Archivi della categoria: Primo piano

Scuola per la formazione al politico

Al via oggi “Per le strade di Ninive” giunta ormai al terzo anno, promossa dall’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Stamattina, con inizio alle ore 9.30, al Santuario della Madonna delle lacrime a Siracusa, si terrà l’incontro su “Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città”. Relatore sarà don Nisi Candido, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio. Seguirà il dibattito su: Nelle nostre città si muore sempre più di cancro.
All’incontro sono stati invitati tutti i sindaci della Diocesi ed i consiglieri comunali.
Ma oggi la Diocesi di Siracusa celebra anche la 9 Giornata della custodia del creato (1 settembre 2014). L’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato dell’Arcidiocesi di Siracusa come consuetudine posticipa la data di un mese per la concomitanza con i festeggiamenti della Madonna delle Lacrime.
 “Rinnovo l’invito a sensibilizzare alle tematiche sulla Dottrina Sociale della Chiesa perché diventi catechesi ordinaria nell’itinerario di formazione cristiana ed in particolare incoraggiare la partecipazione alla Scuola diocesana per la formazione al sociale e al politico che quest’anno ha come titolo “Educare alla cittadinanza responsabile” – ha scritto nel suo invito il direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato, don Angelo Saraceno –. Colgo altresì l’occasione per stimolare, vista la tematica del Messaggio della custodia del creato, a collaborare più attivamente al rilevamento in occasione dei funerali nelle nostre chiese, delle cause di decesso attingendo direttamente alle informazioni familiari e trasmetterle in questo Ufficio tramite apposita scheda a suo tempo inviata. Quanto prima sarà inviato un rilevatore ufficiale di questo ufficio per questa iniziativa. Certo tale rilevamento non ha nessuna pretesa di scientificità ma vuole essere un segno di una piccola attenzione al dramma che il nostro popolo sta vivendo con una percentuale ormai altissima. Forse questo nostro interesse può creare una maggiore attenzione per le nostre autorità a salvaguardare la vita umana difendendola in ogni modo”.
In totale sono dieci gli incontri organizzati nell’ambito della Scuola Diocesana di formazione al Sociale e al Politico. Si terranno sempre il sabato mattina dalle 9.30 nel centro Caritas di via Pietro Frixa ad Augusta.

 

Mons. Amenta nominato vicario generale

L’Arcivescovo di Siracusa, Monsignor Salvatore Pappalardo, ha nominato il nuovo vicario generale dell’Arcidiocesi.
Mons. Sebastiano Amenta prende il posto di mons. Maurizio Aliotta, Docente stabile dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania, che stato nominato Preside dell’Istituzione accademica etnea.
Mons. Amenta, ordinato nel dicembre del 2000, attualmente è direttore dell’ufficio amministrativo diocesano e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del turismo e dello sport. E’ delegato per l’Ente Cattedrale e recentemente è stato nominato dall’arcivescovo delegato per la Visita delle Sacre spoglie di Santa Lucia a Siracusa.

“Il Gran Cancelliere della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia – scrive l’arcivescovo alla comunità diocesana –, ha nominato Preside dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania il nostro carissimo don Maurizio. Con tale nomina sono state riconosciute la preparazione culturale nonché le doti umane e spirituali di don Maurizio. Perciò, mentre ci congratuliamo con lui, gli formuliamo i migliori auguri per questo nuovo incarico ecclesiale: ne saranno beneficiari i seminaristi allievi del “San Paolo” ma anche le Comunità diocesane. Non essendo compatibile il nuovo ufficio di Preside con quello di Vicario Generale dell’Arcidiocesi, ho accettato le dimissioni da questo incarico di don Maurizio, manifestandogli nel contempo i miei personali sentimenti di gratitudine per la sua piena e schietta collaborazione prestatami in questi primi anni del mio episcopato a Siracusa. Ho chiesto al Signore di illuminarmi per scegliere un’altra persona. La scelta è caduta sul carissimo mons. Sebastiano Amenta, che con gioia presento a voi e per il quale chiedo a tutti di accoglierlo cordialmente e di sostenerlo nel suo ministero con la vostra perseverante preghiera”.
L’arcivescovo Mons. Pappalardo ha nominato anche i quattro Vicari Foranei. Si tratta di mons. Salvatore Marino (Siracusa), padre Salvatore Vinci (Augusta-Melilli),
padre Salvatore Siena (Lentini), e mons. Salvatore Garro (Palazzolo).

” …. Aspettando Santa Lucia”

Si intitola “ … Aspettando Santa Lucia” la lettera che l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, ha scritto alla comunità diocesana in preparazione alla festa della patrona Santa Lucia del prossimo 13 dicembre e soprattutto in attesa dell’arrivo delle Reliquie del Corpo della Vergine siracusana (14-20 dicembre) custodite a Venezia e concesse dal Patriarca di Venezia nel decennale della storica visita del dicembre 2004, in occasione del diciassettesimo centenario del martirio della santa.
Mons. Pappalardo ha invitato a seguire l’esempio della patrona e mettere in pratica oggi quella testimonianza unica.
Questa nuova visita, che possiamo certamente considerare senz’altro come un evento straordinario, la vivremo certamente con grande gioia e auspico anche con vivo fervore spirituale – scrive l’arcivescovo –. La permanenza tra di noi delle Sacre spoglie di Santa Lucia, concittadina illustre per la sua straordinaria testimonianza di fedeltà e amore a Cristo Signore, deve suscitare nel nostro animo di cristiani analoghi sentimenti di amore fedele al Signore Gesù e propositi di vita santa. “Confortati  dalla sua testimonianza, siamo spronati anche noi ad affrontare il buon combattimento della fede per condividere con lei la stessa corona di gloria” (cfr. Prefazio dei Santi I). “Voi onorerete me per grazia del Signore Nostro Gesù Cristo osservando di cuore i suoi comandamenti”. Queste parole profetiche pronunciava Santa Lucia dinanzi ai persecutori nell’atto di affrontare il martirio. Tornando ora nella sua città, a noi, suoi devoti, Ella non può che ripetere la stessa esortazione ad osservare i comandamenti di Dio. Ed al prefetto Pascasio, che cercava di distoglierla dal proposito di servire il Signore, Ella con fermezza d’animo replicava: “Io giorno e notte medito la legge del mio Dio … giammai potrai smuovermi dal mio proposito e farmi acconsentire al peccato” (Codice Papadopulo). Saremo dunque veri devoti di Santa Lucia, carissimi fratelli e sorelle, se ci impegniamo ad osservare seriamente i comandamenti del Signore. L’esempio della nostra Santa e la sua intercessione ci facciano maturare propositi di autentica vita cristiana: sarà questo il frutto migliore della visita delle sue Reliquie nella nostra città”.

 

“E’ una storia che ci appartiene”

“Siracusa ancora un volta è stata terra di incontro e segno di unità: il messaggio della lacrime umane di Maria, conosciuto e raccontato dai pastori invitati alle celebrazioni, è ancora di straordinaria e storica attualità per le immani tragedie umane che colpiscono diversi luoghi della nostra terra”. Il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno, ringrazia tutti i volontari che hanno accolto le migliaia di pellegrini giunti a Siracusa per partecipare al 61° anniversario della Lacrimazione di Maria.
La città aretusea è stata meta di fedeli che hanno voluto ricordare i quattro giorni di quell’evento storico che ha segnato non solo Siracusa. Tantissimi i siracusani che sono entrati in Santuario per una preghiera, per partecipare alla celebrazione, o che hanno scelto l’Oratorio di via degli Orti per rendere omaggio alla Madonnina delle Lacrime.
“Devo registrare un’accresciuta consapevolezza da parte della comunità cittadina di Siracusa dell’immenso valore e pregnante significato dell’evento storico della lacrimazione di Maria – ha detto don Luca –: il rischio è che l’anniversario possa essere vissuto come uno sbiadito e sfocato ricordo. Compito della comunità diocesana tutta e del Santuario in particolare è tenere sempre viva la memoria vicina di un evento di grazia che ha toccato profondamente la coscienza ecclesiale e sociale di questa nostra città e verso il quale tutti abbiamo un inestinguibile debito: questa è una storia che ci appartiene intimamente”. Il rettore ha voluto ricordare le diverse manifestazioni esterne del programma che hanno caratterizzato l’anniversario: dalla sera di riflessione e di spettacolo sul sagrato della Chiesa Cattedrale con Tosca, Sebastiano Lo Monaco e Salvo La Rosa alla bicifestazione lungo le strade della città, dalla riflessione con Pianti di-versi alla serata ricordo in piazza Euripide e alla messa in opera de La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla. Per concludere con la presentazione della mostra fotografica Matres-Le donne dell’esodo all’incontro coi bambini attraverso la rappresentazione de La fabbrica delle Lacrime.
“Da Siracusa è stato inviato un messaggio di speranza e di pace in tutto il mondo: assai significativo il fatto che nei giorni dell’anniversario siano stati contemporaneamente presenti in Santuario il vescovo di Fatima, il patriarca latino di Gerusalemme e il cardinale Kasper, presidente emerito della Congregazione per l’unità dei cristiani. Non dimentichiamo la visita di Mons. Guido Marini e di Sua Ecc.za il vescovo Marcello Semeraro, entrambi particolarmente vicini, anche se a titolo diverso, alla figura di Papa Francesco. La veglia di preghiera per la pace, con la testimonianza straordinaria di Sua Beatitudine Foad Twal, ha rappresentato uno dei momenti più alti dell’anniversario. Le lacrime di Maria invocano pace tra i figli divisi in un mondo lacerato da lotte e discordie”.
Infine un ringraziamento anche ai tanti mezzi di comunicazione che hanno seguito l’anniversario: “E’ un momento sempre più atteso e sentito. Ha colpito per questo la presenza di due emittenti televisive religiose come TV2000 e Telepace che hanno raccontato la manifestazione mariana di Siracusa e presentato diversi momenti delle celebrazioni, e mi piace ricordare anche il quotidiano Avvenire, la Rai regionale o Radio Vaticana. Il mio grazie naturalmente è a tutti i giornalisti siracusani che da anni raccontano l’evento prodigioso. Il lavoro di progettazione da parte dei volontari del Santuario è realmente impegnativo e lo si fa con estrema gioia, competenza e amore. A questo speriamo corrisponda sempre di più un’attenzione da parte di tutti in termini di partecipazione e atteggiamento propositivo, lasciando da parte quegli sterili disfattismi di cui purtroppo siamo particolarmente avvezzi e che spesso non consentono al Santuario di Siracusa, custode del segno delle lacrime di Maria, di liberare tutte le sue ancora inespresse potenzialità”.

“Abbiamo bisogno delle vostre preghiere”

“Non posso non pensare alla violenza religiosa, che si traduce in scritte offensive e minacce, che spesso si vedono sui muri delle chiese e dei conventi in tutta la Terra Santa; al processo di pace in Medio Oriente, che vede nel conflitto israelo-palestinese uno dei nodi più aggrovigliati; al terrorismo di Al Qaida e dell’Isis in Iraq e Siria,  inizialmente supportato dalla Comunità internazionale e che ormai fa paura a tutto il mondo”. E’ uno dei passaggi dell’omelia che Sua Beatitudine Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, ha tenuto  alla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime per il 61 anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Ad accoglierlo è stato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo: “Siamo partecipi alle sofferenze del tuo popolo – ha detto – e lo affidiamo alle preghiere della Madonna delle Lacrime”. Presenti il Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Gianbattista Diquattro, nunzio apostolico in Bolivia, e Mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo emerito di Siracusa. Tra i fedeli il Luogotenente dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, Russo, oltre alle autorità civili e militari.

“Come sono attuali le lacrime in questo tempo periodo tanto tormentato! Tempo di crudeltà e malvagità. Tempo di violenza e prepotenza. «Siamo alla terza guerra mondiale», ha detto di recente papa Francesco”. Il Patriarca di Gerusalemme ha parlato della sua terra: “A noi Pastori del Medio Oriente, vedendo tutta la crudeltà degli uomini, vedendo i continui massacri di Gaza, la persecuzione dei cristiani per la loro fede, a noi che ci troviamo sulle orme di Gesù, non rimane che pregare, aspettare e piangere, guardando il mondo umiliato, perché incapace di fermare la violenza e tanto orrore. Oggi parlare di morte, di sofferenza, di malattie ci fa paura perché non abbiamo fede, e non avendo fede, non troviamo la risposta a tante domande. Anche oggi non mancano i cristiani, fedeli a Cristo, che nel Medio Oriente hanno preferito la morte, l’esodo e la spogliazione di tutto, ma mai hanno accettato di convertirsi all’Islam per aver salva la vita…
In Terra Santa viviamo un conflitto che non sembra trovare una soluzione a breve termine, e che pesa fortemente su tutti i suoi abitanti, compresi i cristiani. Questa dolorosa realtà solleva molte domande sul nostro futuro in questo paese, ed è fonte di profonda preoccupazione. Abbiamo bisogno della risposta della fede. La risposta non è né l’emigrazione, né il chiuderci in noi stessi. La risposta è rimanere, vivere e morire in Terra Santa. La nostra terra è santa e in quanto tale, le dobbiamo una risposta di fedeltà, perché la nostra permanenza è una vocazione divina, una benedizione, un privilegio”.
Infine il Patriarca ha fatto riferimento alla terra di Sicilia: “M
a molte lacrime vengono versate anche in questa terra, nell’amata Sicilia. Sono le lacrime di coloro che sono arrivati in quest’Isola, in fuga dalla propria terra e ora sono lontani dalla loro patria. Molti di loro hanno scelto la cara Sicilia come luogo di transito, e molti si trovano sepolti in questa terra e in questo mare. Quante lacrime sono versate da coloro che vengono rifiutati, respinti, non accolti! La Madonna di Siracusa piange con noi e su di noi! Noi, come Chiesa Madre di Gerusalemme, oltre ai numerosi problemi sociali e politici che ci sommergono quotidianamente, siamo anche alle prese con le migliaia di rifugiati che hanno abbandonato le loro case in Siria e in Iraq, per scappare dai combattimenti che infuriano in quel paese. La Caritas giordana, sostenuta anche dalla Caritas Italiana, è mobilitata per aiutare questi nostri fratelli. Abbiamo aperto le nostre scuole per accogliere i bambini siriani. Abbiamo aperto le porte del Centro Regina della Pace, per accogliere tante famiglie cristiane dalla Siria e dall’Iraq. Questo deve essere il vero volto della nostra Chiesa: umile, debole, povera, che si sente realmente al servizio di ogni uomo, e che si apre nella carità a tutti coloro che hanno bisogno. Questo per noi è un tempo propizio per spalancare lo sguardo del nostro cuore, verso i fratelli più bisognosi, condividendo con loro quanto noi possediamo. In questi tempi duri, Maria piange con noi e su di noi… Le lacrime della Madonna ci guariscano, ci ridiano la vista”.

“Non siate indifferenti”

Non possiamo non pensare al pianto della Madonna come ad un forte richiamo alla nostra coscienza. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi ha detto il Papa in occasione del suo viaggio apostolico a Lampedusa, ci rende insensibili alle grida degli altri. La miseria, il dolore, la morte di tanti uomini e donne non può lasciarci indifferenti, noi che ci proclamiamo discepoli del Signore Gesù”.
L’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, nel primo giorno dell’anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa si interroga sul significato di quelle lacrime. Il Pastore della Chiesa siracusana presiede la celebrazione all’Oratorio in via degli Orti, proprio davanti quell’abitazione che fu teatro dell’evento prodigioso. “Ricordiamo e riviviamo le emozioni degli eventi straordinari accaduti in quei giorni, ma, soprattutto, riflettiamo e continuiamo ad interrogarci sul significato religioso di quel segno,
che la Madonna Santissima ha voluto si verificasse all’interno della casa di una famiglia della nostra città, affidando alla Chiesa di Siracusa il compito di custodirne la memoria
e di diffonderne il messaggio. Quale era il significato religioso di quelle lacrime? Perché la Madonna si è voluta manifestare a noi con questo segno? Quale messaggio ha voluto
comunicarci? Erano queste le domande che i testimoni dell’evento si posero fin dagli inizi. Anche noi continuiamo ad interrogarci: cosa dicono a noi, oggi, le lacrime della Madonna?”.
Mons. Pappalardo ha provato a rispondere: “Possiamo affermare che le lacrime della Madonna, come le lacrime di ogni madre, sono segno particolarmente espressivo della sua materna presenza e partecipazione alla nostra condizione di figli. Il pianto di una madre esprime l’intensità dei propri sentimenti dinanzi alla condizione dei figli: sono lacrime di gioia; talvolta, di dolore; sempre lacrime di speranza. Possiamo legittimamente pensare che anche le lacrime della Madonna, la più tenera delle madri, siano segno eloquente della sua divina maternità, della sua misericordia verso ciascuno di noi, suoi figli amatissimi.  In questo anno, durante il quale sono state versate tante e tante lacrime di sangue da parte di uomini e donne, bambini ed anziani costretti dalla guerra, dalla persecuzione, dalla miseria a lasciare la loro terra per intraprendere viaggi di speranza che, talvolta, purtroppo, per molti di essi si sono tramutati in percorsi di morte, non possiamo non pensare al pianto della Madonna come ad un forte richiamo alla nostra coscienza. Il Papa, in occasione del suo viaggio apostolico a Lampedusa, lo scorso anno, ci metteva in guardia da quell’atteggiamento da lui definito “globalizzazione dell’indifferenza” di cui, purtroppo, noi non siamo esenti. Per la verità, i rappresentanti delle Istituzioni civili si sono lodevolmente adoperati per offrire accoglienza alle diverse decine di migliaia di profughi approdati nel nostro territorio ed anche numerosi volontari delle nostre parrocchie hanno generosamente collaborato per renderne più confortevole l’accoglienza; purtroppo, però, dobbiamo riconoscerlo, nell’animo di molte persone è diffuso il senso dell’indifferenza se non, addirittura, della diffidenza e della insofferenza per queste presenze che in qualche modo vengono a turbare il nostro quieto vivere. Le lacrime della Madonna, la nostra Madre santissima, ci ottengano, cari fratelli e sorelle, di sapere versare lacrime di conversione autentica, lacrime di compassione e di misericordia, che aprano il nostro cuore alla  solidarietà verso tutti i nostri fratelli più poveri”.
Oggi alle ore 18.00, raduno dei fedeli delle comunità parrocchiali del Vicariato di Palazzolo in via degli Orti, processione con il Reliquiario verso il Santuario. Alle ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Marcello Semeraro,  Vescovo di Albano, e concelebrata dai presbiteri delle comunità parrocchiali del Vicariato di Palazzolo.

Domani alle ore 19.00 la Solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da Sua Ecc.za António Augusto Dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima e concelebrata dai presbiteri delle comunità parrocchiali del Vicariato di Lentini. Durante la Celebrazione sarà offerto il servizio di interpretariato LIS (Lingua Italiana dei Segni) a cura della Sezione Provinciale ENS di Siracusa che permetterà la partecipazione della Comunità Sorda ore 20.30 Pellegrinaggio interparrocchiale delle Famiglie Francescane di Siracusa (Ordine Frati Minori, Terz’Ordine Regolare, Padri Cappuccini, Ordine Francescano Secolare) che si concluderà con la celebrazione Eucaristica in Basilica.
Alle ore 21.30 Arte e fede (sul sagrato della Cripta). «Davanti alla bottega dell’orefice», tratta dall’omonima opera teatrale di Karol Wojtyla – Regia di Claudia Koll. Realizzazione a cura della Star Rose Academy di Roma.

Tentata truffa alle parrocchie

Tentate truffe ai danni delle parrocchie. Sono continue le segnalazioni che arrivano da chiese in tutta la Diocesi. Un palese tentativo di estorcere denaro alle parrocchie annunciando cospicui lasciti testamentari, anche diverse decine di migliaia di euro.
Il modus operandi è sempre lo stesso. Sedicenti esecutori testamentari che comunicano, di solito telefonicamente, la disposizione di legati testamentari consistenti in somme di denaro a favore delle parrocchie. Ma la condizione essenziale per la riscossione del denaro è il versamento ad un notaio di una cospicua somma a titolo di onorario.
L’Arcidiocesi di Siracusa ha già denunciato l’evidente tentata truffa alle forze dell’ordine e la Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto un’inchiesta. L’Arcidiocesi ha invitato i parroci a segnalare qualsiasi simile richiesta, ma il timore è che gli autori della truffa possano raggirare anche cittadini e soprattutto anziani. Il finto esecutore testamentario parla al telefono di una transizione sicura e veloce ed indica l’ufficio postale, luogo molto frequentato da anziani, quale strumento per concludere il lascito.

 

“La gioia del Signore è la vostra forza”

Sarà il cardinale Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione e l’unità dei cristiani, a presiedere la solenne celebrazione dell’1 settembre prossimo al Santuario della Madonna delle Lacrime che chiuderà i festeggiamenti per la Lacrimazione di Maria a Siracusa.
Il rettore del Santuario, don Luca Saraceno, ha presentato il 61° anniversario, dal 23 agosto al 1 settembre, che anche quest’anno prevede diversi momenti di preghiera e spettacoli.
Le celebrazioni ufficialmente inizieranno domenica 24 agosto con la messa di benedizione del cotone, che sarà presieduta da mons. Guido Marini, Maestro delle celebrazioni liturgiche Pontificie. Poi venerdì 29, primo giorno della lacrimazione, ci sarà mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano ed anche di Castelgandolfo, che riveste un ruolo di primo piano in quanto è il segretario della commissione di 8 cardinali scelti dal Papa per la riforma della Curia romana. Il secondo giorno ci sarà Antonio Augusto Dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima, a ribadire ancora una volta il legame tra i due Santuari. Il 31 agosto, presiederà la solenne celebrazione Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme, che in serata darà una testimonianza durante un momento di preghiera ecumenico insieme a rappresentanti di altre religioni. Infine il 1 settembre concluderà il cardinale Walter Kasper, chiamato recentemente dal Santo Padre a curare l’impianto teologico del prossimo Sinodo della famiglia a metà ottobre a Roma.
Non piangete, perché la gioia del Signore è la vostra forza”. E’ questo il tema di questo anniversario: “Si tratta di un espressione dal libro di Neemia –  ha spiegato don Saraceno -. Si racconta del ritorno dall’esilio del popolo di Israele. Il popolo ascoltando la scrittura piange. Pianto non di dolore ma di gioia. La gioia del Signore da forza. Siamo invitati alla gioia di appartenere al Signore, la gioia legata ad un cammino di speranza. Non piangete è il grido di Maria che piange per noi. E’ il senso profondo della lacrimazione. Lacrime di preghiera e di gioia. Maria ci ricorda che Dio vuole asciugare le lacrime dei suoi figli e ci chiede di non piangere tutti siamo invitati alla gioia, unica“.

Anniversario della Lacrimazione di Maria

Martedì, 1 luglio, alle ore 19.30, nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime, avrà luogo la presentazione ufficiale del 61 anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa.
Sarà presente il rettore del Santuario, don Luca Saraceno. Il programma, che inizierà sabato 23 agosto per concludersi con la solenne celebrazione di lunedì 1 settembre, sarà illustrato alla comunità del Santuario e a tutti i fedeli che vorranno intervenire. Anche quest’anno momento centrale dei festeggiamenti saranno i quattro giorni dell’anniversario, ma sono diverse le iniziative collaterali che sono state organizzate.

L’evento
Il 29-30-31 agosto e il 1 settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria, posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi, Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio, 11, nel quartiere della Borgata a Siracusa ha versato lacrime umane.
Il fenomeno si verificò, ad intervalli più o meno lunghi, sia all’interno che all’esterno della casa. Molte furono le persone che videro con i propri occhi, toccarono con le proprie mani, raccolsero e assaggiarono la salsedine di quelle lacrime. Il 2 giorno della lacrimazione, un cineamatore riprese uno dei momenti della Lacrimazione. Quello di Siracusa è uno dei pochissimi eventi così documentati. Il 1 settembre una Commissione di medici e di analisti, per incarico della Curia Arcivescovile di Siracusa, dopo aver prelevato il liquido che sgorgava dagli occhi del quadretto, lo sottopose ad analisi microscopica. Il responso della scienza fu: “lacrime umane”. Terminata l’indagine scientifica il quadretto smise di piangere. Era il quarto giorno.

Maurizio Gronchi su “Evangelii Gaudium”

Avrà luogo nei giorni mercoledì 25, giovedì 26 e venerdì 27 l’aggiornamento per il clero ed i laici della Diocesi.
Al mattino, alla Villa del Seminario a Canicattini, per il clero; e nel pomeriggio, dalle ore 18.00, al Santuario della Madonna delle Lacrime per i laici.
A tenere gli incontri sarà don Maurizio Gronchi, professore ordinario di Cristologia alla Pontificia Università Urbaniana e Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, che parlerà dell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco.