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Suor Veronica Donatello e Nico Acampora all’inaugurazione del San Metodio

Saranno suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Conferenza Episcopale Italiana, e Nico Acampora, educatore e fondatore di PizzAut, ristorante gestito da ragazzi con autismo, gli ospiti venerdì 20 ottobre dell’inaugurazione dell’anno accademico 2023/24 dell’ISSR (Istituto Superiore di Scienze Religiose) San Metodio di Siracusa.

“Qualità di vita e inclusione” è il tema che i due relatori affronteranno in una lectio magistralis unica nel suo genere alle ore 19.00 al Centro Convegni della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime. L’incontro sarà preceduto alle ore 18.00  dalla celebrazione eucaristica presieduta da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.

Suor Veronica, dal 2019, è Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI, dopo essere stata responsabile del settore disabilità dell’Ufficio Catechistico Nazionale. Coordinatrice del progetto “Nessuno Escluso” promosso dal Dicastero per la Comunicazione, nel 2016 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal Presidente Sergio Mattarella per il suo contributo alla piena inclusione delle persone con disabilità. Nico Acampora nel 2017 ha fondato PizzAut “nutriamo l’inclusione”, il primo ristorante gestito da giovani autistici. L’inizio con un pizzaiolo d’esperienza che ha insegnato il mestiere ai ragazzi. Poi è stato coinvolto un responsabile di sala, per spiegare come portare i vassoi e servire la pizza. Pizzaut è uno straordinario esempio di inclusione. Nell’aprile del 2022, in occasione della giornata per la consapevolezza sull’autismo, insieme ai suoi ragazzi e alle loro famiglie è stato ricevuto in udienza privata dal Papa in Vaticano. Nel dicembre dello stesso anno Nico Acampora è stato nominato Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica. Inoltre è stato nominato “Cittadino d’Europa 2023” dal Parlamento Europeo.
La presentazione dell’anno accademico sarà di don Salvatore Spataro, Direttore dell’ISSR.

Coltiva la preghiera e opera per il rinnovamento della Chiesa

Deve continuare tutta la vita il cammino della tua adesione e di trasformazione in Colui che ti ha scelto. Coltiva la preghiera, vivi la partecipazione specifica al sacerdozio di Cristo, opera per il rinnovamento della Chiesa e del cuore dei fedeli”. L’arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto si rivolge a Gabriele Conti e poi lo abbraccia con affetto paterno. Nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’arcivescovo ha ordinato presbitero Gabriele della parrocchia Cristo Re a Lentini.

La Parola di Dio ci esorta ad un rapporto intimo con Gesù – ha detto Lomanto –. La preghiera rappresenta l’asse portante della nostra giornata: il luogo di incontro con il Signore. Diventa preziosa l’assunzione di una regola di vita che educa il presbitero ad essere con Cristo e a vivere per Cristo secondo una gestione del tempo che consente di mettere ordine alla propria giornata. L’identità del sacerdote deriva dalla partecipazione al sacerdozio di Cristo. L’ordinario diventa immagine reale di Cristo sacerdote per servire il popolo di Dio”. L’arcivescovo ha invitato Gabriele a trasmettere “Cristo nella semplicità. Viviamo un cambiamento di epoca ma il volto della Chiesa dipende dalla santità dei suoi figli. Porta nel tuo cuore e nella vita delle persone il Vangelo per seminare speranza”. E’ la prima ordinazione presbiterale per l’arcivescovo di Siracusa.

Conti, 27 anni, ha acquisito il baccellierato canonico in Teologia alla facoltà San Paolo di Catania. Il novello presbitero ha presieduto ieri per la prima volta la messa nella sua parrocchia a Lentini. La prossima settimana partirà per Roma dove studierà Teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana. Ringraziando i presbiteri e la sua famiglia ha detto: “Vi chiedo di pregare per il dono di sante vocazioni. Unite la vostra preghiera alla mia nel chiedere una fede retta, certa speranza, perfetta carità, umiltà profonda”.


Cattedrale, ritrovato crepidoma del tempio greco

Ritrovato nella chiesa Cattedrale di Siracusa, sotto un pavimento di legno, ciò che resta del crepidoma meridionale del tempio greco (V secolo a. C.). “Non si tratta naturalmente di una scoperta, in passato sarà stato deciso di coprirlo. Per noi è molto interessante, e d’accordo con l’Arcidiocesi vogliamo studiare il sito e valorizzarlo” ha commentato il sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, Salvatore Martinez.
Nel corso di alcuni lavori di manutenzione ordinaria all’interno della Chiesa Cattedrale, in un locale adibito a deposito, è stato rinvenuto, sotto un assito di legno, ciò che resta del crepidoma, la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio. I tecnici della Diocesi, d’intesa con la Soprintendenza di Siracusa, ed in particolare la dirigente Alessandra Castorina, stanno elaborando una progettazione per rendere fruibile l’area valorizzando la rilevanza storico-artistica.
Sono andato personalmente a vedere i gradoni ritrovati al di sotto della pavimentazione in legno – ha aggiunto il sovrintendente Martinez –. Abbiamo notato la mancanza di una colonna forse tolta, ma non sappiamo in quale epoca. Abbiamo ancora pochi elementi a disposizione ma abbiamo deciso insieme alla Curia che vogliamo approfondire la contestualità e valorizzare il sito”.
La Cattedrale di Siracusa è stata realizzata sul tempio dedicato ad Atena. Con l’avvento del Cristianesimo fu individuato come sito adatto ad essere trasformato già dai Bizantini e diventò per questo sin dal VII secolo d.C. chiesa cristiana basilicale. Nel corso degli anni ci furono numerose trasformazioni anche per via dei terremoti. Venne rifatto il prospetto principale, aggiunti pesanti decori. La formazione della facciata barocca, costituendo il raddoppio della parete esterna sulla piazza, ha creato il vestibolo d’ingresso con all’ingresso la porta incorniciata da colonne tortili e tralci all’esterno a cui corrispondono all’interno le antiche colonne scanalate del tempio greco. Agli inizi del XX secolo il vescovo Bignami iniziò una grande opera di restauro della chiesa, protrattasi fino al 1927.
Eseguiamo ordinariamente lavori di manutenzione e restauri nella nostra Chiesa Cattedrale – ha spiegato mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesi – e durante una fase di questi abbiamo ritrovato questi gradoni che erano stati coperti, circa un secolo fa, da un pavimento di legno. Anche se non si tratta di una scoperta, è stato comunque emozionante vedere per la prima volta ciò che resta del basamento del tempio del lato meridionale parallelo al crepidoma visibile in Piazza Minerva. D’intesa con la Soprintendenza ne cureremo la valorizzazione e la fruizione“.

Ordinazione sacerdotale in Santuario

Mercoledì 4 ottobre alle ore 18:30 nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ordinerà presbitero Gabriele Conti della parrocchia Cristo Re a Lentini. “Accompagniamo il candidato con la preghiera e invochiamo il dono di sante vocazioni” ha detto monsignor Lomanto.
Il novello presbitero presiederà per la prima volta la Santa messa giovedì 5 ottobre alle ore 19:00 nella parrocchia Cristo Re a Lentini.

Le linee guida CESi su Lettore, Accolito e Catechista

Si pubblicano le Linee guida circa l’istituzione dei Ministeri di Lettore, Accolito e Catechista approvate nella recente sessione della Conferenza Episcopale Siciliana (Palermo, 13-15 settembre 2023) valide per le diocesi dell’Isola.

Dopo le opportune premesse di carattere ecclesiologico circa i ministeri nella Chiesa locale sulla base dei documenti magisteriali, le Linee guida puntualizzano formazione, ruoli e compiti dei tre ministeri da esercitarsi, anche da parte delle donne, al servizio delle comunità ecclesiali.


Visita di mons. Lomanto alla Fondazione Sant'Angela Merici

“La carità ci insegna a uscire da noi stessi per andare incontro al prossimo”

Con gioia incontro la comunità della Fondazione Sant’Angela Merici. Un momento per stare insieme e condividere la nostra attività ma anche farci carico dei disagi, dei problemi e delle sofferenze dei nostri fratelli. La carità ci insegna a uscire da noi stessi per andare incontro al prossimo e insieme lavorare per il bene comune per sentirci più forti, per sperimentare insieme l’amore di Dio. Perché nell’unità l’amore di Dio è perfetto“. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha salutato gli ospiti della Fondazione Sant’Angela Merici durante una breve visita nel corso della quale sono stati anche benedetti tre nuovi pulmini per il servizio di trasporto delle persone con disabilità. L’arcivescovo è stato accolto dal presidente della Fondazione, don Alfio Li Noce, e dagli ospiti del centro di riabilitazione e della casa di riposo di via Peppino Impastato.

La vostra gioia è la mia gioia – ha detto l’arcivescovo Lomanto -. Sono contento di essere qui per incontrarvi, per vivere questo giorno di festa insieme. I pulmini sono segno di attenzione al prossimo. Dobbiamo sempre uscire da noi stessi per andare a cercare l’altro. Stiamo insieme ed insieme operiamo come comunità ecclesiale. Uniti come persone e come comunità, chiamati a compiere il cammino che ci porta all’incontro con Gesù. Il desiderio in ciascuno di voi di andare avanti, di creatività, può crescere solo nella misura in cui ci vogliamo bene, ci amiamo. L’amore di Dio in noi è perfetto. La gioia nasce dall’amore che ci unisce“.

Presenti mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito, ed anche don Salvo Spataro e don Alessandro Genovese e gli altri componenti del consiglio di amministrazione insieme al direttore sanitario Francesco Rametta e a tutto il personale medico e di assistenza. L”Arcivescovo ha voluto fare un giro nella struttura per avere la possibilità di raggiungere tutti con la sua benedizione.

Oggi condividiamo la gioia come comunità al servizio per la qualità della vita – ha detto il presidente don Alfio Li Noce -. La Fondazione si adegua sotto il profilo tecnologico e strutturale. Un lavoro che ci fa essere presenza significativa, che lavora come espressione di Chiesa. Consegniamo al vescovo la gioia: festa, colori e canti. La nostra gioia per la visita del nostro Pastore alla famiglia della Fondazione.  Oggi sottolineiamo la crescita, concretizzata in questo ulteriore impegno per l’acquisto di tre nuovi pulmini equipaggiati. Siamo un centro di riabilitazione: ogni piccolo progresso aggiunge qualcosa. Tre pulmini collegano la fondazione alle case, e viceversa. Raggiungiamo le famiglie: piccola chiesa domestica. Vogliamo essere una chiesa in uscita, che non si ferma. Che va sulle strade e raggiunge la periferia. Dove c’è bisogno la fondazione è presente. Ed infine la qualità del servizio svolto dalla nostra Fondazione a servizio della persona, della salute e della vita secondo standard tecnologici, strutturali, organizzativi e di personale“.

Alcuni ospiti hanno ringraziato l’arcivescovo per la sua “presenza e vicinanza che ci da forza e voglia andare avanti“. E lo hanno salutato con le parole di Madre Teresa di Calcutta: “Dona perché hai tutto ciò che serve al prossimo, ama perchè l’amore è l’unica cosa che ti riempirà la vita“.

Il card. Zuppi: educare in mezzo ai giovani come don Pino

Don Pino è molto vivo e continua a dare frutti. Credo che dobbiamo ascoltarne la lezione: la santità non muore mai. Rimane e vince il male. E tanti frutti di consapevolezza, di scelte, di educare stando in mezzo ai giovani derivano proprio da questa lezione“. Così il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, al termine della sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana che si è svolta a Palermo presieduta da mons. Antonino Raspanti.

In un clima di sinodalità ci siamo confrontarti su diversi temi – ha detto ancora il cardinale Zuppi -. Il ricordo dell’uccisione dei 30 anni di padre Pino, memoria importante per la chiesa italiana. Il problema delle mafie non è un problema di alcune zone dell’Italia ma di tutto il Paese. La Chiesa Siciliana, come capacità di affrontare il problema, può aiutare tutti noi alla migliore comprensione del fenomeno e come contrastarlo. Il cristiano non si chiude nel proprio piccolo. Vive il proprio territorio ma ha sempre un carattere universale. La Chiesa Italiana ha il compito di aiutare il suo primate in questo esercizio della comunione in una Chiesa che deve sperimentarsi nella collaborazione. Se non c’è la pace tutto è perduto. La Chiesa sta vicina a queste croci e la sua presenza e la sua attività anticipa la luce della resurrezione“.

All’inizio dei lavori i Vescovi, tra cui il nostro arcivescovo mons. Francesco Lomanto, hanno espresso profonda gratitudine al Santo Padre Francesco per il dono della Lettera inviata in occasione del 30esimo anniversario del martirio del Beato Pino Puglisi.

Con il cardinale Zuppi, i vescovi si sono confrontati sul Cammino sinodale, le iniziative pastorali delle Chiese di Sicilia e le problematiche presenti nell’Isola: gli incendi devastanti in alcuni territori che hanno deturpato la bellezza del creato e provato tante famiglie, i continui sbarchi di migranti, lo spopolamento delle aree interne, la corruzione morale sempre crescente trai i giovani, la religiosità popolare che fa fatica a diventare vita cristiana coerentemente vissuta.

I Vescovi seguono con particolare apprensione gli ultimi sviluppi degli sbarchi a Lampedusa, dove la comunità attraverso gesti di umanità e di generosità ha testimoniato la solidarietà evangelica, e in altre parti della Sicilia. I Presuli invitano le Autorità internazionali, nazionali e regionali ad intervenire con sollecitudine per garantire una più regolare gestione dei flussi dei migranti in transito nell’Isola ed incoraggiano tutte le persone di buona volontà ad impegnarsi a diffondere la cultura dell’accoglienza per affermare la dignità di ogni persona che chiede aiuto e sostegno.

 

Unificazione degli Istituti diocesani per il Sostentamento del Clero

I Vescovi hanno poi avviato un confronto sulla possibilità di un’eventuale unificazione degli Istituti diocesani del Sostentamento del Clero delle Chiese di Sicilia, come già indicato nella sessione straordinaria tenuta a Roma nel mese di maggio scorso, con la presenza di S. E. Mons. Luigi Testore, Presidente dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, il quale incontrerà gli Economi diocesani e i Presidenti degli Istituti diocesani della Sicilia, nei giorni 10 e 11 novembre ad Enna. I Vescovi hanno convenuto che l’eventuale unificazione degli Istituti deve produrre una maggiore efficienza e razionalizzazione per mettere a miglior reddito il patrimonio da utilizzare per le finalità della Chiesa e hanno proposto un approfondimento della situazione attraverso un incontro con i Presidenti degli Istituti diocesani.

Presentazione della bozza del Messaggio delle Chiese di Sicilia per l’Offerta dell’olio per lampada votiva ad Assisi (4 ottobre 2024)

Nel 2024 la Regione Sicilia è stata scelta per offrire l’olio della lampada votiva sulla tomba di S. Francesco ad Assisi. I Vescovi hanno predisposto una bozza di messaggio che hanno esaminato e integrato, unitamente ai Ministri Provinciali della quattro Famiglie Francescane presenti in Sicilia, e hanno sottolineato il riferimento al creato e alla pace, la dimensione artistica, la gioia di andare insieme in pellegrinaggio ad Assisi. I Presuli hanno espresso anche la gratitudine per la presenza del carisma Francescano in Sicilia. È stato costituito un Comitato per la preparazione dell’evento, presieduto da Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone e composto da: Padre Pietro Giarracca, o.f.m. capp., un esponente della Regione Sicilia, un rappresentante dell’ANCI, e dai direttori degli Uffici Regionali: Giovani, Vocazioni e Seminari, Liturgico, Turismo, Comunicazioni Sociali.

Aggiornamento sull’Assemblea Ecclesiale Regionale del 13 – 14 ottobre 2023

I Vescovi incaricati Mons. Guglielmo Giombanco e Mons. Cesare Di Pietro insieme al Direttore della Segreteria pastorale don Giuseppe Rabita hanno relazionato sulla preparazione dell’Assemblea Ecclesiale Regionale. Mons. Di Pietro ha richiamato le tappe già percorse e il metodo per lo svolgimento del confronto che si terrà nei Tavoli sinodali. Ha anche presentato sinteticamente il contenuto dei cinque nuclei che verranno affrontati nei Tavoli. Ha poi delineato il programma definitivo dell’Assemblea.

Presentazione del programma delle attività del Centro «Madre del Buon Pastore» per la Formazione dei Presbiteri

Il Direttore del Centro Madre del Buon Pastore, Don Antonio Sapuppo ha presentato ai Vescovi il programma delle attività del Centro per il prossimo anno pastorale 2023-2024 che avrà come titolo: «Fare Chiesa Insieme». I testi di riferimento che accompagnano la proposta formativa sono: il “Discorso di papa Francesco ai partecipanti all’incontro nazionale dei referenti diocesani del cammino sinodale italiano” del 25 maggio 2023; la “Lettera di papa Francesco per i trent’anni dalla morte di Don Pino Puglisi” del 20 agosto 2023.
Il percorso formativo sulla parrocchia 20-23 novembre 2023 presso Baida (PA) ha come titolo: «Il volto delle comunità parrocchiali umiltà –disinteresse – beatitudine. La testimonianza di don Pino Puglisi».
Il percorso formativo sul sacramento della Riconciliazione 19-22 febbraio 2024 ha titolo: «Chiamati a raccogliere le inquietudini della storia».
Il Cantiere sinodale «Camminare insieme» incontri per Metropolie ha come titolo: «Missione e prossimità» (Prof.ssa Rosanna Virgili) 8 – 9 aprile 2024 a Palermo – Metropolie di Palermo e Agrigento; 10-11 aprile 2024 a Catania – Metropolie di Catania, Siracusa, Messina. I Diaconi permanenti e le loro famiglie si incontreranno il 3 marzo ad Agrigento, il 17 marzo a Noto e il 28 aprile a Monreale. La festa regionale dei Diaconi avrà luogo a Caltagirone il 7 luglio 2024.

Presentazione del programma delle attività della Commissione Presbiterale Regionale

Don Paolo La Terra Segretario della CPS, dopo aver delineato le attività svolte, ha presentato il programma della Commissione Presbiterale Regionale per il nuovo anno pastorale 2023 -2024. La Commissione si propone di approfondire le riflessioni che emergeranno nella prossima Assemblea sinodale delle Chiese di Sicilia del 13 e 14 ottobre2023, con riferimento ai temi: missione e prossimità, sinodalità e corresponsabilità. Particolare attenzione sarà rivolta ai contenuti della Lettera di Papa Francesco inviata alla Chiesa di Palermo in occasione del 30°anniversario del martirio del Beato don Pino Puglisi.
Il Presidente ha chiesto alla Commissione Presbiterale il coinvolgimento dei presbiteri diocesani alle iniziative programmate per l’offerta dell’olio per la lampada votiva ad Assisi.

Servizio Tutela dei Minori

Mons. Alessandro Damiano, Vescovo delegato, ha presentato le attività svolte nell’anno 2022 dal Servizio Regionale per la Tutela dei minori secondo la relazione redatta dal Referente regionale p. Salvatore Franco o.m.i. Mons. Damiano ha sottolineato come il problema degli abusi si colloca in una prospettiva più ampia. Si nota, infatti, un’eclissi della coscienza personale perché non si comprende più il male che si compie.

Concorso Insegnanti di Religione Cattolica

La Prof.ssa Barbara Condorelli, Responsabile dell’Ufficio Regionale per gli Insegnanti di Religione Cattolica, ha presentato ai Vescovi una relazione sulla preparazione all’eventuale Concorso per gli Insegnanti di Religione Cattolica. La relatrice ha indicato la procedura del Concorso nella duplice forma: ordinaria e straordinaria ed ha sottolineato i requisiti richiesti dal Ministero perla partecipazione. Ha evidenziato anche le possibili criticità che emergeranno nella fase della preparazione immediata ed ha ricordato che il futuro degli IDR dipenderà molto dalla qualità dell’insegnamento e dalla eccellente abilità pedagogica del docente.

Approvazione bozza Statuto del Servizio per la pastorale esorcistica

I Vescovi hanno esaminato ed approvato ad experimentum per tre anni la bozza di Statuto, presentata dal Direttore P. Benigno Palilla fmr, del Servizio per la pastorale esorcistica nelle Chiese di Sicilia. La Delega per tale ambito pastorale viene affidata al Vescovo delegato per la liturgia, Mons. Giuseppe LaPlaca.

Nomine

I Vescovi hanno provveduto alle seguenti nomine:
Referenti del Gruppo Nazionale degli Economi della Conferenza Episcopale Italiana:

  • Don Massimiliano Parisi, dell’Arcidiocesi di Catania;
  • Don Francesco Galioto, dell’Arcidiocesi di Palermo.

– dott. Luigi Belvedere, della Diocesi di Caltagirone, rappresentante della CESi al Consiglio Regionale per i Beni Culturali.

– Don Giuseppe Longo, della Diocesi di Catania, Assistente Ecclesiastico Regionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI)

– Don Salvo Bella, della Diocesi di Noto, Assistente Ecclesiastico della Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali (CRAL)

– Don Davide Paglia, della Diocesi di Caltagirone, Assistente Regionale settore Adulti di Azione Cattolica.

La Giornata Sacerdotale Regionale Mariana, del 28 maggio 2024, sarà nella Diocesi di Acireale presso il Santuario «Maria SS. di Valverde».


Lo ha scritto mons. Francesco Lomanto nel suo messaggio al mondo della scuola

“Una società che non vede nell’altro il fine è fallita”

“Il mio animo è turbato dalle tante notizie che si rincorrono circa violenze usate da minori verso altri minori, da ragazzi che, magari condividono gli stessi banchi scolastici e, poi, si ritrovano ad essere aguzzini e vittime di crimini efferati. Una società che non vede nell’altro il fine, ma solo il mezzo – magari per il soddisfacimento dei più biechi istinti e per l’affermazione della forza del “branco” su una “preda” – è una società fallita, perché ha perduto ogni riferimento antropologico, nonché il senso proprio dell’essere comunità”. Lo scrive mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa, e delegato per le Comunicazioni sociali e la Cultura della Conferenza Episcopale Siciliana, nel suo messaggio inviato al mondo della scuola all’inizio dell’anno scolastico.
“La comunità di cui tutti facciamo parte deve avere come obiettivo principale il perseguimento del bene comune; quando, invece, uno fra noi s’impone con la forza sull’altro, si ha la frustrazione del nostro vivere insieme”.
L’arcivescovo si è rivolto agli educatori della comunità scolastica: “incoraggio e supporto l’opera di tutti gli operatori nel mondo dell’educazione di bambini, ragazzi e giovani. Abbiate sempre presente che l’opera cui vi dedicate non è solo vostra, ma prima d’ogni cosa è di Colui il quale si è fatto uomo perché gli uomini «abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10b)”.
Mons. Lomanto lo scorso anno aveva sottolineato l’importanza della missione educativa della Scuola segnalando “che tirar fuori il meglio che c’è in ogni uomo dev’essere l’intenzione di ogni impresa educativa”. E nel suo messaggio quest’anno, rivolgendosi agli studenti e alle studentesse, ha augurato di poter “godere di questa abbondanza e pienezza di vita, rendendovi conto che vivere nel rispetto dell’altro è ciò che rende veramente uomo un essere umano. Nella Seconda lettura di Domenica scorsa abbiamo letto «non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole» (Rm 13,8). Di questa “civiltà dell’amore” – di cui il Santo Papa Paolo VI spesso parlava – dovete voi, ragazzi, essere gli edificatori e i cittadini. È quanto mai necessario riconoscere l’amore di Dio per noi e, in questo amore, stringere tutti in un ideale enorme abbraccio – iniziando da chi ci è più vicino per giungere sino agli estremi confini della terra – per costruire una società in cui non alberghino soprusi e iniquità, ma trionfi la pace e la giustizia”.

Il card. Dziwisz dona una reliquia di San Giovanni Paolo II

“La Madonna ancora piange, perchè vede questi figli, cattolici e non cattolici, ma sono uomini che soffrono. E anche questa Madonna grida nella società europea e non solamente: aiutate questi poveri che cercano di salvarsi, cercano una vita migliore”. Lo ha detto il card. Stanisław Jan Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia, che ha presieduto ieri sera la celebrazione eucaristica nell’ultimo giorno dei festeggiamenti per l’anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa nel Santuario.

La Lacrimazione di Maria avvenne a Siracusa dal 29 agosto al 1 settembre del 1953, in via degli Orti di San Giorgio 11, nell’abitazione di due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusto. La Lacrimazione si ripeté almeno 58 volte. Una commissione medica classificò il liquido come “lacrime umane” e, dopo un esame anche del quadretto, il fenomeno fu dichiarato non spiegabile scientificamente. I vescovi di Sicilia conclusero che non si può mettere in dubbio la realtà della lacrimazione.

Ieri sera il card. Dziwisz ha ricordato “il ripetersi del dramma dei tanti profughi che periscono nelle acque del Mediterraneo. Ella stessa piange sulla loro sorte, ma consola anche coloro che ne subiscono la morte. La Madonna delle Lacrime asciuga le lacrime di chi ha trovato in Europa le condizioni per una vita dignitosa. Oggi, una croce particolare del nostro continente europeo è la guerra in Ucraina. I nostri fratelli e sorelle che vivono in territorio ucraino sono diventati vittime dell’aggressione russa. Questa terra viene loro sottratta, come pure il loro diritto alla vita, alla loro cultura e alla loro lingua. Maria piange e consola gli afflitti e i sofferenti e cerca di asciugare le loro lacrime, ispirando molte persone di buona volontà ad accorrere in loro aiuto”.

Ma il cardinale ha sottolineato anche il rapporto delle lacrime con la Polonia e San Giovanni Paolo II: “I polacchi sono molto uniti a questo miracolo delle lacrime della Madonna perchè è avvenuto quando la Chiesa in Polonia era molto perseguitata dal comunismo staliniano, quasi tutti i vescovi sono stati perseguitati, anche tanti preti. Le lacrime della Madonna di Siracusa erano un aiuto per sopportare tutto questo. E in Polonia ci sono diverse chiese, parrocchie, dedicate alla Madonna di Siracusa. Quando Papa Giovanni Paolo II è stato ferito a morte nell’attentato del 1981 e stava all’ospedale Gemelli l’arcivescovo di Siracusa è venuto con le reliquie per la salvezza della vita del Santo Padre”.

L’arcivescovo Francesco Lomanto ha ringraziato il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha inviato una lettera sui festeggiamenti della Madonna delle Lacrime. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha simbolicamente donato le chiavi della città in segno di devozione alla Madonna. Al termine della celebrazione eucaristica Mons. Francesco Lomanto ha pronunciato l’Atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.

Il card. Dziwisz stamane ha celebrato nella Casa del Pianto dove nel 1953 da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane. “Oggi ricordiamo San Giovanni Paolo II che da Pastore della Chiesa universale fece un viaggio apostolico a Siracusa e prima ancora, da giovane arcivescovo di Cracovia, pregò in questa Casa del Pianto il 2 novembre 1964. Egli ha ricevuto molti talenti da Dio e sappiamo quanti frutti ha portato e continua a portare nella Chiesa e nel mondo, il suo pontificato fu di servizio totale a Dio e agli uomini” ha detto il cardinale che ha donato una reliquia: una goccia del sangue di San Giovanni Paolo II.

“Il pianto di Maria è luminoso perchè getta un fascio di luce sulle nostre coscienze. Queste Lacrime sono più eloquenti delle parole. Sono Lacrime materne, versate anzitutto perché gli uomini hanno voltato le spalle all’Amore di Dio. Quando si perde Dio, si perde il senso della vita, si perde ciò che di umano c’è nell’uomo, trionfa l’egoismo, la violenza, la menzogna, l’ingiustizia” ha concluso il cardinale Dziwisz.

Oggi pomeriggio alle ore 17.00 al Centro Convegni del Santuario “Totus Tuus, Lacrime d’Amore: Siracusa incontra il Cardinale Dziwisz”. Prima una ricostruzione, in musica e parole, della storia della Lacrimazione. Con la narrazione di don Gianluca Gibilisco, e le voci di Annalisa Amico, Cristiano Sipione e Agnese Firullo. I testi della narrazione sono di Rita Bonanno, testi e musiche delle canzoni di Andrea Scorsonelli. Arrangiamenti dei brani Max Ricciardo.

Alle ore 17,30 testimonianza del Cardinale Stanislaw Jan Dziwisz, che farà rivivere, attraverso i suoi ricordi, il viaggio che l’ha portato qui, a Siracusa, accanto a San Giovanni Paolo II.

Mons. Baturi, giovani che non amano vita diventano violenti

“C’è un diffuso disamore alla vita che sembra dilagare tra i giovani. Giovani che non amano la vita e per questo diventano violenti, rabbiosi, rancorosi. Incapaci di rispetto e di onore. La madre che piange sembra dirci che siamo amati di un amore definitivo e che possiamo leggere la nostra identità, i nostri sentimenti, la brama di felicità solo alla luce di questo volto”. Lo ha detto mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, ai festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Era il 29 agosto del 1953 quando da un quadretto in gesso del Cuore Immacolato di Maria sgorgarono lacrime umane. “Siamo invitati a stare davanti a questa Madre e sentirci amati. Da siciliano so quante storie familiari si sono intrecciate con queste lacrime – ha detto mons. Baturi -. Oggi la Madonna piange ancora perché con misericordia e compassione guardi i suoi figli. E ha motivo di piangere guardando il pianto delle mamme dei soldati in guerra o la violenza verso se stessi verso gli altri dei giovani. Cosa farebbe una mamma di fronte a tanto dolore, piange”. Questa sera presiede la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma e membro della commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Domani il card. Stanisław Jan Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia, con la partecipazione degli arcivescovi e vescovi di Sicilia. Sabato, alle 17, nel salone San Giovanni Paolo II del Centro Convegni della Basilica, il cardinale incontrerà la città di Siracusa in un momento di riflessione dal titolo “Totus Tuus – Lacrime d’Amore”.