Domenica 29 settembre, alle ore 18.15, prenderà avvio il pellegrinaggio a piedi dalla Casa del Pianto di via degli Orti 11 al Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa. Insieme alla copia della Madonna delle Lacrime, verranno portate in processione le Reliquie di San Padre Pio, che in questi giorni sono state esposte alla venerazione dei fedeli, presso la Parrocchia Sant’Antonio di Padova in Siracusa: il crocifisso della vestizione di Padre Pio (che il Santo regalò a Irene Gaeta, prima di morire), un panno intriso del sangue di Padre Pio che fu posto sul suo costato e una garza che copriva le stimmate sulle mani del Santo. Giunti al Santuario di Siracusa, alle ore 19.00 la Santa Messa in Santuario con l’Atto di affidamento e la preghiera della supplica alla Madonna delle Lacrime. A tutti i presenti sarà donato il libretto “Messa Meditazione. Il Vangelo: Vita nella tua vita”, omaggiato dalla Casa editrice ART che diffonde la meditazione della Parola di Dio. In particolare il Messalino, insieme al Rito della Messa, alle meditazioni e alle preghiere giornaliere, contiene uno speciale sulla Madonna delle Lacrime e la Supplica alla Madonna di Pompei.
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Centro Sant’Ambrogio a Buccheri (Siracusa) – 8xmille 2024
La celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto
G7 Agricoltura, sia occasione di dialogo fraterno
“Auguro una crescita nel bene comune a partire dal presente per costruire realisticamente il nostro futuro. «Auspico che questo evento sia un’occasione di dialogo fraterno e solidale guidato dal comune impegno alla salvaguardia dell’ambiente e quindi della salute di ogni uomo: che a nessun bambino manchi mai più il pane quotidiano»”. Richiamando il suo messaggio di benvenuto, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, formula il suo augurio per il G7 Agricoltura. Lo fa durante l’omelia nella celebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale. Sono presenti il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ed i ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e della Salute Orazio Schillaci.
“Nel servizio non solo amiamo gli altri, ma consentiamo a Dio di lasciarci attraversare dal suo amore. San Giovanni nella prima lettera ci ricorda che se ci amiamo gli altri l’amore di Dio in noi è perfetto”.
E rivolgendosi al ministro Lollobrigida: «I lavori del G7 a Siracusa gettino le basi di un autentico percorso comune di crescita sociale ed economica e di condivisione di esperienze, risorse e tecnologie dal quale nessuna popolazione sia esclusa, in particolare quelle economicamente più fragili». San Giacomo scrive: «Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia»(Gc 3,18). Asserisce Benedetto XVI: «Ma per fare opere di pace bisogna essere uomini di pace, mettendosi alla scuola della “sapienza che viene dall’alto”, per assimilarne le qualità e produrne gli effetti. Se ciascuno, nel proprio ambiente, riuscisse a rigettare la menzogna e la violenza nelle intenzioni, nelle parole e nelle azioni, coltivando con cura sentimenti di rispetto, di comprensione e di stima verso gli altri, forse non risolverebbe tutti i problemi della vita quotidiana, ma potrebbe affrontarli più serenamente ed efficacemente». Ogni nostro atto anche se piccolo, come una goccia nel grande oceano, ma unito al mistero di Cristo, assume un peso immenso nella storia degli uomini, perché si unisce a «quello che manca ai patimenti di Cristo» (Col 1,24), e può cambiare la nostra vita e il cuore delle persone. Auguro di cuore a tutti un buon cammino di fede, un buon cammino nelle proprie attività e professioni, un buon cammino nella esistenza di ogni giorno per essere e vivere da fratelli”.
Al termine della celebrazione, il presidente della Camera Fontana si è recato nella cappella di Santa Lucia per una preghiera davanti alla nicchia che custodisce il simulacro della patrona.
LabPF Sicilia, percorsi di formazione: tutor di comunità
Sono aperte le iscrizioni a LabPF Sicilia, il corso sulla famiglia organizzato dall’Ufficio regionale per la Famiglia e dalle famiglie, “famiglie che fanno rete sul territorio per promuovere ben-essere a misura di famiglia”. Il laboratorio si pone l’obiettivo di offrire una preparazione specifica che conduca alla formazione del tutor familiare, una figura di affiancamento in grado di riconoscere segnali di fragilità culturale, sociale, educativa della famiglia e di proporre interventi finalizzati ad accrescere il benessere del nucleo familiare.
Per don Calogero Tascone, direttore con Rosmary e Vito Di Leo della pastorale familiare siciliana, “superate le difficoltà iniziali e nonostante la pandemia, la prima edizione del Laboratorio si è rivelata davvero una così bella esperienza per chi l’ha vissuta da determinare l’avvio di nuove esperienze a beneficio di famiglie siciliane. Così, conclusa la prima edizione sperimentale, grazie al contributo dei partecipanti e dei Tutor che in esso si sono spesi, abbiamo rivisto il progetto dando vita a LabPF Sicilia“.
Il LabPF Sicilia eredita dal precedente Laboratorio la metodologia di studio della flipped-learning, lo stimolo ad attivare l’energia creativa di chi ne frequenta i corsi, il ruolo centrale che la famiglia merita dentro la società civile e dentro la Chiesa, l’attenzione alle situazioni che la famiglia vive, il taglio pratico esperienziale. Diverse sono le novità che LabPF mette in campo, a partire dal taglio più snello dei corsi, l’avvio dei corsi in presenza con un incontro inaugurativo e una maggiore attenzione al lavoro sociale, oltre che all’impegno ecclesiale.
Grazie alla convenzione con l’Istituto Giovanni Paolo II di Scienze del Matrimonio e Famiglia, che si impegna a riconoscere crediti formativi in vista di un Diploma Accademico di I livello, si ha la possibilità di offrire una valida prospettiva di Teologia del Matrimonio e Famiglia. Inoltre, con accordo stipulato con l’UCIIM, gli insegnanti delle scuole italiane che prenderanno parte al corso riceveranno un attestato di frequenza che darà loro la possibilità giustificare l’assenza del sabato mattina per motivi di aggiornamento professionale.
I percorsi formativi proposti a partire da ottobre di quest’anno sono quattro e riguardano tutti la “Vita di coppia”:
- La coppia nei cambiamenti della vita: RICOMINCIO DA TE. Cambia la vita, cresce la coppia
- I primi anni di matrimonio: ED IO AVRO CURA DI TE. Riscoprire insieme la bellezza dei primi anni di Matrimonio
- Fidanzati e conviventi in preparazione al matrimonio: CI VEDIAMO A CASA. Per una scelta matrimoniale lucida e consapevole
- i separati e le coppie in nuova unione. TUTTE LE STRADE PORTANO A NOI. Accogliere e accompagnare chi vive una separazione o una nuova unione
Come si evince dalla brochure in allegato, la struttura del laboratorio è biennale e prevede la frequenza ad uno dei quattro corsi. I corsi sono a numero chiuso con la partecipazione di massimo 30 persone e prevedono per il primo anno un approccio teorico, per il secondo una attività sperimentale sul territorio con una condivisione in una rete di esperienze analoghe. Da ottobre del 2025 il percorso formativo sarà dedicato alla Genitorialità. I lavori si svolgeranno in quattro fine settimana in presenza intervallati da tre periodi di lavori online. Il corso si rivolge ad operatori del mondo della Famiglia: quelli pastorali, presentati dalla Diocesi o dalla Parrocchia, e quelli sociali, con un breve curriculum che attesti l’impegno.
Favorire un cammino comune per le Chiese di Sicilia
Il Cammino Sinodale, la formazione nei seminari e la tutela dei minori. Sono stati questi i temi al centro della sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana, presieduta da mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che si è riunita a Noto. È stato inoltre discusso il pellegrinaggio ad Assisi, e l’impegno per il dialogo ecumenico e la solidarietà sociale.
Il benvenuto ai vescovi siciliani è stato curato dal Dott. Corrado Figura, Sindaco di Noto, che ha ringraziato i prelati per aver scelto la località che amministra per l’evento. Un intenso momento celebrativo è stato vissuto, inoltre, nell’Isola di Capo Passero, dove sorge la stele della Madonna “Scala del Paradiso”; qui i vescovi hanno affidato le Chiese di Sicilia alla Vergine Santissima, ricordando anche i migranti morti in mare.
Così si è espresso mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto, che ha aperto la tavola rotonda: “Insieme agli altri pastori delle Chiese siciliane ci siamo riuniti a Noto in occasione del 180° anniversario della fondazione della diocesi netina, la più meridionale d’Italia. Le coste della Sicilia lambite dal Mar Mediterraneo, che è stato per secoli culla di civiltà, devono tornare ad essere luogo di incontro. Il nostro auspicio è che il Mediterraneo diventi simbolo di speranza per questa terra meravigliosa”.
Diversi i temi degli incontri che hanno spaziato dal Cammino Sinodale alla situazione degli oratori nelle diocesi, dall’approvazione del regolamento per i seminari alla riforma degli Uffici e dei Servizi della Segreteria Generale CEI.
“Sono state affrontate diverse problematiche che riguardano la società siciliana. L’obiettivo è quello di favorire un cammino comune e coordinato per tutte le Chiese di Sicilia” ha dichiarato mons. Antonino Raspanti, Presidente della CESi.
I vescovi di Sicilia hanno informato infine, che seguono con apprensione la situazione di disagio e le difficoltà economiche che stanno vivendo molte aziende agricole e zootecniche a causa delle mancanti risorse idriche e sostengono l’approvazione del disegno di legge “dalle dipendenze all’interdipendenza”. Diversi gli argomenti trattati.
- Il pellegrinaggio Regionale ad Assisi. Le diocesi siciliane parteciperanno all’evento del 3-4 ottobre 2024 con 2.200 pellegrini. È stata raccolta una significativa quantità di olio, destinata alle comunità francescane e alle Caritas diocesane. Il premio “Rosa d’Argento” 2024 sarà conferito a Suor Alfonsina Fileti, della diocesi di Acireale, per il suo impegno sociale.
- La Visita ad Limina: si è discusso dell’incontro con Papa Francesco, che ha offerto indicazioni preziose per le Chiese siciliane. Anche gli incontri con i Dicasteri vaticani e la Segreteria di Stato sono stati momenti di riflessione e confronto.
- I Seminari e la formazione: presentate le nuove linee guida per la fase propedeutica al ministero presbiterale, che prevede un anno o due di preparazione in una comunità distinta dal Seminario.
- La Tutela dei minori: è stato sottolineato l’impegno della Chiesa siciliana nella prevenzione degli abusi. Una nuova indagine sul periodo 2023-2024 è in corso per raccogliere dati certi dai centri di ascolto.
- La Pastorale familiare: presentato un protocollo tra l’Ufficio Regionale di Pastorale Familiare, l’Istituto Giovanni Paolo II e l’UCIIM, per la formazione di laici impegnati nella pastorale familiare.
- L’Autonomia differenziata: i Vescovi hanno espresso preoccupazione per l’iter della legge sull’Autonomia differenziata, auspicando un cammino che rispetti i principi di sussidiarietà e solidarietà, specialmente nel campo della sanità.
- La Settimana Sociale dei Cattolici a Trieste: si è riflettuto sul calo della partecipazione democratica e sull’importanza di promuovere iniziative di politica sociale partendo dal basso, come suggerito da Papa Francesco.
- Il Concorso IRC e Formazione Presbiteri: sono stati aggiornati i Vescovi sul Concorso IRC (insegnamento della Religione Cattolica) e presentati i programmi formativi per presbiteri e diaconi per il nuovo anno pastorale.
- Progetto Ecumenico: è stata rilanciata la proposta di un approfondimento ecumenico, riprendendo i contatti con il mondo musulmano e orientale, attraverso lo di studio sul Concilio di Nicea (325) coinvolgendo tutti gli Istituti teologici di Sicilia.
Messaggio dell'arcivescovo in occasione del G7 Agricoltura
Mons. Lomanto: c’è in gioco il futuro di tutti noi!
“Mi permetto di rivolgere un appello affinché i lavori del G7 a Siracusa gettino le basi di un autentico percorso comune di crescita sociale ed economica e di condivisione di esperienze, risorse e tecnologie dal quale nessuna popolazione sia esclusa, in particolare quelle economicamente più fragili”. Così mons. Francesco Lomanto in un passaggio del messaggio inviato in occasione del G7 Agricoltura che si terrà a Siracusa dal 21 al 29 settembre.
“Siracusa si sta preparando ad accogliere i rappresentanti dei 7 Grandi Paesi del mondo e delle più importanti agenzie internazionali che operano nel settore dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione. Prenderanno parte ai lavori anche alcuni Paesi africani.
La nostra Città vivrà così un momento di dialogo e di comunione d’intenti sulla sfida più importante che l’umanità oggi è chiamata ad affrontare, quella alimentare e dello sviluppo sostenibile.
La bellezza della nostra terra siciliana, e siracusana in particolare, che i nostri ospiti potranno ammirare, presenta però anche le rughe innanzitutto di uno sviluppo non adeguato rispetto alle moderne tecnologie, poi dei danni ambientali causati dal cambiamento climatico, e infine da uno sfruttamento del suolo che ha ignorato gli effetti dannosi che avrebbe prodotto per le future generazioni. Questo disequilibrio rischia di compromettere sempre più il nostro futuro e a livello globale di aumentare in maniera esponenziale il gap tra i Grandi e i piccoli della terra. Auspico che questo evento sia un’occasione di dialogo fraterno e solidale guidato dal comune impegno alla salvaguardia dell’ambiente e quindi della salute di ogni uomo: che a nessun bambino manchi mai più il pane quotidiano“.
I catechisti incontrano l’arcivescovo
La Casa del Pianto, luogo di preghiera
La Casa del Pianto di via degli Orti 11 a Siracusa è stata scelta dalla Madonna come luogo privilegiato delle sue Lacrime e Cenacolo di preghiera. Aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 12.00, grazie alla devozione di volontari che si alternano nella custodia della Casa e nell’accoglienza dei pellegrini, si prega col Santo Rosario e la celebrazione della Santa messa alle ore 8.30.
Tutti i giovedì mattina e i venerdì mattina, dopo la celebrazione della messa, si prega con l’Adorazione Eucaristica, mentre il primo venerdì del mese l’Adorazione Eucaristica si tiene anche la sera.
Tutti i 28 di ogni mese, si celebra una veglia di preghiera per stare con la Madonna in adorazione davanti al Santissimo Sacramento.
La veglia di sabato 28 settembre si celebrerà dalle ore 20.00 alle ore 21.00.
Tutti i 29 di ogni mese, una processione a piedi si muove dalla Casa del Pianto, attraversa le vie della città, passa da piazza della Vittoria, per giungere al Santuario, dove è custodito il Quadretto miracoloso che versò Lacrime umane, dal 29 agosto all’1 settembre 1953.
Domenica 29 settembre, il pellegrinaggio a piedi dalla Casa del Pianto al Santuario, inizierà alle ore 18.15 con una copia della Madonna delle Lacrime e con la presenza straordinaria delle Reliquie di Padre Pio, accompagnate da Irene Gaeta. Alle ore 19.00 Santa messa con atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria.
Radio Maria in collegamento dalla Casa del Pianto
Messaggio al mondo della scuola
Mons. Lomanto: “Formatevi per costruire la pace”
“Questi anni di crescita e di formazione possano essere occasione propizia di edificazione umana, personale e comunitaria, per realizzare appieno il desiderio di felicità che ciascuno custodisce nel proprio cuore. La Scuola sia per tutti il luogo privilegiato e il tempo della cultura per una buona e serena vita nella costruzione del bene comune“.
Così scrive l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, rivolgendosi agli studenti della scuola siracusana nel suo messaggio per l’inizio dell’anno scolastico.
“Con voi ringrazio il Signore perché ci dona la possibilità di studiare e di confrontarci, ma anche di riflettere sulle inquietudini del nostro tempo.Le continue notizie di guerre e di conflitti che ‒ da ogni parte del mondo ‒ opprimono i popoli, ci inducono a considerare l’altissimo ruolo educativo di cui l’istituzione scolastica è responsabile. Insieme con la famiglia, infatti, la Scuola è l’ambito preferenziale ove si formano gli uomini e le donne del domani, si forgiano le coscienze, si infondono quei valori necessari all’edificazione di una società migliore e più propriamente umana“.
Mons. Lomanto ha ricordato che la “pace è un valore irrinunciabile” e ha richiamato le parole di papa Francesco: «sono chiamati figli di Dio coloro che hanno appreso l’arte della pace e la esercitano, sanno che non c’è riconciliazione senza dono della propria vita, e che la pace va cercata sempre e comunque» (Udienza generale del 15 aprile 2020).
“Carissimi, camminiamo anche noi sui sentieri della pace. Esercitiamoci nell’arte della pace – ha aggiunto l’arcivescovo –. È un’arte che passa dal compiere i nostri doveri di responsabilità: dallo studio alla conoscenza, dall’apertura all’altro all’impegno a farsi compagni di strada, dal rispetto alla comprensione che tutti siamo partecipi della stessa dignità. Non basta rimanere inorriditi di fronte alle terrificanti notizie di guerra – ha concluso mons. Lomanto –, è piuttosto urgente che ciascuno di noi, con lealtà e verità, si adoperi affinché la pace regni nell’ambiente in cui si trova“.