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Celebrata la Giornata mondiale del rifugiato

“E se toccasse a me? Cercherei di scappare”

Se toccasse a me la sorte del rifugiato cercherei… di scappare”. E’ la riflessione spontanea di una piccola visitatrice che ha preso parte alla Giornata del rifugiato che la Diocesi di Siracusa ha celebrato ieri pomeriggio in via Minerva a Siracusa. L’Ufficio Migrantes con la Comunità Marista e la Missione Scalabriniana hanno promosso un punto informativo per sensibilizzare sul sistema di accoglienza sul territorio. 

Nel rispetto delle norme ci siamo incontrati – ha detto don Luigi Corciulo, direttore dell’Ufficio Migrantes – per fornire alcuni dati, per sensibilizzare, per far conoscere. C’è stata massima libertà da parte di tante persone. Purtroppo il tema negli ultimi mesi si è acceso ma quando la gente si incontra si abbattono pregiudizi e razzismo”.

E’ stato un modo per far conoscere i sogni e le speranze dei rifugiati. “C’e il dramma di chi, alla ricerca di una vita più dignitosa, non trova altre risposte nel proprio paese e nei delicati equilibri del nostro mondo che la fuga, spesso disperata, verso un altrove – ha detto fratello Giorgio della comunità Marista -. Proprio ieri il Presidente Mattarella ha sottolineato questa giornata per tutelare maggiormente i rifugiati, un esercito silenzioso di milioni di persone, ai quali l’Italia in modo speciale offre accoglienza e protezione”. 

Presentate alcune foto, le infografiche realizzate sulla base dei dati Unhcr, allestita la cornice per le foto stile-instagram, disposti i fogli per scrivere qualche riflessione: “Ci siamo anche noi ritrovati insieme per rivedere tanti amici, tanti volontari. Sono giunti anche numerosi ragazzi migranti, che ben sanno cosa significhi “essere rifugiato”, insomma, era quasi un raduno di amici”. Secondo i dati Unhcr sono 70,8 milioni le persone costrette a fuggire nel mondo, 3,5 milioni i richiedenti asilo, 29.5 milioni di rifugiati. 

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Si celebra la Giornata mondiale del rifugiato

La Diocesi di Siracusa partecipa alla Giornata mondiale del rifugiato che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare il 20 giugno “al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati“.

L’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi insieme con la Comunità dei Marista e la Missione Scalabriniana promuove per sabato 20, dalle ore 19 alle ore 22, in via Minerva, un banchetto informativo per sensibilizzare sul sistema di accoglienza diffusa sul territorio “finalizzato all’inclusione e al monitoraggio costante del flusso migratorio come strategia possibile per promuovere l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati” spiega don Luigi Corciulo, direttore della commissione Migrantes diocesana. Saranno presenti le suore scalabriniane ed i fratelli Maristi insieme ai volontari per dare informazioni: “L’emergenza sanitaria – spiega don Luigi – non ci permette nessuna iniziativa di assembramento ma incontrarci anche per un saluto e raccontare con un disegno o con uno scritto ci aiuterà a renderci strumenti preziosi per costruire una vera e solida comunità di accoglienza“.

Per celebrare la Giornata “abbiamo pensato di chiedere a tutti #Se io fossi un rifugiato … La provocazione ha come obiettivo quello di far conoscere i rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze: prendersi cura della propria famiglia, avere un lavoro, andare a scuola e avere un posto che si possa chiamare casa. E’ necessario garantire che ogni bambino rifugiato possa accedere all’istruzione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere e garantire che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità“.

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Momento di preghiera per ricordare George Floyd

Giovedì 25 giugno alle ore 19.00 sarà celebrata nel Santuario della Madonna delle lacrime una Santa Messa in suffragio di George Floyd, alla quale seguirà l’Adorazione Eucaristica in riparazione contro ogni forma di violenza e razzismo.
A un mese dalla follia omicida che ha sconvolto l’America ed il mondo intero, il rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, invita tutti a questo momento di preghiera, commentando: “Il mondo aveva pensato che il virus più pericoloso fosse quello del covid19, ma sono bastati 8’ e 37’’ per capire ancora una volta che il germe della violenza e del razzismo umiliano e prostrano l’umanità più di qualsiasi virus”.

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Dal 30 giugno al 16 luglio nelle chiese in tutta la Diocesi

L’arcivescovo ordina 21 diaconi permanenti

Ventuno diaconi permanenti saranno ordinati dall’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, nelle prossime settimane. “Ci uniamo spiritualmente alla preghiera della comunità ecclesiale che li accoglie e li affidiamo alla grazia dello Spirito Santo perché renda proficuo il loro ministero pastorale” ha scritto mons. Pappalardo spiegando che sono stati espletati con esito positivo gli scrutini dei candidati al ministero sacro del diaconato permanente e dopo aver sentito il parere più che favorevole dei parroci e responsabili della loro formazione è stato stilato un calendario.

Si inizierà il 30 giugno, nella Chiesa Madre di Floridia, con l’ordinazione di Ettore Ferlito, Luciano Interlandi, Claudio Spada, Giuseppe Trapani.
Il 4 luglio, nella chiesa Madre di Augusta, ordinazione di Giuseppe D’Angelo, Antonello Fotia e Vito Granata.
Il 5 luglio, nella Chiesa Cattedrale a Siracusa, ordinazione di Antonio Trigila.
Il 6 luglio, nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, ordinazione per Alessandro Mollica, Antonino Pulvirenti, Pasqualino Siringo.
L’8 luglio, nella chiesa Santa Chiara di Priolo Gargallo, ordinazione di Rocco Toro.
L’11 luglio, nella chiesa Madre di Dio a Siracusa, ordinazione di Giovanni Conselmo, Francesco D’Alpa, Salvatore Formosa, Angelo Spicuglia.
Il 12 luglio, nella chiesa Santa Sofia di Sortino, ordinazione di Pietro Rizzo; e nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria e Sant’Anna a Carlentini, ordinazione di Giuseppe Marino.
Il 13 luglio, nel Santuario Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa, ordinazione di Biagio Gagliardo.
Il 16 luglio, nella chiesa Madonna del Carmelo a Floridia, ordinazione di Fabio Ferlito e Rocco Motta.

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Dalla Conferenza Episcopale Siciliana

Prematura la ripresa delle processioni

Prematura la ripresa delle processioni“. Lo scrivono i vescovi di Sicilia commentando la comunicazione del ministero dell’Interno che allenta la restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria.
Una comunicazione del Ministero dell’Interno alla CEI ha allentato le restrizioni rigide riguardanti talune devozioni popolari, che toccano la sensibilità di fede della nostra gente. Nell’accogliere favorevolmente tali aperture, i Vescovi siciliani ritengono prematura la ripresa delle processioni, consapevoli che il fervore religioso dei fedeli e il loro attaccamento alla Beata Vergine e ai Santi non facilitano l’attuazione puntuale delle disposizioni di contenimento del contagio. Dispiace, peraltro, che la ristrettezza dei tempi non rende possibile neanche l’omaggio pubblico alla Santissima Eucaristia nella solennità del Corpo e Sangue del Signore.
Sperando che presto si possa tornare a venerare la Madonna e i Santi secondo le tradizioni tipiche di ogni Chiesa locale, i Vescovi affidano alla loro intercessione l’amata terra di Sicilia, affinché sia presto definitivamente liberata dalla terribile pandemia“.

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Messa in suffragio di mons. Pasquale Magnano

Sabato 13 giugno, alle ore 19.00, sul sagrato della Cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di mons. Pasquale Magnano, già rettore del Santuario dal 1992 al 1996.
Quattro anni di intenso lavoro, svolto con dedizione, al servizio dell’Arcano Linguaggio delle Lacrime di Maria a Siracusa a cui rimase legato per il resto della sua vita sacerdotale. Alla Vergine delle Lacrime, nel 2012, dedicò una Chiesa fatta costruire in Madagascar. È stato il Rettore che ha completato la costruzione del Santuario Madonna delle Lacrime, collaborando Mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo di Siracusa dal 1990 al 2008, che lo nominò Rettore nel 1992. Nel 1994, accolse il Santo Papa Giovanni Paolo II, per la Dedicazione del Santuario Madonna delle Lacrime.

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La Presidenza CEI: su omofobia non serve una nuova legge

Preoccupazione per le proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati contro i reati di omotransfobia: per questi ambiti non solo non si riscontra alcun vuoto normativo, ma nemmeno lacune che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni.
“Anzi, un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui – più che sanzionare la discriminazione – si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte. (…) Crediamo che si deva innanzitutto promuovere l’impegno educativo nella direzione di una seria prevenzione che contribuisca a scongiurare e contrastare ogni offesa alla persona”.

 

 

 

 

 

In allegato la nota della Presidenza della Cei

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Sospese le manifestazioni esterne in onore dei Santi

Sospensione in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Siracusa di ogni manifestazione esterna sia in occasione di feste in onore di Santi sia in ogni altra ricorrenza o iniziativa pastorale. E’ quanto ha disposto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, che ha firmato un decreto che resterà in vigore fino a nuove disposizioni.

Nel rispetto delle prescrizioni date queste ricorrenze così care alle devozione del nostro popolo siano vissute nella preghiera offrendo adeguate occasioni di catechesi con una particolare attenzione ad una rinnovata testimonianza della carità specie i nei riguardi di chi sta vivendo situazioni di particolare difficoltà economica” si legge nel decreto.

Il provvedimento si è reso necessario “in considerazione della normativa emanata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con la quale sono state date prescrizioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19“. E inevitabilmente tra le “molteplici espressioni della pietà del nostro popolo ci sono le processioni in occasione delle feste dei Santi che registrano sempre una larga partecipazione di devoti ed il cui svolgimento non permette l’osservanza del divieto di assembramento e dell’obbligo del distanziamento sociale prescritto dalle norme“.  

 

#chiciseparerà

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