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Esposizione del simulacro di Santa Lucia per il personale sanitario

E’ stata dedicata alle vittime del covid19 l’esposizione straordinaria del simulacro di Santa Lucia. Un’apertura straordinaria della nicchia che custodisce il simulacro per ricordare le vittime della pandemia ed il valore della solidarietà. A consegnare le chiavi al maestro di cappella Alessandro Zanghì sono stati Antonina Franco, primario del reparto Malattie infettive all’ospedale Umberto I; Danila Cilio, medico pronto soccorso; Giuseppe Principato, medico pronto soccorso; Emanuele Veneziano, infermiere caposala pneumologia; Norma Bronzi, operatore ambulanze 118; Massimo Pantano, operatore ambulanze; Pietro Veneziano, operatore antincendio; Danilo Carbonaro, operatore oss.

L’esposizione straordinaria del 12 marzo ricorda l’inizio dell’esperienza del covid – ha detto l’avv. Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia -. Santa Lucia era aperta in quel periodo. Stavano realizzando dei lavori di restauro. Ogni volta che questa città ha bisogno di Santa Lucia, la patrona risponde sempre. La prossima festa di maggio ricorda proprio questo: un grande miracolo nei confronti dei siracusani. La richiesta della popolazione che soffriva di fame e la risposta di Lucia. E’ questo il senso di questa apertura. Un ringraziamento a medici, infermieri, personale sanitario, a chi si è impegnato in prima persona senza risparmiarsi. A rischio della propria vita, al di là della professione ma come scelta di vita, non avendo paura di donarsi all’altro. E ricordiamo tutti coloro che non ci sono più: sono tanti, forse troppi. In questo momento loro sono accanto a noi”.
La prima messa è stata presieduta da don Gianluca Belfiore, vice parroco della Cattedrale, che ha ricordato come “da sempre il popolo siracusano ricorre alla sua patrona. E da sempre la patrona risponde. Il Signore non ci abbandona mai e ci è sempre accanto. E’ stato così anche nella pandemia. Guardiamo all’esperienza della vita con la luce della fede, anche a quelle esperienze più dolorose. Quando ritenevamo che con la scienza avevamo sconfitto tutto, è arrivato un piccolo agente esterno che ci ha sconvolto l’esistenza. Ritroviamo il filiare affidamento che abbiamo fatto in Santa Lucia e la fiducia in lei riposta“. La messa successiva è stata presieduta da fra Gabriele Falzone Ofm, cappellano dell’ospedale Umberto I di Siracusa.
Infine l’ultima celebrazione eucaristica da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa: “Siamo radunati per ringraziare e continuare a chiedere grazie all’intercessione di Santa Lucia per la fine della pandemia e al contempo per invocare la pace per le famiglie, per il mondo, per la salute di tutti e per il benessere del nostro popolo. Affinché la nostra preghiera sia gradita a Dio – ha detto mons. Lomanto – è necessario compiere un cammino di rinnovamento interiore e ascolto per lasciarci trasformare dalla Parola di Dio. Il mio invito è donarci a Dio per ricevere il suo dono, lo Spirito Santo, e la presenza di Gesù che ci parla; abbandonarci a Dio nella sincerità della coscienza e nella verità di aggiustare le cose nella nostra vita. Ed infine vivere il rapporto personale con Dio attraverso una esperienza di vita diretta con Gesù. Continuiamo a pregare e invocare il patrocinio di Santa Lucia partecipando con il nostro impegno di donarci a Dio, crescere nella sincerità e nella verità, per vivere il rapporto con Gesù e restare in Lui“. Al termine della messa chiusura della nicchia.

Attività dei detenuti nelle scuole

Un’iniziativa che dà una prospettiva di inserimento sociale per i detenuti: questa è la nostra mission, il nostro scopo ed il senso del nostro lavoro”. Lo ha detto il direttore della casa circondariale di Siracusa, Aldo Tiralongo, alla firma della convenzione tra la Casa Circondariale, la Caritas, l’associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe Onlus, l’Ufficio locale di esecuzione penale esterna di Siracusa (Ulepe), gli istituti superiori “Tommaso Gargallo” e “Luigi Einaudi”, per permettere ad alcuni detenuti di svolgere le ore di lavoro esterno nelle scuole.

Un’attività volontaria e gratuita in favore della collettività svolta da detenuti che si occuperanno di manutenzione ordinaria e delle aree verdi.
I due istituti scolastici di Siracusa hanno accolto con gioia la possibilità di avere due detenuti nei loro spazi per aiutarli nella cura dei giardini – ha detto don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana –. Alcuni detenuti si occupavano già del giardino dell’arcivescovado e continueranno nella loro attività. Il nostro arcivescovo, mons. Francesco Lomanto, ci ha chiesto di accostare gli umili ed accostarli dando loro dignità. Ritengo che questo tipo di servizio ridona ai detenuti una dignità nel loro percorso di recupero”.

A sottoscrivere la convenzione anche il direttore dell’Ulepe Stefano Papa: “Collaboriamo con le scuole e il carcere per dare una possibilità all’esterno ai detenuti e stringere con la comunità quel rapporto indispensabile per il reinserimento. Le scuole sono palestre di relazioni e quindi anche i nostri detenuti partono dalle scuola per rivedere una prospettiva di inserimento nella società”.

Ed il mondo della scuola ha risposto in maniera entusiasta: “Il liceo Gargallo è contento di far parte di questa iniziativa ed aprirsi all’esigenza dell’inserimento dei detenuti in ambito lavorativo. Il consiglio di Istituto e la comunità scolastica hanno sposato questa iniziativa che porta al reinserimento nella società” ha commentato la dirigente Annalisa Stancanelli. Ed anche la dirigente dell’istituto “Luigi Einaudi”, Teresella Celesti, ha ribadito: “Il mondo della scuola è il mondo dell’educazione. Una grande opportunità per i detenuti per riaffacciarsi al mondo e restituire il maltolto. L’idea pedagogica è grande: avere sbagliato una volta non vuole dire una condanna per sempre. Altrimenti la società avrebbe smarrito la visione etica. L’idea per i ragazzi è comprendere come la giustizia sia cosa diversa da un principio di vendetta ed ostracismo nei confronti di chi ha sbagliato e ci consegna un’idea di società civile che accoglie”.

C’è Fede senza Perdono?

Si intitola “C’è Fede senza Perdono?”  l’incontro che si terrà venerdì 24, alle ore 17,30 all’Auditorium dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa.
Interverrà Gemma Calabresi Milite, vedova del commissario Luigi Calabresi, morto in un attentato durante gli anni di Piombo, nel 1972.
Nel corso dell’incontro, moderato dall’avvocato Cristina Alicata, Gemma Calabresi Milite parlerà del suo libro “La crepa e la luce” nel quale racconta il cammino intrapreso dal giorno dell’omicidio del marito. “Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono”. Una sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Concluderà don Andrea Zappulla, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale penitenziaria.
Stiamo guardando al perdono visto da diverse angolature e nelle relazioni che il perdono può avere con pace, giustizia, misericordia – spiega don Andrea Zappulla –. Un percorso di cinque incontri che servono per riflettere sulla dimensione del perdono.  In ciascun uomo c’è l’esigenza di essere perdonati e di perdonare. In questo quarto incontro Gemma Calabresi Milite ci parlerà del cammino di fede che ha fatto alla luce degli eventi che le sono accaduti. Un cammino di giustizia riparativa alla luce di un forte cammino di fede. Lei di fronte al male subito ha scelto la via del bene e del perdono. Nel libro racconta dal momento in cui fu ucciso il marito fino ad oggi. Lei utilizza l’immagine del ponte: il perdono è come un ponte, c’è chi lo percorre partendo da una parte chi dall’altra ma a metà strada ci si incontra e ci si riconosce. Il perdono è l’unica via che rende liberi“.
E’ il quarto appuntamento del ciclo di incontri su “Il Perdono: uno spazio fragile” organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Penitenziaria in collaborazione con la Caritas diocesana, l’ISSR San Metodio, il Centro Culturale San Massimiliano Maria Kolbe, il Centro di Solidarietà, la Libera Associazione Forense e la sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.

Percorso sui beni culturali ecclesiastici

Al via i percorso formativo sui Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siracusa, promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio in partnership con l’Università di Catania.
Il percorso formativo, realizzato in collaborazione con l’Università di Catania, corso di laurea triennale in Beni Culturali e corso di laurea triennale promozione del patrimonio culturale, intende offrire ai fruitori un’occasione di conoscenza e di approfondimento del patrimonio culturale, costituito da alcuni luoghi di culto appartenenti all’Arcidiocesi di Siracusa. Il fruitore sarà chiamato a compiere un itinerario con la comunità patrimoniale, che si prende cura dei beni ecclesiastici, quali testimonianze vive di una lunga storia che continua a coinvolgere gli uomini e le donne contemporanei. Il programma prevede due aree geografiche di interesse: quella dell’isola di Ortigia e quella cittadina che concerne il santuario della Madonna delle Lacrime, la basilica di San Giovanni e la Basilica di Santa lucia in Borgata.
Il corso si rivolge agli studenti dell’ISSR e di Unict, alle guide turistiche e alle persone interessate e appassionate di Beni Culturali. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 febbraio.
Il primo modulo, su natura e valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici, si tiene nei giorni 17-18-19 febbraio.
Il corso è promosso in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale del Turismo, Tempo Libero e Sport, l’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’edilizia di Culto,  Servizio per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della CEI, Ufficio nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’edilizia di Culto della CEI, la società Kairos.

Venerdì 17  alla parrocchia San Giuseppe Innografo ad Augusta

Ritrovare il Concilio

Secondo incontro sul concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) promosso dall’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi. Venerdì 17 febbraio, alla parrocchia San Giuseppe Innografo ad Augusta alle ore 18,00 interverrà la prof.ssa Gabriella La Mendola, docente di Storia e filosofia e ricercatrice presso la Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna.

Il Concilio è la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’incontro, che sarà aperto dal direttore dell’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali mons. Maurizio Aliotta, aiuterà a riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.

Terzo incontro giovedì 16 marzo, alla parrocchia Cristo Re a Lentini alle ore 18,30 con la prof.ssa Sandra Mazzolini, docente ordinaria di Missiologia e decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma.

Infine venerdì 21 aprile, all’Oratorio San Filippo Neri a Canicattini Bagni alle ore 18,00, con mons. Maurizio Aliotta, docente di Storia della teologia e Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo. 

Una comunità che si fa carico del malato è sanante e sanata

Si intitola “Una comunità che si fa carico del malato è sanante e sanata” il convegno che si terrà giovedì 9, al Centro congressi della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime nell’ambito della Giornata mondiale del malato.
Alle ore 18.00 introdurrà padre Raffaele Aprile, direttore della Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi. Dopo i saluti dell’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, e del rettore della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, interverranno Antonina Franco, direttore Uoc malattie infettive all’ospedale Umberto I, su “Il ruolo del medico“; Massimo Tirantello, direttore Uoc neonatologia all’ospedale Umberto I, su “Parole e gesti per curare la persona”; Cristiano Celesia, professore di musica e sostegno, su “Sport e disabilità intellettiva: muoversi verso …”; Roberta Platania, dirigente medico Uoc malattie infettive all’ospedale Umberto I, su “Sanare o essere sanati”; Francesco Rametta, direttore sanitario Fondazione Sant’Angela Merici, su “Il malato nella comunità”; Roberto Cafiso, capo Dipartimento salute mentale Asp Siracusa, su “L’intreccio d’amore tra fede e ragione”. Le conclusioni sono affidate a monsignor Decio Cipolloni, già assistente nazionale dell’Unitalsi. A moderare gli incontri saranno padre Gabriele Falzone ofm, cappellano all’ospedale Umberto I e Corrado Di Stefano, medico di medicina generale, diacono permanente.

Sabato 25 la Scuola della Parola con l'arcivescovo Lomanto

Giornata mondiale della Gioventù

Si terrà a Lisbona in Portogallo dall’1 al 6 agosto la Giornata Mondiale della Gioventù. L’Ufficio di Pastorale Giovanile rende noto che è necessario definire la partecipazione. La partenza sarà lunedì 31 luglio per rientrare lunedì 7 agosto. Il viaggio aereo sarà da Catania a Siviglia e poi lo spostamento sarà in autobus dall’aeroporto di Siviglia a Lisbona. Il costo prevede: viaggio, vitto e alloggio per l’intera durata della permanenza a Lisbona, gli spostamenti (da Siviglia a Lisbona, all’interno di Lisbona, e da Lisbona a Siviglia), e l’intero kit del pellegrino della GMG. La sistemazione a Lisbona sarà presso delle scuole, o altre strutture che ci verranno indicate, quindi è necessario organizzarsi con zaino, stuoino e sacco a pelo. Sarà ancora possibile iscriversi alla GMG di Lisbona fino all’11 febbraio 2023, inviando una mail a siracusagiovani@outlook.it.
L’Ufficio Nazionale di Pastorale Giovanile della CEI ci invita a comunicarvi che l’iscrizione alla GMG da parte di tutti, anche di coloro i quali non volessero partecipare con la proposta offerta dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile deve comunque essere fatta attraverso il nostro Ufficio Diocesano – spiega don Daniele Lipari, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile -. Non siamo ancora in grado di fornirvi il programma dettagliato della GMG in quanto non è ancora stato reso noto dal Comitato Organizzativo Centrale. In seguito, vi comunicheremo alcuni incontri che svolgeremo in preparazione alla GMG e vi forniremo del materiale che potrete utilizzare con i giovani nelle vostre comunità per prepararci a questo grande e importante evento che coinvolgerà i giovani della Chiesa. Sin da ora, invitiamo tutti i giovani delle nostre comunità sabato 25 febbraio alle ore 20.00 presso la nostra Chiesa Cattedrale per la Scuola della Parola tenuta dal nostro Arcivescovo mons. Francesco Lomanto“.

C’è Pace senza Perdono?

Si intitola “C’è Pace senza Perdono?”  l’incontro che si terrà venerdì 3 febbraio alle ore 17,30 all’Auditorium dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Siracusa.
Interverranno Enrico Tiozzo, Presidente della Federazione Centri di Solidarietà; Vincenzo Bellomo, responsabile dei progetti Pro Terra Santa di Betlemme; Wafa Musleh dell’ospedale per bambini di Betlemme. Modera Iole Randazzo del Centro di Solidarietà di Siracusa.
E’ il terzo appuntamento del ciclo di incontri su “Il Perdono: uno spazio fragile” organizzato dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Penitenziaria in collaborazione con la Caritas diocesana, l’ISSR San Metodio, il Centro Culturale San Massimiliano Maria Kolbe, il Centro di Solidarietà, la Libera Associazione Forense e la sezione di Siracusa dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.

Quattro incontri sul concilio ecumenico Vaticano II

Ritrovare il Concilio

Il concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965) dice ancora qualcosa alla Chiesa cattolica? Di certo è la memoria ecclesiale più recente e, in parte, non ancora pienamente esplorata ed attuata. L’Ufficio per la pastorale della Cultura e le Comunicazioni Sociali, come contributo specifico al cammino sinodale intrapreso lo scorso anno, propone quattro incontri sul concilio per riscoprire il suo significato per la vita della Chiesa.
Si inizia venerdì 27 gennaio, alle ore 18.00 al centro congressi del Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa con don Pino Ruggieri, docente emerito di Teologia Fondamentale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. 

Secondo incontro venerdì 17 febbraio,  alla parrocchia San Giuseppe Innografo ad Augusta, sempre alle ore 18,00 con la prof.ssa Gabriella La Mendola, docente di Storia e filosofia e ricercatrice presso la Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna.

Terzo incontro giovedì 16 marzo, alla parrocchia Cristo Re a Lentini alle ore 18,30 con la prof.ssa Sandra Mazzolini, docente ordinaria di Missiologia e decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma.

Infine si conclude venerdì 21 aprile al centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime alle ore 18,00, con mons. Maurizio Aliotta, docente di Storia della teologia e Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo. 

Festa di San Francesco di Sales

Parlare con il cuore

Da un lato il tema della prossima Giornata mondiale della Comunicazione – “Parlare con il cuore” – e dall’altra la necessità di riconoscere “Quando la cronaca dell’uomo si fa storia per l’Umanità”; e ancora “Il rispetto delle carte deontologiche” da un canto e la Lettera apostolica di Papa Francesco “Totum amoris est” scritta nel IV centenario della morte di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, dall’altro. Sono tanti e ricchissimi gli spunti che guideranno l’evento dedicato a giornalisti e operatori della comunicazione in programma nel giorno in cui si fa memoria, appunto, di San Francesco di Sales, martedì 24 gennaio.
Si svolgerà a Siracusa, organizzato dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Unione cattolica stampa italiana, insieme con l’Arcidiocesi di Siracusa e l’Assostampa provinciale, e con il settimanale diocesano “Cammino” e la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, che ospiterà l’appuntamento.

Ad aprire la giornata alle ore 9.00 un momento di preghiera con i giornalisti, i quali affideranno alla Madonna delle Lacrime la loro professione.  L’inizio dei lavori è fissato per le ore 10. Interverranno: mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato CESi per le Comunicazioni sociali; Salvo Noè, psicoterapeuta e scrittore; Salvatore Di Salvo, segretario nazionale UCSI e tesoriere dell’OdG Sicilia; Orazio Mezzio, direttore del settimanale “Cammino”; Prospero Dente, segretario dell’Assostampa di Siracusa; Aldo Mantineo, componente del Consiglio disciplinare territoriale dell’OdG Sicilia e componente del Corecom Sicilia.

Ad introdurli, accolti da don Aurelio Russo, rettore della Basilica Santuario mariano: don Arturo Grasso, giornalista e direttore dell’Ufficio regionale CESi per la Cultura e le Comunicazioni sociali; Gaetano Rizzo e Alberto Lo Passo, entrambi dell’Ucsi, rispettivamente consigliere nazionale e presidente provinciale.

A coordinare l’evento – ritenuto adatto alla formazione professionale dei giornalisti, tanto da consentire ai partecipanti di acquisire 5 crediti formativi – sarà Alessandro Ricupero, vicedirettore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.

Per l’occasione l’arcivescovo mons. Lomanto consegnerà la Preghiera del Giornalista da lui composta.