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L'arcivescovo Lomanto ha aperto l'Anno Giubilare

“Con Lucia scegliamo il mistero di amore di Cristo”

Oggi, iniziamo l’Anno giubilare per la nostra Chiesa di Siracusa, «una ricca esperienza di grazia e di misericordia». Il Giubileo è un cammino interiore, un pellegrinaggio che dovrà portarci ad accogliere e ad incontrare nella fede Dio che in questo tempo ci concede la grazia del suo amore e della sua misericordia”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, presiedendo ieri la solenne celebrazione nel giorno di Natale nella chiesa Cattedrale alla presenza della reliquia del corpo di Santa Lucia.
Un momento storico per la Chiesa di Siracusa: grazie al privilegio concesso da Papa Francesco, l’arcivescovo Lomanto ha aperto l’Anno Santo nella Chiesa siracusana. Lomanto ha evidenziato che in questo Natale del Signore siamo invitati ad accogliere e a vivere un triplice pellegrinaggio: la venuta di Dio tra di noi, la visita di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, l’avvio del Giubileo che ci vuole “Pellegrini di speranza”.
Il pellegrinaggio del Giubileo sia «una ricca esperienza di grazia e di misericordia».
Il Giubileo deve farci prendere coscienza della necessità del perdono di Dio, a livello personale e comunitario. Perciò è necessaria l’implorazione a Dio, la nostra preghiera, perché la grazia di Dio discenda, ci perdoni, ci rinnovi e ci faccia veramente santi”  ha detto l’arcivescovo.

Seguendo Santa Lucia

Poi il richiamo a Santa Lucia che indica il modo proprio di seguire il Signore: “Santa Lucia ci insegna ad entrare nell’intimità dell’amore di Dio e a rimanere uniti a lui nella comunione di un solo Spirito. Lucia testimonia il suo modo semplice e profondo di vita cristiana, la sua compartecipazione all’amore di Cristo, lo stile della tua risposta pronta e decisa al disegno di Dio.
Santa Lucia ci invita con la sua vita a entrare nel mistero di amore di Cristo, a scegliere la via della santità e della carità attraverso il dono di sé.
Stringersi attorno a una Santa […] significa avere visto la vita manifestarsi e scegliere ormai la parte della luce», che vuol dire: essere trasparenti, creare rapporti di vera comunione, cercare il bene dell’altro, costruire la pace intima e trasfonderla nella pace sociale, offrire al mondo un cammino di civiltà e di progresso fondato sulla giustizia e sulla verità del Vangelo. (…) Invochiamo lo Spirito Santo, affinché ci sostenga come Santa Lucia nel cammino della vita, ci doni di corrispondere pienamente al Signore, per costruire l’avvenire della Chiesa e il regno di giustizia, di verità e di pace
“.Domani mattina, giovedì 26, sarà celebrata una messa alle ore 8.00 e subito dopo il corpo partirà per Carlentini, da dove inizierà la peregrinatio nei centri siciliani: alle ore 11.30 l’arcivescovo Francesco Lomanto presiederà la celebrazione eucaristica in chiesa Madre.

Anno Santo

Papa Francesco nella bolla “Spes non confundit” ha stabilito che l’anno giubilare si aprisse il 24 dicembre con l’apertura della porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano. La domenica successiva il 29, festa della Santa famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si celebrerà l’apertura del giubileo nelle altre chiese. Con una concessione straordinaria, proprio per la presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa, il Santo Padre ha permesso che l’anno giubilare si aprisse per la chiesa di Siracusa nel giorno di Natale.
Il segno peculiare della solenne apertura dell’anno è stato il pellegrinaggio con l’ingresso processionale dietro la croce: prima il raduno nella chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo seguito dal pellegrinaggio e dall’ingresso in Cattedrale.
Il pellegrinaggio è il segno del cammino di speranza del popolo dietro la croce di Cristo.
L’ingresso del popolo di Dio è avvenuto attraverso la porta principale sulla soglia e l’arcivescovo ha innalzato la croce, rivolto verso il popolo. Quindi si è diretto al fonte battesimale dal quale ha presieduto il rito della memoria del battesimo. L’aspersione con l’acqua è memoria viva del battesimo. La celebrazione della messa è stato il vertice del rito di apertura dell’anno giubilare.

La lapide in memoria di Santa Lucia

Al termine della celebrazione eucaristica è stata inaugurata una lapide su piazza Duomo, non per ricordare il passaggio di una eroina ma come segno e memoria che tutti i siracusani potranno leggere quando passeranno: un monumento che ricorda la presenza spirituale perenne di Lucia a Siracusa. Ad inaugurarla l’arcivescovo Lomanto ed il sindaco Francesco Italia con il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione.

Sulla lapide un passo preso da una preghiera composta dall’arcivescovo rivolta a Santa Lucia. Una lapide non per celebrare un evento ma un richiamo affinchè possiamo imitare le virtù dei santi.

Il pane donato da Ucsi e Assostampa

In occasione del Natale, ormai come tradizione da diversi anni, l’UCSI (Unione cattolica stampa italiana) e l’Assostampa hanno deciso di compiere un gesto concreto di solidarietà. Il segretario nazionale dell’UCSI, Salvatore Di Salvo, e il presidente dell’UCSI Siracusa, Alberto Lo Passo, hanno donato un quantitativo di pane destinato alle famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas della chiesa Madre di Carlentini.

Le dirette a Carlentini

Il 26 dicembre, il Centro Televisivo diocesano trasmetterà in diretta (sulle pagine You Tube e Facebook di Arcidiocesi di Siracusa e Deputazione della Cappella di Santa Lucia) l’arrivo dell’insigne reliquia del corpo di santa Lucia a Carlentini (Siracusa). La diretta inizierà dalle ore 11.00 circa e terminerà dopo la celebrazione eucaristica in chiesa Madre, presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto.

La messa delle ore 19.30 sarà trasmessa sul canale You Tube di Radio Una voce vicina.
Venerdì 27, alle ore 12.00, la messa sarà trasmessa sul canale You Tube di Radio Una voce vicina
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Messaggio di auguri per il Natale 2024 dell'arcivescovo di Siracusa

Mons. Lomanto: “Alimentiamo il dono della corresponsabilità”

“Il Natale del Signore porti a tutti serenità, pace, gioia, salute. E alimenti in tutti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione e della corresponsabilità”. E’ uno dei passaggi del messaggio scritto per il Natale 2024 da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa. “La celebrazione del Natale del Signore – ha scritto mons. Lomanto – ci doni la gioia di accogliere Gesù luce vera che illumina ogni uomo e tutta la nostra esistenza e orienta il nostro cammino nel tempo.
Questo è il mistero del Natale: una presenza che non ci abbandona: ovunque noi siamo egli è con noi. E noi diveniamo presenza viva del suo amore per “illuminare tutti i rapporti sociali”, per vedere in ogni uomo una benedizione per noi, per scorgere la luce del volto di Dio che ci illumina attraverso il volto del fratello”

 

Ecco il messaggio integrale di auguri per il Natale 2024 inviato da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa
“La celebrazione del Natale del Signore ci doni la gioia di accogliere Gesù luce vera che illumina ogni uomo e tutta la nostra esistenza e orienta il nostro cammino nel tempo.
Nella lettera che Papa Francesco ha inviato alla nostra Arcidiocesi, in occasione del “pellegrinaggio” del corpo di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, ci ha indicato a “stare dalla parte della luce”, per sperimentare “il nucleo incandescente di ogni vocazione, la risposta personale alla chiamata” di Dio, per essere “lievito e luce nella cultura e nella convivenza” umana, per vivere “l’intensa esperienza di popolo”, includendo gli ultimi, “i migranti, i profughi, i poveri”.
Questo è il mistero del Natale: una presenza che non ci abbandona: ovunque noi siamo egli è con noi.
E noi diveniamo presenza viva del suo amore per “illuminare tutti i rapporti sociali”, per vedere in ogni uomo una benedizione per noi, per scorgere la luce del volto di Dio che ci illumina attraverso il volto del fratello.
Il Natale del Signore porti a tutti serenità, pace, gioia, salute. E alimenti in tutti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione e della corresponsabilità.
Auguro di cuore ogni bene a tutti, alle vostre famiglie a tutti i vostri cari. Buon Natale a tutti!”.

 

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Il Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi nella chiesa Cattedrale

Il cardinale Semeraro: “Santa Lucia ci chiede di fare il primo passo”

La proposta che ci arriva è essere uomini e donne del primo passo. Santa Lucia viene da voi perché voi stessi siate uomini e donne del primo passo. Non aspettare che gli altri vengano da noi. Fare il primo passo per incontrarsi. (…) Papa Francesco domanda di incarnare questa parola“. Lo ha detto il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, a Siracusa per presiedere la celebrazione eucaristica nella Chiesa Cattedrale alla presenza del corpo di Santa Lucia.

Il cardinale ha evidenziato che oggi: “a dispetto di uno sviluppo crescente dei mezzi e dei modi di comunicazione l’incontrarsi e il comunicare è davvero in grave crisi. La superficialità e l’anonimato della comunicazione stessa, infatti, stanno portando paradossalmente all’annullamento delle relazioni interpersonali vere e sta invece favorendo l’individualismo e l’isolamento In tale contesto diventa davvero urgente fare crescere la cultura dell’incontro di cui spesso parla anche il Papa“.

Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi è arrivato all’indomani dell’Ottava di Santa Lucia. Una lunga processione che ha riportato il simulacro di Santa Lucia ed anche il corpo, custodito a Venezia e traslato in Sicilia lo scorso 14 dicembre, dalla Basilica del Sepolcro alla Cattedrale. Migliaia le persone che hanno accompagnato le reliquie lungo tutto il percorso durato oltre nove ore. A mezzanotte Cattedrale gremita di fedeli per assistere alla reposizione del simulacro nella sua nicchia. Il corpo della martire resterà in cattedrale fino al giorno di Natale, quando l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto aprirà l’Anno Santo. L’indomani partirà per la peregrinato in Sicilia tra Carlentini (Siracusa), Belpasso (Catania), Acicatena (Catania) e Catania.

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Preghiera di apertura dell’Anno Giubilare

Il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto giorno 25 dicembre alle ore 11.00 nella Chiesa Cattedrale.
Considerata la solennità, l’arcivescovo ha chiesto a ciascun parroco di invitare il Popolo di Dio a partecipare, nella propria parrocchia, ad un momento di preghiera all’inizio di una Santa Messa del giorno di Natale. Esprimeremo in tal modo, uniti spiritualmente al nostro Vescovo Francesco, la comunione di Popolo pellegrino nella storia radunato attorno a Cristo unico pastore e sacerdote.

L’Ufficio Liturgico Diocesano ha predisposto uno schema per la preghiera di apertura dell’Anno Giubilare. Un rito molto breve da celebrare nelle nostre parrocchie all’inizio di una Santa Messa che prevede anche la recita della Preghiera del Giubileo dopo la Comunione.
La ricorrenza non permette, per ragioni pastorali, la convocazione del Presbiterio in Cattedrale, ma ciò non ci impedirà di vivere questo importante momento in comunione di intenti e di preghiera. Il rito propone quattro brani tratti dalla Bolla di Indizione Spes non confundit (i numeri 1 – 3 – 7 – 25).

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Lettera dell'arcivescovo, Francesco Lomanto, per l'Avvento

Accogliamo Gesù e viviamo i giorni della presenza del corpo di Lucia

Iniziamo il tempo forte dell’Avvento per prepararci ad accogliere Gesù che porta al mondo la luce di Dio e disponiamoci a vivere contestualmente, con intensa spiritualità, i giorni della presenza del Corpo di Santa Lucia a Siracusa che segnerà la conclusione dell’Anno luciano e il passaggio al tempo di grazia del Giubileo Santo dell’Anno 2025“.
Inizia così la Lettera per l’Avvento che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha scritto alla Chiesa Siracusana, evidenziando il periodo che i fedeli si apprestano a vivere con “la venuta di Gesù, vera luce del mondo, e la visita del Corpo di Santa Lucia“.

Mons. Lomanto ricorda che la “celebrazione del Natale non è un semplice ricordo della venuta storica del Signore Gesù nato dalla Vergine Maria, ma è, soprattutto, il memoriale del mistero della sua presenza tra noi. Il credente partecipa del mistero ineffabile della continua venuta del Signore, accogliendo e incontrando l’Infinito che si rivela nella luce della notte di Natale. Papa Francesco ha scritto: «Ciò che si comunica nella Chiesa, ciò che si trasmette nella sua Tradizione vivente, è la luce nuova che nasce dall’incontro con il Dio vivo, una luce che tocca la persona nel suo centro, nel cuore, coinvolgendo la sua mente, il suo volere e la sua affettività, aprendola a relazioni vive nella comunione con Dio e con gli altri» (Lumen fidei, 35). Santa Lucia, corroborata dallo Spirito Santo, ha accolto la Parola incarnata che è Gesù, lasciandosi trasformare in luce che illumina di speranza il cammino della Chiesa“.

La presenza del corpo di Lucia

L’arcivescovo di Siracusa evidenzia che “la presenza del Corpo di Santa Lucia ‒ che porta nel suo nome il segno della luce di Gesù ‒ sostiene il nostro cammino di fede, consolida l’impegno della santità e della carità, facendoci testimoni veraci della morte e della risurrezione del Signore“.

E quindi “come Santa Lucia aneliamo alla santità per essere, innanzitutto, discepoli del Signore, trasparenza viva della sua presenza. Inseriamoci pienamente in Cristo per crescere nella santità di vita e per illuminare la vita degli altri con la luce divina che dà senso e valore, che indica la giusta direzione del cammino, che ravviva la speranza nel cuore dei credenti“.

La Madonna delle Lacrime e Santa Lucia

Due i punti di riferimento: “La Madonna delle Lacrime, a cui abbiamo dedicato un Anno mariano (2023), e Santa Lucia, che accoglieremo nelle sacre reliquie del suo Corpo, a conclusione dell’Anno luciano (2024), ci hanno accompagnato introducendoci nel Giubileo Santo del 2025 che celebreremo in comunione con tutta la Chiesa, a partire dal 25 dicembre 2024, giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo. Questi eventi che segnano il cammino della Chiesa ci vedano impegnati, prima di tutto e al di sopra di tutto, a crescere nella luce della fede e nelle altre virtù della nostra Santa Patrona, per realizzare la conformità a Cristo nella quotidianità, l’ascolto e la messa in pratica della Parola di Dio, la testimonianza nella carità fraterna, il carisma dell’amore perfetto, e così crescere nella santità di vita ed essere profeti di speranza e costruttori della civiltà dell’amore“.

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Anno Santo, a Siracusa il 25 dicembre

Il 25 dicembre si aprirà il Giubileo della Chiesa siracusana. E’ stato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto a rendere noto che Papa Francesco ha concesso di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024.
Dato l’evento straordinario che ci accingiamo a vivere – ha annunciato l’arcivescovo Lomanto – la Segreteria di Stato del Vaticano ci ha trasmesso che in via del tutto eccezionale Papa Francesco ha concesso di anticipare l’apertura dell’Anno Santo presso la Chiesa di Siracusa al 25 dicembre 2024 anziché al 29 come sarà per tutte le altre Chiese assicurando che invierà un messaggio. E’ un momento di grande gioia per noi.  Mi auguro che questo evento che ci accingiamo a celebrare sia caratterizzato da un profondo senso di rinnovamento spirituale che ci condurrà ad una crescita umana. Chiediamo a Santa Lucia nostra patrona che sostenga il nostro cammino di fede per crescere nelle sue stesse virtù. E’ il dono più vero che possiamo offrire al Signore”.
Il cammino giubilare nella Chiesa siracusana avrà iniziò con la celebrazione eucaristica di apertura dell’Anno Santo presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto giorno 25 dicembre alle ore 11.00 nella Chiesa Cattedrale. L’apertura dell’Anno Santo, che si pone a conclusione dell’Anno Luciano, sarà segnata dalla straordinaria circostanza della presenza della reliquia del Corpo di Santa Lucia nella Chiesa Cattedrale.

L’arcivescovo chiede a ciascun parroco di invitare il Popolo di Dio a partecipare, nella propria parrocchia, ad un momento di preghiera all’inizio di una Santa Messa del giorno di Natale. Esprimeremo in tal modo, uniti spiritualmente al nostro Vescovo Francesco, la comunione di Popolo pellegrino nella storia radunato attorno a Cristo unico pastore e sacerdote.

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Festa di santa Lucia: giorni di intensa spiritualità

La Chiesa Siracusana si appresta a vivere un momento di grazia con l’arrivo del corpo di Santa Lucia.
La Festa di Santa Lucia 2024 quest’anno sarà caratterizzata dall’arrivo delle sacre spoglie della martire siracusana, che sono custodite nel Santuario di Santa Lucia a Venezia.
A dicembre la nostra Chiesa si stringerà in preghiera per accogliere la reliquia del corpo di Santa Lucia per vivere con intensa spiritualità i giorni della visita che segnerà la conclusione dell’anno Luciano – ha detto l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto -. Nella Lettera pastorale dello scorso anno In Luce Ambulamus, auspicavo una forte connotazione spirituale di questo anno. Nella riscoperta del battesimo, nella messa in pratica della Parola di Dio. Dopo un anno di celebrazioni e le tante visite delle nostre reliquie in comunità della diocesi, della Sicilia e dell’Italia, dopo le iniziative di carattere formativo, devozionale e culturale ci apprestiamo ad accogliere il corpo di Santa Lucia per crescere nelle stesse virtù della nostra patrona e realizzare la nostra conformità a Cristo nella quotidianità e divenire come ci chiede il Papa “pellegrini di speranza”, “profeti del Regno di Dio”. E aggiungerei “profeti della vita sociale”: perché siamo chiamati ad una profezia sociale promuovendo la dignità della persona, l’armonia delle relazioni, la pace, la fraternità, la ricerca del bene comune“.
Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio grazie all’interessamento dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, per l’impegno dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo.
Quest’anno è stato un anno in movimento – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. Siamo stati in tanti luoghi con le reliquie: dalle suore di clausura alla casa di riposo per anziani, dalle scuole fino ad Acquaformosa in Calabria. Adesso ci apprestiamo a vivere un evento storico: i momenti processionali saranno tre. Il 13, tradizionale processione di Santa Lucia che da oltre 400 anni esce dal Duomo e raggiunge i luoghi del martirio. Il 14 arriva il corpo di Santa Lucia. Il primo momento di accoglienza è un luogo carissimo ai siracusani, dove Maria ha pianto. Sarà nel Santuario della Madonna delle Lacrime. Alle 16 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal patriarca mons. Francesco Moraglia. I posti sono limitati. Ci sono norme che devono essere rispettate. La capienza massima è di 3200 persone. Attraverso l’email santaluciasiracusa2024@gmail.com si potrà chiedere di partecipare alla celebrazione in Santuario e per le prenotazioni dei gruppi. Dopo la messa secondo momento: Santa Lucia in processione alla Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro. Lucia è una santa che ha un grande fascino nei giovani. Il 12 sera arriverà l’ambasciatore svedese che parteciperà ai Primi Vespri. E il liceo musicale di Stoccolma con il liceo Gargallo suoneranno insieme nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Ricordo che quest’anno il giorno dell’Ottava sarà il 21: corpo e simulacro di nuovo insieme. E avremo anche i fuochi d’artificio. E voglio ricordare la presenza domenica 22 del cardinale Marcello Semeraro, Prefetto delle Cause dei Santi, che presiederà la messa. Il corpo resterà in cattedrale fino al 26 mattina. Poi andremo a Carlentini; a Belpasso ed infine a Catania passando da Acicatena. Un’ultima cosa: metteremo in piazza Duomo una lapide che ricorda che Santa Lucia è siracusana con la preghiera dell’arcivescovo. Ricordando che è venuta qui nel 2004, nel 2014 e nel 2024“.
Presenti anche i componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, mons. Salvatore Marino, Francesca Patti, Salvatore Sparatore ed Elena Artale, ed il maestro di cappella Alessandro Zanghì.

Basilica di Santa Lucia al Sepolcro

I frati sono in fermento per accogliere Lucia e con lei le migliaia di persone che verranno – ha detto fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro –. Le celebrazioni saranno due alle 9 del mattino e alle 19 la sera.  Per non fermare il flusso di persone che arriverà. Le altre celebrazioni saranno vissute al Sepolcro: alle 8.00 alle 11.00 e alle 17.00. Il 20 dicembre alle ore 21.00 in piazza Santa Lucia accoglieremo i giovani perchè sarà proiettato uno spettacolo: il racconto di Lucia tradotto in immagini realizzato con la sabbia“.

I volontari

Infine il professore Salvatore Sparatore ha fornito alcuni numeri: “Oltre 500 i volontari che hanno dato disponibilità a prestare il servizio. Le scuole hanno risposto e tra il 15 e il 20 dicembre ci saranno circa 3600 alunni ogni mattina per rendere omaggio alla patrona. Tantissimi i pellegrinaggi da tutta Italia. Le delegazioni dalle case circondariali. Le società sportive. Le Acli. Dalle 7 alle 24 sarà aperto un infopoint per dare indicazioni ed anche per agevolare l’ingresso delle persone fragili. Grazie all’Aeronautica per trasferimento del corpo, Guardia di finanza, Polizia, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto. Al Comune di Siracusa“.
Infine gli eventi collaterali: “Gli eventi culturali sono stati studiati in chiave catechetica. Sono tanti, ma ne voglio ricordare solo qualcuno: uno spettacolo di marionette per i bambini e per adulti che andrà in varie parrocchie siracusane, anche in periferia. Per presentare Santa Lucia ai bambini attraverso il loro linguaggio. E poi la 17esima edizione di “Note per Lucia”, tradizionale concerto per arpa, con la presenza di un musicista come Vincenzo Zitello (arpa celtica e arpa bardica) insieme a Fulvio Renzi (violino). Sarà una mini tournée a Carlentini, Belpasso e Siracusa. Un segno di comunione. E poi la valorizzazione delle catacombe di Santa Lucia“.  

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Domenica pranzo di festa nella mensa del Pantheon

Si celebra la Giornata mondiale dei Poveri

Si celebrerà domenica 17 novembre l’ottava edizione della Giornata mondiale dei PoveriLa Giornata Mondiale dei Poveri è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi.
Questa Giornata si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro.

Papa Francesco ha scelto un motto significativo in quest’anno dedicato alla preghiera, ormai all’inizio del Giubileo Ordinario del 2025: «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5). Papa Francesco, che ha voluto quest’iniziativa, ha fin da subito chiarito il fine di questa iniziativa: «Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potranno essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre».
E aggiunge: «A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera» . Questa giornata rappresenta per tutte le Caritas un’occasione straordinaria di animazione. Siamo chiamati a educare alla carità. Ciò significa impegnarci personalmente e aiutarci reciprocamente, sia come singoli cristiani sia come comunità, a tradurre in azioni concrete il progetto di Dio.

 

Nella parrocchia di San Tommaso al Pantheon

Nella parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon di Siracusa da oggi a sabato, alle ore 18.00 preghiera del Santo Rosario, e alle ore 18.30 celebrazione eucaristica. Al termine, raccolta alimentare a favore della mensa parrocchiale. Venerdì 15 catechesi sul messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale dei poveri.
Domenica 17, alle ore 9.30 la celebrazione eucaristica e la raccolta alimentare a favore della mensa. Alle ore 12.00 pranzo di festa alla mensa parrocchiale. Alle ore 18.30 celebrazione eucaristica.
Ringrazio tutti i volontari che permettono l’apertura della mensa tutti i giorni – ha spiegato don Massimo Di Natale. La provvidenza ci permette di accogliere quanti si presentano per un pasto caldo. E al momento parliamo di circa 50/60 persone. Dall’adorazione attingiamo la forza per il servizio di carità presentando nella preghiera gli assistiti, i volontari ed i benefattori. Durante la settimana sarà possibile far giungere a favore della mensa del Pantheon bottiglie d’acqua da mezzo litro, pasta corta, carta da forno e carta alluminio, bicchieri di plastica e prodotti per la pulizia delle stoviglie e degli ambienti“.

Il messaggio del Santo Padre Francesco

 

 

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Si celebra il XXX anniversario della Visita Pastorale di San Giovanni Paolo II

Celebrazione del XXX Anniversario della Visita Pastorale di San Giovanni Paolo II, che nei giorni 5 e 6 novembre del 1994 venne a Siracusa per dedicare il Santuario alla Madonna delle Lacrime.

Martedì 5 novembre, alle ore 18.00, in Basilica, mons. Slawomir Oder, vescovo di Gliwicki, in Polonia, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di San Giovanni Paolo II, presiederà il solenne pontificale. Dopo il Card. Stanisław Jan Dziwisz, storico segretario particolare del Santo Papa, un altro presule polacco, Mons. Oder, visita il Santuario di Siracusa. Un intimo legame unisce la Madonna delle Lacrime alla Polonia, che l’1 settembre 1939 subì l’invasione da parte della Germania di Hitler, dando inizio alla Seconda guerra mondiale. L’1 settembre 1953, a Siracusa, la Madonna versò Lacrime umane, mentre il popolo polacco era ancora oppresso dal comunismo staliniano. Nello stesso anno del 1953, moriva Iosif Stalin e il 25 settembre il Card. Stefan Wyszyński, Primate della Chiesa polacca, veniva arrestato per essere liberto solo nel 1956. Il Card. Wyszyński, dopo la liberazione, venne a ringraziare la Madonna delle Lacrime per la grazia ricevuta, e, ancora oggi, numerosi pellegrini polacchi raggiungono il Santuario di Siracusa per ringraziare la Madre Dio di aver protetto la Polonia.

Sempre martedì a partire, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, all’ingresso del Sagrato della Basilica~Santuario Madonna delle Lacrime sarà attivo uno sportello temporaneo di Poste Italiane con bollo filatelico speciale dedicato all’evento, richiesto dall’Unione Siciliana Collezionisti di Siracusa. Sarà possibile timbrare le cartoline che saranno messe a disposizione e le corrispondenze presentate allo sportello temporaneo. Per l’evento sarà dedicata una mostra filatelica a San Giovanni Paolo II e alla Madonna delle Lacrime nel XXX anniversario della Dedicazione del Santuario. La mostra sarà esposta in Santuario presso la cappella del Santo Papa Giovanni Paolo II.

Mercoledì 6 novembre, alle ore 18.00 in Basilica, Santa Messa presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa. Al termine della messa, la preghiera continuerà lungo i viali del Santuario con la processione “Aux flambeaux”, organizzata dai fedeli e dai gruppi del Santuario della Madonna delle Lacrime.

Lunedì 4 novembre, alle ore 18.30, presso il Salone Baranzini del Centro convegni del Santuario, verrà presentato il libro di Aldo Mantineo “Alzatevi e levate il capo”, che ripercorre in un’intervista a Marco Fatuzzo, sindaco nel 1994, il viaggio apostolico di San Giovanni Paolo II del 5 e 6 novembre, durante il quale il Santo Papa dedicò il Santuario di Siracusa alla Madonna delle Lacrime. L’incontro sarà introdotto da don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime. Interverrà il giornalista Gianni Failla. Il direttore di Cammino, Orazio Mezzio, converserà con Aldo Mantineo e Marco Fatuzzo.  

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Sono trascorsi quattro anni dall'inizio del suo ministero pastorale

Anniversario per l’arcivescovo Lomanto

Giovedì 24 ottobre ricorre il IV anniversario della Consacrazione episcopale dell’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e dell’inizio del suo ministero pastorale nella nostra Arcidiocesi.

Così come negli anni scorsi, l’arcivescovo presiederà la concelebrazione Eucaristica nel Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18.00. Per favorire la massima partecipazione del Presbiterio e del Popolo di Dio, mons. Lomanto invita a sospendere le messe vespertine nelle parrocchie. Celebrare l’Eucarestia intorno all’unico altare con la presidenza dell’arcivescovo e la partecipazione del Popolo esprimerà visibilmente quell’amore di Cristo che ci riunisce tutti insieme e ci sostiene e guida nel nostro cammino di Chiesa.

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