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Esercizi di fraternità presbiterale al Santuario

“Chiamati ad essere testimoni di comunione”

Il Signore ha suggerito questo incontro a chi con tanto impegno lo ha pensato, voluto e organizzato. […] Il Signore non si limita a farci progettare cose buone, ma ci accompagna nella loro esecuzione. Questo ci offre la possibilità di iniziare da Lui e di giungere con Lui alla conclusione. Iniziare da Lui alla luce della parola ascoltata”. Con queste parole monsignor Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e Presidente della Conferenza episcopale siciliana, ha aperto gli “Esercizi di fraternità presbiterale”, promossi a Siracusa (01 – 03 settembre 2021) dalla Commissione presbiterale siciliana.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa preghiera nel Santuario dedicato alla Madonna delle lacrime ha dato il via all’incontro. Ai presbiteri giunti dalle diciotto diocesi di Sicilia mons. Salvatore Gristina, nella preghiera iniziale così ha detto: “Carissimi fratelli, ci riempie di gioia e di consolazione vederci compresi nella preghiera che Gesù rivolge al padre: Gesù ha pregato e intercede per noi. Egli ha chiesto al Padre la nostra unità, quella stessa unità che c’è tra Lui e il Padre: “Come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi…”. Quanto vivremo insieme mira proprio a questo: la fraternità presbiterale. Non una idea campata in aria, ma la più concreta possibile, con tutta la ricchezza di sentimenti e di gesti di cui, spinti dallo Spirito Santo, siamo capaci”.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀIl primo intervento previsto nel programma è stato quello di mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso – Boiano che ha guidato la riflessione sul tema “I fondamenti della fraternità”, scegliendo tra le pagine bibliche che ne parlano e i racconti che la descrivono la storia di Giuseppe venduto dai fratelli. Qui, secondo il relatore, è possibile individuare tre passaggi: mons. Bregantini ha detto della “rottura della fraternità per la cattiveria e la gelosia dei fratelli cui si aggiungono sventure personali”, della “ricomposizione della fraternità tramite un cammino educativo, complesso e articolare, ma carico di insegnamenti per noi, oggi” e dello “sfondo“, nel quale “vi è sempre la figura del padre, in questo caso Giacobbe, cui era stato strappato il figlio e a cui, tutti insieme, torneranno“.

Per mons. Bregantini, il primo passaggio, quello della rottura, “ci aiuta a capir le nostre divisioni, quando anche noi gettiamo nella cisterna i nostri fratelli“. Nella “tappa della ricomposizione”, per il presule “protagonista è Giuseppe, giovane maturato nella sofferenza dell’esclusione, poiché venduto, calunniato, dimenticato in carcere. Ma la Sapienza divina – ha detto mons. Bregantini ai presbiteri siciliani – è scesa con lui in carcere e lo ha accompagnato. Ha appreso, ha pregato, ha sofferto ed ha capito che c’è una sola via per ricostruire la fraternità: uscire insieme con i suoi fratelli. In stile sinodale, da lui educati progressivamente. Tutti i si e fanno un vero cammino sinodale: Giuseppe e i suoi fratelli“. Parlando della figura del padre, l’arcivescovo ha detto delle lacrime “all’inizio di dolore per la fraternità spezzata” e “di gioia al termine del cammino della fraternità. Giuseppe è il Goèl, perché ha compreso il dolore e il ruolo del padre Giacobbe“.

A concludere la giornata la celebrazione eucaristica ai piedi del Santuario della Madonna delle lacrime presieduta dal nunzio apostolico mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia.

A concelebrare i vescovi di Sicilia. Durante la celebrazione, trasmessa in diretta dall’arcidiocesi, è stato imposto il pallio all’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, in segno di speciale legame con il Papa.

 

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“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀAncora con la preghiera comunitaria e la celebrazione eucaristica è stato avvio alla seconda giornata di “Esercizi di fraternità presbiterale”. A presiedere, nella cripta del Santuarii, mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per il clero. “Celebriamo l’Eucaristia in questo Santuario dove la Vergine Madre ha posto il segno della sua presenza. Lei ci accoglie con la sua tenerezza materna – ha detto – e, come fece con gli Apostoli, dopo la Pentecoste condivide il nostro cammino di presbiteri della Chiesa. I giorni che stiamo vivendo sono una feconda opportunità per crescere tutti nella comunione fraterna ed essere assidui artefici di unità nelle comunità presbiterali alle quali apparteniamo“. E ancora: “Abbiamo bisogno della luce dello Spirito per conoscere Dio e chi conosce Dio, ama e chi ama diviene tessitore di fraternità“. Fraternità che è strada “per vivere in modo degno la vocazione che abbiamo ricevuto“.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa riflessione della giornata centrale di lavori è stata affidata a padre Giovanni Salonia, ofm, fondatore dell’Istituto Gestalt. Il tema proposto è stato “Mi prendo cura di te”, un “prendersi cura fraterno tra presbiteri” che, ha detto ai presbiteri di Sicilia, è “una novitas rispetto al prendersi cura ‘paterno’ cui siamo stati formati e che abitualmente viviamo“. E ha spiegato: “Da anni – lo sappiamo – si registra, a tutti i livelli, un interesse per la fraternità presbiterale, risvegliato dal Concilio Vaticano II. […] La novitas consiste qui nel descrivere in modo puntuale le differenze qualitative (non quantitative) tra l’essere amici e l’essere/sentirsi  fratelli. A cominciare dal fatto che – come si sa – essere amici è una scelta;  mentre fratelli lo si è: ed il compito è per l’appunto sentirsi fratelli.  La terza ispirazione di queste giornate è il Santuario della Madonna delle Lacrime: ricollocarsi nel grembo di Maria che soffre, dell’Addolorata rigenera ogni fraternità e, in particolare, quella presbiterale“.  Nel corso del suo intervento, padre Salonia ha proposto “tre riletture:  La fraternità presbiterale   Il prendersi cura dell’altro da fratello  La Madonna delle lacrime, Madre della fraternità“.

Nel corso dei lavori, sono state proposte due esperienze di fraternità presbiterale che hanno permesso ai partecipanti di incarnare quanto è stato proposto nelle due relazioni. La prima esperienza di vita fraterna è stata presentata dai Piccoli fratelli di Jesus Caritas di Charles de Foucauld. I Piccoli fratelli cercano di regolare le attività apostoliche in modo da non compromettere la vita fraterna. Il loro servizio è reso come fraternità anche se ciascuno di loro può avere responsabilità particolari. Sono intervenuti: padre Gabriele Faraghini, attualmente rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, e padre Paolo Maria Barducci, priore dell’abbazia di Sassovivo, a Foligno.

La seconda esperienza di vita fraterna è stata presentata da don Matteo Cavani e don Andrea Garuti, presbiteri della diocesi di Modena – Nonantola. Hanno raccontato la loro esperienza: sono dodici presbiteri che vivono insieme, nella stessa casa, pur avendo incarichi e compiti diversi.

“Le età della fraternità” è stato il tema della terza ed ultima giornata di Esercizi di fraternità spirituale. Lo hanno sviluppato da mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, e da Ina Siviglia, docente di Teologia sistematica presso la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia.

“ASSIDUI NELL’UNIONE FRATERNA”: I SACERDOTI DI SICILIA IN ESERCIZIO DI FRATERNITÀLa celebrazione eucaristica dell’ultima sessione di lavori è stata presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, il quale ha esortato i presbiteri al “servizio di amore per i fratelli, che abbia quella caratteristica che il salmo ci ha suggerito facendoci cantare ‘Servite il Signore con gioia’“, a quell’unità che “noi non creiamo, ma che siamo chiamati a compiere, mettere in pratica“, ad una “nuova alleanza” che “non è un ammodernamento di pratiche, di usanze, ma uno spirito nuovo: lo Spirito del Signore. Essendo nuovo lo spirito, il vino, deve essere nuovo anche l’otre, l’uomo“.

A concludere la tre giorni di Esercizi di fraternità presbiterale proposti dalla Cps è stato mons. Guglielmo Giombanco. Il vescovo di Patti, delegato CESi per il clero, ha ripercorso le diverse tappe dell’evento: tracciando un sorta di “cammino di fraternità” segnato dagli interventi dei diversi relatori, dalle testimonianze e da quando emerso nel corso di una sessione che era stata dedicata ad attività laboratorali, ha posto l’attenzione su comunità e comunione: “La comunità – ha detto – è il soggetto visibile di una realtà ecclesiale, ma non è detto che quando ci sia comunità ci sia anche comunione. La comunione è, infatti, ciò che abita la comunità e che la rende tale, che la rende credibile, che mantiene viva la tensione testimoniante della comunità. Perciò, come comunità presbiterale, siamo chiamati ad essere testimoni di comunione“.

 

DOCUMENTI

 

(Da www.chiesedisicilia.org)

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Diretta su You tube, Facebook e sulle emittenti televisive

Lacrimazione Maria, il nunzio apostolico impone il Pallio

Si concludono domani le celebrazioni del 68mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa (29 agosto-1 settembre). Il Nunzio Apostolico in Italia, mons. Emil Paul Tscherrig, a nome di Papa Francesco, presiederà alle ore 19.00 la solenne celebrazione e imporrà all’arcivescovo mons. Francesco Lomanto il sacro Pallio, segno di particolare comunione col Sommo Pontefice. “Le Lacrime della Madonna sono prova del suo materno sostegno – ha detto mons. Francesco Lomanto -. Sentiamoci sostenuti dalla presenza materna di Maria. Le Lacrime della Madonna sono la preghiera che Ella rivolge a Dio a vantaggio di tutti i suoi figli. La Vergine Maria intercede per tutti noi presso Dio e piange partecipando alla sofferenza e alla speranza delle nostre lacrime. Papa Francesco più volte ha parlato del Pianto della Madonna sottolineando che le Lacrime della Madre generano speranza e vita nuova per i figli (cf. 4.1.2017). Accogliamo il monito materno della Madonna, sapendo che – nonostante le difficoltà, le paure e le incertezze della vita – non siamo abbandonati. Le Lacrime di Maria Santissima sono la prova tangibile che Dio si prende cura di noi”.

I festeggiamenti hanno preso il via domenica 22 quando è stato ripetuto il rito della Benedizione del Cotone. Poi da giorno 29 le messe del 68 Anniversario sono state celebrate sul sagrato della Cripta: da mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa; ieri da mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo Emerito di Siracusa; e stasera alle ore 19.00 presiederà mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento.

Le lacrime di Maria manifestano la tenerezza materna, il sostegno nella prova e nella tribolazione, il sollievo nella fragilità; servono a scuoterci, a esortarci, a ridonarci speranza – ha detto mons. Lomanto -. Sono lì nel reliquiario per dirci e trasmetterci lʼamore di Dio attraverso Maria. Sono lì per intercedere per noi e impetrare le grazie di cui abbiamo bisogno. A voi, che camminate nella carità, auguro di mettere in pratica la parola di Dio, di insistere sulla vocazione alla santità come elemento fondamentale, originale e costitutivo dellʼidentità cristiana, della vita della Chiesa e della missione pastorale, per ricomporre il tessuto cristiano della società nella consapevolezza che la visione cristiana rivoluziona il modo di pensare, lʼuomo, la sua vita, le sue relazioni. Siate promotori di speranza, di gioia e di vita nel vostro cammino e nel vostro servizio. Pregate per la Chiesa e per il mondo, pregate per la nostra Chiesa siracusana e pregate per me. Grazie di cuore“.

L’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Siracusa ha predisposto per domani, mercoledì 1 settembre, una diretta dal Santuario della Madonna delle Lacrime. La diretta, che andrà in onda sulla pagina You Tube dell’Arcidiocesi e sulle pagine facebook dell’Arcidiocesi di Siracusa e della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, inizierà intorno alle 18.40. Alle 19.00 avrà inizio la celebrazione eucaristica. In studio Alessandro Ricupero e don Andrea Zappulla.
L’Ufficio comunicazioni sociali ringrazia tutte le emittenti televisive e quotidiani on line che trasmetteranno l’evento. Ed in particolare Video Regione (canale 16), Medical Excellence (canale 86), Teleuno Tris (canale 172), Video 66 (canale 286).

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Al via l’anniversario della Lacrimazione di Maria

Al via le celebrazioni del 68mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa, meditando sulle parole di Papa Francesco: «Il Santuario è luogo di preghiera. Qui la Vergine Maria versa lacrime con chi piange».

I festeggiamenti prenderanno il via domenica 22 quando sarà ripetuto il rito della Benedizione del Cotone durante tutte le Sante Messe e avverrà la distribuzione a tutti i fedeli. L’anniversario culminerà con la celebrazione dell’1 settembre, quando il Nunzio Apostolico in Italia, mons. Emil Paul Tscherrig, a nome di Papa Francesco, presiederà la solenne celebrazione e imporrà all’arcivescovo mons. Francesco Lomanto il sacro Pallio, segno di particolare comunione col Sommo Pontefice.

Il tema dell’anniversario della Lacrimazione  è tratto dalle parole che il Santo Padre ha pronunciato in occasione del primo Convegno Internazionale per i Rettori e gli Operatori dei Santuari: «Il Santuario è luogo di preghiera. Qui la Vergine Maria versa lacrime con chi piange» (29.11.2018). Le Lacrime della Madonna – ha scritto l’arcivescovo Lomanto nel suo messaggio – sono la preghiera che Ella rivolge a Dio a vantaggio di tutti i suoi figli. La Vergine Maria intercede per tutti noi presso Dio e piange partecipando alla sofferenza e alla speranza delle nostre lacrime. Papa Francesco più volte ha parlato del Pianto della Madonna sottolineando che le Lacrime della Madre generano speranza e vita nuova per i figli (cf. 4.1.2017). Accogliamo il monito materno della Madonna, sapendo che – nonostante le difficoltà, le paure e le incertezze della vita – non siamo abbandonati. Le Lacrime di Maria Santissima sono la prova tangibile che Dio si prende cura di noi. Siano di sostegno per tutti le parole che Papa Francesco, consegnandomi il Pallio, ha donato alla nostra Chiesa: «Coraggio, la Madonna delle Lacrime ti custodisce» (29.6.2021)”.

Il programma si svolgerà nel rispetto delle norme anticovid.
Sabato 28 agosto, mons. Francesco Lomanto celebrerà una Santa Messa sul Sagrato della Cripta per tutti i fedeli e in particolare per le forze dell’Ordine Pubblico, il personale sanitario (medici ed infermieri) e per i volontari in ringraziamento del loro servizio e per invocare la protezione della Madonna della Lacrime.
Al termine della Santa Messa sarà celebrata la Lunga Notte del Santuario, animata dai Gruppi del Santuario con momenti di preghiera davanti al Quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime.

Dal 29 agosto all’1 settembre 2021, Santa Messa delle ore 8 all’aperto in via Carso, accanto all’abitazione dove nel 1953 pianse la Madonna (la Santa Messa del 31 agosto 2021 sarà trasmessa in diretta nazionale su RadioMaria).

Le Sante Messe pomeridiane del 68 Anniversario – come quelle dello scorso anno – saranno celebrate sul sagrato della Cripta:
– il 29 agosto, presiederà la Santa Messa S.E. Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa;
– il 30 agosto, presiederà la Santa Messa S.E. Mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo Emerito di Siracusa;
– il 31 agosto, presiederà la Santa Messa S.E. Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento;
– l’1 settembre, presiederà la Santa Messa S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico del Santo Padre in Italia, che imporrà a Mons. Lomanto il Sacro Pallio, simbolo di un legame speciale con il Papa. Saranno presenti gli arcivescovi, i vescovi e i Presbiteri delle Chiese di Sicilia, i quali si incontreranno al Santuario della Madonna delle Lacrime dall’1 al 3 settembre per gli “Esercizi di fraternità presbiterale”.

Per tutto il periodo che va dal 1 giugno al 17 settembre – in seno all’iniziativa la “Notte dei Santuari”, dal tema “Ora Viene il Bello”, organizzato dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo, Sport e Pellegrinaggi della CEI in collaborazione con i Santuari d’Italia – sarà possibile varcare la Porta Santa della Speranza ed ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria.

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Un testo dell'Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro, la Pace e la salvaguardia del Creato

Dai vescovi una preghiera per la Sicilia che brucia

I Vescovi delle diciotto diocesi di Sicilia chiedono a tutte le comunità di pregare all’unisono domenica 15, Solennità di Maria SS. Assunta, avendo davanti agli occhi gli incendi che da giorni interessano l’Isola e nel cuore le conseguenze – talvolta tragiche – che tali gesti sconsiderati hanno sulla popolazione e sull’ambiente.

L’Ufficio regionale per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato, del quale è delegato mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù, ha predisposto un testo di preghiera dei fedeli che ha raggiunto tutte le parrocchie, le comunità religiose e i sacerdoti.

Si prega per “le popolazioni dilaniate dagli incendi e dai disastri ambientali“, “per quanti hanno subito danni a causa degli incendi” e si chiedono “programmi coraggiosi per la salvaguardia del creato” da un lato e “caparbietà” nell’affrontare il disagio e “speranza” nell’impegno per la ricostruzione dall’altro.

La Chiesa di Sicilia prega anche “per i piromani e quanti si macchiano dei delitti contro il creato e l’umanità: la bellezza della vergine Maria, splendore della santa città di Dio – si legge nella preghiera dei fedeli –, li inquieti e li strugga perché si pentano del male commesso e si convertano a una vita vera secondo il Vangelo“.

 

Ecco di seguito il testo di preghiera dei fedeli, scaricabile anche in formato pdf.

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Fratelli e Sorelle, nella celebrazione odierna splende la luce dellaPasqua: Maria, immacolata nella sua concezione e intatta nel partodivino, è assunta in cielo in corpo e anima. Sia lei, arca della nuovaalleanza e donna vestita di sole, a sostenere la nostra supplica.

R/. Rinnova la nostra speranza, Signore.

Per la santa Chiesa pellegrina nel tempo:
sostenuta dalla Vergine Maria assunta in cielo,
possa condurre tutti a contemplare la luce del volto di Dio. Preghiamo. R/.

Per le popolazioni dilaniate dagli incendi e dai disastri ambientali:
sotto lo sguardo di Maria, Donna vestita di sole,
la comunità civile promuova la cultura dell’ecologia integrale,
programmi coraggiosi per la salvaguardia del creato. Preghiamo. R/.

Per quanti hanno subìto danni a causa degli incendi:
uniti alla Vergine Madre, consolatrice degli afflitti,
affrontino con caparbietà il disagio
e s’impegnino con speranza alla ricostruzione. Preghiamo. R/.

Per i piromani e quanti si macchiano dei delitti contro il creato e l’umanità:
la bellezza della vergine Maria, splendore della santa città di Dio,
li inquieti e li strugga perché si pentano del male commesso
e si convertano a una vita vera secondo il Vangelo. Preghiamo. R/.

Per noi qui riuniti nella celebrazione della Pasqua di Maria:
la sua materna intercessione ci faccia crescere nella fede battesimale,
ci renda credibili nella speranza pasquale,
ci sospinga nella carità operosa. Preghiamo. R/.

Accogli, o Padre la Preghiera del tuo popolo,
e fa’ che, contemplando il mistero di Maria,
associata in corpo e anima alla Pasqua del tuo Figlio,
riconosciamo in ogni persona la tua immagine
e il riflesso della tua gloria.Per Cristo nostro Signore.

R/. Amen

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Incontro di fraternità sacerdotale al Santuario della Madonna delle Lacrime

“Assidui nell’unione fraterna”

Dal 1 al 3 settembre si terrà al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa un incontro di fraternità sacerdotale per tutti i sacerdoti delle Chiese di Sicilia sul tema “Il presbiterio profezia di fraternità”.

Nell’ambito dell’iniziativa della commissione presbiterale siciliana sarà celebrata anche la XXIX Giornata sacerdotale mariana.

Il tema scelto per queste giornate – ha spiegato l’arcivescovo mons. Francesco Lomanto -. prende spunto dal primo sommario degli Atti degli Apostoli che, raccontando i primi passi della Chiesa Apostolica, ci offre l’ideale della vita della Chiesa: «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (At 2,42). Come San Paolo anche noi trascorreremo tre giorni a Siracusa in semplicità di spirito per condividere la gioia di stare insieme e di essere sacerdoti del Signore, non come isole di un grande arcipelago, ma come fratelli che condividono la stessa fede in Dio, l’amore alla Chiesa e alla Madonna. Il nostro stare insieme, nella comunione del Signore e nella fraternità sacerdotale è profezia, testimonianza di fraternità e partecipazione alla preghiera di Gesù che pregando il Padre consegna il suo testamento di amore: «Tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21).

E’ per me motivo di gioia potervi accogliere a Siracusa, dove la Madonna ha donato alla Chiesa l’inesauribile segno delle sue Lacrime. Proprio in quei giorni sarà possibile venerare da vicino il quadretto miracoloso della Madonna delle Lacrime attraverso una pedana appositamente preparata. Mi piace concludere questa mia lettera con le stesse parole che Papa Francesco ha donato a me a Roma lo scorso 29 giugno: «Coraggio, la Madonna delle Lacrime ci custodisce».

L’arcivescovo ha invitato tutti i sacerdoti alla partecipazione come “segno di accoglienza verso i presbiteri delle Chiese siciliane“.

Il programma prevede mercoledì 1 settembre la preghiera d’inizio presieduta da mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Dopo il saluto di don Giuseppe Argento, segretario della commissione presbiterale siciliana, l’intervento di mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso Boiano su “Il fondamento della fraternità”. Alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e concelebrata dai vescovi di Sicilia.

Giovedì 2 concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e delegato CESi per il clero. Seguirà l’intervento di fra Giovanni Salonia, dell’Istituto Gestalt therapy Kairos. I vespri saranno presieduti da mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa.

Venerdì 3 la celebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Francesco Lomanto. Seguiranno gli interventi di mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e della prof.ssa Ina Siviglia, docente di teologia sistematica alla Pontificia facoltà teologica di Sicilia. Le conclusioni saranno di mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti.

 

 

 

 

 

Per iscriversi agli “Esercizi di fraternità presbiterale” occorre compilare in ogni sua parte la scheda in allegato e inviarla all’indirizzo email segreteriapastorale@chiesedisicilia.org. Chi partecipa da residente deve allegare anche copia del versamento, mentre i pendolari potranno versare la semplice quota di adesione direttamente a Siracusa.
Un altro modo per iscriversi è farlo direttamente dal web, compilando un apposito modulo direttamente online.
È possibile anche inserire direttamente copia del versamento.
https://forms.gle/awH7ifGEZfKdSRht6

Entrambe le modalità sono indicate anche sul sito, dove l’evento è anche presentato.
https://www.chiesedisicilia.org/2021/07/30/esercizi-di-fraternita-presbiterale-tre-giorni-attorno-alla-madonna-delle-lacrime/

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Esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia

Apertura della nicchia che custodisce il simulacro di Santa Lucia nella chiesa Cattedrale domenica 8, dalle ore 7.30 sino al termine della messa delle ore 19.00. Una scelta della Deputazione della Cappella di Santa Lucia che ha già visto un’esposizione straordinaria a luglio nel segno della tradizione: nei mesi estivi il simulacro di Santa Lucia viene esposto per consentire ai fedeli, soprattutto a coloro che ritornano a Siracusa, di rivolgere un saluto ed una preghiera alla patrona.

Le messe saranno celebrate alle 8.00, alle 11,30, alle 19.00.

La Deputazione, guidata dal presidente Pucci Piccione, ha disposto una serie di linee guida ed un piano di evacuazione nel rispetto delle normative covid 19. L’apertura e la chiusura della nicchia avverrà a porte aperte e con l’obbligo della mascherina. La visita al Simulacro sarà effettuata attraverso un percorso obbligato secondo le disposizioni anticovid. All’ingresso ed all’uscita ci sarà materiale igienizzante e i fedeli dovranno indossare la mascherina all’interno della Cattedrale. Saranno presenti i volontari per verificare l’osservanza delle disposizioni.
La Deputazione ha deciso che l’esposizione straordinaria si ripeterà domenica 12 settembre.
L’apertura della nicchia sarà visibile in streaming sulla pagina Facebook della Deputazione.
“Già nell’esposizione a luglio – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, l’avv. Pucci Piccione -. abbiamo riscontrato l’affetto da parte di tanti fedeli. Le celebrazioni eucaristiche sono state molto partecipare e tantissimi pellegrini sono entrati nella cappella per una preghiera alla martire siracusana“.
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Suor Lucia, missionaria in Kenya, vittima del covid 19

La crisi di speranza nel mondo d’oggi è intimamente legata alla crisi di fede. A sua volta, la crisi di fede è legata alla crisi di amore. Parafrasando il Cantico dei cantici e ponendo l’attenzione sulla donna che il testo attribuito a Salomone descrive, notiamo la sua alta vocazione ed identità: essa è chiamata ad immettere nella storia una profonda dinamica di amore, che possa dare orientamento alle repentine trasformazioni della società attuale. Si deduce quindi che la missione della donna di oggi è quella di contribuire alle continue conquiste civili, animandole d’amore. La donna con l’amore, è la custode dell’uomo. Dell’umanità dell’uomo.

Ma la forza devastatrice del Covid-19 continua inesorabilmente a trascinare negli abissi speranze e certezze, e soprattutto spegne, sicuramente con l’approvazione divina, cuori e anime ardenti di carità. Una donna, una suora: suor Lucia Martorano, 57 anni, dopo aver lasciato tutto e seguito il Signore sulla via dell’impegno missionario, nei giorni scorsi è entrata nella luce di Cristo risorto, a Katau, in Kenya, dove risiedeva dall’undici dicembre 2001. Essendo una religiosa collegina della Sacra Famiglia, Lucia ha dedicato la sua vita ai piccoli, facendo loro da mamma e da insegnante, dove appunto a Nairobi dirigeva una scuola chiamata “Scuola Corradini”, più precisamente in inglese:“Corradini Chatolic primary school: education and formation“,  da lei iniziata nel e con il nome del suo fondatore il venerabile cardinale Pietro Marcellino Corradini, il quale nella prima metà del ‘700 a Sezze si adoperò per l’educazione delle ragazze, dando vita alle Convittrici della Sacra Famiglia, in seguito diventate Collegine della Sacra Famiglia.

Suor. Lucia, figlia del poeta dialettale sortinese Settimo Martorano, possedeva un sorriso radiante, con il quale comunicava la sua fede, conquistando la fiducia di tutti e l’amabilità. Ultimamente aveva ricevuto una “grazia “ da lei richiesta e ottenuta attraverso la bontà del Signore e la volontà virtuosa degli uomini, cioè di scavare un pozzo, vicino la scuola, affinché la sua gente e i suoi bimbi avessero acqua. Amata e conosciuta anche nella sua Sortino, paese natale, che oggi insieme alle tante suore provenienti dal paese di collina e sparse per il mondo piangono la sua scomparsa.

Molti sortinesi, specie i più giovani, non hanno conosciuto questa grande e forte donna, ma tanti adulti la ricordano con affetto e grande stima. Quando ritornava a casa per le vacanze, gioiosamente e scherzosamente invitava i conoscenti ad un viaggio in Kenya per mostrare l’opera che Dio stava compiendo per mezzo di lei.

La missione di suor Lucia si è conclusa mirabilmente, poiché ha sempre animato d’amore le sue scelte, le sue parole e le sue azioni con gli uomini e le donne che la Provvidenza le ha posto innanzi, e siamo sicuri che dovunque avesse operato, prima a Sortino e poi a Nairobi, sia sbocciata una profumata rosa d’amore di Dio per l’umanità. Fra le tante azioni missionarie svolte dalla religiosa, ci piace ricordare la soddisfazione per realizzazione dell’ultimo pozzo che ha assicurato il sostentamento alle famiglie del luogo.

Una messa in suffragio sarà celebrata lunedì 2 agosto alle ore 18.30 nella chiesa Madre di Sortino. Per suo espresso desiderio, la salma di suor Lucia riposerà in Africa, nella terra della sua missione. Alla mamma ed a tutti i familiari le più sentite condoglianze del direttore e della redazione di Cammino.

Vincenzo Maria Rio
(Da Cammino)

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Incendi, delitto per la legge dell’uomo e peccato contro Dio

Gli incendi dolosi di questi giorni provocano ingenti danni al patrimonio boschivo e faunistico, creano seri problemi non solo per la distruzione di tante strutture importanti per tutta la comunità e per le famiglie, mettono in pericolo il lavoro di tante persone che lavorano nel campo della forestazione per la salvaguardia dei boschi”. Lo afferma l’arcivescovo di Monreale e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana, mons. Michele Pennisi, che esprime la sua solidarietà alle comunità e ai cittadini colpiti dagli incendi, che “puntualmente ogni anno si ripetono creando danni non quantificabili all’ambiente naturale e notevoli disagi agli abitanti di vari Comuni dei territori della nostra diocesi e delle diocesi siciliane”.
Dal presule il “grazie” ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine e alle amministrazioni comunali, ma anche ai volontari della Protezione Civile e ai comuni cittadini che “si sono adoperati per spegnere gli incendi e aiutare le persone che si sono trovate in pericolo”. “Questi incendi non sono frutto di un destino avverso al quale sottomettersi con rassegnazione, ma chiamano in causa a vari livelli la responsabilità diretta e indiretta dell’uomo – sottolinea l’arcivescovo -. È una grave colpa della cattiveria umana bruciare un patrimonio naturalistico e pensare stupidamente di distruggere ‘la casa comune’, che Dio ci ha comandato di custodire e curare. Mentre condanno simili crimini, ribadisco che appiccare volontariamente un incendio, oltre che un delitto per la legge dell’uomo, è anche un grave peccato contro Dio e la sua creazione”.
Infine, l’esortazione, a livello istituzionale e personale, a un impegno per “impedire che simili misfatti si ripetano attraverso un’opera di prevenzione e di educazione alla tutela dell’ambiente a servizio del bene comune”. Gurardando alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro, tutto è connesso”, il presule invita a “puntare sul coinvolgimento delle Chiese locali e di tutte le aggregazioni laicali” per fare in modo che “gli insegnamenti di Papa Francesco nella Laudato sì’ e in Fratelli suscitino una responsabilità concreta nella custodia e nella cura del creato e nella realizzazione del progetto di una transizione ecologica che sia a servizio di uno sviluppo integrale dell’umanità”.

(Da AgenSir)

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Feste patronali, in vigore restrizioni anti covid

Nessun cambiamento di rilievo è intervenuto circa le restrizioni anti Covid-19 già date nel corso dell’ultimo anno per le feste patronali“. Lo ha scritto il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta, ribadendo quanto già scritto nell’aprile e nel maggio scorso. Il vicario ha sottolineato che:

  • è tuttora in vigore il decreto dell’Episcopato Siciliano emanato nel mese di giugno del 2020 circa la sospensione di tutte le processioni esterne, ivi comprese pellegrinaggi ed ogni forma di manifestazioni religiose che provochino assembramenti.
  • sono tuttora in vigore le prescrizioni circa il distanziamento interpersonale ed il numero massimo di fedeli che possono essere ammessi in chiesa specie durante le celebrazioni liturgiche così come gli obblighi di igienizzazione delle mani già all’ingresso, della mascherina e della sanificazione degli ambienti;
  • sia evitata ogni forma alternativa di processione/manifestazione come – ad esempio – esporre i simulacri dei Santi sui sagrati o al portone centrale delle chiese o traslare gli stessi con automezzi o altri apparati meccanici di locomozione lungo le vie cittadine. 

A margine della presente, mi permetto di citare, ad esempio, i recenti festeggiamenti in onore di San Paolo Apostolo a Palazzolo Acreide che sono stati organizzati e gestiti nell’osservanza delle regole date, con il servizio d’ordine e la celebrazione di SS. Messe in numero adeguato al notevole afflusso di pellegrini – ha spiegato mons. Amenta –.Con la sua Lettera sulla pietà popolare, data il 18 aprile scorso dal nostro Arcivescovo circa le Feste patronali, mons. Lomanto ci ha indicato la via da percorrere.
Ne cito solo un brano: «…anche quest’anno non sarà possibile esprimere la nostra devozione con le processioni religiose esterne, ma certamente potremo intensificare la preghiera con la pratica sacramentale della Confessione e della Comunione, con i gesti concreti di carità e di vicinanza verso chi è in difficoltà. Ad imitazione dei nostri padri, accorriamo all’altare del Signore con animo penitente ed orante, elevando al Cielo suffragi per quanti sono morti a causa dell’epidemia o di altri mali che affliggono la nostra vita».

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Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Domenica prossima sarà celebrata la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani dal titolo “Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20). Essa si colloca al centro dell’anno che il Santo Padre ha dedicato alla Famiglia in occasione del quinto anniversario dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Non si tratta di un caso, ma di una scelta che nasce dalla consapevolezza di come gli anziani – tutti gli anziani, anche quelli che non sono nonni – abbiano bisogno di un ambiente familiare in cui vivere e di come sia necessario che le famiglie prendano coscienza del ruolo che essi dovrebbero avere al loro interno, di “custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli”. (Papa Francesco)

Anche nella nostra diocesi – spiegano mons. Salvatore Marino ed i coniugi Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro dell’Ufficio per la pastorale della Famiglia – ci auspichiamo che la celebrazione della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani sia vissuta come un momento di festa che coinvolga tutte le famiglie e le comunità parrocchiali, là dove possibile raggiungendo anche le case di riposo, affinché tutti i nostri anziani possano percepire la nostra vicinanza e il nostro affetto“.

 

 

 

 

In allegato il messaggio di Papa Francesco per la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani; la Preghiera; il Sussidio liturgico; Indicazioni pastorali.

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