Sacrosanctum Concilium”, una delle quattro costituzioni conciliari emanate dal Concilio Vaticano II.
Alle ore 19.00 l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la solenne celebrazione eucaristica.

LE RELIQUIE DI SANTA LUCIA NEL CARCERE DI CAVADONNA

Un incontro di riflessione, uno scambio di auguri, ma anche un momento di profonda devozione. Visita nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa questa mattina da parte dell’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo.
Ai detenuti l’arcivescovo ha portato le reliquie di Santa Lucia. “Sono qui per augurare anche a voi l’annuncio del Signore – ha detto mons. Pappalardo – che viene a salvarci. Ma oggi sono qui con le reliquie della nostra martire Santa Lucia: a lei chiediamo protezione e conforto”.
Mons. Pappalardo, che era accompagnato dal presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione, dal maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino e dal componente della Deputazione avv. Pietro Romano, ha ringraziato tutti coloro i quali operano, nei diversi ruoli, all’interno del carcere.
Le reliquie sono state portate nei vari blocchi della casa circondariale da alcuni agenti di polizia penitenziaria e poi da due detenuti, Massimo e Alessandro.
Ad accogliere la delegazione guidata dal vescovo è stata la direttrice del carcere, Angela Lantieri, insieme alle educatrici, Felicia Cataldi e Elena Artale.
Quest’ultima è anche portatrice delle reliquie di Santa Lucia.
“Per noi è un’onore e un piacere – ha detto la dott.ssa Lantieri rivolgendosi all’arcivescovo – accogliere Lei e le reliquie di Santa Lucia. A pochi mesi dal mio insediamento qui a Cavadonna mi sembra questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno”. Il presidente Giuseppe Piccione ringraziando la direttrice Lantieri ha annunciato di voler ripetere ogni anno, nel periodo tra Natale e Capodanno, la visita delle reliquie ai detenuti.

AUGURI DI NATALE DELL’ARCIVESCOVO MONS. SALVATORE PAPPALARDO

‘Papa Francesco traduce il Vangelo, la lieta notizia, parlando della gioia. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo non può escludere nessuno. Quella gioia che l’angelo annunzia ai pastori. Dio, facendosi uomo, condivide la condizione anche di sofferenza e miseria dell’uomo. Dio che non è lontano da noi, ma condivide la nostra condizione.
Noi dobbiamo sapere imitare il Signore e quindi moltiplicare quei gesti che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà’.
L’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo invita a farsi illuminare dall’annuncio del Vangelo per superare le situazioni di sofferenza. Riprendendo le parole utilizzate dal Papa nell’Esortazione apostolica ‘Evangelii gaudium’, Mons. Pappalardo ha spiegato: ‘Il Santo Padre scrive: ‘La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno. La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con questa esortazione sempre nasce e rinasce la gioia’.
Tutte le situazioni di sofferenza possono essere trasformate. Ci lasciamo illuminare da queste espressioni per valutare le situazioni presenti che viviamo. L’ultimo atto di violenza riguarda il giovane ucciso il giorno dell’Ottava di Santa Lucia: una sofferenza provocata e che sofferenza anche nell’animo di chi ha compiuto il gesto di violenza’.
L’Arcivescovo ha parlato di disperazione, la stessa che ha portato nel nostro territorio migliaia di migranti.
‘Se facciamo un passo indietro, torniamo al fenomeno cui si è fatto fronte per accogliere i migranti. Siamo sotto il peso di una situazione di sofferenza, ma c’è la speranza di Dio che non ci lascia soli. Dio con noi è l’annunzio da trasmettere in questo nostro tempo segnato da tante sofferenze’. Poi rivolgendosi ai giornalisti ha detto: ‘Mi auguro che nel vostro servizio quotidiano mettiate in evidenza non solo le ragioni di sofferenza, ma anche quelle di speranza. Quando noi ci relazioniamo agli altri non dobbiamo avere atteggiamenti di superiorità ma metterci a livello degli altri, ascoltare, mettersi in dialogo. Dobbiamo sapere imitare il Signore che viene per la nostra salvezza e quindi moltiplicare quei gesti nella nostra vita che diventano servizio agli altri, quindi una speranza vissuta, una speranza testimoniata, una speranza che può contagiare l’animo di chi si trova in difficoltà. Incontrando Cristo si ha la gioia del Vangelo. Cristo creduto nella fede, riconosciuto nel fratello bisognoso, testimoniato nel servizio’.
L’Arcivescovo, che domani sera parteciperà alla cena per i poveri nella chiesa del Carmine, ha lasciato la parola a don Marco Tarascio, segretario della Caritas diocesana, che ha fornito alcuni dati in merito alle nuove povertà. ‘La Diocesi interviene in tanti modi per cercare di porre un argine e partecipa anche al tavolo tecnico istituito dal Comune, ma non è semplice. Nel 2013 sono stati 539 gli utenti diretti che si sono rivolti al centro d’ascolto diocesano, anche se sono stati ben 1357 il numero complessivo, comprensivi dei rispettivi nuclei familiari, seguiti dal centro d’ascolto. Rispetto al 2012 c’è stato un aumento delle quasi 30% degli utenti diretti e del 20% degli utenti complessivi. Dei 539 utenti diretti, quasi 300 sono immigrati e 240 sono invece gli italiani. Rispetto al 2012 però mentre la percentuale di incremento di immigrati è del 13,7 %, quella degli immigrati addirittura del 56,1%. L’aumento del numero degli italiani è da considerarsi un fatto straordinario e sintomatico dell’acuirsi della situazione di crisi. Le problematiche riscontrate sulla base delle fasi di ascolto e di accompagnamento sono state di tipo reddituale il 98%, di tipo occupazionale – precarietà lavorativa il 90%, di tipo scolastico l’80%, di tipo familiare (separazioni, divorzi, solitudine) il 36%, di tipo abitativo il 27%. Le principali richieste inoltrate al centro d’ascolto sono state di beni di prima necessità il 97% (generi alimentari/farmaci), richieste di lavoro il 55%, richieste di contributi-sussidi economici il 42%, richieste di orientamento e consulenze il 35%. La Caritas diocesana è scesa in campo somministrando oltre 3500 interventi’.
 
Nel corso dell’incontro, presente il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Santo Gallo, è intervenuto il direttore dell’Ufficio della Pastorale scolastica, don Giuseppe Lombardo, che ha parlato di ‘problema culturale’ e della necessità di ‘una maggiore attenzione ai minori. La nostra città ha il primato di dispersione scolastica, siamo più indietro di tutti nell’educazione, dobbiamo intervenire’.
Quindi Aldo Mantineo, segretario provinciale dell’Assostampa, ha voluto sintetizzare l’anno appena trascorso in una parola: ‘Forse quella parola che maggiormente caratterizza quest’anno appena trascorso è ‘bisogno’, alimentare e culturale.
Forse è necessaria maggiore capacità di ascolto nella quotidianità’ e il presidente provinciale dell’Ucsi, Salvatore Di Salvo, gli ha fatto eco evidenziando le ‘parole spesso spese per cose futili, tralasciando le vere emergenze’.
Mantineo e Di Salvo hanno quindi rinnovato all’Arcivescovo il ringraziamento per l’azione caritatevole quotidiana, omaggiandolo con la forma di un pane in segno del gesto di carità che Assostampa e Ucsi hanno fatto nei confronti della ‘Casa Sara e Abramo’, la struttura della Diocesi che accoglie ogni sera venticinque senzatetto. 
Quel gesto concreto di cui oggi c’è maggiormente bisogno.

FESTA DI SANTA LUCIA

Ottava di Santa Lucia. Alle 10.30 solenne celebrazione nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro che sarà presieduta da mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa. Alle ore 16.00 è prevista l’uscita del simulacro e delle reliquie che in processione sarà portate in Cattedrale. Come tradizione, durante il percorso sono previste le due fermate al Santuario della Madonna delle Lacrime e all’ospedale Umberto I. Ricordando il terremoto del 13 dicembre per un breve tratto i vigili del fuoco si sostituiranno ai berretti verdi per portare a spalla il simulacro. Sul ponte umbertino verrà eseguito lo spettacolo pirotecnico. La processione sarà accompagnata dalla banda musicale ‘Città di Siracusa’ e dalla banda musicale del XIV istituto comprensivo ‘Wojtyla’ di Siracusa.

FESTA DI SANTA LUCIA

“Questa città ha una profonda devozione verso la patrona Santa Lucia. E tantissimi siracusani stanno riscoprendo quel desiderio di pregare la Santa, di accompagnarla in processione, di renderle omaggio. Sto seguendo tutte le varie fasi della festa, e quello che ancora adesso mi colpisce, è la commozione di tanti volti, la gioia di migliaia di occhi”. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avvocato Giuseppe Piccione, prepara già le novità della festa del patrocinio di maggio e poi il programma della festa del prossimo anno.
La festa di Santa Lucia diventa più coinvolgente anche nei cosiddetti eventi collaterali. Ma è la festa, vissuta senza clamori ma solo nella fede in Cristo, quasi a diventare più bella. “I siracusani gioiscono nel ritrovarsi stretti attorno a Lucia e non potrebbe essere altrimenti – continua il presidente Piccione -. Ospitare la delegazione argentina guidata da Alicia Cassia, presidente del circolo cattolico Santa Lucia di Buenos Aires, con l’organista ufficiale della chiesa Cattedrale di Buenos Aires Marcelo Pace, accogliere oltre venti americani giunti a Siracusa per assistere alla festa, ci fa capire che veramente Santa Lucia ha devoti in tutto il mondo. La bellezza e al tempo stesso la semplicità della nostra festa sono tra le caratteristiche più apprezzate. Nel nome di Lucia si intreccia la devozione, la cultura, la scuola. Ringrazio tutti i mezzi di comunicazione siracusani che dedicano ampio spazio alla festa, e in particolare quest’anno due emittenti televisive, TV 2000 e Telepace, che ringrazio per l’attenzione che ci hanno dedicato. Viviamo intensamente questa settimana alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, dove stiamo assistendo ad un afflusso incredibile di persone e poi ci aspetta un rientro in Cattedrale molto suggestivo, con le due tradizionali visite al Santuario e all’ospedale. Per qualche attimo la mia mente è andata al 2004, quando quella folla immensa accolse le spoglie della martire. Sarebbe bello ripetere quell’evento nel decennale.
Già da tempo, grazie alla cordiale e gioiosa disponibilità manifestata, abbiamo intrapreso con il Patriarcato di Venezia un cammino in comunione di intenti che ci possa riportare quel dono della presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa. I segnali sono positivi: Santa Lucia ha voglia di incontrare nuovamente i suoi siracusani’.

FESTA DI SANTA LUCIA

Si conclude oggi con la messa animata dai portatori e delleportatrici di Santa Lucia il Triduo solenne, vigilia della traslazione del Simulacro di Santa Lucia dalla Cappella all’altare maggiore che avrà luogo domani mattina alle 11.30.Sempre domani alle ore 19, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo presiederà i Vespri solenni. Subito dopo avrà luogo l’offerta della cera da parte del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
La solenne celebrazione di venerdì mattina, 13 dicembre, sarà trasmessa in diretta su Telepace (canale 850 sul decoder di Sky; sul digitale terreste in Sicilia i programmi sono rilanciati da una decina di emittenti locali).