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Dialoghi per la pace

Due incontri sul dialogo. Due conversazioni sul tema concreto della pace con due teologi e un astrofisico, dal titolo Dialoghi per la Pace, promossi dall’Ufficio Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Siracusa diretto dal mons. Maurizio Aliotta. Due momenti per suscitare un “sentire” comune sui temi della costruzione della pace.

Il primo incontro si terrà martedì 28 gennaio alle ore 18.30 nella parrocchia Cristo Re di Lentini: in dialogo con il teologo Gianni Mazzillo.
Secondo incontro venerdì 31 gennaio alle ore 18.00 al centro congressi del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa: in dialogo con Daniele Spadaro, astrofisico, e Luca Novara, teologo.
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Chiusura della Chiesa Cattedrale 

L’Arcidiocesi comunica la chiusura della Chiesa Cattedrale in piazza Duomo a Siracusa da mercoledì 22 a venerdì 24 gennaio per un intervento di manutenzione ordinaria.
La chiusura viene resa nota per dare l’opportuna conoscenza ai siracusani e ai turisti che quotidianamente si recano nella Cattedrale.

Visitare la Cattedrale di Siracusa significa poter avere un incontro diretto con il mondo greco del V secolo a.C. essendo nello stesso spazio del tempio di Atena.
Un monumento fortemente stratificato e segnato da continue trasformazioni, ancora in grado di raccontare con evidenza il passato, attraverso i suoi elementi architettonici.
Per questo la Cattedrale di Siracusa dal 2005 è annoverata nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità ed è oggi uno dei siti più visitati dell’Isola. Con i suoi 25 secoli di storia, l’edificio sacro presenta 36 colonne in stile dorico, alte più di 8 metri, innalzate dai greci di Sicilia nel punto più alto dell’acropoli e consacrate alla dea Atena.
Le colonne ancora oggi visibili, sia all’interno che all’esterno della chiesa, trovarono una nuova identità come struttura portante della chiesa bizantina e, una volta inglobate nelle mura perimetrali, accolsero un’antica immagine di Maria con in braccio il Bambino: la Madonna del Piliere. Da allora la chiesa è diventata un importante luogo di culto cristiano.

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Giubileo dei portatori del simulacro di Santa Lucia e delle portatrici delle reliquie

“Santa Lucia è il simbolo della nostra Chiesa”

Santa Lucia è il simbolo della nostra Chiesa“, la personificazione “della Chiesa di Siracusa“. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale in occasione della festa delle reliquie.
Una giornata nel corso della quale è stato esposto il simulacro argenteo di Santa Lucia custodito nella sua nicchia nella cappella in Cattedrale e si è celebrato il Giubileo dei portatori del simulacro di Santa Lucia e delle portatrici delle reliquie.

Mons. Lomanto ha ricordato il messaggio di santità di Lucia alla Chiesa, “in particolare alla nostra Chiesa: vivere e portare a tutti la gioia del Vangelo. L’ascolto e la messa in pratica della parola di Dio ci impone di vivere in Cristo e di operare quello che la parola richiede. La vocazione di Lucia è volta anche a una santità operosa, sobria nelle forme, animata da uno spirito di carità universale.
“Compiamo gesti concreti di carità e di misericordia per entrare nell’intimità dell’amore di Dio e per imparare ad amare da come Egli ci ama. Accogliamo la grazia del Giubileo e ravviviamo il nostro cammino di fede con il triplice messaggio di santità di Lucia alla nostra Chiesa. Il Signore ci ha immessi nel solco di una storia ricca di doni, di grazie e di benedizioni e noi ne siamo responsabili. Incarniamo la fede nella vita di ogni giorno – ha concluso l’arcivescovo Lomanto – con l’originalità del nostro essere, con la peculiarità della nostra vita, con la particolarità del nostro ruolo, con la specificità delle nostre capacità, con lo stile delle nostre qualità“.
Prima della celebrazione l’apertura della nicchia con mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e tutti i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia ed i tanti volontari che hanno preso parte alla visita del corpo di Lucia da Venezia.

Poi il saluto alla professoressa Cettina Oliveri, collaboratrice della Deputazione, che diversi anni fa è stata la prima componente donna della Deputazione, che ha coordinato sin dalla sua nascita i foulard verdi, le portatrici delle reliquie. Alla professoressa Oliveri, che ha preferito lasciare dopo tanti anni, la Deputazione ha rivolto un ringraziamento di cuore per l’attività svolta e la dedizione nel portare avanti il difficile compito.

Al termine della messa, nella chiesa Santa Maria della Concezione, distribuzione dei tesserini di servizio ai volontari.

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Si celebra la 47ª Giornata nazionale per la vita

Si celebra il prossimo 2 febbraio la 47ª Giornata Nazionale per la Vita, un appuntamento annuale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana per riflettere sul valore inestimabile della vita umana e rinnovare il nostro impegno nella sua custodia e promozione.

Quest’anno, la Giornata si inserisce nel contesto del Giubileo della Speranza, offrendo un’occasione speciale per meditare sul dono della vita alla luce della fede e delle sfide del nostro tempo.
“Il tema scelto per questa edizione, “Trasmettere la vita, speranza per il mondo“. “Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita”. (Sap 11, 26)», ispirato alla Bolla Spes non confundit (La speranza non delude), richiama tutti – famiglie, comunità ecclesiali e società civile – a riscoprire il valore della vita, a partire dai più deboli e indifesi, e a guardare al futuro con fiducia e responsabilità – spiegano Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro, responsabili della Pastorale della famiglia -. Durante questa giornata ogni parrocchia e realtà ecclesiale potrà organizzare iniziative di preghiera, riflessione e sensibilizzazione, per riaffermare il messaggio evangelico che ogni vita è un dono prezioso di Dio e che custodirla significa costruire un mondo più giusto e solidale”.

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Lomanto: “Viviamo fuori dai condizionamenti”

Oggi, più che mai, occorre presentare alle nuove generazioni il cristianesimo nella sua profonda realtà, cioè come un rapporto mistico con Cristo, come un incontro personale con Dio. Esso, infatti, non è essenzialmente un ordinamento morale o un sistema etico, un insieme di prescrizioni e di divieti, ma una vita mistica, ossia di relazione personale con il Signore, dal quale scaturisce anche la vita buona del credente”. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ha presieduto la celebrazione per la Dedicazione della chiesa Cattedrale. Una ricorrenza che rappresenta un momento particolarmente significativo per la vita della Diocesi: è la festa della comunità diocesana che riconosce nella chiesa Cattedrale il segno dell’unità e della comunione col Vescovo.
La chiesa era gremita di fedeli che, nella stessa giornata, hanno preso parte anche all’inizio della Scuola di formazione teologica di Base Giovanni XXIII e hanno vissuto il Giubileo Diocesano dei laici.

Prima della celebrazione è stato fra’ Gaetano La Speme ofm capp a tenere la prolusione per l’inaugurazione del nuovo percorso della Scuola di Formazione Teologica guidata da don Alessandro Genovese. “L’uomo cammina e può camminare verso Dio perchè Dio sì è messo in cammino verso l’umanità prima del tempo… ha fatto il primo passo e non si è mai fermato, non ha più smesso di venirci incontro – ha detto fra’ Gaetano La Speme –. I cristiani sono per antonomasia pellegrini, pellegrini di speranza. La Speranza è quella forma di intelligenza che sa riconoscere il bene potenziale e attiva la corresponsabilità per coltivarlo. La speranza non è ottimismo. La speranza è la capacità di riconoscere un cammino dove nessuno lo vede. Possiamo osservare la speranza da molteplici punti di vita: essa è una forma di conoscenza, di contemplazione del bene anche quando il bene non è in superficie, come il seme è nella terra pronto a germogliare. Osservata da un’altra prospettiva la speranza è anche esperienza di amore“.

La scuola di formazione teologica di base

La scuola di teologia di base propone un accompagnamento didattico e un metodo che è comunitario, partecipativo, semplice.
Perché studiamo il testo biblico? Per amore al testo stesso mediante il quale Dio ci parla come ad amici. Nella meditazione della parola sperimentiamo che l’educazione, la catechesi, non è questione di nozioni o di imperativi che vengono dall’esterno: è una questione  del cuore, amore per il bello. La Bibbia è scritta come un testo di speranza per l’oggi. E’ un testo che vuole essere significativo oggi, per questo popolo; non è cronaca e non è indicazioni senza tempo e senza luogo. E’ un testo per il presente, un testo per dare speranza oggi. Un testo che annuncia che la speranza cristiana ha ricevuto una risposta: il dono del regno di Dio: un dono, grande e bello“.
Infine ricordando Papa Francesco nella bolla Spes non confundit, fra La Speme ha evidenziato che “la speranza cristiana, ci trasporta al di là delle prove, ci dà l’intelligenza che sa riconoscere grandezza di un seme, che sa vedere un cammino dove nessuno lo vede, che ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta. Quella meta desiderata alla quale siamo chiamati e verso la quale, come pellegrini di speranza, siamo in cammino: il Paradiso: la piena comunione dei santi nella Santissima Trinità”.

 

Dedicazione della chiesa Cattedrale

Nel corso della sua omelia l’arcivescovo Lomanto ha invece sottolineato come la Dedicazione della Chiesa è “il segno della nostra consacrazione a Dio: il vero tempio di Dio è l’uomo. Il mistero della Dedicazione del Tempio è l’offerta del nostro essere, del nostro spirito umano a Dio, affinché Egli ne faccia la sua dimora. La nostra vita è proprio questa dedicazione, questa consacrazione a Dio, questo sentirci presi, posseduti e abitati dal Signore. Essere cristiano vuol dire essere trasferito nel Regno di Dio, vivere già al di fuori dei condizionamenti terrestri”.

E sulla Scuola di Formazione Teologica di Base: “Ha lo scopo di offrire una formazione cristiana come educazione al rapporto con Dio, per consentire di incontrare realmente il Signore, lasciarsi abitare da Lui e vivere alla sua presenza”.

Ma è stato anche il momento per celebrare il Giubileo Diocesano dei laici: “Occorre anzitutto garantire alcune disposizioni affinché la grazia sia efficace in noi: la prima disposizione immediata è la nostra fede, cioè credere che Dio è particolarmente pronto, in questo tempo, a concederci la grazia; la seconda è il bisogno del perdono divino, il senso del nostro peccato, cioè sentire il bisogno di questa grazia; e infine il senso della nostra corresponsabilità per la grandezza della nostra santificazione e della nostra missione, perciò l’implorazione a Dio, perché questa grazia discenda, perché Dio ci perdoni, perché Dio ci rinnovi, perché Dio veramente ci faccia santi”.

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Diretta su Radio Maria dal Santuario

Sabato 11 gennaio, a partire dalle ore 7.30, al Santuario della Madonna delle Lacrime, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà la preghiera del Santo Rosario, delle lodi mattutine e della Santa Messa che saranno trasmesse in diretta nazionale sulle frequenze di Radio Maria.
Il Santuario di Siracusa – che è Chiesa Giubilare e ha la vocazione di asciugare le lacrime dei sofferenti nel corpo e nello spirito – si unisce alla preghiera di ammalati, anziani e carcerati, i quali possono ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria, pregando per il Sommo Pontefice, recitando il Credo e – per quanto è possibile – contattando un sacerdote per ricevere la consolazione della Santa Confessione e della Comunione.

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Giovedì 9 si celebra il Giubileo dei laici

Dedicazione della Chiesa Cattedrale

Giovedì prossimo 9 gennaio, si celebra la festa della Dedicazione della Chiesa Cattedrale. L’arcivescovo mons. Francesco Lomanto, alle ore 19.00, presiederà la concelebrazione Eucaristica nel Giubileo diocesano dei Laici. Una ricorrenza che rappresenta un momento particolarmente significativo per la vita della Diocesi: è la festa della comunità diocesana che riconosce nella chiesa Cattedrale il segno dell’unità e della comunione col Vescovo.

La messa sarà preceduta alle ore 18.00 dalla Prolusione tenuta da fra’ Gaetano La Speme ofm capp per l’inaugurazione del nuovo percorso annuale della Scuola di Formazione Teologica di Base Giovanni XXIII.

Sono invitate, in particolare, tutte le aggregazioni laicali che nell’occasione potranno celebrare il Giubileo.

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Liberaci dal male, corso on line del San Metodio

Al via venerdì 10 il corso online organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio” sulla tematica Liberaci dal male. Il corso, sulla presenza e liberazione dal male, è rivolto a ministri ed operatori pastorali.

Per l’area biblica, si inizia venerdì con Dionisio Candido, docente di Sacra Scrittura AT all’ISSR San Metodio. Venerdì 24 Paolo Messina, docente di Sacra Scrittura NT all’ISSR San Metodio.

Per l’area patristica, venerdì 31 Luigi Salonia, docente di Storia delle religioni all’ISSR San Metodio e Alfredo Andronico, docente di Patrologia all’ISSR San Metodio. Venerdì 14 febbraio Calogero Cerami, docente di Patristica alla Facoltà Teologica di Sicilia.

Per l’area teologica, venerdì 7 marzo interverrà Massimo Naro, docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica di Sicilia. Venerdì 21 marzo, Ignazio Petriglieri, docente di Teologia dogmatica all’ISSR San Metodio.

Infine per l’area morale, venerdì 2 maggio Mauro Billetta, psicoterapeuta ed esorcista dell’Arcidiocesi di Palermo e venerdì 16 maggio Alessandro Chiesa, dottore in Teologia morale dell’Arcidiocesi di Milano.

Venerdì 6 giugno convegno conclusivo.

Il corso si svolgerà il venerdì dalle ore 18.30 alle ore 20.00 on line sulla piattaforma Cisco Webex meetings (lezione frontale e question time).
Le iscrizioni terminano l’8 gennaio. Per informazioni è possibile scrivere a info@sanmetodio.it

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Concerto in omaggio alla Madonnina

Domenica 5 gennaio, nel Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, alle ore 18.15, il musicista Samuel Vaccaro offrirà un concerto preghiera di chitarra classica eseguito in omaggio alla Madonna delle Lacrime di Siracusa.
Un momento di musica e preghiera sotto lo sguardo amorevole della Madre di Dio, alle cui Lacrime chiediamo il dono necessario della Pace.

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