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L'arcivescovo ha aderito alla giornata nazionale

Giornata della Colletta alimentare, mons. Pappalardo al supermercato

“Voglio seguire il buon esempio dei volontari. Il Banco alimentare si fa carico di tante situazioni difficili. A volte basta un piccolo gesto”. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha partecipato insieme al presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia avv. Pucci Piccione e con i berretti e i foulard verdi alla #giornatanazionaledellaCollettaalimentare promossa dal Banco alimentare davanti ai supermercati.
Presenti anche Elena Artale, componente della Deputazione, il maestro di Cappella Benedetto Ghiurmino, ed alcuni collaboratori Alessandro Zanghì, Concetta Oliveri e Piero Veneziano. Tutti insieme per raccogliere alimenti da destinare alle famiglie in difficoltà.

Fondazione Banco Alimentare Onlus organizza ogni anno, l’ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Ormai giunta alla 23^ edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata un importantissimo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: donare la spesa a chi è povero. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.

Un percorso per scoprire le vie dei presepi

Il presepe è il ricordo plastico dell’evento che ha cambiato la storia dell’umanità: l’Incarnazione della seconda persona della Trinità Santissima. A Siracusa, abbiamo la più antica rappresentazione del presepe nel Sarcofago di Adelfia (IV sec.), conservato nel museo archeologico regionale Paolo Orsi”. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, commentando l’iniziativa “Le vie dei presepi”, promossa dall’Ufficio per la Pastorale del turismo in collaborazione con la Kairos.
““Siamo venuti per adorarlo” è la voce che da due millenni tutta la Chiesa innalza, facendo eco ai Magi, ai pastori, e agli Angeli – ha scritto l’arcivescovo –. Mettersi in contemplazione del Bambino divino, del Dio fattosi infante, dell’Onnipotenza posta in una mangiatoia è ciò che spinge ciascuno a riservare un angolo della propria casa, nel tempo Natalizio, al presepe. Dalle molte rappresentazioni artistiche della Natività, il presepe si distingue proprio perché ivi si accentua la dimensione dell’adorazione del popolo verso Gesù Bambino. La pratica devota di allestire il presepe ha progressivamente attirato l’attenzione degli artisti che hanno dato vita a manufatti molto pregevoli e, presso alcune Comunità, si è venuta formando la pratica del “presepe vivente”: una sacra rappresentazione dei momenti della nascita di nostro Signore. Nel territorio della nostra Arcidiocesi vi sono numerosi esempi di presepi monumentali e di presepi viventi. Questo strumento è finalizzato ad offrire uno sguardo panoramico sugli allestimenti presepiali degni di essere visitati per consentire a tutti, turisti e fedeli della nostra Arcidiocesi, di mettersi in pellegrinaggio per “le vie dei presepi”, insieme ai Magi, alla luce della stella per innalzare con i pastori e gli Angeli l’inno di Gloria a Dio e farsi essi stessi personaggi del presepe per adorare il Bambino Gesù”.

Le vie dei presepi è un percorso di presepi monumentali e viventi tra Siracusa, Augusta, Floridia, Lentini, Melilli e Palazzolo Acreide. Sul sito dedicato www.leviedeipresepi.it sarà possibile trovare tutte le informazioni relative ai presepi presenti in tutta la Diocesi.

E’ incredibile pensare che sin dal IV secolo delle le vie dei presepi fa parte la nostra città, la nostra Diocesi – ha aggiunto don Gianluca Belfiore, direttore dell’Ufficio per la pastorale del turismo dell’Arcidiocesi di Siracusa –. Il sarcofago di Adelfia che è del IV sec, ed è conservato al museo regionale Paolo Orsi, riporta una scena dell’adorazione dei magi alla Natività di nostro Signore Gesù Cristo. E da quel momento molti presepi artistici, monumentali e ultimamente anche viventi hanno costellato la nostra Diocesi. Scopo di questo progetto della Pastorale del turismo è mettere in rete tutte queste esperienze per consentire ai fedeli e ai turisti che arrivano a Siracusa di partecipare con i magi, gli angeli e i pastori all’adorazione di Gesù Bambino“.

Augusta – San Giuseppe Innografo

Da tre anni, nel periodo Natalizio, Augusta accoglie un particolare appuntamento: il Presepe in stile Siciliano. Il primo anno, allestito nell’androne del Palazzo Comunale, da due anni presso la Chiesa di San Giuseppe Innografo (zona Monte Tauro), dove sarà allestito anche quest’anno. La particolarità di questo Presepe, che si arricchisce, di anno in anno, di nuove figure in terracotta, modellate dall’artista calatino Vincenzo Velardita, è … Continua a leggere Augusta – San Giuseppe Innografo »

Settimana sociale a Taranto nel 2021. Mons. Santoro: “L’Italia è in debito con Taranto”

“Offrire al nostro Paese una speranza fondata e operosa, a partire dalla chiave di lettura della ‘ecologia integrale’ che ci propone di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune’”. È l’obiettivo della 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Taranto, dal 4 al 7 febbraio 2021, sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Punto di riferimento dei Lineamenta,  presentati oggi a Roma, è l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, che “indica una direzione valida dal punto di vista culturale, scientifico ed operativo per il futuro del nostro pianeta”, in grado di “illuminare i diversi aspetti della crisi antropologica contemporanea, componendo quei temi che spesso vengono presentati in maniera conflittuale: sviluppo contro sostenibilità, crisi ambientale contro crisi sociale, dimensione globale contro quella locale”. “Tutto è connesso significa che tutto è in relazione”, si legge nel testo, in cui si invoca la necessità di “uno sguardo contemplativo” sulle sfide che affliggono il pianeta: quello che ha usato San Francesco d’Assisi.

“Non vogliamo che continui un’industria che porta morte e distruzione”.

È l’appello di mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociale dei cattolici italiani: “Dobbiamo fermare la devastazione ambientale e non renderla devastazione sociale”, la proposta del vescovo, secondo il quale “bisogna arrivare all’introduzione di forme di produzione alternative al ciclo completo del carbonio”, come il gas e l’idrogeno, ed investire su altre forme produttive, come l’eccellenza agroalimentare, il terziario, i frutti del mare e il turismo.

“L’Italia è in debito nei confronti di Taranto”,

ha concluso: “È possibile raccordare la cura della casa comune, la salute e la vita delle persone con un lavoro dignitoso”.

“È falso pensare che tutte le problematiche del mondo, compresa quella della miseria, si risolveranno semplicemente con la crescita quantitativa”,

la prima denuncia contenuta nei Lineamenta: “Il mercato, da solo, non è in grado di garantire lo sviluppo umano integrale, e soprattutto non è attento alle dinamiche necessarie per generare inclusione sociale”, il monito del documento, in cui si pronuncia un “no” deciso alla “logica dell’usa e getta” e si mette l’accento “sul rapporto tra economia ed ecologia, tra ambiente e lavoro”, partendo dalla consapevolezza – come scrive il Papa nella Laudato si’ – che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. No, allora, a quello che Francesco definisce “il paradigma tecnocratico”, “dominato da interessi che mirano allo sfruttamento di tutto quanto è possibile estrarre dal mondo che ci circonda” sulla base dell’idea di “una crescita infinita e illimitata” che non tiene conto “dei limiti del pianeta”.


(Agenzia Sir)

Migranti. Sono più di 3 mila i tutori volontari per i minori stranieri

Sono già più di 3 mila in Italia i tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati. Sono in netta prevalenza donne, laureate, residenti in particolare in Sicilia e nel Mezzogiorno e, a fine 2018, dopo i corsi di formazione e il via libera dei Tribunali, hanno già avuto un abbinamento con quasi 4mila ragazzi e ragazze arrivati da soli nel nostro Paese. Sono questi i risultati del primo monitoraggio sul Sistema della tutela volontaria effettuato dall’Ufficio nazionale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Negli elenchi dei Tribunali per i minorenni, infatti, risultano già iscritti per la precisione 3.029 tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna), di cui 505 provenienti da elenchi preesistenti all’entrata in vigore della legge 47 del 2017. Si tratta della norma che ha riformato l’accoglienza dei minori migranti nel nostro Paese, con l’obiettivo di favorirne la protezione e l’integrazione grazie all’affidamento in famiglia o, appunto, la tutela da parte di un volontario. Il tutore non ospita a casa propria il minore, lo aiuta però nello svolgimento della pratiche burocratiche, ma soprattutto lo accompagna nel percorso di vita, agevolandone lo sviluppo personale e l’integrazione nella nostra società.
Particolarmente interessante è la composizione delle persone che si sono rese disponibili a questo compito di guida e di cura dei minori immigrati e che per farlo, prima del vaglio da parte dei Tribunali, hanno seguito uno dei corsi preparatori organizzati dai Garanti regionali dell’infanzia. Fra i tutori, infatti, il 75,4% è rappresentato da donne, il 57,7% ha un’età superiore ai 45 anni e ben l’83,9% è laureato, il 77,8% ha un’occupazione – per lo più nelle professioni intellettuali, scientifiche e a elevata specializzazione – e il 9,1% l’ha avuta ed è oggi pensionato. Particolarmente impegnati risultano la Sicilia (che peraltro ha il record di minori stranieri non accompagnati ospitati) e il Mezzogiorno in generale, anche se il numero dei tutori non dipende solo da quante persone si rendono disponibili, ma anche dalla organizzazione dei corsi da parte dei Garanti regionali – 48 queli effettuati in 18 mesi, con 26 ore di formazione – e dalla celerità dei Tribunali nel verificare i requisiti, iscrivere i tutori negli appositi elenchi e dare il via libera agli abbinamenti con i ragazzi e le ragazze. I primi tre distretti di Corte d’appello per numero di tutori volontari iscritti negli elenchi sono Catania (244), Roma (242) e Palermo (241).


(Da Avvenire)

 

Palazzolo Acreide – Chiesa Madre

Presepe vivente è organizzato dalla Pro Loco Palazzolo Acreide date: 25, 26, 29 dicembre 2019, 1, 5 e 6 gennaio 2020 Costo del biglietto € 1,50 Il presepe vivente sarà allestito all’interno della Chiesa dell’Annunziata di Palazzolo Acreide creando una suggestiva atmosfera impreziosita da eleganti abiti sacri e rinascimentali. Ulteriori informazioni e aggiornamenti nella pagina facebook presepe vivente Palazzolo Acreide  

Melilli – Convento frati minori cappuccini

Il presepe vivente di Melilli dal 2017 viene realizzato dall’associazione M.T.S. Melilli tradizioni e sapori presso il convento dei Frati Minori Cappuccini. La manifestazione del presepe vivente si svolge nei giorni: 26 e 28 Dicembre, 1 e 6 Gennaio dalle ore 18:00 con ingresso libero. Il presepe vivente nacque nel 1990/1991 per iniziativa del compianto sacerdote Fr. Enrico Abramo e della gioventù francescana (Gi. Fra). Nelle prime edizioni della maestosa iniziativa … Continua a leggere Melilli – Convento frati minori cappuccini »

Melilli – Basilica San Sebastiano

Basilica San Sebastiano ed ex convento adiacente sabato e domenica dal 21/12/2019 al 06/01/2020 e nei giorni dell’apertura del presepe vivente a Melilli Orari: dalle ore 17,30 alle 21,00 Ingresso gratuito Presso la Basilica San Sebastiano è possibile visitare circa 500 presepi del mondo allestiti in apposite vetrine lungo le navate della Chiesa e nei locali dell’ex convento. Presepe artistico rurale: presso l’ex convento adiacente alla … Continua a leggere Melilli – Basilica San Sebastiano »