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Chiusura dell’Anno Mariano

Giovedì 7 dicembre 2023, alle ore 18.00, nel Santuario della Madonna delle Lacrime, l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto presiederà la Santa Messa di ringraziamento per i doni dell’Anno Mariano nel 70mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a SiracusaAl termine della Celebrazione, l’arcivescovo pregherà con l’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato e Addolorato della Madonna delle Lacrime.
In tutte le Chiese della Diocesi, giorno 8 dicembre, si chiuderà l’Anno Mariano. In tale giorno, tutte le famiglie sono invitate a raccogliersi in preghiera per consacrarsi alla Madonna delle Lacrime per invocare la protezione e la benedizione del Signore.

L’arcivescovo benedice le edicole votive della Madonna delle Lacrime

Venerdì 1 dicembre, alle ore 8.00, in via degli Orti, l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, benedirà l’edicola votiva posta fuori dalla Casa Lucca, dove fu esposta la Madonnina durante i giorni della Lacrimazione. Alle ore 8.30, poi, l’Arcivescovo Lomanto celebrerà la Santa Messa nella Casa del Pianto, dove verrà esposta alla venerazione dei fedeli la Reliquia di San Giovanni Paolo II, donata dal Card. Stanisław Jan Dziwisz (segretario particolare del Santo Pontefice), ne corso della sua visita a Siracusa in occasione dei festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Lacrimazione.  La nuova immagine della Madonnina, stampata su carta papiro, è stata donata dall’imprenditore Pippo Tarascio, mentre il Salvatore Medas ha restaurato il supporto in legno che custodisce il quadretto.  Alle ore 10.00, l’arcivescovo Lomanto si trasferirà all’ingresso di Siracusa nord all’altezza della prima rotonda di viale Scala Greca, dove benedirà l’edicola votiva che presenta una copia della Madonna delle Lacrime. L’edicola votiva è stata realizzata per iniziativa di mons. Michele Giansiracusa collaborato da cittadini di Siracusa, in particolare i coniugi Salvatore Medas e Anna Maria Albanese, che hanno inteso riproporre un’antica postazione dove era collocato un quadretto della Madonna delle Lacrime che accoglieva quanti giungevano a Siracusa. Il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, ha espresso grande apprezzamento verso i fedeli e i devoti che con gesti di grande amore verso la Madonna delle Lacrime, ne divulgano il messaggio di tenerezza.

Maria, madre della speranza e delle confraternite

Peregrinatio dell’icona “Maria, madre della speranza e delle Confraternite”. Da lunedì 20 a mercoledì 22 l’iniziativa della Confederazione delle Confraternite delle diocesi di Italia “Camminando si apre il cammino” arriva nella nostra diocesi. “Il progetto – ha spiegato don Alfio Li Noce – ha preso il via lo scorso 3 giugno dal Santuario Pontificio della Madonna di Pompei. Primo atto ufficiale in preparazione del Giubileo del 2025. Per l’occasione è stata realizzata un’icona che sarà portata in pellegrinaggio nelle diocesi d’Italia per essere esposta alla venerazione dei fedeli. La peregrinato terminerà in piazza San Pietro nel maggio 2025 con la giornata giubilare delle Confraternite alla presenza del Santo Padre. La Penitenziaria apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria a coloro che pregheranno davanti a questa icona, adempiendo le solite condizioni”.

Nella nostra Arcidiocesi la sacra icona sarà ospitata nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime (lunedì 20), con la messa alle ore 18.00 presieduta dal vicario generale mons. Sebastiano Amenta; nella chiesa Madre di Floridia (martedì 21), dove alle ore 18.30 la messa sarà presieduta da don Alessandro Genovese, parroco; ed infine nella chiesa Madre di Augusta (mercoledì 22) dove alle ore 18.30 sarà celebrata una messa pontificale presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto e partecipata da tutte le Confraternite dell’Arcidiocesi in abiti tradizionali con insegne e labari, dai laicati, dai gruppi di preghiera.

“L’iniziativa ci sollecita a camminare con la Vergine Maria sulle orme di Cristo, a camminare insieme e a camminare in comunione, annunciando il Vangelo – ha continuato don Alfio li Noce -. Ogni cristiano è chiamato a fare sempre discernimento con il rinnovato impegno di sentirsi unito a Cristo attraverso la preghiera ed un generoso operato segnato dalla carità e vissuto nella gioia. Ognuno, secondo il proprio carisma, la propria appartenenza e la propria vocazione deve avere cura di avvertire sempre la presenza di Cristo, della Vergine Maria e dei Santi. Solo la comunione con Loro aiuta a meditare e ad approfondire la Parola di Dio, a scoprire più chiaramente il senso della vita, ad accrescere la fede e a realizzarla mediante l’Apostolato, l’esercizio della Carità, le opere di Misericordia e l’esperienza ecclesiale condivisa nelle Confraternite. Con l’impegno -ha concluso don Alfio Li Noce – di poter riscoprire e valorizzare il proprio Essere per Esserci nella storia ecclesiale e civile del nostro tempo”

Giornata di preghiera per le vittime ed i sopravvissuti agli abusi

“Occorre vigilare perchè il nostro servizio non diventi mai ostacolo e inciampo all’incontro con il Signore ma faciliti in ogni circostanza il tocco amorevole e salvifico dell’asta grazia. Solo l’amore del Signore che è fatto di tenerezza, forza, delicatezza, rispetto e libertà guarisce ogni ferita e ridona bellezza alla vita”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, in occasione della giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. “Quest’anno ci lasceremo ispirare dal libro del profeta Geremia che la versetto 17 del capitolo 30 ci consola con le parole del Signore “Curerò la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe”. Riconosciamo in queste parole piene di speranza l’impegno di Dio ad accompagnare il ritorno del suo popolo alla giustizia e alla verità della reazione con Lui e con le sue creature. Vogliamo essere collaboratori di questa azione provvidente, assumendo le ferite delle vittime e purificando lo sguardo per una rinnovata assunzione di responsabilità. Incoraggeremo momenti di preghiera nelle parrocchie”.


Mons. Lomanto: “L’unica via per chi ha scelto Dio è la via dell’amore”

“Dio è sempre fedele, ci ama e sempre ci chiama!”  Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ha presieduto l’Adorazione eucaristica vocazionale nella chiesa di Santa Maria della Concezione a Siracusa
L’Arcivescovo ha posto al centro della riflessione l’amore di Dio. Ha sottolineato come la Sua presenza fra noi nel mistero eucaristico sia il traboccare di questo amore, “la casa del molto amore” che è aperta a noi. Rispondere alla vocazione di Dio significa essere nel Suo cuore e ciò porta ad amare gli altri col cuore di Dio. Se amiamo, Dio si dona a noi, vive dentro di noi, regna in noi. L’amore di Dio è, infatti, fondamento della vita di chi lo ha scelto: l’unica via per chi ha scelto Dio è la via dell’amore, la via del dono.
Il Centro diocesano vocazioni, l’Ufficio per la Pastorale giovanile, il Seminario e l’associazione con Gesù nella notte hanno promosso un calendario di otto adorazioni eucaristiche nella chiesa di Santa Maria della Concezione, una al mese. La prossima sarà il 14 dicembre, poi l’11 gennaio, il 1 febbraio, il 7 marzo, l’11 aprile , il 2 maggio e il 6 giugno. 

Anniversario della dedicazione del Santuario della Madonna delle Lacrime

Mons. Lomanto: “Senza pace l’umanità va verso la propria distruzione”

Alla Madonna delle Lacrime vogliamo chiedere ‒ in comunione con Papa Francesco e tutta la Chiesa – lo sforzo di crescere nella fede e aiutare a reimparare la fede; il sostegno nell’impegno costante di vivere l’ascolto e la messa in pratica della Parola di Dio; la fine della guerra in Medioriente, in Ucraina e nelle diverse parti del mondo, perché senza pace l’umanità va verso la propria distruzione”. Lo ha detto ieri sera l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto che ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica nella Festa della Dedicazione del Santuario Madonna delle Lacrime, nel giorno del XXIX Anniversario, avvenuta nel 1994 con la preghiera di consacrazione del Santo Papa Giovanni Paolo II.

Il ricordo del 70mo anniversario della lacrimazione della Madonna serve a ravvivare la nostra fede nella sua presenza materna. La mancanza di fede rende impermeabile l’azione di Dio e paralizza il segno, seppure straordinario, delle lacrime di Maria” ha detto mons. Lomanto ricordando il miracolo del 1953: dal 29 agosto al 1 settembre da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane.
E ieri sera l’applauso dei fedeli è scattato immediato quando il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, ha aperto la teca che custodisce l’effigie che l’arcivescovo Francesco Lomanto ha poi voluto mostrare all’assemblea. Ogni sacerdote si è avvicinato al quadretto ed ha potuto toccare il volto della Madonnina con un fazzoletto.
Accogliamo la pace di Dio. Preghiamo per la pace, per la difesa della vita umana, della fratellanza dei popoli e della bellezza del creato e operiamo per fermare ogni forma di violenza che mortifica la dignità della persona umana e il diritto al bene comune – ha detto ancora mons. Lomanto –. La vera pace porta non un semplice quieto vivere, ma la vera giustizia, la santità. Ma per fare opere di pace bisogna essere uomini di pace, che sanno mettersi alla scuola della “sapienza che viene dall’alto”, per assimilarne le qualità e produrne gli effetti. Continuiamo a pregare e a camminare insieme, cresciamo nella fede, incarniamo la parola di Dio in noi, operiamo per costruire, promuovere e diffondere l’amore e la pace. Attendiamo con fiducia le grazie del Signore e i frutti del nostro impegno, del nostro sforzo, della nostra opera di bene”.
Infine l’invito “a vivere la fede, ad ascoltare la Parola di Dio e ad accogliere la Gerusalemme che scende dal cielo”.
La vita cristiana è l’incarnazione della Parola di Dio. Pertanto siamo chiamati ad ascoltare la parola per concepirla in noi, perché nasca da noi e cresca in noi. La vita spirituale è accogliere e concepire il Verbo in noi, in una continuità con il mistero che si è compiuto nel seno della Vergine Maria. Senza questo radicamento nella vita della Parola, rischieremmo di camminare nel buio e le nostre riflessioni potrebbero trasformarsi in ideologia” ha concluso l’arcivescovo.

Anniversario della dedicazione del Santuario

Lunedì 6 novembre, alle ore 18.30 nel Santuario della Madonna delle Lacrime, solenne celebrazione eucaristica nel giorno del XXIX anniversario della dedicazione del tempio mariano avvenuta nel 1994 con la preghiera di consacrazione del Santo Papa Giovanni Paolo II.

Vi invito a partecipare a quest’incontro di preghiera – ha scritto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto – che ci vedrà tutti insieme nel cammino dell’anno Mariano che si chiuderà l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, quando nelle nostre comunità parrocchiale e nelle famiglie riproporremo l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato Addolorato della Madonna delle Lacrime. Io celebrerò la messa il 7 dicembre, mentre i parroci potranno organizzarsi liberamente. Quello del 6 novembre è l’incontro della nostra Chiesa siracusana al cospetto della Madre di Dio che ha pianto per l’umanità sofferente: alla Madonna delle Lacrime vogliamo chiedere ancora, in comunione con Papa Francesco e tutta la Chiesa, la fine della guerra in Medioriente, in Ucraina e nelle diverse parti del mondo, perché senza pace l’umanità la perso il baratro“.

Da martedì 7 novembre a venerdì 8 dicembre, sarà possibile ottenere alle solite condizioni (Confessione – Comunione – recita Credo – preghiera per il Papa) il dono dell’indulgenza plenaria in tutte le chiese che esporranno una copia del Quadretto della Madonna delle Lacrime. L’indulgenza plenaria è concessa per la misericordia di Dio che dona la salvezza ai suoi figli, grazie al dono della remissione dei peccati e della pena temporale.

Pellegrinaggio delle famiglie a Noto

Avrà luogo domenica 19 novembre a Noto il secondo pellegrinaggio delle famiglie della Metropolia di Siracusa (Arcidiocesi di Siracusa, Diocesi di Noto, Diocesi di Ragusa). L’appuntamento è alle ore 9,30 alla villa comunale, poi si continuerà fino alla Cattedrale dove sarà celebrata la messa.

“Si è appena conclusa l’assemblea sinodale delle Chiese di Sicilia – scrive l’arcivescovo Mons. Francesco Lomanto – una tappa del cammino sinodale avviato da Papa Francesco che ha visto coinvolti delegati e rappresentanti di tutte le diocesi della nostra regione per raccogliere le suggestioni e l’ispirazione che lo Spirito Santo suscita in questa seconda fase sapienziale del cammino. In questo contesto sinodale si inserisce il pellegrinaggio. Nel tema “Famiglie, siate il volto accogliente della Chiesa” vogliamo cogliere l’invito di Papa Francesco a camminare insieme per “essere segno del Cristo vivente” nei quotidiani gesti di solidarietà, condivisione e accoglienza, accompagnando “chi è più fragile solo e abbandonato”.

Il programma prevede alle 10.20 nella Basilica SS Salvatore l’accoglienza del sindaco e del vescovo di Noto mons. Salvatore Rumeo. Aprirà i lavori il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. Alle ore 10.45 l’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto relazionerà sul tema “Famiglie siate il volto accogliente della Chiesa”.

Alle ore 11,20 testimonianza di tre coppie. Alle ore 12.00 celebrazione eucaristica in Basilica presieduta da mons. Salvatore Rumeo.

Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Terra Santa

Papa Francesco ha indetto venerdì 27 ottobre una giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza, per la pace in Terra Santa.
La sera dello stesso giorno, alle ore 18.00, in San Pietro, il Santo Padre presiederà un momento di preghiera per «implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo». Come già abbiamo accaduto lo scorso martedì 17, l’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto invita tutte le Parrocchie, le Comunità religiose, i movimenti e le associazioni ad unirsi venerdì 27 in una giornata di digiuno, astinenza e preghiera.

 

In allegato lo schema di preghiera predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana


Terzo anniversario ordinazione episcopale

Martedì 24 ottobre alle ore 18,30 al Santuario della Madonna delle Lacrime  Concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo mons. Francesco Lomanto nel terzo anniversario della sua Ordinazione episcopale ed ingresso nella nostra Diocesi. I parroci avranno cura di sospendere per quel giorno le celebrazioni eucaristiche vespertine.

La Costituzione dogmatica «Lumen Gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa, al n. 26, ci ricorda che:
«Il vescovo, insignito della pienezza del sacramento dell’ordine, è l’economo della grazia del supremo sacerdozio specialmente nell’eucaristia, che offre egli stesso o fa offrire e della quale la Chiesa continuamente vive e cresce. […] in ogni comunità che partecipa all’altare, sotto la sacra presidenza del Vescovo viene offerto il simbolo di quella carità e «unità del corpo mistico, senza la quale non può esserci salvezza». […] i vescovi, con la preghiera e il lavoro per il popolo, in varie forme effondono abbondantemente la pienezza della santità di Cristo. Col ministero della parola comunicano la forza di Dio per la salvezza dei credenti (cfr. Rm 1,16), e con i sacramenti, dei quali con la loro autorità organizzano la regolare e fruttuosa distribuzione santificano i fedeli. Regolano l’amministrazione del battesimo, col quale è concesso partecipare al regale sacerdozio di Cristo. Sono i ministri originari della confermazione, dispensatori degli ordini sacri e moderatori della disciplina penitenziale, e con sollecitudine esortano e istruiscono le loro popolazioni, affinché nella liturgia e specialmente nel santo sacrificio della messa compiano la loro parte con fede e devozione. Devono, infine, coll’esempio della loro vita aiutare quelli a cui presiedono, serbando i loro costumi immuni da ogni male, e per quanto possono, con l’aiuto di Dio mutandoli in bene, onde possano, insieme col gregge loro affidato, giungere alla vita eterna».

“Accompagnati da queste parole consegnate dallo Spirito Santo alla Chiesa attraverso i Padri conciliari – scrive il vicario generale mons. Sebastiano Amenta -, preghiamo per il nostro Arcivescovo Francesco che il Signore, nel suo disegno di sapienza, ha scelto come nostro pastore, affinchè, da lui guidata e sostenuta, la Chiesa che è in Siracusa cresca nella fede autentica, nella speranza certa e nella carità sincera”.